L__Universita_n.77_1NsQs

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IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 10 Dicembre 2013
L’UNIVERSITÀ
n. 77
L’INTERVISTA. I datidi Almalaureasonoconfortanti peril corso
Dopodomani
«LAVOROSUBITO
PERI LAUREATI
INSICUREZZA
ALIMENTARE»
Studenti
emanager
inazione
Laprof.FrancescaCapotondi, bassanese, spiega
chemetà deglistudentidi Vicenzaentro un anno
trovaun impiego. Unaltro quartoprosegue glistudi
Lasede diviale Margherita
Maria Elena Bonacini
Metà dei laureati trova lavoro
entro un anno, un quarto prosegue gli studi. I dati dell’occupazione del corso di laurea in
Sicurezza igienico-sanitaria
degli alimenti soddisfano
Francesca Capolongo, presidente del corso da pochi mesi.
Dell’argomento si è parlato a
margine del Career day, svoltosi nella sede di viale Margherita dell’università per far incontrare aziende e studenti.
Qual è la situazione occupazionale dei vostri laureati?
I dati Almalaurea offrono buone prospettive. Spiegano, infatti, che il 50 per cento dei ragazzi che escono dal nostro
corso trova lavoro a tempo determinato o indeterminato entro un anno, con uno stipendio medio di poco inferiore a
mille euro. In un momento di
crisi, insomma, la specializzazione sta tenendo.
Laprof. FrancescaCapolongo, dasettembre presidentedel corsodilaurea inSicurezza
igienico-sanitariadegli alimentiche hasede aVicenza
maturità.
Ilprof. EnricoNovelli,già presidentedelcorso dilaurea
Ilprof. Novelli: «Gliambiti piùrichiesti»
Quanto pesa in questo il fatto
di essere, appunto, un corso di
laureadecisamentespecialistico?
«Espertiperlaricerca
eperlalottaallefrodi»
La specializzazione è certamente uno dei motivi decisivi.
L’indirizzo sulla sicurezza alimentare dei prodotti di origine animale e vegetale è una
scelta molto di nicchia: forse è
l’unico corso in Italia, visto
che gli altri esistenti riguardano le tecnologie alimentari, e
quindi la sicurezza non è una
materia predominante».
Sonostateunadecina le
aziendecoinvolteper dare
modoa studentieneolaureati
delcorso dilaureainSicurezza
igienico-sanitariadeglialimenti
diapprofondireil temadelle
prospettivedilavoro. Questo il
sensodel “Carrerday”
organizzatonella sede diviale
Margherita,per offrire
l’opportunitàdiconfronto e
conoscenzatra chi puòoffrire
occupazioneechi,invece, il
lavorolo cercao locercherà a
breve.Oltre all’Istituto
zooprofilatticodelleVenezie,
sonostatequasitutte
vicentineleaziende coinvolte
nell’iniziativa:Brazzale, Burro
DePaoli,Diverseysrl, Il Ceppo
Gastronomia,LaCentraledel
LattediVicenza, Loison,Nai
ProdottiIttici, Serenissima
RistorazioneeUnicomm.
«Quest’iniziativa -spiega
EnricoNovelli,docente del
dipartimentodiBiomedicina
comparataealimentazione
dell’universitàdi Padova,e fino
aqualche mese fapresidente
delcorso dilaureavicentino- è
mirataa farincontrare le
aziendedelsettore alimentare
constudentie neolaureati inmodo
da capirequalisono le attesedel
mondodel lavoro. Per le aziende,
invece,è una finestraaperta
sull’università e sulle competenze
chesonofornite dai corsi dilaurea
e master. Spessole imprese
cercanofigureprofessionali e non
sanno dove trovarle, perchénon
semprel’incontro è naturale,
sebbene cisiano tanteiniziative,
anchelegate alWeb».
Qualisono le figureprofessionali
piùrichieste? «Innanzituttoquelle
chesioccupano della sicurezza e
degliaspettilegati all’igiene,alle
normechedisciplinanole
etichettee alla
commercializzazionedeiprodotti
e tecnologiealimentari. Losbocco
naturalesono quindi le aziende
produttricidialimentari o che
fornisconoconsulenze a queste
ultime,comei laboratoridi
certificazione.Maquesto tipo di
figurapuòessere utilizzata anche
nell’ambito dellefrodi, nonsolo
conricadute sotto l’aspetto
commercialeedeconomico, ma
ancheditipo sanitario.Bisogna
conosceregli strumentiper
saperequaliutilizzarein modo
efficace».
Sì, circa un quarto dei laureati
triennali decide di proseguire;
la maggior parte di loro opta
per il corso di Igiene e medicina veterinaria dell’università
di Padova. Anche se le competenze acquisite permetterebbero già di lavorare, come detto, credo che due anni in più
facciano la differenza, sia come preparazione che come
Dovetrovanolavoroivostrilaureati?
Sia nei laboratori degli enti
pubblici sia in quelli di autocontrollo delle aziende private, per esaminare i prodotti e
le materie prime. Molte aziende sono quelle del nostro territorio.
Voi vi muovete anche in un settore strategico del made in
Italy, che è quello alimentare.
Alla luce anche degli scandali
che periodicamente emergono,
lefigureprofessionalicheesconodal vostro ateneodovrebbero essere fondamenti.
Infatti sono figure chiave. In
Italia, vorrei aggiungere, l’alimentare ancora non è valorizzato abbastanza. La Francia si
sta muovendo molto meglio di
noi, che abbiamo prodotti del
loro stesso livello o anche superiori. Del resto è quello che accade anche relativamente al
territorio.
C’è anche chi, invece di entrare
subito nel mondo del lavoro
sceglie di continuare a studia-
re.
Quanti studenti avete al momento?
Una settantina di nuovi iscritti e 240 tra secondo e terzo anno. Le iscrizioni sono diminuite in virtù del numero programmato. Con il nuovo ordinamento il tempo di laurea si
è accorciato, passando da 4 o 5
anni a 3,1. Su questo ha influito la formulazione dei corsi in
modo più organico, tracciando percorsi obbligatori con un
rapporto di propedeuticità tra
un esame e l’altro. Parallelamente abbiamo anche intrapreso attività per stimolare
senso critico e competenze trasversali, che oggi fanno la differenza, attraverso lavori di
«Specializzarsi
èdecisivo
ancheinquesto
momento
didifficoltà
perl’economia»
L’identikit
Bassanese,51anni, Francesca
Capolongos’è laureata in
ScienzeBiologiche nel1987
all’università diPadova.È
professoreassociato di
farmacologia e tossicologia
veterinaria allafacoltà di
Medicinaveterinaria nello
stessoateneo.Abilitataalla
professionedibiologa nel
1989.
Haconseguito nel1994,
all’università diPadova,il titolo
didottore diricercain
“Farmacologiae tossicologia”.
Haconseguito nel1997
semprea Padova ildiploma di
Specialitàin“Microbiologia e
virologia”. Ha frequentatocorsi
dispecializzazioneagli atenei
diLubecca,Hoheinheim
(Stoccarda)e Tolosa.Come
autoresingoloo in
collaborazionecon altri, lasua
firmaappare in116
pubblicazioni.
Dasettembre2013è
presidentedelcorso dilaurea
insicurezzaigienico sanitaria
deglialimenti.
gruppo su argomenti anche
non strettamente legati al corso di laurea. In questo modo
facciamo comprendere agli
studenti le grandi potenzialità
che hanno e che possono mettere a disposizione per raggiungere un obiettivo. All’inizio non interessa, poi anche i
ragazzi restano stupiti dai risultati che riescono a ottenere.
Che messaggio offrite agli studenti che affrontano la maturità?
Sì, vogliamo far capire che
quando dovranno scegliere il
proprio percorso, non esiste il
lavoro preconfezionato: sono
loro che in base alle proprie capacità devono capire come
spendersi. Il lavoro oggi è basato su questa capacità.
Nel 2013 i laureati sono stati
una settantina. Che prospettive occupazionali vedete per il
futuro?
Se ci sarà un minimo di ripresa le prospettive sono buone,
proprio perché il nostro è un
settore strategico. •
ILPERSONAGGIO. Domaniil “Faccia afaccia”
Dinamicoimprenditore
innovativoda 40 anni
Per il ciclo dei “Faccia a faccia”
organizzati all’università, domani a mezzogiorno nell’aula
magna del complesso in viale
Margherita, gli studenti di economia incontrano Giovanni
Mancassola, imprenditore di
66 anni di Lonigo, presidente
del gruppo Athena che ha sede ad Alonte. La società è stata
costituita da Mancassola qua-
rant’anni fa nel settore degli
articoli tecnici industriali. In
questi decenni la società, sempre attenta all’innovazione, ha
ampliato considerevolmente
il suo raggio d’azione. È presente anche nel settore dei ricambi per le moto. L’incontro
sarà condotto da Antonio Di
Lorenzo, caporedattore de “Il
Giornale di Vicenza”. •
GiovanniMancassola
JEst,Junior Enterprisedegli
studentidiingegneria
gestionaledell’università di
Padova,incollaborazione con
Aligestorganizza “Becoming
manager”giovedì 12dalle 9alle
18nella sedediviale
Margherita.L’iniziativa ha il
patrociniodi: FondazioneStudi
Universitari, Confindustria,
CameradiCommercio,
Università diPadova,
Università diVerona,
Dipartimentoditecnica e
gestionedei sistemiindustriali
dell’universitàdi Padova,Polo
scientificodidattico studi
sull’impresa,Regione,Provincia
e Comune.
Lagiornata prevede due
proposteformative - spiega
unanota- chesono Business
Gamee SpeedInterview.
IlBusiness Game.Sitrattadi
unacompetizionedi general
management,un’occasione
unicapervederlavorare fianco
afianco itop manager delle
aziendesponsore gli studenti
piùbrillantidellelauree
magistraliinEconomia
dell’ateneodiVeronae in
Ingegneriaindustrialeed
economiadell’ateneo di
Padova.Attraversoun
complessosoftware,fornito
dalGlobal management
challenge,glistudenti, suddivisi
nellesquadreselezionate dalle
aziendepartecipanti,
simulerannounavera e propria
gestioneglobale d’impresa,
trovandosi agestire piùdi60
variabiliriconducibili alle aree
funzionaliusualmente presenti
inazienda(produzione,
marketing, logistica &
distribuzione,ricerca&
sviluppo,risorseumane). Gli
studentiavrannolapossibilità
dimisurarela propria
preparazionee valutarele varie
capacità:team working,
capacitàdiproblemsolving,
leadership.Le aziende che
parteciperannosono:Bottega
Veneta, Considi,Fincantieri,
HTC -High TechConsultant,
Leroy Merlin,Luxottica, PwC,
Wartsila,ZetaFarmaceutici.
LaSpeedInterview.Novità di
questa edizione,propostain
collaborazionecon Aligest
(Associazionedei laureatiin
IngegneriaGestionaledi
Vicenza),è unmetodo di
reclutamentoinnovativo che
consentead aziendee
candidatidicreare, inincontri
della duratadipochiminuti, una
primaimpressionereciproca,
da approfondire
eventualmenteinun
successivo colloquio
tradizionale.L’ideadella Speed
Interviewnasce per dare
l’opportunitàagli studenti
magistralie a tuttii laureatiin
Ingegneriagestionale facenti
partedelnetwork diAligest di
affacciarsial mondodellavoro
inunmodo alternativo. •