la sedia da trasporto o sedia portantina o sedia cardiopatica

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la sedia da trasporto o sedia portantina o sedia cardiopatica
Umanità * Imparzialità * Neutralità *
Indipendenza * Volontariato * Unità *
Universalità
CROCE ROSSA ITALIANA
Ispettorato Regionale VV.d.S. Lazio
Ispettorato Provinciale VV.d.S. Roma
Area Addestramento e Formazione
Collaboratore Tecnico Provinciale per la Formazione
di Istruttori di P.S. – T.I.
CROCE ROSSA ITALIANA
PROTOCOLLI D’INTERVENTO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO
LA SEDIA DA TRASPORTO
LA SEDIA DA TRASPORTO
O
SEDIA PORTANTINA
O
SEDIA CARDIOPATICA
INDICI
INTRODUZIONE
OBIETTIVI
INDICAZIONI
CONTROINDICAZIONI
ATTREZZATURE
DEFINIZIONI
PROCEDIMENTO
CASI PARTICOLARI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Rev.
Data
Supervisione e Coordinamento per la
redazione
Redatto
Motivo della revisione
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§ 1. INTRODUZIONE
La sedia portantina serve per trasportare un paziente non critico e non traumatico, per le scale,
senza doverlo prendere in braccio (a seggiolino). Per l’utilizzo servono un minimo di due operatori,
ma è preferibile, a seconda del protocollo utilizzato, realizzare il trasporto in tre, e un minimo di
due cinghie di sicurezza, una per il tronco e una per le cosce (da non dimenticare mai), ma anche in
questo caso è preferibile siano tre: una per il torace, una per l’addome e una per le gambe.
La sedia portantina pieghevole è uno strumento utilizzato quando l’infortunato non presenta lesioni
traumatiche; ideale per il trasporto dal luogo dell’evento all’ambulanza (soprattutto in presenza di
scale) di persone con evidenti difficoltà respiratorie (proprio perché la persona se messa in
posizione supina farebbe ancora più fatica a respirare); la sedia portantina infatti è nota anche con il
nome di sedia cardiopatica. Può essere usata in aree troppo piccole per poter intervenire con le
barelle. È’ semplice da utilizzare e grazie alle due o quattro ruote, sono facilitate le manovre in
spazi limitati ed il trasporto sulla maggior parte delle superfici. Le maniglie telescopiche facilitano
il sollevamento senza che il soccorritore interferisca con i piedi del paziente mentre le manopole ed
i punti di presa superiore sono realizzati in gel di gomma sintetica per ottimizzare il comfort. La
seduta e lo schienale sono realizzati in vinile facile da pulire; è resistente alle macchie e non
assorbe sangue o fluidi corporei.
Le cose importanti da ricordare sono: assicurarsi che la sedia una volta aperta sia ben bloccata e che
il paziente sia ben immobilizzato e tenuto sempre sotto controllo.
È opportuno ritenere ogni utente/paziente potenzialmente portatore di malattie infettive e ogni
azione dei soccorritori non deve venir meno a questo principio. Il primo presidio di cui si dispone è
il buon senso; evidentemente applicare in modo indiscriminato tutte le tecniche di autoprotezione
non ha molto senso, così come proteggere le mani e lasciare scoperte le braccia non garantisce,
evidentemente, una protezione adeguata. Per lo stesso buon senso, è necessario garantire un
sufficiente livello di disinfezione dei materiali e dei mezzi con i quali si opera. E’ necessario
indossare guanti monouso sempre, prestando particolare attenzione in caso di probabile contatto
con sangue od altri materiali organici. Solo un’adeguata preparazione ed una corretta metodologia
di lavoro possono prevenire la maggior parte dei rischi. Anche se molte operazioni, come quelle di
pulizia periodica e straordinaria, diventano di “noiosa routine”, devono essere svolte con diligenza
perché proprio in questi casi la disattenzione porta più facilmente all’errore, vanificando l’opera di
prevenzione svolta sino a quel momento.
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La sedia di cui si sta trattando nel presente documento è quella mediamente più diffusa e che viene
a tutt'oggi omologata perchè costruita nel rispetto delle vigenti normative a differenza di molte
sedie che sono ancora in uso ma se costruite oggi non verrebbero più omologate!
§ 2. OBIETTIVI
Obiettivo del presente capitolo è quello di descrivere il corretto utilizzo della sedia portantina
mediante descrizione del protocollo d’uso.
§ 3. INDICAZIONI
La sedia portantina, come già esposto in precedenza, è progettata per trasportare infortunati in
posizione seduta. Le sue caratteristiche includono un telaio pieghevole, con possibilità di ripiegare
la sedia, ruote da trasporto, maniglie telescopiche frontali, e tre cinture per limitare i gradi di
movimento del trasportato. La sedia è identificata dal numero di Modello (PN) e dal numero di
Serie (SN) riportati in modo permanente sulle targhette applicate al prodotto stesso. PN ed SN sono
indispensabili per la garanzia del prodotto.
La sedia è progettata in conformità ai requisiti della direttiva 93/42/CEE del 14.06.1993 (classe I)
concernente i dispositivi medici.
Nella realizzazione della sedia sono stati evitati spigoli vivi o bordi taglienti che possono provocare
lesioni accidentali al personale che la utilizza.
Tutti i materiali utilizzati, dimensionati per lavorare correttamente entro i limiti di carico riportati
nelle specifiche tecniche, sono resistenti alla fiamma, non cedono alcuna sostanza tossica o
inquinante e sono protetti per ottenere un’elevata resistenza ad usura e corrosione.
Per adoperare la sedia in condizioni di massima sicurezza sono richiesti almeno due soccorritori di
media statura ed in buone condizioni fisiche.
Gli operatori DEVONO POSSEDERE:
-
Forza nella schiena, nelle braccia e nelle gambe per sollevare, spingere e tirare
-
Buon equilibrio
-
Riflessi
-
Coordinazione muscolare
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La sedia è costruita esclusivamente per uso professionale. Durante l’uso della sedia mettere in uso
solo procedure approvate. Usare la sedia solo quando è in condizioni di perfetta efficienza e riceve
una corretta manutenzione. Un uso e una manutenzione impropri possono provocare danni a
persone e cose, per cui bisogna avere l’accortezza di utilizzare ed eseguire la manutenzione della
sedia come indicato sul manuale d’uso e servirsi esclusivamente di parti di ricambio originali.
Effettuare periodicamente il controllo per verificare l’efficacia del prodotto, come specificato nella
sezione “Manutenzione” del manuale d’uso.
Gli operatori devono utilizzare sempre le apposite cinture di sicurezza. Circostanze inusuali o il
peso eccessivo del trasportato possono richiedere l’utilizzo di altro personale per assicurare comfort
e sicurezza.
Per ridurre timori ed ansietà nel trasportato è necessario informarlo di tutte le manovre che vengono
effettuate.
§ 4. CONTROINDICAZIONI
L’uso della sedia NON è raccomandato qualora si sospettino problemi cervicali, spinali o fratture.
Un uso improprio della sedia può causare situazioni di pericolo. Utilizzare ed eseguire la
manutenzione della sedia solo come prescritto sul manuale d’uso e servirsi esclusivamente di parti
di ricambio ed assistenza originali.
Il peso eccessivo dell’infortunato è controindicazione all’uso di tale presidio. Eccedere il carico
limite di 159 Kg. può risultare pericoloso. Usare un altro mezzo di trasporto per gli infortunati il cui
peso eccede il carico limite.
§ 5. ATTREZZATURE
SEDIA PORTANTINA
SISTEMA/SET
DI
CINGHIE :
La sedia viene fornita con tre cinture per limitare i movimenti
dell’infortunato durante il trasporto. Le cinte bloccano torace, cosce e gambe.
CINTURE
DEL
TORACE/ADDOME
E COSCE:
Assicurare le cinture al torace ed alle cosce tirando
l’estremità libera della cintura della fibbia.
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CINTURE PER LE GAMBE: Assicurare la cintura per le gambe tirando via l’estremità della cintura
dalla fibbia di fissaggio. Per allentare favorire manualmente il rientro della cintura nel “maschio”
della fibbia.
MANIGLIE DI TRASPORTO: La sedia è dotata di maniglie frontali e posteriori per facilitarne il trasporto.
MANIGLIE
DI
TRASPORTO
ANTERIORI:
Le maniglie frontali possono essere posizionate in
posizioni:
1. Retratto basso
2. Retratto alto
3. Esteso basso
4. Esteso alto
Per spostare le maniglie dalla posizione alta a quella bassa spingere sulla manopola fino a quando il
dispositivo di blocco si sia attivato.
Per riportare la maniglia in posizione alta premere sul dispositivo di blocco fino a consentire lo
sgancio della leva e sollevare la leva stessa.
Per estendere la maniglia di trasporto frontale premere sul bottone e tirare verso l’esterno la leva
consentendone la relativa estensione e verificandone il bloccaggio.
Per far rientrare la leva di trasporto, premere sul bottone di rilascio e spingere la leva fino
all’azionamento del dispositivo di bloccaggio consentendone il ricovero nell’alloggio.
Un uso improprio della sedia può causare situazioni di pericolo. Assicuratevi che le maniglie
frontali durante l’uso siano sempre bloccate (estese o retratte).
MANIGLIE
DI TRASPORTO POSTERIORI:
Piegare le maniglie di trasporto posteriori in caso di
immagazzinamento. Usare le maniglie in posizione estratta durante il trasporto dell’infortunato.
BLOCCO
DELLA SEDIA:
Il dispositivo di sicurezza blocca la sedia in posizione aperta. Il dispositivo
interviene durante l’apertura della sedia. Per disattivare il blocco di sicurezza e piegare la sedia,
sollevare la barra di bloccaggio.
§ 6. DEFINIZIONI
“nessuna”.
§ 7. PROCEDIMENTO
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Gli operatori devono avere una conoscenza pratica delle procedure di movimentazione di
emergenza degli infortunati e devono essere fisicamente in grado di assistere gli stessi. Essi devono
inoltre avere piena familiarità con le procedure descritte sul manuale d’uso del presidio e
impratichirsi nell’uso della sedia prima di impegnarla in situazioni reali con infortunati. Gli
operatori dovrebbero pertanto seguire un piano di addestramento approvato dal Responsabile del
servizio di addestramento del personale secondo i protocolli previsti a livello Nazionale. Gli
operatori devono essere sottoposti ad una verifica dell’addestramento. È necessario conservare una
registrazione delle esercitazioni effettuate. Controllare il trasportato durante tutto il tempo in cui è
seduto sulla sedia. Assicurare l’infortunato con le cinture di sicurezza durante il trasporto con la
sedia.
Nella movimentazione dei pesi si raccomanda di utilizzare prevalentemente i muscoli del bacino e
quelli delle gambe a discapito di quelli del dorso, partendo da una posizione "iniziale" con la
schiena diritta e ginocchia flesse (posizione accoccolata, es. quando si alzano le scatole o qualsiasi
altro oggetto da terra). Inoltre con la schiena diritta si riduce del 20% il carico sui dischi lombari:
essendo la colonna vertebrale ben fissata alla muscolatura subisce in modo uniforme la
distribuzione del peso. Quindi per evitare torsioni o movimenti laterali della colonna o
iperestensioni (curvamenti all'indietro della schiena) occorre che il baricentro del carico sia il più
vicino possibile all'asse verticale con una base di appoggio rappresentata dai piedi. Il carico deve
avere delle caratteristiche cioè: essere dotato di punti di presa, con un baricentro stabile; infatti
quest'ultimo - ripetiamo - deve essere il più vicino possibile al corpo dell'operatore. Quando
bisogna "traslarlo" lateralmente bisogna ruotare tutto il corpo, non solo il tronco.
PROTOCOLLO DI UTILIZZO – CARICAMENTO SU SEDIA PORTANTINA DEL
TRASPORTATO
APRIRE LA SEDIA: Tirare il telaio della sedia, lato schienale, con una mano ed il telaio lato sedile con
l’altra allontanando le due parti. Prima di utilizzare la sedia controllare la corretta attivazione del
dispositivo di blocco. Per fare ciò provare a richiudere la sedia. Se tale operazione non riesce la
sedia è correttamente aperta e bloccata. Quando la sedia è bloccata estrarre le maniglie di trasporto
posteriori. Bloccare ciascuna maniglia di trasporto anteriore in posizione retratta.
TRASFERIMENTI
DEL TRASPORTATO :
Per trasferire infortunati con la sedia fare riferimento a tecniche
mediche di emergenza approvate assicurando altresì il trasportato alla sedia.
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Usare solamente le cinture di sicurezza presenti sulla sedia. Non utilizzare le cinture di sicurezza
può provocare danni al trasportato. Verificare frequentemente la corretta tenuta delle cinture
sull’infortunato. Non usare altri materiali come garze o nastri che possano interferire con la corretta
operazione della sedia.
Prima di trasportare un infortunato verificare la corretta attivazione di tutti dispositivi di bloccaggio
attivati in quella determinata modalità operativa. Può essere utile (ove presenti) bloccare le ruote
della sedia durante il trasferimento del trasportato su di essa. Trasferire l’infortunato sulla sedia ed
agganciare le cinture di sicurezza.
Il trasporto di un infortunato sulla sedia richiede comunque un minimo di due operatori
opportunamente addestrati. La sedia portantina non va utilizzata da soli. In caso di trasportati
particolarmente pesanti si dovrà ricorrere ad operatori addizionali.
Utilizzare le ruote esclusivamente su superfici piane. Su superfici sconnesse o inclinate si consiglia
di sollevare la sedia.
La manovra iniziale è quella di mettere il paziente sdraiato o semi-seduto, libero da lenzuoli o
coperte, poi un operatore (Primo Soccorritore) si pone alle spalle del paziente effettuando una presa
crociata (mani davanti al torace). L'altro operatore (Secondo Soccorritore) dopo aver sistemato la
carrozzina di fianco al letto, afferra il paziente sotto il cavo popliteo, tenendo le proprie ginocchia
in posizione flessa quindi a questo punto con una manovra congiunta e ben coordinata si sposta il
paziente sulla carrozzina.
Per inclinare la sedia l’operatore (Secondo Soccorritore) di fronte il trasportato dovrà afferrare le
maniglie di trasporto frontali e sollevare mentre l’operatore (Primo Soccorritore) alle spalle, usando
le maniglie posteriori guiderà e supporterà la sedia.
Per sollevare la sedia e trasportare infortunati si dovrà far uso di tecniche adeguate.
Per trasportare un infortunato su o giù per una superficie inclinata (scale o rampe) bloccare le
maniglie di trasporto anteriori nella posizione estesa in basso. In queste situazioni può essere
necessario , a seconda della tecnica adottata, un altro operatore che da indicazioni sugli ostacoli.
L’infortunato deve avere sempre lo sguardo rivolto nella direzione di marcia.
Per la corretta operatività della sedia è richiesta la presenza minima di due operatori
opportunamente addestrati, ma a questi se ne deve aggiungere obbligatoriamente un terzo, qualora
si trasporti l’infortunato secondo la tecnica indicata come “Procedura a tre soccorritori” descritta
successivamente. Due operatori dovrebbero poter maneggiare infortunati fino ad 80 Kg. di peso.
Per infortunati più pesanti sarà necessario ricorrere all’intervento di personale aggiuntivo. Nel caso
in cui il peso del trasportato ecceda i 159 Kg. utilizzare un altro mezzo di trasporto. Qualora siano
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utilizzati altri inservienti i due operatori addestrati avranno il compito di mantenere il controllo
della sedia e coordinare gli aiutanti durante il trasporto.
Su superfici livellate, gli aiutanti dovrebbero supportare gli operatori nelle opere di sollevamento.
In tutte le situazioni in cui necessiti l’impiego di ulteriori operatori supplementari, il controllo della
sedia e la coordinazione del trasporto spettano ai due operatori qualificati, mentre gli operatori
supplementari devono contribuire al trasporto seguendo le indicazioni dell’operatore responsabile.
In ogni caso un operatore qualificato non deve mai abbandonare l’infortunato per tutto il tempo che
rimane sulla sedia.
A) TECNICA DI UTILIZZO A TRE SOCCORRITORI
Questa tecnica presuppone la presenza di almeno tre soccorritori. La tecnica di utilizzo della sedia
portantina qui descritta prevede la sistemazione dell’infortunato seduto, che è stato legato con le
apposite cinghie in dotazione e con la seguente posizione dei soccorritori:
1° PASSAGGIO
1) Primo Soccorritore (PS) si posiziona alle spalle dell’infortunato dietro la sedia portantina e
afferra saldamente le due maniglie posteriori. Dà il segnale al Secondo Soccorritore di
essere pronto.
2) Secondo Soccorritore (SS) si posiziona di fronte al trasportato, con lo sguardo rivolto verso
di lui, e afferra saldamente le maniglie anteriori, allungandole della giusta misura per il
trasporto. Dà il feed-back al PS prima di sollevare la sedia, contemporaneamente al PS.
Avrà il compito di spiegare le manovre e tranquillizzare il soggetto trasportato.
3) Terzo Soccorritore (TS) si prepara alle spalle del SS, appoggia la sua mano alla spalla del
SS e avrà il compito di guidare la manovra di discesa dalle scale e indicare eventuali
ostacoli sul percorso.
2° PASSAGGIO
1) Il SS dà il “via” a muoversi, dicendo al trasportato che solleverà la parte anteriore della
sedia portantina. Dà poi il comando per il coordinamento nella manovra di sollevamento
della sedia portantina. Dà il comando per iniziare la manovra e in tale maniera dà anche
avvertimento al TS che stanno per muoversi.
2) Il PS e il TS rispondono “pronti”
3) Il SS dà il “via”
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4) PS e SS sollevano in sincrono la sedia.
3° PASSAGGIO
Il TS indica i gradini e gli ostacoli, scendendo scalino per scalino, accompagnando il movimento
del SS e non staccando mai la propria mano dalla spalla del SS. Il TS indica, inoltre, il momento in
cui il piede del SS è perfettamente poggiato sullo scalino. Il TS aiuta a mantenere diritta la schiena
del SS. Solo quando il piede del SS è saldamente sullo scalino, il TS dà il via per il passo
successivo. Il PS si muove in sincrono con il SS.
La sequenza va ripetuta fino alla fine della scala.
In caso di salita il movimento va fatto con la schiena del trasportato voltata verso la scala e il TS si
posizionerà alle spalle del PS, mettendo una mano sulla spalla e guidandone i movimenti, come
descritto in precedenza in caso di ausilio, invece, al SS.
POSIZIONE DEGLI OPERATORI
A TRE SOCCORRITORI
DISCESA
SALITA
SCALE
SCALE
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MOTIVAZIONI
1) L’infortunato deve essere guardato in viso e per permettere questa accortezza un
soccorritore DEVE essere rivolto verso di lui (così da farsi capire anche nel caso sia
presente una sordità nel soggetto trasportato).
2) I nostri equipaggi non sono mai composti da due soli operatori, ma di solito composti da
almeno tre operatori, quindi non c’è praticamente mai l’impossibilità di mettere in pratica
tale tecnica.
3) La posizione dell’operatore “di fronte al trasportato” risulta più comoda nello scendere le
scale perché nel movimento non c’è rischio di impatto fra le sue gambe e la struttura della
sedia.
4) Può essere utilizzata per scendere o salire le scale.
VANTAGGI
1) Si può dare sostegno psicologico al soggetto trasportato
2) Non c’è difficoltà ad eseguire tale manovra che, nonostante il SS debba affidarsi alla guida
del TS, rimane la più sicura, prevenendo anche il rischio di inciampare del SS.
3) Il SS riesce a visualizzare perfettamente:
a. Il paziente e può “monitorarlo” visivamente, interrompendo il trasporto e passando
all’effettuazione di altre manovre in caso di emergenza (per ex.: pronto
riconoscimento di un arresto cardiaco nel cardiopatico, etc.)
b. La sedia portantina, in maniera tale da non lasciarsi sfuggire erroneamente e
casualmente le maniglie.
c. Ha un buon controllo dell’ossigeno e di eventuali apparecchiature e/o
strumentazione collegata al paziente.
SVANTAGGI
1) Richiede tre operatori
2) Richiede un buon coordinamento e una buona forma fisica
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N.B.: al momento attuale questa tecnica, a parere di chi redige il presente documento, sembra
la più duttile, la più utile e la più sicura per il trasporto del paziente su sedia portantina.
B) TECNICA DI UTILIZZO A DUE SOCCORRITORI
Questa tecnica è svolta da due soccorritori. La sistemazione del trasportato prevede che sia seduto
con le cinghie debitamente inserite e posizionate.
I soccorritori agiscono nel modo descritto successivamente:
1° PASSAGGIO
1) Primo Soccorritore (PS) si posiziona alle spalle dell’infortunato dietro la sedia portantina e
afferra saldamente le due maniglie posteriori. Dà il segnale al Secondo Soccorritore di
essere pronto.
2) Il Secondo Soccorritore (SS) si posiziona con le spalle all’infortunato, dopo aver regolato
alla giusta lunghezza le maniglie anteriori della sedia portantina.
2° PASSAGGIO
1) Il SS dà il “via” al trasporto e in sincrono con il PS viene alzata la sedia portantina.
2) Il SS scende il gradino con lo sguardo in avanti, facendo attenzione al gradino da affrontare
e avvertendo il PS che sta scendendo il gradino.
3) Il PS segue in sincrono i movimenti e i comandi del SS.
3° PASSAGGIO
Si continua fino alla fine della scala.
MOTIVAZIONI
1) Il trasportato è in buone condizioni cliniche, stabile, con i parametri vitali in ordine e non
presenta dispnea marcata.
VANTAGGI
1) Impiego di due unità di personale invece di tre unità di personale.
2) Visione diretta da parte dell’operatore della scala da scendere.
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SVANTAGGI
1) Viene perso il controllo diretto del trasportato.
CONCLUSIONI: Dopo che l’infortunato è stato trasportato e trasferito dalla sedia, piegare la sedia per
l’immagazzinamento o il deposito. Far rientrare le maniglie di trasporto posteriori. Far rientrare le
maniglie di trasporto anteriori fino a bloccarle e muoverle nella posizione alta.
Inclinare la sedia.
Sollevare la barra di bloccaggio e contemporaneamente pigiare sullo schienale dalla sedia.
§ 8. CASI PARTICOLARI
La tabella riporta in funzione del tipo di operazione e del peso dell’infortunato, il numero e il tipo
di operatori consigliati per il trasporto:
Tipo di operazione
Spostamento su superfici piane e
approssimativamente orizzontali
Spostamento su superfici sconnesse e/o
inclinate e/o percorsi difficili e per
Numero/tipo operatori
2 operatori addestrati e qualificati
Peso infortunato
Fino a 159Kg
Usare altro mezzo per il trasporto
Oltre a 159Kg
2 operatori addestrati e qualificati
2 operatori addestrati e qualificati + 1
operatore supplementare
2 operatori addestrati e qualificati + 2 operatori
supplementari
Usare altro mezzo per il trasporto
Fino a 80Kg
Da 80 sino a 120 Kg
Da 120 sino a 159 Kg
Oltre a 159Kg
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