Testo Claudio Di Benedetto

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Testo Claudio Di Benedetto
CLAUDIO DI BENEDETTO
Inebrianti bellezze
… Firenze e Kyoto, poste geograficamente a 9611 chilometri, in linea d’aria e in contatto da 430
anni, dopo quei giorni fra l’8 e il 13 marzo del 1585 in cui la prima ambasceria giapponese fece visita
alla corte granducale toscana, grazie agli auspici e alla guida del gesuita Alessandro Valignani sono
il soggetto di questa mostra.
Firenze e Kyoto, i cui centri storici sono entrambi patrimonio UNESCO dell’Umanità, gemelle dal 22
settembre del 1965, quando il sindaco di Firenze Lelio Lagorio portava a termine e sanciva una delle
molte intuizioni del suo predecessore - Giorgio La Pira - suggellando il gemellaggio.
… Le fotografie in mostra propongono un confronto fra le due città, con una attenta indagine su
luoghi accomunati per funzione sociale o per caratteristiche intrinseche ed una articolata disamina
di scene di vita quotidiana, congelate ovunque essa si svolga e si manifesti - lì e qui. E’ un confronto
che non ignora le similitudini fra le gemelle, ma che ne mostra anche le rispettive differenze, dovute
ai costumi e alla cultura, oltre che alle scelte delle amministrazioni, alle profonde diversità fisiche e
di carattere proprie di tutti i gemelli eterozigoti.
… Se Kyoto è stata a lungo capitale del Giappone, dal 794 fino al 1868, Firenze è stata per secoli
capitale di un potente stato prima e poi del Regno d’Italia, ed è stata come Kyoto centro di artigiani
della lana e della seta, e, come Kyoto, culla e concentrazione straordinaria di poeti e di pittori.
Entrambe hanno esercitato un mecenatismo senza precedenti (e senza epigoni) nei palazzi e nei
conventi, entrambe si sono riempite di templi e di segni altissimi della creatività umana. L’arredo
urbano di oggi rimarca, da una parte, le differenze (basti pensare a Firenze anche come a città di
statue, in contrasto con la loro prevalente assenza - in spazi aperti - a Kyoto), dall’altra le
somiglianze, imposte dalla globalizzazione.
La magia delle istantanee ci pone davanti agli occhi lo spirito convergente-divergente di due città
simboliche per le rispettive culture, proponendo la riflessione che segue il colpo d’occhio e
stimolando la curiosità di vedere oltre, e il desiderio di approfondire le emozioni.