componenti per impianti a pompa di calore
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COMPONENTI PER IMPIANTI A POMPA DI CALORE 2012 LE ENERGIE RINNOVABILI Dal 31.5.2012 entreranno in vigore gli obblighi del Decreto Legge 3.3.2011 n. 28 che promuove l’uso delle energie rinnovabili. Il nuovo decreto recepisce la direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo sull’impiego delle fonti rinnovabili, stabilendo le percentuali minime del loro impiego in relazione al fabbisogno termico totale degli edifici, cioè al fabbisogno richiesto per la loro climatizzazione, invernale ed estiva, e per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria). Il Decreto definisce «energia da fonti rinnovabili» “l’energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas”. Con energie rinnovabili, finora si doveva coprire solo il 50% del fabbisogno termico annuo richiesto per la produzione di ACS. Con il nuovo decreto, invece, si dovrà, fin dalla sua entrata in vigore, coprire il 20% del fabbisogno termico totale e poi, nel 2017, il 50%. Valori, questi, che sono molto più elevati di quelli finora richiesti e che generalmente comportano soluzioni assai diverse da quelle finora adottate. Ed in merito è molto probabile che le soluzioni più convenienti siano quelle che prevedono l’uso di due fonti d’energia. GEOTERMIA SOLARE ARIA ACQUA BIOMASSA TELERISCALDAMENTO Ci riserviamo il diritto di modificare i nostri prodotti, di apportare miglioramenti tecnici e di svilupparli ulteriormente. Tutte le illustrazioni, i dati numerici, ecc., non sono impegnativi. 2 I prodotti della serie CALEFFI GEO® sono stati specificatamente concepiti per l’utilizzo negli impianti a pompa di calore. Nei circuiti con pompa di calore aerotermica il fluido termovettore può raggiungere temperature molto basse; per questo motivo i componenti sono stati realizzati con materiali ad alte prestazioni e vengono proposte soluzioni in grado di evitare il pericolo del gelo. COMPONENTI PER IMPIANTI A POMPA DI CALORE AEROTERMICA Gli impianti con pompa di calore aerotermica presentano numerosi vantaggi rispetto all’utilizzo dell’energia geotermica: non necessitano di terreno esterno, né di autorizzazioni specifiche e non richiedono costosi interventi di scavo per la posa degli scambiatori di calore. Tuttavia presentano anche limiti di cui si deve tener adeguatamente conto: tali limiti sono connessi alle forti variazioni termiche della temperatura dell’aria esterna. L’aria esterna può infatti raggiungere temperature molto basse e quindi far lavorare la pompa di calore con valori di COP assai limitati, valori che possono far funzionare l’impianto con costi troppo elevati. Per questi motivi, con temperature dell’aria basse, è consigliabile prevedere l’uso delle caldaie che possono intervenire, in aiuto o in alternativa, alle PDC aria-acqua. In pratica le caldaie entrano in funzione quando il costo del calore producibile dalle PDC non è più conveniente. Caldaia limite temp. max. 45÷50°C °C SET 7 VA IP 54 AFS GAS ACS Serie 106 230 V(ac) ± 10% Il gruppo di integrazione permette di unire due sistemi di generazione differenti (caldaia e PDC aria-acqua) con una soluzione facile e compatta, alloggiabile anche in cassette a parete. Con questo sistema non si è vincolati all’utilizzo di uno stesso produttore per la scelta sia della caldaia che della pompa di calore: i due prodotti sono infatti tecnologicamente molto diversi tra loro. 3 GRUPPO DI INTEGRAZIONE 106 Funzione HYBRICAL ® Gruppo di integrazione tra pompa di calore e caldaia. Con coibentazione. Composto da: - valvola deviatrice, - kit di collegamento, - regolatore elettronico - sonda esterna. PATENT PENDING. Attacco 106160 1” Prestazioni RISC. PDC CALDAIA CALDAIA TESTERNA RISC. TSET TESTERNA TSET Tmax 110°C Pmax 10 bar Tmax 100°C Pmax 10 bar aa Valvola deviatrice Fluidi d’impiego: acqua, soluzioni glicolate. Massima percentuale glicole: 50%. Pressione massima d’esercizio: 10 bar. Pressione differenziale massima: 10 bar. Attacchi: 1” M (ISO 228-1). PDC 38429.02 Codice a Il gruppo di integrazione consente di collegare fra loro in modo semplice i circuiti idraulici della pompa di calore e della caldaia con i terminali dell’impianto di riscaldamento, grazie al raccordo speciale che consente l’attacco diretto dei tre circuiti in modo compatto. Il funzionamento è comandato dalla centralina di regolazione che provvede all’attivazione e gestisce il funzionamento automatico della PDC oppure della caldaia in funzione della temperatura dell’aria esterna rilevata dalla sonda. La centralina attiva il funzionamento della PDC quando lo richiede il regolatore ambiente e la temperatura dell’aria esterna supera la temperatura di alternanza prefissata sulla centralina (temperatura di set-point). Attiva invece la caldaia quando lo richiede il regolatore ambiente e l’aria esterna ha una temperatura inferiore a quella di alternanza. La commutazione avviene tramite un deviatore che invia il contatto del termostato alla caldaia o alla pompa di calore, eventualmente tramite relè. Caratteristiche tecniche coibentazione Materiale: PE-X espanso a celle chiuse. Spessore: 15 mm. Densità: - parte interna: 30 kg/m3. - parte esterna: 80 kg/m3. Conducibilità termica (DIN52612): - a 0°C: 0,038 W/(m·K). - a 40°C: 0,045 W/(m·K). Coefficiente resistenza diffusione vapore (DIN 52615): > 1.300. Campo di temperatura: -10÷110°C. Reazione al fuoco (DIN 4102): classe B2. Caratteristiche tecniche regolatore elettronico Alimentazione: 230 V (ac). Assorbimento: 7 VA. Portata contatti in deviazione: 2 A (230 V). Grado di protezione: IP 54. Classe di protezione: II. Campo di temperatura impostabile: -60÷150°C. Differenziale d’intervento: 2 K. Campo del valore differenziale: 0,1÷20 K. 4 PDC RISC. CALDAIA TESTERNA PDC RISC. CALDAIA TSET TESTERNA TSET 38429.02 Caratteristiche tecniche servocomando Motore sincrono. Alimentazione: 230 V (ac). Assorbimento: 6 VA. Portata contatti microinterruttore ausiliario: 6 (2) A (230 V). Grado di protezione: IP 65. Tempo di manovra: 50 s (rotazione 90°). Lunghezza cavo di alimentazione: 0,8 m. Coppia di spunto dinamico: 9 N·m. Tmax 110°C Pmax 10 bar Tmax 100°C Pmax 10 bar GRUPPO DI INTEGRAZIONE Comando manuale del motore Il servocomando è fornito di leva di comando manuale (2) manovrabile premendo il pulsante (1). Grazie alla leva di comando è possibile azionare la valvola di commutazione manualmente: a seconda della posizione della valvola viene utilizzato il comando in deviazione per poter azionare una delle due fonti. Centralina di regolazione La centralina serve a gestire i comandi di funzionamento dell’impianto. E’ provvista di una morsettiera con sei attacchi per i collegamenti dell’alimentazione elettrica, della sonda esterna, del kit di deviazione, della PDC, della caldaia e del regolatore termico ambiente. Il display dà la possibilità di impostare la temperatura di alternanza e di visualizzare la temperatura rilevata dalla sonda esterna. Sonda esterna Centralina di comando °C SET Serie 106 230 V(ac) ± 10% CALDAIA CALDAIA TESTERNA TESTERNATSET TSET PDC PDC RISC.RISC. Gruppo deviatore CALDAIA CALDAIA TESTERNA TESTERNATSET TSET PDC Regolatore ambiente Caldaia Impianto RISC.RISC. PDC PDC PDC 7 VA IP 54 Alimentazione Caldaia Schema applicativo ESEMPIO DI TRASFORMAZIONE DI UN IMPIANTO TRADIZIONALE IN UN IMPIANTO IBRIDO CON PDC AD ARIA A DUE UNITÀ E CALDAIA L’impianto è gestito dalla centralina HYBRICAL® che attiva la PDC o la caldaia in funzione della temperatura di alternanza impostata sul display della centralina stessa. I circolatori di ogni singolo ramo dell’impianto sono comandati da termostati ambiente, mentre il circolatore dedicato alla linea di produzione di ACS è comandato dal termostato ad immersione del bollitore. La produzione di ACS ha precedenza sul riscaldamento. Tale accorgimento serve ad evitare tempi di produzione dell’ACS troppo lunghi, essendo limitata la quantità di calore producibile dalla PDC. T T °C SET Serie 106 230 V(ac) ± 10% 7 VA IP 54 38429.02 IMPIANTO TRADIZIONALE Tmax 110°C Pmax 10 bar Tmax 100°C Pmax 10 bar 5 KIT DI DEVIAZIONE 106 Prestazioni HYBRICAL® Valvola deviatrice Fluidi d’impiego: acqua, soluzioni glicolate. Massima percentuale glicole: 50%. Pressione massima d’esercizio: 10 bar. Pressione differenziale massima: 10 bar. Attacchi: 1” M (ISO 228-1). Kit di deviazione per pompa di calore. Con coibentazione. Composto da: - valvola deviatrice, - kit di collegamento. PATENT PENDING. Funzione Caratteristiche tecniche coibentazione Materiale: PE-X espanso a celle chiuse. Spessore: 15 mm. Densità: - parte interna: 30 kg/m3. - parte esterna: 80 kg/m3. Conducibilità termica (DIN52612): - a 0°C: 0,038 W/(m·K). - a 40°C: 0,045 W/(m·K). Coefficiente resistenza diffusione vapore (DIN 52615): > 1.300. Campo di temperatura: -10÷110°C. Reazione al fuoco (DIN 4102): classe B2. Il kit di deviazione permette di collegare fra loro 3 circuiti (2 in entrata e 1 in uscita) in modo agevole e senza scavalcamento dei tubi. La valvola di deviazione presenta basse perdite di carico in relazione alle portate nominali normalmente previste ed ha tempi di intervento relativamente contenuti: permette quindi una rapida messa a regime dell’impianto ed evita i colpi d’ariete. La valvola è abbinata ad un servomotore dotato di microinterruttori per l’attivazione e la disattivazione di comandi correlati alla posizione di lavoro della stessa. Caratteristiche tecniche servocomando Motore sincrono. Alimentazione: 230 V (ac). Assorbimento: 6 VA. Portata contatti microinterruttore ausiliario: 6 (2) A (230 V). Grado di protezione: IP 65. Tempo di manovra: 50 s (rotazione 90°). Lunghezza cavo di alimentazione: 0,8 m. Coppia di spunto dinamico: 9 N·m. Codice 106060 Attacco 1” Schema applicativo IMPIANTO IBRIDO CON PDC AD ARIA A DUE UNITÀ REVERSIBILE E CALDAIA CON PRODUZIONE DI ACS AD ACCUMULO L’impianto è gestito dalla centralina HYBRICAL® che attiva la PDC o la caldaia in funzione della temperatura di alternanza impostata sul display della centralina stessa. Il kit di deviazione, posto a valle del gruppo di integrazione, devia il fluido ad un bollitore per la produzione dell’ACS; la produzione dell’ACS ha precedenza sia sul riscaldamento che sul raffrescamento ed è comandata dal termostato ad immersione del bollitore. I termostati ambiente, dotati di selettori estate/inverno, attivano o disattivano il flusso del fluido ai terminali. Durante il raffrescamento, un umidostato regola l’intervento del deumidificatore. Un selettore estate/inverno invia il segnale alla PDC per l’inversione del ciclo termodinamico in funzione del regime impostato e, inoltre, disattiva il deumidificatore durante la stagione invernale. Selettore E/I Umidostato Caldaia limite temp. max. 45÷50°C °C SET 7 VA IP 54 AFS GAS ACS Serie 106 230 V(ac) ± 10% 6 CARATTERISTICHE GRUPPO DI INTEGRAZIONE E KIT DI DEVIAZIONE Particolarità costruttive Il kit deviatore è stato progettato compatto e facilmente adattabile agli impianti esistenti. É possibile abbinare anche più di un kit in serie per rispondere alle esigenze anche degli impianti più complessi. Coibentazione Grazie alla coibentazione a guscio preformata a caldo, fornita in confezione, che impedisce il formarsi della condensa sulla superficie del corpo valvola è possibile utilizzare il kit anche per impianti di raffrescamento. Tale sistema, inoltre, garantisce non solo un perfetto isolamento termico ma anche l’ermeticità al passaggio del vapore acqueo dall’ambiente verso l’interno. Disgiuntore termico Tra il corpo valvola ed il servomotore è interposto un disgiuntore termico in tecnopolimero, con all’interno due aste in acciaio inox ed un anello centrale isolante. In questo modo si impedisce la trasmissione di calore all’attuatore elettrico, calore che è generato dal passaggio del fluido termovettore nella valvola. Si impediscono così eventuali formazioni di condensa al’interno del servocomando. La sfera all’interno della valvola deviatrice è stata progettata per ottimizzare e bilanciare i passaggi nelle due configurazioni di utilizzo. Nonostante il passaggio nella posizione A risulta più favorito (Kv = 13) rispetto al passaggio nella posizione B (Kv=8), la differenza risulta minima per le tipiche configurazioni impiantistiche. A B 7 a PROTEZIONE ANTIGELO 109 Kit antigelo. Pmax prova idraulica: 10 bar. Pmax d’esercizio: 3 bar. ∆p ammissibile: 3 bar. Campo temperatura d’esercizio: 0÷65°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. PATENT PENDING. Componenti caratteristici 8 Codice 109600 Attacco 1” 108 Valvola antigelo. Corpo in ottone. Pmax d’esercizio: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: 0÷65°C. Campo temperatura ambiente: -30÷60°C. Temperatura di apertura: 3°C. Temperatura di chiusura: 4°C. PATENT PENDING. Codice 108600 Attacco 1” Funzionamento Il gruppo è composto da: 1) Valvola automatica di sfogo aria. 2) Valvola di ritegno predisposta per valvola di sfogo aria e termostato di minima, attacchi 1” maschio. 3) Valvola differenziale, attacchi 1” femmina. 4) Valvola antigelo, attacchi 1” maschio. 5) Centralina. 6) Sensore per collegamento a centralina. 7) Raccordo con presa di pressione, attacchi 1” maschio. 8) Tubo in rame da 8 mm. 4 5 Il gruppo di protezione antigelo codice 109600 può essere installato solo in presenza di circolatore esterno alla pompa di calore. Il sistema interviene in caso di mancanza di tensione elettrica che alimenta l’impianto di riscaldamento oppure in caso di malfunzionamento 6 della pompa di calore. In caso di mancanza di corrente elettrica, il sistema provvede a separare la parte interna dalla parte esterna dell’impianto in corrispondenza della valvola di ritegno (2) e della valvola differenziale (3) con la chiusura meccanica dell’otturatore che si attua in assenza di aspirazione dalla presa di pressione (7) ad opera del circolatore. Senza condizioni ambientali esterne che possano provocare il gelo (T > 4°C) l’acqua contenuta nella parte esterna di impianto non viene scaricata ed al ripristino dell’alimentazione elettrica il circolatore riparte, l’otturatore della valvola differenziale (3) si apre e l’impianto riprende il suo funzionamento normale. a Se le condizioni ambientali esterne sono tali per cui la temperatura dell’acqua arriva a 3°C, in seguito ad una mancanza di alimentazione elettrica, il gruppo separa la parte esterna dell’impianto da quella interna e la valvola antigelo (4) entra in funzione scaricando la parte esterna di impianto. Al ripristino dell’alimentazione elettrica il circolatore riparte, l’otturatore della valvola differenziale (3) si apre, la valvola antigelo (4) si chiude, poiché la temperatura dell’acqua interna all’edificio risulta superiore a 3°C, e il gruppo di riempimento (8) provvede a ricaricare l’impianto al valore di pressione nominale. In questa fase la valvola sfogo aria (1) e il degasatore (9) provvedono all’eliminazione dell’aria dall’impianto. Nel caso di guasto della pompa di calore con conseguente abbassamento della temperatura dell’acqua all’interno dell’impianto (la pompa di circolazione continua a funzionare ma non vi è più scambio termico nella macchina) interviene il termostato di sicurezza (6). Quando l’acqua arriva ad una temperatura di 10°C il termostato (6) interviene e tramite la centralina (5) blocca la pompa di circolazione innescando il procedimento riportato in caso di mancanza di corrente elettrica. 8 a PROTEZIONE ANTIGELO 109 Kit antigelo. Pmax prova idraulica: 10 bar. Pmax d’esercizio: 3 bar. ∆p ammissibile: 3 bar. Campo temperatura d’esercizio: 0÷65°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. PATENT PENDING. Componenti caratteristici 4 5 6 Codice 109610 Attacco 1” Il gruppo è composto da: 1) Valvola automatica di sfogo aria. 2) Valvola di ritegno predisposta per valvola di sfogo aria e termostato di minima, attacchi 1” maschio. 3) Valvola antigelo, attacchi 1” maschio. 4) Centralina. 5) Sensore per collegamento a centralina. 6) Elettrovalvola NC, 230 V - 50 Hz. Funzionamento Il gruppo di protezione antigelo codice 109610 può essere installato in presenza di circolatore interno alla pompa di calore. Il sistema interviene in caso di mancanza di tensione elettrica che alimenta l’impianto di riscaldamento oppure in caso di malfunzionamento della pompa di calore. In caso di mancanza di corrente elettrica, il sistema provvede a separare la parte interna dalla parte esterna dell’impianto in corrispondenza della valvola di ritegno (2) e dell’elettrovalvola normalmente chiusa (3). Se la temperatura dell’acqua all’interno delle tubazioni rimane al di sopra dei 4°C l’otturatore della valvola antigelo rimane chiuso e la tubazione rimane in pressione. a Quando la temperatura dell’acqua all’interno della tubazione raggiunge i 4°C, il termostato contenuto nella valvola antigelo (4) permette l’apertura dell’otturatore e consente lo scarico dell’acqua contenuta nella parte esterna di tubazione. Al ripristino dell’alimentazione elettrica, l’elettrovalvola si apre, il gruppo di riempimento riporta in pressione l’impianto e la valvola antigelo si chiude consentendo la ripresa della circolazione dell’impianto: la valvola sfogo aria (1) e il disaeratore-defangatore (9) provvedono ad eliminare l’aria in eccesso. Nel caso di guasto della pompa di calore con conseguente abbassamento della temperatura dell’acqua all’interno dell’impianto (la pompa di circolazione continua a funzionare ma non vi è più scambio termico nella macchina) interviene il termostato di sicurezza (6). Quando l’acqua arriva ad una temperatura di 10°C il termostato (6) interviene e tramite la centralina (5) blocca la pompa di circolazione innescando il procedimento riportato in caso di mancanza di corrente elettrica. 9 I prodotti della serie CALEFFI GEO® sono stati specificamente concepiti per l’utilizzo negli impianti a pompa di calore. Nei circuiti con pompa di calore geotermica il fluido termovettore è generalmente una miscela di acqua e liquido anticongelante poichè le temperature possono essere molto basse. I componenti sono stati realizzati con materiali ad alte prestazioni per questo tipo di applicazioni. COMPONENTI PER IMPIANTI A POMPA DI CALORE GEOTERMICA Impianti con sonde orizzontali Gli impianti a pompa di calore con sonde orizzontali utilizzano il calore che si trova accumulato negli strati più superficiali della terra; tale calore, fino a 15 m di profondità, è fornito essenzialmente dal sole e dalle piogge. Per questo motivo le sonde orizzontali risentono maggiormente delle fluttuazioni della temperatura superficiale e necessitano, per la loro installazione, di ampie superfici libere da costruzioni, pavimentazioni o vegetazione che possano impedire l’apporto di calore al terreno. Le tubazioni in polietilene (o polietilene reticolato, in base alla tipologia di terreno) vengono inserite orizzontalmente nel terreno in uno scavo da 1 a 3 m di profondità con interasse 50÷80 cm. Dopo la posa viene risistemato e ricompattato il terreno scavato. Il dimensionamento di questi collettori si effettua in base alla resa termica del terreno, la quale è influenzata dalla sua composizione, dalla compattezza e dalla quantità d’acqua che in esso si trova. Bisogna prestare attenzione al dimensionamento per evitare non solo malfunzionamenti e basse rese della pompa di calore ma anche per impedire conseguenze dannose per la vegetazione come il congelamento delle radici. Impianti con sonde verticali I sistemi con sonde geotermiche verticali si basano sul fatto che, già oltre i 20 metri di profondità, la temperatura del sottosuolo è costante e non dipende più dalle escursioni termiche nè giornaliere nè stagionali: al di sotto dei 20 m, la temperatura del terreno aumenta di circa 3°C ogni 100 m di profondità. Le sonde verticali, con lunghezza variabile da 20 a 150 m, sono realizzate con perforazioni in cui si annegano uno o due circuiti ad U, realizzati con tubi in PE ad alta resistenza (in genere con diametri DN 25, DN 32 e DN 40) specifici per applicazioni geotermiche. Per facilitare il loro inserimento nei fori, questi circuiti sono zavorrati con appositi pesi a perdere di 15 – 20 kg. Dopo la posa dei circuiti, il vuoto che sussiste tra la parete del foro e la tubazione viene riempito con una miscela a base di cemento e bentonite (un materiale argilloso). bar 4 5 0 6 2.5 10 3 2 1 CL Componenti di un sistema geotermico Generalmente le sonde geotermiche vengono collegate all’impianto attraverso un collettore dotato di valvole di bilanciamento: il bilanciamento dell’impianto risulta infatti essenziale per garantire il corretto scambio termico nel terreno. Tra il collettore geotermico e la pompa di calore è buona norma prevedere tutti gli organi di sicurezza e controllo tipici di un impianto a circuito chiuso ed atti a preservare il corretto funzionamento del sistema e della macchina. con L f o rm n ES e or me I S P 02 03 01 C° 04 1 1 10 0 01 02 03 05 0 20 30 °C 40 50 10 -20 +60 1 10 0 10 -20 02 03 04 05 01 C° 0 01 02 03 20 30 °C 40 50 +60 COLLETTORE DI DISTRIBUZIONE Il collettore di distribuzione, interamente componibile, è stato progettato per essere facilmente montato a banco e successivamente agganciato alle staffe a muro. Questa particolarità di assemblaggio permette inoltre di agevolare la preparazione delle sonde ed il loro collegamento al collettore. Il collettore è modulare per potersi adattare agli impianti residenziali di piccole dimensioni in cui le sonde geotermiche generalmente variano da 2 fino a 8. La quantità di moduli singoli da utilizzare è definita dal numero di sonde. Il collettore è disponibile anche nella versione premontata per agevolare le operazioni di installazione. I moduli sono stati progettati con tecniche particolari al fine di limitare i fenomeni di condensa. Un’intercapedine d’aria isola il fluido dall’esterno. Due tappi di testa in ottone e 4 tiranti permettono di compattare i moduli con interposta una guarnizione che isola il canale di passaggio dell’acqua e le singole camere d’aria. Il collettore è reversibile per adattarsi alla posizione delle sonde rispetto alla pompa di calore. La staffa può essere fissata a muro senza collettore in modo tale da rendere agevole il collegamento delle sonde. 11 COLLETTORE GEOTERMICO PREMONTATO 110 depl. 01221 Collettore geotermico premontato. Composto da: - valvole sfogo aria automatiche; - termometri Ø 80 mm; - rubinetti di carico/scarico; - collettori di mandata e ritorno in tecnopolimero; - tappi di testa con coibentazione; - zanche a muro in acciaio inox; - serie di etichette senso di flusso e identificazione circuiti; - tasselli fissaggio a muro. Corpo in tecnopolimero PA66G30. Pmax d’esercizio: 6 bar. Pmax prova impianto: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷60°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Collettore DN 50. Portata max.: 7 m3/h. Attacco di testa: 1 1/4”. Attacco derivazione: 42 p.2,5 TR. Interasse derivazioni: 100 mm. Attacco derivazioni ad alta tenuta meccanica per valvole di intercettazione serie 111, valvole di bilanciamento serie 112 e flussometri serie 113. Codice 1107B5 1107C5 1107D5 1107E5 1107F5 1107G5 1107H5 2 circuiti 3 circuiti 4 circuiti 5 circuiti 6 circuiti 7 circuiti 8 circuiti Per derivazioni superiori a 8 circuiti vedere collettore componibile COLLETTORE GEOTERMICO COMPONIBILE 110 110 depl. 01221 Kit di assemblaggio per collettori componibili. Composto da: - gruppo di testa in ottone con valvola di sfogo aria automatica, rubinetto di carico/scarico; - tappo di testa in ottone; - coibentazioni a guscio preformato; - viti e bulloni per tiranti e staffaggio; - serie di etichette senso di flusso e identificazione circuito; - termometro con pozzetto (-30÷50°C); - No. 2 guarnizioni di tenuta. Pmax d’esercizio: 6 bar. Pmax prova impianto: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷60°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Attacchi: 1 1/4” F. Modulo singolo collettore componibile in tecnopolimero. Corpo in tecnopolimero PA66G30. Pmax d’esercizio: 6 bar. Pmax prova impianto: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷60°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Collettore DN 50. Attacco derivazione ad alta tenuta meccanica per valvole di intercettazione serie 111, valvole di bilanciamento serie 112 e flussometri serie 113. Attacco derivazione: 42 p.2,5 TR. Codice 110700 110 depl. 01221 Tiranti in acciaio inox per assemblaggio collettori componibili. Barra filettata M8 in acciaio inox. Codice 110012 110013 110014 110015 110016 110017 110018 110019 110020 110021 110022 12 per collettore a 2 circuiti per collettore a 3 circuiti Codice 110750 per collettore a 4 circuiti 110 per collettore a 5 circuiti per collettore a 6 circuiti depl. 01221 Coppia di zanche in acciaio inox per fissaggio collettori componibili. Sistema di aggancio rapido a muro. Sistema di aggancio rapido del collettore sulle zanche. Complete di viti e tasselli. per collettore a 7 circuiti per collettore a 8 circuiti per collettore a 9 circuiti per collettore a 10 circuiti per collettore a 11 circuiti Codice per collettore a 12 circuiti 110001 ESEMPI DI COMPOSIZIONE CON COLLETTORE GEOTERMICO CALEFFI SERIE 110 Serie 111 Serie 112 Valvola di intercettazione Valvola di bilanciamento con flussometro Valvola di bilanc. con flussometro Serie 113 Serie 871 Serie 110 Flussometro a galleggiante Valvola a sfera Bocchettone Predisposta per sensore effetto Vortex per la lettura integrata della portata DN 25 DN 32 DN 40 Codice 111620 Codice 111630 Codice 111640 Attacco collettore 42 p. 2,5 TR Attacco tubazione Ø 25 Ø 32 Ø 40 Coibentazione per valvole di intercettazione DN 25 DN 32 Completa di raccordo per tubazione in polietilene Completa di raccordo per tubazione in polietilene Completa di valvola a sfera e raccordo per tubazione in polietilene Completa di raccordo per tubazione in polietilene Codice 111003 DN 32 Codice 871025 Codice 871032 DN 25 DN 32 DN 40 DN 25 DN 32 DN 25 DN 32 Attacco collettore 42 p. 2,5 TR Codice 112621 Codice 112631 Codice 111641 Codice 112622 Codice 112632 Codice 113621 Codice 113631 Attacco tubazione Ø 25 Ø 32 Attacco collettore 42 p. 2,5 TR Attacco collettore 42 p. 2,5 TR Attacco collettore 42 p. 2,5 TR Attacco tubazione Ø 25 Ø 32 Ø 40 Attacco tubazione Ø 25 Ø 32 Attacco tubazione Ø 25 Ø 32 Coibentazione per valvola di bilanciamento Coibentazione Coibentazione per flussometro DN 40 Codice 111001 DN 25 DN 25 DN 32 Codice 112001 DN 40 Codice 112003 DN 25 DN 32 Codice 112001 DN 25 Raccordo a bocchettone completo di guarnizione Codice 110060 Att. collettore 42 p. 2,5 TR Att. derivazione 1” Coibentazione per valvole di intercettazione DN 25 DN 32 Codice 111001 DN 32 Codice 113001 Leva di comando Codice 111002 Sensore misurazione di portata Codice 111010 Misuratore di portata elettronico Codice 130010 13 DISPOSITIVI DI INTERCETTAZIONE E BILANCIAMENTO 111 depl. 01234 Valvola di intercettazione a sfera predisposta per sensore integrato di misura della portata. Completa di raccordo per tubo polietilene. Corpo in ottone. Tappo superiore in tecnopolimero. Attacco al collettore: attacco femmina con calotta mobile 42 p.2,5 TR. Pmax d’esercizio: 6 bar. Pmax prova impianto: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷60°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. PATENT PENDING. Codice 111620 111630 111640 Attacco 42 p.2,5 TR x Ø 25 42 p.2,5 TR x Ø 32 42 p.2,5 TR x Ø 40 111 depl. 01234 Coibentazione per valvole di intercettazione. Materiale: PE-X espanso a celle chiuse. Spessore: 10 mm. Densità: parte int. 30 kg/m3, parte est. 80 kg/m3. Conducibilità termica (DIN 52612): a 0°C: 0,038 W/(m·K); a 40°C: 0,045 W/(m·K). Coeff. di resistenza al vapore (DIN 52615): > 1.300. Campo temperatura di esercizio: 0÷100°C. Reazione al fuoco (DIN 4102): classe B2. Codice 111001 111003 Utilizzo del sensore effetto Vortex I sensori utilizzano un effetto chiamato “Coda dei vortici di von Kàrmàn”, grazie al quale è possibile determinare la velocità media del fluido circolante. La valvola di intercettazione è predisposta per l’installazione del sensore integrato di misurazione della portata ad effetto Vortex. Il sensore è realizzato su un corpo in tecnopolimero, simile al tappo di chiusura e può essere sostituito a quest’ultimo durante la fase di misurazione e di bilanciamento delle portate. La sfera è infatti costruita per permettere l’alloggiamento del sensore. La sostituzione del tappo con il sensore di misura può avvenire ad impianto funzionante: è necessario chiudere la valvola con l’apposita manopola, rimuovere il fermo e l’anello di tenuta ed estrarre il tappo. Utilizzo Ø 25 - Ø 32 Ø 40 130 depl. 01234 Misuratore elettronico di portata per collegamento sensore ad effetto Vortex. Completo di: - valigetta di contenimento; - alimentatore; - leva di comando; - sensore di misura ad effetto Vortex; - cavo di collegamento; - anello di tenuta sensore. Batteria ricaricabile NiMh 9 V. Completo di alimentatore per ricarica batteria. Scala lettura portate: l/h - l/min - GPM. Portata: 300÷1400 l/h. Precisione lettura portata con sensore Vortex: ±10%. Classe di protezione: IP 44. Codice 130010 111 depl. 01234 Sensore integrato misurazione portata ad effetto Vortex. Precisione lettura portata: ±10%. Codice 111010 111 depl. 01234 Leva di comando per valvole di intercettazione. Corpo in tecnopolimero. Questo sistema di misura risulta innovativo: • il sistema di misurazione e regolazione non rimane installato nell’impianto ma viene rimosso concluse le operazioni di bilanciamento e rimane all’installatore. • durante il normale funzionamento non ha nessuna parte in movimento soggetta ad usura nel tempo e le perdite di carico sono trascurabili • il sistema di misura non è influenzato dalle variazioni di temperatura, pressione o viscosità • la precisione nella misurazione della portata è superiore agli altri sistemi di bilanciamento. Lo strumento di misura possiede le informazioni relative alla superficie di passaggio del fluido e i fattori di conversione: in tale modo è possibile ricavare il valore della portata istantanea. Il dispositivo possiede un’impugnatura ergonomica anti scivolo ed è stato concepito per essere semplice da utilizzare e configurare. Il display LCD permette di visualizzare la portata durante la misura, i menù di configurazione e le altre informazioni necessarie per il corretto utilizzo dello strumento. La navigazione attraverso il menù consente di selezionare l’unità di misura della portata (l/h – l/min – GPM) e il tipo di liquido in circolazione all’interno della tubazione (acqua oppure acqua e glicole con diverse percentuali). Light Battery Codice 111002 14 Menu Cod. 130010 IP 44 DISPOSITIVI DI INTERCETTAZIONE E BILANCIAMENTO 112 depl. 01235 Valvola di bilanciamento con flussometro. Completa di raccordo per tubo polietilene. Lettura diretta della portata. Valvola a sfera per regolazione portata. Flussometro a scala graduata con indicatore portata a movimento magnetico. Corpo valvola e flussometro in ottone. Attacco al collettore: attacco femmina con calotta mobile 42 p.2,5 TR. Pmax d’esercizio: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷40°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Precisione: ±10%. Codice Attacco Scala (m3/h) 112621 112631 112641 Ø 25 Ø 32 Ø 40 0,3÷1,2 0,3÷1,2 0,3÷1,2 Principio di funzionamento La valvola di bilanciamento è un dispositivo idraulico che permette di regolare la portata di fluido che la attraversa. L’azione di regolazione viene effettuata da un otturatore a sfera (1) comandato da un’asta di comando (2), mentre la portata viene controllata tramite un flussometro (3) ricavato in by-pass sul corpo valvola ed escludibile durante il normale funzionamento. Il valore della portata viene indicato da una sfera metallica (4) che scorre all’interno di una guida trasparente (5) a lato della quale è riportata una scala graduata (6). 3 1 3 1,2 2 5 1,0 0,8 6 0,6 3 4 4 112 depl. 01235 Valvola di bilanciamento con flussometro completa di valvola a sfera per intercettazione e raccordo per tubo in polietilene. Lettura diretta della portata e regolazione tramite sfera superiore. Flussometro a scala graduata con indicatore portata a movimento magnetico. Corpo valvola e flussometro in ottone. Attacco al collettore: attacco femmina con calotta mobile 42 p.2,5 TR. Pmax d’esercizio: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷40°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Precisione: ±10%. Codice 112622 112632 Attacco Scala (m3/h) 42 p.2,5 TR x Ø 25 42 p.2,5 TR x Ø 32 0,3÷1,2 0,3÷1,2 112 depl. 01235 Coibentazione per valvole di bilanciamento. Materiale: PE-X espanso a celle chiuse. Spessore: 10 mm. Densità: parte int. 30 kg/m3, parte est.: 80 kg/m3. Conducibilità termica (DIN 52612): a 0°C: 0,038 W/(m·K); a 40°C: 0,045 W/(m·K). Coeff. di resistenza al vapore (DIN 52615): > 1.300. Campo temperatura di esercizio: 0÷100°C. Reazione al fuoco (DIN 4102): classe B2. Codice 112001 112003 Utilizzo Ø 25 - Ø 32 Ø 40 0,4 5 1. Mediante l’ausilio dell’indicatore (A), presegnalare la portata di riferimento alla quale dovrà essere regolata la valvola. 2. Aprire, mediante l’anello (B), l’otturatore che intercetta il passaggio del fluido nel flussometro (C) in condizioni di normale funzionamento. 3. Mantenendo aperto l’otturatore, agire con una chiave di manovra sull’asta di comando della valvola (D) per effettuare la regolazione della portata. Essa viene indicata da una sfera metallica (E), che scorre all’interno di una guida trasparente (F) a lato della quale è riportata una scala graduata di lettura espressa in m3/h. 4. Conclusa l’operazione di bilanciamento, rilasciare l’anello (B) dell’otturatore del flussometro che, grazie ad una molla interna, si riporterà automaticamente in posizione di chiusura. C A B D E F 5. Ultimata la regolazione, l’indicatore (A) può essere utilizzato per mantenere memoria del settaggio effettuato, in caso di verifiche da effettuarsi nel tempo. La versione cod. 112..2 completa di valvola a sfera permette di effettuare la chiusura del singolo ramo senza perdere la regolazione della portata: questo risulta essere un vantaggio per la manutenzione del sistema. 15 DISPOSITIVI DI INTERCETTAZIONE E BILANCIAMENTO 113 depl. 01236 Flussometro a galleggiante. Completo di raccordo per tubo polietilene. Lettura diretta della portata. Valvola a sfera per regolazione portata. Corpo in ottone. Attacco al collettore: attacco femmina con calotta mobile 42 p.2,5 TR. Pmax d’esercizio: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷40°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Precisione: ±10%. Codice 113621 113631 Attacco Scala (m3/h) 42 p.2,5 TR x Ø 25 42 p.2,5 TR x Ø 32 0,3÷1,2 0,3÷1,2 1 1 Raccordo per tubazione in polietilene Ø 25 - Ø 32 depl. 01236 Coibentazione per flussometro a galleggiante. Materiale: PE-X espanso a celle chiuse. Spessore: 10 mm. Densità: parte int. 30 kg/m3, parte est.: 80 kg/m3. Conducibilità termica (DIN 52612): a 0°C: 0,038 W/(m·K); a 40°C: 0,045 W/(m·K). Coeff. di resistenza al vapore (DIN 52615): > 1.300. Campo temperatura di esercizio: 0÷100°C. Reazione al fuoco (DIN 4102): classe B2. 113001 Il flussometro o flussimetro ad area variabile è costituito da un tubo di PSU trasparente a sezione longitudinale-conica, dentro il quale è presente un galleggiante cilindroconico di diametro leggermente inferiore a quello minimo del tubo. Il funzionamento avviene solo con flussometro in posizione Calotta mobile verticale, con il diametro interno per aggancio su collettore maggiore in alto. Il fluido geotermico entrando verticalmente dal basso verso l’alto esercita una Regolazione pressione sul galleggiante, della portata sospingendolo verso l’alto fino al raggiungimento dell’equilibrio. Il valore della portata viene indicato dal bordo superiore del galleggiante e viene letta grazie Galleggiante alla scala graduata stampata sul indicatore tubo plastico. 2 113 Codice Principio di funzionamento Poichè il flussometro deve essere montato solo in posizione verticale non è possibile l’installazione orizzontale del collettore geotermico. Utilizzo Ø 25 - Ø 32 La portata in ciascuna sonda viene indicata dal bordo superiore del galleggiante e può essere modificata agendo con una chiave fissa da 9 mm sulla valvola a sfera. 871 Chiusura ed apertura completa della valvola La valvola può essere Chiusura completa chiusa o aperta completamente. A L’intaglio, presente sull’asta dell’otturatore, funge da indicatore dello stato della valvola. Apertura completa B Codice 871025 871032 Per avere l’effettiva portata nell’utilizzo di soluzioni glicolate a bassa temperatura è necessario moltiplicare l’indicazione del flussometro a galleggiante per un fattore correttivo pari a: - 0,9 per concentrazioni del 20-30% - 0,8 per concentrazioni del 40-50% Attacco 42 p.2,5 TR x Ø 25 42 p.2,5 TR x Ø 32 110 Bocchettone completo di guarnizione. Pmax d’esercizio: 16 bar. Tmax d’esercizio: 40°C. Correzione per liquidi con diversa densità 16 depl. 01236 Valvola a sfera completa di raccordo per tubo polietilene. Corpo in ottone. Attacco al collettore: attacco femmina con calotta mobile 42 p.2,5 TR. Pmax d’esercizio: 16 bar. Tmax d’esercizio: 40°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Usare coibentazione serie 111. Codice 110060 Attacco 42 p.2,5 TR x 1” depl. 01236 DISPOSITIVI PER COLLETTORI GEOTERMICI GENERICI ESEMPI DI COMPOSIZIONE CON COLLETTORI GEOTERMICI GENERICI 112 Serie 112 Valvola di bilanciamento con flussometro. Lettura diretta della portata. Valvola a sfera per regolazione portata. Flussometro a scala graduata con indicatore portata a movimento magnetico. Corpo valvola e flussometro in ottone. Attacco al collettore: attacco femmina con calotta mobile. Pmax d’esercizio: 10 bar. Campo temperatura d’esercizio: -10÷110°C. Campo temperatura ambiente: -20÷60°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Precisione: ±10%. Codice 112660 112670 Attacco Scala (m3/h) 1” F x 1” F 1 1/4” F x 1” F 0,3÷1,2 0,3÷1,2 861 Codice Ø 25 x 1” M Ø 32 x 1” M 862 Codice 112660 Codice 112670 Attacco 1” F x 1” F Attacco 1 1/4” F x 1” F Raccordo per tubazione in polietilene Raccordo per valvola di intercettazione aggiuntiva depl. 01037 Raccordo maschio. In ottone. Per tubi in polietilene. Pmax d’esercizio: 16 bar. Tmax d’esercizio: 40°C. 861625 861632 Valvola di bilanciamento con flussimetro depl. 01037 Raccordo maschio ridotto. In ottone. Per tubi in polietilene. Pmax d’esercizio: 16 bar. Tmax d’esercizio: 40°C. DN 25 DN 32 DN 40 Codice 861625 Codice 861632 Codice 862640 Attacco valvola bilanciamento 1” M Ø 25 Attacco tubazione Ø 32 Ø 40 Coibentazione per valvola di bilanciamento DN 25 DN 32 Codice 942560 Attacco valvola bilanciamento 1” M Attacco valvola intercettazione 3/4” M Valvola a sfera completa di raccordo per tubazione in polietilene DN 40 Codice 862640 Codice 112001 Ø 40 x 1” M Codice 112003 942 DN 25 DN 32 Raccordo a manicotto. Codice 871525 Codice 871532 Codice 942560 Attacco valvola bilanciamento 3/4” F 3/4” x 1” 871 Raccordo con valvola a sfera. In ottone. Per tubi in polietilene. Pmax d’esercizio: 16 bar. Tmax d’esercizio: 40°C. depl. 01037 Attacco tubazione Ø 25 Ø 32 Codice 871525 871532 Ø 25 x 3/4” F Ø 32 x 3/4” F 17 COLLETTORE PORTASTRUMENTI 115 115 Collettore portastrumenti ed accessori per pompe di calore completo di fondo di ancoraggio in acciaio. Cassetta di contenimento per abbinamento a fondo di ancoraggio collettore portastrumenti serie 115. In acciaio verniciato. Composta da mantello esterno e portello. Attacchi: 1 1/4” F. Pmax d’esercizio: 2,5 bar. Campo di temperatura d’esercizio: -20÷90°C (termometri 50°C). Campo di temperatura ambiente: -10÷55°C. Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate, soluzioni saline. Massima percentuale di glicole: 50%. Possibilità di utilizzare come fluido vettore una soluzione salina sostituendo il manometro in dotazione con quello in acciaio inox cod. 557596. Codice Dimensioni (h x b x p) 115080 900 x 860 x 175 Componenti caratteristici 1 9 3 2 4 5 1 0 10 6 CL c on 2.5 2 bar f or m e n or m e I SP E SL 10 0 3 20 30 °C 40 50 10 -20 +60 11 12 4 13 5 10 0 10 -20 20 30 °C 40 50 +60 6 14 7 15 8 16 Il gruppo è composto da: Codice 115700 18 1 1/4” 1) No. 2 pozzetti 1/2” per sonde temperatura 2) Defangatore completo di valvola sfogo aria automatica e rubinetto di scarico 3) Collettore portastrumenti in rame 4) Rubinetto automatico d’intercettazione, per vasi d’espansione 5) Valvola di sicurezza completa di imbuto di scarico 6) Rubinetti di carico/scarico 7) Vaso di espansione capacità 7,5 litri 8) Piastra di ancoraggio (fondo cassetta di contenimento) completa di staffe di supporto 9) Manometro conforme INAIL 10) Pressostato di minima omologato INAIL 11) No. 2 valvole di intercettazione con leva estesa per facilitare l’uso in presenza di coibentazione 12) No. 2 termometri Ø 80 mm 13) Tubo flessibile per collegamento vaso d’espansione 14) Coibentazione a guscio preformato 15) Pressostato di sicurezza serie 625 (opzionale) 16) Flussostato serie 315 (opzionale) ACCESSORI PER COLLETTORE PORTASTRUMENTI 315 688 Flussostato per collettore portastrumenti per pompe di calore. Contatti a comando magnetico. Alimentazione: 230 V - 0,02 A. Pmax d’esercizio: 6 bar. Campo di temperatura: -20÷100°C. Attacco 3/4” femmina. Grado di protezione: IP 65. Termometro. Attacco posteriore 1/2”. Corpo in acciaio zincato. Con pozzetto in ottone lunghezza 40 mm. Classe di precisione: UNI 2. Codice 688005 Codice 315050 315060 315070 Portata (m3/h) 0,5 0,6 0,7 °C Ø (mm) -30÷50 80 Chiusura contatti Apertura contatti (m3/h) (m3/h) 0,53 0,59 0,70 557 0,44 0,57 0,64 Manometro. Attacco radiale 3/8”. Classe di precisione: UNI 2,5. Conforme norme INAIL. 625 Pressostato di sicurezza, a ripristino manuale. 250 V - 16 (10) A. Pmax d’esercizio: 15 bar. Campo di temperatura ambiente: -10÷55°C. Campo di temperatura fluido: 0÷110°C. Attacco 1/4” femmina. Omologato INAIL (D.M. 1.12.1975). Grado di protezione: IP 44. Codice 557706 0÷6 80 Manometro. Corpo in acciaio inox. Attacco radiale 3/8”. Classe di precisione: UNI 1,6. Adatto per soluzioni saline. bar Ø (mm) 0÷6 63 Campo di regolazione 557596 625000 Ø (mm) 557 Codice Codice bar 1÷5 bar 546 625 Pressostato per autoclavi. Fino a 500 V tripolare - 16 A. Pmax d’esercizio: 15 bar. Campo di temperatura ambiente: -10÷55°C. Campo di temperatura fluido: 0÷110°C. Attacco 1/4” femmina. Grado di protezione: IP 44. Codice 625005 625010 Disaeratore-defangatore. Corpo in ottone. Attacchi filettati femmina. Rubinetto di scarico con portagomma. Pmax d’esercizio: 10 bar. Pmax di scarico: 10 bar. Campo di temperatura: 0÷110°C. Capacità di separazione particelle: fino a 5 µm. PATENT. Campo di regolazione 1÷ 5 bar 3÷12 bar Codice 553 depl. 01061 546005 546006 546007 3/4” 1” 1 1/4” Gruppo di riempimento automatico pretarabile anticalcare, ispezionabile, con indicatore della pressione di taratura, rubinetto, filtro, valvola di non ritorno. Campo di regolazione: 0,2÷4 bar. Pmax in entrata: 16 bar. Tmax d’esercizio: 65°C. Codice 553540 553640 depl. 01123 D I RT ® DISCALD Coibentazione per disaeratori-defangatori serie 546. Codice 1/2” c/ att. manom. 1/2” c/ manom. CBN546002 CBN546007 Utilizzo 546005-546006 546007 19 0317512 Caleffi S.p.A. S.R. 229 n. 25 · 28010 Fontaneto d’Agogna (NO) · Italia Tel. +39 0322 8491 · Fax +39 0322 863305 [email protected] · www.caleffi.it © Copyright 2012 Caleffi