COMUNE DI RIMINI

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COMUNE DI RIMINI
COMUNE DI RIMINI
Anno scolastico 2013-2014
NIDO DOREMI
COMUNE DI RIMINI
NIDO DOREMI
Anno scolastico 2013-2014
“Mai aiutare un bambino
mentre sta svolgendo un compito
nel quale sente di avere successo.”
“L'autonomia è un modo di vita.
Significa maturare le competenze necessarie,
avere risorse proprie ( ... ) per risolvere i propri problemi
e anche per mettere in moto le proprie iniziative e i propri desideri.”
M. Montessori
CONTENUTI DEL PROGETTO
Le educatrici del nido DoReMi con il Progetto educativo per lo sviluppo e l’apprendimento
hanno voluto dare rilevanza a tutta la giornata educativa nella consapevolezza dell’importanza
delle routine, dei momenti di cura che scandiscono la quotidianità considerati momenti
significativi che attribuiscono senso compiuto all'esperienza. Azioni comuni come vestirsi e
spogliarsi, ad esempio, rappresentano attività interessanti che richiedono attenzione ed
impegno mentale ed emotivo, inoltre sono momenti privilegiati per sostenere il fare da soli,
per sperimentare il senso di competenza, sicurezza, fiducia in se stessi, per sentirsi
riconosciuti nei propri bisogni e promuovere il senso dell'autonomia e del piacere di fare da sé.
Naturalmente, questo ha portato a ripensare alla esperienze proposte durante l’anno e ad
osservare e affiancare le esperienze quotidiane, preparando e arricchendo l'ambiente in
accordo con le esigenze dei bambini, in un clima sociale di fiduciose aspettative per le loro
potenzialità.
Il progetto prevede la presenza di un personaggio mediatore: la bambolina Nina, una piccola
bimba che come loro prova a fare da sola. Nina accompagna i bambini nei diversi momenti della
giornata, motivandoli e suscitando in loro sentimenti ed emozioni. Nina è stata presentata
grazie ad una semplice storia creata dalle educatrici. La storia si intitola Faccio io! E racconta
di una bambina che va al nido e vuole fare tutto da sola: lavarsi le mani, mangiare, togliere le
scarpe.
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La storia è stata presentata ai bambini con un libro a schede. Nel mese di dicembre, ogni
genitore, in un laboratorio, ha realizzato la copertina personalizzata del libro, con creatività
utilizzando materiali diversi. Il libro è stato poi regalato a Natale ad ogni bambino.
Il tema del progetto ha portato le educatrici a riflettere sul significato del “promuovere nei
bambini l’autonomia” e insieme si è discusso e riflettuto sul fatto che l’autonomia non è solo un
obiettivo nella crescita, ma un processo e un bisogno.
Autonomia significa maturare le competenze necessarie e avere risorse per risolvere i propri
problemi e anche per mettere in moto le proprie iniziative e desideri. Autonomia è anche
quando il bambino è in grado di rendersi conto se la sua azione è adeguata o no, ma
soprattutto autonomia vuol dire che il bambino può scegliere, che ha potere di decisione
sull’azione,: può scegliere di fare o non fare e non è spinto dall’adulto che gli fa fare.
Il bambino quando fa è perché ha scelto di fare, spinto dal desiderio, pertanto va a mettere in
moto tutte le risorse che ha in base al suo livello di maturazione. E’ questo che dà una
sensazione di competenza, di sicurezza, di fiducia in se stessi e ne altri.
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Nina va al nido
fa tanti giochi con i colori
poi lava le manine con l’acqua
e il sapone “FACCIO IO!”
Il. pancino di Nina brontola
È ora della pappa!
Tutti a tavola con il tovagliolo, il
cucchiaio e il bicchiere…
“FACCIO IO!”
fa tanti giochi
con i colori
poi lava le manine con
Nina ha sonno.
l’acqua
eE’ilora
sapone
“FACCIO
IO”
di andare
nel lettino,
via le scarpe e i pantaloni…
“FACCIO IO!”
Nina è molto contenta:
ha fatto tutto da sola.
BRAVA NINA!
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Durante i laboratori i genitori hanno realizzato la copertina del libro che poi è stato regalato
al proprio bambino in occasione del Natale. Ogni genitore avendo a disposizione vario
materiale ha personalizzato creativamente la copertina creando veri capolavori.
Le educatrici del nido realizzano tutti gli anni i laboratori non solo perché i genitori possano
realizzare un dono per i bambini, ma soprattutto per creare momenti di scambio e incontro
fra genitori.
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Nina entra in sezione e viene presentata ai bambini.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
L’esperienza
è
stata
molto
coinvolgente. I bambini sono rimasti
piacevolmente colpiti dall’arrivo di
Nina. Hanno mostrato interesse e
curiosità, hanno ascoltato la storia,
osservato e voluto prendere Nina in
braccio, toccarla e abbracciarla.
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La sezione piccolissimi è composta da 16 bambini. Dopo i primi mesi di frequenza un gruppo di
bambini ancora non cammina, si sposta in sezione gattonando o strisciando e si alza in piedi
ogni volta che trova un sostegno. Alcuni bambini riposano durante la mattina. Le educatrici
osservando il gruppo notano una spiccata curiosità e voglia di muoversi, i bambini esplorano i
vari angoli della sezione e durante il pasto mostrano il piacere di fare da soli utilizzando sia le
mani che le posate.
Le prime esperienze di autonomia si formano grazie alle prime iniziative che un bambino
intraprende, per lo più orientate dal piacere di agire e di sperimentare esperienze nuove.
In un contesto di cura, relazione, affettivo il bambino prende coscienza del proprio essere e
grazie alla relazione con l’altro e con l’ambiente sviluppa la propria identità.
Le educatrici sostengono con lo sguardo rassicurante, con parole e gesti le azioni e gli
interessi dei bambini a volere far da soli, mantenendo un tempo disteso, che permetta al
bambino di provare e riprovare nel rispetto dei suoi tempi.
OBIETTIVI E COMPETENZE:
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
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Stimolare la capacità e l’interesse ad esplorare utilizzando i sensi (manipolare, toccare,
assaggiare);
condividere momenti di routine con i pari e le educatrici;
accettare il contatto fisico e di cura con l’educatrice;
sviluppare e sostenere la coordinazione motoria;
mangiare da soli utilizzando le mani e/o le posate;
esprimere emozioni e stati d’animo con gesti e suoni della voce.
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EVVIVA IL MOVIMENTO
I bambini con Nina e le educatrici vivono esperienze di movimento all’interno del salone che
viene allestito con vari materiali che possano incuriosire i bambini e stimolarli a movimenti
diversi.
RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI
A MARZO
RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI
A GIUGNO
I bambini hanno partecipato con
interesse, tutti camminano ed esplorano
lo spazio e i diversi materiali. In alcuni
situazioni di gioco è necessaria la
mediazione dell’adulto per risolvere i
piccoli conflitti tra i bambini.
I bambini seguono l’adulto con sicurezza
dalla sezione al salone… alcuni tenendosi
per mano, altri cantando la canzoncina
che li accompagna. Si muovono con
sicurezza e disinvoltura.
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GIOCHIAMO CON IL CORPO
I bambini vivono esperienze di gioco legate alla manipolazione, all’esplorazione e alla scoperta
utilizzando diversi materiali.
RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI
La ricchezza e varietà dei materiali nelle varie esperienze proposte ha sostenuto la curiosità di
toccare, manipolare, esplorare con tutto il corpo. Grazie alla ripetizione delle proposte i tempi di
attenzione sono aumentati e i bambini hanno utilizzato i materiali con sempre più creatività.
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IL PRANZO
La canzone “Buon appetito” anticipa il momento del pasto:
“tutti a tavola.. tutti a tavola, noi andiam noi andiam e buon appetito e
buon appetito auguriam…aaauuguriam!
RIFLESSIONI DELLE
EDUCATRICI
Nei primi mesi il cibo viene
manipolato dalla maggior parte dei
bambini e portato alla bocca anche
utilizzando le posate.
Il pranzo è sempre un momento
gradito,
si
instaurano
scambi
verbali, i bambini si chiamano per
nome,
si
indicano,
chiamano
l’educatrice e qualcuno pone semplici
domande in relazione al contesto.
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Il gruppo della sezione Piccoli è composto da 18 bambini di età compresa tra 15 e 20 mesi.
Dopo i primi mesi di frequenza dalle osservazioni delle educatrici si evidenzia come la maggior
parte dei bambini esplora l’ambiente circostante con grande interesse, spostandosi
autonomamente camminando o gattonando, soffermandosi sui giochi e materiali presenti.
Alcuni bambini comunicano verbalmente, ma la maggior parte utilizzando lo sguardo, gesti e la
mimica. Tutti i bambini hanno instaurato un buon rapporto con le educatrici. I bambini tra loro
si osservano, si toccano, si stringono, si abbracciano, attivano forme di gioco parallelo e
scambi intenzionali creando a volte piccole situazioni conflittuali.
Tutti i momenti di routine sono anticipati da canzoni e filastrocche per aiutare i bambini a
comprendere l’esperienza che sarà proposta.
Le educatrici a partire dal tema del progetto condiviso hanno pensato di proporre esperienze
nell’idea di caratterizzarsi come luogo d’incoraggiamento, di motivazione e sostegno al
bambino e al suo fare; nella consapevolezza che creare momenti d’intimità e relazione tra
adulti e bambini e fra bambini, possa essere funzionale al consolidamento di quella “base
sicura” che consente ai bambini di sperimentare serenamente forme di autonomia. Il ruolo
dell’educatrice è quello di osservare e sostenere le potenzialità del bambino e supportarle
nell’acquisizione di nuove competenze, senza anticipare le loro intenzioni.
OBIETTIVI E COMPETENZE:
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Partecipare e condividere esperienze a piccolo gruppo;
collaborare durante il momento del cambio;
mangiare da soli utilizzando le mani e/o le posate;
esprimere emozioni e stati d’animo con gesti e parole;
eseguire semplici azioni e lavarsi le mani;
esprimere preferenze nella scelta dei giochi;
giocare insieme ai compagni utilizzando tutto il corpo.
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Mi CAMBIO E Mi LAVO LE MANI!
L’educatrice sollecita il bambino a collaborare,
verbalizza le varie azioni creando momenti
d’interazione con lui. La scaletta per raggiungere
il fasciatoio ha favorito l’autonomia, l’interesse e
la piacevolezza per la routine del cambio.
RIFLESSIONI DELLE
EDUCATRICI
La
proposta
quotidiana
dell’esperienza ha portato i
bambini a partecipare volentieri a
questo momento di cura. L’averli
sollecitati a prendere il pannolino,
salire sulla scaletta e collaborare
durante il momento del cambio ha
favorito la loro autostima e il
piacere di farsi cambiare. Lo
spazio antibagno è stato uno
spazio adeguato che ha risposto ai
bisogni di rassicurazione e di
intimità dei bambini. Il tempo e
l’atteggiamento dell’adulto hanno
consentito ricchi scambi e un
tempo disteso dedicato all’igiene e
alla cura personalizzata di ogni
bambino.
L’educatrice accompagna i bambini al lavandino e con
gesti e parole li accompagna nelle piccole azioni che si
susseguono. La guida verbale se inizialmente
accompagnava i bambini con il tempo gradualmente è
stata sfumata secondo le necessità e i bisogni dei
bambini.
L’allestimento
di
questo
angolo,
pensato
intenzionalmente dalle educatrici, ha offerto ai
bambini la possibilità di avere tutti i materiali
necessari per provare a fare da soli!
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IL PASTO
TUTTI A TAVOLA…
IL RUOLO DEL CAMERIERE
Il momento del pasto è sempre anticipato dalla canzone “Andiamo a tavola”.
I bambini vengono invitati ad andare a tavola scegliendosi il proprio posto, le educatrici con
gesti e parole sostengono i bambini all’utilizzo del cucchiaio e del bicchiere. Nei mesi
successivi un bambino a rotazione svolge il ruolo del cameriere: con cuffia e grembiulino
consegna il pane ai compagni girando fra i tavoli.
RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI
Il momento del pranzo è gradito per tutti i
bambini, anche se alcuni non hanno molto
appetito. Tutti utilizzano le posate a volte
aiutandosi con le manine e bevono da soli.
Durante il pranzo si instaurano scambi verbali,
i bambini ridono tra loro, si imitano, chiamano
l’educatrice e l’operatrice scolastica per
ricercare aiuto.
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GIOCHIAMO CON IL NOSTRO CORPO
Le educatrici hanno creato percorsi motori nello spazio utilizzato nel pomeriggio come
dormitorio. I diversi percorsi motori sono stati allestiti utilizzando di volta in volta diversi
materiali in modo tale da creare situazioni diverse, ma coinvolgenti per potersi sperimentare
in un contesto di piccolo gruppo.
Lo spazio allestito con diversi materiali consente ai bambini di sperimentarsi: strisciare,
gattonare, correre, camminare, saltare, salire e scendere le scale, passare dentro, sopra o
sotto, esplorare, provare e costruire. I bambini si osservano, si imitano condividono i
materiali, creano e arricchiscono momenti di gioco.
Percorsi motori
DALLE OSSERVAZIONI DELLE
EDUCATRICI
Melissa osserva i compagni… Giulia
ritorna sullo scivolo e scende sdraiata
con la testa avanti…
Giulia osserva in piedi vicino al tunnel
mentre Zeno ed Enrico sono dentro…
Samuele si è fermato alla fine del
percorso dove ci sono le mattonelle
sensoriali, si siede e le tocca con le
mani, poi si alza e ci va a camminare
cercando di stare in equilibrio andando
avanti e indietro…
Enrico rifà il giro più volte e passa
dentro il tunnel ridendo..
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Giochiamo con gli scatoloni
DALLE OSSERVAZIONI DELLE
EDUCATRICI
Carlotta mette gli scatoloni uno sopra
l’altro. Lorenzo osserva cosa fa Carlotta
prende uno scatolone e lo tira. Giulia
spinge uno scatolone divertita. Carlotta
sale su uno scatolone e con lei salgono
Giulia T e Giulia D cercano di fare un
trenino…
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Giochiamo con i teli
DALLE OSSERVAZIONI DELLE
EDUCATRICI
Alessia si alza e va sotto il telo.
Davide osserva. Alessia si lamenta
perché non riesce ad abbassarsi e a
superare gli ostacoli.
Ivan e Francesca spaziano per tutto il
reticolato.
Francesca va a gattoni sotto i teli,
Giacomo la imita e la segue, i bambini
vanno tutti insieme sotto i teli.
Alessia si ferma ad osservare,
Carlotta cerca di scavalcare i teli…
Alcuni bambini passano sotto i teli,
giocano a fare “cucù” e ridono fra
loro, Matilde esclama: “E’ bello fare
così!”
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Nei primi mesi dell’anno scolastico alcuni bambini della sezione Medi hanno mostrato
competenze di base e prerequisiti essenziali (motori, di attenzione, di memoria, …) per
raggiungere le prime autonomie (mettere e togliere il bavaglino, scegliere il posto a tavola,
prendere il pannolino pulito dal fasciatoio...); la componente imitativa ha stimolato anche in
altri bambini l'interesse verso questo tipo di azioni. Un piccolo gruppo di bambini necessita in
alcuni momenti di cura dell'intervento fisico o verbale dell'adulto, o in qualche caso dell'aiuto
dei pari (qualcuno riporta la scarpa al legittimo proprietario e tenta di infilargliela, oppure
accompagna il coetaneo a sedersi a tavola). In alcuni bambini abbiamo osservato iniziative
spontanee anche nei momenti di gioco non strutturato, mentre altri attendono l'invito o la
proposta dell'adulto; capita poi di frequente che qualcuno rifiuti apertamente l'aiuto
dell'adulto, manifestando la propria volontà con gesti e parole.
Abbiamo notato l'emergere di un senso di piacevolezza legato al poter fare da soli, sia nei
bambini già frequentanti che nei bambini nuovi inseriti: gli spazi curati per essere a misura di
bambino, i materiali messi a loro disposizione, i centri di interesse attivi parallelamente. Tutto
ciò ha consentito ai bambini di sperimentare prime forme di autonomia nello scegliere e nel
fare. Abbiamo scelto di sostenere i bambini nella graduale acquisizione della consapevolezza di
essere protagonisti attivi nel quotidiano, ponendoli nelle condizioni di agire autonomamente, di
scegliere di fare o anche di non fare, di sperimentare il “successo” gettando le basi della
fiducia in sé stessi, di gestire la frustrazione per l'insuccesso grazie alla presenza
dell'adulto: figura di significato che accoglie e sostiene.
Il progetto, quindi, attraversa trasversalmente ogni momento della giornata educativa, e pone
anche noi educatrici nel dover rivisitare, in alcuni casi, il nostro stesso agire, senza cadere
nella tentazione di anticipare, suggerire, fare al posto di... affinché il bambino sia realmente
costruttore del proprio progetto di crescita.
Il nostro ruolo sarà quello di osservatrici di dinamiche spontanee: saremo presenti
all'occorrenza e avremo una funzione di rinforzo e di supporto nella graduale acquisizione
delle competenze.
OBITTIVI E COMPETENZE:
 vestirsi e svestirsi da soli (abiti e scarpe);
 riconoscere i propri spazi personalizzati (armadietto, lettino);
 riporre e riprendere effetti personali nel proprio spazio assegnato (scatolina, sacchetta,
armadietto);
 lavarsi le mani da soli;
 collaborare durante il cambio;
 accettare l'approccio al water;
 mangiare adoperando le stoviglie;
 collaborare nell'apparecchiare la tavola;
 mostrare iniziativa nella scelta di giochi e spazi;
 giocare con i compagni senza la mediazione dell'adulto;
 condividere oggetti e spazi all'interno di dinamiche di gioco;
 esprimere i propri bisogni con gesti e parole;
 riconoscere nell'adulto un riferimento significativo;
 acquisire e consolidare l’autostima e la fiducia in se stessi;
 attivare strategie personali per la risoluzione dei problemi.
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PREPARARSI PER…
Le educatrici invitano i bambini a vestirsi e svestirsi in occasione delle uscite in giardino e per
prepararsi ad andare a letto. La guida fisica e verbale offerta nei primi tempi è stata
gradualmente sostituita dalla presenza discreta e dall’aiuto all’occorrenza, secondo il grado di
autonomia del bambino. Nina ha accompagnato questi momenti portando con sé scarpine ed
indumenti. Per sostenere questi momenti le educatrici hanno creato una scarpiera con
materiali di recupero, dotata di rotelle e di elementi che hanno facilitato il riconoscimento dei
propri stivali.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI A FEBBRAIO
Il momento di prepararsi per uscire in giardino genera
sempre molto entusiasmo nei bambini, …i bambini hanno
voglia di sperimentarsi nel fare da soli, a volte alcuni
mostrano determinazione, altri adottano strategie molto
personali per vestirsi/svestirsi, altre volte scarsa
tolleranza della frustrazione nel non riuscire subito a
fare da sé.
Abbiamo riscontrato alcune forme di collaborazione fra
pari, offerte spontanee d'aiuto o richieste fatte ai
compagni piuttosto che agli adulti della sezione.
Tutti riconoscono i propri spazi e indumenti personali, in
qualche caso la “fretta” di fare ha generato confusione.
Per quanto riguarda le uscite in giardino, abbiamo scelto
di lavorare con piccoli gruppi per dare a tutti il tempo
disteso per cambiare le calzature, indossare giacca,
sciarpa e cappello senza sentire pressione o fretta.
Per prepararsi per andare a letto abbiamo invece scelto
di lavorare col grande gruppo per favorire l'imitazione e
la collaborazione.
Noi adulti ci siamo mantenuti a portata di sguardo,
fornendo all'occorrenza la guida verbale o fisica, e
sostenendo i bambini con sguardi ed espressioni,
accogliendone le emozioni e restituendo loro significati.
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RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI A
MAGGIO
Tutti
hanno
partecipato
attivamente
all'esperienza, mostrando di riconoscere i
propri indumenti e di averne cura riponendoli
nei propri spazi personali (armadio e gancio
appendiabiti) contraddistinti dalla foto. Con la
bella stagione la preparazione alle uscite
avviene in grande gruppo: in proposito abbiamo
notato l'allungamento dei tempi di attesa per
vestirsi e la capacità di organizzarsi in una fila
per arrivare in giardino.
Secondo noi, questo è stato anche favorito
dall'utilizzo di canzoncine che caratterizzano i
momenti di passaggio.
Rispetto al momento della preparazione al
sonno, abbiamo notato una totale autonomia
nello spogliarsi e nel cercare il proprio lettino.
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AVERE CURA DI …
Le educatrici hanno allestito gli ambienti avendo cura di predisporre spazi e materiali perché i
bambini possano fare da soli: la carta per asciugarsi, i bavaglini e un cesto per buttare quelli
sporchi, il dosatore del sapone di facile accesso e sopra il lavabo uno specchio.
Nella zona bagno è presente una panchina perché i bambini possano sedersi per aspettare il
proprio turno, la zona dei waterini è stata abbellita con immagini raffiguranti pesciolini di
varie forme e colori e i waterini sono stati resi più comodi grazie ad copriwater di plastica.
L’educatrice offre la guida verbale e fisica per sfumarla poi con gradualità a seconda dei
bisogni dei bambini.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI A FEBBRAIO
Tutti i bambini hanno mostrato interesse e
partecipazione alla cura di sé, dirigendosi in bagno
non appena invitati dall'educatrice e mostrandosi
collaborativi
nello
svolgimento
delle
azioni
necessarie al cambio. Alcuni commentano e
verbalizzano quello che stanno facendo, instaurando
scambi comunicativi prevalentemente con l'adulto
ma anche con i pari
La componente imitativa ha favorito un positivo
approccio al water anche nei bambini che all'inizio si
mostravano restii. La piacevolezza del “fare da sé”
e' emersa attraverso la spontanea collaborazione
dei bambini.
Aver predisposto lo spazio ed i materiali ad altezza
bambino, in modo da renderli accessibili senza
l'intervento dell'adulto, si e' rivelata una scelta
adeguata per favorire l'autonomia personale. Aver
decorato l'ambiente bagno per renderlo appetibile
ha contribuito a catalizzare l'attenzione dei bambini
verso di esso ed a suscitare la loro curiosità.
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RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI A MAGGIO
Rispetto all'ultima riflessione documentata, notiamo una piena autonomia
di quasi tutti i bambini nella cura di sé: la ripetizione quotidiana delle
sequenza di operazioni ha favorito la loro interiorizzazione e al momento
non è più necessario guidare i bambini anche solo verbalmente, se non in
qualche caso sporadico.
Abbiamo osservato una maggiore sicurezza e determinazione nel
raggiungimento del risultato, serenità assicurata, per noi, dalla routine
giornaliera che ha consentito ai bambini di sperimentarsi con frequenza
e fare “prove ed errori”.
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APPARECCHIARE PER …
Da gennaio in poi, giornalmente, durante l’angolino prima di pranzo Nina sceglie due bambini al
giorno che rivestiranno il ruolo di cameriere, mostrando a tutti le loro foto che poi verranno
attaccate ad un pannello in sezione.
I camerieri indossano grembiule da cucina e cappello da cuoco e apparecchiano la tavola per il
pranzo insieme all’operatrice scolastica avendo cura di disporre le stoviglie e le brocche per
l’acqua.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
I
bambini
hanno
tutti
partecipato
all'esperienza con curiosità ed entusiasmo:
ci
aspettavamo
che
qualcuno
non
apprezzasse la novità, si ritraesse e si
rifiutasse di indossare gli indumenti
predisposti, ma questo non è mai avvenuto.
Qualcuno, dopo le prime volte in cui Nina ha
scelto i camerieri e dopo aver già svolto
l'esperienza, ha esplicitamente chiesto di
rifarla (Sofia: “Tocca a me!”, Martina B:
“Oggi faccio io?”); senza però un'insistenza
particolare.
Quasi tutti i bambini hanno instaurato
scambi comunicativi con il compagno con cui
hanno svolto l'esperienza, molti hanno
coinvolto gli adulti con domande e commenti
verbali o attraverso mimica e gesti (Maria:
“E ora? I bicchieri?” Filippo: “Ancora!”); in
tanti hanno saputo raccontare ai compagni
raccolti nell'angolino che avevano aiutato la
Grazia ad apparecchiare, mostrando con il
sorriso e con la mimica soddisfazione per
averlo fatto.
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ORGANIZZARSI PER…
I bambini scelgono liberamente dove, con cosa e con chi giocare organizzandosi
autonomamente secondo i propri interessi e bisogni, scegliendo tra i vari centri di interesse
attivi parallelamente. Le educatrici osservano “a portata di sguardo”, intervenendo
all’occorrenza o per condividere un gioco con i bambini che lo desiderano. In sezione sono
allestiti i seguenti angoli gioco (centri di interesse) cioè spazi ben definiti per le sue peculiari
caratteristiche che diventano “contenitori” di situazioni, giochi, di materiali e di relazioni.
ANGOLO DELLA LETTURA con specchio, tappeto, libreria, divanetti, libri e cuscini;
ANGOLO DELLA PITTURA con cavalletto, lavagnetta, tavolino con sedie, colori di vario tipo;
ANGOLO DELLA FAMIGLIA mobili da cucina e
accessori per lo stiro, pentole, utensili e alimenti in
plastica, grembiuli;
ANGOLO DELLE COSTRUZIONI mobili a scaffale
aperto con cesti e numerosi tipi di costruzioni e
incastri;
ANGOLO DEI TRAVESTIMENTI mobile dei
travestimenti con abiti e accessori;
ANGOLO DELLE MACCHININE tappeto con
automobiline di varie dimensioni.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
Tutti i bambini hanno mostrato curiosità verso i
centri di interesse attivi, dirigendosi con
decisione verso quello preferito e, nel primo
periodo di monitoraggio, prolungandovi la
permanenza; di recente, l'interesse viene
diretto verso più centri. Soprattutto nelle prime
osservazioni, appare forte l'espressione della
piacevolezza sperimentata attraverso gesti,
mimica e parole; negli ultimi tempi gli scambi
comunicativi fra pari sono diventati molto più
frequenti. Più bambini hanno mostrato nel tempo
la preferenza per uno o più compagni di gioco;
solo pochi bambini preferiscono giocare da soli.
Il coinvolgimento dell'adulto nel gioco da parte
dei bambini si è ridotto nel tempo, anche se
questi si mostrano in grado di chiedere aiuto
all'occorrenza. Abbiamo notato una crescente
capacità dei bambini di organizzarsi in
autonomia, regolando l'accesso a spazi e
materiali senza l'intervento dell'adulto.
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Da una osservazione iniziale emerge che i bambini della sezione Grandi mostrano di aver
consapevolezza di appartenere ad un gruppo: conoscono i nomi dei compagni e si accorgono
quando qualcuno di loro è assente. Alcuni di essi, nella relazione, si esprimono in maniera fisica,
soprattutto per la contesa di un gioco. Per esprimere le proprie emozioni alcuni bambini
adottano un linguaggio verbale, altri invece utilizzano un linguaggio di tipo mimico gestuale;
mostrano interesse sia per la narrazione, che per i momenti sociali, in piccolo e in grande
gruppo (per es. canti, giochi di coppia e di turnazione).
Tutti accolgono positivamente le esperienze grafico-pittoriche e manipolative proposte dalle
educatrici; dimostrano, inoltre, la crescente e graduale richiesta di autonomia (faccio io!).
Chi non è ancora capace di esprimersi verbalmente, cerca di affermare la propria autonomia
con modalità e atteggiamenti mimico-gestuali.
Noi educatrici della sezione Grandi abbiamo ipotizzato la realizzazione di un percorso per lo
sviluppo di acquisizioni cognitive e di autonomia, mirato, in particolare, al raggiungimento di
traguardi che interessano il prendersi cura e il soddisfacimento dei bisogni personali, come il
lavaggio delle mani, il mettere e togliere il bavaglino, l'apparecchiare e sparecchiare, il
vestirsi e lo svestirsi, il togliersi e mettersi le scarpe, esprimere emozioni e sentimenti, fare
scelte e mostrare bisogni e interessi.
Data la fascia d'età della sezione dei grandi, il percorso prende in esame i seguenti punti:
 linguaggio verbale e non verbale:
per lo sviluppo delle competenze linguistiche, espressive e ricettive del bambino sarà
favorito l'arricchimento del vocabolario, offrendo ai bambini la possibilità di essere
protagonisti , attraverso il mimo di una storia, l'imitazione, la recita, indossando costumi e
utilizzando burattini;
 cura di sé e soddisfacimento dei propri bisogni:
verranno allestiti gli spazi della cura personale e il bambino avrà la possibilità di fare da
solo: in tali occasioni potrà vestirsi e svestirsi, fare la pipì, versarsi l'acqua nel bicchiere,
asciugarsi le mani, mettere e togliere il bavaglino e infilarsi e sfilarsi le scarpe; riporre i
propri indumenti negli appositi armadietti disposti in bagno, prendere e riporre il ciuccio
dopo la nanna; riconoscere il proprio lettino;
 partecipazione e collaborazione durante il momento del pranzo:
per coinvolgere i bambini nella partecipazione attiva e collaborazione verrà proposto il
gioco dei camerieri. I bambini, in piccolo gruppo, seduti al tavolo, saranno invitati a servirsi
da soli: utilizzeranno piccole brocche per versarsi l'acqua da bere nel bicchiere; potranno
riempire i propri piatti avvalendosi di un mestolo e di una terrina messi a disposizione al
centro del tavolo; prendere, se lo desiderano, il pane, disposto in un cestino, anch'esso al
centro del tavolo;
 relazione e socializzazione:
le educatrici allestiranno gli spazi ad hoc, per offrire al bambino l'opportunità di poter
scegliere e scoprire in maniera spontanea ed istintiva tra materiali e attività di gioco,
predisposti e resi disponibili sia all'interno dello spazio sezione, sia nello scambio di
intersezione; in tal modo si darà, a ciascun bambino, anche la possibilità di interiorizzare le
regole sociali e comportamentali, esprimere interessi e fare scelte.
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OBIETTIVI E COMPETENZE:
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Promuovere e favorire l'autonomia durante i momenti di cura di sé (vestirsi, svestirsi,
mangiare da soli, lavarsi le mani, ecc;);
ampliare le competenze linguistiche, verbali e non verbali;
comprendere l'esistenza di regole e di relazioni con la realtà circostante;
collaborare e cooperare nell'apparecchiare la tavola durante il momento del pranzo;
disponibilità a conoscere ambienti nuovi/diversi, da percorre in autonomia, anche da solo;
esprimere con gesti e parole le proprie emozioni e sentimenti (felicità, sconforto,
soddisfazione, disagio, ecc.);
promuovere la consapevolezza di sé e dei propri bisogni;
LA CURA DI SE’ IN BAGNO
In bambini sono accompagnati in bagno a piccolo gruppo, l’educatrice l’invita a svestirsi e ad
utilizzare i waterini, per poi rivestirsi. L’adulto accompagna i bambini verbalmente e
fisicamente in base alle necessità di ognuno. I materiali sono disposti con cura, ad altezza
bambino.
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RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
I bambini si sono mostrati interessati e
coinvolti perché il piccolissimo gruppo ha
consentito ad ogni bambino di vivere
l’esperienza nel rapporto individuale con
l’educatrice: questo ha favorito il rispetto dei
tempi di ogni bambino, sostenuti ed
incoraggiati dall’educatrice.
Dalle osservazioni successive emerge che i
bambini hanno consolidato e ampliato le loro
abilità. Proporre le esperienze in bagno a
piccoli gruppi composti da bambini con
competenze diverse è stata una scelta
efficace. Tutti i bambini hanno mostrato di
accettare con tranquillità e serenità il
momento del bagno.
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A NANNA CON NINA
I bambini si svestono, tolgono scarpe e pantaloni. Ripongono gli indumenti nel proprio
armadietto e con il proprio ciuccio si recano nei propri lettini allestiti per la nanna.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
L’esperienza ha suscitato entusiasmo e
soddisfazione, è stato fondamentale
creare rituali conosciuti e rassicuranti,
lasciare la scatola del ciuccio a
disposizione dei bambini, disporre i lettini
sempre nello stesso posto e cantare una
canzone per facilitare il sonno.
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RACCONTAR STORIE
Le educatrici raccontano storie al piccolo e grande gruppo utilizzando illustrazioni, tessere,
costumi e materiali per animare il racconto. Sono state costruite la “Valigia della storia di
Cappuccetto Rosso” e la “Valigia della storia dei tre porcellini” contenenti materiali a
disposizione dei bambini per poter poi giocarci, interpretare i diversi personaggi, narrare,
mimare e inventare altre storie.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
Sia a piccolo gruppo, nello spazio morbido che a grande gruppo nello spazio angolino
l’esperienza di narrazione è stata coinvolgente ed ha interessato tutti i bambini che hanno
ascoltato, verbalizzato, cantato e mimato le diverse storie. Le valigie delle storie con i diversi
materiali sono state utilizzate dai bambini in piena autonomia.
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APPARECCHIAMO E PRANZIAMO INSIEME…
Dal mese di gennaio, ogni giorno, Nina sceglie due bambini che svolgeranno, con grembiule e
cappello, il ruolo di cameriere.
Durante il pasto al centro del tavolo sono posizionati una piccola brocca d’acqua, il cestino del
pane e successivamente una piccola terrina dalla quale i bambini potranno servirsi il cibo da
soli per la seconda volta. Alla fine del pasto i bambini portano a turno sul carrello il piatto e il
bicchiere vuoti.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
L’esperienza dei camerieri ha suscitato grande interesse e coinvolgimento di tutti i bambini che hanno
collaborato e cooperato tra loro e con l’adulto. I diversi momenti hanno contribuito ad accrescere nei bambini
l’autostima facendoli sentire protagonisti: essere scelti da Nina a turno, attaccare la propria foto sul
cartellone del menù, andare in cucina a prendere il carrello, apparecchiare la tavola con l’aiuto dell’operatrice
scolastica, tornare nell’angolino accolti dall’applauso di tutto il gruppo, pranzare al tavolo da soli.
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Dal mese di aprile i bambini delle sezioni medi e grandi conoscono e condividono gli spazi delle
due sezioni. In alcune occasioni Nina ha invitato i bambini medi a pranzare nella sezione dei
grandi e viceversa.
RIFLESSIONE DELLE EDUCATRICI
Entrambi i gruppi si sono mostrati disposti favorevolmente verso l'esperienza, anche perché c'era
già una conoscenza pregressa tra i bambini delle due sezioni coinvolte, instauratasi durante i
diversi momenti di scambio avvenuti durante l'intero anno educativo.
La composizione dei gruppi è stata fatta cercando di affiancare ai bambini più “timidi”, altri più
intraprendenti, al fine di favorire nei primi un maggiore coinvolgimento.
Nei momenti iniziali dell'esperienza, l'interesse dei bambini “ospitati” si è rivolto in particolare alla
scoperta e all'esplorazione dei materiali a disposizione; in un secondo momento hanno proseguito
“la visita” coinvolgendosi nei giochi con i pari dell'altra sezione.
Il momento del pasto è stato particolarmente gradito; in particolare i bambini della sez. Medi
hanno potuto sperimentare abitudini diverse, come ad esempio quella di servirsi l'acqua da soli.
L'invito a partecipare all'esperienza mediato da NINA, ha suscitato nei bambini curiosità ed
interesse a prendervi parte, tanto ché alcuni di loro si sono riproposti assiduamente anche nelle
volte successive. L'educatrice ha sempre accompagnato il gruppo della propria sezione, invitandolo
ad esplorare lo spazio e i materiali ed in alcuni casi coinvolgendosi attivamente nel gioco. Il
ripetersi dell'esperienza ha fatto in modo che i bambini si sentissero sempre più padroni della
situazione e l'educatrice ha potuto svolgere un ruolo di osservatrice, fungendo da ancora emotiva
ed intervenendo al bisogno.
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VALUTAZIONI CONCLUSIVE DELLE EDUCATRICI
Il progetto è stato ampiamente condiviso dal collettivo sia nelle fasi di programmazione
che di realizzazione. Quest’anno è stato scelto di utilizzare il personaggio mediatore
che ha accompagnato tutte le esperienze e Nina è stata accolta dai bambini con
entusiasmo, per qualcuno è diventata parte integrante del gruppo.
La natura del progetto ha richiesto un’attuazione quotidiana e costante delle
esperienze, pertanto l'uso delle griglie di osservazione si è rivelato efficace.
L'obiettivo condiviso e comune a tutte le sezioni è stato quello di favorire l'autonomia
personale dei bambini. Dopo un'accurata osservazione dei gruppi, le esperienze sono
state declinate rispetto alle varie fasce di età. Il progetto, essendo trasversale ad ogni
momento della giornata educativa, ha favorito il coinvolgimento di tutte le dimensioni di
sviluppo. Le strategie messe in atto dall'adulto sono risultate efficaci, poiché hanno
permesso ai bambini di agire in autonomia, favorendo l'autostima, l'auto organizzazione,
l'acquisizione di competenze e abilità. In occasione dell'inizio del progetto, i genitori
sono stati coinvolti in un laboratorio per la realizzazione del libro “Faccio io”, che
racconta la storia di Nina. La partecipazione delle famiglie è stata molto alta. Nella
festa di fine anno, oltre a diversi centri di interesse, era presente un angolo
caratterizzato dalla casa di Nina, che i bambini hanno subito riconosciuto come tale.
Sezione piccolissimi
L'acquisizione di una maggiore sicurezza a livello motorio, ha portato ogni bambino a
raggiungere un'autonomia propria, in relazione agli spazi ed ai contesti; anche nella
motricità fine, tutti i bambini sono in grado di afferrare e incastrare piccoli oggetti,
impilare cubi, formare torri e usare le posate abbastanza correttamente. La
comunicazione verbale si è arricchita per qualche bambino, per altri rimane ancora una
relazione perlopiù corporea. Si sono attuati anche piccoli scambi, gioco in parallelo e
piccoli momenti di gioco insieme (girotondo). I materiali proposti hanno suscitato nella
maggior parte dei bambini curiosità, scoperta, creatività, attivando in alcune situazioni
nuove iniziative di gioco.
Sezione piccoli
Il personaggio mediatore, è stato utile per le esperienze del progetto e per stimolare i
bambini durante i momenti di cura, rendendoli più partecipi e motivati. Gli obiettivi che
noi educatrici avevamo prefissato sono stati raggiunti, in quanto abbiamo notato nei
bambini una maggiore autonomia, sicurezza e fiducia in se stessi. I bambini sono in
grado di muoversi nell'ambiente esplorando autonomamente gli spazi ed i materiali,
mettendo in atto le prime forme di gioco condiviso. La ripetizione quotidiana delle
esperienze, l'atteggiamento non intrusivo delle educatrici ha incentivato i bambini a
“fare da sé”.
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Sezione medi
Abbiamo notato un crescente desiderio da parte dei bambini di svolgere le semplici
azioni quotidiane: lavare le mani, prepararsi per la nanna, scegliere un centro di
interesse in autonomia... . La possibilità di gestire questi momenti, avendo a disposizione
uno spazio adeguato, ha concesso loro di sperimentare la soddisfazione di farcela da
soli, rimandandogli un'immagine positiva e accrescendo la loro autostima personale. I
bambini, supportati dall'educatrice nelle fasi iniziali, hanno gradualmente acquisito una
maggiore sicurezza, tanto da non richiedere più e, in alcuni casi rifiutare, l'intervento
dell'adulto. Il “fare insieme” tra pari, ha favorito, oltre all'aspetto imitativo,
l'emergere di una condivisione empatica innescando azioni di reciproco aiuto.
L'esperienza di intersezione è stata positiva e accolta favorevolmente dai i bambini,
anche in virtù della conoscenza pregressa instauratasi durante l'anno educativo.
Sezione grandi
Le esperienze sono state accolte con entusiasmo e soddisfazione. Motivare i bambini ad
agire in autonomia ha permesso di consolidare ed ampliare le abilità già presenti. La
soddisfazione di sentirsi protagonisti, accrescendo l'autostima di agire da soli, ha
permesso il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati. Il momento dell'intersezione
con i bambini della sezione medi, attraverso la mediazione di Nina e con il sostegno delle
educatrici, ha suscitato curiosità ed interesse nella scoperta dei nuovi ambienti e
materiali e l'impazienza nell'attendere il turno successivo per ripetere l'esperienza.
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BIBLIOGRAFIA
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n. 1/gennaio 2013, pp. 8-10
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Penso, Il tempo della cura, tratto da Bambini n. 5/maggio 2007, pp.10-17
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C. Stradi, Fino a tre, Juvenilia, 2002, pp.210-222
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H. Wettich, Autonomia e collaborazione nella quotidianità, tratto da Bambini n. 4/aprile
2005, pp.25-27
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COLLETTIVO NIDO DOREMI - ANNO SCOLASTICO 2013-2014
SEZIONE PICCOLISSIMI
Educatrici
Baldacci Silvia
Semprini Silvia
Ugolini Anna
operatrici scolastiche Conti Cinzia
SEZIONE PICCOLI
Educatrici
Grassi Giuseppina
Polverelli Denise
Protti Monica
operatrici scolastiche Belli Serenella
SEZIONE MEDI
Educatrici
Addei Laura
Baraghini Lea
Pisani Anna Maria
Vitale Viviana
operatrici scolastiche Lazzari Grazia
SEZIONE GRANDI
Educatrici
Casali Grazia
Mugione Laura
Magnani Veronica
Pecoraro Rosa Rita
Siliberto Grazia
operatrici scolastiche Zavatta Antonella
Cuochi: Onorio Cupioli e Luigi Luisè
Coordinatrice pedagogica: Marica Fabbroni
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