Rapporto preliminare - Home Valutazione degli effetti Ambientali

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PROVINCIA DI POTENZA - Ufficio Viabilità e Trasporti Realizzazione di un’area di interscambio tra la S.S. 653 (che collega la SS. 106 alla SA.RC.) e la S.P. 4 del “Pollino” in agro del Comune di Francavilla in Sinni (PZ).
RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETABILITA’ AL PROCEDIMENTO DI V.A.S.
(ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. N. 152/2006 e s.m.i.)
PROVINCIA DI POTENZA
Ufficio Viabilità e Trasporti
PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI
UN’AREA DI INTERSCAMBIO TRA LA S.S. 653
(CHE COLLEGA LA SS. 106 ALLA SA.RC.) E LA
S.P. 4 DEL “POLLINO” IN AGRO DEL
COMUNE DI FRANCAVILLA IN SINNI (PZ)
RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE PER
LA VERIFICA DÌ ASSOGGETTABILITA’ AL
PROCEDIMENTO DÌ V.A.S.
I Progettisti
Geom. Giuseppe Cutro
Geom. Angelo Cristiano
Il Responsabile P.O. Area Sud
Geom. Giuseppe PODANO
INDICE
1. PREMESSA
2. CONTENUTI E STRUTTURA DEL DOCUMENTO
3. CARATTERISTICHE DEL PIANO DI ZONA
3.1: Localizzazione ed inquadramento territoriale dell’area oggetto di variante
per l'ampliamento del cimitero comunale
3.2: Descrizione dell'area
3.3: Classificazione catastale ed urbanistica
3.4: Vincoli paesaggistico ed ambientali
3.5: Inquadramento territoriale
3.6: Descrizione del piano
3.7: Il piano come quadro di riferimento per i progetti (ubicazione, natura,
dimensioni, etc.)
3.8: Influenza della attuazione del piano sui piani o programmi, inclusi quelli
gerarchicamente sovraordinati
3.9: Pertinenza del piano sotto l’aspetto ambientale e nell’ottica dello
sviluppo sostenibile del territorio
3.10: Problemi ambientali pertinenti al piano
3.11: Rilevanza del piano per l’attuazione della normativa comunitaria nel
settore dell’ambiente
4. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO
ESSERE INTERESSATE
4.1: Principali caratteristiche dell’area oggetto del Piano di Zona
4.1.2: Elementi del paesaggio e vegetazione
4.1.3: Aree protette
4.2: Emissioni in atmosfera e vegetazione
4.3: Consumi idrici e produzione rifiuti
4.4: Consumi energetici
4.5: Accessibilità dell’area
4.6: Reti tecnologiche
4.7: Potenziali impatti attesi sull’area oggetto di piano ed indicazioni di
mitigazione
5. CONCLUSIONI
6. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
 PREMESSA
Quest’Ufficio, soggetto promotore della realizzazione dell'opera nel seguito
descritta, incaricato della redazione del presente Rapporto Preliminare Ambientale per la
verifica di assoggettabilità al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica
(V.A.S.) dei lavori per la realizzazione di un’area di interscambio tra la S.S. 653 (che
collega la SS. 106 alla SA.RC.) e la S.P. 4 del “Pollino” in agro del Comune di
Francavilla in Sinni (PZ).
La Regione Basilicata nel Piano Operativo – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
(PO - FESR) 2007 – 2013 tra gli Assi Prioritari (art. 37.1.c del Regolamento Generale)
ha previsto l’Asse I - Accessibilità che persegue obiettivo generale di assicurare ai
cittadini ed alla imprese residenti standard elevati di accessibilità e di qualità
dei servizi per la mobilità di persone e merci attraverso il potenziamento delle
reti di trasporto e dei servizi logistici.
Beneficiari degli interventi sono le Amministrazioni Provinciali, anche in
partnership con altri operatori del settore (ANAS S.p.A. , RFI S.p.A. nonché Enti e
soggetti concessionari di specifici servizi e/o infrastrutture).
Relativamente all’obiettivo operativo I.4.1 la Provincia di Potenza, a seguito di una
intesa inter-istituzionale promossa dal Dipartimento Infrastrutture Mobilità della
Regione Basilicata, ha predisposto un Piano per la realizzazione di n. 9 Aree di
interscambio dell’importo complessivo di € 4.600.000,00 .
Le nove Aree di interscambio saranno allocate negli snodi fondamentali della rete
del servizio di trasporto pubblico locale del territorio provinciale; allocazione, peraltro,
condivisa dall’Associazione di categoria delle Imprese di Trasporto della Basilicata.
Tra le Aree di interscambio, fa parte del presente progetto, l’Area di interscambio
tra la S.S. 653 (che collega la SS. 106 alla SA.RC.) e la S.P. 4 del “Pollino” in agro del Comune di
Francavilla in Sinni (PZ)
Lo studio, redatto ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 del D.Lgs. n. 152/2006 e
s.m.i., si articola fondamentalmente in due sezioni.
Nella prima sezione si forniscono notizie utili circa le principali caratteristiche del
progetto.
Nella seconda sezione, invece, vengono analizzate le caratteristiche degli impatti e
delle
aree che possono essere interessate dall’attuazione delle previsioni introdotte.
 CONTENUTI E STRUTTURA DEL DOCUMENTO
Il presente Rapporto Ambientale Preliminare è stato redatto in riferimento a quanto
richiesto dall’art. 12 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e comprende una descrizione del
progetto da realizzare in variante al P.R.G., le informazioni ed i dati necessari alla
verifica degli impatti attesi dall'attuazione dello stesso.
Come già anticipato, i contenuti sono sviluppati in riferimento ai criteri per la
verifica di
assoggettabilità dell’Allegato 1 del decreto di cui sopra.
Nella tabella che segue, infatti, è illustrata la corrispondenza tra quanto previsto
dall’Allegato 1 del decreto ed i contenuti del presente Rapporto Ambientale Preliminare.
* ART. 12 ( verifica di assoggettabilità)
1. Nel caso di piani e programmi di cui all'articolo 6, comma 3, l'autorità procedente trasmette all'autorità competente, su supporto
cartaceo ed informatico, un rapporto preliminare comprendente una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati
necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente dell'attuazione del piano o programma, facendo riferimento ai criteri
dell'allegato I del presente decreto.
Tabella n. 1: Corrispondenza tra contenuti di RAP e Criteri dell’All. 1 al D. Lgs 152/2006 e s.m.i.
Criteri Allegato 1 D.Lgs.4/2008
Contenuti nel Rapporto
Riferimento
1.
Caratteristiche
del
piano,tenendo
conto
in
particolare, dei seguenti elementi:
- in quale misura il piano
stabilisce un quadro di
riferimento per progetti ed
altre attività, o per quanto
riguarda
l'ubicazione,
la
natura, le dimensioni e le
condizioni
operative
o
attraverso la ripartizione delle
risorse
- in quale misura il piano o il
programma influenza altri
piani o programmi, inclusi
quelli
gerarchicamente
ordinati
- la pertinenza del piano o del
programma per l'integrazione
delle
considerazioni
ambientali, in particolare al
fine di promuovere lo sviluppo
sostenibile
Il progetto da realizzare, in
variante al P.R.G., per la
realizzazione dì un’area dì
interscambio, ricade interamente
in zona agricola. Nel presente
rapporto sono state dunque
analizzate le scelte urbanistiche
che interessano sia l’uso del suolo
che i relativi aspetti ambientali ad
esso connessi
Il progetto per come detto è in
variante alle previsioni del
vigente strumento urbanistico
generale, non confligge con altri
piani o programmi in quanto
sull'area non vi sono piani
sovraordinati che intervengono
Paragrafo 3.7
Paragrafo 3.8
Il regime dei vincoli urbanistici
ed
ambientali che interesano l’area
sono:
1.Vincolo Paesaggistico D.Lgs.
42/2004 art.142 lettera f; I parchi,
le riserve nazionali e regionali,
nonché i territori di protezione
Paragrafo 3.9
esterna dei parchi.
2.Vincolo Ambientale e Forestale;
- Rete Natura 2000 – Z.P.S. (Zona
a Protezione Speciale);
- problemi ambientali pertinenti
al piano o al programma Sulla
base
delle
caratteristiche
attuali dell’area oggetto di
intervento
- la rilevanza del piano o del
programma per l'attuazione
della normativa comunitaria
nel settore dell'ambiente (ad
es. piani e programmi connessi
alla gestione dei rifiuti o alla
Non sono emerse particolari
criticità ambientali e pressioni
attuali. Allo stato l'area si presta
per
le
caratteristiche
geomorfologiche
alla
realizzazione
dell'area
d’interscambio,
anzi
risulta
l'unica zona possibile allo stato in
quanto già esiste una piazzola di
sosta. Risulta altresì di facile
accessibilità ed è dotata di tutte le
reti infrastrutturali, a margine
della stessa.
Esclusa già in fase preliminare
Paragrafo 3.10
Paragrafo 3.11
protezione delle acque)
2. Caratteristiche degli impatti e
delle aree che possono essere
interessate,tenendo
conto
in
particolare, dei seguenti elementi:
- probabilità, durata, frequenza e
reversibilità degli impatti
- Carattere cumulativo degli
impatti
Sono
stati
individuati
e
caratterizzati
qualitativamente
pressioni
e
impatti
attesi
dall’attuazione del progetto di
costruzione
di
un’area
di
Interscambio.
- natura transfrontaliera degli
impatti
Esclusi già in fase preliminare
- rischi per la salute umana o per
l'ambiente (ad es. in caso di
incidenti)
Esclusi già in fase preliminare
- entità ed estensione nello spazio
degli impatti (area geografica e
popolazione potenzialmente
interessate)
Si ritiene che l’area di influenza
ricada interamente sul territorio
Comunale
- -valore e vulnerabilità dell'area
che potrebbe essere interessata
a causa:
1. delle speciali caratteristiche
naturali o del patrimonio
culturale;
2. del superamento dei livelli di
qualità ambientale o dei valori
limite dell'utilizzo intensivo del
suolo
Prima di definire gli impatti si è
fornito un quadro descrittivo con
le
principali
caratteristiche
dell’area
evidenziandone
i
principali elementi di sensibilità,
vulnerabilità
e
criticità
ambientale che potrebbero essere
influenzate dall’attuazione della
variante urbanistica
- impatti su aree o paesaggi
riconosciuti come protetti a
livello nazionale, comunitario o
internazionale
Esclusa già in fase preliminare la
presenza di aree protette a livello
locale nell’area di influenza del
piano.
Paragrafo 4.7
Paragrafo 4.1
 CARATTERISTICHE DEL PIANO DI ZONA
3.1 Localizzazione ed inquadramento territoriale dell’area oggetto del Piano di Zona
L’area in oggetto si trova nel Comune di Francavilla in Sinni (PZ), è di forma
semicircolare e racchiusa dalla rampa di raccordo della S.S. 653 con la S.P. n. 4 del
Pollino e da altre proprietà.
Generalità
Il Comune di Francavilla in Sinni ha approvato con D.C.C. 1543
20/12/1985
del
il Regolamento Urbanistico previsto quale strumento obbligatorio
per tutti i comuni dalla Legge Regionale n.23/1999 e successive modifiche ed
integrazioni.
I contenuti di questo strumento, in coerenza con il disposto dell'art.16 della L.R.
n.23/1999
ss.mm.ii,
con il Regolamento
di
attuazione
e con la
Circolare
esplicativa approvata con D.G.R. n.1749/2006, hanno riguardato principalmente
l'Ambito Urbano ovvero l'individuazione e la disciplina degli insediamenti esistenti
sull'intero territorio comunale.
L'area interessata dal progetto, posta al di fuori dell'Ambito Urbano, ricade
completamente in zona a destinazione agricola.
Per quanto riguarda la realizzazione dell’area di interscambio,
nelle
tavole
grafiche allegate al R.U., non risulta riportato, al di fuori dell'Ambito Urbano.
Per cui, l’area in oggetto ubicata limitrofa alla S.P. 4 “del Pollino”, ricadendo in
zona a destinazione agricola dello strumento urbanistico vigente, costituisce Variante
al R.U..
Inquadramento dell’area
3.2 Descrizione dell’area
L’area in oggetto si trova nel Comune di Francavilla in Sinni (PZ), è di forma
semicircolare e racchiusa dalla rampa di raccordo della S.S. 653 con la S.P. n. 4 del
Pollino e da altre proprietà.
Localizzazione dell’area oggetto di variante al PRG per costruzione Area Interscambio
3.3 Classificazione catastale e urbanistica
L’intervento insiste su un’area di circa 3.502 m2, la cui proprietà dovrà essere
trasferita dai privati alla Provincia di Potenza, confinante con la rampa di raccordo della
S.S. 653 con la S.P. n. 4 del Pollino.
Nel P.R.G. vigente del Comune di Francavilla in Sinni approvato
1543
del
con D.C.C.
20/12/1985, attualmente le suddette aree, ricadono interamente in zona
agricola.
3.4 Vincoli paesaggistico-ambientali
I vincoli a cui è sottoposta l’area interessata dal progetto risultano i seguenti:
1. Vincolo Paesaggistico D.Lgs. 42/2004 art.142 lettera f;
- I parchi, le riserve nazionali e regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi.
2. Vincolo Ambientale e Forestale;
- Rete Natura 2000 – Z.P.S. (Zona a Protezione Speciale);
3.5 Inquadramento territoriale
L'area si colloca a sud dell’abitato di Francavilla in Sinni, risulta inoltre di facile
accessibilità in quanto a nord e a sud è delimitata da una strada statale e a nord est da
una strada provinciale ed a nord ovest da una strada comunale. La stessa per come detto
è soggetta a regimi di vincoli.
L’intervento in progetto consiste nella realizzazione di un’area di interscambio SS 653 “Svincolo
Francavilla S.S. (ex Bivio Francavilla-Sinnica).
L’area di interesse è riportata al Catasto al Foglio n. 2, particelle 457, 458, 460, 461, 464, 465,
482, 483, 485, 486, 487, 589, 598.
Il progetto prevede un allargamento dell’attuale piazzale, attiguo alla
strada SS 653, al bivio Francavilla – Sinnica.
La quota della strada, così come quella del piazzale esistente risulta
soprelevata rispetto all’originaria quota di piano campagna di circa 1.5 metri.
Con l’intervento ci si prefigge di allargare detto piazzale per la
realizzazione di questa area di interscambio mediante il riempimento dell’area
sottoposta.
Sono previste quindi delle gabbionate di contenimento lungo il perimetro
esterno e poi si procederà al riempimento e pareggiamento di questo dislivello.
Il piazzale sarà asfaltato e si procederà alla messa in opera di pensiline e
alla realizzazione di una piccola struttura adibita a servizi igienici.
3.6 Descrizione del progetto da realizzare in variante al PRG
Estratto corografia
L’area è iscritta al Catasto del Comune di Francavilla in Sinni al Foglio 2, Part.lle in
tutto o in parte n.464,461,465,589,1097,483,598,485,486,487,492,488,480, la cui
destinazione urbanistica risulta essere “Agricola” nel vigente strumento urbanistico.
Montemurr
o
S.P. 4 del Pollino
S.S. 598
L’intervento insiste su un’area di circa 3.502 mq., la cui proprietà dovrà essere
trasferita dai privati alla Provincia di Potenza.
Gli interventi previsti riguardano essenzialmente le seguenti categorie di lavorazioni:
 Realizzazione area di interscambio;
 Impianto elettrico;
 Pensilina in acciaio;
 Servizi igienici;
 Segnaletica, arredi e recinzione;
Per la realizzazione dell’area sono previsti modesti movimenti di terra, il
materiale rimosso sarà portato a discarica autorizzata, per la realizzazione di rilevati
necessari per portare al giusto livello l’intera area verrà utilizzato materiale inerte di
proprietà dell'Amministrazione provinciale.
La realizzazione di una leggera pendenza dell’intera area e la collocazione di un
canale, realizzato con un semi-armco, e relative canalette di scolo, garantiranno la
completa raccolta delle acque superficiali del piazzale, convogliando le stesse, all’interno
di un tombino esistente.
I rilevati previsti saranno contenuti mediante la realizzazione di gabbionate.
La scelta di utilizzare il sistema delle gabbionate sono dettate dalla volontà di
un'alternativa più ecologica ed economica ai muri di cemento armato o cellulari
prefabbricati.
Sono previste n. 2 marciapiedi per consentire l’avvicinamento dell’autobus e
consentire la discesa e la salita dei viaggiatori, gli stessi, realizzati con pavimentazione in
masselli in pietra locale contenuti all’interno di cordoni prefabbricati anch’essi in cls.
Per la pavimentazione dell’area è previsto un primo strato di materiali idonei
provenienti da cave di prestino, opportunamente stese e rullate per dare una giusta
compattezza.
Il secondo strado realizzato con misto stabilizzato e strati successivi in
conglomerato bituminoso.
La superficie complessiva occupata risulta essere pari a per un’area complessiva
di circa 3.502 mq. Mentre l’area che verrà bitumata risulta essere pari a mq. 1.980 circa.
All’interno dell’area è prevista la collocazione di spazi riservati a parcheggi per le
autovetture ed uno stallo per la sosta prolungata degli autobus.
La vicinanza di reti ENEL, consentiranno la realizzazione dell’impianto di
illuminazione dell’area mediante la realizzazione di una rete e relativa collocazione di pali
rastremati di altezza pari a circa ml. 10.
Per l’illuminamento saranno previste lampade a risparmio energetico.
È prevista la realizzazione di tre pensiline in acciaio per una superficie complessiva
pari a mq. 17,22 mq. la sosta dei passeggeri in completa protezione da eventi
meteorologici avversi.
La struttura sarà del tipo in profilati in acciaio sia per la parte strutturale verticale che
per la parte orizzontale.
Si realizzeranno un wc uomo, uno donna e uno disabili con ingressi separati.
Il wc per disabili sarà completo di ogni attrezzatura necessaria cosi come prevede la
norma, la porta avrà apertura verso l’esterno e dimensione netta di 90 cm, le pareti
saranno dotate di idonei maniglioni e corrimano, la rubinetteria sarà del tipo a leva, il
locale sarà dotato di campanello di emergenza in prossimità del wc.
L’impianto di adduzione acqua alle varie utenze sarà realizzato con tubazione da
collegare alla vicina rete idrica già presente nella zona.
Lo scarico sarà realizzato con tubazione da collegare alla vicina rete fognaria già
presente nella zona.
La struttura sarà del tipo in c.a. con fondazioni dirette e il solaio sarà in legno
lamellare.
L’intera area sarà dotata di segnaletica verticale ed orizzontale di sicurezza, cosi come
prevede il Codice della Strada.
Il supporto dei segnali verticali sarà costituito da pali tubolari antirotazione in ferro
zincato a caldo aventi basamento in calcestruzzo e a cui vengono fissati i cartelli con
staffe.
Tutti i sostegni e le staffe dovranno resistere all'azione del vento tenuto conto della
superficie dei cartelli che verranno installati rispetto al materiale utilizzato.
Sono previste la collocazioni di arredi tra cui cestini portarifiuti e panche in ferro.
La recinzione dell’area è prevista con una rete metallica e paletti in ferro.
3.7 Il Piano come quadro di riferimento per i progetti (ubicazione, natura
dimensioni, etc.)
La realizzazione di un’Area di interscambio consente l’effettuazione degli
interscambi tra i servizi pubblici di trasporto in piena sicurezza di esercizio aumentando,
nel contempo, il comfort dei viaggiatori negli eventuali periodi di attesa degli autobus.
Tale risultato è ottenuto non solo ottimizzando gli schemi circolatori di veicoli e
persone al fine di ridurre le interferenze, ma anche dotando le Aree di interscambio di
idonei elementi di arredo quali: pensiline aperte, panchine, cestini per i rifiuti, etc. .
Il bacino di utenza è costituito dalle comunità di: Francavilla in Sinni, Senise,
Latronico, Episcopia, Lagonegro, Salerno, Napoli, S.Severino Lucano, Calvera, Carbone,
Teana, Fardella, Chiaromonte, Lauria, Sant’Arcangelo.
Le linee di trasporto pubblico interessate sono:





linea 120 – Senise – Francavilla – Latronico - Lagonegro,
linea 122 – Senise - Salerno,
linea 129 – San Severino L. – Francavilla - Senise,
linea 130 – Calvera – Carbone – Chiaromonte - Senise,
linea 224 – Chiaromonte - Lauria,
 linea 225 – Francavilla - Lauria,
 linea 293 – Francavilla – San Brancato
La zona individuata di fatto risulta essere la migliore possibile per la costruzione
dell’area d’interscambio.
3.8 Influenza della attuazione del piano sui piani o programmi, inclusi quelli
gerarchicamente Sovraordinati
In questa sezione del documento viene descritta la relazione dell'intervento in
progetto con gli altri piani e programmi pertinenti.
I piani e programmi che saranno presi in considerazione sono rappresentati da:
-
Piano Regionale dei trasporti;
Piano Strutturale Provinciale;
Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico;
Regolamento Urbanistico.
Il progetto in oggetto è coerente con gli indirizzi per la formulazione strumentale comunale previsti nel
PSP per il Comune di Francavilla in Sinni, in particolare, con l'indirizzo di “migliorare la dotazione
di spazi pubblici e di parcheggi” e con le strategie individuate dal PSP per migliorare l'Ambito
Lagonegrese- Pollino, in particolare, con l'obiettivo di migliorare il sistema delle infrastrutture per la
mobilità rafforzando le relazioni tra i poli urbani;
3.9 Pertinenza del piano sotto l’aspetto ambientale e nell’ottica dello sviluppo
sostenibile del territorio
Sotto l’aspetto ambientale l’area si presta all’insediamento di quanto previsto, in
considerazione del regime vincolistico che la interessa, caratterizzato esclusivamente
dalla presenza:
Vincolo Paesaggistico D.Lgs. 42/2004 art.142 lettera f;
- I parchi, le riserve nazionali e regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi.
Vincolo Ambientale e Forestale;
- Rete Natura 2000 – Z.P.S. (Zona a Protezione Speciale);
Dall’esame dell’Immagine di cui alla foto sopra riportata, si evince in modo chiaro
che l’area in esame non risulta interessata da altri vincoli.
Nell’ottica dello sviluppo sostenibile del territorio si ritiene di sottolineare che l’area
si presenta, allo stato attuale, caratterizzata da un ottima accessibilità essendo servita
direttamente dalla Strada Provinciale.
Tale circostanza consente di ridurre gli interventi per le infrastrutture viarie, con ciò
saranno limitati al massimo gli impatti e sarà favorito il naturale inserimento del nuovo
intervento nel contesto esistente.
3.10 Problemi ambientali pertinenti al piano
Da un’accurata analisi del territorio, basata sull’esame delle informazioni in
possesso
dell’Ufficio Tecnico Comunale (elaborati tecnici del PRG, studi specialistici compresi
quelli redatti a supporto della variante generale al P.R.G.) e su dati raccolti direttamente
sui luoghi, si è potuto evincere che l’area in oggetto non presenta particolari problemi di
carattere ambientale.
3.11 Rilevanza del piano per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore
dell’ambiente
Sotto tale aspetto ci si limita solamente a precisare che il progetto, dovrà rispettare i
limiti e le caratteristiche imposti dalle vigenti normative (e regolamenti locali) ed in
genere che il suo impatto, non è tale da generare impatti rilevanti.
Ad interventi completati in ogni caso sarà posta particolare cura in materia di
scarichi di reflui, produzione e smaltimento di rifiuti e/o sottoprodotti di varia natura.
 CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE
CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE
Prima di definire gli impatti potenzialmente generati dalle previsioni del presente
piano di
zona sulle aree interessate, si è ritenuto opportuno fornire un quadro descrittivo con le
principali caratteristiche che contraddistinguono le stesse evidenziandone i principali
elementi di sensibilità, vulnerabilità e criticità ambientale.
4.1 Principali caratteristiche dell’area oggetto del Piano di Zona
A seguito della localizzazione di detta area per Realizzazione di un’area di
interscambio tra la S.S. 653 (che collega la SS. 106 alla SA.RC.) e la S.P. 4 del
“Pollino” in agro del Comune di Francavilla in Sinni (PZ), ed in conformità alle
normative in vigore ed alla vigente urbanistica regionale (L.R. n°23/99) e sismica
regionale (L.R n°9/2011 “Tutela, governo ed uso del Territorio” e L.R.n°19/2011), si
è proceduto alla elaborazione di uno studio geologico, geomorfologico, idrogeologico
e sismico che si è sviluppato attraverso fasi di approfondimento successive ed
interattive:
Da un punto di vista geologico, il territorio del Comune di Francavilla (PZ)si
presenta molto complesso, non solo per la molteplicità degli affioramenti,ma anche
per la composizione delle formazioni, i fenomeni gravitativi, anche se di non notevole
entità, i contatti stratigrafici e la tettonica, nonché per la morfologia alquanto variegata.
Il rilevamento geologico di campagna effettuato, sintetizzato nelle allegate carte di
dettaglio, ha fornito una serie di dati che hanno permesso la distinzione delle litologie
affioranti.
Detti materiali sono rappresentati stratigraficamente, dal basso verso l’alto, dai depositi
della formazione delle “Sabbie di Aliano”, dai “Conglomerati di Castronuovo” e dai
depositi alluvionali.
Di seguito sono descritte le caratteristiche delle Formazioni partendo da quelle
inferiori:
Sabbie di Aliano: Sabbie gialle a grana fine più o meno argillose, scarsamente
cementate, in strati da 20 cm fino a 10 metri, con lenti ghiaiosoconglomeratiche.
Si tratta di un complesso regressivo formato da potenti banconi di sabbie giallastre
spesso a stratificazione incrociata, con sottili intercalazioni pelitiche e con rari livelli
conglomeratici talora ben sviluppati.
Sia il limite di letto che di tetto della formazione sono caratterizzati da passaggio
graduale e da parziale eteropia con i conglomerati di Castronuovo.
Tale formazione è in continuità stratigrafica con la Formazione delle Argille grigioazzurre, appartenente allo stesso ciclo sedimentario e mai affiorante nell’area in esame.
Di norma si hanno due tipi di sabbie: quelle a grana variabile da fine a media,
leggermente limose o argillose; quelle a grana generalmente fine o finissima, solo a
luoghi media, praticamente prive di un significativo contenuto in limo o argilla. Mentre
queste ultime occupano di norma la parte alta o medio-alta della formazione e
risultano essere spesso assenti, per erosione ed asportazione, l’altro tipo di sabbie è
sempre presente ed impegna la parte medio-bassa e bassa della formazione.
Tale formazione risulta essere in massima parte ricoperta da coltre di frana antiche e
recenti, in chiara facies detritica ed a volte con la mobilitazione di grosse porzioni di
territorio ruotate in contropendenza.
Conglomerati di Castronuovo: litologicamente la successione è costituita da
conglomerati in banchi tra 5 e 20 m, ad elementi in prevalenza calcarei e calcarenitici e
subordinatamente arenacei ben arrotondati, con dimensioni in genere comprese tra 2 e
10 cm, legati tra loro da una abbondante matrice sabbiosa. Questa successione è
formata da conglomerati poligenici in strati e banchi, con abbondante matrice
sabbiosa, uniti da cemento calcareo, con interposti livelli di sabbie giallastre.
Assumono una giacitura quasi sempre sub-orizzontale o con lieve inclinazione e
costituiscono il basamento dell’abitato.
Una particolare importanza dei materiali che affiorano e ricoprono ampie zone
dell’area in studio, è data dalle coperture detritiche. Queste sono state originate sia da
movimenti gravitativi che hanno interessato il versante con la formazione di pareti con
forte pendenza, e sia da accumuli di materiale derivante dalla disgregazione meccanica
di tale formazione, al piede dei rilievi.
Depositi alluvionali terrazzati: Sono ubicati a quote diverse dai fondovalle e a
luoghi non facilmente individuabili, risultando sia notevolmente assottigliati
dall’erosione sia frammisti e/o ricoperti da materiale detritico o colluviale.
Si tratta di limi in varia misura argillosi e sabbiosi, di colore avana e di conglomerati
poligenici assai poco cementati o sciolti, spesso con abbondante matrice argillososabbiosa giallo-rossastra e bruna.
Lo spessore dei depositi è assai variabile e generalmente di qualche metro.
Depositi alluvionali recenti: Si tratta di ciottoli, ghiaie e sabbie costituenti e depositi
che fiancheggiano l’alveo del Fiume Sinni.
Depositi alluvionali attuali: Sono costituiti essenzialmente da ciottoli e ghiaie e
subordinatamente da sabbie e limi. Questi depositi costituiscono l’alveo del Fiume
Sinni e si distinguono da quelli più antichi per l’assenza di insediamenti e di colture.
È stata eseguita una
campagna di indagini geognostiche allo
scopo di
ricostruire la stratigrafia del sottosuolo e di effettuare la caratterizzazione sismica dei
terreni di fondazione.
Da un punto di vista geologico, il sito si colloca sui depositi alluvionali recenti del
Fiume Sinni, in adiacenza alla strada Sinnica, a non molta distanza dall’abitato di
Francavilla.
L’area interessata dalla variante, avente una superficie complessiva di mq 2.229, si
presenta sub pianeggiante, è compresa e racchiusa dallo svincolo stradale il quale
risulta soprelevato, rispetto al piano campagna, di circa 1.5 metri.
Il versante di interesse presenta pendenze modeste e una morfologia regolare.
Su detto versante sorge l’abitato di Francavilla in Sinni, la cui espansione edilizia
scende lungo il versante fino ad arrivare in prossimità del sito di interesse.
Da un punto di vista idrogeologico l’area di interesse ha una estensione molto limitata;
risulta compresa tra i più importanti bacini idrografici del fosso di San Nicola e del
fosso del Fico, entrambi affluenti di destra del Fiume Sinni.
Tale bacino, così come si evince dalla relazione idrologica-idraulica predisposta e
inserita negli elaborati progettuali, ha un’area di 0.108 Km2 .
Il deflusso delle acque meteoriche nell’area di interesse perimetrata è, allo stato attuale,
assicurato da un tombino in calcestruzzo vibrato dal diametro di mm 1600 che
raccoglie e porta le acque nell’alveo del Sinni.
È stata predisposta una relazione idrologica-idraulica in cui si espongono gli elementi
più significativi dell’assetto idrologico ed idraulico del territorio interessato e nella
quale si è proceduto alla verifica idraulica del tombino esistente sopra descritto, che ha
dato esito ampiamente positivo.
Sul sito di interesse, al fine di una caratterizzazione puntuale, è stata eseguita una
campagna geognostica che ha previsto due sondaggi esplorativi, eseguiti a carotaggio
continuo e spinti fino alla profondità, rispetto al piano campagna, di 18.00 m, di una
indagine MASW, analisi Geotecniche di Laboratorio su 2 campioni prelevati nel corso
dei sondaggi, prove SPT, n. 5 prove penetrometriche dinamiche medie.
Il territorio del comune di Francavilla in Sinni ricade all'interno dell'Autorità
Interregionale di Bacino della Basilicata (AdB), istituita con Legge Regionale n.2 del 25
gennaio 2001. La legislazione ha individuato nell'Autorità di Bacino l'ente deputato
a gestire i territori coincidenti con la perimetrazione dei bacini e gli schemi idrici ad essi
relativi attraverso la redazione di appositi Piani di Bacino.
Il Piano di Bacino (L. 183/89) è lo strumento conoscitivo, normativo e
tecnico- operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le
norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo
e alla corretta utilizzazione delle
acque, sulla base delle
caratteristiche fisiche e
ambientali del territorio interessato.
Il Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico (PAI) dell'AdB della
Basilicata, è stato approvato, nella prima stesura, il 5.12.2001 dal Comitato
Istituzionale, ed è stato redatto sulla base degli elementi di conoscenza disponibili
consolidati alla data di predisposizione dello stesso, secondo le indicazioni contenute
nel DPCM 29/9/98. E' entrato in vigore il giorno 14.01.2002, data di pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. n.11.
Nel
verificate
corso
degli
anni
2002-2009 le previsioni
del
PAI sono
state
con periodicità annuale in base allo stato di realizzazione delle opere
programmate, alle variazioni della situazione morfologica ed ambientale dei luoghi ed
in funzione degli studi conoscitivi intrapresi, secondo quanto previsto dall'articolo
25 delle Norme di Attuazione del piano medesimo.
Dall’esame delle tavole dell’AdB risulta che l’intervento previsto non ricade in
alcun area di Rischio Idrogeologico, pertanto si ritiene la perfetta
compatibilità del progetto con questo strumento programmatico.
4.1.2: Elementi del paesaggio e vegetazione
L intervento ricade in area soggetta a tutela di cui al del D.Lgs. 22 gennaio
2OO4, n.42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio" art. l42 comma l lettera f)
in quanto territorio ricompreso in un parco.
L’area sulla quale è previsto l’intervento in variante allo strumento urbanistico, si
presenta con caratteristiche di area agricola all'interno della quale sono rilevabili, piante
di erbacce, canneti, acacia ecc. come si evince anche dalla documentazione fotografica
allegata.
4.1.3: Aree Protette
Il comune di Francavilla in Sinni ricade totalmente nel Parco Nazionale del Pollino e
conseguentemente anche l'area oggetto d intervento, ricade in Zona a Protezione
Speciale codificata IT 9210275 Massiccio del Pollino e Monte Alpi.
4.2 Emissioni in atmosfera
Per quanto riguarda l’impatto ambientale sulla matrice atmosferica, l’entità
dell’intervento, è tale da non incidere in modo sensibile sulla qualità dell’aria del
contesto trattandosi di opere che per loro natura non comportano emissioni in
atmosfera, eccetto emissioni di fumi derivanti dai mezzi che transiteranno nell’area.
I trasporti, unitamente ad altre attività umane, sono fortemente responsabili
dell'inquinamento atmosferico (aria e rumore) non solo nelle città ma anche nelle aree
extraurbane.
La tipologia degli impatti è legata ai flussi di traffico e alle emissioni, alla
correlazione fra emissione e condizioni di esercizio, alla diffusione.
Nel caso in esame l’area interessata, nelle immediate vicinanze del tratto di
collegamento della S.S. 653 Sinnica e la S.P. n. 4 del Pollino”, che consentirà un facile
convogliamento delle autolinee provenienti da direzioni diverse.
Si tratta quindi di consentire ai flussi veicolari già consolidati che utilizzano la
viabilità principale esistente sulla S.S. 653 Sinnica, di effettuare soste e collegamenti
con altri paesi limitrofi, utilizzando la l’area di sosta di interscambio in oggetto.
Dal punto di vista delle emissioni in atmosfera si tratta quindi di un sostanziale
trasferimento del carico inquinante.
Il beneficio dell'iniziativa in progetto riguarda sostanzialmente la disponibilità di
una piazzola di sosta con caratteristiche geometriche atte a consentire una maggiore
fluidità di scorrimento del traffico, tali da presupporre una minimizzazione, con una
maggiore sicurezza per i passeggeri degli automezzi di linea.
Nell'area
d'indagine
complessiva
la
situazione
verrà
migliorata
solamente per quanto attiene la sicurezza per i viaggiatori fermo restando le quote di
traffico che rimarrano con ogni probabilità complessivamente inalterate
Tale risultato è ottenuto non solo ottimizzando gli schemi circolatori di veicoli e
persone al fine di ridurre le interferenze, ma anche dotando le Aree di interscambio di
idonei elementi di arredo quali: pensiline aperte e chiuse, panchine, paline informative
intelligenti, cestini per i rifiuti, etc. .
4.3 Consumi idrici e produzione rifiuti
La tipologia delle attività e dei servizi contemplati nel progetto indurrà un
consumo di risorse idriche molto limitato, e relativo esclusivamente ad un solo wc
ubicato nella costruenda area che risulta essere servita dalla rete idrica comunale.
Per quanto riguarda la produzione di rifiuti, si ritiene che, in considerazione
delle
caratteristiche della destinazione d'uso e della modesta quantità di rifiuti che saranno
prodotti, la stessa sarà senza problemi assorbita dal servizio di r.s.u. presente sul
territorio comunale, a meno di eventuali rifiuti speciali per i quali si provvederà alla
relativa raccolta e smaltimento mediante specifici servizi.
4.4 Consumi energetici
Si avrà cura di effettuare la realizzazione delle opere, nel pieno rispetto delle
vigenti disposizioni normative in materia di risparmio energetico.
Particolare attenzione è stata posta nella scelta dei materiali con i quali
realizzare i diversi manufatti, al fine di incentivare l'uso di materiali in relazione alla
loro biocompatibilità.
Dal punto di vista impiantistico, si andrà a privilegiare l’impiego di tecnologie
che utilizzino energie a basso contenuto energetico.
4.5 Accessibilità dell’area
L’area oggetto della variante urbanistica è facilmente accessibile in quanto è
servita direttamente dalla Strada Statale che si dirama dalla strada Provinciale n. 4 ”del
Pollino” che collega il comune di Francavilla in Sinni alla Sinnica.
4.6 Reti tecnologiche
La zona in oggetto, è facilmente insediabile in quanto alle reti impiantistiche,
nella considerazione che l’area esistente, di cui il presente progetto costituisce
ampliamento della esistente area di parcheggio, è dotato degli impianti a rete (rete di
smaltimento acque bianche, rete elettrica, rete idrica potabile, etc.) e dunque logisticamente - non si rilevano problemi per futuri nuovi allacciamenti o estensioni
delle reti esistenti per il progetto in oggetto.
4.7 Potenziali impatti attesi sull’area oggetto di intervento ed indicazioni di
mitigazione
Le stime sulle possibili pressioni legate alla realizzazione del progetto in variante
urbanistica, sono state effettuate in termini qualitativi (per categoria di pressioni) e sono
da considerarsi del tutto orientative, considerando il corrispondente livello di definizione
che, allo stato attuale, caratterizza gli interventi previsti.
L'intervento si inquadra come una razionalizzazione e regolamentazione della
viabilità esistente caratterizzata da flussi di traffico prevedibilmente costanti, o in
limitato aumento nel medio -lungo periodo.
Il confronto fra il Quadro di
Riferimento Progettuale
e la
situazione
ambientale del sito, fino ad ora esaminata, consente di individuare modeste tipologie
di interferenze fra l'opera proposta e l'ambiente.
La costruzione di un piazzale per la sosta di mezzi di trasporto delle persone,
in particolare, non costituisce una vera e propria barriera ecologica per tutta la
piccola fauna.
Il fatto che l’area non si configuri come una strada, quindi non diventando una
vera e propria barriera ecologica insormontabile, non necessitano nemmeno realizzare
dei sottopassaggi per la piccola fauna (rettili, anfibi, piccoli mammiferi, ecc.).
Nel caso specifico le tipologie di interferenza individuate sono costituite da
un'alterazione dello stato dei luoghi, in particolare si ha:
• occupazione di aree da parte del progetto,
• rumori estranei all'ambiente in fase di cantiere ed in fase di esercizio,
• inserimento di elementi percettivi estranei al paesaggio.
Appare evidente come alcune di queste interferenze non possano essere evitate
né si possa prevedere una mitigazione di rilievo delle stesse.
Per altre interferenze, da una parte si può operare con un'azione di
mitigazione, dall'altra le stesse scelte progettuali pongono automaticamente un limite
alle interferenze attraverso, ad esempio, l'individuazione dei siti in aree agricole senza
intaccare ambienti naturali.
Nelle seguenti Tabelle nn. 2, 3 - con riferimento alle diverse categorie
individuate – sono riportate le specifiche pressioni, sulle componenti ambientali
considerate, potenzialmente provocate per effetto dell’attuazione del piano sia nella
fase di cantiere che nella fase di esercizio dell’insediamento produttivo.
Tabella n. 2: Pressioni specifiche attese sull’ambiente in fase di cantiere
Pressione attese
Componente
Categoria di
in fase di cantiere
ambientale
pressione
interessata
+
=
t
p
n
CONSUMI
Consumo di unità
ecosistemiche
-
t
Ambiente biotico
(vegetazione, biomassa)
Asportazione di
suolo
-
t
Suolo
Sbancamenti ed
escavazioni
-
p
Suolo e sottosuolo
Impermeabilizzazio
ne del suolo
-
p
Suolo, sottosuolo, acqua
Consumi energetici
-
t
Risorse energetiche
Emissioni in
atmosfera da
traffico indotto
-
t
Atmosfera, salute umana
-
t
-
t
Emissioni in
atmosfera da mezzi
di cantiere
Rumore da traffico
indotto
Rumore da
apparecchiature e
mezzi di lavoro
-
t
Ambiente biotico
(ecosistemi, fauna)
Vibrazioni da
traffico indotto
=
n
Atmosfera
Scarichi idrici
=
n
Acqua
Depositi di materiale
di risulta da scavi
-
t
Paesaggio
Segue Tabella n. 2
Categoria di
pressione
Pressione attese
in fase di cantiere
=
t
+
Accumuli di
materiali
INGOMBRI
Depositi di materiale
di risulta da scavi
p
n
Componente
ambientale
interessata
-
t
Paesaggio
-
t
Paesaggio
INTERFEREN Rifiuti solidi urbani
t
Paesaggio, ecosistemi
ZE
e/o speciali
N.B.: “-” Impatto negativo, “+” Impatto positivo, “=” Impatto non significativo; “t” Impatto
temporaneo,“p” Impatto permanete, “n” Impatto nullo
Tabella n. 3: Pressioni specifiche attese sull’ambiente in fase di esercizio
Pressione attese in
fase di esercizio
Componente
Riposte
Interventi di
ambientale
previste
mitigazione
Categoria di pressione
dal Piano
proponibili
+
- = t
p
n interessata
Consumo di risorse
idriche
Consumo di unità
ecosistemiche
-
-
p
Acqua
p
Ambiente
biotico
(vegetazione
biomassa)
- nb
l'incremento
di risorse
idriche in ogni
caso sarà
modesto
-
CONSUMI
Consumo ed
impermeabilizzazion
e del suolo
Consumi energetici
-
=
p
t
Raccolta e
riutilizzo
acque
piovane
Interventi di
rinverdimento
e di ingegneria
naturalistica
Suolo,
sottosuolo,
acqua
Previsione
aree da
adibire a
verde
Riutilizzo del
materiale di
risulta,
realizzazione
di
pavimentazio
ni
permeabili
Risorse
energetiche
nb
l'incremento di
risorse
energetiche
richieste in
ogni caso sarà
modesto
Ricorso a
fonti di
energetiche
rinnovabili
Segue Tabella n. 3
Categoria di pressione
Emissioni in atmosfera
da riscaldamento
Pressione attese in
fase di esercizio
+
- = t
p
=
n
Componente
ambientale
n interessata
Riposte
previste
dal Piano
Interventi di
mitigazione
proponibili
Atmosfera
-
-
da traffico indotto
=
n
Atmosfera,
salute umana
Ottima
integrazione
con la
viabilità
esistente
dalla attuazione
dell'intervento
=
n
Atmosfera,
salute umana
-
-
n
Atmosfera,
salute umana
Ottima
integrazione
con la
viabilità
esistente
-
n
Ambiente
biotico
(ecosistemi,
fauna)
-
-
-
Previsione di
reti
di raccolta
acque
b/n separate previsioni reti
di recupero e
riuso acque
meteoriche e
grigie
Rumore da traffico
indotto
=
EMISSIONI
Rumore da attività
collettive
Scarichi idrici
INTERFEREN Rifiuti solidi urbani e/o
ZE
speciali
=
-
-
p
Acqua
p
Paesaggio,
ecosistemi
Verificare con il gestore del
servizio di raccolta dei rifiuti
la possibilità di organizzare la
raccolta differenziata
N.B.: “-” Impatto negativo, “+” Impatto positivo, “=” Impatto non significativo; “t”
Impatto temporaneo, “p” Impatto permanete, “n” Impatto nullo.
Da quanto sopra si evince che, relativamente agli interventi atti a mitigare
l’impatto ambientale, già in fase di redazione del piano sono state proposte, in modo
implicito, delle misure di mitigazione degli impatti attesi che si traducono:
viabilità esistente;
nell’inserimento di prescrizioni particolari che consentono di prevedere di
limitare le superfici impermeabilizzate, di prevedere reti di recupero e riuso delle acque
grigie e piovane, ecc.
Ulteriori interventi di mitigazione e compensazione degli impatti generati,
inoltre, potranno essere introdotti nelle successive fasi tecnico-amministrative che
porteranno, nel dettaglio, alla definizione delle caratteristiche dei singoli manufatti da
realizzare all'interno dell’area.
Durante la fase progettuale esecutiva sia delle opere di urbanizzazione e sia dei
manufatti, infatti, si dovrà adottare ogni accorgimento per il mantenimento del rumore
da traffico indotto ed il miglioramento degli equilibri ecologici che regolano il sistema
naturalistico globale dell’area.
In tale ottica, si dovrà prevedere:
l’opportuna raccolta, il convogliamento,il riutilizzo e lo smaltimento delle
acque meteoriche;
la realizzazione di interventi di rinverdimento;
il riutilizzo, per quanto possibile, del materiale di risulta proveniente dai
movimenti terra specie per effettuare riempimenti e riporti di terreno;
Si ritiene, infine, che l’area di influenza del progetto sia sostanzialmente limitata
ad una scala locale e, quindi, i relativi impatti ambientali attesi graveranno solo sul
territorio comunale.
 CONCLUSIONI
In considerazione della natura e delle previsioni del progetto di costruzione di
un’area di Interscambio, in variante al PRG, degli obiettivi che con lo stesso
l’amministrazione comunale intende raggiungere e degli effetti potenziali attesi (tenuto
conto
delle
mitigazioni applicabili) sui luoghi coinvolti (in relazione alle loro
caratteristiche attuali), si ritiene che dalla attuazione del piano non ci si debba
attendere impatti negativi maggiori rispetto alle quelli previsti nello specifico capitolo
del presente elaborato.
La realizzazione dell’area di interscambio costituisce Variante al P.R.G.
approvato con D.C.C. 1543
del
20/12/1985 comportando la predisposizione di
una verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica; si ritiene che dalla
attuazione del piano non ci si debba attendere impatti negativi maggiori rispetto alle
quelli previsti nello specifico capitolo del presente elaborato.
In sintesi l'intervento in oggetto: interessa un’area, di limitate dimensioni,
attualmente in contesto agricolo, la variante urbanistica contempla un indice di
edificabilità modesto considerata la tipologia di opere che si andranno a realizzare;
l’insediamento previsto, peraltro di modeste dimensioni, qualificandosi oltretutto
come servizio destinato alla collettività, non produce effetti significativi sull’ambiente;
la soluzione progettuale adottata persegue obiettivi di sostenibilità ed un’attenzione
alla componente ambientale;
L'area oggetto d'intervento è soggetta a vincolo paesaggistico ed è compresa
all'interno del Parco Nazionale del Pollino per tali motivi è stata presentata ai sensi
della L.R. n.50 del 1993 "Modifica ed integrazioni alla L.R. 4/08/1987, n. 20
contenente norme in materia di tutela dei beni culturali ambientali e paesistici
- “Snellimento delle procedure" istanza di autorizzazione paesaggistica.
A tal proposito il progetto inviato al Dipartimento Ambiente Territorio e
Politiche
della
Sostenibilità
della
Regione Basilicata - Ufficio Urbanistica e
Tutela del Paesaggio, oltre al parere richiesto della Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, prevede di utilizzare tecniche di
ingegneria naturalistica.
 Per quanto riguarda Rete Natura 2000 l'intervento in progetto ricade all'interno
della zona SIC ZPS "Massiccio del Monte Pollino e Monte Alpi" codice IT
9210275 necessita, pertanto, ai sensi del D.P.R. 357/1997 di uno Studio
d’Incidenza Ambientale che riguarda il presente Studio.
Con riferimento al Regio Decreto Legge n.3267/1923 l'area è soggetta a vincolo
idrogeologico per il quale già è stato richiesto parere da parte del Dipartimento
Ambiente Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata Ufficio Foreste e Tutela del
Territorio, dove nell’ambito del progetto è previsto
limitati movimenti di terra, limitare eliminazione della vegetazione alla sola area
di ingombro e a quella strettamente necessaria all'esecuzione dei lavori ed il
contestuale consolidamento della scarpate.
In seguito ai risultati delle
analisi precedentemente effettuate circa la
compatibilità del progetto con il Quadro di riferimento progettuale e con il Quadro di
riferimento ambientale si può ritenere che l'intervento sia complessivamente
compatibile, in riferimento agli aspetti ambientali ed antropici riguardanti il sito
ed il suo intorno diretto, in quanto il comparto territoriale in questione necessita
della realizzazione del progetto di realizzazione dell’area di interscambio in esame e
l'iniziativa proposta, così come definita dagli elaborati progettuali,
consente
il
raggiungimento degli obiettivi programmatori e strutturali che motivano l'iniziativa.
Si suggerisce, tuttavia, al fine di migliorare positivamente l'accettabilità
antropico- naturalistica dell'iniziativa, di predisporre interventi di riqualificazione
paesaggistico- vegetazionale illustrati in precedenza ed eventualmente suggeriti
dagli uffici regionali urbanistica, tutela del paesaggio e foreste, tutela del territorio.
Si ritiene, infine, doveroso sottolineare che gli effetti positivi che l'intervento
potrà dispiegare si raggiungeranno pienamente al completamento dell'intera opera.
Lo studio dell’area e le misure di mitigazione poste in atto nella fase realizzativa
faranno in modo che l'impatto dell'opera si attesti su valori generalmente mediobassi.
In conclusione si può affermare che da un bilancio costi/benefici, la
realizzazione dell'opera proposta può considerarsi sostenibile.
Infatti valutando le scelte progettuali fatte, verificate le interferenze fra l'opera
proposta e il paesaggio in tutte le sue componenti, ambientali, fisico-strutturali ed
antropiche e considerate tutte le azioni di mitigazione degli impatti proposti, il grado di
trasformazione che l'intervento imporrà sarà giustificato dai benefici che questo a sua
volta produrrà.
I risultati delle analisi relative agli aspetti tecnici e funzionali riportati
nell'ambito di questo studio indicano con evidenza che la realizzazione della nuova
area di interscambio, che garantirà livelli di servizio e standard di sicurezza adeguati,
costituirà un tassello fondamentale per la riorganizzazione della rete viaria e di
trasporto di tutto il bacino, con un ruolo complementare rispetto agli altri interventi
già realizzati o di prossima attuazione.
Si tratta infine di una destinazione funzionale che non è inclusa tra quelle
elencate negli allegati II, III e IV del Decreto (comma 2 art.6 D.Lgs.152/2006 e
ss.mm.ii.) per le quali è necessaria la VAS.
Per quanto sopra espresso, si ritiene pertanto che l’intervento possegga
le caratteristiche atte a motivare la sua esclusione dal procedimento di
Valutazione Ambientale Strategica.
 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Area Interscambio
Area Interscambio
Area Interscambio
Area Interscambio
I Progettisti
Geom. Giuseppe Cutro
Geom. Angelo Cristiano
Il Responsabile P.O. Area Sud
Geom. Giuseppe PODANO

Rapporto preliminare - Home Valutazione degli effetti Ambientali

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