Nei punti ristoro di Autogrill Francia già in 20.000 hanno “assaggiato

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Nei punti ristoro di Autogrill Francia già in 20.000 hanno “assaggiato
Nei punti ristoro di Autogrill Francia
già in 20.000 hanno “assaggiato” Parma
Necessari nuovi ordinativi di prodotti dopo i primi 15 giorni di promozione
PARMA, 5 ottobre – Sono già state ventimila, dopo i primi 15 giorni di promozione, le
persone che hanno assaggiato prodotti alimentari parmensi nei 276 punti vendita della
rete di Autogrill Francia: autostrade ma anche stazioni ferroviarie e aeroporti dove, dal 16
settembre, è disponibile una selezione gastronomica targata Parma.
Una partenza ad alta velocità, al di sopra di ogni aspettativa, che ha reso necessari
nuovi ordinativi di prodotti Doc rispetto al quantitativo iniziale.
Se l’iniziativa continuerà a viaggiare con questo passo, al termine (15 novembre)
sarà ampiamente superato il traguardo preventivato delle otto tonnellate di merce: 5 di
prosciutto, 2 di salumi vari e una tonnellata di Parmigiano-Reggiano.
L’accordo prevede infatti la distribuzione di
prosciutto di Parma, fiocchetto,
salame Felino, coppa di Parma e altri prodotti tipici nostrani, nelle diverse tipologie dei
punti-vendita francesi.
La promozione è frutto della collaborazione internazionale tra Camera di
Commercio, Parma alimentare, Camera di Commercio Italiana di Marsiglia e Autogrill
France, assieme ai Consorzi del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano.
« La Francia si colloca come secondo mercato di riferimento per l’export agroalimentare
italiano – spiega Roberto Colombo, direttore generale Autogrill France – e uno dei nostri
obiettivi è quello di valorizzare la produzione italiana DOP e IGP dando grande visibilità
anche ai piccoli produttori. Iniziative come questa vanno viste in un’ottica bilatérale,
funzionale allo sviluppo del mercato europeo. A tal proposito – ha spiegato Giuseppe Cerroni
direttore generale Comunicazione e Affari istituzionali del Gruppo Autogrill - vorrei ricordare
che il Governo francese ha sostenuto la filiera agroalimentare e il suo ultimo anello, anche
riducendo l’IVA sulla ristorazione dal 19% al 5,5%. Con l'Iva in Spagna al 7% e in Grecia al
9% l’Italia è rimasta pericolosamente indietro con il carico fiscale più alto sulla ristorazione. A
tutto danno dei consumatori e dell'andamento dei flussi turistici.”
Particolare successo ha riscosso il prosciutto a marchio e prodotto DOP, esaurito
in pochi giorni, che ha richiesto quantitativi superiori alle migliori aspettative, tanto da
raddoppiare la quantità inizialmente richiesta dalla catena.
“Non possiamo che essere fieri di questi esiti che confortano l’impegno con cui da anni il
nostro ente promuove l’internazinalizzazione delle imprese della provincia”, afferma
Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio di Parma. “Negli ultimi tre anni gli
investimenti camerali sull’internazionalizzazione sono considerevolmente aumentati fino
a raggiungere la cifra di quasi 900 mila euro nel 2008. La performance esportativa della
provincia è anch’essa migliorata, in particolare proprio nell’agroalimentare il cui export
complessivo ha segnato un + 15,7 % nel 2008 rispetto al 2007, con una sostanziale
tenuta nel primo semestre 2009, in cui a fronte di un crollo di circa il – 6% a livello
nazionale e regionale, Parma ha registrato una contrazione delle vendite all’estero
dell’1%”