Fondazione ANFFAS ONLUS di SCHIO

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Fondazione ANFFAS ONLUS di SCHIO
Fondazione ANFFAS ONLUS
di SCHIO
Iscritta al n.508 del Registro Regionale Veneto Persone Giuridiche
Via Monte Valbella 2 – 36015 Schio (VI)
Tel. 0445/530077 Fax. 0445/530038
e-mail:
[email protected]
sito: www.anffasschio.it
Uso del marchio autorizzato
P.
IVA
e
C.F.
03535920247
da ANFFAS ONLUS delib.
C.D.N. 11/10/09
CARTA DEI SERVIZI DELLA FONDAZIONE
ANFFAS ONLUS di Schio
INTRODUZIONE
Roberto Speziale
(Presidente Nazionale ANFFAS ONLUS)
"A garanzia primaria delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro Famiglie, lo Statuto
di ANFFAS onlus obbliga le Associazioni Socie e gli Enti di Gestione che utilizzano il marchio ANFFAS
ad "adottare uno schema tipo di Carta dei Servizi predisposta dal!'ANFFAS comprensiva dei livelli minimi
di qualità ".
Esistiamo, come Associazione, per tutelare i diritti delle Persone con disabilità intellettiva e relazionale e
delle loro Famiglie e, in assenza di interventi istituzionali, abbiamo negli anni operato e creato servizi per
rispondere concretamente alle loro necessità. Abbiamo acquisito esperienza e competenze tali da
essere ormai un riferimento puntualmente riconosciuto nella Comunità. L'esperienza associativa e
gestionale maturata, la professionalità del nostro personale, la presenza diffusa sul territorio ci pongono
tra gli interlocutori privilegiati anche nell'affidamento dei "servizi alla persona" da parte della pubblica
amministrazione. La nostra Carta nasce per rendere concreto il "pensiero ANFFAS" e per abbattere le
barriere dell'autoreferenzialità di chiunque voglia promuovere ed erogare "servizi alla persona" e per
esaltare il principio della "Qualità Percepita". Le esigenze delle Persone con disabilità intellettiva e
relazionale e delle loro Famiglie devono entrare nel cuore dei processi ideativi e produttivi dei servizi,
investendone la progettazione, concorrendo all'individuazione dei connotati qualitativi e offrendo i
riferimenti per valutare i risultati e innescare i cambiamenti. La Carta dei Servizi ANFFAS vuole
assegnare un ruolo forte alle Persone con disabilità intellettiva e relazionale e alle loro Famiglie
nell'orientare le attività di ciascuna nostra Struttura Associativa. La nostra Carta andrà interpretata in
chiave dinamica, come processo che troverà sviluppi e "personalizzazione" presso le singole Strutture
Associative locali…che non potrà non impegnarsi a fondo nel delineare e conseguire standard di qualità
"fisiologicamente ANFFAS".
(Tratto da "Guida alla costruzione della Carta dei Servizi a marchio ANFFAS").
PRESENTAZIONE DELLA CARTA DEI SERVIZI
La Carta dei Servizi è il documento informativo che indica i servizi offerti dalla Fondazione ANFFAS
onlus di Schio, le modalità con cui vengono erogati e le linee guida cui dirigenza ed operatori si
attengono.
In relazione alle caratteristiche della Fondazione si intende lavorare per l’accoglienza e l’integrazione
delle persone con disabilità intellettivo-relazionale, fornendo ove possibile anche supporti adeguati alle
loro famiglie.
Relativamente alla gestione dei Centri Diurni di Schio, Torrebelvicino e Velo d’Astico l’obiettivo principale
è il miglioramento qualitativo continuo delle offerte educative, riabilitative ed assistenziali per gli ospiti
delle strutture, tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ciascuna persona con disabilità, delle
risorse umane, economiche e strutturali a disposizione.
La Carta dei Servizi impegna pertanto la Fondazione ANFFAS onlus di Schio ad operare ottimizzando
l’operatività, tenendo sempre presente la centralità degli ospiti e il raggiungimento degli obiettivi per
ciascuno prefissati.
Gli elementi generali che caratterizzano la Carta dei Servizi possono essere così sintetizzati:
1) individuazione di principi fondamentali che devono sostenere ed ispirare tutti i servizi resi agli
utenti nel rispetto della loro dignità di persone;
2) impegno sullo standard delle attività e dei servizi erogati dai 3 Centri Diurni della struttura con
l’adozione di determinati livelli qualitativi
3) verifica degli impegni assunti con modalità di controllo oggettive e periodiche
per migliorare i servizi resi
4) informazione agli ospiti e alle loro famiglie dei servizi offerti mediante una comunicazione diretta,
semplice e chiara.
CHI E’ ANFFAS - cenni storici
ANFFAS Nazionale
ANFFAS Onlus (Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli e Adulti Subnormali) nacque a Roma il 28
Marzo 1958 per merito di Maria Luisa Menegotto che ne fu la prima Presidente volendo risolvere
assieme ad altre famiglie disorientate e angosciate un proprio problema personale. L'Associazione fu
riconosciuta come Ente, con Personalità Giuridica con DPR 1542 del 1964. Pur non cambiando
l’acronimo originario ANFFAS, la denominazione dell'Associazione è “Associazione Nazionale
Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale”. L’Associazione nazionale è composta
da numerose Associazioni locali dotate di distinta autonomia giuridica e patrimoniale alle quali è chiesto
di sviluppare tra loro un rapporto solidale manifestando i valori propri di una associazione che intende
dare voce e diritti alle persone con disabilità con l’apporto delle loro famiglie. Ogni Associazione locale è
costituita da familiari di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale ma anche da “soci amici” che
aderendo ad Anffas ne condividono gli scopi sociali offrono occasioni di integrazione, di aiuto alle
persone con disabilità e alle famiglie.
ANFFAS Schio
L’ANFFAS a Schio si è formalmente costituita nel 1974. Una prima tappa organizzativa è avvenuta a
seguito dell’entrata in vigore della legge regionale n. 59/78 che ha consentito di avviare nei locali della
storica “Villa Rossi” a Santorso un Centro di Formazione Professionale nel settore delle confezioni e
dell’ortofloricoltura. Nel 1996 la formazione professionale viene ceduta al CNOS, gestito dai Salesiani.
Un secondo momento importante è stato determinato dalla successiva legge regionale n. 46/80 che
obbligava a differenziare le strutture secondo il grado e il tipo di handicap seguito. ANFFAS creava due
strutture distinte: la "Terapeutica Occupazionale" per disabili con handicap grave e la Cooperativa
"Nuovi Orizzonti" che provvedeva alla gestione di una struttura parallela per disabili con handicap mediolieve. Nel 1985 le due strutture diventavano rispettivamente "Centro Educativo Occupazionale Diurno
ANFFAS" e "Centro Educativo Occupazionale Diurno Nuovi Orizzonti". Una terza fase vede l’apporto
dei Comuni e dell’Ulss n. 4 “Alto vicentino “, infatti
- dapprima il Comune di Schio acquisito, con il concorso della Regione Veneto, un immobile in Via
Monte Valbella lo ristruttura e nel 1991 offre ad ANFFAS la possibilità di trasferire parte dei propri utenti.
Nel 2003-2004 lo stabile sarà poi ampliato e rinnovato;
- anche il Comune di Velo d’Astico, la Comunità Montana Alto Astico e Posina e l’Ulss nel 1999 a
Seghe di Velo ristrutturano un edificio scolastico che accoglie il CEOD di Velo d’Astico;
- il Comune Torrebelvicino nel 2004 con il supporto e dell’Ulss mette a disposizione locali idonei per un
CEOD la cui gestione è affidata ad Anffas. Va segnalata un’altra tappa del percorso. Anffas nel 1990
attiva a Schio un laboratorio di tessitura, oggi conosciuto come Coop. Sociale “Schio Solidale”.
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ANFFAS di Schio nel 2003 è diventata autonoma, qualificandosi come una delle numerose Associazioni
locali associate ad Anffas nazionale. Attualmente conta circa 90 associati tra i familiari di persone con
disabilità e amici volontari, gestisce 3 Centri Diurni e sviluppa la sua attività a favore di circa 70 persone
con disabilità. A ciò si aggiungono diverse iniziative rivolte alle famiglie delle persone con disabilità, quali
ad esempio l’apertura di un Centro diurno nelle giornate di sabato e durante i periodi di chiusura
prolungata, e altre iniziative dirette a promuovere il tema della disabilità quali ad esempio lo sportello
“Ascoltarsi per accogliere” e lo sportello”SAI”.
Di recente l’Associazione ha voluto separare la promozione della disabilità dalla gestione dei centri
Diurni costituendo per tale finalità la Fondazione Anffas onlus di Schio i cui amministratori sono
nominati direttamente da Anffas.
SCOPI DELLA FONDAZIONE - LA MISSIONE
La persona con disabilità ha diritto di essere considerata per i propri caratteri e valori non per gli aspetti
che la differenziano dagli altri, la persona va quindi valorizzata a prescindere dalla serie di difficoltà
fisiche, intellettive o relazionali che l’accompagnano. Pertanto, sia per la attività di promozione ed
integrazione delle persone con disabilità e di attenzione verso le famiglie coinvolte con il problema della
disabilità e sia per le attività collegate alla gestione di strutture diurne, Anffas si ispira a principi di
solidarie, amicizia e condivisione. Si intende essere vigili nel contrastare con decisione ogni
comportamento che riduca o condizioni i diritti del disabile e della sua famiglia. Si vuole poi che un
numero maggiore di persone conoscano le difficoltà delle famiglie con figli disabili, li accettino e li aiutino
ad integrarsi nella società. Tutto ciò obbliga pertanto gli amministratori, gli operatori e tutti coloro che
hanno una relazione con le persone con disabilità a mantenere un rapporto solidale con gli ospiti dei
centri diurni e con le famiglie, socie e non, che richiedono servizi sempre più qualificati.
La persona con disabilità ha infatti diritto di essere considerata per i propri caratteri e valori non per gli
aspetti che la differenziano dagli altri. Anffas quindi vuole che la persona sia valorizzata a prescindere
dalla serie di difficoltà fisiche, intellettive o relazionali che l’accompagnano.
Se all’inizio era una aspirazione ora anche a livello normativo certi valori vengono affermati. Si riporta a
tale riguardo la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità che all’art. 1 afferma: “ Scopo
….è promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le
libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente
dignità”. Anche l’art. 3 dello Statuto dell’Associazione di Schio dice : L’associazione….persegue
esclusivamente finalità di solidarietà sociale, nel campo dell’assistenza sociale e sociosanitaria, …. della
tutela dei diritti civili a favore di persone svantaggiate in situazioni di disabilità intellettiva e relazionale ed
alle loro famiglie affinché a tali persone sia garantito il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il
più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità.
La Fondazione pertanto, sia per la attività di promozione ed integrazione delle persone con disabilità e di
attenzione verso le famiglie coinvolte con il problema della disabilità, e sia per le attività collegate alla
gestione di strutture diurne, si ispira a principi di solidarietà, di amicizia e di condivisione. Il modo di
operare è rivolto pertanto ad una vigilanza costante e al contrasto deciso di ogni comportamento che
riduca o condizioni i diritti della persona con disabilità e della sua famiglia.
PRINCIPI FONDAMENTALI
I principi fondamentali richiamati dallo statuto di Anffas Nazionale e dalla Direttiva del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 27-1-94 sono:
1) UGUAGLIANZA – Ogni persona con disabile gode degli stessi diritti e della medesima tutela, per cui
a ciascuno va riservata attenzione, tempi personali di ascolto e assistenza, ma tutto ciò va misurato
anche con le medesime esigenze espresse dagli altri ospiti delle strutture. Analogo atteggiamento
vale per i rapporti con le famiglie i cui problemi vanno ascoltati e considerati.
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3)
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CONTINUITA’ - Il servizio deve essere erogato in modo continuo e regolare. Qualora, per forza
maggiore, ciò non fosse possibile, è necessario prendere provvedimenti del caso per ridurre al
minimo il disagio all’utenza, comunicando tempestivamente ogni variazione di orario e/o di modalità
di accesso al servizio;
DIRITTO DI SCELTA – Pur in presenza di una convenzione con l’Ulss n. 4 che privilegia la
distrettualizzazione delle prestazioni socio-sanitarie, va riconosciuto all’utente il diritto di scegliere il
servizio più consono alle sue esigenze e/o di recedere liberamente da quello precedentemente
scelto;
PARTECIPAZIONE – Va sempre garantita la partecipazione dell’utente e della sua famiglia alla
programmazione dei servizi, favorendo l’accesso all’informazione che deve sempre essere
comunicata in modo semplice e comprensivo;
EFFICIENZA ED EFFICACIA – Il servizio concernente la gestione dei 3 Centri Diurni deve essere
erogato ottimizzando le risorse umane ed economico-finanziarie a disposizione, monitorando
sistematicamente i risultati conseguiti e verificando il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
RISPETTO DEI PRINCIPI ASSOCIATIVI – Nell’erogare il servizio non è ammessa alcuna
discriminazione e va garantito a tutti lo stesso trattamento. Non devono pertanto essere posti divieti
che comportano ogni ingiustificata differenziazione in relazione alle condizioni economiche, sociali o
religiose;
DIRITTI E DOVERI DELL’OSPITE E DEI SUOI FAMILIARI
Tutti coloro che frequentano i nostri Centri Diurni hanno diritto di essere seguiti ed assistiti con
competenza, professionalità e sensibilità. I famigliari sono parte attiva e partecipe, assieme al personale
incaricato, per definire il progetto individuale; hanno il diritto di esprimersi pur nel rispetto dei ruoli e delle
competenze del personale incaricato. Anffas assicura il rispetto della normativa sulla privacy.
Ai familiari è richiesta di rispettare l’insieme delle norme che regolano il funzionamento del Centro Diurno
così da consentire il regolare e organizzato svolgimento del servizio.
Si indicano alcune condizioni minime :
a) alla famiglia è richiesto di dare comunicazione sullo stato di salute del figlio per consentire un
eventuale adeguamento degli interventi (cambio di cure farmacologiche, esiti delle consulenze, nuovi
regimi alimentari, ecc.);
b) alla famiglia è richiesto di garantire condizioni igieniche tali da permettere al familiare l’immediato
accesso alle attività del servizio. Se esistono condizioni particolari, anche rilevate dall’operatore, in
maniera concordata vanno risolte e a ciò la Fondazione dà la disponibilità, in accordo coi Servizi sul
territorio, per attivare i supporti esterni necessari;
c) alla famiglia può essere richiesto di fornire gli ausili e/o gli strumenti, non in dotazione, che siano
necessari allo svolgimento delle prestazioni;
d) la famiglia può collaborare, nel rispetto dei ruoli e dei criteri organizzativi generali, alla definizione del
Progetto Individuale, condividendo le soluzioni operative prescelte da Anffas e approfondendone i
risultati.
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La struttura organizzativa della Fondazione Anffas onlus di Schio è così costituita:
•
Consiglio di Amministrazione (composto da tre membri)
•
Presidente e Legale Rappresentante
•
Collegio dei revisori dei conti
La struttura tecnica vede la presenza di:
•
Direttore
•
Coordinatori (uno per ogni Centro Diurno).
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Educatori e personale di assistenza (distribuiti nei 3 Centri Diurni secondo standard determinati dalla
Regione del Veneto e in relazione alle necessità degli ospiti accolti)
•
Personale di segreteria (presso la sede di Schio).
•
Una serie di figura professionali con incarico specifico :
- Psicologa
- Fisioterapista
- Psicomotricista
- Insegnanti ISEF e operatori Shiatsu e Do In
Anffas per situazioni particolari che lo richiedono ha contatti diretti con i medici della Riabilitazione,
Fisiatria, Psichiatria e Neurologia.
•
RIFERIMENTI
Presidente: Romano Borgo
Telefono 0445/ 530077
E-mail: [email protected]
Orario di ricevimento: su appuntamento
Direttore: Mirko Serradura
Telefono 0445/ 530077
E-mail: [email protected]
Orario di ricevimento: su appuntamento
Addetti alla Segreteria
Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 12.30 – dalle 13.30 alle 17.30
Telefono: 0445/530077 – 530038 fax.
E-mail: [email protected]
Coordinatore del Centro Diurno 1 di Schio
Via Monte Valbella,2
36015 Schio (VI)
Telefono 0445/530077
Fax 0445/530038
E-mail : [email protected]
Coordinatore del Centro
Torrebelvicino
Via Enrico Toti,1
36036 Torrebelvicino (VI)
Telefono 0445/660547
E-mail [email protected]
Diurno
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di
Coordinatore del Centro Diurno 3 di Velo
d’Astico
Via Velo, 5
36010 Velo d’Astico (VI)
Telefono 0445/742327
E-mail [email protected]
I CENTRI DIURNI
La legge regionale 16 agosto 2002, n. 22 e i provvedimenti attuativi approvati dalla Giunta Regionale ( in
particolare DGR n. 457 del 2 febbraio 2007 ) danno le seguenti definizioni:
* Il Centro diurno è un servizio territoriale rivolto a persone con disabilità con diversi profili di
autosufficienza che forniscono interventi a carattere educativo-riabilitativo-assitenziale.
* Le finalità : Riabilitativa, educativa, di socializzazione, di aumento e/o mantenimento delle abilità
residue.
I Centri Diurni gestiti da Anffas rispondono ai bisogni psico-fisici, comportamentali e ambientali della
persona con disabilità, mediante un progetto, relativo a ciascuna persona accolta, un metodo di lavoro
che intende essere coerente con i valori propri di Anffas, una struttura organizzata, una esperienza
consolidata e soprattutto attraverso la professionalità di tutto il personale.
Calendari e orario di apertura dei Centri diurni
La Convenzione con l’Azienda Ulss n. 4 obbliga a mantenere aperti i Centri Diurni per 234 giorni
all’anno. Il calendario delle aperture è trasmesso alle famiglie perché possano conoscere
anticipatamente le giornate di chiusura che coincidono con il periodo natalizio e il periodo a cavallo di
ferragosto. L’orario di attività, dal lunedì al venerdì, è strutturato tra le ore 9 e le ore 16.00.
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Servizio trasporto
La Fondazione provvede direttamente al trasporto dei propri ospiti dall’abitazione al Centro diurno di
riferimento e viceversa. L’orario è stato definito in relazione all’orario delle attività al Centro Diurno; ogni
variazione viene comunicata anticipatamente alla famiglia.
Servizio mensa
La Fondazione provvede a fornire, tramite un rapporto convenzionato con ditte specializzate, il pasto del
mezzogiorno che ha un menù vario e con possibilità di personalizzazioni in relazione a bisogni specifici
(diabetici, ciliaci, ecc.). Il personale e le ditte convenzionate assicurano il rispetto delle norme HACCP
nelle varie fasi della preparazione e somministrazione del pasto.
Somministrazione dei farmaci.
Personale dell’Azienda Ulss n. 4 provvede a preparare per ciascun ospiti i farmaci prescritti che
verranno somministrati, nell’orario stabilito, dal personale dipendente. I farmaci non sono a diretta
disposizione degli ospiti né del personale dipendente. I farmaci da dare “al bisogno” sono somministrati
dopo avere acquisito l’assenso scritto del familiare e la prescrizione del medico curante.
Servizio pulizie
Le pulizie sono svolte, secondo protocollo, da personale dipendente e da ditte incaricate.
Modalità di accesso
Il Centro Diurno accoglie persone con disabilità in età post scolare fino al compimento del 65° anno di
età. La richiesta di inserimento presso uno dei nostri Centri Diurni va inoltrata all’Assistente Sociale del
Distretto Socio-Sanitario di competenza.
Il Distretto Socio-Sanitario tramite Unità Valutativa Multidimensionale (UVMD) autorizza l’inserimento e
le dimissioni dal Centro Diurno.
ATTIVITA’
Progetto Individuale
l progetto parte dalla valutazione che l’UVMD ha dato attraverso la scheda S.Va.M.Di, strumento definito
dalla Regione Veneto. Alla valutazione formulata si aggiunge l’analisi svolta dagli educatori e gli
operatori del Centro diurno che individuano gli obiettivi utili a fare emergere le potenzialità della persona
oltre che a definire gli interventi in ambito assistenziale, educativo e riabilitativo necessari. Il lavoro di
progettazione pone il benessere complessivo della persona con disabilità come punto fondamentale
attorno al quale si vanno a definire le proposte possibili. Le attività sono strutturate per aree di
intervento. Il livello di partecipazione alle attività di laboratorio è argomento del Progetto Individuale,
quest’ultimo è sempre condiviso con la famiglia. Alcune attività (palestra e piscina) sono svolte in
ambienti esterni.
IMPEGNI E PROGRAMMI
Nella tabella seguente sono illustrati gli standard di qualità che la Fondazione ANFFAS Onlus di Schio si
impegna a rispettare e verificare costantemente allo scopo di migliorare il livello qualitativo dei servizi
erogati.
Un momento importante è la presentazione della Fondazione, della Associazione e del Centro Diurno. A
questi compiti provvedono il Presidente, il Direttore e il Coordinatore del Centro Diurno in cui la persona
con disabilità sarà accolta.
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ASPETTI
Inserimento
individuale
OBIETTIVI PREVISTI
e
Progetto
Presa in carico
Dall’autorizzazione
dell’UVMD
e
dalla
successiva
comunicazione del Distretto che determina le condizioni
particolari, compreso il momento di inizio della frequenza.
Durata del periodo di osservazione
6-12 mesi in relazione alle problematiche presentate
dall’utente. Con la famiglia ci sarà in ogni caso una
comunicazione che aiuti a definire meglio caratteristiche e
necessità dell’ospite.
Formulazione di un primo PI
Entro 12 mesi dall’inserimento. Il Programma terrà conto di
osservazioni/consigli della famiglia con cui il coordinatore e/o
l’educatore manterrà i contatti per riferire dei primi elementi
raccolti e delle proposte educative da sviluppare.
Formulazione e presentazione del Entro 18 mesi dall’inserimento. Si entra in una fase ordinaria
dove l’educatore, avendo elementi sufficienti è in grado di
PI
proporre e individuare elementi su cui sviluppare la linea
definitivo a famiglie e Servizi
educativa
Prima verifica PI con la famiglia
Entro 6 mesi dalla definizione del PI
Verifica del Progetto Individuale
Con cadenza semestrale
Richieste di incontro al Presidente
da parte di familiari
Su appuntamento, ed entro la settimana dalla richiesta
Richieste di incontro al Direttore
da parte di familiari
Su appuntamento, ed entro la settimana dalla richiesta
Richiesta
di
incontro
al Su appuntamento ed entro 3 giorni dalla richiesta
Coordinatore del centro da parte di
familiari
Richieste
di
incontro
con Su appuntamento ed entro 3 giorni dalla richiesta
l’educatore di rif. da parte di
familiari
VERIFICHE
Anffas Onlus di Schio per rilevare la Soddisfazione degli ospiti e dei familiari dell’assistito e valutare la
percezione della qualità dei servizi erogati verrà a proporre ogni 2 anni alle famiglie un “Questionario di
soddisfazione delle Famiglie”.
È messo a disposizione in Segreteria un modulo di “Segnalazione/reclamo”. I reclami vanno consegnati
in busta chiusa alla segreteria o al Coordinatore dei Centri diurni. Le segnalazioni potranno anche
essere formulate per telefono. Presidente, Direttore e Coordinatore (in relazione alla natura e al tipo del
reclamo) dopo il necessario approfondimento daranno risposta al reclamo entro massimo quindici giorni.
Schio, 15 gennaio 2010
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MODULO DI SEGNALAZIONE RECLAMO UTENTE/CLIENTE
DA COMPILARE A CURA DELL’INTERESSATO O DI CHI RICEVE LA SAGNALAZIONE/RECLAMO
Cliente /utente segnalatore………………………………………………………………….…
Data
………………………
Recapito telefonico/E-mail……………………………………………………………………..
Riferimento della segnalazione/reclamo
STRUTTURA Segreteria
Schio
Torrebelvicino
Velo D’astico
OGGETTO DELLA SEGNALAZIONE
SUGGERIMENTI
Firma dell’interessato …………………………………………………………………...
Ai sensi dell’art. 13 el D.LGS.196.03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si comunica che
i dati raccolti mediante il presente modulo sono trattati dal gestore a solo scopo di dare seguito al
reclamo. Si informa altresì che il conferimento dei dati suddetti in generale non è obbligatorio, ma
l’eventuale rifiuto ad autorizzare la comunicazione potrebbe comportare l’impossibilità di procedere al
puntuale adempimento del reclamo stesso.
Firma per il consenso
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