La nuova Stazione Internazionale di Susa Un`opera che mette il
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La nuova Stazione Internazionale di Susa Un`opera che mette il
La Torino-Lione è un’opera per l’Europa e per il futuro CONNECTING EUROPE 2014– 2020 “Proposed TEN-T Core Network Corridors” October 2011 LA TORINO-LIONE È UN’OPERA PER L’EUROPA E PER IL FUTURO Il 19 ottobre 2011, la Commissione Europea ha presentato la nuova rete delle 10 dorsali prioritarie da realizzare entro il 2030 nei 27 Paesi: il "Core Network Europe" che collega i capoluoghi metropolitani, i porti, supera le Alpi e i Pirenei, consente il riequilibrio modale contribuendo agli obiettivi UE per la riduzione di CO2 con 17.500 km di ferrovie ad alta velocità/alta capacità. La Torino-Lione, per cui è previsto un finanziamento europeo fino al 40%, è la tratta cruciale del corridoio "Mediterraneo" (Algeciras – Madrid – Tarragona – Sevilla – Valencia – Tarragona – Barcelona – Perpignan – Lyon – Torino – Milano – Venezia – Ljubljana – Budapest). Lo spazio economico del quadrante Ovest dell’Europa INTERSCAMBIO: 150 MILIARDI DI EURO In valore l’import-export dell’ Italia con i Paesi del quadrante ovest europeo che gravitano sulla direttrice del Frejus (Francia, penisola iberica, Inghilterra) è comparabile con quello dei Paesi che gravitano sulla direttrice del Brennero (Austria, Germania, Danimarca, Svezia) ed è pari a circa 150 MLD di Euro (dati 2011) e rappresenta il 40% dell’intero interscambio dell’Italia con tutti i 27 Paesi della Unione Europea. Il mercato c’è ma l’offerta ferroviaria sulla direttrice del Fréjus non intercetta più la domanda RIPARTIZIONE MODALE SULLE TRE DIRETTRICI ALPINE Alpinfo 2011 – arco B Asse Francese: 42,2 milioni di t Asse Svizzero: 40,1 milioni di t Asse Austriaco: 66,8 milioni di t 36 31 64 8 69 Autostrada Ferrovia 92 Il traffico merci con la Francia è importante. È in crisi la modalità ferroviaria: appena l’8% del totale, contro il 31% dell’asse tedesco e il 64% di quello svizzero (dati 2011). La Confederazione Elvetica decise, fin dal 1996, di realizzare (a proprie spese e senza compartecipazione finanziaria di altri Stati né dell’Europa) ben due tunnel di base quando il traffico totale delle merci attraverso il suo territorio era di soli 22,7 milioni di tonnellate (circa la metà di quello oggi presente fra Italia e Francia). Un’opera che nasce dopo un lungo lavoro di confronto: 206 riunioni dal 12/12/2006 TORINO 1 – Progetto CCIA, A e FEDERPIEMONTE - 1996 8 – Progetto RFI - 2004 2 – Progetto ALPETUNNEL - 1997 9 – Osservatorio – La Variante Mista 3 – Progetto ATS – Provincia - 1997 10 – Osservatorio – Studio delle alternative di tracciato 4 – Progetto Provincia - 2000 11 – Osservatorio – Il nuovo Progetto Preliminare 5 – Progetto RFI-LTF - marzo 2003 6 – Proposta Regione (Grosseto) - 2003 7 – Proposta RFI (Cso Marche) – 2003 Il nuovo progetto della Torino-Lione è radicalmente diverso da quello (in sponda sinistra) del 2005, contestato dalla Valle di Susa. L’Osservatorio, ha lavorato con tutti i Comuni disponibili individuando un nuovo tracciato (in sponda destra) dopo ben 11 alternative prospettatesi negli anni. Un’opera che rispetta il territorio TUNNEL DI BASE IMBOCCO TUNNEL DI BASE INTERCONNESSIONE LINEA STORICA BUSSOLENO AUTOSTRADA A32 SUSA DISCENDERIA CHIOMONTE LA SEZIONE TRANSFRONTALIERA Parte Italiana del Tunnel di Base 12,5 km Parte in superficie nella Piana di Susa 2,6 km Interconnessione in galleria con linea storica 2,1 km Innesto sul sedime ferroviario di Bussoleno 0,9 km Galleria geognostica/discenderia Chiomonte 7,5 km Il tunnel di base in Italia: 12,5 km e, all’uscita, meno di 3 km di linea in superficie su aree già compromesse Un’opera che rispetta e valorizza la piana di Susa Braide San Giuliano Agriparco Aree libere utilizzate Aree compromesse liberate Vetrina Agriparco Traduerivi L’opera impegna 8 ettari di suolo libero e ne restituisce 7 prima compromessi ora rinaturalizzati La Stazione Internazionale di Susa La Stazione Internazionale di Susa, frutto di un concorso di architettura vinto dal giapponese Kengo Kuma (con la partecipazione di grandi firme da tutto il mondo) colloca la Valle di Susa e le stazioni sciistiche delle Montagne Olimpiche sulla rete primaria TEN-T, raggiungibile in poche ore dalle principali capitali europee. Il progetto di KENGO KUMA & ASSOCIATES, AIA Engineering + LTA J&A La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio La nuova Stazione Internazionale di Susa: un’opera che rispetta e valorizza il territorio Un’opera che mette il territorio in rete con l’Europa CON LA NUOVA STAZIONE E CON IL TUNNEL DI BASE SUSA SI TROVA A: - 20 minuti da S-J-De Maurienne - mezz’ora da Torino - poco più di 1 h da Milano e da Lione; - poco più di 2 h da Marsiglia; - 3 h da Parigi; - circa 4 h da Roma, Barcellona e Bruxelles; - 5 h da Londra; - meno di 7 h da Madrid. La nuova Stazione Internazionale di Susa IN 140 ANNI I TRENI SONO RADICALMENTE CAMBIATI. L’INFRASTRUTTURA RESTA SEMPRE LA STESSA. FINO A QUANDO IL FUTURO PUO’ ESSERE AFFIDATO AD UN’OPERA DEL RISORGIMENTO? 1 2 3 1 - PRIMO ‘900 2 - LA GRANDE GUERRA 3 - GLI ANNI 50 4 - GLI ANNI 70 4 5 - INIZIO 2000 5