Pubblicazione - Camera di Commercio di Crotone

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Pubblicazione - Camera di Commercio di Crotone
INFRASTRUTTURE,
LEVA PER LO SVILUPPO
DEL TERRITORIO
Proposte della task force
per il sistema infrastrutturale
provinciale
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Crotone
Via Antonio de Curtis, 2 - 88900 Crotone
Tel. +39 0962 663411 – Fax +39 0962 6634200
e-mail:[email protected]
www.kr.camcom.it
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
N. 1/2011
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO
DEL TERRITORIO
Proposte della task force
per il potenziamento infrastrutturale
della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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Presidente
Fortunato Roberto Salerno
Giunta
Antonio Carella - Francesco Facino - Francesco Maria Lagani - Raffaele Lucà - Vincenzo Pepparelli - Giuseppe Pugliese - Roberto Torchia - Francesco Barretta
Consiglio
Francesco Barretta - Nicola Roberto Cappa - Antonio Carella - Sergio Contarino - Francesco Facino - Luigi Falzetta - Giuseppe Grisafi - Napoleone Guido - Francesco Maria Lagani - Alfredo
Lazzarini - Domenico Ceraudo - Raffaele Lucà - Francesco Antonio Lucifero - Giuseppe Pugliese - Pasquale Mazzà - Giovanni Mazzei - Antonio Paolino - Vincenzo Pepparelli - Tommaso
Pupa - Armando Riganello - Fortunato Roberto Salerno - Roberto Torchia Segretario Generale
Donatella Romeo
Questa Pubblicazione è stata realizzata dall’Ufficio Stampa della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Crotone con il contributo del Fondo Perequativo Nazionale
nell’ambito del progetto “Creazione di un sistema integrato per lo sviluppo delle infrastrutture”
in collaborazione con Uniontrasporti.
La Camera di Commercio non è responsabile dell’uso che potrebbe esserne fatto.
Direzione
Donatella Romeo
Responsabile di progetto
Gaetana Claudia Rubino
Referente operativo
Filomena Costa
Copyright 2011: Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Crotone
Riproduzione consentita solo citando la fonte.
Si dichiara che le immagini contenute in questa pubblicazione sono state tratte da siti internet. Nel
caso in cui siano coperte a copyright e l’autore sia in grado di fornire adeguata documentazione, si
prega di comunicarlo a Uniontrasporti che provvederà ad aggiornare il documento.
Pubblicazione fuori commercio disponibile sul sito www.kr.camcom.it
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
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INDICE
Presentazione del Prefetto di Crotone S.E. Vincenzo Panico
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Premessa del Presidente dell’Ente camerale Fortunato Roberto Salerno
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Slide report
Analisi del contesto
Analisi Swot del Sistema infrastrutturale crotonese
La dotazione infrastrutturale attuale
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Le infrastrutture rilevanti per la provincia di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – oggi
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – domani
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – finanziamenti
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – prospettive
Il porto di Crotone – Descrizione
I traffici commerciali del porto di Crotone
Interventi previsti nel POT 2011-2013
Il nuovo Piano regolatore del Porto (PRP)
L’offerta ferroviaria attuale - la rete
L’offerta ferroviaria attuale - i servizi
Proposta di un nuovo servizio ferroviario
La SS 106 Ionica – Lavori previsti da ANAS Spa
La SS 106 Ionica – Finanziamenti previsti dalla Regione Calabria
Altri interventi previsti sulla rete stradale
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L’apporto dei privati alla realizzazione di infrastrutture di trasporto
Definizione e principi del Project Financing
Il Project Financing ed il partenariato pubblico-privato
I potenziali vantaggi di un’operazione di Project Financing
I soggetti coinvolti
Un’ipotesi di struttura contrattuale
La generazione dei cash-flow
Il ruolo della Camera di commercio di Crotone
Osservazioni di sintesi
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Contributi dei partecipanti
• Dorina Bianchi – Senatrice PdL
60
• Nicodemo Oliverio – Deputato Pd
61
• Antonella Stasi – Vicepresidente Regione Calabria
64
• Emilio De Masi – Consigliere Regione Calabria
65
• Salvatore Pacenza – Consigliere Regione Calabria
66
• Stanislao Zurlo – Presidente della Provincia di Crotone
67
• Peppino Vallone – Sindaco di Crotone
69
• Antonio Francesco Amodeo – Pres. Ord. degli Architetti p.p.c. della provincia di Crotone
70
• Roberto A. Federico – Pres. Ordine degli Ingegneri della provincia di Crotone
72
• Anna Maria Oppido – Presidente Collegio dei Geometri di Crotone
74
• Marcella Maggiori – Direttore generale Aeroporto Sant’Anna Spa
75
• Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria
80
• Nicola Freda – Comandante Capitaneria di Porto di Crotone
81
• Napoleone Guido – Consigliere Marina di Crotone Spa
83
• Giovanni Pugliese – Presidente Lega navale Italiana Crotone
87
• Giuseppe Cataldo – Direzione territoriale e produzione RFI
88
• Fabio Bruno Pisciuneri – Resp. Sistema Informativo Territoriale
e Centro di Monitoraggio per la Sicurezza Stradale Provincia di Crotone
90
• Ferdinando Amoruso – Presidente Comitato spontaneo pro 106
94
• Francesca Monterossi – Presidente Associazione 106 Tommaso Monterossi
95
• Luigi D’Alessandro – Presidente ANCE Crotone
96
• Alfio Pugliese – Presidente Confcommercio Crotone
97
• Annibale Fiorenza – Segretario generale FIT-Cisl Calabria
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• Mimmo Tomaino – Segretario Generale UIL Crotone
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Prospettive future
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Il Prefetto della provincia di Crotone
’idea di attivare una task-force per il potenziamento delle infrastrutture in provincia di Crotone risponde mirabilmente all’esigenza di raccogliere le tante
energie protese sul piano istituzionale e sociale ad un rilancio finalmente definitivo di un territorio che per storia e tradizioni merita ben altre condizioni di vivibilità rispetto a quelle attuali.
E’ pertanto un’iniziativa di rilevante significato che ha meritato la partecipazione, sia pure in qualità di osservatore, di un Ufficio attento allo sviluppo del
territorio quale la Prefettura.
D’altra parte la situazione infrastrutturale è assolutamente vitale alla movimentazione e all’interscambio al punto da indurmi ad istituzionalizzarne il monitoraggio, nella sede della Conferenza provinciale permanente, organo di ausilio
del prefetto, che si sta occupando proprio delle criticità di tutte le arterie di circolazione nella provincia di Crotone.
Saluto, quindi, con estremo favore le scelte strategiche che tendono a recuperare le risorse necessarie per l’ulteriore sviluppo dell’aeroporto e del porto
di Crotone e per il risolutivo risanamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie
in Calabria, con specifico riferimento allo ionio crotonese.
Sarà mia cura, beninteso nel limite ed a salvaguardia della piena autonomia delle scelte politiche dei vari livelli di competenza, continuare con impegno
nella mia azione di supporto e stimolo per la ricerca delle migliori soluzioni che
possano lasciare intravedere, in tempi ragionevolmente brevi, un futuro migliore
per questa terra straordinaria, la cui posizione geografica, troppo spesso vista
come limite, e soprattutto le sue eccezionali potenzialità devono poter trovare il
giusto riconoscimento.
Con questi propositi formulo l’auspicio più vivo che la task-force per il potenziamento infrastrutturale possa rappresentare un definitivo e condiviso trampolino di lancio per Crotone e la sua provincia.
L
Vincenzo Panico
Prefetto di Crotone
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Premessa
La presenza di infrastrutture è una condizione propedeutica a qualsiasi
idea di sviluppo, è ormai assodato che “le infrastrutture territoriali riescono a influenzare la capacità competitiva del territorio e delle imprese
in esso insediate1”.
Le principali analisi degli indicatori generali relativi alle infrastrutture,
tuttavia, evidenzia un quadro nazionale che conferma una netta suddivisione del territorio, caratterizzata dall’area nord del paese che supera
il valore medio nazionale e dall’area sud che, al contrario, conferma una
situazione di deficit.
A livello geografico la Calabria è immersa nel Mediterraneo, piuttosto distante dalla piattaforma
continentale, luogo dei mercati economici più forti e solidi. L’accessibilità della Calabria è stata finora compromessa da questa posizione marginale in discordanza con quanto definito dall’Unione
Europea che a partire dal 1994 ha definito una lista di 30 assi prioritari e progetti che costituiranno
la rete TEN-T (Trans European Network - Transport), una complessa rete di infrastrutture di comunicazione e di trasporto, costituita da porti e aeroporti, strade ed autostrade, ferrovie, terminal
per container, cavi a fibra ottica per le telecomunicazioni, elettrodotti, oleodotti e gasdotti. Tra questi corridoi trans-europei, ve ne sono tre che potranno influire sull’accessibilità del territorio calabrese:
1. il Corridoio I, ossia l’asse ferroviario Berlino - Palermo, che costituisce uno dei principali assi
verticali tra gli interventi prioritari individuati ed interconnette l’Europa centrale ed orientale
con ben nove regioni italiane, dal Trentino Alto Adige, a partire dal Valico del Brennero, fino
alla Sicilia;
2. le “autostrade del mare” del sistema occidentale e del sistema orientale del Mediterraneo,
quale modo “alternativo” di trasportare la merce, ossia in maniera combinata tra la strada ed
il mare, mediante l’utilizzo di navi a caricamento orizzontale (Ro-Ro);
3. il Corridoio VIII Bari - Varna, che permetterà la connessione strategica, tra l'Adriatico ed il mar
Nero, attraversando i Balcani.Tale asse multimodale permetterà il collegamento rapido delle
regioni meridionali ioniche dell’Italia attraverso i porti di Bari e Brindisi con l’Albania (Durazzo, Tirana), la Macedonia (Skopje) e la Bulgaria (Sofia) con i porti di Burgas e Varna sul
mar Nero.
Anche a livello nazionale l’importanza del ruolo delle infrastrutture come fattore di sviluppo è
fortemente indicata nel contesto della programmazione dei fondi strutturali 2007-2013. La Calabria
come ponte tra l’Europa continentale ed i paesi che si affacciano sul Mediterraneo potrà giocare
un ruolo fondamentale. Lo stesso Accordo di Programma Quadro Sistema delle Infrastrutture di Trasporto (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, Regione
Calabria ed ANAS S.p.A) afferma che “la Calabria ha bisogno di aprirsi alle relazioni esterne, a rendere più accessibile il proprio territorio, ad essere connessa in tempi e costi competitivi alle grandi
città e ai mercati di riferimento nazionali e internazionali”. Come affermato nello stesso Accordo
Fattibilità e Progetto: Territorio, economia e diritto nella valutazione, AA. VV: a cura di Roberto Mascarucci,
2011, Franco Angeli
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“queste priorità regionali sono di fatto priorità nazionali, se non europee, per la posizione che la Calabria occupa ne mediterraneo e nel Mezzogiorno e dovranno essere affrontate, in massima parte,
nell’ambito del PON e del PNM Reti e Collegamenti per la Mobilità e delle politiche ordinarie nazionali”.
Ancora più evidente risulta il ritardo rilevato nella provincia di Crotone in relazione a ciascuna
infrastruttura (aeroporto, porto, strade, ferrovie) con conseguenze negative sulla competitività delle
imprese.
La rete stradale della provincia di Crotone è caratterizzata dalla Strada statale SS 106 ionica
che si sviluppa da nord a sud lungo la costa, dalla Strada statale SS107 Silana – Crotonese che
attraversa trasversalmente il territorio provinciale in direzione N – S, da 54 strade provinciali per una
lunghezza complessiva di circa 816000 Km. E’ attraversata da un’unica dorsale ferroviaria sulla
Costa Ionica (77Km) e servita da un solo aeroporto, l’Aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto
che ricade in un’area ad elevata valenza ambientale ed archeologica non solo per la presenza del
Parco Archeologico di Capocolonna, ma anche per la presenza di strutture storiche nel territorio
provinciale, quali: Le Castella, Santa Severina. L’aeroporto, collegato al resto della rete infrastrutturale, direttamente con la SS 106 ionica grazie alla posizione geografica (prospiciente il mare Ionico a sud di Crotone), potrebbe favorire i collegamenti internazionali, in particolare con tutti i paesi
del Medio Oriente e dei Balcani.
Inoltre, la presenza del porto di Crotone pone le premesse per l’intermodalità tra i vettori aerei
e navali.
Nella Provincia di Crotone vi sono tre porti:
• Porto di Crotone: è un porto commerciale e turistico, da poco è entrato a far parte dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro e con le opere di dragaggio (abbassamento del fondale) in avvio
potrà essere utilizzato per l’attracco di navi di grossa stazza come quelle che riforniscono il
combustibile alle centrali biomasse presenti sul territorio provinciale e che attualmente sono
dirottate sul porto di Corigliano;
• Porto di Cirò Marina: è stato ultimato ed è destinato alla pesca e al diporto. E' composto da
due darsene e da un bacino di espansione, da un molo foraneo principale, da un molo di sottoflutto, una banchina nord ed una banchina sud. Nella darsena n. 2 sono stati installati due
pontili galleggianti per le imbarcazioni da diporto;
• Porto delle Castella: si trova nell’insenatura a levante del borgo di Le Castella ed è composto
da una darsena posta a nord e di uno specchio acqueo delimitato da un molo di sopraflutto
curvilineo e da un moletto di sottoflutto. La darsena è in via di ultimazione, ben ridossata dai
venti, ma capace di ospitare solo imbarcazioni con pescaggio minore di 2 m.
In un territorio come quello crotonese, in cui si registra una generale arretratezza ed un grado
di sviluppo socio-economico complessivo piuttosto modesto, purtroppo da quanto brevemente
esposto si evince che anche la situazione infrastrutturale e logistica presenta evidenti debolezze.
Le aziende operanti in provincia di Crotone si trovano oggi a dover competere non soltanto
con i loro concorrenti sul territorio bensì con le imprese d’oltrefrontiera, addirittura cinesi e indiane.
E’ ormai fuori di dubbio che i fattori chiave per vincere la sfida competitiva mondiale sono qualità,
innovazione ed internazionalizzazione. Prerequisito sarà, tuttavia, la possibilità di accogliere agevolmente sul territorio risorse produttive per trasformale ed immetterle altrettanto agevolmente sui
mercati contenendo i costi della supply chain.
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Naturalmente due sono le parole d’ordine per gestire con successo la questione infrastrutturale: intermodalità e collaborazione. Per quanto riguarda la prima, è indispensabile iniziare ad avere
una visione sistemica che integri in maniera sinergica le diverse infrastrutture, unica soluzione per
far percorrere alle merci le lunghe e lunghissime distanze che le separano dai mercati internazionali. La seconda, invece, fa riferimento all’indispensabile collaborazione tra tutti gli attori, istituzionali e non, operanti sul territorio per affrontare la questione infrastrutturale.
Attrazione di investimenti, sviluppo dell’imprenditorialità e quindi nascita di nuove aziende e
consolidamento di quelle già esistenti, incremento del numero dei turisti sul territorio provinciale,
sono tutti obiettivi che hanno come base fondante l’accessibilità della provincia e la mobilità sul
territorio.
A tal fine è stata realizzata la task force composta da attori pubblici e privanti operanti nel settore dei trasporti o della gestione di infrastrutture, finalizzata ad affrontare la questione infrastrutturale in maniera integrata e ideare eventuali iniziative volte ad affrontare le criticità del sistema
infrastrutturale provinciale (ad es. formazione, sensibilizzazione o promozione del territorio, ecc.).
Alla base di tale progetto vi è il coinvolgimento diretto della Camera di commercio di Crotone
nella questione infrastrutturale mediante la partecipazione alla società di gestione del porto "Marina di Crotone" e della società di gestione dell'aeroporto "Sant'Anna Spa", nonché il background
della Camera su tale ambito, come attesta lo studio già realizzato "La logistica per la competitività:
analisi dei costi".
Tale studio ha evidenziato punti di forza e debolezza del sistema infrastrutturale provinciale,
mettendo in rilievo indici di dotazione stradale e ferroviaria molto esigui e margini di potenziamento
per aeroporto e porto, due delle soluzioni più rapide per avvicinare i mercati interni ed esteri alla
provincia di Crotone.
Gli indici riportati in questo studio relativi al 2007 per la dotazione stradale e dei porti sono oltretutto peggiorati (ultimo anno disponibile 2009):
• Indice di dotazione stratale, passa da 60.6 a 59.7
• Indice di dotazione ferroviaria, passa da 18.6 a 19.3
• Indice di dotazione porti, passa da 109.2 a 99
• Indice di dotazione aeroporti, passa da 109.5 a 110.5
La Task force per il potenziamento delle infrastrutture della provincia di Crotone, costituita nel
mese di marzo 2011 presso l’Ente camerale, è composta da soggetti pubblici e privati operanti nel
settore dei trasporti o della gestione di infrastrutture ed ha affrontato la questione infrastrutturale in
maniera integrata individuando iniziative volte ad affrontare le criticità del sistema infrastrutturale
provinciale, in collaborazione con la società del sistema camerale Uniontrasporti.
La task force si è riunita in una serie di tavoli di lavoro tematici sulle singole infrastrutture (aeroporto, porto, strade e ferrovie) giungendo ad individuare una serie di proposte che saranno illustrate nelle pagine seguenti dello slide report.
Alla base dell’attività della task force vi sono due questioni cruciali in relazione alla tematica infrastrutturale: la condivisione delle scelte con la conseguente creazione di consenso ed il reperimento delle risorse finanziarie necessarie a realizzare gli investimenti infrastrutturali
In riferimento al primo punto, in generale si verifica una situazione di paradossale contrapposizione: da un lato, la richiesta da parte del sistema imprenditoriale di infrastrutturazione del territorio come prerequisito alla crescita economica; dall’altra, una forte opposizione da parte della
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comunità sociale ad ingombranti infrastrutture poco rispettose delle risorse naturali dei territori, definita come un’espressione anglosassone “sindrome Nimby” acronimo di ‘Not in my backyard” (non
nel mio giardino).
Nel nostro territorio la situazione di deficit è talmente pesante che la creazione del consenso
non si pone affatto in relazione alla dicotomia ‘fare o non fare’ bensì sulla priorità delle scelte: c’è
una assoluta e diffusa consapevolezza della necessità di realizzare al più presto infrastrutture che
colleghino la provincia di Crotone al resto del Paese e del mondo, bisogna solo capire da dove iniziare.
Ecco che emerge, allora, il ruolo della Camera di commercio di Crotone nell’attuare un’attività
di concertazione con i vari stakeholder nell’ambito al fine di discutere ed avviare sviluppi infrastrutturali sul territorio.
Il coinvolgimento diretto nel Consiglio e nella Giunta camerale di rappresentanti delle imprese,
dei lavoratori e dei consumatori consente alla Camera di commercio di svolgere, nel rispetto delle
competenze altrui, un importale ruolo di raccordo tra Istituzioni, mondo imprenditoriale e società civile nonché di essere facilitatrice dei delicati processi decisionali alla base dello sviluppo infrastrutturale.
Nell’ambito del progetto Task force per le infrastrutture, l’Ente si è proposto come catalizzare
delle proposte e delle riflessioni pervenute dai partecipanti ai tavoli, nel pieno rispetto dei principi
di sussidiarietà che richiede l’integrazione dell’ottica locale con quella sistemica; del modello delle
nuove politiche di sviluppo che presuppone la capacità di ideare scenari di sviluppo di medio-lungo
periodo; delle nuove regole di governante del territorio.
In riferimento al secondo punto, il reperimento delle risorse finanziarie, è assodato che lo sviluppo efficiente del sistema infrastrutturale non può che basarsi sull’efficace integrazione di un impegno pubblico e privato.
La Camera, pur investendo direttamente le proprie risorse per lo sviluppo delle infrastrutture già
esistenti (aeroporto Sant’Anna) o da sviluppare (Marina di Crotone), intende promuovere anche
altre forme di finanziamento o di finanza innovativa quali il project financing, trattato nelle pagine
seguenti, capaci di fungere da moltiplicatore delle risorse pubbliche o private da investire in infrastrutture.
Fin dall’Antico Egitto, la storia ci ricorda l’importanza delle opere infrastrutturali per la sopravvivenza dei nuclei sociali e lo sviluppo delle grandi civiltà.
Le Camere di commercio, enti che affondano le loro radici nelle corporazioni presenti già nell’antica Roma, hanno sempre svolto un ruolo attivo nel processo di potenziamento infrastrutturale
dell’Italia tramite investimenti per la realizzazione e gestione delle infrastrutture, finalizzati a sviluppo economico del territorio a supporto delle imprese e dell’economia. L’organizzazione a rete del
sistema camerale offre delle potenzialità determinanti per il ruolo di supporto svolto dalla Camere
al fine di migliorare e qualificare le priorità di intervento in infrastrutture da parte del Governo, delle
Regioni e degli Enti locali. Le Camere, inoltre, rappresentano quell’anello di congiunzione necessario tra le istituzioni ed il sistema delle imprese. La Camera di Commercio di Crotone, nonostante
la sua giovane età ha compreso da subito il suo ruolo in tale contesto cercando da subito di influire
sullo sviluppo dell’economia del territorio crotonese passando per la soluzione delle problematiche
infrastrutturali.
Proprio nell’anno in cui ricorre l’Unità d’Italia non possiamo chiudere gli occhi davanti ad un
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Paese ancora diviso da una frattura storica che ha visto ribaltarsi la situazione socio-economica
delle aree settentrionali e meridionali e che, addirittura, viene ripresa ed alimentata dietro l’organizzazione di un federalismo che null’altro è che divisione se nella sua stesura non sono fortemente e prioritariamente inclusi il principio della solidarietà, della perequazione e, soprattutto, quello
dell’uguaglianza del punto di partenza in termini di infrastrutture materiali ed immateriali. Un nord
indebitato che si ritrova ad essere, dopo l’Unità, foraggiato con le risorse provenienti dal Sud: risorse
economiche, strumentali ed ancor prima umane. Dall’altra parte, un Meridione florido, solare ed attivo (anche dal punto di vista industriale) il cui sviluppo viene bloccato irrimediabilmente e che viene
avviato verso un binario morto. Il fermento di quegli anni viene bruscamente interrotto: al Sud vengono tarpate le ali dando il via alla piaga dell’emigrazione, purtroppo ancora così attuale.
Eppure, la ricerca storica ci fa guardare con rabbia mista a triste nostalgia alla prima linea ferroviaria d’Italia, la tratta Napoli-Portici, nel regno delle Due Sicilie, inaugurata nel 1839, su cui viaggiava una locomotiva la cui velocità è la stessa, se non maggiore, dei treni che oggi percorrono il
tratto ferroviario Ionico.
La stessa sensazione di smarrimento e rammarico ci coglie pensando alle tante manifatture ed
industrie meridionali del tempo, basti ricordare le ferriere, celebri in tutto il modo non solo per la produzioni delle spade più robuste ma anche per la fabbricazione delle rotaie ferroviarie, le stesse che
da lì a poco saranno installate al nord per ramificare una rete di trasporti che consentiranno il reale
sviluppo di quei territori.
Le istituzioni, i cittadini e le imprese del territorio stanno facendo la loro parte, ora come mai,
però, è necessario che lo Stato italiano metta i nostri territori in grado di competere, sanando il divario che è prima di tutto imposto, imposto dall’isolamento materiale che fomenta l’isolamento economico, culturale e sociale.
E’ necessario sanare il deficit infrastrutturale che ha fatto divenire il Sud, ed in special modo la
provincia di Crotone, un’isola.
E’ urgente programmare, investire e realizzare in tempi certi le infrastrutture che consentano
ai cittadini ed alle imprese crotonesi di vivere e lavorare in collegamento con il resto del Paese, dell’Europa e del mondo. Perché il diritto alla mobilità è un diritto garantito Costituzionalmente e la
Costituzione è la base della cittadinanza.
Ancora di più oggi, che l’Italia si trova ad agire nel contesto dell’Unione europea, la prospettiva
non può che essere quella della coesione sociale e dello scambio: l’unità nella libertà, la libertà di
realizzarsi compiutamente e di spostarsi. E sappiamo bene quanto le due cose, trasporti e sviluppo, siano strettamente interconnesse.
Al contempo, è necessario non concentrarsi soltanto sul tentativo di colmare il gap col resto del
Paese, ereditato dal passato, ma anche governare con lungimiranza, gettare i semi che ci rendano
pronti a padroneggiare il futuro: bisogna pensare ad investire sin da subito sulle infrastrutture immateriali e sulle nuove infrastrutture, quali ad esempio il progetto di Metropolitana leggera esposto
nelle seguenti pagine, nella convinzione che, come affermato anche dal Sottosegretario alle infrastrutture Aurelio Misiti durante la partecipazione ai tavoli della task force, la fascia Ionica rappresenti
attualmente l’area a maggiore potenziale di sviluppo, la vera opportunità di rinascita del Paese.
Fortunato Roberto Salerno
Presidente
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Analisi Swot del sistema infrastrutturale crotonese
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
• Forte vocazione turistica (bellezze naturali,
spiagge, siti storici e archeologici)
• Scarso sviluppo dell’intermodalità
CONTESTO ESTERNO
CONTESTO INTERNO
• Produzioni enogastronomiche eccellenti
(vini, formaggi, ortofrutta, pasta, conserve)
• Nodi di trasporto già avviati, come il porto e
l’aeroporto
• Previsti investimenti piuttosto ingenti che
coinvolgono porto, aeroporto, ferrovia e
strada (sopratutto SS 106)
• Eccessivo utilizzo del trasporto su
gomma, sia passeggeri che merci
• Rete stradale:
– asse principale, SS 106, presenta gravi
problemi di sicurezza
– influenzata dalla morfologia del terreno
– da potenziare soprattutto a livello locale
• Ferrovia a binario unico ed a trazione diesel, su cui non possono transitare i treni di
lunga percorrenza più veloci
• Porto e aeroporto poco sfruttati rispetto
alle loro potenzialità
OPPORTUNITÀ
RISCHI
• Posizione geografica baricentrica nel bacino del Mediterraneo
• Territorio isolato dai grandi snodi infrastrutturali
• Possibilità di “agganciarsi” con i grandi
Corridoi europei (Corridoio VIII, BrindisiBalcani, il Corrodio I, Berlino-Palermo, il
Corridoio Meridiano e le Autostrade del
Mare)
• Costi eccessivi dei trasporti
• livelli di competitività piuttosto bassi per le
imprese.
• Accessibilità verso nuovi servizi e verso
nuovi mercati grazie alle infrastrutture di rilievo nazionale ed internazionale
Fonte: elaborazione Uniontrasporti
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
La dotazione infrastrutturale attuale
Fonte elaborazione su dati IGT, anno 2009
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Le infrastrutture rilevanti
per la provincia di Crotone
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – oggi (1)
Aeroporto turistico, a servizio dell’intera fascia ionica
Vantaggi dello scalo pitagorico:
• vicinanza alle spiagge più belle;
• vicinanza alla Sila.
ORARIO ESTIVO 2011
Destinazione
Compagnia
Frequenza
Milano Linate
Alitalia
7 gg /sett
Roma Fiumicino
Alitalia
7 gg /sett
Roma Ciampino
Prima
3 gg /sett
Bologna
Prima
3 gg /sett
Lugano
Darwin Airline
2 gg /sett
Milano Orio al Serio
Trawel Fly
3 gg /sett
Verona
Meridiana Fly
2 gg /sett
Fonte: sito aeroporto
“Aeroporto Sant’Anna
tuo
a portata di mano”
Slogan utilizzato alla BIT di Milano
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – oggi (2)
Caratteristiche dell’aeroporto
Serie storica e stagionalità dei traffici
Fonte: elaborazioni Uniontrasporti su dati Assaeroporti
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – oggi (3)
Accessibilità terrestre con veicoli leggeri
LIMITE TEMPORALE : 1 ORA E MEZZA
Provincia
Numero comuni
Totale Popolazione
CS
35
273.484
37%
CZ
59
245.077
67%
KR
27
173.812
Tot.
121
100%
692.373
Fonte: elaborazione Uniontrasporti con software ChronoMap - MapInfo
34% popolazione calabrese
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – oggi (4)
SOCIETÀ DI GESTIONE-AEROPORTO SANT’ANNA spa
Camera di commercio di Crotone
53,92%
Provincia di Crotone
26,76%
Regione Calabria
14,11%
Comune di Crotone
5,21%
...Domani
Piano di sviluppo ventennale, presentato all’ENAC
OBIETTIVI
• Giusta mobilità alla popolazione tutto l’anno
• Grandi numeri dal 1 di maggio al 30 settembre
• 1 milione passeggeri (a lungo termine)
• Potenziamento funzione cargo, collegato all’agroalimentare
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – domani
Gli interventi infrastrutturali e tecnologici previsti
A breve
• Inaugurazione della torre di controllo, già collaudata dall’Enac
• lavori per il sistema di atterraggio strumentale (ILS-Instrument Landing
System) per atterraggi in condizioni meteorologiche non ottimali (essenziali per le compagnie low cost) (pronto entro giugno)
• certificazione cargo
Seconda fase
Prima fase
• circuito doganale (apertura scalo H16, dalle 6 alle 22).
• Sistemazione completa del piano terra dell'aerostazione, con l'assegnazione a zone riservate per la sicurezza, check-in, biglietteria
• prolungamento della pista fino a 2.400 metri
• sistemazione dell'area esterna, anche per ridurre l'impatto ambientale.
• nuovo svincolo sulla SS 106 ionica
• collegamento tra l'aeroporto ed il porto di Crotone
• collegamento con il sistema di metropolitana leggera
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – Finanziamenti
Il Protocollo d’intesa, firmato il 16 marzo 2011 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, l’Enac, l’Enav, la Regione Calabria e le società di gestione degli scali calabresi, prevede per il sistema aeroportuale calabrese 180 M€.
Risorse comunitarie, nazionali e regionali
Per l’adeguamento dell'aeroporto di Crotone si prevede un
investimento complessivo pari a 44.985.061 €
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’aeroporto Sant’Anna di Crotone – Prospettive
STRUMENTI
• Interventi previsti per accrescere l’accessibilità, la sicurezza, le caratteristiche infrastrutturali
• Collaborazione tra gli Enti Locali, Associazioni di categorie e diversi
attori del territorio
• Apertura alle compagnie low cost
• Operazioni di marketing
OBIETTIVI
•
Strumento per uscire dall’isolamento
•
Rispetto del diritto alla mobilità dei cittadini
•
Allargamento degli orizzonti commerciali per le imprese locali
•
Supporto al settore del turismo
•
Creazione di valore aggiunto e occupazione per il territorio
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Il porto di Crotone - Descrizione
•
Nodo portuale classificato - con D.M. 04/12/1976 - nella prima classe della seconda categoria dei porti nazionali, che dal 2007 rientra nella circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro.
VOCAZIONE
TURISTICA
COMMERCIALE
DOTAZIONE FISICA DEL PORTO DI CROTONE
Bacino
Banchine
(m)
Specchio d’acqua
(mq)
Fondali
(m)
Porto Vecchio
1.200
66.400
5
Porto Nuovo
2.500 (n°8)
1.105.000
6 ÷12
Utilizzo attuale
• Unità da diporto
• Pescherecci
• Cantiere navale
• Commerciale/mercantile
Fonte: Autorità Portuale Gioia Tauro
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Il porto turistico
MARINA DI CROTONE Spa
Comune di Crotone
52,5 %
Camera di Commercio di Crotone
47,5%
Scopo:
progettazione e gestione del nuovo porto turistico di Crotone;
Domanda:
mesi estivi 60-70 richieste al giorno;
Progetto:
realizzare un porto con 1.000 posti barca;
connessione intermodale tra il porto e l’aeroporto;
Tempistica: due anni.
IMPATTO SUL TERRITORIO:
Studio UCINA: una barca di 20 – 25 metri, che staziona tutto l’anno in un porto,
necessita di quattro o cinque addetti
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
I traffici commerciali del porto di Crotone
Quantità
di merce arrivata
e in partenza
dal porto di Crotone
Fonte: elaborazione su dati Capitaneria di Porto
Numero di navi
arrivate
ed in partenza
dal porto di Crotone
*senza tonnellaggio: nave in sosta tecnica, vuota, passeggeri,
appoggio piattaforma, in transito, etc
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
Interventi previsti nel POT 2011-2013
continua...
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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segue...
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Fonte: Autorità Portuale di Gioia Tauro
Fonte: Autorità Portuale di Gioia Tauro
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Iniziative attivabili già nel 2011, con risorse a carico del bilancio dell’Autorità Portuale
nell’esercizio 2011, per un importo totale pari a M€ 5,50
Interventi previsti nel POT 2011-2013
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Il nuovo Piano Regolatore del Porto (PRP)
Redazione finanziata dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro (313.000 €)
Elaborazione in corso (a cura di un RTI, Idrotec-Viola-Soil )
Obiettivi
• importante scalo turistico con vista sul Mediterraneo;
• incrementare l’attività commerciale e cantieristica
Strumenti
• Terminal per traghetti e relativi servizi
• Comparto per la cantieristica (manutenzione e costruzione di imbarcazioni di piccolo e
medio tonnellaggio)
• Ampliamento del porto Nuovo (banchine e piazzali operativi polifunzionali)
• Ampliamento e messa in sicurezza del porto Vecchio (aumento posti di ormeggio per il
diportismo e la piccola pesca)
• Creazione di un centro direzionale ed altre infrastrutture per attività terziarie
• Razionalizzazione delle aree dedicate allo stoccaggio e alla lavorazione delle merci
• Attivazione di servizi di interporto nelle aree retroportuali
• Creazione di un binario per l’interscambio diretto nave/ferrovia
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
L’offerta ferroviaria attuale - la rete
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
L’offerta ferroviaria attuale - i servizi
SIBARI - CROTONE
Tempo di viaggio
(h, min)
Intervallo temporale
del servizio
n° treni / gg
1,20 - 1,48
6,02 - 19,55
9
Tempo di viaggio
(h, min)
Intervallo temporale
del servizio
n° treni / gg
1,21 - 1,48
6,05 - 20,26
11
Tipologia servizio
• 8 treni regionali
• 1 treno intercity
CROTONE - SIBARI
Tipologia servizio
• 9 treni regionali
• 2 treni intercity
Fonte: Elaborazione Uniontrasporti su dati Trenitalia (maggio 2011)
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Proposta di un nuovo servizio ferroviario (1)
Collegamento veloce per la fascia ionica, i suoi abitanti e le sue attività turistiche
• Maggiore competitività per le imprese turistiche costiere
• Riduzione della congestione e del traffico sulla viabilità costiera
• Riduzione dei costi della mobilità, sia interni che esterni
• Aumento della qualità della vita dei cittadini
• Maggiore accessibilità per l’entroterra (creando gli appositi servizi a
pettine su gomma)
• Effetto di sinergia con le altre modalità di trasporto (TPL su gomma,
aeroporto, porto)
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Proposta di un nuovo servizio ferroviario (2)
Visione più complessiva
Potenziare il ruolo strategico ed economico
del porto e dell’aeroporto
Creazione di pacchetti integrati per i turisti
che utilizzano queste infrastrutture
Sistema Integrato dei Trasporti: interventi a costo ridotto
• Potenziamento dei servizi TPL esistenti
• Navette ad hoc (con orari sincronizzati) per minimizzare il tempo di attesa dei turisti
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Proposta di un nuovo servizio ferroviario (3)
Caratteristiche
Lunghezza linea: 113 km
Alimentazione linea: diesel
Velocità max convoglio: 120 km/h
Tempo per raggiungere vel. max: 52 sec
Fermate: solo 3 intermedie nei centri maggiori
Sosta in stazione: 3 min
Tempo di viaggio: 1h 10min
Fase di esercizio
FREQUENZA (veic/ora)
N° veicoli
necessari*
1
3
2
5
* NVi = Int(TGi x fi) + 1
Fonte: elaborazione Uniontrasporti
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Proposta di un nuovo servizio ferroviario (4)
Costo dell’investimento (materiale rotabile: versioni diesel, servizio
regionale)
* Piattaforma per mercato italiano in fase di progettazione, pronta nel 2012: valori indicativi
Fonte: contatti diretti con i produttori
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Proposta di un nuovo servizio ferroviario (5)
Condizioni di utilizzo della rete ferroviaria nazionale
D.Lgs. 8 luglio 2003, n. 188
INFRASTRUTTURA
SERVIZIO
Liberalizzazione del trasporto ferroviario in Italia
Gestore rete (RFI)
Impresa Ferroviaria (Trenitalia, NTV, ArenaWays, Cargoclay, etc)
Richieste alla IF, per poter svolgere l’attività di trasporto
• licenza, rilasciata dal Ministero dei trasporti
• certificato di sicurezza, rilasciato dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle
Ferrovie
• contratto di utilizzo, definito come assegnazione della capacità di infrastruttura in
termini di tracce orarie, rilasciato da RFI
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Proposta di un nuovo servizio ferroviario (6)
Condizioni di utilizzo della rete ferroviaria nazionale
Riforma Bassanini: DLgs 422/97 e decreto n. 400/99, sul “conferimento alle regioni
e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale”
I governi regionali sono subentrati allo Stato centrale nel ruolo di interlocutore con
i gestori del servizio ferroviario.
Le Regioni affidano la gestione dei servizi alle aziende ferroviarie stipulando
“Contratti di servizio”, che definiscono:
• il programma di esercizio annuale che le imprese ferroviarie si impegnano ad
erogare;
• il proporzionale corrispettivo regionale;
• gli standard qualitativi (specificamente definiti) di puntualità e affidabilità, pulizia dei mezzi e delle stazioni, di miglioramento delle relazioni con l'utenza,
con particolare riguardo agli aspetti legati all’informazione e al comfort, oltre
che a eventi singoli di disservizio.
Le Regioni possono ovviamente prevedere finanziamenti aggiuntivi per il potenziamento del servizio, ma anche per l’acquisto di materiale rotabile, da trasferire e dare in comodato d’uso alle singole società ferroviarie che erogano il
servizio.
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
La SS 106 Ionica – Lavori previsti da Anas spa (1)
Fonte: Anas spa (luglio 2011)
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
La SS 106 Ionica – Lavori previsti da Anas spa (2)
Fonte: sintesi su dati Anas spa (luglio 2011)
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
La SS 106 Ionica - Finanziamenti previsti dalla Regione Calabria
Fonte: Regione Calabria – Dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
Altri interventi previsti sulla rete stradale
Fonte: Regione Calabria – Dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici
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L’apporto dei privati alla realizzazione
di infrastrutture di trasporto
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Definizione e principi del Project Financing (1)
Project financing (o finanza di progetto) si intende il finanziamento di una
particolare unità economica, soggetto o gruppo, nel quale un finanziatore fa affidamento sui flussi di cassa e sulle entrate di quella unità come fonte di garanzia per il prestito».
vasta gamma di strutture finanziarie studiate appositamente
in funzione di uno specifico progetto che si intende realizzare.
Esistono diversi tipi di PF, ma il coinvolgimento dei soggetti privati nella realizzazione, nella gestione e soprattutto nell’accollo totale o parziale dei costi di
opere pubbliche in vista di un “ritorno economico” futuro, rappresenta la caratteristica principale di tale tipologia di operazione economica.
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Definizione e principi del Project Financing (1)
Società di progetto (project
company), con oggetto sociale
esclusivo la realizzazione e la
gestione dell’iniziativa
consente la separazione economica e giuridica dell’investimento rispetto ai promotori
stessi
Il progetto deve essere in grado
di produrre flussi di cassa sufficienti a:
• sostenere i costi,
Modalità di impostazione: ring
fence
• remunerare le risorse finanziarie impiegate,
La tecnica del PF è particolarmente adatta per la gran parte
delle infrastrutture dedicate
alla produzione ed erogazione
di beni e servizi appartenenti
alle cosiddette public utilities
(energia elettrica, gas, acqua,
trasporti, …)
• remunerare il valore del
tempo e lo sfasamento temporale tra il sorgere dei costi e
la generazione dei ricavi,
• offrire un rendimento proporzionale al rischio dell’iniziativa.
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Il Project Financing e il Partenariato Pubblico Privato
Project Financing “puro”: prevede il coinvolgimento del solo soggetto privato nella
realizzazione e gestione di un’opera
Partenariato Pubblico Privato (PPP): copre ambiti maggiori rispetto a quelli del project financing “puro” e comprende vari modelli di cooperazione tra il settore pubblico
e quello privato, allo scopo di erogare un prodotto o un servizio tradizionalmente forniti dal settore pubblico.
Il progetto genera flussi di ricavi insufficienti alla copertura
dei costi di gestione ed al rimborso del prestito ed è previsto l’intervento della Pubblica Amministrazione con corresponsione di canoni e/o contributi a fondo perduto
Partenariato Pubblico Privato (PPP)
Project
Financing (PF)
Il progetto prevede flussi di ricavi sufficienti alla copertura dei costi di gestione
ed al rimborso del prestito
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
I potenziali vantaggi di un’operazione di Project Financing
SOGGETTI COINVOLTI
PARTNER PRIVATO
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
• il debito utilizzato per finanziare il
progetto è tecnicamente un “debito fuori bilancio”, quindi le banche non possono, o possono solo
limitatamente, rivalersi sul patrimonio degli azionisti in caso di fallimento del progetto, quest’ultimi
non vedono intaccata la propria
capacità di indebitamento sul proprio bilancio;
• Razionalizzazione del processo
d’identificazione degli investimenti
• Limitato utilizzo di risorse finanziarie dell’Amministrazione
• Maggiore certezza sui costi e sui
tempi d’investimento
• Ottimizzazione della gestione
delle diverse attività operative necessarie alla realizzazione del
progetto attraverso il coinvolgimento di soggetti specializzati
• il progetto beneficia di un maggiore
rapporto
debito
bancario/capitale apportato dall’azionista, rispetto ad altre forme
di finanziamento (si sono raggiunti anche rapporti prossimi o
superiori a 90:10): livelli di redditività superiori
• Ottimizzazione della gestione
delle diverse attività operative necessarie alla realizzazione del
progetto attraverso il coinvolgimento di soggetti specializzati
• Ripartizione dei rischi e dei ricavi
secondo le possibilità dei partecipanti al progetto
• Maggior coinvolgimento dei soggetti finanziatori al successo dell’iniziativa
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
I soggetti coinvolti
• Gli sponsor
– sono coloro che investono in capitale di rischio nella società di progetto, dando vita
all’iniziativa.
• La società di progetto
– detta anche special purpose vehicle è una società autonoma dai soggetti promotori e costituta appositamente per l’implementazione della specifica operazione di
project financing.
• Le banche
– sono di importanza fondamentale e rivestono ruoli differenti in funzione degli obiettivi che la società si prefigge e del tipo di iniziativa.
• Le istituzioni finanziarie multilaterali
– sono enti multinazionali istituiti allo scopo di promuovere gli investimenti e lo sviluppo economico a livello mondiale (World Bank, Banca Europea per gli Investimenti,etc.). Tali enti operano a livello internazionale o regionale, spesso in regime
di cofinanziamento, cioè intervenendo in collaborazione con istituti di credito nazionali.
• La Pubblica Amministrazione
– ha potere legiferante e può modificare il quadro normativo, sia in ottica di lungo periodo, sia con provvedimenti mirati “una tantum”;
– ha potere concessorio ed è il soggetto da cui, nei casi di progetti appartenenti alla
sfera pubblica, muove il processo di individuazione del gestore dell’iniziativa;
– ha il potere di determinare l’iter politico-burocratico gravante sul progetto
– può contribuire al sostegno finanziario dell’operazione, sia direttamente, sia agevolando l’attrazione di capitali complementari di diversa matrice “pubblica”.
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Un’ipotesi di struttura contrattuale
Fonte: Gervasoni A. (a cura di), Sviluppo d’impresa e mercato finanziario, Guerini e Associati, Milano 2002
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
La generazione dei cash flow
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Il ruolo della Camera di commercio di Crotone
La capacità delle Camere di commercio di fare rete e di essere, al
tempo stesso, un’organizzazione in grado di coniugare la dimensione
europea o internazionale con quella locale trova nel tema delle infrastrutture una sua particolare specificità.
In questo periodo di ristrettezze delle finanze pubbliche, il PF o il PPP vengono
indicati come unici strumenti per giungere alla cantierizzazione, realizzazione e
finalmente fruizione di una serie di infrastrutture ritenute di pubblica utilità.
Possibili opere su cui far
convergere eventuali risorse private:
• SS 106: megalotti 6 e 9, visti gli elevati costi di
costruzione previsti (circa 4 miliardi di euro);
• Porto di Crotone: interventi di ammodernamento
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Il ruolo della Camera di commercio di Crotone
• La CCIAA potrebbe essere il PROMOTORE che, al fine del perseguimento di un interesse comune, propone e favorisce l’avvio di un’iniziativa di questa natura.
• La CCIAA può anche non intervenire attivamente nell’attività imprenditoriale connessa
alla realizzazione e gestione delle infrastrutture; si pone l’obiettivo del raggiungimento
del massimo consenso intorno ad essa e della predisposizione delle condizioni di contorno, politiche, economiche e istituzionali, affinché essa si possa realizzare.
• La CCIAA potrebbe divenire ente di aggregazione con il compito di organizzare e gestire il consorzio di soggetti che dovrebbe farsi carico della realizzazione delle opere.
In tal senso, la flessibilità e la strutturazione in diverse fasi del Project Financing rappresentano caratteristiche assolutamente in linea con le peculiarità della Camera.
• La CCIAA potrebbe entrare in contatto con una pluralità di soggetti presenti sul territorio, tra cui enti locali, enti territoriali, soggetti privati e banche, con l'obiettivo, dapprima (fase di studio), di creare una convergenza dei differenti interessi in gioco e,
successivamente (fase di realizzazione), di fungere da ente di coordinamento dei
diversi soggetti coinvolti nella concreta ed effettiva costruzione delle opere.
• La CCIAA potrebbe fornire un contributo importante sia nella fase di pianificazione,
che, soprattutto, nel delicato momento di passaggio tra l’ottenimento della concessione
e la conclusione dei lavori.
• Inoltre la CCIAA potrebbe rivestire il ruolo del GARANTE nell’ambito del sistema finanziario, le garanzie pubbliche sono internazionalmente riconosciute come quelle a
maggior grado di “protezione”, cioè quelle che più di ogni altra possono aumentare il
rating del progetto. Conseguenza diretta di ciò è la possibilità di reperire capitale di debito a tassi sensibilmente più bassi rispetto a quelli di mercato, o comunque a quelli che
si otterrebbero in assenza di garanzie.
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I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
RUOLO
VA N TAGGI
• Essere promotrice di altre opere di pubblico interesse
• Chiamare al tavolo tutti i principali attori
per la progettazione e la realizzazione
delle opere
• Definire un assetto regolamentare ed
una programmazione degli investimenti
• Selezionare progetti pilota e assisterne
lo sviluppo
• Definire un contesto politico amministrativo in grado di assicurare certezza
ai finanziatori privati
• Contribuire finanziariamente ai progetti
• Gestire la creazione del valore
• Gestire le politiche di accompagnamento
• Aumenta il grado di protezione
• Aumenta il rating dei progetti
• Possibilità di reperire capitale di debito a
prezzi più bassi
• Presenza di garanzie
• Aumenta la capacità di autofinanziarsi
• Aumenta la disponibilità di capitale nella
fase iniziale
• Incrementa il flusso di cassa netto
• Si rafforza l’elemento privatistico derivante da maggiori garanzie
• A seconda degli strumenti, si riduce il fabbisogno finanziario o gli interessi
CCIAA
DI CROTONE
LIMITI
STRUMENTI
• Contributi in conto capitale
• Contributi in conto gestione
• Partecipazione diretta al capitale delle
società di progetto
• Shadow tolls (tariffe ombra)
•
•
•
•
•
Rischio per la CCIAA
Esposizione finanziaria
Esborso oneroso
Vincoli di legge nei finanziamenti
Impegni e patti tra soci vincolanti per la
CCIAA
• Possibile uscita di cassa per ripianamento di perdite
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Osservazioni di sintesi
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Osservazioni di sintesi
Le infrastrutture di trasporto servono per dare risposta alla legittima domanda di mobilità dei cittadini e delle merci, assumendo un ruolo difficilmente confutabile sullo
sviluppo economico di un territorio e sul grado di competitività espresso dallo stesso
sui mercati nazionali ed esteri.
L’esigenza di ammodernamento del sistema dei trasporti è sentita sia a livello nazionale, visti i registrati ritardi sui nostri competitors europei, che a livello locale.
Uniontrasporti ha stimato in quasi 140 miliardi di euro l’onere che il nostro Paese rischia di pagare nel decennio 2010-2020, solo per il comparto viario, se non riuscirà
ad attivare prontamente le opere già da tempo programmate.
L’occasione della Task Force sulle infrastrutture offerta dalla Camera di commercio
di Crotone è valsa come momento di incontro e confronto tra i diversi soggetti interessati alle scelte relative al sistema dei trasporti, a partire dagli enti locali finendo al
mondo imprenditoriale, passando per quelli associativo e sindacale.
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Osservazioni di sintesi
Al fine di migliorare la situazione infrastrutturale del territorio crotonese è necessario accelerare i tempi rispetto alle scelte politiche, superando gli scontri ideologici
e i preconcetti, andando oltre i localismi e ampliando lo sguardo ad un mondo ormai
globalizzato, con cui occorre fare i conti.
Il rischio a cui si va incontro è, altrimenti, un ulteriore passo indietro nel processo di
sviluppo del territorio.
Sul fronte dei finanziamenti, ad esempio, se non si vogliono perdere i contributi europei, che si riferiscono alle risorse del Fondo europeo di sviluppo Regionale (FESR),
i tempi sono stretti.
Entro fine anno Bruxelles chiuderà i conti sull’utilizzo dei fondi strutturati 2007-2009
(nell’ambito delle prospettive che vanno al 2013) e gli stanziamenti non spesi verranno persi.
Per la Calabria risultano ancora non spesi il 49% dei finanziamenti destinati alla
regione: si tratta di circa 365 milioni di euro.
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Contributi dei partecipanti
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SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
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SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
a mobilità urbana ottenuta dai cittadini attraverso servizi di trasporto moderni, puntuali ed efficienti; la possibilità di muoversi nella propria regione, o in Europa senza pagare extracosti
dovuti ad inefficienza, sono condizioni indispensabili, non solo per lo sviluppo di un territorio, ma
anche per la sua stessa esistenza. Attivare urgentemente una rete istituzionale, una vera e propria task force, che superi il gap infrastrutturale che vive la nostra regione è oramai un passaggio fondamentale. La sinergia politico-istituzionale è una condizione essenziale per
assicurare efficienza e velocita’ al ciclo della spesa pubblica per le infrastrutture ad alto impatto
strategico. Servono, più che mai, unità d’azione, condivisione delle priorità, coordinamento politico ed istituzionale nella individuazione degli assi e degli interventi necessari per vincere la
sfida del progresso infrastrutturale del territorio. La creazione della task force per l’emergenza
infrastrutturale segna una nuova stagione e ci consente di cambiare passo, di rimuovere alibi,
di dimostrare sul campo la capacità di elaborare le progettualità concrete, e di determinare autonomamente le scelte e le priorità del territorio. Certamente lo scenario territoriale potrà evolvere verso un nuovo sviluppo solo a condizione che siano messe in campo energie istituzionali,
e concrete azioni in grado di produrre una fase di indispensabile progressione operativa. In un
contesto di globalizzazione di mercato, caratterizzato da un dinamismo crescente, non possiamo consentirci pause, o distrazioni poiché rischieremmo di vanificare il lavoro dei soggetti che
ogni giorno, producono economia, e che chiedono servizi moderni, infrastrutture capaci di portare valore aggiunto.
L
Dorina Bianchi
Senatrice gruppo PDL
Commissione permanente lavoro
e previdenza sociale
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CAMERA DEI DEPUTATI
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I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
CAMERA DEI DEPUTATI
onosco, ed anche bene, il sistema camerale italiano per la vivacità dell’impegno profuso, per il fattivo contributo alla crescita economica del Paese e per l’impulso che mette
in campo per la internazionalizzazione dei nostri prodotti.
Lo conosco, inoltre, e non ritengo che sia poco, perché mia moglie lavora presso l’Unioncamere Nazionale da quasi trent’anni. E la vita della mia famiglia, quindi, è collocata anche
nel solco della storia dell’Unioncamere.
Nel mondo Camerale nazionale, la Camera di Commercio di Crotone, egregiamente presieduta da Roberto Salerno e diretta dall’ottima Donatella Romeo, rappresenta un fiore all’occhiello per la ricerca, l’innovazione, l’assistenza alle aziende e lo stimolo alla natalità e alla
vitalità delle imprese.
E nell’ambito di queste attività bene ha fatto, con la Società del sistema camerale Uniontrasporti, in considerazione del divario infrastrutturale tra nord e sud, “deficit che, nell’anno in
cui ricorre il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, rappresenta- sostiene il Presidente Salerno
- il vero fattore di disuguaglianza e distacco tra il nord ed il sud del Paese”, a promuovere un
tavolo di lavoro tematico su strade e ferrovie per il potenziamento delle infrastrutture della
provincia di Crotone.
Il lavoro è stato finalizzato ad affrontare la questione infrastrutturale in maniera integrata e
ad approntare eventuali iniziative volte a risolvere le criticità del sistema provinciale.
La riduzione della forbice infrastrutturale, nel 150° anniversario dell’Unità dell’Italia, rappresenterebbe un importante segnale per rendere più visibile l’opera di unificare il Paese.
La Calabria, ed in particolare la provincia di Crotone, è stata dotata dalla natura di enormi
potenzialità. Le sue bellezze paesaggistiche, le sue ricchezze ambientali, sono sotto gli occhi
di tutti e costituiscono una vera e propria miniera: un vero motivo di orgoglio per tutti noi. Ma
queste potenzialità non potranno mai esprimersi pienamente e diventare motore di ricchezza
e crescita se non sono supportate da un valido ed efficiente sistema infrastrutturale: stradale,
ferroviario, aeroportuale, portuale.
Le infrastrutture rivestono un ruolo strategico per lo sviluppo della nostra regione e una condizione obbligata per l’espansione e l’internazionalizzazione del territorio e dei suoi prodotti
di qualità.
Un obiettivo che se non raggiunto condannerebbe la Calabria all’emarginazione rispetto al
contesto nazionale. Quando si parla di Mezzogiorno, infatti, si indica molto spesso nell’inefficienza trasportistica la causa della mancata crescita. Questo è ancora più vero in relazione
alla Calabria, dove da anni si intrecciano negligenze, carenze e irresponsabili ritardi nella
realizzazione di opere infrastrutturali e reti di trasporto. Basti pensare a che cosa accade,
ormai da tempo immemorabile, con la Salerno-Reggio Calabria, o con il rifacimento o la
stessa messa in sicurezza della 106.
La causa di questi endemici ritardi, in alcuni casi vergognosi, è da rintracciarsi nell’assenza
di “cultura logistica” che ha caratterizzato finora ogni politica mirata alla creazione di condizioni di sviluppo nel Mezzogiorno.
C
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CAMERA DEI DEPUTATI
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Un’assenza che ha pesato in maniera decisiva nell’utilizzo delle preziose risorse della nostra
terra, nel potenziamento del turismo, nella creazione di bacini di crescita e occupazione.
In un sistema economico caratterizzato, da un lato, da una maggiore velocità dei cicli economici e, dall’altro, da una maggiore fragilità agli eventi esterni, la politica di infrastrutturazione del territorio, cioè la scelta di investire in sistemi infrastrutturali, affronta sfide nuove e
più complesse.
In questo contesto storico, alle scelte di intervento pubblico nel settore infrastrutturale, si
chiede di essere “flessibile”, di adattarsi alle nuove condizioni economiche, di sviluppare
forme di partenariato, di creare nuove opportunità di investimento.
C’è la necessità di mettere in atto una strategia di lungo periodo, in grado di ottimizzare gli
investimenti e di aprire sempre più il settore dei servizi e dei trasporti alla concorrenza. Abbiamo bisogno di investimenti in innovazione e di interventi che siano coerenti con gli obiettivi e gli scenari in cui vengono realizzati e, soprattutto, abbiamo bisogno di tempi certi di
realizzazione.
Ci siamo stancati dei cantieri perenni, di quelle opere che non vedono mai la fine, delle code
interminabili sulla Salerno Reggio Calabria a causa dei cantieri, della pericolosissima Strada
statale 106 che non viene mai messa in sicurezza.
E’ necessario vigilare sui tempi che intercorrono tra l’aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione di un’opera e la consegna dei lavori, con norme più vincolanti per il mancato rispetto dei tempi contrattuali.
Solo in questo modo si può evitare lo spettacolo desolante dei cantieri perenni che sviliscono l’immagine della nostra regione e costituiscono un deterrente per chiunque voglia sceglierla come meta turistica o di investimento.
Sono dell’opinione che esiste un tempo del fare e un tempo del fruire. In questi anni, “il fare”
è stato più volte annunciato, ma i calabresi non hanno mai visto i risultati concreti di questi
proclami. Credo che sia arrivato il momento di dare un’impronta concreta agli interventi infrastrutturali in Calabria, per fare in modo che arrivi anche un tempo del fruire. Mi auguro nel
più breve tempo possibile.
Fruire un patrimonio che appartiene a tutti, che ha enormi risorse e che non potrà mai essere valorizzato pienamente se non ci sono strumenti e opere all’altezza delle sfide che il
contesto nazionale ed internazionale ci pongono.
Davanti a uno scenario così allarmante viene naturale chiedersi che cosa abbia fatto il governo in questi anni per sostenere e rilanciare l’economia della Calabria, a partire da un
piano vero infrastrutturale che metta al centro della sua azione la costruzione della nuova
Statale 106.
A fronte dei tanti proclami e dei ripetuti annunci e di interventi straordinari, quali sono i piani
di sviluppo e i meccanismi di spesa delle risorse realmente messi in atto? A giudicare dai risultati è evidente che il governo di centrodestra, dopo aver sottratto fin dal suo costituirsi risorse alla realizzazione delle infrastrutture della Calabria, non solo non ha realizzato nulla
di quanto aveva promesso, ma , con una politica miope e fallimentare, ha acuito difficoltà e
inefficienze spingendo la situazione verso il collasso.
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CAMERA DEI DEPUTATI
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Dove sono finiti i Fondi Fas e le risorse per il rilancio dello sviluppo del Mezzogiorno e della
Calabria in particolare? Ci chiediamo se, anche davanti agli esiti disastrosi di questa crisi
economica, il Ministro Tremonti abbia ancora il coraggio di accusare il Sud di cialtroneria, o
se non sarebbe più utile che il governo smettesse di farsi guidare dalla demagogia leghista
e iniziasse a dedicarsi seriemente alle priorità dell’ agenda nazionale.
E tra le priorità d’ azione ci sono le opere infrastrutturali della Calabria e la valorizzazione
delle risorse umane. Bisogna colmare il divario strutturale tra le diverse aree del Paese e
impegnarsi per una nuova formazione professionale, legata alle esigenze delle persone e all’
opportunità del mercato.
Per questo occorre ripristinare immediatamente le risorse sottratte per la messa in sicurezza
della SS 106, per la progettazione esecutiva del tratto della Statale Jonica compreso tra
Isola Capo Rizzuto e Mandatoriccio e per la viabilità provinciale e indirizzare investimenti
verso l’ agricoltura, i saperi, il turismo, la valorizzazione dei beni paesaggistici e ambientali.
Solo in questo modo possiamo sperare di frenare la folle corsa verso la marginalità e il declino, accelerata dal disinteresse delle politiche dissennate del governo e restituire alla Calabria, e a Crotone in particolare, che ancora paga il prezzo di una selvaggia
industrializzazione e di una irresponsabile deindustrializzazione, orgoglio e dignità.
Nicodemo Oliverio
Deputato, Capogruppo Pd
Commissione Agricoltura della Camera
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REGIONE CALABRIA
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
REGIONE CALABRIA
a situazione infrastrutturale in Provincia di Crotone registra un atavico ritardo rispetto al resto
del Paese, ragion per cui questa amministrazione regionale l’ha considerata, sin dal suo insediamento, tra le aree su cui intervenire cospicuamente in tal senso.
I problemi vissuti dal territorio sono noti a tutti ma, nonostante ciò, non bisogna cedere allo
sconforto, consapevoli che con il lavoro e la responsabilità di tutti gli attori politici ed istituzionali,
attraverso la costante azione della Comunità Europea in termini di sostegno ai progetti, si può
migliorare in maniera considerevole il sistema infrastrutturale calabrese ed, in particolar modo,
quello della provincia di Crotone. Il nostro impegno istituzionale e concreto è testimoniato dagli
interventi che la Regione realizzerà sul territorio crotonese, grazie alla rimodulazione del piano
finanziario dei fondi POR e FAS, dando attuazione alla propria strategia basata su tre priorità:
1. collegare i territori della fascia jonica con il versante tirrenico;
2. la mobilità delle merci e delle persone all’interno delle principali aree urbane regionali;
3. realizzazione del sistema logistico regionale che avrà nel Polo di Gioia Tauro il centro di
riferimento.
In particolare, circa 27 milioni di euro saranno investiti per il potenziamento delle trasversali
stradali e ferroviarie per l’interconnessione e l’interoperabilità fra il corridoio tirrenico e quello ionico. Sarà finalmente completata la messa in sicurezza della Statale 106 nel tratto tra Cirò e Le
Castella e verrà adeguato il sistema portuale attraverso un investimento di circa 9.500.000 euro
derivanti dall’asse 6 del POR.
Discorso a parte merita l’Aeroporto S. Anna, infrastruttura strategica per un territorio periferico,
a cui è stata destinata una fetta consistente, circa 45 milioni di euro, dei finanziamenti destinati
agli aeroporti calabresi; sempre nell’asse 6 del Por troviamo 17.651.000 euro dedicati all’Aeroporto Pitagora.
Sono, inoltre, previsti interventi di potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale e per
l’accessibilità delle aree interne. Infine, recentemente il Cipe ha deliberato ben 100 milioni di
euro per l’area di Crotone, fondi che sono stati inseriti nel piano per il Sud, per la riqualificazione
dell’area archeologica; un’opera fondamentale che può diventare anche infrastruttura strategica per un territorio da secoli vocato alla cultura ed al turismo. Le infrastrutture sono il volano
dell’economia di un territorio. Investire su di esse significa puntare sullo sviluppo. Con le infrastrutture, infatti, si possono risollevare le aree depresse rendendole più appetibili per gli investitori e favorendo gli scambi e la mobilità. Proprio per questo la nuova filosofia regionale in
tema di infrastrutture è quella di puntare su progetti immediatamente cantierabili, da realizzare
con fondi già disponibili. Inoltre, puntiamo a concentrare le risorse su grandi opere anziché disperderle su micro interventi che non contribuirebbero in maniera decisiva alla crescita infrastrutturale. Siamo certi che, come testimonia l’iniziativa della Camera di commercio, l’attivazione
di sinergie istituzionali unitamente alle capacità progettuali che la società crotonese sa esprimere, consentirà al territorio provinciale di ridurre il gap di sviluppo col resto del Paese.
L
Antonella Stasi
Vice Presidente
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REGIONE CALABRIA
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
REGIONE CALABRIA
o sempre ritenuto che il territorio crotonese soffra, più che di una vera e propria carenza,
di una “questione” infrastrutturale. L’ andamento degli appositi incontri svoltisi presso la Camera di Commercio, cui va riconosciuto una volta di più il merito della costituzione della “task
force” sulle infrastrutture, ha finito per confortarmi in questa percezione.
La “questione” è declinabile nella nostra dotazione di vie di comunicazione che, se in gran parte
obsolete e suscettibili quanto meno di essere ammodernate, possono, nelle condizioni date,
conoscere interventi di razionalizzazione in grado di renderle maggiormente efficaci circa una
funzione strategica cui, nella separatezza e nella precarietà odierne , non possono dar luogo.
In sostanza, e negli incontri della task force questa visione ha trovato unanime riscontro, tutte
le arretratezze del territorio riconducibili alla inadeguatezza delle sue infrastrutture, potrebbero
conoscere un netto avanzamento se solo si provvedesse a taluni rimaneggiamenti, tutt’altro
che finanziariamente onerosi, e allo sviluppo del sistema intermodale, processo quanto mai
agevole nella nostra realtà, come più avanti si cercherà di chiarire.
Dal punto di vista “politico” o, più semplicemente metodologico, l’iniziativa della Camera di Commercio è tanto più apprezzabile in quanto informata a quella coesione istituzionale che obiettivamente costituisce premessa imprescindibile nell’approccio politico verso questa e le altre
emergenze territoriali che necessitano di corale condivisione e univoca voce rappresentativa.
Lo stesso proposito di collegamento rapido sulla linea ferroviaria ionica mediante “metropolitana
leggera” stenta ad acquisire dignità progettuale esattamente nella nostra provincia, in cui era
stato ideato e che più di tutte le altre ne necessita.
E si tratterebbe di intervento dalla duplice funzione: rivitalizzazione della stessa linea, particolarmente utile quale via di comunicazione alternativa all’impraticabile e pericolosa 106, e opportunità infrastrutturale efficace e comoda per l’intera area sibaritide, e non solo, per la fruizione
dell’aeroporto S. Anna di Crotone. Esempio, insieme, di razionalizzazione e sviluppo intermodale. Quest’ultimo, in particolare, potrebbe conoscere un definitivo rilancio mediante il collegamento tra aeroporto-ferrovia e scalo portuale. Opportunità unica in grado realmente, da sola, di
promuovere dinamiche economiche, turistiche e civili quali definitiva premessa di complessiva
rinascita della nostra realtà. La diportistica, la crocieristica, orizzonti cui è rivolto lo sguardo dell’Amministrazione Comunale di Crotone, ne riceverebbero impulsi decisivi per un incremento significativo dell’intera economia.
Metodo e merito dunque del tavolo organizzato dalla Camera di Commercio, avendo già indotto
maggior coscienza da parte di tutti della possibilità concreta di dirimere finalmente la questione
infrastrutturale, meritano ulteriore approfondimenti dialettici e soprattutto slanci propositivi.
Personalmente attendo la prosecuzione di una attività preziosa ed irrinunciabile.
H
Emilio De Masi
Consigliere Regionale
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I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
REGIONE CALABRIA
vero: in quanto a infrastrutture e reti per la mobilità in provincia di Crotone, sembra sia stia vivendo ancora l’anno zero dei trasporti locali, regionali ed extraregionali. Eppure, si tratta di una
delle realtà che fu tra le più industrializzate e produttive del Meridione.
Le problematiche sono le stesse da decenni. Inutile elencarle, le conosciamo bene.Va da sé quindi
che, oggi come oggi, non è proprio più il caso di tessere pleonastici catastrofismi, di buttarsi giù. In
questo delicato momento storico per l’Italia e la Calabria, credo occorra rimboccarsi le maniche, attraverso una buona verve propositiva e una reale programmazione istituzionale, intesa come unica
via d’uscita dallo stallo in cui è sprofondato il territorio.
È proprio questo lo spirito con cui questo tavolo tematico - fortemente voluto dalla Camera di commercio di Crotone - è partito nel formare la cosiddetta Task force per il potenziamento delle infrastrutture sul territorio. La base di partenza è stata uno spirito propositivo e per niente autolesionista.
Sì, perché la situazione, qui da queste parti, è insostenibile, ma è destinata a cambiare volto nel
giro di pochi anni. Lo dico affidandomi alla certezza dei numeri e delle cifre investiti da questa giunta
regionale nel Piano regionale per il sistema delle reti e della mobilità nella parte riguardante la provincia di Crotone.
In tutto fanno 122 milioni di euro. Di questa somma, un importo di poco meno inferiore ai 50,5 milioni di euro (reperiti dalla Regione attraverso la rimodulazione dei Por 2007/2013 – Assi VI e VIII),
saranno impiegati per realizzare opere immediatamente cantierabili entro l’anno. Ulteriori 40,6 milioni di euro, già programmati con le stesse finalità di settore, andranno poi ad aggiungersi non appena verrà licenziata dal Governo la programmazione delle risorse per le aree svantaggiate previste
dai Par-Fas. Ma non è finita qui. Chiudono il cerchio i 31 milioni di euro rinvenuti dalla Regione attraverso diversi canali di finanziamento. Ma in che modo queste somme andranno a ridisegnare il
sistema delle reti e della mobilità in provincia di Crotone? Si tratta di un motore tripolare che rivitalizzerà porto, aeroporto e rete stradale. Si parte dai circa 27 milioni di euro previsti per il nuovo corridoio della statale 106 ionica; cui seguono i 45 milioni di euro programmati per l’ampliamento
dell’aerostazione “Pitagora”, la dotazione dei servizi e delle strumentazioni dello scalo crotonese;
e i 24 milioni di euro impegnati per l’adeguamento del sistema portuale. Non appena verranno
sbloccati i Fas, inoltre, si darà avvio alla realizzazione della cosiddetta metropolitana leggera di superficie che attraverserà la fascia ionica del Crotonese. A tale scopo, sono previsti 2,7 milioni di euro
per la realizzazione di sistemi per la mobilità sostenibile. Altri 6 milioni di euro serviranno ad acquistare materiale rotabile per Trenitalia già programmato all’interno del Sistema ferroviario metropolitano regionale. Circa 2,4 milioni di euro (sempre reperiti dai Fas), infine, verranno destinati al
Crotonese dalla Regione per il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale.
Insomma la mia fiducia e spero anche quella dei crotonesi è riposta tutta in queste cifre. Noi delle
istituzioni, però, dovremo vigilare affinché questa fiducia non svanisca nella lentezza di una politica che troppo facilmente, in passato, ha lasciato partire certi treni fondamentali per la Calabria.
È
Salvatore Pacenza
Consigliere Regionale, Presidente Comitato
per la qualità e la fattibilità delle leggi
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PROVINCIA DI CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
PROVINCIA DI CROTONE
’ nella consapevolezza dell’Amministrazione Provinciale che la problematica delle infrastrutture, insieme a quelle dell’ambiente e del paesaggio, delle risorse energetiche, del turismo e dei beni culturali, assume un rilievo centrale nelle politiche attive di sviluppo e
nell’elaborazione di un percorso di crescita funzionale alle caratteristiche e alle vocazioni del territorio.
Un territorio con adeguate infrastrutture è un territorio che cresce qualitativamente bene perché aiuta lo sviluppo dell’intero sistema economico con ritorni positivi sugli investimenti, sui livelli di reddito e sull’occupazione.
Purtroppo la provincia di Crotone è fortemente carente nella dotazione di infrastrutture di collegamento. Sono tristemente noti i disagi e le difficoltà che incontrano i suoi abitanti sia sul
piano della viabilità interna alla provincia sia per quel che concerne i collegamenti con il resto
della regione e del paese. Il crotonese evidenzia un livello di infrastrutturazione pari a 54,2 (Italia=100). Esso è penalizzato da alcune inadeguatezze croniche, che sono diventate un handicap insopportabile per un sistema territoriale che deve lottare con tutte le sue forze per uscire
dalla marginalità: rete ferroviaria non elettrificata e con una sola linea di binari per entrambe le
direzioni di marcia; un sistema stradale insufficiente, che ha come direttrici viarie principali la
strada statale 107, che collega il crotonese con la costa tirrenica e che nei mesi invernali deve
subire spesso gli inconvenienti del gelo e della neve, e la strada statale 106, che attraversa la
provincia longitudinalmente e che versa in condizioni tali da non consentire l’agevole collegamento ai diversi punti di snodo provinciali ed extraprovinciali. Questi elementi di debolezza strutturale determinano condizioni di precarietà e forti limiti alla circolazione delle persone e delle
merci e al raggiungimento dei mercati di sbocco. Alcune importanti infrastrutture, quali l’aeroporto “Sant’Anna”, i porti turistici di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cirò Marina, il porto commerciale di Crotone, pur presenti, hanno tuttavia un utilizzo effettivo nettamente inferiore alle loro
potenzialità e alle nostre necessità; occorrerebbero, infatti, alcuni interventi di adeguamento e
potenziamento per consentire un migliore e più efficiente raccordo tra di loro e con il resto del
sistema dei trasporti e un soddisfacente livello di servizi.
Centrale nei prossimi anni sarà il tema dei collegamenti tra l’Italia e l’Europa tramite i cosiddetti
Corridoi plurimodali, tra cui il Corridoio Adriatico o Corridoio VIII, che unirà l’Europa Centrale al
Mediterraneo orientale, attraversando sette regioni italiane, e il cosiddetto “Corridoio Meridiano”.
Quest’ultimo è un’ipotesi di infrastrutturazione di un’autostrada del mare che, partendo dalla
Turchia e da Cipro, arriva fino allo stretto di Gibilterra, ed è il corollario meridionale del Corridoio
V (Lisbona – Kiev). Il Corridoio Meridiano toccherebbe Israele, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria,
mentre in Italia interesserebbe la Calabria ionica e tirrenica e la Sicilia. Qualora riuscissimo ad
attivare gli investimenti suddetti, la provincia di Crotone si troverebbe al centro del crocevia tra
il Corridoio Meridiano, il Corridoio VIII e il Corridoio I: in pratica la svolta strategica del nostro territorio, sulla scia della tradizione mercantile, marinara e culturale della Magna Grecia. Crotone
e il suo territorio potrebbero avere la concreta possibilità storica di “introdursi” nei flussi mondiali
di merci e persone che nei prossimi decenni esploderanno nel bacino del Mediterraneo, anche
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e soprattutto a causa del protagonismo del gigante asiatico, che dopo tre secoli ritorna ad essere il cuore manifatturiero, finanziario e commerciale planetario. Inoltre, l’infrastrutturazione
portuale, se legata alle rotte marittime mediterranee, sarebbe un importantissimo fattore di localizzazione industriale e di investimenti.
E’ una partita che non possiamo perdere, pena l’esclusione nei prossimi decenni dai flussi commerciali e industriali mediterranei ed europei.
Se è questo lo scenario futuro, il nostro operato avrà come obiettivi prioritari:
• l’infrastrutturazione completa del porto turistico e commerciale della città;
• i finanziamenti per l’elettrificazione e il raddoppio della linea ferroviaria;
• un nuovo tracciato della 106;
• il sostegno permanente all’attività dell’ aeroporto.
L’Amministrazione Provinciale attribuisce, altresì, grande importanza alla realizzazione della
metropolitana leggera, che interesserà vaste aree regionali oggi penalizzate dalla vetustà del
sistema viario e ferroviario e il cui progetto di finanziamento ha compreso, dopo inspiegabili e
ingiustificate dimenticanze del recente passato, anche il territorio della provincia di Crotone.
Il collegamento veloce permetterà di raggiungere con enorme risparmio di tempi e di soldi i
punti nevralgici della mobilità regionale e sarà un supporto essenziale anche per il definitivo
decollo dell’aeroporto provinciale.
Nell’ambito dell’ambizioso progetto “Park to park”, che mira alla creazione di un unico sistema
parcale che comprende tutte le straordinarie ricchezze paesaggistiche e naturalistiche della
provincia (l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, la foce e il bacino fluviale del Neto, il Parco Nazionale della Sila), l’Amministrazione punta al rilancio del ruolo strategico della strada statale
107, la cosiddetta “silana-crotonese”, per renderla funzionale agli spostamenti turistici tra aree
parco di grande rilevanza naturale e ambientale. Allo stesso scopo sarebbe affascinante l’idea
di una ferrovia leggera che ripercorra il tracciato storico delle Ferrovie Calabro Lucane, ma
ugualmente interessante è la riscoperta, a fini turistico-ambientali, degli antichi tratturi, seguendo
i percorsi che intere generazioni hanno disegnato costruendo la civiltà del vino, dell’olio e del
pane.
Intendiamo agire, insomma, per superare tutti i limiti, le barriere, i blocchi che vincolano la mobilità e le comunicazioni delle nostre popolazioni e ne condizionano le prospettive di crescita, e
in questo senso vogliamo proporci, con programmi, proposte e progetti, quali soggetti attivi in
una fase che deciderà del futuro della nostra terra e del suo diritto ad essere pienamente, e con
tutti gli standard richiesti, provincia europea.
Stanislao Zurlo
Presidente
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COMUNE DI CROTONE
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COMUNE DI CROTONE
a grave crisi economica che stiamo attraversando, a cui si aggiungono Leggi di Stabilità e
Decisioni di Finanza Pubblica che si abbattono pesantemente sugli Enti Locali, stanno producendo drammatiche conseguenze sotto il profilo sia economico che sociale: crollo delle produzioni, dei consumi, della domanda interna, incremento della disoccupazione – specie
giovanile - peggioramento della qualità del lavoro. Il 28% dei giovani in Italia è senza lavoro e la
metà di chi lavora è precaria.
Uno scenario di contesto che in Calabria, ed a Crotone in particolare, assume proporzioni allarmanti, laddove la crisi economica, per ampiezza e storicità, è ormai divenuta strutturale e di
sistema. Per questi motivi, l’intento meritorio promosso dalla CCIAA di Crotone, di rendere operativa e non episodica una Task Force per il potenziamento infrastrutturale della Provincia di
Crotone deve essere sostenuto con forte senso di responsabilità istituzionale ed impegno collettivo.
Occorre uno shock positivo di rilancio dell’economia, attraverso una condivisione di obiettivi ed
un uso virtuoso della spesa pubblica e degli investimenti privati che permetta anche a Crotone
di invertire la rotta. L’investimento di medio-lungo periodo sulle infrastrutture, sulla logistica, l’intermodalità, i trasporti, appare, pertanto, ineludibile.
D’altronde, non è per nulla un caso se, in questi anni, l’Amministrazione Comunale si è impegnata attivamente con l’intento di mettere a sistema strumenti di programmazione e finanziamenti per dare un ruolo centrale all’intervento pubblico nella infrastrutturazione territoriale.
Abbiamo da sempre considerato centrale il tema dell’importanza delle infrastrutture – ed in tal
senso orientato programmi di intervento e finanziamenti - come strumento indispensabile per il
rilancio competitivo del territorio, come asse nodale attraverso cui cogliere le opportunità e non
i rischi derivanti dalla globalizzazione e dalla interdipendenza dei mercati.
I 23 milioni di euro stanziati per i Programmi di Sviluppo Urbano, per citare azioni concrete, rappresentano solo l’ultimo esempio della volontà di definire ed attuare uno sviluppo territoriale incentrato sulla modernizzazione del tessuto infrastrutturale e sulla rigenerazione economica e
sociale della città di Crotone. Potenziamento dell’aeroporto di Sant’Anna, ammodernamento
della SS 106 jonica, sviluppo della logistica portuale e rilancio commerciale del porto, qualificazione del sistema integrato di trasporti, rivestono per questa Amministrazione un’importanza
strategica per il riposizionamento economico della città di Crotone e della sua provincia.
La sfida dello sviluppo, dell’aumento delle capacità attrattive e competitive della città, del potenziamento delle funzioni economiche e sociali di Crotone, tuttavia, richiedono un impegno corale senza precedenti; gli scenari attuali impongono alle amministrazioni locali e a tutti gli agenti
di sviluppo di innovare metodi, comportamenti e modelli di intervento. La volontà di promuovere
una strategia condivisa di crescita, di stimolare la discussione ed il confronto interistituzionale
posta a fondamento dell’istituzione di questa Task force, certamente, rappresenta un salto di
qualità che fa ben sperare.
Peppino Vallone
Sindaco
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ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIAN. PAES. E CONS. DELLA PROVINCIA DI CROTONE
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’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Crotone ha
accolto favorevolmente e con entusiasmo il progetto per la costituzione della Task Force
ideato dalla Camera di Commercio. Di questo va dato merito al Presidente Roberto Fortunato
Salerno, con il quale spesso ci siamo confrontati e abbiamo condiviso una politica di sviluppo
locale necessaria e non più procastinabile. L’Ordine degli Architetti della provincia di Crotone,
che mi onoro di rappresentare, ha partecipato a tutti gli incontri, ritenedo importante la sinergia
dei soggetti interessati allo sviluppo del territorio. Riteniamo che un’idea di sviluppo si possa realmente portare avanti solo e se il contributo fornito dalle parti venga realmente recepito, condiviso, e preso in giusta considerazione dagli organismi locali. Più volte ed in diverse sedi
abbiamo ribadito che partendo da un Quadro Conoscitivo certo, dove sono evidenti le criticità
ed i punti di forza, si possa proporre ed attuare un’idea generale applicabile step by step. Condividendo credo, il pensiero di tutti i prtecipanti, riteniamo, che non è possibile scindere lo sviluppo di quest’angolo della Calabria da un potenziamento delle infrastrutture. Riteniamo
prioritario chiudere l’anello ferroviario sulla tratta Sibari-Catanzaro Lido almeno con una metropolitana leggera di superficie, che consenta in tempi accettabili la mobilità ed il raccordo con
le tratte elettrificate e più sviluppate. Questo favorirebbe lo sviluppo e l’ampliamento dell’aeroporto di S. Anna e la sua stessa sopravvivenza fondamentale per il territorio . Per questo chiediamo a tutta la politica Regionale, di far desistere dall’idea bipartisan di realizzare un nuovo
aereoporto a Sibari scongiurando l’ennesima battaglia fraticida tra le due realtà storicamente
contrapposte. E’ tempo di pensare globalmente, quest’idea comporterebbe enormi investimenti
per un opera che si aggiungerebbe ad altre già esistenti nella Regione Calabria che di per se
hanno grandi difficoltà di sopravvivenza - ad eslusione di Lamezia Terme. Sarebbe auspicabile
invece concentrare gli investimenti, per una Calabria a trecentosessanta gradi, sul potenziamento delle tratte della SS 106 non ancora avviate. Per questo condividiamo l’idea portata
avanti dall’Ordine degli Ingegneri ed appoggiata anche da noi in sede di contributi al QTR Regionale, circa la realizzazione di un tracciato alternativo a quello proposto dall’Anas lungo il vecchio tratto della ferrovia Calabra Lucana, per collegare Crotone a Sellia. Accorcerebbe il tratto
con una notevole riduzione dei costi. Per poi pensare ai restanti tratti direzione nord con un’arteria a due corsie allargabile a quattro con spartitraffico ed in quota senza intersezioni di più facile realizzazione. Ultimo punto del mosaico, il Porto. Riteniamo importante lo sviluppo ed il
potenziamento del porto di Crotone punto di forza per una provincia così piccola. La sua posizione strategica, rispetto al mediterraneo non può che favorire lo sviluppo del territorio ma anche
della Calabria intera. Inserito in un contesto che vede una metropolitana di superficie che scorre
parallela ad una ss 106 più moderna e scorrevole, collegate ad un Aereoporto efficiente avremo
una Calabria che viaggerebbe quasi alla stessa velocità senza più zavorre, divenendo realmente vortice catalizzatore del bacino del mediterraneo. Per questo nelle more delle indicazioni
dell’autorità portuale, è necessario pensare ad un Porto efficiente che sia di immediata realizzazione, rispetto ai canali di finanziamento, pensando anche e soprattutto ad una rete infrastrutturale cittadina ad esso collegata necessaria ad una ricettività idonea. Concludo affermando
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che l’Ordine degli architetti P.P.C. della provincia di Crotone dalla sua costituzione nel lontano
1995 ha sempre fornito il suo contributo di idee in modo disinteressato, a tutti i tavoli a cui ha
partecipato, nell’interesse del territorio, soprattutto sulle carenze infrastrutturali della Provincia.
Dobbiamo a malincuore registrare che i problemi a distanza di circa sedici anni che abbiamo trattato e che oggi continuiamo a trattare sono sempre gli stessi. Ci auguriamo che questa Task
Force faccia finire il tempo delle parole e che fra qualche anno riincontrandoci si possa dire trattiamo gli stessi problemi meno qualcuno . Per realizzare ciò bisogna applicare il detto: “ Uniti si
vince”.
Antonio Francesco Amodeo
Presidente
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ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CROTONE
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ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CROTONE
STRADA STATALE 106 :
La proposta consiste nella MODIFICA del MEGALOTTO 6
I punti di collegamento dovrebbero essere Simeri Crichi – Crotone.
• Tale collegamento dovrebbe seguire il nuovo tracciato proposto, in alternativa a quello esistente, riprendendo il vecchio percorso della Ferrovia Calabro Lucana (abbandonata dal
1970), percorso tutto pianeggiante che riduce notevolmente la distanza tra i due punti di collegamento e di conseguenza i costi di realizzazione.
• La distanza di collegamento dei punti non più 60 Km ma ridotta a 47 Km.
Pertanto il nuovo tracciato consiste nel prolungare il tratto già esistente della nuova SS 106 (costruito circa 15 anni fa e lungo 6 km) a Nord della Città di Crotone (loc. Passovecchio-Contrada
Gabella) non più in direzione dell’area industriale e del Centro Città (loc. Poggio Pudano), ma
seguendo il vecchio tracciato (abbandonato nel 1970) della ferrovia Calabro-Lucania che da
Crotone portava a Petilia Policastro.
In pratica solo questo tratto darebbe una sostanziale riduzione all’intero tracciato di collegamento da Crotone a Catanzaro, mentre l’altro serve a non attraversare i centri costieri di Botricello, Cropani Marina e Sellia Marina.
PORTO DI CROTONE
• La prima proposta è quella di considerare il porto di Crotone non ad esclusivo utilizzo industriale, ma correlarlo di altre e specifiche peculiarità, dalla nautica da diporto, alla pesca , all’attività crocieristica.
• La seconda proposta va nella direzione dell’utilizzo del porto di Crotone come distretto logistico ed intermodale, facendo riferimento alle caratteristiche sia intrinseche del territorio che
di acquisita specializzazione industriale delle maestranze crotonesi nel campo della carpenteria metallica, dell’impiantistica e dell’energia.
• Non ultimo e di particolare e non trascurabile effetto correlato è la presenza di un aeroporto
e di una ferrovia che renderebbe particolarmente appetibile il trasporto merci collegandolo
da una parte con il resto del mondo e dall’altra verso quel famigerato corridoio otto oggetto
di attenzione da parte dell’Ordine Professionale degli Ingegneri che già da tempo aveva allertato la regione Calabria, nell’Ambito delle osservazione al QTR Regionale, considerandolo
strategicamente necessario per un dialogo commerciale e di scambio con i paesi dell’Est
europeo.
AEREOPORTO
Il bacino d’utenza previsto per lo scalo crotonese è di circa 450.000 abitanti pari al 25% della
popolazione Calabrese.
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ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CROTONE
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Come espresso nelle osservazioni al QTRP* si evincono una serie di interventi tra cui il più significativo è l’allungamento della pista. Mentre come ultimo intervento citiamo “Studio di fattibilità per la realizzazione dell’aeroporto di Sibari” programma abbondantemente ribadito nelle
scelta pianificatorie al punto 5.1.1.4 del QTRP.
Ci sembra opportuno evidenziare come l’esigenza di un nuovo aeroporto a Sibari non ci sembra in alcun modo condivisibile non solo perché non confortata da nessuna analisi della domanda, a nostra conoscenza, che né dimostri la fattibilità economica ma anche per quanto
dichiarato nello stesso QTRP punto 2.1.4 punto B “ Le potenzialità di crescita dei tre scali calabresi sono significative (…) Tali potenzialità non sono pienamente espresse a causa della
mancanza di una strategia regionale di valorizzazione della specializzazioni degli aeroporti e di
cooperazione ed integrazione tra gli stessi scali”.
ALTRI SUGGERIMENTI:
• Realizzazione di un Piano di Mobilità Provinciale
• Istituzione di un Ufficio traffico nei Comuni con popolazione >15.000 ab.
Roberto A. Federico
Presidente
* L’Ordine degli Ingegneri ha trasmesso le Osservazioni al QTR nella loro integrale edizione, disponibili presso
gli uffici della Camera di Commercio di Crotone.
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COLLEGIO DEI GEOMETRI DI CROTONE
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COLLEGIO DEI GEOMETRI DI CROTONE
a task force per il potenziamento delle infrastrutture della Provincia di Crotone, organizzata
in un momento di crisi economica generalizzata ed in un territorio con le emergenze sociali
come la nostra Provincia, richiede alla classe dirigente la massima attenzione e la massima
concretezza.
Il nostro territorio soffre, per motivi che risalgono indietro nel tempo, di un disagio continuo poiché la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo e l’ammodernamento delle
poche esistenti, non hanno trovato mai realizzazione. Questo argomento è diventato spesso
materiale elettorale e oggetto di propaganda politica, ad ogni livello e ideologia.
Abbiamo spesso verificato come le infrastrutture mancanti sono tra le cause principali dell’arretratezza socio economico di questa terra e ben conosciamo l’importanza che queste hanno
come ricaduta positiva nella crescita del sistema economico crotonese.
L’impegno profuso, anche in questa occasione, dalla Camera di Commercio di Crotone è stato
sicuramente un momento di confronto costruttivo e alto valore sociale.
E’ stato, questo, un confronto delle sensibilità ed opinioni delle diverse parti sociali, dei diversi
soggetti pubblici e privati, di tutti gli ordini professionali.
Il confronto delle idee e delle opinioni rimangono comunque un dato estremamente positivo da
cui trarre risultati e indicazioni fondamentali per ogni intervento strutturale e infrastrutturale nel
territorio.
Il lavoro di affiancamento alla Camera di Commercio che abbiamo condotto come Collegio dei
Geometri di Crotone insieme agli altri ordini professionali è un risultato proficuo perché ha fatto
emergere punti di criticità macroscopici, lasciando aperti temi estremamente delicati su cui occorrerà lavorare per il loro superamento e consentire l’effettivo decollo in un territorio martoriato
come il nostro.
Quello che come Collegio dei Geometri di Crotone ci auguriamo è che dopo le parole arrivino
i fatti concreti e si avviino velocemente gli investimenti previsti in Calabria.
A nostro avviso vanno tenuti in debita considerazione i contenuti emersi proprio negli incontri
favoriti nella Task force.
La ferrovia ormai totalmente disattivata, potrebbe diventare una metropolitana di superficie e facilitare il collegamento tra Lamezia e Sibari. Avvicinandoci velocemente alla ferrovia veloce ed
all’autostrada.
Difesa ad oltranza dell’aeroporto allargandolo ai voli di linea low cost e cargo commerciali legati al mercato ortofrutticolo.
Poi c’è il porto. Ultimo argomento ma primo tra le risorse che possiamo utilizzare e mettere in
campo. Senza abbandonare la vocazione commerciale del nostro porto, allargandolo al comparto del trasporto passeggeri ed al porto turistico.
Come geometri, per quanto nelle nostre forze e nella nostra capacità professionale, siamo comunque pronti a dare il nostro contributo.
Anna Maria Oppido
Presidente
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AEROPORTO SANT’ANNA DI CROTONE
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AEROPORTO SANT’ANNA DI CROTONE
’importanza delle infrastrutture è strettamente legata alle attività economiche ed allo sviluppo del
territorio. La Camera di Commercio di Crotone ci ha coinvolto ai tavoli della Task force per la presentazione di proposte e di idee progettuali per il rilancio del tessuto economico del nostro territorio. E’ in tale ambito che si inserisce il progetto di sviluppo aeroportuale presentato di seguito.
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Premessa
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ENAC Ente Nazionale della Aviazione Civile hanno
per tempo intuito la necessità, per l’evoluzione del trasporto aereo, di fare uso sistematico di strumenti di programmazione. Il controllo costante mediante strumenti di indirizzo e di programmazione fondamentali come il “Piano Generale degli Aeroporti” e il “Piano Generale dei Trasporti”,
permette di verificare che gli obiettivi che si realizzano abbiano un “range” di scostamento molto basso
rispetto a quelli prefigurati. La Società di Gestione dell’Aeroporto di Crotone, in linea con le politiche nazionali, ha ritenuto necessario elaborare un “Progetto di Sviluppo Aeroportuale” per iniziare un processo di governo sostenibile e strategico del territorio. L’approccio tradizionale di
pianificazione, basato sull’analisi delle problematiche aviatorie locali, è stato in tempi recenti sempre più affiancato e completato da un livello più alto di pianificazione, nel quale non vengono valutati solo i bisogni e le questioni specifiche del singolo aeroporto, ma anche le più generali esigenze
di mobilità aerea delle regioni interessate, e le interazioni e ripartizioni di ruoli tra i diversi aeroporti
che vi sono situati. Questa impostazione risulta particolarmente idonea in quei contesti territoriali
caratterizzati dalla compresenza di più scali aerei, con bacini di traffico in parte più o meno importante sovrapposti, nei quali un’analisi del singolo aeroporto potrebbe portare alla sovrastima del
mercato potenziale e all’attribuzione di una molteplicità di funzioni che potrebbero invece più convenientemente essere distribuiti tra nodi aeroportuali limitrofi, evitando duplicazioni non giustificate
da effettive esigenze di mercato e favorendo le vocazioni proprie di ciascuno.
Valenze ed obiettivi del Progetto
L‘Aeroporto civile di Crotone ha predisposto il “Progetto di Sviluppo Aeroportuale”, inteso come
strumento propedeutico di controllo allo sviluppo dello scalo e di utilizzo del suolo, operando scelte
programmatiche per evitare, nei limiti del possibile, il rischio di assumere decisioni non rispondenti
alle previsioni a medio e lungo termine. Il “Progetto di Sviluppo Aeroportuale”, presentato in
ENAC nel mese di marzo 2011 e successivamente aggiornato nel mese di giugno, ha ricevuto nulla osta tecnico interlocutorio con nota prot. 0094279/IPP del 18.07.2011.
Lo scopo principale del PSA è quello di fornire le linee guida fondamentali per lo sviluppo delle diverse strutture, in modo che la domanda di trasporto prevista possa essere soddisfatta in termini
tecnicamente ed economicamente realizzabili, salvaguardando nel contempo le esigenze dell’intorno territoriale e tenendo presente le problematiche legate alle future potenzialità di crescita, relative all’attività di trasporto aereo. Il lavoro svolto ha preso avvio da un’analisi dello stato attuale
riferita sia al potenziale bacino di utenza che all’ambito aeroportuale vero e proprio, proseguendo
poi con l’individuazione delle previsioni di sviluppo dell’attività aeronautica per giungere alla proposizione delle linee di intervento necessarie a favorire lo sviluppo del sistema.
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Il Quadro di Riferimento Strategico Nazionale QSN 2007-2013
Priorità 6 del QSN – Reti e collegamenti per la mobilità.
La Priorità 6 del QSN - Reti e collegamenti per la mobilità al Cap. 5.1.4 illustra il quadro di riferimento
nazionale in cui la priorità si inserisce. Da qui si evince che: “L’accessibilità dei territori italiani è penalizzata sia dalle ridotte e inadeguate dotazioni infrastrutturali, sia, soprattutto, dall’esistenza di specifiche strozzature lungo gli assi e i collegamenti con i territori”.
Le regioni Obiettivo “Convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e in phasing-out (Basilicata), evidenziano, in rapporto alle altre della penisola, rilevanti gap in termini di accessibilità territoriale e mobilità di merci e persone. Per garantire le pre-condizioni di uno sviluppo equilibrato, l’Italia
va considerata come un unico spazio economico di vita, all’interno del quale garantire, colmando i divari fra le aree del Paese, reti e nodi logistici funzionali allo sviluppo, in coerenza con la vocazione ambientale e turistica del Paese e del suo Mezzogiorno (più ferrovie, più mare, più trasporto aereo) nel
rispetto delle compatibilità ambientali, con particolare riferimento alla qualità dell’aria, e con l’opportunità di un suo collegamento con alcune grandi direttrici europee mediterranee e balcaniche.
L’Accordo di Programma Quadro “Sistema delle infrastrutture di trasporto” APQ 2008
Linee di intervento Asse VII – Reti e Collegamenti per la mobilità del POR Calabria FESR 20072013 - Linea di intervento 6.1.2.2 – Adeguamento del Sistema Aeroportuale
La Linea di Intervento che va ad integrare le azioni previste nel PON “Reti e Collegamenti per la
Mobilità” per il traffico merci, prevede:
• la riqualificazione e il potenziamento delle aerostazioni passeggeri degli aeroporti di Reggio Calabria, Lamezia Terme e Crotone;
• la riqualificazione e il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi “land side” (piste, aree parcheggio per gli aeromobili, etc.) e “air side” (sistemi di controllo e assistenza alle fasi di decollo e
atterraggio, etc.) per il traffico passeggeri degli aeroporti di Reggio Calabria, Lamezia Terme e
Crotone;
• la realizzazione di infrastrutture eliportuali a supporto di alcuni servizi elicotteristici (soccorso medico, protezione civile, turismo).
Il Piano Strategico di Crotone 2007-2017 PS Giugno 2008
Il Piano Strategico “Crotone Città del Mediterraneo – 10 Miglia di storia”
I programmi “Corridoio Meridiano” e “Corridoio I” rappresentano un’opportunità irripetibile per risolvere i problemi di marginalità e di insufficiente infrastrutturazione di Crotone, del Crotonese e,
più in generale, di tutto il versante ionico calabrese. Oltre alla rigenerazione del porto e l’ammodernamento della 106 Ionica, sono considerate strategiche altre due azioni infrastrutturali: l’elettrificazione della ferrovia Ionica e il potenziamento dell’aeroporto di Crotone. Entrambe queste
infrastrutture rivestono un ruolo strategico per connettere al meglio il territorio e l’area vasta ionica
(sicuramente fino a Rossano-Corigliano) con il Corridoio I e l’Europa.
Il Progetto di Sviluppo Aeroportuale
Nella riorganizzazione dello scalo crotonese, particolare attenzione è stata posta allo sviluppo delle
infrastrutture di volo e riassetto dell’area terminale, nucleo vitale dell’aeroporto in quanto filtro prin-
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cipale di tutte le attività. Pertanto, pur affrontando ovviamente il problema della pianificazione del
sistema aeroportuale nel suo complesso, è necessario, soprattutto, adeguare l’area air- side e
l’area landside, in relazione al volume di traffico aereo futuro. Gli interventi previsti sono stati suddivisi in tre fasi principali, allo scopo di ottimizzare, a seconda delle necessità ed in rapporto all’incremento del traffico aeroportuale, la ricettività dello scalo. Le soluzioni proposte sono orientate
a una riorganizzazione urbanistica del tessuto operativo e di programmazione degli interventi per
fasi logiche rapportate all’effettiva disponibilità economica-finanziaria, e prevedono anche l’acquisizione di aree da sottoporre a vincolo ritenute necessarie per non compromettere l’ampliamento
organico delle singole unità sia operative che commerciali.
Linee generali di intervento del PSA
Si individuano di seguito le seguenti linee generali di carattere urbanistico.
Acquisizione terreni per:
- ampliamento sedime aeroportuale per prolungamento pista;
- ampliamento sedime aeroportuale a tutela dei vincoli aeronautici;
- aree per insediamento di funzioni compatibili.
Criteri generali adottati nel PSA
I criteri adottati per individuare la destinazione d’uso delle nuove zone ritenute necessarie per l’adeguato sviluppo aeroportuale, sono sostanzialmente i seguenti:
• mitigare l’inquinamento acustico e ambientale;
• vincolare il territorio con una fascia di rispetto, oltre il confine aeroportuale, per evitare insediamenti urbani incompatibili con l’attività aeroportuale;
• consentire un adeguato sviluppo delle infrastrutture di volo e delle zone terminali passeggeri e merci;
• assicurare una contiguità territoriale dei terreni vincolati per i futuri insediamenti aeroportuali;
• garantire una separazione tra l’attività aeroportuale passeggeri e merci
Lo Sviluppo del traffico passeggeri
Il progetto per lo sviluppo del traffico passeggeri dell’aeroporto di Crotone si basa sui seguenti principali criteri:
• adeguamento delle infrastrutture Air Side;
• ampliamento e ristrutturazione funzionale dell’ Aerostazione passeggeri;
• intervento delle Istituzione ed Enti Locali;
• accordi e trattative in corso con alcuni Vettori.
L’implementazione del Progetto di Sviluppo Aeroportuale, con l’adeguamento delle strutture Air
Side, la depenalizzazione della pista di volo, l’entrata in funzione dell’ ILS, consentirà di supportare
operativamente le iniziative commerciali intraprese recentemente dal Management della Società
di Gestione. Come noto, il posizionamento dell’aeroporto di Crotone è stato fortemente penalizzato,
nel passato, dalla precarietà dei collegamenti aerei, in contrasto con la riconosciuta appetibilità del
territorio sia in termini di risorse naturali che di disponibilità logistiche.
Oggi appare evidente come le Istituzioni e gli Enti Locali abbiano ben compreso che, senza un
adeguato sostegno finanziario, risulta difficile soddisfare le richieste che l’attuale mercato pretende
di ottenere. In particolare, il segmento dei Vettori Low-cost, ma anche in qualche misura dei Vettori
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AEROPORTO SANT’ANNA DI CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Legacy, richiede sia un sostegno finanziario per le fasi di start-up di nuovi collegamenti che infrastrutture adeguate a garantire l’economicità della loro gestione con l’erogazione, da parte degli aeroporti, di servizi efficienti, veloci e sempre meno costosi, con tempi di rotazione degli aeromobili
molto più ridotti rispetto al passato e con l’utilizzo di sistemi informatici dedicati.
D’altra parte, è opinione ampiamente condivisa il fatto che in Calabria, stante la carenza delle reti
stradali, marittime e ferroviarie, solo lo sviluppo del traffico aeroportuale potrà consentire la
crescita economica del territorio sia per le conseguenti ricadute di tipo diretto che indiretto
e indotto. E’ altresì noto che l’area del Crotonese ha una maggiore capacità di accoglienza dei
flussi turistici rispetto alle altre località della regione e, quindi, l’aeroporto S.Anna ha la sua principale vocazione in questo settore. Dal 2015 entreranno in funzione, come previsto nel presente Progetto di Sviluppo Aeroportuale, sia le nuove infrastrutture Air Side, con il prolungamento della pista
e opere collaterali, che quelle Land Side, con la radicale ristrutturazione e ampliamento funzionale
dell’Aerostazione, e ciò rende lecito prevedere un discreto incremento del traffico passeggeri anche
in funzione dell’acquisizione e conseguente impiego dei nuovi aeromobili opzionati dalle maggiori
compagnie nazionali. In linea con quanto previsto dallo “Studio sullo Sviluppo Futuro della Rete Aeroportuale Nazionale”, recentemente pubblicato da Enac, il traffico passeggeri previsto al 2025 è stimato in 500.000 passeggeri.
Prima Fase di Sviluppo - 2011/2015
La prima fase di attuazione degli interventi previsti dal Progetto di Sviluppo Aeroportuale è da ritenersi importante agli effetti dell’assetto ottimale dell’aeroporto in quanto in essa si sviluppano zone
e settori di fondamentale importanza operativa che di fatto richiedono un urgente impegno economico-finanziario per la sua realizzazione, al fine di eliminare le attuali criticità.
La prima fase di sviluppo dell’Aeroporto di Crotone comprende i seguenti principali interventi:
1. Prolungamento della Pista di Volo esistente di 500 metri lato testata 35;
2. Sistema di atterraggio strumentale di precisione Ils Cat 1 e nuovo sentiero di avvicinamento
semplificato ALS 420m idoneo per attività in Cat.1 RWY17 (a cura ENAV - acquisizione e lavori);
3. Ristrutturazione ed ampliamento dell’ aerostazione passeggeri, adeguamento impianti e opere
esterne
3.1 Adeguamento normativo, riassetto funzionale e distributivo dell’aerostazione passeggeri –
Fase Transitoria e opere complementari inerenti la safety e la security aeroportuale;
4. Area Land-side - Ampliamento parcheggi e nuova viabilità di accesso;
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AEROPORTO SANT’ANNA DI CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
5. Realizzazione Area Tecnica:
a. Officina,
b. Ricovero mezzi di rampa;
6. Messa in sicurezza sedime aeroportuale :realizzazione ed adeguamento viabilità perimetrale
interna e nuova recinzione aeroportuale con uscite con video-sorveglianza ;
7. Area ecologica: Realizzazione impianto di depurazione;
8. Area Deposito temporaneo rifiuti;
9. Guardiola Varco doganale;
10. Mitigazione impatto ambientale.
Seconda Fase di Sviluppo - 2016/2020
La seconda fase di sviluppo dell’Aeroporto di Crotone comprende i seguenti principali interventi:
1. Viabilità e parcheggi:
a) Ampliamento parcheggi a raso,
b) Completamento viabilità interna di servizio e recinzione;
2. Rifunzionalizzazione e riutilizzo della Vecchia Aerostazione Passeggeri: Aeroclub, scuola di volo;
3. Area Cargo:
a) Piazzale merci e tratto via di rullaggio e bretella di collegamento pista di volo,
b) Edificio polifunzionale (magazzini, depositi, sistema del freddo, logistica) e parcheggi;
4. Demolizione e ricostruzione Hangar Speci;
5. Opere per l’efficientamento energetico: realizzazione di pensilina con fotovoltaico;
6. Ampliamento area deposito carburanti e recinzione;
7. Area Ecologica: completamento (bottini di bordo, magazzini rifiuti speciali, olii, ecc);
8. Mitigazione ambientale e arredo urbano.
Terza Fase di Sviluppo - 2021/2025
La terza fase di sviluppo dell’Aeroporto di Crotone comprende i seguenti principali interventi:
1. Adeguamento infrastrutture di volo:
a) realizzazione via di rullaggio e bretelle di collegamento verso le testate 17e 35;
b) ampliamento Piazzale aeromobili lato nord.
2. VIABILITA’ E PARCHEGGI.
a) Nuova viabilità perimetrale esterna
b) Completamento viabilità interna e parcheggi enti di stato e dipendenti
c) Area parcheggio mezzi di rampa
3. Area Cargo: Palazzina uffici servizi operativi;
4. Area Tecnica: Ampliamento Caserma V.V.F;
5. Intermodalità aeroporto-porto:
- avvio della programmazione strategica per l’intermodalità.
6. Intermodalità aeroporto-città:
- avvio della programmazione strategica per l’intermodalità.
7. Mitigazione ambientale e arredo urbano.
Marcella Maggiori
Direttore generale
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AUTORITÀ PORTUALE DI GIOIA TAURO
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
AUTORITÀ PORTUALE DI GIOIA TAURO
el dibattito, in corso, in merito allo sviluppo e al potenziamento delle infrastrutture provinciali di Crotone, il contributo dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria, che
estende la propria circoscrizione sul porto di Crotone, si sviluppa attraverso la definizione del
Piano regolatore portuale che, al momento, è in via di redazione. Si tratta di uno strategico strumento di pianificazione dello sviluppo dello scalo, chiamato ad essere elemento trainante della
crescita economica della città e dei suoi dintorni. In seno alla “Task Force per il potenziamento
delle infrastrutture della provincia di Crotone” l’obiettivo della Autorità portuale è quello di sensibilizzare e mettere in evidenza l’importanza strategica del Piano regolatore portuale che definisce, al suo interno, la programmazione dettagliata della crescita futura dell’area portuale e
di conseguenza dell’intero territorio provinciale.
Il porto di Crotone, del resto, è sempre stato e così sarà nel futuro, una strategica risorsa infrastrutturale che ha il compito di trainare l’economia del Crotonese e, quindi, anche della Calabria.
A tale proposito, l’Autorità portuale, in vista di una programmazione che definisca lo sviluppo del
porto pienamente inserito nel contesto economico del territorio che lo ospita, sta ricevendo i vari
input che giungono dagli enti locali e dalle associazioni di categoria al fine di redigere un Piano
che risponda pienamente alle esigenze di sviluppo e di crescita dell’intera area crotonese. E’
chiaro, quindi, che nella redazione del Piano regolatore portuale sarà data risposta a diverse esigenze di sviluppo territoriale. Tra queste, sarà affrontata la ridefinizione dell’area industriale che
esprime la necessità di essere riconvertita, soprattutto, dal punto di vista commerciale. Allo
stesso tempo il Piano contemplerà le esigenze manifestate dal settore peschereccio e del mercato ittico. La naturale vocazione crocieristica dello scalo, inoltre, sarà pianificata al fine di inquadrare questo settore al centro dell’economia portuale e della città.
Infine, ma non per ultimo, sarà dato ampio spazio, in una parte ben definita dell’area portuale,
alle attività da diporto nautico che avranno la possibilità di estendersi anche ai grandi panfili.
In conclusione, l’Autorità portuale con la redazione del Piano regolatore portuale getta le basi
programmatiche di uno sviluppo di lungo periodo del territorio provinciale all’interno del quale
il Porto riveste importanza strategica.
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CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA DI CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA DI CROTONE
l porto di Crotone si trova sulla costa orientale meridionale della Calabria in posizione Lat.
39°05’N Long. 017°08’E. Il porto è diviso da due bacini contigui ma non comunicanti denominati:
• Bacino Nord, ubicato a NE della città. L’imboccatura è orientata a NW ad ha una larghezza
utile di circa 200 metri con un fondale di circa metri 9,80 ed un bacino di evoluzione di 500
metri
• Bacino Sud, ubicato a ESE della città. L’imboccatura è orientata a SSW ed ha una larghezza
utili di metri 50 con fondali di metri 2 al centro e 4,00 verso il fanale verde, con fondali operativi di metri 3.00 alle banchine.
All’attualità, all’interno dei bacini portuali si possono individuare tre macro-aree, in funzione
delle attività marittime svolte:
1. Macro area commerciale ubicata presso la banchina di Sottoflutto del porto nuovo di Crotone (Bacino Nord), all’interno della quale si svolgono le operazioni di imbarco/sbarco merci
da navi mercantili;
2. Macro area pesca caratterizzata dalla presenza di una importante flotta peschereccia distribuita tra il bacino nord ed il bacino sud.
3. Macro area diportistica ubicata prevalentemente presso il bacino Sud (porto vecchio).
Ciò posto, atteso che l’offerta in campo turismo-nautico non appare adeguata per una Regione
come la Calabria che vanta più di 800 Km di coste, questa Amministrazione, in piena sintonia
con il manifestato intendimento della Autorità Portuale di Gioia Tauro di voler favorire, anche attraverso lo strumento concessorio, una parziale riconversione del porto commerciare agli usi turistici/diportistici, ha dato impulso ad un proprio studio preordinato a verificare, attraverso la
preliminare analisi delle strutture esistenti, la possibilità di incrementare l’offerta dei posti barca,
attraverso interventi di riqualificazione e riassetto dei bacini portuali.
Sono state quindi sottoposte all’esame dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, in sede di riunione
di Comitato, soluzioni tese ad ottimizzare l’utilizzo degli spazi e relativi specchi acquei portuali.
In particolare, è stata rappresentata l’esigenza di individuare nell’ambito del porto commerciale
una area da destinare all’ormeggio, in sicurezza, di tutte le imbarcazioni da pesca, anche di
quelle che attualmente stazionano nel porto vecchio. Tale prioritaria individuazione consentirebbe di imprimere al porto vecchio, nella sua totalità, la destinazione di porto turistico. In tal
caso, l’attuale capienza del bacino portuale del porto vecchio potrebbe essere incrementata di
circa 200 imbarcazioni mediante il semplice posizionamento di nuovi pontili galleggianti negli
specchi acquei antistanti la banchina di Ponente ed il Molo vecchio.
Quale mero contributo di pensiero, e fermo restando le competenze dell’Autorità portuale di
Gioia Tauro in tema di elaborazione del Piano regolatore Portuale (da sottoporre successivamente all’adozione del Comitato portuale, previa intesa con il Comune di Crotone), il sottoscritto
ha prospettato l’ipotesi di inserimento nel redigendo Piano regolatore portuale di Crotone la
previsione di un’area da destinare alla realizzazione di un cosiddetto “Porto a secco”. Tale
soluzione progettuale che è considerata, da più parti, la nuova frontiera del diportismo nautico,
risolutrice delle problematiche legate alla fruizione ed allo sviluppo della nautica minore fino a
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CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA DI CROTONE
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
8/9 mt., è capace di offrire alaggi e vari sicuri e veloci, usando sistemi di presa, rilascio e movimentazione improntati alla massima semplicità costruttiva
ed alla massima funzionalità.
La realizzazione di una sorta di “Sistema portuale
turistico integrato” (imbarcazioni fino a 24 mt. nel
porto vecchio, natanti sino a 10 mt. nel porto a
secco e navi da diporto superiori a 24 mt. nel bacino Nord) potrebbe consentire al bacino del porto
Vecchio di Crotone di assolvere alla funzione di elemento di cerniera con il territorio circostante, costituire cioè una “porta” di accesso all’entroterra,
capace di promuovere il turismo nautico e balneare
della zona limitrofa (con ovvi riflessi positivi anche
su quello culturale e paesaggistico) e di contribuire
allo sviluppo socio/economico locale anche attraverso il proprio indotto occupazionale. Si ritiene idonea a tale scopo anche la destinazione di parte di
una vasta area l’area di circa 15.000 mq. ubicata
Esempi di porto a secco
tra i bacini Nord e Sud, attualmente oggetto di lavori
di bonifica conseguenti alla dismissione del deposito costiero della “MERIDIONALE PETROLI s.r.l.”. La creazione e gestione dei “Porti a secco”
consente il raggiungimento di un duplice importante obiettivo: da un lato, fornire una efficace soluzione, “sociale” ed ecologica, all’attuale carenza di ormeggi per barche inferiori a 10 metri e,
dall’altro, costituire una risposta alla necessità di riservare completamente gli specchi acquei alle
unità di maggiore stazza, alleviando il porto dalla presenza di piccoli scafi che troverebbero sistemazione a secco in area adiacente. Per quanto riguarda, in particolare, la realtà portuale
crotonese, la realizzazione di un “Porto a secco” consentirebbe alla portualità turistica di compiere un balzo in avanti nell’offerta di posti barca, in quanto alla possibilità di alare le unità di piccole dimensioni, creando una ulteriore capacità ricettiva di circa 500/1000 posti barca, si
affiancherebbe l’offerta di posti barca per unità di dimensioni medio/grandi (imbarcazioni fino a
24 metri) all’interno degli specchi acquei del bacino Sud, mentre il bacino Nord del porto sarebbe
destinato ad ospitare esclusivamente le unità di maggiori dimensioni (navi da diporto). La cennata ipotesi di riqualificazione complessiva e di destinazione delle aree portuali sarà prospettata in fase di stesura del piano regolatore portuale, attualmente in corso di redazione, nonché
presso il Comitato portuale in sede di adozione definitiva dello stesso. Peraltro, anche la valorizzazione presso gli altri Enti territoriali delle analisi sviluppate nel presente documento programmatico potrebbe contribuire in maniera prodromica alla individuazione delle strategie di
sviluppo del turismo nautico, diportistico e balneare della provincia di Crotone.
Nicola Freda
Comandante
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MARINA DI CROTONE SpA
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
MARINA DI CROTONE SpA
ell’ambito delle infrastrutture cruciali per lo sviluppo del territorio della provincia di Crotone,
un’importanza strategica riveste il porto.
“MARINA DI CROTONE” S.p.a. è una società interamente pubblica il cui l’assetto definitivo sarà
il seguente:
COMUNE DI CROTONE: 47,5%
CCIAA DI CROTONE:
47,5%
LEGA NAVALE DI KR:
5,0%
N
LA STRATEGIA:
Il principio guida che la società intende adottare nell’avvio e nel prosieguo della propria attività è il
rispetto delle attività esistenti, purchè in regola con le norme vigenti, ed il loro sviluppo e successo.
La strategia della società è incentrata sulla pubblica utilità ed a tal fine impegnerà le sue energie
non solo operando come soggetto ordinatore e propulsore delle modeste e disarmoniche attività
esistenti sul porto e dintorni, ma anche come soggetto regolatore del mercato impedendo, per
quanto è nelle proprie possibilità e con gli opportuni paletti, che eventuali soggetti esterni, apportatori di capitali, non si trasformino in idrovore delle risorse del territorio.
A tal fine sarà utile una corretta gestione del consenso attraverso interlocuzioni costanti con Istituzioni e Parti Sociali.
Sarà altresì indispensabile garantire l’assoluta sicurezza a persone e cose (in alcuni casi di altissimo valore) non solo predisponendo le misure più idonee di sicurezza ma soprattutto stimolando
una costante vicinanza con le forze dell’ordine, elemento questo di grande dissuasione per la criminalità organizzata e non.
Questa vicinanza è stata già sperimentata in aeroporto, anche nella fase realizzativa, con risultati
pienamente soddisfacenti.
Attraverso il progetto si intende inglobare il porto nel suo centro cittadino sia dal punto di vista urbanistico che da quello socio-economico.
Si intende realizzare il più grande ed importante quartiere della città all’interno del quale dovrà prevalere la qualità della vita dei cittadini e la qualità dei servizi alle imprese e ai diportisti. Attraverso
la richiesta di sdemanializzazione delle aree circostanti l’intero porto e che saranno affidate alla
“MARINA DI CROTONE” con precisi vincoli, si intende realizzare il recupero ambientale di zone fortemente degradate e che costituiranno un elevato valore aggiunto per la realizzazione dell’intero
progetto. Si intende promuovere lo sviluppo delle imprese del territorio nei settori della nautica,
della cantieristica, dell’artigianato di qualità, dei servizi, del turismo, delle energie rinnovabili e quant’altro di diretto ed indotto sarà possibile generare con la realizzazione di un “MARINA” che a regime supererà i 1000 posti barca anche di dimensioni medio-grandi.
PORTO, AEROPORTO E LORO COLLEGAMENTO FERROVIARIO:
Un elemento di forte coerenza lo si rileva nella sinergia che sicuramente sarà realizzata tra
porto ed aeroporto e si ricorda che, per quanto riguarda l’aeroporto, la Camera è socio di mag-
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INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
gioranza. La sinergia tra le due infrastrutture sarà ancora più efficace se e quando sarà realizzato il collegamento ferroviario tra la stazione di Isola C.R. e l’aeroporto e quello tra la stazione
di Crotone e l’area portuale. E’ facile immaginare quanto sarà apprezzato da un diportista il potere scendere dall’aereo, magari il venerdì sera, e poter raggiungere la propria barca in pochi
minuti tramite una metropolitana di superficie per ripartire con la stessa semplicità e comodità
al lunedì mattina.
LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE:
E’ da osservare che su Crotone è stato localizzato, dalla Regione Calabria, il polo tecnologico
per le energie rinnovabili che a breve sarà operativo; Alcune tra le sperimentazioni che saranno
perfezionate riguardano l’eolico d’altura e le costruzioni eco-compatibili ed energeticamente autosufficienti.
La società si impegna a realizzare e/o a far realizzare i manufatti necessari secondo i principi
di eco-compatibilità e del risparmio energetico; è auspicabile che già nelle fasi iniziali del progetto si utilizzerà l’intera estensione del molo foraneo per l’installazione di impianti di eolico d’altura che potrebbero generare l’energia elettrica necessaria all’intera area portuale creando per
la società una notevole fonte di reddito con un impatto visivo particolarmente gradevole (trattasi
di particolari aquiloni che prenderanno il vento ad una quota di circa 300 metri).
I MEZZI:
La realizzazione dell’intero progetto sarà resa possibile attraverso una o più delle seguenti forme
di finanziamento:
– Apporto di capitale pubblico
– Finanziamenti da istituti di credito
– Prestiti partecipativi a termine
– Apporti finanziari di uno o più soggetti imprenditoriali con specifiche competenze, da ricercare
attraverso bando pubblico internazionale previa cessione di quote azionarie e/o mediante
sub-concessione di aree e/o servizi.
LE FASI REALIZZATIVE:
– Realizzazione pennello e sistemazione parte interna molo foraneo
– Allestimento banchine porto nuovo, realizzazione impianti e struttura di servizio
– Realizzazione impianto di eolico d’altura sul molo foraneo
– Realizzazione raddoppio molo Giunti per attracco pescherecci e mercato ittico
– Realizzazione stazione marittima crocieristica, cantiere nautico e porto a secco 1° lotto
– Realizzazione strutture ricettive, di servizio e commerciali su aree sdemanializzate
– Banchinamento “spiaggia delle forche”, cantiere nautico e porto a secco 2° lotto.
Napoleone Guido
Consigliere
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MARINA DI CROTONE SpA
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Allegati al contributo di Marina di Crotone SpA
LE AREE RICHIESTE IN CONCESSIONE:
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MARINA DI CROTONE SpA
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
LE IDEE CONDIVISE SUL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL PORTO:
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LEGA NAVALE ITALIANA - CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
LEGA NAVALE ITALIANA - CROTONE
uale presidente della LNI faccio parte del C.D.A. del Marina di Crotone S.p.A. Il progetto proposto del Marina rispecchia a pieno la linea di pensiero di LNI.
Tutti i soggetti, attori di questa Task Force, sono concordi che bisognerebbe intercettare e trattenere, anche per l’intero periodo invernale, le imbarcazioni che oggi sono soltanto in transito
per fare rifornimento di carburante.
Bisogna quindi creare le strutture recettive e parallelamente creare altre tipologie di interventi,
accoglienza per navi da crociera, attivazione dell’area pesca fino ad arrivare alla ulteriore riqualificazione urbana, etc.
Tutto condivisibile ma, esiste una problematica propedeutica a qualunque nuovo e pur splendido progetto: la messa in sicurezza dei due bacini portuali, quello nord e quello sud (porto vecchio).
Per quello a sud sono 10 anni, 20, non sappiamo più da quanto tempo se ne parli; disegni, progetti, finanziamenti annunciati e poi scomparsi.
Le imbarcazioni, nel porto vecchio, in inverno non possono sostare perché non è sicuro e quindi
è impensabile che si possano accogliere imbarcazioni in tale periodo. Non è sicuro e qualsiasi
modificazione urbana e gestionale si possa immaginare è pura fantasia se non si procede alle
operazioni di messa in sicurezza; sono sufficienti probabilmente 100 metri lineari di banchina.
Il bacino nord, dove si ritiene dover intervenire in maniera molto importante, ha lo stesso problema di messa in sicurezza per i venti del quadrante settentrionale.
Anche qui è propedeutica in maniera assolutamente essenziale, la creazione di infrastrutture
idonee a preservare l’intero bacino dai venti del nord. Pertanto, se non si fa ciò, ogni discorso
è pura fantasia.
Q
Giovanni Pugliese
Presidente
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RFI
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
RFI
ell’ambito della Task force sulle infrastrutture RFI ha partecipati ai lavori, in particolare al tavolo tecnico su strade e ferrovie, per mettere in evidenza lo stato dell’arte della rete ferroviaria della provincia di Crotone che viene riassunta nei paragrafi che seguono.
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Focus sulla rete ferroviaria nella provincia di Crotone
Linee ferroviarie RFI in Calabria: Battipaglia – Reggio Calabria (374 Km db), Eccellente – Rosarno (via Tropea) (67 Km), Metaponto–Reggio Calabria (430 Km), Lamezia T. – Catanzaro (46 Km), Paola – Cosenza (26 Km), Sibari – Cosenza (64 Km).
Caratteristiche della linea Metaponto-RC interessante la provincia di Crotone: Km 430
a semplice binario, con trazione Diesel nella tratta Sibari-Melito PS, velocità min/max
90/150 Km/h, categoria C3 (peso ass. 20 T), n° stazioni 57, n° fermate 8, treni n°43/gg,
potenzialità max n° 85 treni/gg.
PRINCIPALI INTERVENTI DI INVESTIMENTO E POTENZIAMENTO LINEE
REALIZZATI IN AMBITO REGIONE CALABRIA
LINEE TUTTE: Attrezzaggio linee con Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT), Attrezzaggio linee
con sistema telefonia mobile GSM-R ; Obiettivo: aumento livelli di sicurezza sull’intera rete.
Lamezia - CZ: Variante Catanzaro Lido-Settingiano; Obiettivo: riduzione tempi di percorrenza
CZ-Lamezia
LINEA RC-Melito PS: Raddoppio; Obiettivo: Realizzazione linea metropolitana area Reggio C.
€, 2010
Costi sostenuti per Manutenzione Ordinaria, Straordinaria, Investimenti: 2009 €. 126 ML€
€. 107 ML€
€, 2011 (previsione) €. 126 ML €
PRINCIPALI INTERVENTI DI INVESTIMENTO E POTENZIAMENTO LINEE
PREVISTI IN AMBITO REGIONE CALABRIA
LINEA RC-Melito PS: Completamento piazzale Melito, costruzione nuove fermate Annà di Melito ed Aeroporto Reggio C., per servizio metropolitano sulla tratta Melito – Reggio C. –
Villa SG – Rosarno; ultimazione lavori entro il 2012; costo 14 milioni €; Obiettivo: Realizzazione linea metropolitana;
GALLERIE: adeguamento a norma delle lunghe gallerie (oltre 500 mt.); Obiettivo: adeguamento
alla normativa sulla sicurezza delle gallerie (2012- 2018);
€);
BATTIPAGLIA – REGGIO CALABRIA: adeguamento tecnologico ed infrastrutturale (230 ML€
Obiettivo: incremento della potenzialità e delle prestazioni della linea nonchè della qualità della circolazione, riduzione tempi percorrenza (2012-2016);
ITINERARIO MERCI GIOIA TAURO - TARANTO : velocizzazione linee Cosenza – Sibari – Ta€); Obiettivo: sviluppo del corridoio ferroviario per il transito merci, con
ranto (153 ML€
adeguamento del peso assiale ammesso, rettifica tracciato, messa a modulo e velocizzazione di alcune stazioni;
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RFI
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
Linea ferroviaria nell’ambito della Provincia di Crotone
(METAPONTO – REGGIO CALABRIA): tratta Crucoli-Roccabernarda Km 77, Stazioni n. 10
(Crucoli, Cirò, Torre Melissa, Strongoli, P.M. Gabella G. – Crotone, P.M. Isola Capo Rizzuto,
Cutro, PM S.Leonardo, Roccabernarda), di queste, quelle aperte al pubblico sono n° 7 (Crucoli, Cirò, Torre Melissa, Strongoli, Gabella G., Crotone, Cutro). La Stazione di Crotone è classificata “Silver” e rientra nella carta dei servizi. Nella tratta Crucoli-Roccabernarda insistono
N°17 PL.
Esiste una galleria di 2723 m tra le stazioni di Cutro ed Isola Capo Rizzuto (galleria Cutro)
Costi per Manutenzione Ordinaria e Straordinaria sostenuti ambito Provincia KR: 2009 1
ML€, 2010 2 ML€, 2011 0,6 ML€
PRINCIPALI INVESTIMENTI ESEGUITI NELLA PROVINCIA DI CROTONE
STAZIONI: Velocizzazione di S. Leonardo di Cutro (armamento+IS) € 600.000, Velocizzazione
di Isola C.R. (armamento+IS) € 260.000, Adeguamento PRG staz. Cirò € 1.600.000,
Realizzazione sottopasso Cirò € 900.000; Tutte le stazioni sono state oggetto di intervento di MS e di riqualificazione nel biennio 2007-2009
LINEA: Risanamento massicciata e lavori al binario per complessivi 5.700 m 2,2 ML€, lavori
di completamento relativi all’ampliamento del ponte ferroviario al Km. 231+760 sul torrente Passovecchio in Comune di Crotone € 210.000
INVESTIMENTI IN CORSO NELLA PROVINCIA DI CROTONE: Realizzazione di n° 2 sottovia
carrabili in Comune di Crucoli, località Principe e Piana Grande, che miglioreranno sensibilmente la viabilità del Comune ionico; le opere rientrano nel programma di RFI per l’eliminazione dei passaggi a livello, con un investimento complessivo di 3 milioni di euro, di cui 1,85 a
carico di RFI; gli interventi consentiranno la chiusura del Passaggio a Livello al Km 185+973, in
località Principe.
INTERVENTI DA REALIZZARE NELLA PROVINCIA DI CROTONE: Sono previsti interventi di
arredo, di rinnovo dei ricoveri viaggiatori e di rifacimento della segnaletica di sicurezza nell’ambito delle stazioni oltre alla normale attività di MO e decoro; soppressione del PL Km
200+313, a Cirò Marina, per il quale è stata stipulata apposita convenzione con Il Comune che
dovrebbe redigere il Progetto Esecutivo del sottovia sostitutivo del PL; soppressione PL Km
209+456, in comune di Melissa, con Progetto esecutivo terminato; Si è in attesa che il Comune
firmi la convenzione già approvata in schema. A breve sarà avviata l’attività negoziale per l’appalto dei lavori; Lavori di adeguamento della galleria Cutro al DM 28/10/2005 sulla sicurezza
delle gallerie ferroviarie (previsione 2016).
Giuseppe Cataldo
Responsabile Direzione territoriale
e produzione
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SICUREZZA STRADALE PROVINCIA DI CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
SICUREZZA STRADALE PROVINCIA DI CROTONE
Sistema Informativo Territoriale e Centro di Monitoraggio
per la Sicurezza Stradale Provincia di Crotone
1. INCIDENTALITÀ
al 01 giugno del 2007 il Centro di Monitoraggio Provinciale della Sicurezza Stradale della
Provincia di Crotone è in convenzione con ISTAT per il rilievo degli incidenti stradali rilevati
dalle Forze dell’Ordine che devono essere obbligatoriamente trasmessi per far parte della base
dati ufficiale italiana. A tal fine gli ultimi dati a disposizione elaborati dal Centro di Monitoraggio
Provinciale per la Sicurezza Stradale sono quelli relativi al 2010.
D
Nel 2010, la Provincia di Crotone ha registrato 261 incidenti stradali con vittime. Tali incidenti
hanno provocato la morte di 18 persone ed il ferimento di 470 utenti della strada di cui 20 pedoni feriti e due pedoni morti, con tassi rispettivamente di 10,4 morti e 270,4 feriti ogni 100 mila
abitanti. Pur presentando una leggera contrazione dell’ incidentalità che caratterizza l’anno 2010,
l’evoluzione dell’ultimo quinquennio (anni 2006/2010) è rappresentato da dinamiche costanti in riferimento ai tassi di mortalità (una media di 10,5 per ogni 100 mila abitanti), mentre in riferimento
ai tassi di ferimento si evidenzia un decremento sostanziale nell’anno 2010 rispetto al tasso medio
quinquennale (pari a 291,3). La media degli incidenti che si sono verificati negli ultimi cinque anni
è pari a 268,2 incidenti/anno che hanno sviluppato una media di 503,8 feriti/anno e 18,2
morti/anno. L’anno 2010, rispetto ai dati del quinquennio precedente, mostra una variazione in diminuzione del 2,7% degli incidenti, del 6,7% dei feriti e una diminuzione del 1,1% dei morti per una
complessiva diminuzione del costo sociale del 4,4%. L’analisi dell’incidentalità disaggregata per
le diverse categorie di strada mette in evidenza un generale addensamento degli incidenti sulla
rete delle strade statali e sulle strade urbane1. Nel dettaglio si evidenzia che:
• sulla rete statale si sono verificati 91 incidenti nel 2010 (il 34,9% del totale provinciale);
• la rete delle strade provinciali è stata teatro di 46 incidenti (il 17,6% del totale provinciale);
• sulla rete urbana si sono verificati 124 incidenti (il 47,5% del totale).
Il numero di morti più elevato si registra sulle strade statali (12 deceduti, il 66,7% del totale), cui
seguono le strade comunali (4 deceduti) e le strade provinciali (2 deceduti). Il numero dei feriti più
elevato si registra sulle strade comunali (209 feriti, il 44,5% del totale) e sulle strade statali (193
1
La provincia di Crotone non presenta rete autostradale.
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
feriti). L’indice di gravità più elevato si registra sulle strade statali con 5,85. In relazione ai morti, la
convergenza verso la categoria delle strade stradali appare ancora più marcata. I 18 morti complessivi della provincia si sono infatti localizzati prevalentemente sulle strade statali (12 morti pari
al 66,7% del totale). Sulla rete delle strade urbane si sono invece registrati 2 morti (l’11,1% del totale). Sulle strade provinciali infine si è registrato un solo morto nel corso del 2004.
Elaborazione Centro di Monitoraggio Prov. Kr su dati Istat
Differenziando i dati di incidentalità si può facilmente verificare che gli incidenti stradali si sono
verificati per il 56% in ambito urbano e per il 44% in ambito extraurbano. In ambito extraurbano
si concentra il 83% dei morti e il 48% dei feriti. L’analisi dei dati comunali di incidentalità evidenzia
il primato del territorio ricadente nel Comune di Crotone (oltre il 54% dei sinistri), viene seguito
dal territorio del Comune di Cirò Marina (11%) e i territorio di Isola di Capo Rizzuto (7%). Il comune
che presenta il più alto indice di gravità è Mesoraca (25), i comuni che presentano i più alti indici di
lesività sono Carfizzi, Cotronei, Santa Severina, e Strongoli (200) e il comune che presenta il più
alto indice di mortalità è Mesoraca (33). Il 78% degli incidenti stradali avvenuti in ambito urbano
sono avvenuti nel comune di Crotone ed un altro 14% nel comune di Cirò Marina. Degli incidenti
stradali avvenuti su strada provinciale il 17% sono avvenuti nel comune di Cirò Marina e il 14%
nel comune di Crotone. Gli incidenti stradali avvenuti su strada statale per il 40% sono avvenuti
sul territorio del comune di Crotone e per il 20% su quello di Isola Capo Rizzuto.
Elaborazione Centro di Monitoraggio Prov. Kr su dati Istat
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I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
I lesi su strade comunali per il 71% avvengono nel Comune di Crotone e per 14% avvengono nel
comune di Cirò Marina. Dei feriti sulle strade provinciali il 18% sono avvenuti nel comune di Cirò
Marina e il 15% nel comune di Cutro. Sono Crotone, Cutro e Mesoraca che si dividono i decessi
avvenuti sulle strade comunali e identica situazione si presenta sulle strade provinciali. Dei decessi
avvenuti sulle strade statali il 42% sono avvenuti nel comune di Isola Capo Rizzuto e il 17% rispettivamente nei comuni di Crotone e Strongoli.
Dall’analisi dell’incidentalità per tipologia di intersezione stradale si desume che il 49% dei sinistri
avviene in rettilineo, il 34% in incroci e intersezioni segnalate e il 4% in rotatoria. Gli incidenti mortali invece avvengono per il 78% in rettilineo come anche il 50% dei feriti.
La tipologia di incidente più frequente risultano essere gli scontri (123 incidenti su un totale 261)
che hanno provocato 240 feriti e 13 morti. La tipologia di sinistro che fa rilevare un indice di mortalità più alto è l’infortunio per caduta da veicolo (100) che fa registrare anche un indice di gravità
elevato. Mentre l’indice più elevato per lesività risulta essere l’urto con veicolo in fermata (267).
Analizzando i dati relativi all’età e al sesso, si evidenzia un netto spostamento delle quote maggiori
di ferimento verso le categorie di età che vanno dai 18 ai 31 (39% femmine e 61% maschi) anni
che vanno man mano diminuendo con l’avanzare dell’età. Un particolare riferimento va dato alla
fascia d’età 14-17 anni che presenta un indice di gravità molto elevato (3,8) e la fascia d’eta 68-79
anni che presenta un altro indice di gravità molto più elevato (13,8).
Il sesso femminile è sicuramente quello meno coinvolto in incidenti stradali mentre quello maschile
fa registrare un notevole interessamento a partire dai 14 anni.
2. FLUSSI DI TRAFFICO
Il censimento dei flussi di traffico sulle strade provinciali, costituisce una banca-dati essenziale per individuare i “punti critici” di congestione nonché le principali relazioni di mobilità delle persone e delle merci indotte dai principali poli attrattori e generatori di traffico.
Costituisce quindi un supporto agli operatori del settore che si trovano a dover valutare alternative di regolazione della circolazione, degli interventi di progettazione e di manutenzione
stradale e per attivare azioni a favore della sicurezza stradale.
I rilievi vengono effettuati su quei tratti di rete provinciale maggiormente coinvolti da fenomeni
di congestione, di incidentalità o di livello di servizio poco soddisfacente.
La città di Crotone con le sue attività del terziario avanzato ad essa connesse rappresenta un
grosso polo attrattore, generando una notevole mobilità tramite delle relazioni di scambio sia a
livello locale che provinciale.
Le sezioni di rilievo al cordone mostrano come i flussi relativi all’area sud della provincia sono
più elevati rispetto alle altre sezioni.
I dati relativi ai rilievi di traffico effettuati sulle sezioni interne alla SS106 ricadente nel territorio
della provincia di Crotone, effettuati in periodi diversi dell’anno, mostrano come il tratto a maggior traffico è quello compreso tra il km 241 e il km 250.
A conferma di ciò sono state effettuate rilevazioni sui tratti di strada Anas, provinciali e comunali che si innestano sul tratto in questione.
La città di Crotone, con i suoi uffici e le attività commerciali, rappresenta il polo attrattore del
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I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
traffico provinciale e ciò è avvalorato dai dati relativi ai rilievi fatti sui tre ingressi principali della
città (sez 2,3 e 4).
Allo stato attuale i volumi di traffico rilevati all’interno del centro abitato del Comune di Crotone
sono stati effettuati con macchinette radar all’ingresso della città di Crotone e disponibili sul SIT
della Provincia di Crotone. I dati, fino ad oggi rilevati, evidenziano che dall’ingresso SUD della
città passano complessivamente 16.150 veicoli al giorno (di cui 13.874 veicoli leggeri e 2.277
veicoli pesanti), i veicoli in uscita sono 8.112 al giorno (di cui 7.176 i veicoli leggeri e 935 i veicoli pesanti) mentre i veicoli in entrata sono 8.039 al giorno (di cui 6.697 i veicoli leggeri e 1.341
i veicoli pesanti), l’ora di punta di passaggio dei veicoli pesanti è tra le ore 8 e le ore 9 e tra le
ore 16 e le ore 17 dei giorni feriali, mentre i veicoli leggeri mantengono un passaggio costante
che si sviluppa tra le ore 8 e le ore 18 intorno a 1.100 passaggi all’ora. Il limite di velocità, fissato a 50 km/h viene superato dal 54% degli autoveicoli e la velocità operativa è di 61 km/h.
Dall’ingresso NORD della città passano complessivamente 12.944 veicoli al giorno (di cui
12.217 veicoli leggeri e 726 veicoli pesanti), i veicoli in uscita sono 6.594 al giorno (di cui 6.305
i veicoli leggeri e 289 i veicoli pesanti) mentre i veicoli in entrata sono 6.350 al giorno (di cui
5.913 i veicoli leggeri e 437 i veicoli pesanti), l’ora di punta di passaggio dei veicoli pesanti è tra
le ore 8 e le ore 9 e tra le ore 17 e le ore 18 dei giorni feriali, mentre i veicoli leggeri mantengono un passaggio costante che si sviluppa tra le ore 9 e le ore 19 intorno a 1.100 passaggi all’ora (con un buco di 750 alle ore 15). Il limite di velocità, fissato a 50 km/h viene superato dal
12% degli autoveicoli e la velocità operativa è di 50 km/h.
Dall’ingresso NORD della città (consortile) passano complessivamente 12.425 veicoli al
giorno (di cui 10.596 veicoli leggeri e 1.829 veicoli pesanti), i veicoli in uscita sono 6.559 al
giorno (di cui 6.104 i veicoli leggeri e 455 i veicoli pesanti) mentre i veicoli in entrata sono 5.866
al giorno (di cui 4.492 i veicoli leggeri e 1.374 i veicoli pesanti), il passaggio dei veicoli pesanti
è costante tra le ore 8 e le ore 16 intorno ai 170 veicoli all’ora, mentre i veicoli leggeri hanno un
ora di punta che si sviluppa tra le ore 12 e le ore 13. Il limite di velocità, fissato a 50 km/h viene
superato dal 86% degli autoveicoli e la velocità operativa è di 85 km/h.
Fabio Bruno Pisciuneri
Responsabile
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COMITATO SPONTANEO PRO 106
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
COMITATO SPONTANEO PRO 106
a diversi anni conduco una battaglia civile che ha come scopo quello di richiamare sulla Calabria ed in modo particolare sul territorio della Provincia di Crotone l’interesse del Governo
centrale e dell’Anas al fine di risolvere l’annosa problematica riguardante la Strada Statale 106
Ionica, meglio conosciuta come “strada della morte”.
Istituito un Comitato Spontaneo “Pro S. S. 106” ha immediatamente operato, tanto che tutte le
attività sono state riconosciute a più livelli.
Ritengo doveroso evidenziare che il tratto di Statale in questione conserva un tracciato che risale pressoché a più di mezzo secolo fa, assolutamente inadeguato, dissestato ed impercorribile, condizioni queste che comportano da sempre innumerevoli e strazianti incidenti mortali.
Tale tratto è percorso anche da molteplici TIR, autobus di linea, mezzi pesanti e molto spesso
anche da macchine agricole per raggiungere i campi, che peggiorano ulteriormente la situazione.
Recentemente ho appreso del via libera, da parte del Cipe, ai finanziamenti infrastrutturali per
il Sud, ma non emerge, purtroppo, l’erogazione di alcun finanziamento per la S.S: 106 Ionica nel
tratto Crotone – Sibari, nonostante i continui incontri, le varie promesse, i molteplici impegni, le
tante rassicurazioni, le manifestazioni eclatanti, anzi, l’inserimento nei finanziamenti della trasversale Firmo – Sibari, rappresenta senza dubbio l’isolamento del crotonese con conseguenti
ripercussioni irreparabili sul turismo, sull’economia e sullo sviluppo del luogo.
Le strade, la ferrovia, le telecomunicazioni sono i fattori chiave per un futuro sviluppo economico
e sociale per un paese come il nostro, questa importanza delle infrastrutture continuerà ad accentuarsi poiché l’economia, sempre più interconnessa, dipende da infrastrutture funzionali e
funzionanti, in quanto è impensabile potenziare il porto, l’aeroporto senza prima rafforzare le tradizionali vie di comunicazioni. A tal proposito si faccia riferimento alla nota inviata al Sottosegretario delle Infrastrutture e Trasporti, On.le Misiti, prot. n. 13489 dell’8.08.20111, con cui il
sottoscritto ha comunicato un nuovo accorato appello di urgente intervento per la ristrutturazione
ed ammodernamento del citato tratto di strada statale 106, Crotone – Sibari.
Alla luce di quanto sopra, si ribadisce che questo Comitato concorda pienamente nel potenziare
tutte le infrastrutture provinciali, ma ritiene che la priorità assoluta non può essere la ristrutturazione ed ammodernamento della citata S.S. 106 che consente il collegamento tra l’area del
Crotonese con le province e le regioni limitrofe.
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Ferdinando Amoruso
Presidente
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Disponibile presso gli uffici della Camera di Commercio di Crotone
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ASSOCIAZIONE 106 “TOMMASO MONTEROSSI”
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
ASSOCIAZIONE 106 “TOMMASO MONTEROSSI”
’associazione 106 Tommaso Monterossi movimento impegnato da circa due anni nell’opera
di sensibilizzazione rispetto alla sicurezza stradale sul tratto Crotone-Catanzaro, è lieto di
aver preso parte alla Task Force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone,
dichiarandosi disponibile ad appoggiare ogni iniziativa volta a promuovere azioni positive ed interventi sulla SS 106 con spirito collaborativo in piena sinergia d’intenti. La Task Force è stata
occasione utile per un proficuo confronto sulle problematiche della SS 106 ma anche e soprattutto sulle prospettive di miglioramento strutturale, funzionale e logistico dell’area, dal canto nostro, in qualità di associazione, in coerenza con precedenti impegni già portati a compimento,
crediamo che la comunicazione su tali situazione di criticità ma anche di sviluppo sia strumento
fondamentale. Ecco perché è sempre stata nostra cura evidenziare tali aspetti tramite i media
locali e nazionali¸non da ultimo l’associazione ha accompagnto il capo redattore della rivista
Quattroruote, Emilio Deleidi in un’inchiesta sulle strade assassine d’Italia, tra cui, ovviamente,
non poteva mancare la SS 106. Si è così avviato un reportage dell’aprile 2011 condotto sul
campo nel tratto attenzionato dell’arteria, con il supporto dell’associzione, che ha permesso al
mensile di realizzare un focus crudo ma veritiero, su quella che è la triste realtà della statale.
Ed ancora consapevoli della mancanza di fondi che affligge il sistema infrastrutturale siamo costantemente proiettati in azioni positive volte all’eliminazione dei suddetti deficit economici. A tal
fine l’otto maggio 2011 l’associazione 106 Tommaso Monterossi si è resa promotrice accanto
agli enti locali principali ed all’Anas del primo “In concerto per la Vita”, evento benefico che ha
portato alcuni tra i più importanti artisti del panorama canoro regionale ad esibirsi in un grande
ed entusiasmante concerto per la raccolta di fondi da devolvere alla messa in sicurezza della
SS 106. Grande successo di pubblico, in particolare tra le fasce più giovani e per questo fatalmente più inclini alla trasgressione di quelle che sono le regole base del viaggiare sicuri. L’obiettivo comune dell’associazione è quello di trasformare la frustrazione e la rabbia della collettività
in interventi concreti sul territorio. Piccoli ma significativi passi per raggiungere, attraverso la
comunicazione e la voglia di fare, l’educazione alla guida sicura insieme alla consapevolezza
che, uniti si possono vincere tutte le sfide della vita, per la vita.
L
Francesca Monterossi
Presidente
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ANCE - COLLEGIO COSTRUTTORI EDILI - CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
ANCE - COLLEGIO COSTRUTTORI EDILI - CROTONE
’importanza e la strategicità delle opere infrastrutturali necessarie per supportare le attività
economiche e favorire lo sviluppo sono talmente “ovvie e condivise” da non meritare ulteriori
considerazioni e valutazioni.
E’, piuttosto sul coacervo dei ruoli e delle competenze dei livelli politici e burocratici che occorre
incisivamente intervenire per ottenere che le analisi e le proposte, che certamente non mancano, siano tradotte in fatti nel più breve tempo possibile.
Il comparto delle Costruzioni, rappresentato da ANCE CROTONE, pur nell’attuale contesto di
grave e generalizzata crisi economica, si conferma, secondo le analisi e gli studi più recenti
(Polos 2011, Banca d’Italia 2011) il primo comparto industriale della provincia e l’unico, anticiclico settore in grado di assicurare una rapida risposta in termini economici e soprattutto occupazionali.
Quanto più celermente si concluderanno le procedure decisionali e si renderanno effettivamente
fruibili le necessarie risorse finanziarie, tanto più si potrà giungere all’apertura dei cantieri che
costituisce lo spartiacque tra l’esercizio delle parole e la concretezza dai fatti.
Non si può non dare atto alla Camera di Commercio di Crotone ed al Suo Presidente di avere,
con caparbietà ed impegno, coinvolto con taglio pragmatico ed operativo le categorie economiche e professionali per la predisposizione di proposte e di idee progettuali volte al comune
intento di contribuire al rilancio del tessuto economico e sociale del nostro territorio.
L
Luigi D’Alessandro
Presidente
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CONFCOMMERCIO CROTONE
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
CONFCOMMERCIO CROTONE
el ringraziare la Camera di Commercio di Crotone per l’importante iniziativa approntata con il progetto Task force per il potenziamento delle infrastrutture della provincia di Crotone, corre l’obbligo di
fornire il ns. punto di vista riguardo al tema de quo. Bisogna rilevare che la dotazione di infrastrutture determina migliori condizioni di sviluppo di un territorio e si acuisce durante le fasi di crescita economica,
una quantità adeguata di infrastrutture e, soprattutto, un’elevata qualità dei servizi forniti da esse sono
fattori chiave per la competitività. Negli ultimi decenni la globalizzazione del commercio e del turismo mondiale è derivata non solo dalle politiche di globalizzazione, ma anche dalla grande innovazione che ha
coinvolto le telecomunicazioni, i trasporti e le tecniche di immagazzinamento e stoccaggio. I sistemi di
infrastrutture nel nostro territorio soffrono, come è noto, di un grave ritardo nei confronti del resto del
paese, in altre zone si è investito si per abbassare i costi legati alla logistica, in modo da sviluppare un
efficiente trasporto multimodale via container, aumentando il coordinamento tra ferrovie, porti aeroporti
e strade; da noi è mancato un programma di sviluppo, in questo modo è aumentato il divario della dotazione infrastrutturale rispetto alle altre province.
Dunque, affinché il territorio del crotonese raggiunga livelli di altre zone più sviluppate è necessario che
vi sia un vero programma di investimenti mirati a colmare le ingenti lacune che abbiamo accumulato sul
fronte delle infrastrutture, a partire dalle direttrici di nostro interesse ritenute fondamentali per le comunicazioni trans europee. Da dove partire quindi? Da quello che c’è, porto ed aeroporto; il porto, per la sola
posizione geografica dovrebbe consentire al territorio di ricoprire un ruolo strategico di piattaforma logistica nel mediterraneo, in quanto essa costituisce per natura un canale privilegiato di accesso per i carichi diretti verso l’Europa centrale. Il porto di Crotone potrebbe costituire il punto di collegamento tra
l’Unione Europea, le nazioni nordafricane e gli Stati che hanno sbocchi sul Mar Nero. Tra l’altro, il forte
sviluppo delle economie asiatiche ha fatto crescere di molto il traffico marittimo nel Mediterraneo diretto
verso l’Europa, su cui i porti italiani hanno un vantaggio competitivo, quantificato in 3/4 giorni di navigazione in meno rispetto alle strutture portuali presenti nel Nord Europa. La realizzazione di posti barca,
inoltre, è un presupposto indispensabile per aprire la porta del Mediterraneo favorendo il turismo diportistico e da crociera, ritenuti i due segmenti di maggiore interesse per i trend in atto nel mercato delle vacanze. Per quanto concerne, invece, lo scalo aeroportuale S. Anna, bisogna rilevare come questo sconti
la mancanza di un piano di integrazione tra i diversi scali nazionali, così come la mancanza di politiche
di sviluppo territoriale. In futuro la gran parte della redditività degli aeroporti dipenderà dallo sviluppo di
alcune funzioni legate al real estate, come uffici, alberghi e parchi tecnologici. Per questo motivo la competitività dello scalo sarà condizionata dalla sua integrazione con il tessuto economico circostante. Lo
stato in cui versano le nostre strade si commenta da solo, i collegamenti ferroviari ad alta velocità previsti nel meridione sono ancora in fase di progettazione, pertanto lo sviluppo di aeroporti, anche di piccole
dimensioni, potrà sfruttare la domanda inespressa presente. Bisogna, a nostro avviso, prevedere un
confronto politico e culturale sulle politiche di sviluppo a necessario sostegno della loro ideazione ed attuazione. Sarebbe necessario fare interagire l’esistente con un progetto sinergico per garantire la sussistenza delle infrastrutture presenti, consapevoli che da ciò dipende la possibilità di un effettivo
miglioramento delle condizioni socio economiche della nostra terra.
Alfio Pugliese
Presidente
N
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FIT-CISL CALABRIA
INFRASTRUTTURE, LEVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
FIT-CISL CALABRIA
IL POTENZIAMENTO INFRASTRUTTURALE UN OBIETTIVO PER LA CRESCITA
E LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
’invito del Presidente, della C.C.I.A.A. di Crotone, a partecipare ai lavori della “Task Force per
il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone”, è stato accolto, con grande entusiasmo, dalla segreteria generale della Fit-Cisl Calabria.
Gli obiettivi del progetto e le modalità di confronto, con i vari soggetti attivi sul territorio, evidenziavano un modello di approccio teso a valorizzare un momento di “partecipazione attiva”.
Un coinvolgimento esteso per una tematica di grande attualità che, la FIT-CISL Calabria, da
tempo la sollecita, su tutto il territorio regionale, in quanto una delle priorità essenziali per realizzare, in maniera organica, quella rete infrastrutturale e dei servizi per la mobilità, indispensabili
per valorizzare le potenzialità territoriali, in un’ottica di stretta relazione regionale, nazionale ed
internazionale.
Un’iniziativa che ci ha visti partecipi e che ci ha consentito di mettere a fuoco la frammentazione
e l’inadeguatezza delle infrastrutture esistenti, quindi, le reali necessità d’intervento atte a potenziarne le capacità e la funzionalità.
A tal fine, la Fit-Cisl ha ritenuto importante sollecitare interventi per sviluppare una rete integrata
in grado di generare efficacia ed efficienza dei servizi per una mobilità intermodale, essenziale
per la piena sostenibilità di un moderno sistema dei trasporti, in cui, l’aeroporto, il porto, la ferrovia e le strade devono essere elementi sinergici per la reciproca sostenibilità.
In tale ottica, il Porto e l’Aeroporto, quali infrastrutture essenziali per lo sviluppo dell’area, per
svolgere a pieno la loro funzione, anche in relazione alla forte vocazione turistica del territorio,
devono essere integrati e sostenuti da una continuità di servizi intermodali con collegamenti, ferroviari e stradali, veloci ed efficienti. L’auspicata metropolitana leggera, sulla linea ferroviaria
Crotone – Rossano – Corigliano – Sibari oltre a garantire i collegamenti con le principali aree
urbane, può diventare l’asse portante di un più esteso sistema integrato atto a garantire un’efficiente mobilità locale che mette in rete anche i centri urbani dell’entroterra.
La messa in sicurezza della rete stradale e l’ammodernamento della S.S.106 sono le altre priorità fondamentali.
In tale contesto, come Fit-Cisl, abbiamo espresso l’auspicio che il lavoro della “Task Force”
possa essere di stimolo affinché la politica e le istituzioni facciano la loro parte in termini di “pianificazione e di governance del sistema in generale”.
Questo serve per finalizzare ed ottimizzare al meglio le risorse disponibili e dare avvio ad nuovo
“Modello di Sviluppo” che nella realizzazione, di un moderno “Sistema delle Infrastrutture, dei
Trasporti e della Logistica”, trova il suo asse portante di modernità, efficienza ed attrattività territoriale.
Un sistema quindi che, al tempo stesso, è una priorità ed un obbligo per mettere a disposizione
della comunità quei “Beni Collettivi” quali sono le infrastrutture e i servizi di mobilità, attraverso
i quali, ognuno potrà avere le opportunità di avviare, con successo, una qualsiasi attività, sfrut-
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FIT-CISL CALABRIA
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
I quaderni della Camera di Commercio di Crotone
tare le potenzialità professionali, territoriali e quindi generare progresso economico e sviluppo
sociale e produttivo sul territorio.
La provincia di Crotone, come la Calabria nel suo insieme, ha fortemente bisogno di tutto ciò e
per questo, sosteniamo da tempo, che un’idea forte di sviluppo, passa da “Una nuova Politica
per le Infrastrutture, i Trasporti e la Logistica” ed è in tale direzione che, il progetto della C.C.I.A.A.
e i lavori della “Task Force”, rappresentano qualcosa d’importante.
L’auspicio della FIT-CISL Calabria è che, quanto intrapreso, venga opportunamente ripreso e finalizzato alla realizzazione degli investimenti necessari per garantire gli attesi servizi ,per la
mobilità, funzionali al rilancio delle preponderante vocazione turistica e commerciale del territorio che va oltre i confini provinciali.
Annibale Fiorenza
Segretario Generale
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UIL CROTONE
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
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UIL CROTONE
a costituzione di una Task Force, fortemente voluta dalla Camera di Commercio di Crotone, può e deve
costituire una ghiotta occasione per determinare una visione ampia, ma soprattutto in riga con le mutate
condizioni dei mercati e della domanda. Tutto sommato lo scenario, inteso nel senso della dotazione infrastrutturale del territorio provinciale, è davvero sconfortante: un aeroporto in perenne crisi logistica, organizzativa e funzionale, anche se in questi ultimi tempi si intravedono spiragli intorno ai quali poter costruire
un’azione di rilancio; un porto dalle grandi ed inutilizzate potenzialità; una ferrovia candidata ad occupare una
postazione privilegiata nel museo delle cose che furono ed infine, una strada di cosiddetta grande comunicazione, che non solo non costituisce, nè mai ha costituito, aiuto alcuno allo sviluppo del territorio ma assume sempre più i connotati di una fabbrica della morte. Eppure tutti, ma proprio tutti, ci attardiamo in
continuazione a sostenere che la soverchia povertà infrastrutturale rappresenta una grave limitazione a
qualsiasi forma di sviluppo, ma possiamo affermare a qualsiasi forma di crescita culturale e sociale. Perché
si consumano insidiose e spesso inconsapevoli forme di isolamento che finiscono per compromettere la voglia di fare e di misurarsi, di intraprendere e di competere. Ciò detto, e senza riempire ulteriormente i “cahiers de doléances”, perché la moltitudine di problematiche che attanagliano il territorio sono davvero tante
e davvero troppe, mi limiterò a sostenere una tesi non alternativa, anzi complementare, al lavoro egregio e
già svolto dalla Task Force. Se le cose che ci vengono comunicate sono esatte, la quasi totalità dei fondi è
destinata ad interventi verticali con l’obiettivo di rafforzare le infrastrutture materiali e immateriali della regione:
trasporto ad alta velocità, trasporto ferroviario locale, potenziamento delle principali arterie, sviluppo del sistema aeroportuale e degli snodi della logistica, sostegno alle energie rinnovabili, sviluppo della rete a banda
larga, strumenti per la formazione del capitale umano. L’obiettivo di questi interventi è di creare le condizioni
affinché l’attività di impresa e la mobilità collettiva, si possano sviluppare pienamente recuperando il gap di
competitività attuale e persistente. Tralasciando la reale necessità di certi tipi di investimenti, quello che lascia veramente perplessi sono le modalità di scelta delle priorità e la scarsa integrazione geografica dei vari
interventi. Ma come per tutte le scelte più importanti, le decisioni sul tipo di infrastrutture in cui una società
investe sono soprattutto politico-istituzionali, e purtroppo un reale dibattito su questo problema è, in Calabria, estremamente raro. Ecco perché dobbiamo guardare meglio nella nostra pur sgangherata economia.
Constateremo che quelle imprese che hanno saputo e potuto investire in alta tecnologia, sono passate
quasi indenni attraverso la crisi. I temi sono diversi e vanno collocati nei nuovi distretti industriali o clusters:
dalla cultura alla scienza della vita, dalla green economia ai beni culturali, dalle energie rinnovabili alle attività rivierasche ed al turismo di nicchia, dalla comunicazione a distanza attraverso la cablatura della Città
all’alimentazione idrica ed allo smaltimento dei reflui. Sono infrastrutture anche queste e vengono definite
“cunicoli intelligenti”. Occorre, quindi, tenere la barra dritta e concentrarsi sul nodo delle infrastrutture anche
e soprattutto dal punto di vista della peculiarità e delle aspettative del territorio. Soltanto in questo modo la
Regione potrà davvero aiutare questa realtà a non correre lungo il sentiero di un declino già scritto. Per gestire una trasformazione così profonda, poi, servono responsabilità e lungimiranza. Sono, altresì, certo che
da qui a breve, tutti insieme ci convinceremo che sarà necessario promuovere una civile e democratica mobilitazione per ricordare che in questa nostra comunità prevalgono i valori della laboriosità e della legalità, i
cui limiti della sopportazione rischiano, però, di raggiungere un punto di non ritorno.
Mimmo Tomaino
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Prospettive future
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
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l progetto portato avanti in questi mesi dalla Camera di Commercio di Crotone e che ha permesso la costituzione della “Task force per il potenziamento delle infrastrutture della provincia di Crotone” non è arrivato alla
sua conclusione. Anzi il punto di partenza è rappresentato proprio dalla presente pubblicazione che costituisce la base su cui fondare progetti futuri anche individuando le opportunità di finanziamento che si presenteranno.
La strutturazione dei tavoli di lavoro tematici ha prodotto osservazioni interessanti per il prosieguo del progetto.
In particolare, per quanto riguarda l’aeroporto vi sono delle importanti prospettive di sviluppo derivanti dal
Piano di sviluppo ventennale presentato all’ENAC che, nello specifico, si muove su questi obiettivi: giusta mobilità alla popolazione tutto l’anno; grandi numeri dal 1 di maggio al 30 settembre; 1 milione passeggeri (a
lungo termine); potenziamento funzione cargo, collegato all’agroalimentare. Alla base del perseguimento di tali
obiettivi sono stati previsti degli specifici interventi, infrastrutturali e tecnologici:
A breve termine: Inaugurazione della torre di controllo, già collaudata dall’Enac, lavori per il sistema di atterraggio strumentale (ILS-Instrument Landing System) per atterraggi in condizioni meteorologiche non ottimali
(essenziali per le compagnie lowcost); certificazione cargo; circuito doganale (apertura scalo H16, dalle 6 alle
22). Interventi successivi: Sistemazione completa del piano terra dell'aerostazione, con l'assegnazione a zone
riservate per la sicurezza, check-in, biglietteria; prolungamento della pista fino a 2.400 metri; sistemazione
dell'area esterna, anche per ridurre l'impatto ambientale; nuovo svincolo sulla SS 106 ionica; collegamento tra
l'aeroporto ed il porto di Crotone; collegamento con il sistema di metropolitana leggera descritto più avanti. Inoltre, un’altra importante prospettiva futura è offerta dal Protocollo d’intesa, firmato il 16 marzo 2011 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Enac, l’Enav, la Regione Calabria e le società di gestione degli scali
calabresi, il quale prevede per il sistema aeroportuale calabrese 180 M€.
Con questo contesto gli strumenti da mettere in campo sono: interventi previsti per accrescere l’accessibilità,
la sicurezza, le caratteristiche infrastrutturali; collaborazione tra gli Enti Locali, Associazioni di categorie e diversi attori del territorio; apertura alle compagnie low cost; operazioni di marketing. Gli obiettivi che queste
azioni permetteranno di ottenere sono: uscire dell’isolamento; rispetto del diritto alla mobilità dei cittadini; allargamento degli orizzonti commerciali per le imprese locali; supporto al settore del turismo; creazione di valore aggiunto e occupazione per il territorio. Analogamente le prospettive di sviluppo che il porto permetterebbe
di ottenere andrebbero nella medesima direzione, come ben evidenziato dagli obiettivi del Piano Regolatore
del Porto: importante scalo turistico con vista sul Mediterraneo; incrementare l’attività commerciale e cantieristica. Gli strumenti da mettere in atto sono: Terminal per traghetti e relativi servizi; Comparto per la cantieristica (manutenzione e costruzione di imbarcazioni di piccolo e medio tonnellaggio); Ampliamento del porto
Nuovo (banchine e piazzali operativi polifunzionali); Ampliamento e messa in sicurezza del porto Vecchio (aumento posti di ormeggio per il diportismo e la piccola pesca); Creazione di un centro direzionale ed altre infrastrutture per attività terziarie; Razionalizzazione delle aree dedicate allo stoccaggio e alla lavorazione delle
merci; Attivazione di servizi di interporto nelle aree retro portuali; Creazione di un binario per l’interscambio diretto nave/ferrovia. E’, infatti, in questa direzione che va la proposta del nuovo servizio ferroviario della metropolitana leggera da Sibari a Crotone in 1 ora e 10 min che permetterebbe di ottenere il necessario
collegamento tra Stazione Ferroviaria, Porto e Aeroporto al fine di potenziare il ruolo strategico ed economico
del porto e dell’aeroporto e incentivare la creazione di pacchetti integrati per i turisti che utilizzano tali infrastrutture. Le condizioni per l’utilizzo della rete ferroviaria nazionale sono garantite dal D.Lgs. 8 luglio 2003, n.
188 per la Liberalizzazione del trasporto ferroviario in Italia e dalla Riforma Bassanini: DLgs 422/97 e decreto
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Proposte della task force per il potenziamento infrastrutturale della provincia di Crotone
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n. 400/99, sul “conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico
locale”. I governi regionali sono subentrati allo Stato centrale nel ruolo di interlocutore con i gestori del servizio ferroviario. Le Regioni affidano la gestione dei servizi alle aziende ferroviarie stipulando “Contratti di servizio”, che definiscono:
• il programma di esercizio annuale che le imprese ferroviarie si impegnano ad erogare;
• il proporzionale corrispettivo regionale;
• gli standard qualitativi (specificamente definiti) di puntualità e affidabilità, pulizia dei mezzi e delle stazioni, di
miglioramento delle relazioni con l'utenza, con particolare riguardo agli aspetti legati all’informazione e al comfort, oltre che a eventi singoli di disservizio. Le Regioni possono ovviamente prevedere finanziamenti aggiuntivi per il potenziamento del servizio, ma anche per l’acquisto di materiale rotabile, da trasferire e dare in
comodato d’uso alle singole società ferroviarie che erogano il servizio. Infine, per quanto riguarda, l’ultima infrastruttura, in ordine e non per importanza, quella stradale sono previsti numerosi interventi di miglioramento
che riguardano la SS 106 Ionica. Per concludere, il lavoro proseguirà con il monitoraggio dell’attuazione della
proposta e l’individuazione di opportunità di finanziamento. Si ringraziano tutti i partecipanti alla task force ed
in particolare Sua Eccellenza il Prefetto di Crotone Vincenzo Panico che, mediante la partecipazione al tavolo
e la stesura della presentazione della pubblicazione, ha confermato la sua costante attenzione alle problematiche della città.
Infine, si ringraziano anche coloro i quali hanno contribuito a valorizzare questa pubblicazione inviando le loro
riflessioni scritte, nello specifico:
• Dorina Bianchi – Senatrice Pdl
• Nicodemo Oliverio – Deputato Pd
• Antonella Stasi – Vicepresidente Regione Calabria
• Emilio De Masi – Consigliere Regione Calabria
• Salvatore Pacenza – Consigliere Regione Calabria
• Stanislao Zurlo – Presidente della Provincia di Crotone
• Peppino Vallone – Sindaco di Crotone
• Antonio Francesco Amodeo – Presidente Ordine degli Architetti p.p.c. della provincia di Crotone
• Roberto A. Federico – Presidente Ordine degli Ingegneri della provincia di Crotone
• Anna Maria Oppido – Presidente Collegio dei Geometri di Crotone
• Marcella Maggiori – Direttore generale Aeroporto Sant’Anna Spa
• Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria
• Nicola Freda – Comandante Capitaneria di Porto di Crotone
• Napoleone Guido – Consigliere Marina di Crotone Spa
• Giovanni Pugliese – Presidente Lega navale Italiana Crotone
• Giuseppe Cataldo – Responsabile Direzione territoriale e produzione RFI
• Fabio Bruno Pisciuneri - Resp. Sistema Informativo Territoriale e Centro di Monitoraggio per la Sicurezza
Stradale Provincia di Crotone
• Ferdinando Amoruso – Presidente Comitato spontaneo pro 106
• Francesca Monterossi – Presidente Associazione 106 Tommaso Monterossi
• Luigi D’Alessandro – Presidente ANCE Crotone
• Alfio Pugliese – Presidente Confcommercio Crotone
• Annibale Fiorenza – Segretario generale FIT-Cisl Calabria
• Mimmo Tomaino – Segretario Generale UIL Crotone
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Progetto grafico e stampa
Grafiche Cusato sas - Crotone
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