La rara maestosit dell`Icona della Madonna di Campanile

La rara maestosità dell'Icona della Madonna di Campanile
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La rara maestosità dell'Icona della Madonna di Campanile
ATTUALITA'
Inviato da : Franco Cusani
Pubblicato il : 18/4/2011 15:00:00
"Una magnifica icona divenuta statua", cosi lo studioso Alfonso Caccese ha definito la statua lignea della Madonna
di Campanile nella Conferenza "Iconografia cristiana nel Sannio medievale" tenutasi a San Salvatore Telesino
sabato
16
aprile
scorso.
L'evento è stato realizzato dall' Associazione "Amici della Biblioteca di San Salvatore Telesino" in occasione
dell'inaugurazione della mostra di arte iconografica di scuola bizantina di Maria Cristina Piccirillo.
Alfonso Caccese nato a Foggia dal 2004 vive e lavora a Roma. Dopo aver frequentato il Pontificio Collegio Greco
di Roma, si è laureato in psicologia presso l'Università La Sapienza. Ora è dottorando in patristica greca presso
il Pontificio Istituto Orientale di Roma. Insegna religione cattolica al liceo. Dal 1977 dipinge icone bizantine, specie
di scuola greca. Molte delle sue icone sono diffuse in chiese di Roma, Calabria (eparchia di Lungro), Sicilia
(eparchia di Piana degli Albanesi), Puglia ed altro. Dal 1998 insegna come maestro iconografo ai corsi presso
l'Abbazia di S.Maria di Pulsano (FG) e, dal 1998, presso il monastero benedettino di Montefiolo a Casperia (RI). Lo
scorso settembre ha partecipato al Convegno Nazionale degli Iconografi tenutosi a Roma.
Di notevole interesse l'illustrazione fornita da Caccese sul tema dell'iconografia medievale beneventana e sulle
particolarità rappresentative di quest'arte che affonda le proprie radici in epoca romana. Attraverso l'ausilio di
proiezioni fotografiche lo studioso ha ripercorso l'origine del culto verso la Madonna della Libera, le cui radici sono
esclusivamente
sannite
e
in
particolare
beneventane.
Nell'ambito della sua interessante conferenza Caccese ha anche parlato della Statua della Madonna di Campanile,
venerata e custodita a Frasso Telesino, quale esempio raro ed autorevole di Icona divenuta Statua.
Questo dimostra ancora una volta l'originalità dell'Immagine Sacra che, data l'imponenza, era molto probabilmente
custodita o destinata ad una chiesa di particolare rilievo e infittisce il mistero del suo ritrovamento presso la ben
più modesta chiesa rupestre in contrada Campanile.
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