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Ottavocapitolo
DEIPINNACOLI
Arrivarono verso il tramonto ai margini di un deserto e a Chiodino era già venuto il mal di
panciaalpensierodirimettereipiedisullasabbiabollente“micachemelescottoancora…”,ma
scoprìcheletemperaturedellaseraeranofrescheesipotevacamminaresenzafarsimale.Così
continuarono il cammino belli allegri, un passo dopo l’altro, tuuuuuutta la notte, sotto la luce
dellalunaedellestelle.
Albeggiavaquandoviderostagliarsiall’orizzonteunadistesadicimeaguzzesparseneldeserto,
ePincoesclamò.“Ecco,questesonolenostremontagne.Sichiamanopinnacoli!”.Tuttirimasero
aboccaaperta,ancheperchéproprioinquelmomentoilprimoraggiodisoleilluminòunodi
essienerisaltòlaforma.
Emozionati,siavvicinaronoelostuporeperlabellezzadiquelluogofusuperioreallacertezza
che… no… non erano di certo le montagne della mappa di Mira. Rimasero però in silenzio ad
ammirarelospettacolocheavevanodavanti,conilcuorepienodigratitudineperaverpotuto,
anchesepersbaglio,scoprireunpostocosìmeraviglioso.Neeravalsacomunquelapena!
Quandoall’improvviso…unafortefolatadiventofecevolareviailsaccoconlecornadiMirae,
comesefosseunoscherzetto,loappoggiòsulcucuzzolodelpinnacolodavantialoro.
“Oh cielocielo! Un’altra volta!!! E adesso come facciamo a riprenderlo! Non possiamo di certo
scalareilpinnacolo!Ètropposcosceso!”…
Wommy,conariadafurbetto,disse:“Maiopossowombareunagalleriafinoallacima”.
“Ah sì! Lui è bravissimo a scavare gallerie!” confermò Pinco, stupendosi di aver fatto un
complimento a chi, fino al giorno prima, pensava fosse il suo peggior nemico. Ora invece
riusciva a guardarlo con occhi diversi, scoprendo di sapere quali fossero i suoi pregi e
ammirandoloperquesto.
“Maguardachestannofacendoamicizia!”ridacchiòMustela.
“UACK!!” commentò imbarazzato Pinco. “Wommmm Wommmm” concluse Wommy, e subitosi
miseall’opera,grattandoveloceconlezampetteealzandounpolveronechePincoprontamente
cominciòadiradareaforzadisventolarelalargacodapiatta.
Inmenchenonsidica,Wommyriuscìascavareunalungagalleriachesbucavaproprioincima
alpinnacolo,tuttacurveesalitelle.Lacombriccolavisiinfilòdentroesbucòallasommità,dove
il sacco con le corna di Mira sembrava lì ad aspettarli. “ahahah!!! Pensavi di scappare, sacco
monello?!”esclamòCasello.
Una rapida occhiata al panorama, che da lassù, toglieva il fiato e poi decisero che era ora di
scendere.Bastòunosguardoperdecideredilanciarsigiùnelbuco,unodopol’altro,scivolando
col sedere come se fosse una lunga pista.. di quelle che, al Polo, Chiodino vedeva tutti i giorni
usare dai pinguini per tuffarsi in mare, ma che non aveva mai avuto il coraggio di provare. E,
guardaunpo’,grazieaquestointerminabileviaggioeaquestostranogruppodiamici,comeera
cambiatoanchelui!Sorrise,mentrepensavaaquestecose.Strinseilsacconellepinneesilanciò
giùperlagalleria.
E nel paese vicino al fiume c’è una renna che annusa il profumo dell’aria, socchiude gli
occhi,sorrideeaspetta…