Risplende la chiesa di San Rocco Baschenis, boom di visitatori

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Risplende la chiesa di San Rocco Baschenis, boom di visitatori
GRANDE BERGAMO
55
SABATO
FONTANA
OTTOBRE
2006
SERIATE
Risplende la chiesa di San Rocco
Stasera si presenta il recupero della sacrestia e di quattro antichi quadri
Un piccolo scrigno settecentesco che torna a splendere. «Giovanni Antonio Raggi
e Federico Ferrari. Splendori e scoperte nel Settecento a
Bergamo» è il titolo scelto per
la presentazione dei restauri
della chiesa di San Rocco in
Fontana questa sera alle 20,30
nella stessa parrocchiale.
Il complesso lavoro di recupero ha interessato per qualche
mese una squadra di tecnici
capitanati da Silvia Baldis, restauratrice con studio in Città
Alta. Ad introdurre la serata
sarà il parroco don Paolo Rossi, poi il cancelliere vescovile
monsignor Antonio Pesenti ripercorrerà la storia della chiesa e della parrocchia. Don Andrea Pilato, vice consulente
dell’Ufficio diocesano dei beni culturali, illustrerà la parte
iconografica mentre la restauratrice Baldis guiderà i presenti alla scoperta delle opere recuperate. «Abbiamo restaurato tre tele di Giovanni Raggi,
un pittore di formazione veneta scomparso nel 1792 –
spiega Baldi –. I soggetti delle opere sono “Il sogno di San
Giuseppe”, “San Gerolamo in
meditazione” e “Cristo nell’orto del Getsemani” dipinte dal
Raggi, mentre una quarta tela che raffigura il Cristo Crocifisso adorato da San Luigi
Gonzaga e Santa Margherita
da Cortona è stata attribuita
a Federico Ferrari». «Nel corso del restauro – osserva don
Paolo Rossi – sul telaio ligneo
è stata ritrovata questa scritta probabilmente per mano di
qualche fabbriciere: “29 Aprile 1763 Federico Ferrari celebre pittore milanese dipinse a
spese di benefattori. ”Una scoperta che attribuisce a questa
tela un autore». Due tele del
21
Raggi «Il sogno di San Giuseppe» e «Cristo nell’orto del Getsemani» si trovano nella navata centrale, «San Gerolamo
in meditazione» è collocato
nella controfacciata e la tela
del Ferrari è in una cappella
laterale. A coronare la messa
a nuovo della chiesa c’è anche
il recupero della volta della
sagrestia. «Oltre a riportare allo splendore il medaglione
centrale che raffigura San Giovanni Battista che predica nel
deserto – aggiunge don Paolo
Rossi – è stata anche riportata all’origine la volta». Baldis
racconta che gli interventi alle tele hanno rappresentato
una vera sfida per le condizioni precarie in cui versavano.
«A causa dell’umidità le tele
erano allentate – afferma la restauratrice –. Abbiamo provveduto così alla foderatura e
ad installare un nuovo telaio,
poi abbiamo applicato una
tecnica innovativa per riportarle all’origine. «L’intervento permette di ammirare la tavolozza di Raggi, uno dei pittori più apprezzati nel ’700 –
osserva don Andrea Pilato –.
Il recupero porta all’origine
quelle cromie care al Raggi e
che si possono ritrovare nella
pala di San Michele Arcangelo oggi conservata nella sagrestia del duomo in Città Alta».
Il restauro ha permesso una
definitiva attribuzione di queste opere. «Il restauro è stato
complesso – aggiunge Emanuela Dafra della Sovrintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etno-antropologico di Milano –. Offre al visitatore una piacevolezza e
una festosità cromatica che
aiuta ad apprezzare ancor di
più un artista come Raggi».
Davide Agazzi
Dall’alto, in senso orario: la chiesa di San Rocco a Fontana; la tela raffigurante «San Gerolamo
in meditazione» del pittore Giovanni Antonio Raggi collocata nella controfacciata della parrocchiale;
il quadro sempre del Raggi «Cristo nell’orto del Getsemani» e la sacrestia rimessa a nuovo
BERGAMO
Dopo l’istituzione del Parco
Serio Nord da parte della Provincia di Bergamo cominciano le iniziative per dare slancio al nuovo
ambiente. La prima è domani con
un’operazione di pulizia delle
sponde e dell’alveo del fiume Serio che coinvolgerà circa 150 volontari. La regia è dell’assessore
all’Ambiente di Seriate Massimo
Bandera, presidente del Parco Serio Nord.
Il nuovo Plis (parco locale di interesse sovracomunale) interessa i comuni di Seriate (capofila),
Gorle, Pedrengo, Scanzorosciate
e Villa di Serio. Domani ci saranno quattro postazioni operative.
A Seriate interverranno il gruppo comunale della Protezione civile, alpini, Ranger’s d’Italia, sommozzatori e Croce Rossa di Seriate. Il ritrovo è alle 7,30 alla casa
delle associazioni in riva al fiume Serio. A Pedrengo il ritrovo è
alle 8,30 alla piattaforma ecologica di via Giardini: in azione i
volontari della Protezione civile,
gli alpini e i pescatori di Pedrengo. A Gorle ritrovo al municipio
alle 8,30 dove confluiranno i volontari del gruppo comunale della Protezione civile, alpini,
Avis–Aido e l’Arca, l’associazione per il recupero culturale locale. A Villa di Serio appuntamento alle 8,30 al parco di via Moro, dove sono attesi i volontari del
gruppo comunale della Protezione civile, alpini, gruppo parrocchiale del verde, Amici del sentiero, Polisportiva villese, cacciatori e centro anziani. Scanzorosciate partecipa invece con il
gruppo antincendio e i pescatori. «Questa – spiega l’assessore
Bandera – è la prima di una serie
di iniziative a favore del nuovo
parco. La seconda sarà un convegno dedicato al Parco Serio Nord
il 1° dicembre a Gorle».
Emanuele Casali
SERIATE
Baschenis, boom di visitatori
Una decina le tele esposte nel salone del Credito Bergamasco
Un grande successo per la mostra «Omaggio a Baschenis: l’arte di stupire» organizzata nella sede centrale del Credito Bergamasco,
in largo Porta Nuova 2 in città.
È stata infatti premiata dall’affluenza di un elevato numero di visitatori l’iniziativa «Omaggio a Baschenis: l’arte di stupire», la mostra di
dipinti di Evaristo Baschenis che la Fondazione Credito Bergamasco ha allestito in occasione della 5ª edizione di «Invito a Palazzo», la
manifestazione voluta dall’associazione bancaria italiana per consentire alla cittadinanza di ammirare uno scorcio di patrimonio dell’arte italiana solitamente
chiuso al pubblico.
L’iniziativa
Già nel weekend del 7 e 8
ottobre, più di 2.200 perpromossa
sone – oltre ad usufruire
dalla Fondazione delle visite guidate ai dipinti, agli affreschi e ai
grazie alla
bassorilievi che fanno pardisponibilità
te della collezione d’arte
dell’Istituto – hanno potudi collezionisti
to ammirare dieci signiprivati
ficative tele di Evaristo Baschenis, indiscusso protagonista della pittura del ’600 in terra bergamasca, che sono state radunate grazie alla singolare disponibilità di collezionisti privati (primari clienti della banca) ed esposte in una location d’eccezione, il salone centrale del Credito Bergamasco, che per l’occasione si è trasformato nella sede museale temporanea di
questi capolavori.
L’esposizione delle tele del Baschenis – che
nella bellezza e varietà delle opere esposte ha
costituito un omaggio di valore verso uno dei
più grandi artisti di natura morta del panorama italiano ed europeo – è proseguita per tutta la settimana sino al 13 ottobre, caratterizzandosi per il continuo e rilevante afflusso
di pubblico che ha dimostrato il proprio apprezzamento per l’opportunità offerta di ammirare lo splendore di opere che normalmente non sono fruibili dalla comunità.
A commento della conclusione della mostra
l’avvocato Cesare Zonca, presidente del Credito Bergamasco, ha espresso la grande soddisfazione provata davanti al successo riscosso
dall’iniziativa. «L’evento – ha detto – si inserisce armonicamente nella tradizionale attività del Credito Bergamasco quale sostenitore
e protagonista di occasioni adatte a diffondere e valorizzare l’arte, condividendo con la comunità "il gusto e il piacere del bello" che da
sempre contraddistinguono la sensibilità culturale della banca».
Vi. B.
Parco del Serio
Task force
per ripulirlo
La mostra del Baschenis allestita nel salone centrale del Credito Bergamasco.
.L
BERGAMO
Al Circolo si impara il burraco
Corsi e tornei dell’Unione bridge per far conoscere il gioco
In apparenza è semplice e affidato alla fortuna, in realtà richiede strategia e riflessione: gli
appassionati delle carte da gioco
non possono fare a meno di imparare il burraco, il gioco del terzo millennio.
Nato in Uruguay negli anni ’40,
il burraco è figlio della canasta
e del bridge: dal bridge ha ereditato alcune modalità tattiche, dalla canasta le «pinelle», le sequenze di sette carte che prendono appunto il nome di burraco. Dopo
che il gioco è sbarcato in Europa negli anni ’80, la «burracomania» è esplosa negli anni ’90 anche in Italia, tanto che esiste già
la Federazione italiana burraco.
Il nuovo gioco non poteva non
sbarcare anche a Bergamo, per la
precisione in via Tasso 7, dove il
Circolo Unione bridge ha deciso di istituire la sezione burraco
e ha aperto le iscrizioni, organizzando tornei ogni martedì sera alle 21, ma anche dei corsi gratuiti
per i neoiscritti che non si sono
ancora cimentati con la novità del
momento. «Il burraco è un gioco
che sta prendendo velocemente
piede a Bergamo – afferma il presidente del Circolo Unione bridge Gianluigi Lutteri – e come avviene già per il bridge, piace soprattutto al mondo femminile.
Abbiamo deciso di aprirci a questo nuovo gioco, che è semplice
da imparare, per offrire una possibilità in più di ritrovarsi in compagnia e divertirsi giocando a carte». Il Circolo Unione bridge è
un’associazione no profit che trova origine nel Circolo Unione, il
circolo privato fondato dal Conte Gianforte Suardi più di un secolo fa e che aveva la sua sede originaria al primo piano del teatro
Donizetti. Agli anni ’70 risale la
fusione con il circolo bridge, e
quindi il trasferimento nell’attuale sede di via Tasso, dotata di sala ristorante, di un bar, di una saletta per la lettura e naturalmente di una grande sala attrezzata
per il gioco. Anche per quanto riguarda il bridge il circolo organizza dei corsi per imparare il
gioco. Per informazioni sulle attività del circolo e sulle iscrizioni è possibile telefonare allo
035/242208.
M. Col.
Omaggio al maestro Gavazzeni
«È stato un onore ricordare mio
padre con Mozart. Ma è stato ancora più emozionante che ciò sia avvenuto nell’unico teatro in Bergamasca a lui dedicato». Queste le parole di Franco Gavazzeni, figlio del
musicista al sindaco di Seriate Silvana Santisi Saita per aver dedicato
una serata al padre nel 10° anniversario della morte. «È un piacere – ha
risposto il sindaco – ricordare il maestro Gavazzeni che con la musica ha
dato prestigio alla Bergamasca». Sul
palco del cineteatro di Seriate l’orchestra Stabile della Bassa Bergamasca diretta da Angelo Maria Giussani, al pianoforte Giordano Bruno Ferri. Numerose le autorità tra cui il
questore Salvatore Longo, il colonnello Francesco Santo del Terzo Reggimento L’Aquila di Orio, il comandante dei carabinieri di Seriate Giuseppe Regina, il comandante della
Polizia locale Giovanni Vinciguerra
e l’arciprete emerito di Seriate monsignor Ferdinando Cortinovis.