Un edificio “attivo“ nella famosa Weissenhofsiedlung di

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Un edificio “attivo“ nella famosa Weissenhofsiedlung di
UNA CASA ATTIVA
Un edificio “attivo“ nella famosa
Weissenhofsiedlung di Stoccarda
Il famoso quartiere „Weissenhof“ di Stoccarda, oltre agli edifici progettati
da Mies van der Rohe, Le Corbusier e altri padri dell’architettura moderna,
ospita adesso un nuovo edificio. Questa casa, chiamata “Aktivhaus B10”,
(casa attiva B10), è stata inaugurata l’8 luglio scorso ed definita dai media
come “tipologia architettonica del futuro”.
La casa attiva nel quartiere Weissenhof di Stoccarda
Zooey Braun
(25-08-2014) La casa, prefabbricata di 86 metri quadri abitabili, è costruita in legno
e cemento armato leggero. Grazie a un sistema intelligente di automazione, essa
produce da fonti rinnovabili il doppio dell’energia elettrica di quanta ne consumi.
L’energia prodotta in esubero è sufficiente per alimentare due automobili elettriche
e fornire anche il Museo Weissenhof che si trova in uno dei due edifici progettati da
Le Corbusier.
La casa è stata progettata dall’ingegnere tedesco Werner Sobek, noto per i suoi
progetti innovativi. Il suo concetto; “Gli edifici di nuova costruzione dovrebbero
essere in grado di fornire energia a quelli più vecchi. Produrre l’energia laddove
essa viene usata, nel caso migliore nel momento in cui la stessa è più conveniente”.
La casa è chiamata “attiva” in contrapposizione alla casa “passiva” per evidenziare
che con gli impianti in essa integrati producono più energia di quella consumata.
La “casa attiva” fa parte di un progetto di ricerca chiamato “vetrina della mobilità
elettrica”. Nell’ambito del progetto, si monitorerà per due anni il consumo
energetico della casa e anche quanta energia si produrrà. Questi dati saranno poi
analizzati da un istituto dell’università di Stoccarda. Dopo un anno di misurazioni e
di analisi la casa attiva dovrà essere abitata di nuovo per raccogliere altri dati dai
quali si dedurrà che cosa ha imparato il sistema di demotica intelligente nel primo
anno di monitoraggio. La casa è un prototipo che dovrà dare informazioni utili
all’integrazione del concetto della casa attiva nell’urbanistica di una metropoli”, dice
Werner Sobek.
La casa è stata costruita dall’azienda Schwörer di Hohenstein, specializzata nella
produzione di case prefabbricate. La Schwörer, così come anche il Dr.Sobek, hanno
prestato gratuitamente il loro lavoro per supportare un progetto dimostrativo e, allo
stesso tempo, pubblicizzare i rispettivi servizi. Le due Smart elettriche che fanno
parte della mostra sono state messe a disposizione dalla Daimler-Benz.
La casa è stata progettata da un gruppo di architetti, ingeneri e specialisti di
elettronica e informatica. Il committente è una società dell’Istitute of Sustainability
e.V. (SIS), una fondazione senza fini di lucro. La realizzazione della casa è stata
possibile grazie a una donazione di Alfons Doblinger della DIBA Industriebau. Molte
altre aziende hanno contribuito gratuitamente alla realizzazione del progetto. L’area
del sito è stata messa a disposizione dalla città di Stoccarda.
La progettazione della casa è durata otto mesi, il montaggio sul sito invece ha
voluto solo una giornata. Dopo il completamento del progetto di ricerca, la casa
dovrà essere smontata e rimontata in un altro luogo.
Foto: Zooey Braun