PTOF 2016 Mottura

Transcript

PTOF 2016 Mottura
Viale Della Regione, 71 93100 Caltanissetta - C.F.: 80004820850 Tel. 0934/591280 - Fax 0934/555624
e-mail: [email protected] [email protected]
sito web: www.istitutomottura.gov.it
con annesso Museo Mineralogico, Paleontologico e delle Zolfare
“Il talento è scoperta del proprio valore.
La valutazione è scoperta del valore dell’altro.
Entrambi sono sintesi di uno stesso ideale.”
Laura Zurli
INDICE
PREMESSA
Pag. 4
1. PRIORITA’ STRATEGICHE
1.1 Identità dell’Istituto
1.2: Il PECUP per gli Istituti Tecnici e per il Liceo scientifico opzione Scienze applicate
1.3 Realtà territoriale
1.4 Obiettivi formativi prioritari
Pag. 5
2. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO
2.1 Rapporto di Autovalutazione
2.2 Piano di Miglioramento
Pag.14
3. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA
3.1 Scelte organizzative e gestionali (principi e finalità della comunità scolastica educante,
indirizzi di studio e schemi orari , elementi di autonomia e flessibilità didattica e
organizzativa)
3.2 Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
3.3 Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni
3.4 Inclusione scolastica e sociale
3.5 Ambienti di apprendimento supportati dalle tecnologie digitali (PNSD)
3.6 Alternanza scuola/lavoro
3.7 Continuità e orientamento
3.8 Monitoraggio e valutazione
Pag.17
4.
FABBISOGNO DI PERSONALE
4.1 Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia
4.2 Fabbisogno di organico di posti per il potenziamento dell’offerta formativa
4.3 Fabbisogno di organico di personale ATA
Pag.31
5.
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
Pag.33
6.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
6.1 Formazione del personale docente e del personale ATA
Pag.33
7.
ALLEGATI
Pag.34
7.1 Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa con potenziamento di organico
7.1.a Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro
(Gestione del territorio e ambiente);
7.1.b Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro (CAD Computer Aided Design);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A016
7.1.c Potenziamento A017 Discipline tecniche e aziendali per le competenze economicoaziendali (con tre schede di progetto dal titolo: Noi e l’economia - biennio; Business Plan
– triennio; Cooperazione sociale e gestione dei beni e servizi pubblici - triennio);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A017
7.1.d Potenziamento A019 Discipline giuridiche ed economiche per le competenze
chiave di cittadinanza attiva (con due schede di progetto dal titolo: La legalità e i minori:
diritti, doveri, tutela ed imputabilità - biennio; Reati commessi dai minori e il fenomeno
del bullismo - triennio);
2
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A019
7.1.e Potenziamento A047 Matematica e complementi di matematica (Potenziare le
competenze logico-matematiche – biennio e triennio e prove standardizzate Invalsi);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A047
7.1.f Potenziamento A346 Lingua e civiltà straniera - inglese (A better comprehension)
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A346
7.2 Allegato 2 PAI - Piano Annuale d’Inclusione
Richiesta n.2 risorse umane e professionali sostegno
7.3 Allegato 3 - PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale
7.4 Allegato 4 - Alternanza scuola/lavoro (classi triennio tecnologico e liceo)
7.5 Allegato 5 - Fabbisogno infrastrutture e attrezzature materiali
7.6 Allegato 6 - Corso di formazione sicurezza e primo soccorso (addetti anti-incendio e
gestione delle emergenze; RSPP);
7.7 Allegato 7 - Richiesta nuovi indirizzi con quadri orario
7.8 Allegato 8 - Relazione del Dirigente Scolastico sul Piano di Intervento Di.Sco. Osservatorio
Locale Area Caltanissetta
3
Premessa
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
“Sebastiano Mottura” di Caltanissetta, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015,
n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”;
il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di
indirizzo allegato al verbale N.14 del Collegio dei Docenti del 02/09/2015;
il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 15/01/2016,
verbale n. 21 al punto n. 2 ;
il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/01/2016, verbale n. 17 al
punto n. 2 ;
il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il Piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota
prot. ______________ del ______________ ;
il Piano è pubblicato nel Portale Unico dei dati della scuola.
4
PRIORITA’ STRATEGICHE
1.1 Identità dell’Istituto
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Sebastiano Mottura” di Caltanissetta, dal prestigioso passato,
vanta più di 150 anni di storia; esso nasce nel 1862 quando, con Regio Decreto n° 940 del 30 ottobre, viene
istituito il primo istituto tecnico minerario d’Italia, a cui si aggiunsero soltanto altri tre istituti analoghi in
Sardegna, in Veneto e in Toscana esistenti ancora oggi.
A testimonianza delle sue origini l’Istituto ospita un MUSEO davvero speciale: è il Museo Mineralogico,
Paleontologico e della Zolfara ( MU.MI.PA. ) che deve la sua nascita all’ingegnere Sebastiano Mottura di
origini piemontesi che, sceso in Sicilia per disegnare la 1° carta geologica dell’isola, raccolse campioni di
minerali che donò, in parte, alla Scuola Mineraria che egli stesso fece istituire e che gli valse la cittadinanza
onoraria.
Ubicato nei locali adiacenti l’Istituto, custodisce una collezione di minerali siciliani e non, fossili di notevole
pregio, nonché strumenti e attrezzature d’epoca come i castelletti di estrazione, i vagoncini utilizzati per il
trasporto dei minerali, i forni Gill, una ricca serie di carte geologiche della Sicilia, insieme a pannelli grafici e
diagrammi sulla storia dello zolfo. Ospita, anche, una sezione di miniera in miniatura, con le gallerie, il
pozzo di estrazione e i forni.
Il Mu.Mi.Pa. conserva la documentazione della vita delle zolfare e, unico nel suo genere nel meridione
d’Italia, documenta l’attività estrattiva dell’epopea mineraria, fonte di ricchezza per tutto il territorio
nazionale.
Il Mu.Mi.Pa. è al centro di eventi, congressi, seminari di formazione ospitati dall’Istituto e rivolti ai vari
ordini professionali.
La scuola mineraria annovera tra i suoi alunni il nipote del Negus Hailè Selassiè.
Nel 1970 l’Istituto inaugura il corso di Elettrotecnica e, a completare la variegata offerta formativa, si sono
aggiunti nel tempo grazie all’autonomia scolastica, gli altri indirizzi di studio : Meccanica, meccatronica ed
energia, Chimica, materiali e biotecnologie ambientali, il Liceo scientifico opzione scienze applicate e i due
indirizzi sopracitati che nel corso degli anni hanno cambiato denominazione e si sono adeguati alle esigenze
e alle riforme in atto , diventando Costruzioni, ambiente e territorio articolazione Geotecnico ed Elettronica
ed elettrotecnica. Degli indirizzi Elettronica ed elettrotecnica e Meccanica e meccatronica esiste anche il
corso serale per studenti lavoratori.
Con la riforma degli ordinamenti, che ha riguardato tutti gli ordini di scuola, è stato possibile modificare i
percorsi di studio consentendo alle scuole una maggiore autonomia nell’elaborare curriculi e piani
formativi adatti alle esigenze dell’utenza e del territorio.
I regolamenti del 2010 sul Riordino dei Cicli hanno consentito agli istituti tecnici di riorganizzare e
potenziare il percorso scolastico e formativo per la creazione di un profilo educativo, culturale e
professionale dello studente ( PECUP) quanto più possibile adeguato alle necessità e alle richieste sia del
mondo del lavoro sia per l’accesso all’università e all’istruzione che per la formazione tecnica superiore.
Nei licei e, nello specifico, nei licei scientifici opzione scienze applicate, il percorso di studio è caratterizzato
dall’acquisizione e dall’approfondimento di conoscenze, abilità e competenze necessarie per seguire lo
sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del
5
sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche
attraverso la pratica laboratoriale, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche,
biologiche, della terra, all’informatica e alle loro applicazioni.
L’IISS “Mottura” di Caltanissetta rappresenta il fulcro della formazione in riferimento alle attività
estrattive, produttive, meccaniche, elettriche ed industriali nel nostro territorio. Per l’anno scolastico in
corso abbiamo registrato un forte incremento nelle iscrizioni di ben 100 alunni in più attestandoci tra gli
Istituti di Istruzione Secondaria Superiore nei settori Tecnologico e Liceo Scienze Applicate più accreditati in
Sicilia, anche per l’antica tradizione dell’implementazione di azioni formative di Alternanza Scuola-Lavoro
E’ una scuola al centro del dibattito didattico-educativo che ospita Seminari, Convegni, Corsi di
Formazione di Enti, Agenzie, Ordini Professionali , Associazioni e Scuole in rete poiché ha una lunga
tradizione risalente all’unità d’Italia di strette correlazioni con le vicende sociali ed economiche della Città .
Inoltre, dall’a.s. 2014/15 è Sede dell’Osservatorio Area Locale di Caltanissetta sulla Dispersione
Scolastica; Scuola Polo della formazione in servizio dei Dirigenti scolastici; Scuola Capofila del Polo Tecnicoprofessionale tra Scuole, Consorzio Universitario, Imprese e Consorzi professionali, Progetto Febo ; Scuola
assegnataria del Progetto Alternanza scuola -lavoro Traineeship, rivolto a tutte le terze e le quarte del
settore tecnologico, all’interno di un protocollo d’intesa MIUR e Federmeccanica.
Altra caratteristica dell’Istituto è la presenza di molti tecnici e professionisti che offrono credibilità ed
esempio ed incentivano gli alunni/allievi verso la premialità. Ogni anno gli alunni ottengono successi e
conferme. Di qualche giorno fa la notizia del superamento della 1^ fase dei Giochi di Astronomia, della fase
regionale dei Giochi Matematici, dell’inserimento in graduatoria della Gara Meccanica Zero Robotics,
dell’ennesima vittoria in “Giornalisti per un giorno”. Negli esiti intesi come outcome e nel placement una
buona percentuale de i nostri alunni riesce a trovare un’occupazione entro un anno dal diploma.
Da quest’anno, l’Istituto è in rete con il Centro Permanente Istruzione degli Adulti della provincia di
Caltanissetta e Gela ( CPIA di CL e EN) per fornire percorsi di istruzione nei corsi serali agevolati e
personalizzati attraverso il riconoscimento dei crediti formativi e delle certificazioni delle competenze
possedute dagli alunni, al fine di raggiungere in tempi più brevi il diploma di studi.
L’Istituto sta cercando di privilegiare la RETE come modello organizzativo, rispondendo a bandi e avvisi,
manifestazioni di interesse e presentando progetti ministeriali di cui siamo ancora in attesa di conoscere
l’approvazione della relativa graduatoria.
L’impegno della comunità educante, alla luce del PdM derivante dal RAV sarà quello di far registrare una
riduzione del numero delle sospensioni di giudizio e del tasso di ripetenze, abbandoni,frequenze saltuarie
per rendere onore anche all’Osservatorio di Area locale di Caltanissetta sulla Dispersione di cui l’Istituto è
Sede . Altra priorità strategica è quella del miglioramento dei risultati delle prove standardizzate con
interventi mirati grazie al potenziamento ottenuto dal Ministero e dalla Buona Scuola di una risorsa umana
in più sulle Discipline Matematiche , rientrata nel Piano delle assunzioni.
L’Istituto rappresenta un forte baluardo all’interno del territorio a difesa dell’abbattimento delle barriere
architettoniche intese anche come stereotipi mentali e pregiudizi, poiché accoglie ben 30 alunni
diversamente abili, di cui molti con gravità, ai quali garantisce interventi formativi ed educativi e assistenza
e cura della persona, anche con somministrazione di farmaci salvavita.
6
E’ frequentato da n.20 alunni di etnie e religioni diverse che, pur non avendo scelto la religione cattolica,
decidono di frequentare l’ora in classe ritenendola di rilevante interesse nella formazione della propria
identità letta in un’ottica interculturale.
L’Istituto, composto da circa 140 docenti, è all’avanguardia nella dotazione di strumentazione tecnologica,
pur registrando un fabbisogno soprattutto informatico a causa della naturale obsolescenza cui vanno
incontro le attrezzature didattiche. L’Istituto ha una Web Television denominata TeleMottura, un
osservatorio astronomico, una sala registrazione audio-video richiesta da Enti e Associazioni partner in
progetti didattici.
1.2 Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo
del Sistema educativo di Istruzione e Formazione per gli Istituti Tecnici e per il Liceo Scienze
Applicate (PECUP)
I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione
di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, come modificato dall’articolo 13 della
legge 2 aprile 2007, n. 40.
Gli Istituti Tecnici costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale dotata di una propria
identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a
conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui all’articolo 1, comma
5, del decreto legislativo n. 226/05.
Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove
interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di
progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
− individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni
intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
− orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate
tecniche di indagine;
− utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
− orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare
attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
− intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del
prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,
documentazione e controllo;
− riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi
produttivi;
− analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e
al cambiamento delle condizioni di vita;
− riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
7
− riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio – articolazione: geotecnico
Nell’articolazione Geotecnico, il diplomato ha competenze specifiche nella ricerca e sfruttamento degli
idrocarburi, dei minerali di prima e seconda categoria, delle risorse idriche.
Interviene, in particolare, nell'assistenza tecnica e nella direzione dei lavori per le operazioni di coltivazione
e perforazione.
In particolare, è in grado di:
Collaborare nella conduzione e direzione dei cantieri per costruzioni in sotterraneo di opere quali
tunnel stradali e ferroviari, viadotti, dighe, fondazioni speciali;
Intervenire con autonomia nella ricerca e controllo dei parametri fondamentali per la
determinazione della pericolosità idrogeologica e geomorfologica, utilizzando tecniche di
campionamento, prove in situ dirette, geofisiche e di laboratorio, anche in contesti relativi alla
valutazione di impatto ambientale;
eseguire le operazioni di campagna ai fini della caratterizzazione di siti inquinati (minerari e non) ed
opera nella conduzione delle bonifiche ambientali del suolo e sottosuolo;
applicare competenze nell’impiego degli strumenti per rilievi topografici e per la redazione di
cartografia tematica;
utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi;
agire in qualità di responsabile dei lavori e della sicurezza nei cantieri minerari, compresi quelli con
utilizzo di esplosivi;
organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative di sicurezza.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in questo Indirizzo può:
Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di
lavorazione.
Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le
strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.
Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e
manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche
connesse al risparmio energetico nell’edilizia.
Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente.
Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al
territorio.
Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
Sbocchi Occupazionali
attività in cantieri edili e stradali come esperto nella gestione delle macchine, degli
impianti, della contabilità, della sicurezza e della topografia;
8
gestione, manutenzione e organizzazione di attività produttive nel campo minerarioestrattivo e di ricerca (cave, miniere e indagini geologiche);
attività di recupero e monitoraggio ambientali.
Elettronica ed elettrotecnica
Il diplomato in elettronica - elettrotecnica possiede un livello di competenze spendibili molto facilmente nel
mercato del lavoro.
In particolare, con riferimento al territorio, vi è generalmente una forte richiesta di diplomati da parte di
aziende del settore dell'impiantistica elettrica e del settore dell'automazione industriale che progettano,
realizzano e collaudano sistemi automatici gestiti da controllori logici programmabili (PLC) e da
microcontrollori.
L'importanza data all'elettronica, visto il legame sempre più stretto con il settore dell'impiantistica e
dell'automazione, consente al diplomato di acquisire competenze spendibili nel settore degli azionamenti
elettrici (ad esempio controllo motori) e nel settore delle energie alternative (ad esempio impianti
fotovoltaici) dove vi è ormai un uso sempre maggiore di dispositivi elettronici di potenza.
Vi è, inoltre, la possibilità di inserirsi nel mondo della scuola come insegnante tecnico pratico o di
continuare il percorso di studi con l'iscrizione ad una facoltà universitaria.
A conclusione del percorso quinquennale il diplomato in questo indirizzo può:
intervenire nella progettazione, costruzione e manutenzione di impianti elettrici civili-industriali;
utilizzare conoscenze specifiche nel campo delle macchine elettriche e nei sistemi per la generazione,
conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
integrare conoscenze di elettronica applicata e di elettronica di potenza nello studio di azionamenti
elettrici, di sistemi per la conversione di energia e di produzione di energia da fonti rinnovabili;
integrare conoscenze di elettrotecnica, elettronica e informatica allo scopo di intervenire
nell’automazione industriale mediante l’utilizzo di controllori programmabili (PLC), microprocessori e
microcontrollori;
utilizzare tecniche di acquisizione dati mediante software dedicato;
intervenire nella pianificazione della produzione dei sistemi progettati;
descrivere e documentare i progetti esecutivi e il lavoro svolto e di utilizzare e redigere manuali d’uso;
collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, alla sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale,
contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle
aziende.
Sbocchi Occupazionali
inserirsi come tecnico nella progettazione e manutenzione di impianti elettrici civili ed industriali;
operare come tecnico e programmatore nell’ambito dell’automazione industriale con controllori logici
programmabili (PLC), microcontrollori e microprocessori;
inserirsi come tecnico di industrie elettromeccaniche per collaborare alla progettazione, realizzazione e
collaudo di macchine elettriche e dispositivi elettromeccanici in genere;
9
operare come tecnico impiantista nel settore delle energie alternative con particolare riferimento a
quanto offerto dal territorio (impianti fotovoltaici e centrali a biomasse);
accedere a concorsi pubblici;
accedere all’insegnamento come insegnante tecnico-pratico nei laboratori e nei reparti di lavorazione
delle scuole e degli istituti di istruzione tecnica e professionale e nei corsi per i lavoratori dell’industria.
Meccanica e meccatronica
Il diplomato ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere,
agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.
Nelle attività produttive d’interesse egli:
collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione
dei relativi processi produttivi;
interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici
complessi.
A conclusione del percorso quinquennale il diplomato in questo indirizzo può:
dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;
integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati
con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione;
intervenire nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in
grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il
miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti;
elaborare cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo
dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative
sulla tutela dell’ambiente;
agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della
tutela ambientale;
pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto,
valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.
Sbocchi Occupazionali
Collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei
relativi processi produttivi.
Interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici
Nell’articolazione
Meccanica e Meccatronica
sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le
tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa
organizzazione del lavoro.
10
Chimica, materiali e biotecnologie ambientali
Il diplomato ha competenze specifiche nel campo delle analisi chimico-biologiche, nei processi di
produzione in ambito chimico, biologico, merceologico, farmaceutico, tintorio, conciario e ambientale
trasversali per operare autonomamente e in team.
In particolare, è in grado di
Collaborare alla gestione di impianti chimici, tecnologici, biotecnologici e laboratori di analisi in
relazione sia alla sicurezza sia al miglioramento della qualità;
Utilizzare le competenze per innovare processi e prodotti;
Individuare situazioni di rischio ambientale e sanitario;
Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali.
A conclusione del percorso quinquennale il diplomato in questo indirizzo può:
svolgere, come Tecnico compiti di controllo nei settori: chimico, merceologico, biochimico, farmaceutico,
chimico-clinico, bromatologico, cosmetico, ecologico e dell'igiene ambientale, alimentare ed enologico;
essere addetto, come Tecnico, alla conduzione e al controllo di impianti di produzione di industrie
chimiche;
essere Operatore nei laboratori scientifici e di ricerca nella progettazione e produzione di nuovi
materiali e nelle nanotecnologie;
essere Libero professionista, iscritto all’albo, in forma associata o individuale.
Sbocchi Occupazionali
Il perito chimico è una figura indispensabile in ogni laboratorio di analisi, può quindi ricoprire ruoli sia nelle
ASL, che nelle ditte di controllo delle acque cittadine e del controllo dei territori.
Il perito chimico ha possibilità d’impiego in tutte quelle industrie che hanno a che fare con sostanze
chimiche, siano esse a fine alimentare o per la produzione di beni, e nelle ditte che trattano, nello specifico,
il petrolio e i suoi prodotti.
 Il PECUP del Liceo scientifico opzione Scienze applicate
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e
delle scienze naturali.
Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze
necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le
diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie
relative, anche attraverso la pratica laboratoriale”.
11
L’attivazione dell’opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate
negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze
matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni.
A conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni:
avrà appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso
esemplificazioni operative di laboratorio;
saprà elaborare:
l’analisi critica dei fenomeni considerati;
la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali;
la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;
analizzerà le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
individuerà le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici,
logici, formali, artificiali);
comprenderà il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
saprà utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici
problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico;
saprà applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
1.3: Realtà territoriale
L’I.I.S.S. “S. Mottura” è situato nella periferia ovest della città, in Viale della Regione, ed ha un bacino di
utenza che comprende molti comuni della provincia di Caltanissetta e delle province limitrofe, per cui una
parte degli alunni sono pendolari. Nell’anno scolastico 2014/2015, al cambio della dirigenza, il numero degli
alunni ha registrato un forte incremento, passando dal numero di 130 iscritti nelle classi prime dell’anno
precedente, al numero di 230 iscritti nelle prime classi nel febbraio 2015.
La popolazione scolastica risulta molto variegata, ma non si evidenziano gravi situazioni di svantaggio. Lo
status socio-economico medio-basso dell’utenza a volte influisce sulla possibilità di partecipare alle varie
attività extracurricolari. Le famiglie avvertono, comunque, l’importanza di una scuola che accolga,
comprenda, formi, istruisca ed orienti i propri figli ed esprimono questa esigenza in ogni occasione.
Il nostro territorio insiste in un bacino prevalentemente legato al terziario, anche se sono presenti piccole
realtà locali che possono essere utili ai diplomati nei diversi indirizzi di studio tecnici. Caltanissetta si trova
al centro di un territorio in cui non ci sono né comunicazioni adeguate con i grandi centri né risorse agricole
e industriali di grande rilievo a cui si aggiunge l’insularità della regione. Pertanto l’Istituto è un presidio
culturale molto attenzionato in un contesto di opportunità formative limitate nel territorio.
Per dare ai propri alunni la possibilità di realizzare il loro apprendimento in contesti applicativi e di lavoro,
dove si possono raccogliere e coordinare saperi, tecnologie, intelligenze e professionalità, l’Istituto, in
qualità di soggetto capofila per il coordinamento e la gestione delle attività, ha stipulato un accordo di rete
per la costituzione di un Polo Tecnico Professionale denominato “FEBO POLO TECNICO
PROFESSIONALE DI FILIERA MECCATRONICA ED ENERGIE RINNOVABILI DI CALTANSSETTA”.
L’accordo prevede la collaborazione tra aziende operanti nel settore meccatronica ed energie rinnovabili e
12
istituzioni scolastiche e formative impegnate nella formazione di profili professionali ad esso collegati, in
modo da promuovere sul territorio una più stretta correlazione fra la filiera formativa e la filiera produttiva.
Dell’accordo fanno parte i seguenti soggetti ed Istituzioni scolastiche:
- Istituto Istruzione Secondaria Superiore “S. Mottura” - Caltanissetta
- Istituto Professionale per i Servizi, l'Industria e l'Artigianato "G. Galilei" - Caltanissetta
- Istituto Istruzione Superiore “E. Majorana” – Gela
- Istituto Istruzione Superiore Mussomeli e Campofranco - Sede di Campofranco
- Consorzio Universitario – Caltanissetta
- Archimede S.r.l. – Caltanissetta
- Elettrocostruzioni S.r.l. – Caltanissetta
- Innova S.p.A. – Caltanissetta
- Meccanica Industriale Bosco S.r.l. – Caltanissetta
- Meccanotecnica Riesi S.r.l. – Riesi
- Sicilsaldo S.p.A. - Gela
- Tetralogic S.r.l. – Santa Caterina Villarmosa
1.4: Obiettivi formativi prioritari
Prendendo in considerazione quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione e dal Piano di Miglioramento
e con riferimento agli obiettivi formativi di cui al comma 7 della legge 107, l’Istituto si propone di definire la
propria identità culturale, educativa e progettuale perseguendo i seguenti obiettivi formativi individuati
come priorità strategiche per la piena realizzazione del curricolo dei propri studenti:







valorizzazione e potenziamento delle competenze in italiano, soprattutto per gli studenti delle seconde
classi al fine di migliorare i risultati delle prove Invalsi;
valorizzazione e potenziamento delle competenze in lingua inglese e utilizzo della metodologia
Content language integrated learning (CLIL) nelle quinte classi;
potenziamento delle competenze logico-matematiche, soprattutto per gli studenti delle seconde classi
al fine di migliorare i risultati delle prove Invalsi;
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il
sostegno dell’assunzione di responsabilità;
potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione
all’autoimprenditorialità;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
13

sviluppo dei comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento
all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,
anche informatico;

potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo
settore e le imprese;



incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti.
2 . RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO
2.1: Rapporto di Autovalutazione
Il presente Piano parte dai risultati dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro
del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
www.itimottura.it.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario
delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli
apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi
conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) riduzione del numero di alunni con sospensione del giudizio;
2) raggiungimento di competenze sociali e civiche riferite alle responsabilità e al rispetto delle regole;
3) aumento del punteggio di italiano e/o matematica nelle prove Invalsi;
14
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) diminuzione della percentuale delle sospensioni in maniera da uniformarla con la media regionale;
2) adozione di criteri e di strumenti comuni per la valutazione del comportamento, anche con il
supporto di figure tutor;
3) riduzione del divario dei punteggi delle prove Invalsi nei confronti delle scuole con stesso
background socio-culturale;
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
la scuola intende promuovere durante il corso dell’anno scolastico azioni volte a migliorare il
rendimento attraverso l’istituzione dei Dipartimenti disciplinari che hanno il compito sia di
prendere decisioni comuni sulla didattica (proponendo ad esempio prove per classi parallele, …) sia
di stabilire eventuali collegamenti e attività interdisciplinari al fine di verificare l’effettivo
raggiungimento degli obiettivi in itinere della programmazione.
Per quanto riguarda le competenze chiave di cittadinanza, si intende promuovere nei ragazzi la
capacità di scegliere e agire in modo consapevole nel contesto classe e nella vita quotidiana,
costruendo il senso di legalità e sviluppando l’etica della responsabilità.
Per migliorare i risultati nelle prove Invalsi e ridurre il divario dei punteggi nei confronti delle scuole
con lo stesso background socio-culturale la scuola si propone di adottare metodologie didattiche
innovative con l’utilizzo delle tecnologie informatiche e di far esercitare gli studenti attraverso
l’approccio a prove Invalsi già svolte con delle simulazioni di prove specifiche e mirate allo scopo.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1) per quanto riguarda i risultati scolastici, si prevede di progettare in maniera collaborativa per aree
disciplinari, istituendo i Dipartimenti;
2) progettazione di strumenti atti a riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale,
affrontare situazioni problematiche e risolverle;
3) per quanto riguarda le prove standardizzate si prevede di adottare strategie nuove e connesse
maggiormente con la soluzione di problemi e casi reali
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
gli obiettivi di processo contribuiscono al raggiungimento delle priorità attraverso una migliore
progettazione tra docenti di aree disciplinari, grazie all’introduzione dei Dipartimenti che hanno
l’importante funzione di supporto alla didattica e alla progettazione ed il compito di favorire un
maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari, con la finalità di attuare la valutazione degli
apprendimenti in termini di conoscenze, abilità e competenze, così da migliorare i risultati
scolastici, diminuendo l’elevato numero di sospensioni del giudizio e di non ammissioni.
Per ciò che concerne le competenze chiave di cittadinanza, sarà necessario creare degli strumenti
(schede, questionari) per favorire l’acquisizione di abilità che permettano all’alunno di affrontare e
interpretare criticamente la complessità della società globale del nostro tempo. Oltre a tali
strumenti serviranno anche della apposite figure tutor che lavoreranno in stretto contatto con il
Dirigente Scolastico e le altre figure di riferimento (coordinatori, funzioni strumentali,
15
collaboratori), che potranno individuare priorità, valutare le possibilità esistenti, definire strategie
di azioni, fare progetti monitorandone i risultati.
Si ritiene che si possa ottenere maggiore successo nei risultati delle prove Invalsi coinvolgendo gli
studenti in attività che li spingano al ragionamento e al miglioramento delle loro capacità logicomatematiche attraverso l’utilizzo di piattaforme telematiche e classi virtuali che potrebbero
risultare più innovative e più congeniali al loro stile di apprendimento.
2.2 Piano Di Miglioramento
Il Piano di Miglioramento scaturisce dal raccordo tra gli obiettivi di processo che la scuola intende
perseguire, già indicati nel RAV, e i traguardi connessi alle priorità individuate. Qui di seguito una sintesi di
quanto pianificato:
Obiettivo di processo:
1. Progettazione in maniera collaborativa per aree disciplinari
Azione prevista
Prove per classi comuni
Effetti a medio termine
Verifica del corretto andamento didattico parallelamente nelle classi; possibilità in itinere di rettificare e
rivedere le programmazioni
Effetti a lungo termine
Lavoro in team tra docenti di materie affini
Obiettivo di processo:
2. Elaborazione di procedure finalizzate a far comprendere il valore delle regole e della responsabilità
personale
Azione prevista
Far prendere coscienza agli alunni dei diversi gradi di responsabilità via via crescenti nell’ambito di
assunzione di ruoli e compiti e nello svolgimento di azioni individuali, collettive e sociali all’interno
della costruzione ed evoluzione della personalità .
Educare alle scelte
Effetti a medio termine
Riuscire a far rispettare e condividere le regole più elementari del vivere civile e del saper stare insieme
(BEN-essere )
16
Effetti a lungo termine
Responsabilizzare gli studenti allo scopo di acquisire una coscienza sulla cittadinanza attiva
Obiettivo di processo:
3. Adozione di nuove strategie di insegnamento anche allo scopo di migliorare i risultati nelle prove
standardizzate
Azione prevista
Studio di casi e di problemi connessi con il mondo reale e la vita di tutti i giorni
Effetti a medio termine
Miglioramento delle competenze linguistiche e logico-matematiche
Effetti a lungo termine
Ricaduta positiva sui risultati delle prove standardizzate
3.PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED
ORGANIZZATIVA
3.1: SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
La gestione e l’organizzazione dell’I.I.S.S. “S.Mottura” sono il risultato delle scelte didattico-educative e
rispondono a una logica di condivisione delle linee programmatiche, di coordinamento del lavoro di tutti,
di responsabilità e di rendicontazione sociale.
Principi e finalità della comunità scolastica educante
L’Offerta Formativa descritta in queste pagine persegue il raggiungimento di obiettivi didattici che
garantiscono l’acquisizione di competenze funzionali ad uno sviluppo di conoscenze culturali e capacità
relazionali e di obiettivi formativi legati a valori etico- sociali , etico- civili, etico- politici ed economici in
modo continuo e permanente lungo l’arco della vita . Gli uni e gli altri trovano riscontro, poi, nella
programmazione di classe ed impegnano tutti i Docenti sia nella coerenza educativa sia nell’operatività
disciplinare, espresse dalla volontà di tutto il Collegio dei docenti.
Ogni alunno, con il proprio vissuto personale, la propria storia, la propria modalità relazionale è accolto
dalla comunità educativa della nostra scuola come valore in sé. Pertanto, il nostro primo impegno è di
creare condizioni di contesto affinché, nel rispetto della singolarità, tutti i nostri studenti sviluppino le
proprie potenzialità al livello massimo possibile a ciascuno.
Al fine di evitare la frammentazione del sapere, i docenti ricercano e mettono in atto strategie che
valorizzano le convergenze interdisciplinari; delineano, nella elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa,
17
percorsi di integrazione tra le discipline, ne evidenziano i nuclei fondanti e i raccordi possibili, al fine di
ricondurre ad un sapere unitario.
Lo studente acquisisce la consapevolezza che ciascuna delle diverse discipline si distingue per metodi,
linguaggi e concetti specifici, ma comprende che tutte insieme mirano a costruire un sapere personale,
frutto di una rielaborazione critica e personale, che integra e riorganizza in modo omogeneo i singoli
apporti disciplinari e ne evidenzia gli intrecci. Questo approccio concettuale stimola a mettere in atto
processi elaborativi in grado di dare forma alla molteplicità delle conoscenze e di orientarsi nella
complessità. Tutto ciò implica che, nello studio delle diverse discipline, lo studente sia in grado di collegare
la sua riflessione sui contenuti e sui diversi linguaggi disciplinari ai dati di realtà. Questo significa sapersi
orientare nella vita.
La metodologia proposta è, dunque, orientata ad imparare a conoscere (che include l'imparare ad
imparare), imparare a fare (che presuppone una didattica orientata all'azione), imparare a vivere insieme
(che implica le competenze di cittadinanza), imparare ad essere (che sintetizza tutti i precedenti) e tende a
realizzare un apprendimento significativo, personale e laboratoriale, che abitua lo studente alla pratica
della ricerca. L’impostazione didattica tende, quindi, ad essere progettuale e punta a creare contesti di
apprendimento che favoriscono la maturazione delle competenze chiave di cittadinanza. Al fine di favorire
l’inclusione sociale, l’Istituto ha attivato il comodato d’uso gratuito di tutti i libri in adozione (Progetto
“Liberi Libri”). Inoltre, per particolari situazioni di disagio economico, previa autorizzazione del Consiglio
d’Istituto, vengono offerte gratuità e semigratuità, sotto forma di borse di studio, per garantire la
partecipazione degli alunni a viaggi, visite d’istruzione, gare, etc…
Gli indirizzi di studio
Per rispondere alle diverse e specifiche esigenze dell’utenza e del territorio l’IISS”Mottura” si presenta con
quattro indirizzi del settore tecnologico, il Liceo scientifico opzione Scienze applicate e un corso serale
suddiviso in Elettrotecnica ed elettronica e Meccanica, meccatronica ed energia.
In aggiunta , l’Istituto ha richiesto per l’a.s. 2016/17 agli enti ed organi competenti l’autorizzazione per la
nascita dei seguenti indirizzi di studio: Informatica e telecomunicazioni, Logistica e trasporti , il corso serale
CAT articolazione Geotecnico , il corso Internazionale BRICS per adeguarci alla richiesta da parte
dell’utenza. Per tale richiesta si rimanda all’Allegato 7 del capitolo 7 (Richiesta nuovi indirizzi di studio con
quadri orario).
18
 Settore tecnologico
Costruzioni , ambiente e territorio – articolazione geotecnico
"Costruzioni, Ambiente e Territorio"
Attività e insegnamenti obbligatori
Ore
DISCIPLINE
1°
2°
biennio biennio
3a
4a
Complementi di matematica
1
1
Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambito di
lavoro
2
2
2
Scienze Integrate (Fisica)
1a
2a
3
3
5 anno
di cui in compresenza
Scienze Integrate (Chimica)
2
3
di cui in compresenza
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione
grafica
3
2
3
di cui in compresenza
Tecnologie Informatiche
5a
3
2
3
di cui in compresenza 2
Scienze e tecnologie applicate
3
Articolazione "GEOTECNICO"
Geologia Applicata
5
5
5
Topografia e Costruzioni
3
3
4
Tecnologie per la gestione del territorio e
dell'ambiente
6
6
6
Totale ore annue di attività e insegnamenti di
indirizzo
di cui in compresenza
12 12 17 17 17
8
9
10
Totale ore complessive 32 32 32 32 32
19
Elettronica ed elettrotecnica
"Elettronica ed Elettrotecnica"
Attività e insegnamenti obbligatori
Ore
1°
2°
biennio biennio
DISCIPLINE
Scienze Integrate (Fisica)
1a
2a
3
3
di cui in compresenza
Scienze Integrate (Chimica)
di cui in compresenza
1
1
5a
3
2
3
di cui in compresenza
Tecnologie Informatiche
4a
2
3
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione
grafica
3a
5 anno
3
2
3
di cui in compresenza 2
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
3
Articolazione "ELETTRONICA” ed “ELETTROTECNICA"
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed
elettronici
5
5
6
Elettrotecnica ed Elettronica
7
6
6
Sistemi automatici
4
5
5
Totale ore annue di attività e insegnamenti di
indirizzo
di cui in compresenza
12 12 17 17 17
8
9
10
Totale ore complessive 32 32 32 32 32
20
Meccanica e meccatronica
"Meccanica, Meccatronica ed Energia"
Attività e insegnamenti obbligatori
Ore
1°
2°
biennio biennio
DISCIPLINE
Scienze Integrate (Fisica)
1a
2a
3
3
di cui in compresenza
Scienze Integrate (Chimica)
3
1
1
5a
3
2
3
di cui in compresenza
Tecnologie Informatiche
4a
2
di cui in compresenza
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione
grafica
3a
5 anno
3
2
3
di cui in compresenza 2
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
3
Articolazione "MECCANICA e MECCATRONICA”
Meccanica, macchine ed energia
4
4
4
Sistemi ed automazione
4
3
3
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
5
5
5
Disegno, progettazione e organizzazione
industriale
3
4
4
Totale ore annue di attività e insegnamenti di
indirizzo
di cui in compresenza
12 12 17 17 17
8
9
10
Totale ore complessive 32 32 32 32 32
21
Chimica, materiali e biotecnologie ambientali
"Chimica, Materiali e Biotecnologie"
Attività e insegnamenti obbligatori
Ore
1°
2°
5 anno
biennio biennio
DISCIPLINE
3a
4a
1
1
Chimica analitica e strumentale
7
6
8
Chimica organica e biochimica
5
5
3
Tecnologie chimiche industriali
4
5
6
Scienze Integrate (Fisica)
1a
2a
3
3
di cui in compresenza
Scienze Integrate (Chimica)
2
3
di cui in compresenza
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica
3
2
3
di cui in compresenza
Tecnologie Informatiche
5a
3
2
3
di cui in compresenza 2
Scienze e tecnologie applicate
3
Complementi di matematica
Articolazione "CHIMICA e MATERIALI"
Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 12 12 17 17 17
di cui in compresenza
8
9
10
Totale ore complessive 32 32 32 32 32
22
 Liceo scientifico opzione Scienze applicate
"Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Attività e insegnamenti obbligatori
Ore
1a 2a 3a 4a 5a
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4 4
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
Matematica
5
4 4
4
4
Informatica
2
2
2
2
2
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali ( Biologia, Chimica, Scienze della terra)
3
4
5
5
5
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica
1
1
1
1
1
Totale ore complessive 27 27 27 27 27
N.B. Per tutti gli indirizzi di studio è previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non
linguistica (CLIL-Content and Language Integrated Learning) compresa nell'area delle attività e degli
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni
scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
 Corso serale
Il nuovo corso serale, in continuità con l’esperienza del progetto Sirio e all’accordo di rete stipulato con il
C.P.I.A. di Caltanissetta ed Enna, offre percorsi di istruzione in grado di valorizzare l'esperienza
professionale e non degli studenti, consentendo il riconoscimento di crediti scolastici e formativi, ossia di
competenze già possedute e acquisite in seguito a:
- studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti;
- esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo scelto.
I percorsi attivati nel nostro istituto sono di secondo livello di istruzione in:
- Elettronica ed Elettrotecnica - articolazione "Elettrotecnica"
- Meccanica, Meccatronica ed Energia - articolazione "Energia "
23
Entrambi gli indirizzi sono equipollenti a quelli diurno. Infatti, come da direttiva ministeriale, propone le
stesse discipline previste per il corso diurno in un quadro orario ridotto. Il corso, pur rivolgendosi a giovani
adulti, è aperto a chiunque desideri riprendere o completare gli studi.
24
Da lunedì a venerdì l’orario delle lezioni è il seguente:
1a ora:
16,30
2a ora:
17,30
3a ora:
18,30
4a ora:
19,40
5a ora:
20,30
Il sabato le lezioni iniziano alle 15,30.
25
Autonomia e flessibilità didattica ed organizzativa
Nell’ambito dell’autonomia e della flessibilità didattica ed organizzativa l’Istituto si propone di favorire il
potenziamento, l’approfondimento, il consolidamento e il recupero degli apprendimenti ricorrendo alle
classi aperte o a modifiche dell’orario curricolare funzionali allo svolgimento di attività didattiche
individuate. Nell’ottica della personalizzazione e della individualizzazione dei percorsi di apprendimento si
potrà favorire una differenziazione didattica adeguata ai diversi bisogni formativi degli studenti,
l’attivazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e orientamento; la scelta e adozione di
metodologie e strumenti didattici, fra cui la promozione dell’impiego didattico di nuove tecnologie; la
realizzazione di ampliamenti dell’offerta formativa, attraverso la proposta di attività e insegnamenti
facoltativi.
3.2: Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
L’ampliamento dell’Offerta Formativa riguarda tutte le attività offerte dalla Scuola all’utenza ed è
strettamente agganciato alle priorità strategiche individuate per la definizione del curricolo dello studente
e dell’identità culturale, educativa e progettuale dell’Istituto. Per il prossimo triennio il nostro PTOF
prevede i seguenti progetti per la cui visione si rimanda al capitolo 7 secondo il seguente ordine:
7.1.a Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro (Gestione del territorio
e ambiente);
7.1.b Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro (CAD - Computer Aided
Design);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A016 per i progetti 7.1.a e 7.1.b
7.1.c Potenziamento A017 Discipline tecniche e aziendali per le competenze chiave economico-aziendali
(con tre schede di progetto dal titolo: Noi e l’economia - biennio; Business Plan – triennio; Cooperazione
sociale e gestione dei beni e servizi pubblici - triennio);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A017
7.1.d Potenziamento A019 Discipline giuridiche ed economiche per le competenze chiave di cittadinanza
attiva (con due schede di progetto dal titolo: La legalità e i minori: diritti, doveri, tutela ed imputabilità biennio; Reati commessi dai minori e il fenomeno del bullismo - triennio);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A019
7.1.e Potenziamento A047 Matematica e complementi di matematica (Potenziare le competenze logicomatematiche – biennio e triennio e prove standardizzate Invalsi);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A047
7.1.f Potenziamento A346 Lingua e civiltà straniera - inglese (A better comprehension)
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A346
26
7.2 Allegato 2 - PAI - Piano Annuale d’Inclusione
Richiesta n.2 risorse umane e professionali sostegno
7.3 Allegato 3 - PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale
7.4 Allegato 4 - Alternanza scuola/lavoro (classi triennio tecnologico e liceo)
7.5 Allegato 5 - Fabbisogno infrastrutture e attrezzature materiali
7.6 Allegato 6 - Corso di formazione sicurezza e primo soccorso (addetti anti-incendio e gestione delle
emergenze; RSPP);
Per le schede di progetto si veda il capitolo 7 Allegati.
L’Istituto ha previsto inoltre per la realizzazione del PTOF di distinguere i progetti in macroaree, riassunte in
schede progetti agli atti della scuola:







Curriculari;
Extracurriculari (Sound Design, Corso di astrofisica, Corso di volo virtuale, etc…);
Partecipazione a gare, concorsi, premi nazionali (Enel PlayEnergy, Zero Robotics, Olimpiadi di
astronomia, Giochi Matematici, etc…);
Partecipazione ad eventi e manifestazioni (Giornalista per un giorno, etc…);
Progetti in rete;
Progetti transnazionali (Comenius, Erasmus);
Viaggi, visite d’istruzione e visite guidate.
3.3: Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni
L’Istituto si è sempre dimostrato attento a trasmettere ai propri studenti il rispetto per qualsiasi forma di
diversità e a prevenire ogni tipo di violenza e di discriminazione.
Nella previsione triennale si proietta l’attività formativa rivolta a :
1) promozione di ruoli di genere non discriminatori, nella convinzione che l’attuazione dei principi di
uguaglianza per le pari opportunità previsti dalla Costituzione necessita di un profondo cambiamento
culturale.
2) superamento degli stereotipi di genere, frutto della preziosa collaborazione con diversi partners ed in
primo luogo dei protagonisti del mondo della scuola e delle associazioni .;
3) educazione ai sentimenti
4) consapevolezza della dignità e del valore dell’altro visto non come diverso ma come valore aggiunto
5) promozione di sentimenti di stima nei confronti dell’altrui persona
6) diversità vista non come disvalore sociale
27
Quest’anno ha aderito al Progetto “Giornata internazionale del teatro 2016” con la prevista realizzazione di
un testo teatrale sul tema dell’integrazione tra le diversità culturali.
Con un cortometraggio dal titolo “La disobbedienza” sul tema della disobbedienza etica, a cui hanno preso
parte il DS, alcuni docenti, alcuni alunni della scuola e anche tutti gli alunni diversamente abili, si è voluto
far riflettere sugli orrori perpetrati nei lager e sulle politiche sociali razziste aventi come fine il
miglioramento della razza mediante l’eugenetica .
Con il progetto “FIVE MEN - FIght ViolEnce against woMEN”, promosso dal Dipartimento per le Pari
Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Associazione “Maschile
Plurale”, l’Associazione D.i Re “Donne in rete contro la violenza”, l’Istituto per la Ricerca Sociale-IRS e il
Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è trattato, invece, l’argomento della
violenza sulle donne portando i ragazzi a riflettere sui comportamenti violenti e prevaricatori del genere
maschile, proponendo modelli alternativi di comportamento oltre che più giusti nei confronti delle donne,
anche più gratificanti per gli uomini stessi.
Anche la Shoah e le Foibe, la Liberazione, il 15 maggio, la festa dell’Autonomia Siciliana, anniversari di date
di nascita e morte di personaggi illustri o scoperte di eminente interesse sono eventi per i quali la scuola
organizza dei seminari di riflessione anche con le testimonianze dirette o di familiari nel caso delle vittime
delle persecuzioni e delle deportazioni.
3.4: Inclusione scolastica e sociale
La politica dell’inclusione auspicata dal Ministero induce la scuola a prendere in considerazione le diverse
situazioni di disagio che si possono verificare al suo interno. Per i ragazzi portatori di bisogni diversi B.E.S
legati o a situazioni di disabilità H o a disturbi specifici di apprendimento D.S.A. o a situazioni di svantaggio,
è necessario, partendo dall’analisi dei bisogni, delle difficoltà e potenzialità degli stessi, l’attivazione di
strategie specifiche attraverso strumenti adeguati quali P.E.I. e P.D.P. Il nostro Istituto, infatti in
ottemperanza alla normativa vigente in materia di disabilità, B.E.S. e D.S.A. riconosce l’importanza di
operare per la riduzione delle difficoltà legate a tali situazioni di disagio, al fine di favorire non solo
l’apprendimento ma lo sviluppo armonico degli alunni.
Per il Piano Annuale di Inclusione si rimanda al capitolo 7 Allegato 2.
Per la realizzazione del PAI l’Istituto richiede n. 2 risorse umane per il sostegno.
L’Istituto è anche sede dell’Osservatorio Locale d’Area di Caltanissetta sulla dispersione scolastica. Per
contrastare i fenomeni di dispersione scolastica ed individuare precocemente le situazioni di disagio e
rischio al fine di intervenire su difficoltà di apprendimento e disagio infanto/giovanile, si sono costituite
delle reti tra scuole del territorio (R.E.P. – Rete di Educazione Prioritaria) con il compito di elaborare
strategie comuni che promuovano il benessere a scuola, nella società, nella comunità frequentate
dai giovani per prevenire abbandoni, evasioni, devianze. Grazie alla rete è possibile anche effettuare
un monitoraggio sulla frequenza e sul successo scolastico e formativo degli alunni a rischio ed elaborare
piani di intervento condivisi. Ha ospitato nel gennaio 2016 la Conferenza di Servizio USR Sicilia e ATP Ufficio
VI Ambito Caltanissetta sul Piano Potenziamento Scuola primaria sulla Dispersione scolastica.
28
Si allega al capitolo 7 la relazione del Dirigente Scolastico sul Piano di Interventi Di.Sco. inviata al dott. M.
Gentile dell’USR Sicilia. (V. capitolo 7 Allegato 8).
3.5: Ambienti di apprendimento supportati dalle tecnologie digitali (PNSD)
Il Piano Nazionale Scuola Digitale prevede tre grandi linee di attività in merito a miglioramento dotazioni
hardware, attività didattiche e formazione degli insegnanti.
Con nota n. 17791 del 19/11/2015 è stato disposto che ogni scuola dovrà individuare un animatore
digitale. In data 10/12/2015 il prof. Fabio Riggi è stato nominato dal Collegio dei Docenti al fine di
organizzare quanto previsto dal Piano. La Scuola deve pertanto avviare le attività inerenti alla prima fase.
Per ciò che riguarda il piano delle azioni dell’Istituto coerenti con il PNSD si rimanda al capitolo 7 Allegato
3.
3.6: Alternanza scuola/lavoro
Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, l’Istituto
predisporrà dei percorsi di alternanza scuola/lavoro sia per gli indirizzi tecnici che per il liceo. (V. capitolo 7
Allegato 4).
L’ Istituto implementerà il Progetto Traineeship per l’indirizzo tecnologico..
3.7: Continuità e orientamento
L’Istituto si propone di creare momenti di raccordo con la scuola secondaria di primo grado favorendo
incontri e collaborazioni tra docenti dei due gradi di scuola e realizzando attività in continuità tra docenti di
ordini e gradi di scuola precedenti. Con “La Settimana della scienza” l’Istituto offre la possibilità a tutti gli
alunni delle terze medie della città e della provincia, di visitare la scuola e toccare con mano le attività
laboratoriali inerenti tutti gli indirizzi di studio, attività che costituiscono parte integrante del percorso
scolastico dello studente.
Particolare cura si riserva inoltre a specifici progetti orientati a percorsi di orientamento per la
comprensione di sé e delle proprie inclinazioni e finalizzati alla scelta del percorso lavorativo o
universitario successivo. Le attività e i progetti di orientamento scolastico saranno sviluppati con
modalità idonee a sostenere anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di
origine straniera (art. 1 c. 32 Legge 107/2015).
Previste le seguenti azioni di continuità e orientamento
1) In entrata
Il passaggio tra i diversi ordini di scuola rappresenta per lo studente un momento delicato attorno al quale
si concentrano ansie e interrogativi. Pertanto diventa fondamentale la condivisione di un progetto, in
conformità a quanto richiede la legislazione scolastica, che sottolinei il diritto di ogni alunno ad un percorso
scolastico unitario, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. L’alunno difatti
nella scuola è l’individuo-persona che ha diritto a svolgere al suo interno la propria personalità : tra i diritti
di personalità vi è annoverato il diritto alla continuità
Il progetto "continuità" elaborato dal nostro Istituto nasce dall'esigenza di individuare e condividere un
29
quadro comune di obiettivi su cui costruire percorsi didattici per favorire una graduale conoscenza del
"nuovo" e per evitare un brusco passaggio al cambio di ogni ordine di scuola.
Due le finalità del progetto:
- garantire all'alunno un processo di crescita unitario, organico e completo al passaggio tra i vari ordini di
scuola
- prevenire il disagio e l'insuccesso scolastico.
Il nostro progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- conoscere le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli alunni
- mettere gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare con serenità il futuro percorso scolastico
- favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed educativa
- promuovere l'integrazione degli alunni di culture diverse e degli alunni diversamente abili
- proporre attività comuni da svolgere tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola.
ATTIVITA'
ll nostro Istituto organizza la Settimana della Scienza , un evento ormai molto atteso nella cittadina di
Caltanissetta in cui vengono calendarizzate le visite degli Istituti di primo grado per assistere a esperimenti,
lezioni, tenuti nei diversi laboratori al fine di promuovere azioni di coordinamento interno ed esterno,
pianificare le future attività di "open day", caratterizzare un ambiente di apprendimento supportato da
una didattica laboratoriale .
2) In uscita
Partecipazione a gare ed eventi, Visite delle Facoltà universitarie nei Poli principali (Caltanissetta, Enna,
Catania, Palermo) seguendo lezioni frontali o laboratoriali; contatti diretti con imprese e aziende per
l’occupabilità dei diplomati.
Verifica e valutazione dei progetti
Verifiche in itinere per monitorare:
 Indice di gradimento delle attività svolte
 Numero partecipanti alle attività in entrata e in uscita
 Numero Iscrizioni nelle prime classi
 Placement (occupabilità dei nostri alunni)
3.8: Monitoraggio e valutazione
Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta formativa sono
ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi.
La pratica della valutazione non esaurisce la complessità del percorso scolastico formativo, che dipende in
primo luogo dalla vita di classe, dal clima in cui avviene la trasmissione del sapere e dei valori, dalla
relazione e dalle interazioni tra docenti e studenti, dal livello dei contenuti proposti e dalla qualità
dell’azione didattica, ma presuppone anche equità e obiettività delle valutazioni attribuite agli
apprendimenti degli studenti.
30
Nel corso dell'anno la valutazione si articola nelle seguenti fasi:




Valutazione iniziale: all'inizio dell'anno si procede ad una osservazione sistematica dei livelli iniziali
delle competenze, del metodo di studio e degli atteggiamenti nei confronti dello studio.
Valutazione formativa in itinere: si elaborano esercitazioni e prove orali e/o scritte, anche come
compiti di casa, per verificare analiticamente, a campione, le competenze coinvolte in singole sezioni
delle unità di apprendimento.
Valutazione sommativa: si verifica il livello di acquisizione delle competenze alla fine delle unità di
apprendimento con prove di verifica orali e/o scritte.
Valutazione finale: il docente definisce una proposta di voto da presentare al Consiglio di Classe che si
basa sulla sintesi sommativa delle prove in itinere del secondo periodo valutativo, sulle osservazioni
sistematiche del processo di apprendimento rilevate nel corso dell'anno e sulle competenze trasversali
raggiunte nella disciplina in fase finale.
La pianificazione corretta delle verifiche nel corso dell’anno permette un’equilibrata valutazione finale e
possibili momenti di recupero.
Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:




definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline;
costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione;
inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti,
coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed
affettivo-motivazionali ;
progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da costruire
una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati
della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la
programmazione e progettare interventi didattici mirati.
“La valutazione nel nostro istituto si intende eco-sistemica poiché impegna tutte le auto-coscienze
impegnate, nell’ottica del miglioramento continuo attraverso un’attività di feedback che indica la strada
verso il cambiamento” (Laura Zurli).
4. FABBISOGNO DI PERSONALE
4.1: Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia
TAB. A – POSTI COMUNI
Classe di concorso
A011
A013
A016
A019
A020
A029
A034
A035
Materia
Arte mineraria
Chimica
Costruzioni
Disc. giur.econ
Disc.mecc.
Educazione fisica
Elettronica
Elettrotecnica
2015/16
1 catt
2 catt
17 ore
1 catt + 6 ore
2 catt + 16 ore
3 catt +16 ore
2 catt + 7 ore
5 catt + 16 ore
2016/17
1 catt
2 catt +9 ore
1 catt
1 catt +10 ore
2 catt +16 ore
4 catt
2 catt
4 catt + 15 ore
2017/18
1 catt
2 catt +17 ore
1 catt
1 catt+ 10 ore
2 catt +16 ore
4 catt + 4 ore
2 catt +16 ore
4 catt +15 ore
31
A036
A038
A042
A047
A050
A054
A060
A071
A072
A346
C240
C270
C290
C300
C320
C390
C430
Filosofia
Fisica
Informatica
Matematica
Lettere ist.istr.sec.
Mineralogia
Scienze nat.
Tecn.disegno
Topografia
Inglese
Lab.chimica
Lab. Elettron. Elett.
Lab. Fisica
Lab.informatica
Lab.meccanica
Lab.rep.lav.ind.min
Lab.edilizia
Religione
12 ore
3 catt + 6 ore
2 catt + 2 ore
7 catt +17 ore
12 catt + 11 ore
1 catt +11 ore
3 catt+ 14 ore
2 catt + 11 ore
16 ore
5 catt +19 ore
12 ore
5 catt + 5 ore
12 ore
14 ore
2 catt + 3 ore
1 catt + 9 ore
10 ore
2 catt + 1 ora
12 ore
3 catt +14 ore
2 catt + 5 ore
7 catt +19 ore
12 catt + 12 ore
1 catt
4 catt
2 catt +5 ore
19 ore
6 catt + 2 ore
14 ore
4 catt + 6 ore
14 ore
14 ore
2 catt +5 ore
20 ore
7 ore
2 catt +1 ora
12 ore
3 catt +16 ore
2 catt + 5 ore
8 catt + 9 ore
13 catt + 6 ore
1 catt
4 catt +6 ore
2 catt + 5 ore
19 ore
6 catt + 8 ore
1 catt + 4 ore
4 catt +15 ore
14 ore
14 ore
2 catt + 5 ore
20 ore
7 ore
2 catt + 3 ore
4.2: Fabbisogno di organico di posti per il potenziamento dell’offerta formativa
TAB. B – POSTI DI POTENZIAMENTO
Classe di concorso
A016
A017
A019
A047
AD03
A034
Materia
Costruzioni
Disc.econ.aziend.
Disc. giurid. econ.
Matematica
Sostegno
Elettronica (Coll
Vicario)
2015/16
1
1
1
1
2
0
2016/17
1
1
1
1
2
1
2017/18
1
1
1
1
2
1
2016/17
25
2017/18
25
TAB. C – POSTI DI SOSTEGNO
Gravi
22
Non gravi
7
2015/16
22
4.3: Fabbisogno di organico di personale ATA
TAB. D – PERSONALE ATA
DSGA
Ass. amministrativi
Ass. tecnici
Coll. scolastici
2015/16
1
7
7
13
2016/17
1
8
7
14
2017/18
1
8
7
14
32
5. FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
Per favorire lo svolgimento dell’attività didattica secondo i principi dell’innovazione multimediale e
laboratoriale si rende necessario potenziare le infrastrutture e le attrezzature materiali della Scuola
secondo le necessità indicate nel capitolo 7 allegato 5.
6. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
6.1: Formazione del personale docente e del personale ATA
Nell'ambito dei processi di riforma e di innovazione della scuola, la formazione costituisce una leva
strategica fondamentale per lo sviluppo professionale dei docenti, per il necessario sostegno agli obiettivi di
cambiamento e per un'efficace politica delle risorse umane.
Il nostro Istituto ha una peculiarità ed una caratterizzazione particolare all’interno del territorio: è sede
prediletta da parte del mondo associazionistico e culturale per ospitare Convegni, Conferenze di servizio,
Mostre, Seminari intorno a problematiche culturali, umanistiche e scientifiche,sociali, storico-istituzionali,
economico-produttive di grande attualità; pertanto, sulla base delle decisioni collegiali in sede di
programmazione, i docenti possono aderire partecipando di volta in volta e traendo vantaggio dalla sede
prescelta dalla società civile per acquisire l’attestato di partecipazione.
L’Istituto, difatti, ha come interlocutori costanti l’Associazione Elettrotecnici Italiana, gli Enti Locali ed il
Libero Consorzio Universitario, il Cefpas ed altri eminenti rappresentanti del mondo economico e sociale.
I contenuti che si affronteranno nella previsione triennale riguardano la L. 107 , le competenze disciplinari
in ottica metodologica innovativa per realizzare il ben-essere scolastico, la Dispersione Scolastica e gli
interventi atti ad arginarla, i Docenti Neoassunti, la Sicurezza, il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il
personale docente e A.T.A. del nostro istituto sono i seguenti:





motivare/ rimotivare alla professione;
rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento alla qualità
del servizio scolastico;
rafforzare le competenze disciplinari e psicopedagogiche, di comunicazione e di relazione
saper affrontare i cambiamenti e le nuove esigenze che la società propone e che comportano
l'acquisizione di nuove strategie,
Adeguare la didattica e la sua progettualità alle richieste della nuova riforma.
Per realizzare tali obiettivi si agirà su due direttrici fondamentali :

organizzare corsi interni, sia predisposti dall'istituto che da scuole in rete, per favorire uno sviluppo
professionale proattivo;
33

favorire la partecipazione a corsi esterni inerenti tematiche di attualità o approfondimenti su questioni
didattiche o specifiche di ogni singola disciplina che rispondano ad esigenze formative del sistema
scolastico nel suo complesso.
Si farà ricorso, volta per volta e secondo le esigenze, alle risorse sotto indicate:




Personale docente interno alla scuola che abbia acquisito competenze in determinati settori affini alle
esigenze sopra evidenziate;
soggetti esterni che offrano la possibilità di mettere in opera un'attività di consulenza mediante
seminari e incontri-dibattito che sono ospitati nella nostra scuola ;
formazione a distanza e apprendimento in rete;
utilizzazione della biblioteca di istituto come luogo di formazione e di autoaggiornamento continui.
Per il corso di formazione sulla sicurezza e il primo soccorso sia per i docenti che per il personale ATA si
rimanda alla scheda N.7.6 (allegato 6 del capitolo 7).
7. ALLEGATI
7.1 ALLEGATO 1 – Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa (all’interno dell’allegato 1
sono presenti i progetti del potenziamento organico)
7.1.a Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro (Gestione del territorio
e ambiente);
7.1.b Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro (CAD - Computer Aided
Design);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A016
7.1.c Potenziamento A017 Discipline tecniche e aziendali per le competenze chiave di cittadinanza (con
tre schede di progetto dal titolo: Noi e l’economia - biennio; Business Plan – triennio; Cooperazione sociale
e gestione dei beni e servizi pubblici - triennio);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A017
7.1.d Potenziamento A019 Discipline giuridiche ed economiche per le competenze chiave di cittadinanza
attiva (con due schede di progetto dal titolo: La legalità e i minori: diritti, doveri, tutela ed imputabilità biennio; Reati commessi dai minori e il fenomeno del bullismo - triennio);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A019
7.1.e Potenziamento A047 Matematica e complementi di matematica (Potenziare le competenze logicomatematiche – biennio e triennio e prove standardizzate Invalsi);
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A047
7.1.f Potenziamento A346 Lingua e civiltà straniera - inglese (A better comprehension)
Richiesta n.1 risorsa umana e professionale A346
34
7.2 Allegato 2 PAI - Piano Annuale d’Inclusione
Richiesta n.2 risorse umane e professionali sostegno
7.3 Allegato 3 - PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale
7.4 Allegato 4 - Alternanza scuola/lavoro (classi triennio tecnologico e liceo)
7.5 Allegato 5 - Fabbisogno infrastrutture e attrezzature materiali
7.6 Allegato 6 - Corso di formazione sicurezza e primo soccorso (addetti anti-incendio e gestione delle
emergenze; RSPP);
7.7 Allegato 7 – Richiesta nuovi indirizzi e quadri orario
7.8 Allegato 8 – Relazione del Dirigente Scolastico sul Piano di Interventi Di.Sco. Osservatorio Locale Area
Caltanissetta
P.S. Sono agli Atti della Scuola: la Carta dei Servizi scolastici, il Patto Formativo, il Patto Educativo di
Corresponsabilità, il Regolamento d’Istituto, il Codice disciplinare del personale docente e non docente,
tutti approvati dagli Organi Collegiali.
7.1.a Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro (Gestione del territorio
e ambiente);
SCHEDA DI PROGETTO N.7.1.a
Denominazione progetto
GESTIONE DEL TERRITORIO E AMBIENTE
Priorità cui si riferisce
Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
Traguardo di risultato
Favorire la costruzione di abilità/competenze e realizzare il successo
formativo
- Far conseguire una preparazione multidisciplinare che consenta ai
partecipanti di inserirsi, nelle diverse realtà professionali con una figura
professionale che è quella dell’esperto in gestione del territorio e
ambiente che si avvale delle notevoli potenzialità offerte dalla tecnologia
informatica.
- Diffondere le conoscenze sulla gestione geografica e rispondere ad un
generale obiettivo di incremento dei livelli professionali necessari alle
sempre più innovative attività di gestione del territorio.
- Dare agli studenti un’apertura all'approfondimento delle loro
conoscenze e all'apprendimento di nuove metodologie e tecniche.
La formazione sarà mirata perciò più al conseguimento di molteplici
principi generali ma anche al dettaglio dell'informazione specifica.
1) Saper utilizzare sistemi informativi geografici (funzioni di acquisizione,
elaborazione e restituzione di dati ambientali.
2) Saper sviluppare analisi territoriali e ambientali per effettuare scelte
di pianificazione del territorio tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie.
3) Saper applicare le metodologie e tecniche della gestione per progetti
Obiettivo di processo
35
di pianificazione territoriali.
4) Saper applicare le metodologie e tecniche della gestione ambientale.
Altre priorità
I corsi post diploma e universitari ad indirizzo tecnico progettuale come
Ingegneria, Geologia, Architettura, e affini annoverano ormai come
requisiti basilari le conoscenze e le abilità relative all’utilizzo delle nuove
tecnologie e dei sistemi informativi geografici,
con funzioni di
acquisizione, elaborazione e restituzione di dati territoriali dal punto di
vista concettuale e, soprattutto, gestionali. Il corso è pertanto utile ad
integrare il curriculum scolastico, fornendo agli studenti nuove
competenze, che possono essere utilizzati negli ambiti universitari e in
generale in tutti gli ambiti lavorativi.
Situazione su cui interviene
Nel nostro istituto tra gli alunni del triennio degli indirizzi geotecnico,
meccatronico ed elettrotecnico risulta carente o addirittura assente la
conoscenza e l’uso delle nuove tecnologie nella gestione del territorio e
dell’ambiente.
Alla normale lezione frontale si affianca l’uso delle espansioni
multimediali, in particolare per mostrare le tecniche di gestione del
territorio mediante apporti scientifici. Gli argomenti vengono
contestualizzati nell’ambito della normativa vigente in materia di gestione
del territorio. La trattazione degli argomenti viene svolta mediante lo
“Studio di Casi” e visite didattiche guidate.
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Materiali didattici, dispense, materiale di consumo pari a 1000 €.
Risorse umane (ore) / area
Utilizzo di un docente dell’organico di potenziamento (classe di concorso
A016)
Altre risorse necessarie
E' previsto l'utilizzo del laboratorio di informatica per attività che
riguardano la visualizzazione e interrogazione dei dati, gestione delle
tabelle, creazione ed editing dei dati, restituzione della mappa,
geoprocessing, georeferenziazione. Il laboratorio viene utilizzato anche
per esercitazioni test di autovalutazione di fine modulo.
Indicatori utilizzati
Risultati alla fine del secondo quadrimestre
Stati di avanzamento
Verifiche in itinere e finale secondo feed back e retroazione monitorata
costantemente
Miglioramento degli esiti nelle discipline connesse in qualche modo con la
gestione del territorio e dell’ambiente e con aspetti progettuali.
Valori / situazione attesi
36
7.1.b Potenziamento A016 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambito di lavoro (CAD - Computer Aided
Design);
SCHEDA DI PROGETTO 7.1.b
Denominazione progetto
COMPUTER AIDED DESIGN
Priorità cui si riferisce
Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
Traguardo di risultato
Costruire competenze con l’ausilio di nuove tecnologie didattiche , con
uso di software specifici
Proporre nuove metodologie nel processo insegnamento/apprendimento
Obiettivo di processo
Altre priorità
L'obiettivo fondamentale è potenziare le competenze e le abilità nell’uso
del CAD sia 2D che 3D per realizzare in modo semplice ed autonomo
disegni e progetti bidimensionali e tridimensionali (proiezioni ortogonali,
assonometrie ecc.). Per arrivare a questo si rende necessario:
1) saper utilizzare i comandi necessari all'impostazione del disegno;
2) saper utilizzare i comandi necessari alla creazione dei vari elementi
grafici (comandi di disegno);
3) saper utilizzare i comando necessari alla modifica degli elementi grafici
(comandi di editing);
4) saper utilizzare i comandi necessari ad ottener una stampa del disegno
nella scala desiderata.
Situazione su cui interviene
I corsi universitari a vocazione progettuale come Geologia, Architettura,
Ingegneria e affini annoverano ormai come prerequisiti basilari la
conoscenza e l’utilizzo di software di progettazione grafica ad elevata
specializzazione, quale complemento delle tecniche grafiche tradizionali.
Il corso proposto è pertanto finalizzato ad integrare il curriculum
scolastico, fornendo agli studenti nuove competenze, che possono essere
utilizzati negli ambiti universitari sopra citati.
Lezioni frontali con il supporto della LIM e/o di personal computer con
videoproiettore
Materiali didattici, dispense, materiale di consumo pari a 1000 €.
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Utilizzo di un docente dell’organico di potenziamento (classe di concorso
A016)
Altre risorse necessarie
Laboratorio di informatica con software cad 2D e 3D
Indicatori utilizzati
Risultati alla fine di ciascun anno scolastico nella Disciplina Disegno
Tecnico
Il progetto si può suddividere in più anni, considerando il primo anno
dedicato al cad 2D per gli studenti del biennio e gli anni successivi dedicati
al triennio con il cad 3D.
Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso si prevede
che gli studenti possano sostenere, in base alle competenze acquisite,
esami per l’ECDL CAD.
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
37
7.1.c Potenziamento A017 Discipline tecniche e aziendali per le competenze chiave economico-aziendali
(con tre schede di progetto dal titolo:Noi e l’economia - biennio; Business Plan – triennio; Cooperazione
sociale e gestione dei beni e servizi pubblici - triennio)
1) SCHEDA DI PROGETTO N. 7.1.c
Denominazione progetto
NOI E L’ECONOMIA
Priorità cui si riferisce
Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
Traguardo di risultato
Favorire la costruzione di abilità/competenze e realizzare il successo
formativo
Potenziamento delle conoscenze economico-giuridiche, con particolare
attenzione ai concetti di azienda e di impresa.
===
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Sviluppare l’Educazione all’imprenditorialità, intesa come strumento atto
ad orientare i giovani ad essere imprenditori di se stessi, della propria vita,
in un contesto sociale difficile, complesso ed in continua evoluzione. La
comprensione della realtà, con le sue criticità e opportunità, con le
variabili umane e ambientali, al fine di sviluppare sensibilità e rispetto
delle norme che regolano la società.
Attività previste
Lezioni frontali, brain-storming e lavori di gruppo aventi i seguenti temi:
- L’attività economica (i bisogni dell’uomo: i beni e i servizi). Il sistema
economico e suoi soggetti (le famiglie, le imprese, la pubblica
amministrazione). L’azienda e il mercato. L’azienda come sistema. La
classificazione delle aziende.
- Impresa e azienda: impresa individuale e collettiva.
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
- La gestione aziendale: la costituzione dell’azienda; le operazioni di
gestione; le fonti di finanziamento; gli investimenti; il patrimonio
aziendale (cenni).
Nessuna
area Economico-Aziendale (A017)
area Giuridica (A019)
Uso del videoproiettore per eventuali slides e del PC per ricerche su WEB
e siti istituzionali. Visione di parti di film inerenti l’argomento trattato.
Approfondimenti su testi vari e utilizzo di appunti.
Test di ingresso che accertino i pre-requisiti inerenti gli argomenti da
trattare.
Test finali con i quali si intende misurare il grado di raggiungimento degli
obiettivi formativi in base alle conoscenze, abilità o competenze acquisite.
Alla fine del primo anno di sviluppo del progetto si intendono raggiungere
i seguenti obiettivi: conoscenza del concetto di azienda nelle diverse
forme e delle fasi che ne costituiscono la nascita, lo sviluppo e la gestione.
Al termine del percorso, si prevede lo sviluppo delle seguenti abilità di
vita (Life Skills) che vengono acquisite/potenziate con il progetto: la
capacità di prendere decisioni e la capacità di risolvere i problemi; lo
sviluppo del pensiero critico; la comunicazione efficace; la capacità di
relazionarsi con gli altri e le capacità organizzative. Aumento dell’impegno
personale e dell’interesse per le attività proposte. Possesso dei requisiti
minimi in ambito disciplinare. Acquisizione di autonomia operativa.
38
2) SCHEDA DI PROGETTO N.7.1.c
Denominazione progetto
BUSINESS PLAN: PROGETTAZIONE ED EFFETTI
Priorità cui si riferisce
Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
Traguardo di risultato
Favorire la costruzione di abilità/competenze e realizzare il successo
formativo
Potenziamento delle conoscenze economico-giuridiche, con particolare
attenzione alle società di capitali e agli strumenti di progettazione in
azienda.
===
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Sviluppare l’Educazione all’imprenditorialità, intesa come strumento atto
ad orientare i giovani ad essere imprenditori di se stessi, della propria vita,
in un contesto sociale difficile, complesso ed in continua evoluzione. La
comprensione della realtà, con le sue criticità e opportunità, con le
variabili umane e ambientali, al fine di sviluppare sensibilità e rispetto
delle norme che regolano la società.
Attività previste
Lezioni frontali, brain-storming, problem solving e lavori di gruppo aventi i
seguenti temi:
- Le Società di Capitali.
- Esame e studio di uno schema di “Business plan” (L’impresa e i suoi
protagonisti; la sintesi del programma/progetto proposto; descrizione
del servizio che si intende realizzare, dei bisogni da soddisfare e delle
caratteristiche salienti del programma/iniziativa; identificazione del
proprio target di riferimento; l’organizzazione dei fattori produttivi:
lavoro, capitale know-how; l’organizzazione del lavoro: struttura e
dimensionamento del personale; ecc.).
Nessuna
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
area Economico-Aziendale (A017)
area Giuridica (A019)
Uso del videoproiettore per eventuali slides e del PC per ricerche su WEB
e siti istituzionali. Approfondimenti su testi vari e utilizzo di appunti.
Test di ingresso che accertino i pre-requisiti inerenti gli argomenti trattati.
Test finali con i quali si intende misurare il grado di raggiungimento degli
obiettivi formativi in base alle conoscenze, abilità o competenze acquisite.
Alla fine del secondo anno di sviluppo del progetto si intendono
raggiungere i seguenti obiettivi: conoscenza del nostro ordinamento
giuridico in ambito commerciale.
Comprensione di uno schema di “Business plan”, quale strumento di
autovalutazione e di progettazione in azienda.
Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso, si
prevede lo sviluppo delle seguenti abilità di vita (Life Skills) che vengono
acquisite/potenziate con il progetto: la capacità di prendere decisioni e la
capacità di risolvere i problemi; lo sviluppo del pensiero critico; la
comunicazione efficace; la capacità di relazionarsi con gli altri e le
capacità organizzative. Aumento dell’impegno personale e dell’interesse
per le attività proposte. Acquisizione di una sufficiente autonomia
operativa.
39
3) SCHEDA DI PROGETTO N.7.1.c
Denominazione progetto
COOP. SOCIALE E GESTIONE DEI BENI E SERVIZI PUBBLICI
Priorità cui si riferisce
Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
Traguardo di risultato
Favorire la costruzione di abilità/competenze e realizzare il successo
formativo
Potenziamento delle conoscenze economico-giuridiche, con particolare
attenzione alle Cooperative e alla gestione dei Beni e Servizi Pubblici.
===
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Sviluppare l’Educazione all’imprenditorialità, intesa come strumento atto
ad orientare i giovani ad essere imprenditori di se stessi, della propria vita,
in un contesto sociale difficile, complesso ed in continua evoluzione. La
comprensione della realtà, con le sue criticità e opportunità, con le
variabili umane e ambientali, al fine di sviluppare sensibilità e rispetto
delle norme che regolano la società.
Lezioni frontali, brain storming, problem solving e lavori di gruppo aventi i
seguenti temi:
- Le società Cooperative. Caratteristiche della Cooperativa Sociale.
- Adempimenti per la costituzione di una cooperativa sociale di tipo A).
Esame di uno statuto di cooperativa. La legge 381/91: disciplina delle
cooperative sociali. I Finanziamenti agevolati per
l’autoimprenditorialità e per le cooperative sociali. Esame dei Bandi
per la concessione dei contributi al “terzo settore”. Come si accede ai
finanziamenti pubblici: simulazione di un caso concreto. Redazione di
un progetto per la richiesta di contributi pubblici: la domanda e gli
allegati. Il piano di fattibilità tecnico-economica.
- La gestione dei Beni e Servizi Pubblici.
Nessuna
area Economico-Aziendale (A017)
area Giuridica (A019)
Uso del videoproiettore per eventuali slides e del PC per ricerche su WEB
e siti istituzionali. Approfondimenti su testi vari e utilizzo di appunti.
Utilizzo e comprensione di testi normativi e Bandi per l’ottenimento di
finanziamenti pubblici. Esame di un atto costitutivo e dello Statuto di una
Cooperativa.
Test di ingresso che accertino i pre-requisiti inerenti la disciplina.
Test finali con i quali si intende misurare il grado di raggiungimento degli
obiettivi formativi in base alle conoscenze, abilità o competenze acquisite.
Alla fine del terzo anno di sviluppo del progetto si intendono raggiungere i
seguenti obiettivi: conoscenza del nostro ordinamento giuridico in ambito
commerciale. Comprensione delle norme che regolamentano le
Cooperative e la gestione dei Beni e Servizi Pubblici.
Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso, si
prevede lo sviluppo delle seguenti abilità di vita (Life Skills) che vengono
acquisite/potenziate con il progetto: la capacità di prendere decisioni e la
capacità di risolvere i problemi; la capacità di elaborare progetti aziendali;
la capacità di relazionarsi con gli altri e le capacità organizzative. Aumento
dell’impegno personale e dell’interesse per le attività proposte.
Acquisizione di una buona autonomia operativa.
40
7.1.d Potenziamento A019 Discipline giuridiche ed economiche per le competenze chiave di cittadinanza
attiva (con due schede di progetto dal titolo: La legalità e i minori: diritti, doveri, tutela ed imputabilità biennio; Reati commessi dai minori e il fenomeno del bullismo - triennio)
1) SCHEDA DI PROGETTO N.7.1.d
Denominazione progetto
La legalità e i minori: diritti, doveri, tutela ed imputabilità.
Priorità cui si riferisce
Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
Traguardo di risultato
Favorire la costruzione di abilità/competenze e realizzare il successo
formativo
Potenziamento delle conoscenze giuridiche con particolare attenzione ai
concetti di diritto e dovere, capacità giuridica e di agire, differenza tra
minore e maggiore età. Concetto di imputabilità e di reato. Principi
fondamentali del diritto penale.
===
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Intervenire per l’acquisizione della padronanza di concetti giuridici e
fondamentali ai fini dell’educazione ad agire correttamente, nel contesto
in cui il minore vive e nei rapporti con gli altri.
Riconoscere il senso di responsabilità e le conseguenze che derivano dalla
violazione delle norme giuridiche, acquisendo la consapevolezza
dell’esistenza di conseguenze rilevanti, sia sul piano civilistico sia su quello
penalistico.
Saper individuare le caratteristiche di ciò che costituisce reato e il
trattamento riservato ai minori.
Sviluppare il rispetto verso l’altro e il più debole, al fine di instaurare una
convivenza serena, pacifica e costruttiva nella crescita.
Attività previste
Lezione dialogica e frontale, brain-storming, lavori di gruppo. Lettura,
consultazione e comprensione della normativa vigente. Letture ed esame
di casi avvenuti e statistiche
Risorse finanziarie necessarie
Materiali didattici, dispense, materiale di consumo
Risorse umane (ore) / area
Area giuridica (A019)
Altre risorse necessarie
Materiale di approfondimento quali testi, sentenze, utilizzo di appunti.
Utilizzo del videoproiettore per eventuali slide e del Pc per ricerche sul
web, siti istituzionali.
Test di ingresso per accertare i pre-requisiti/valutazione ex ante.
Test finali per misurare le conoscenze e le abilità acquisite al fine di
conseguire le competenze di base.
Alla fine del primo anno di sviluppo del progetto si intendono raggiungere
i seguenti obiettivi: saper applicare i contenuti e le conoscenze acquisite,
nel contesto sociale in cui vive e agisce il minore e saper distinguere il
confine tra un comportamento lecito ed illecito. Riconoscere il concetto di
reato.
Al termine del percorso, si prevede lo sviluppo di competenze per la vita
(Life skills) acquisite con il progetto:
- comprendere il significato delle proprie azioni e gli effetti che ne possono
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
41
derivare;
- sviluppare un pensiero critico e migliorare la capacità di relazione e di
integrazione;
- sviluppare forme di dialogo positivo e comunicazione efficace.
- Aumento dell’impegno personale, in autonomia e in gruppo, e
dell’interesse per le attività proposte.
42
2) SCHEDA DI PROGETTO N.7.1.d
Denominazione progetto
Reati commessi dai minori e il fenomeno del bullismo.
Priorità cui si riferisce
Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
Traguardo di risultato
Favorire la costruzione di abilità/competenze e realizzare il successo
formativo
Acquisizione delle conoscenze giuridiche con particolare attenzione ai
diversi tipi di reato che il minore può commettere; al recente fenomeno
del bullismo, alle sue manifestazioni ed effetti; agli organi giudiziari
competenti e ad agli esiti processuali.
===
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Intervenire per l’acquisizione della padronanza di concetti giuridici e
fondamentali ai fini dell’educazione ad agire correttamente, nel contesto
in cui il minore vive e nei rapporti con gli altri.
Riconoscere il senso di responsabilità e le conseguenze che derivano dalla
violazione delle norme giuridiche, acquisendo la consapevolezza
dell’esistenza di conseguenze rilevanti, sia sul piano civilistico sia su quello
penalistico.
Saper individuare le caratteristiche di ciò che costituisce reato e il
trattamento riservato ai minori.
Sviluppare il rispetto verso l’altro e il più debole, al fine di instaurare una
convivenza serena, pacifica e costruttiva nella crescita.
Attività previste
Lezione dialogica e frontale, brain-storming, lavori di gruppo, role playng.
Lettura, consultazione e comprensione della normativa vigente. Letture di
casi avvenuti e statistiche
Risorse finanziarie necessarie
Materiali didattici, dispense, materiale di consumo
Risorse umane (ore) / area
area Giuridica (A019)
Altre risorse necessarie
Materiale di approfondimento quali testi, sentenze, utilizzo di appunti.
Utilizzo del videoproiettore per eventuali slide e del Pc per ricerche sul
web, filmati, siti istituzionali.
Test di ingresso per accertare i pre-requisiti/valutazione ex ante.
Test finali per misurare le conoscenze e le abilità acquisite al fine di
conseguire le competenze di base.
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Verifiche in itinere e finale secondo feed back e retroazione monitorata
costantemente
Al termine del percorso, si prevede lo sviluppo di competenze per la vita
(Life skills) acquisite con il progetto:
- riconoscere quando la violazione di una norma costituisce reato;
- comprendere la gravità delle proprie azioni e quali conseguenze ne
derivano;
- sviluppare un pensiero critico e migliorare la capacità di relazione e di
integrazione;
- sviluppare forme di dialogo positivo e comunicazione efficace.
- aumento dell’impegno personale, in autonomia e in gruppo, e
dell’interesse per le attività proposte.
43
7.1.e Potenziamento A047 Matematica e complementi di matematica (Potenziare le competenze logicomatematiche – biennio e triennio e prove standardizzate Invalsi);
SCHEDA DI PROGETTO N.7.1.e
Denominazione progetto
POTENZIARE LE COMPETENZE LOGICO-MATEMATICHE
Priorità cui si riferisce
Miglioramento degli esiti nelle prove standardizzate
Traguardo di risultato
Ridurre lo scarto con le scuole aventi stesso background socio culturale
Obiettivo di processo
Estendere l’utilizzo delle prove comuni allo scopo di uniformare lo
svolgimento del programma
===
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Il nostro istituto raggiunge un punteggio medio nelle prove di Matematica
nettamente inferiore rispetto alla media italiana (42% contro 49%) ed ha
uno scarto rispetto all’indice ESCS pari a -4,1%. E’quindi necessario
riportarsi almeno alla pari con la media regionale per poi tentare di
raggiungere la media nazionale.
Svolgimento di due prove per classi comuni, una a febbraio (subito dopo
la chiusura del primo quadrimestre) ed una ad aprile prima delle prove
INVALSI
Sono previsti costi pari a € 3.000 relativi all’acquisto del materiale
didattico.
Un docente dell’organico di potenziamento sarà utilizzato insieme ad un
docente dell’area matematica per preparare le prove comuni, per la
correzione e valutazione per complessive 30 ore.
Aule multimediali con collegamento ad internet, rete wireless di istituto,
netbook in dotazione ai docenti
Si utilizzeranno le prove standardizzate degli anni precedenti creando un
fascicolo ridotto ma contenente quesiti relativi alle 4 aree principali
Si prevede un miglioramento dell’1% circa per ognuno dei tre anni del
progetto.
Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso si può
ragionevolmente ipotizzare un miglioramento pari al 5%.
44
7.1.f Potenziamento A346 Lingua e civiltà straniera - inglese (A better comprehension)
SCHEDA DI PROGETTO N.7.1.f
Denominazione progetto
A better comprehension
Priorità cui si riferisce
Realizzare l’alfabetizzazione linguistica e il miglioramento delle abilità
comunicative
Miglioramento della fluency e della accuracy
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Altre priorità
Tale progetto mira allo sviluppo delle abilità orali ed in modo particolare
si propone di
- sviluppare le abilità di comprensione e di produzione della lingua orale,
avviando gli allievi all’acquisizione di fluenza espositiva
-creare un ambiente reale di comunicazione tramite la presenza
dell’insegnante madrelingua
===
Situazione su cui interviene
In un contesto di scarso se non assente utilizzo della lingua straniera
quale reale mezzo di comunicazione, si è constatato quanto i ragazzi
abbiano necessità di esperienze in cui l’utilizzo della lingua avvenga in
situazioni di realtà, in questo caso in un contesto culturale e
linguistico britannico. Tale esperienze hanno un ruolo fondamentale nel
motivare lo studente all’apprendimento della lingua straniera. Il progetto
è riferito agli alunni delle classi seconde i quali hanno già qualche
conoscenza di base per trarre beneficio da un’esposizione alla lingua in
situazione di realtà.
Attività previste
Consolidamento e sviluppo delle quattro abilità linguistiche, attraverso
esercizi di vario tipo tratti da materiale cartaceo e multimediale,l Lavoro di
coppia, di gruppo e individuale
Risorse finanziarie necessarie Materiali didattici, dispense, materiale di consumo
Risorse umane (ore) / area
Area linguistica ( A346) con assistente madre lingua
Altre risorse necessarie
Aule della scuola, aula informatica
Materiale cartaceo e multimediale, lavagna interattiva multimediale
Il monitoraggio del percorso dell’alunno verrà effettuato tramite il
costante coinvolgimento dell’allievo nell’interazione orale. La valutazione
sommativa avverrà a conclusione del percorso, tramite verifica orale o
scritta
Verifiche in itinere e finale secondo feed back e retroazione monitorata
costantemente
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Questo percorso mira a stimolare i ragazzi nello studio delle lingue
straniere ed allo sviluppo di capacità di autoapprendimento e di
autovalutazione, da ritenersi oggi di fondamentale importanza per la
formazione e lo sviluppo dell’autonomia dell’alunno.
45
7.2 Allegato 2 PAI - Piano Annuale d’Inclusione
I. I. S. S. “ S. MOTTURA ”
Liceo Scientifico Scienze Applicate
Istituto Tecnico: Geotecnica – Elettronica ed Elettrotecnica
Chimica, Materiali e Biotecnologie Ambientali – Meccanica Meccatronica Energia
Viale Della Regione, 71
93100 Caltanissetta - C.F.: 80004820850 Tel. 0934/591280 - Fax 0934/555624
e-mail: [email protected] [email protected]
sito web: www.istitutomottura.gov.it
P.A.I.
Piano annuale per l’ inclusione
A.S. 2015/2016
46
Piano annuale per l’inclusione
I Sezione
Soggetti
 Il Dirigente scolastico
 GLI ( Gruppo di lavoro per l’inclusione).
 Docenti di sostegno.
 Consigli di classe.
 Docente referente BES
 Docente referente DSA
 Docente referente Alunni Disabili
 Personale A.T.A.
 Assistenti igienico- personali, assistenti alla comunicazione.
 Alunni B.E.S. ( L.104/99, L.170/10 ).
 Famiglie.
 Rappresentanti A.S.L., Enti locali, associazioni, cooperative.
II sezione
Modalità d’intervento alunni BES
 Strategie metodologiche.
 P.E.I e P.D.P
 Sussidi didattici, strumenti compensativi-dispensativi.
III sezione
Attività
 Attività per gli alunni.
 Attività docenti (programmazione,monitoraggio,valutazione del livello di inclusività).
 Formazione personale docente,non docente.
ALLEGATI
Tab. n.1 alunni BES (L.104/92, L.170/10, Dir. Min. del 27/12/ 2012 e Circ. del
06 /03/2013)
Tab. n.2 attribuzione docenti- alunni
Il presente Piano viene presentato per richiedere l’ampliamento dell’offerta formativa di n. 2 unità sul
sostegno per realizzare i seguenti traguardi ed obiettivi di processo :
 Ampliare l’Offerta Formativa con potenziamento di organico
 Favorire la costruzione di abilità/competenze e realizzare il successo formativo
 Realizzare inclusione ed integrazione
47
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Premessa
La scuola, quale fattore intenzionalmente educativo, ha il compito specifico,anche se non esclusivo, di
agevolare e favorire lo sviluppo e la crescita della persona. Tale proposito vale ancor di più per i soggetti in
difficoltà. La scuola si propone come un servizio offerto a tutti, assolvendo così il compito di preparare
l’individuo affinché possa inserirsi adeguatamente nel contesto sociale in cui vive. Oggi più che mai la
scuola assume il carico di rispondere alle esigenze espresse da categorie di soggetti che manifestano
difficoltà diverse e differenziate.
Il presente documento, denominato P.A.I (Piano annuale per l’inclusione), ottemperando alle indicazioni
normative contenute nella L.104/99. (Legge Quadro e successivi decreti applicativi), nella Legge n°170/10,
nella Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre del 2012 e nella successiva circolare del 06 Marzo 2013
inerente gli strumenti da adottare per alunni BES, costituisce uno strumento di lavoro per realizzare
all’interno dell’istituto una valida ed efficace azione volta all’inclusione degli alunni stessi. La Direttiva
Ministeriale riformula il tradizionale approccio alla disabilità, ampliandone l’ambito di intervento ed
estendendo l’azione a quelle categorie che rientrano nella definizione di BES.
Tale ambito riguarda:
 Alunni con certificazione L. 104/92
 Alunni con certificazione L.170/10
 Alunni che presentano un disagio socio-economico, psicologico e
alunni stranieri con difficoltà linguistiche (Dir. Min. del 27/12/ 2012 e Circ. del
06 /03/2013)
Esso coinvolge tutto il personale scolastico, poiché l’atto educativo non è prerogativa di uno ma il risultato
della sinergia di forze e potenzialità diverse.
Il P.A.I. si propone le seguenti finalità:





Agevolare l’ingresso a scuola dei ragazzi con difficoltà (Accoglienza, Open Day,
Favorire pratiche condivise con la famiglia
Sostenere gli alunni BES lungo il percorso scolastico
Favorire il successo scolastico e formativo
Promuovere iniziative di collaborazione con Enti, ASP,famiglie, associazioni.
Il PAI condiviso ed approvato dal Collegio dei docenti è parte integrante del P.O.F.
Esso si propone inoltre di realizzare pratiche condivise all’interno dell’Istituto di :



Carattere amministrativo
Didattico-educativo
Comunicativo-relazionale
TIPOLOGIE BES
Nell’area dei BES (Bisogni Educativi Speciali) rientrano più tipologie di alunni che possono presentate
difficoltà differenti. Il panorama delle difficoltà è molto variegato, ma riconducibile a tre grandi gruppi
48
Alunni con disabilità psico-fisica ,sensoriale certificata ai sensi della 104/92
Alunni che presentano bisogni specifici di apprendimento ai sensi della L.170/10
Alunni con difficoltà certificata da strutture ed enti preposti, o che presentano uno svantaggio
sociale,economico,culturale ( certificato e non certificato).
La normativa infatti prende in considerazioni le situazioni di disagio che l’alunno può vivere per un periodo
del percorso scolastico e che possono influire negativamente sull’andamento.
Si rimanda per le specificazioni delle tipologie BES Dir. Min.del 27/12/ 2012 e Circ.M. n. 8 del 06 /03/2013.
-
FINALITA’ DIDATTICO- EDUCATIVE DELL’ISTITUTO
La politica dell’inclusione auspicata e sollecitata dal Ministero, ci induce a prendere in considerazione le
diverse situazioni di disagio che si possono verificare nella scuola. La presenza nel nostro Istituto di un
numero considerevole di ragazzi portatori di bisogni diversi legati o a situazioni di disabilità,o a situazioni di
disturbo specifico dell’apprendimento o di svantaggio, comporta l’attivazione di strategie specifiche. Il CD si
propone di promuovere la piena inclusione dei ragazzi con BES creando le condizioni e mettendo in atto
strategie che possono realizzare una reale esperienza di crescita individuale e sociale.
E’ necessario tuttavia,per poter realizzare interventi efficaci,un’attenta analisi dei bisogni e delle difficoltà
presenti,da cui evincere elementi utili che possono aiutare i docenti nell’adozione di strategie adeguate.
Il dialogo educativo non può inoltre prescindere dalla presenza fattiva e partecipativa della famiglia, che
deve essere coinvolta attivamente.
L’Istituto, nella sua duplice natura (I.T.I e Liceo) valorizza e favorisce negli studenti, lo sviluppo di un
pensiero flessibile, aperto e creativo.
L’Istituto si prefigge di:
 Favorire l’accoglienza, inserimento dei disabili all’interno delle classi
 Realizzare la personalizzazione degli interventi didattico-educativi
 Monitorare gli interventi
 Intensificare l’interazione scuola –famiglia
 Monitorare le criticità esistenti
L’Istituto Mottura, ha una consolidata esperienza nell’ambito della disabilità ed intende offrire una valida
occasione di crescita e realizzazione personale ai ragazzi attraverso l’organizzazione delle risorse umane,
strutturali, metodologiche, didattiche presenti, nel pieno rispetto della normativa vigente e soprattutto
delle esigenze e dei bisogni dei ragazzi.
I SEZIONE
SOGGETTI COINVOLTI
Dirigente Scolastico
Il Dirigente è il garante dell’offerta formativa nella sua globalità e quindi anche dei soggetti con difficoltà e
alunni BES.
A tale scopo il Dirigente:
- Procede all’assegnazione dei docenti di sostegno ai ragazzi
- Gestisce le risorse secondo le reali esigenze
- Attiva forme di collaborazione con Enti, Associazioni per favorire l’inclusione
- Instaura relazioni con le famiglie
49
-
Assicura la presenza di ausili e attrezzature in relazione ad esigenze specifiche
GLI ( Gruppo di lavoro per l’inclusione)
Il GLI è formato da tutte le risorse presenti nella scuola con competenze specifiche e non, che possono
realizzare una efficace azione di intervento in relazione alle criticità presenti nell’istituto. Il Gruppo è
coordinato dal Dirigente o da un suo delegato e si riunisce:
- all’inizio dell’anno scolastico per definire le linee guida per l’inclusione,
durante l’anno secondo le esigenze ( organizzazione orario,pianificare gli interventi, verifica
attività,progettare attività)
Il GLI è chiamato a svolgere, secondo quanto previsto dalla C.M. n.8/13,le seguenti funzioni:
- Elaborazione del PAI
- Rilevazione alunni BES
- Raccolta e documentazione interventi didattico-educativi
- Consulenza e supporto ai colleghi
- Rilevazione, monitoraggio, valutazione livello inclusività
- Coordinamento proposte dei GLH
- Rapporti con le famiglie
- Incontri periodici con i coordinatori
- Realizzare attività volte all’inclusione.
- Individuare gli alunni B.E.S ( L.104/99, L.170/10)
- Promuovere iniziative di collaborazione con famiglie, Enti, Associazioni, A.S.P.
- Promuovere iniziative ed attività educativo-didattiche.
Docenti di sostegno
I docenti di sostegno, all’interno del/i consigli ove sono presenti alunni BES,avranno il compito di:
- supporto al Consiglio nell’adozione di strategie e metodologie inclusive,
- coordineranno la stesura del Piano di lavoro (PEI , PDP).
Consigli di classe
Il Consiglio di classe,oltre ai casi presenti in classe con certificazione, dovranno indicare in quali altre
situazioni è necessario adottare una personalizzazione dell’attività didattica. L’adozione di un percorso
personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali è responsabilità condivisa dal Consiglio, dal
Dirigente e dalla famiglia e darà luogo al PDP.
I consigli di classe dunque dovranno, attraverso un’analisi dei bisogni e delle difficoltà rilevare situazioni
riconducibili alle categorie di alunni BES, anche in assenza di certificazione clinica, motivando
opportunamente l’adozione di un percorso personalizzato.
In particolare dovranno:





riunirsi all’inizio dell’anno,acquisire la documentazione e tutte le informazioni utili sugli alunni in
ingresso tramite lettura della documentazione e una prima presentazione a cura del docente di
sostegno assegnato alla classe, qualora vi sia;
definire le modalità più consone per favorire l‟accoglienza dei nuovi alunni e promuovere una
prima socializzazione;
stabilire comportamenti e buone pratiche per l’integrazione degli studenti con disabilità;
collaborare alla stesura del PEI/PDP degli alunni
occuparsi delle verifiche periodiche del PEI/PDP;
50






partecipare all’incontro annuale con gli operatori dell’ASL e con la famiglia dell’alunno.
Individuare situazioni nuove riconducibili alle categorie BES
Individuare risorse umane e strumentali che possono favorire l’inclusione
Progettare attività che possono agevolare l’inclusione
Monitorare l’attività didattica a favore dei BES
Realizzare momenti di collaborazione con le famiglie.
Docente referente BES,DSA,H
I docenti referenti BES, DSA, H, collaborano con la Dirigenza, gli insegnanti curriculari, le famiglie, gli Enti e
le strutture presenti nel territorio e in particolare:
IL referente BES si occuperà di :
- Cura i primi colloqui con genitori, specialisti e fa da mediatore tra docenti, genitori, allievi,
operatori servizi sanitari
- Cura l’inserimento degli alunni BES nelle classi
- Collabora con i referenti DSA , H, e i componenti del GLI alla stesura del PAI
- Coordinare la stesura dei PDP alunni BES
- Ricercare materiali per la didattica e coordina le modalità di intervento dei consigli di classe
- Informa i docenti sulla necessità/opportunità di utilizzare strategie idonee (misure dispensative e
strumenti compensativi)
- Coordina l’attività del gruppo BES anche in fase di rilevazione dei bisogni formativi che confluiscono
nella progettazione di attività
Il referente DSA
- Cura i primi colloqui con genitori, specialisti e fa da mediatore tra docenti, genitori, allievi,
operatori servizi sanitari
- Cura l’inserimento degli alunni DSA nelle classi
- Collabora ai lavori del GLI
- Coordina la stesura dei PDP
- Ricerca materiali per la didattica
- Monitora l’andamento degli alunni certificati
- Informa sulla necessità/opportunità di utilizzare strategie idonee (misure dispensative e strumenti
compensativi) anche quando l’alunno è in via di diagnosi
- Coordina l’attività del gruppo DSA anche in fase di rilevazione dei bisogni formativi che
confluiscono nella progettazione di attività
IL referente Alunni H
-
Accoglie i nuovi alunni in situazione di handicap
Cura l’inserimento degli alunni disabili nelle classi e l’assegnazione ai docenti
Si rapporta con le famiglie, gli specialisti della A.S.P., Enti Territoriali e fa da mediatore tra docenti,
genitori, allievi, personale ATA e operatori socio- sanitari
Collabora ai lavori del GLI
Coordina i lavori per la stesura dei PEI , PED, agg. PDF e Verifiche dell’andamento didattico
Monitora la documentazione
Coordina l’attività del gruppo H anche in fase di rilevazione dei bisogni formativi che confluiscono
nella progettazione di attività
51
Personale ATA
Il personale ATA può realizzare, nell’ambito del proprio orario e mansioni di servizio forme di
collaborazione con i docenti di sostegno in attività progettuale (es. stage formativi,attività di laboratorio.
Personale non docente ( assistenti igienico-personali)
I compiti del personale non docente sono relativi all’ambito dell’assistenza fisica al disabile nonché di
sorveglianza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne alla scuola in
collaborazione con i docenti.
Prestano ausilio materiale agli studenti con disabilità nell’accesso dalle aree esterne alle strutture
scolastiche, all’ interno e nell’uscita da esse.
Assistono gli alunni con disabilità nell’uso dei servizi igienici.
ASL
Gli operatori dell’ASL collaborano con la scuola e le famiglia nella stesura dei PEI/ PDP e PDF.
IL Territorio
La scuola vive ed opera in un ambito territoriale definito e collabora con Enti e realtà sociali ivi presenti
quali risorse importanti.
II SEZIONE
MODALITA’ D’INTERVENTO ALUNNI BES
La presenza di alunni in situazioni di handicap e con BES impongono una particolare organizzazione delle
attività didattico-educative della classe in modo che i ragazzi diversamente abili e con difficoltà possano
sentirsi parte integrante della comunità scolastica e poter usufruire delle opportunità più adatte per
l’affermazione del sé.
Ogni Consiglio vaglierà attentamente le singole situazioni per poter poi individuare ed adottare le strategie
e gli strumenti più consoni (PEI o PDP).
L’Istituto vuole dare concreta realizzazione all’inclusione e si prefigge i seguenti obiettivi:





Valorizzazione tempo scuola/organici.
Attenzione alla formazione delle classi.
Rispetto della continuità didattica.
Progettazione personalizzata per gli alunni con BES previa autorizzazione ed accordo con la
famiglia.
Integrazione attività curricolari-extracurricolari
TERRITORIO
 Rapporti costanti e collaborativi con servizi socio-sanitari-assistenziali.
FAMIGLIA
 Corresponsabilità e condivisione di intenti.
52

Forme di collaborazione
STRATEGIE METODOLOGICHE-DIDATTICHE
 Metodologie didattiche attive, centrate sull’ascolto, sul coinvolgimento, sulla partecipazione, sul
lavoro di gruppo e sulle attività laboratoriali.
 Utilizzo di misure dispensative e/o strumenti compensativi.
 Scelte metodologiche inclusive: cooperative learning, tutoring
 Rispetto dei tempi e delle modalità di apprendimento
III SEZIONE
Alunni
La presenza di diversi alunni con certificazione L.104/92 (Disabili) e L.170/10 (DSA), nonché di alunni BES
(Dir. Min. del 27/12/ 2012 e Circ. del 06 /03/2013) comporta l’attivazione di iniziative che possono
migliorare l’inserimento di questi alunni. Nell’ambito della programmazione dei percorsi individualizzati
possono essere inserite attività di laboratorio ( ceramica, informatica, stage formativi, attività motoria
specifica ,musicale, teatrale,ippoterapia ecc.)
Docenti
Attivazione per tutti i docenti di corsi di formazione/aggiornamento sulle tematiche dell’Inclusione.
Il presente documento può subire modifiche ed integrazioni per venire incontro ad esigenze che possono
insorgere.
Il Collegio approva in data 21/10/2105
53
7.3: Allegato 3: PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale
SCHEDA DI PROGETTO N.7.3
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Denominazione progetto
PNSD
Priorità cui si riferisce
Realizzare le finalità del PNSD previste anche dalla L.107 contestualizzate
nel nostro Istituto e territorio
Traguardo di risultato
Il nostro progetto vuole diminuire il divario digitale esistente nella società
e nella scuola, all’unisono con l’obiettivo “ Il laboratorio in classe e non la
classe in laboratorio - Una strategia - tante azioni”.
Obiettivo di processo
Favorire l’uso delle nuove tecnologie digitali per migliorare i processo di
insegnamento/apprendimento
Altre priorità
- Effettuare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD;
- Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli
studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività;
- Sviluppare le competenze relative alla programmazione;
- Coinvolgere le famiglie e altri attori del territorio a momenti formativi
per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Situazione su cui interviene
L’Animatore Digitale, figura appositamente creata dal PNSD, ha effettuato
un monitoraggio preventivo di tutte le apparecchiature ed attrezzature
presenti nei laboratori e nelle aule della scuola determinando il
fabbisogno di hardware, software e formazione. Inoltre, per mezzo di un
questionario da sottoporre a tutti i docenti individuerà le priorità sulle
quali poi si potranno effettuare interventi mirati.
Per quanto riguarda gli studenti, si attuerà un piano di formazione sul
coding ed i linguaggi di programmazione al fine di ampliare il più possibile
le competenze digitali correlate a quelle logico-matematiche.
Attività previste
La formazione sarà prevista grazie alla realizzazione di una piattaforma di
e-learning sulla quale si potrà effettuare la formazione e tramite la quale
si potranno veicolare lezioni, dispense, appunti e quant’altro possa servire
per la didattica il più possibile innovativa. Ad esempio le lezioni online o
l’uso dei social network allo scopo di condividere materiali multimediali,
gruppi WhatsApp di classe o per categorie (rappresentanti di classe,
coordinatori, responsabili di laboratori, funzioni strumentali e staff
dirigenziale).
Risorse finanziarie necessarie Le risorse necessarie sono legate ai fabbisogni individuati per ciascun
laboratorio ed agli eventuali finanziamenti di progetti PON già presentati
nel corso dell’a.s. 205/2016 relativi all’ampliamento delle rete wireless ed
alla realizzazione di ambienti figitali.
Risorse umane (ore) / area
Utilizzazione docenti e codocenti di area informatica senza alcun onere
aggiuntivo
Altre risorse necessarie
Laboratori di informatica, aule multimediali, LIM, schermi multitouch
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Gli indicatori previsti per la misurazione possono essere quelli legati al
successo scolastico degli studenti come ricaduta della formazione di ogni
singolo docente sulle tematiche di innovazione didattica e di uso delle
nuove tecnologie nella didattica
Alla fine del primo anno si prevede di raggiungere almeno il 30% di
docenti formati sulle tecnologie digitali; alla fine del secondo anno si
dovrebbe raggiungere il 60% per completare alla fine del triennio la
54
formazione.
Valori / situazione attesi
Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso triennale
si prevede un miglioramento dei risultati degli studenti soprattutto nella
riduzione delle non ammissioni alla classe successiva ed alle sospensioni
di giudizio.
55
7.4: Allegato 4: Alternanza scuola/lavoro
1) SCHEDA DI PROGETTO N.7.4
ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
CLASSI DEL TRIENNIO
Denominazione progetto
DALLA SCUOLA AL LAVORO
Priorità cui si riferisce
Implementare le attività formative in Alternanza Scuola -lavoro
Traguardo di risultato
Costruire competenze in assetto di alternanza e trasferire conoscenze
adattabili in contesti diversi
Rafforzare capacità negli alunni/allievi di fronteggiamento di situazioni
problematiche in contesti lavorativi
Obiettivo di processo
Utilizzo di metodologie strategiche nell’insegnamento/apprendimento :
problem posing and solving , case-study, didattica laboratoriale in assetto
alternanza
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
- Sensibilizzare gli allievi alle problematiche della ricerca scientifica e
tecnologica, ed ai temi della divulgazione e della diffusione della
scienza e della tecnologia.
- Favorire una formazione non solo tecnico scientifica ma anche
specifica che consenta di gestire al meglio l'interfaccia verso il
pubblico.
- Acquisire competenze riguardanti l'organizzazione burocratica.
- Attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino la
formazione in aula con l'esperienza pratica.
- Facilitare l'acquisizione di informazioni concrete ed efficaci sulle
possibilità di occupazione, attraverso il contatto con rappresentanti
ed esperti del mondo del lavoro.
- Accostare gli allievi ai centri di produzione di cultura, alle istituzioni
dedicate alla ricerca scientifica e tecnologica e alla divulgazione
scientifica, come occasioni di formazione formale/informale.
- Acquisire un linguaggio tecnico scientifico in lingua inglese che
faciliti la comunicazione con realtà scientifiche europee e permetta
ai ragazzi di comprendere il materiale divulgativo scientifico.
La scuola realizzerà il progetto pilota Traineeship. Scopo di questo
progetto è estendere a tutte le classi del triennio di tutti gli indirizzi
presenti (elettrotecnico, meccatronico, geotecnico, liceo scienze
applicate, chimico) la possibilità di effettuare la formazione tramite
convenzioni presso le aziende, gli enti, le ditte operanti sul territorio.
Per i due indirizzi vedi le schede successive.
Formazione presso le aziende, enti pubblici, università, studi professionali
individuate sul territorio
Sono previsti costi relativamente al trasporto dalla scuola alle aziende e
viceversa.
Per ciascuna classe e per ciascun indirizzo sono previsti n. 2 docenti e n. 1
assistente tecnico.
56
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Laboratori dell’istituto, aule attrezzate, aula magna; presso le aziende
locali appositamente allestiti allo scopo di formazione e di attività
laboratoriali.
Relazioni tecniche anche in formato multimediale; test d’ingresso, in
itinere e finali, valutazione del grado di partecipazione (numero di ore di
assenza alle attività), valutazione della relazione finale sulle attività svolte
in collaborazione con i tutor aziendali.
Stati di avanzamento
Alla fine di ciascun anno gli alunni devono aver acquisito competenze
specifiche tecniche, scientifiche e trasversali inerenti il percorso di studio
dell’anno frequentato da verificare con test di gradimento in itinere e
valutazione dell’esperienza, utili per l’eventuale rimodulazione e/o
perfezionamento dell’intero iter formativo.
Valori / situazione attesi
Attraverso l’integrazione tra i percorsi formativi e il mercato del lavoro di
prevede che gli studenti possano prendere coscienza del fare bene il
proprio lavoro e della possibilità di diventare imprenditore di se stesso.
57
2) SCHEDA DI PROGETTO N.7.4
Settore tecnologico - Traineeship
Denominazione progetto
“Progetto pilota Traineeship” – secondo quanto previsto dal protocollo
n.9 del 17/06/2014 d’intesa tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca (M.I.U.R.) e la Federazione dell’Industria Metalmeccanica
Italiana (FEDERMECCANICA).
Priorità cui si riferisce
Implementare le attività formative in Alternanza Scuola -lavoro
Traguardo di risultato
Offrire agli studenti opportunità e strumenti per un efficace orientamento
professionale e per il successo professionale.
Obiettivo di processo
Favorire, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, la
diffusione dell’alternanza scuola-lavoro, quale metodologia utile a
consolidare il raccordo tra le istituzioni scolastiche e le realtà produttive
nei comparti della Meccanica, Meccatronica ed Energia, Trasporti e
Logistica, Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni,
Manutenzione ed Assistenza Tecnica.
Altre priorità
Nessuna
Situazione su cui interviene
1) Offrire agli allievi la possibilità di conoscere il mondo lavorativo nei
suoi aspetti peculiari;
2) Far conoscere agli allievi le realtà produttive e gli Enti locali impegnati
nel settore tecnico e tecnologico nel territorio;
3) Sensibilizzare gli allievi alle problematiche tecnologiche e stimolare la
loro creatività finalizzata alla proposizione di soluzioni tecniche
adeguate;
4) Favorire una formazione tecnologica specifica che consenta di gestire
al meglio il singolo processo produttivo;
5) Acquisire competenze riguardanti l'organizzazione tecnicoamministrativa dalla concezione di un prodotto alla sua realizzazione
finale;
6) Attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino la
formazione in aula con l'esperienza pratica;
7) Facilitare l'acquisizione di informazioni concrete ed efficaci sulle
possibilità di occupazione, attraverso il contatto diretto con il mondo
del lavoro;
8) Accostare gli allievi a realtà produttive e agli Enti locali impegnati in
attività tecniche e tecnologiche, come occasioni di formazione ad alta
specializzazione;
9) Acquisire un linguaggio tecnico scientifico, anche in lingua inglese, che
faciliti la comunicazione con realtà tecnologiche e produttive del resto
d’Europa.
Attività previste
Attività di alternanza scuola-lavoro nell’ambito della Meccanica,
Meccatronica, Energia, Elettronica ed Elettrotecnica, Trasporti, e della
Manutenzione e assistenza tecnica.
Risorse finanziarie necessarie
Costi di viaggio e trasferimento presso la sede in cui si svolge l’esperienza
58
pratica correlati alla distanza della sede da raggiungere e costi di DPI
come
scarpe
antinfortunistica,
guanti
e
occhiali.
Costi relativi ad eventuali pasti.
Risorse umane (ore) / area
Si prevede di impegnare le classi terze e le classi quarte per un totale di
circa 170 alunni, articolate in 400 ore nel triennio.
I docenti impegnati appartengono alle classi di concorso di cui agli
indirizzi interessati dal progetto di alternanza scuola-lavoro.
Altre risorse necessarie
Per il raggiungimento degli obiettivi è previsto l’uso di laboratori interni al
Mottura quali il laboratorio di Meccanica e Meccatronica, il laboratorio di
Sistemi ed Automazione Industriale, il laboratorio di Macchine Elettriche,
il laboratorio di Domotica, il laboratorio di Geotecnica, il laboratorio di
Topografia, il laboratorio T.D.P., il laboratorio Multimediale di Lingue, il
laboratorio di Chimica, il laboratorio di Scienze Naturali, il laboratorio di
Fisica, il laboratorio di Informatica, il laboratorio museo MU-MI.
Indicatori utilizzati
Per misurare il livello di raggiungimento dei risultati alla fine del processo
si propongono gli indicatori previsti dalle griglie di valutazione previste dai
docenti per l’aspetto pratico di ogni disciplina inerente l’ambito di
processo ove essa si inserisce.
Stati di avanzamento
Gli alunni alla fine di ogni anno dovranno dimostrare di aver acquisito
competenze adeguate, secondo un criterio di proporzionalità tra le ore
realmente effettuate e il monte ore generale del triennio, che consentirà
loro di conseguire la totalità delle competenze secondo un quadro
generale previsto in fase attuativa al progetto.
Valori / situazione attesi
In base alle ore a disposizione ed in base al grado professionale da
raggiungere, si ritiene che la globalità dei discenti possa acquisire la
totalità delle competenze rientranti tra gli obiettivi prefissi.
59
3) SCHEDA DI PROGETTO N.7.4
Liceo scientifico opzione scienze applicate
Denominazione progetto
SCHOOL AND TECHNOLOGY
Priorità cui si riferisce
Implementare le attività formative in Alternanza Scuola -lavoro
Traguardo di risultato
-Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
-Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed
operativi
-Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
- Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Offrire agli studenti la possibilità di accedere a luoghi di educazione e
formazione diversi da quelli istituzionali per valorizzare al meglio le loro
potenzialità personali e stimolare apprendimenti informali e non formali;
2. arricchire il curriculum scolastico degli studenti con contenuti
operativi,rilevando e valorizzando le competenze, in particolare quelle
trasversali;
3. favorire la transizione dello studente agli studi universitari, anticipando
l’esperienza formativa nei luoghi di lavoro;
4. valutare la corrispondenza delle aspettative e degli interessi personali
con gli scenari e le opportunità professionali;
5. rafforzare il ruolo di centralità assunto dall’istruzione e dalla
formazione nei processi di crescita e modernizzazione della società ;
6. considerare il raccordo tra istruzione, formazione e mondo del lavoro
un fattore strategico sia per le imprese che per i giovani che si affacciano
al mercato del lavoro
Obiettivo di processo
Situazione su cui interviene
La nuova realtà produttiva richiede competenze trasversali che il mondo
della scuola deve integrare e affinare nei propri percorsi di studio
attraverso nuove modalità di apprendimento (non formali e informali)
ravvisate nell’alternanza scuola-lavoro. Il progetto è finalizzato a far
acquisire agli studenti le competenze necessarie per far fronte ai continui
mutamenti nell’ambito lavorativo scientifico.
Attività previste
Progettazione; work shop; problem solving e posing; attività laboratoriali;
visite aziendali; incontri con esperti
Materiale di cancelleria
Viaggi
Materiali didattici
Tutor scolastici e aziendali interni , docenti esperti interni ed esterni alla
scuola :
- Tutors scolastici: docenti delle discipline afferenti al progetto tot. ore
200
- Tutors Aziendali : 100 ore
- Esperti interni all’istituto (docenti dell’IISS” S. Mottura” : ore 30
- Esperi esterni : ore 50
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
60
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Assicurazione, buoni pasto, aula informatica, laboratori di fisica, chimica,
biologia , laboratorio lingue, laboratorio multimediale, attrezzatura video,
materiale digitale.
Test d’ingresso, in itinere e finali; relazioni scientifiche anche in formato
multimediale sulle attività svolte; valutazione del grado di partecipazione,
interesse ed impegno. La valutazione sarà effettuata tramite apposite
griglie
La scuola valuterà:
• l’apprendimento del tirocinante in relazione al livello di raggiungimento
degli obiettivi formativi individuati dal progetto;
•l’azienda e il tutor aziendale in relazione alla disponibilità e al
coinvolgimento nell’azione formativa nei confronti dello studente;
• il grado di soddisfazione degli allievi circa l’esperienza svolta attraverso
diversi strumenti quali: colloquio, questionari, report, ecc..
L’azienda valuterà:
• il livello di competenza raggiunto dal tirocinante in relazione al progetto
formativo concordato;
•l’istituzione formativa in relazione alla qualità del progetto, alla
competenza organizzativa e relazionale del personale coinvolto
nell’organizzazione (tutor scolastico).
Il tirocinante valuterà:
• se stesso, verificando l’adeguatezza della propria formazione,
confrontando i livelli di partenza con i risultati conseguiti e le aspettative,
il progetto personale e lavorativo, l’adeguatezza del progetto elaborato;
• l’istituzione scolastica, confrontando gli obiettivi formativi del progetto
con l’adeguatezza della propria formazione, il livello di corrispondenza fra
la propria formazione e quanto richiesto dall’azienda/ente e dal processo
oggetto di osservazione;
•l’azienda, in relazione al grado di disponibilità, all’ospitalità, al livello di
organizzazione
Stati di avanzamento
Si prevedono almeno 200 ore di alternanza da svolgere nel triennio
1°anno: formazione sulla sicurezza; attività curricolari ed extracurricolari:
impresa formativa simulata; attività presso aziende/università ospitanti;
2° anno: attività curricolari ed extracurricolari: impresa formativa
simulata; attività presso aziende/università ospitanti; visite aziendali;
3° anno: attività curricolari ed extracurricolari: impresa formativa
simulata ; attività presso aziende/università ospitanti; visite aziendali
Valori / situazione attesi
Competenze e crediti che si intende far acquisire agli studenti:
1)Competenze specifiche
-Saper individuare le potenzialità ed i limiti delle tecnologie, nel contesto
culturale e sociale in cui sono applicate.
-Essere in grado di intervenire nella pianificazione di attività e controllo
della qualità del lavoro nei processi biotecnologici.
-Saper gestire attività di laboratorio.
-Saper applicare le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza.
-Saper gestire interventi per lo studio e la ricerca di nuovi e più efficienti
impieghi delle risorse energetiche e ambientali capaci di garantire un
elevato livello di qualità dei servizi di fornitura di energia e promuovendo
l'utilizzo di fonti rinnovabili.
61
2) Competenze trasversali:
- Acquisire gli elementi essenziali per la cultura d’impresa
- Essere capaci di di gestire i rapporti con gli altri, comprendendone le
esigenze e modulando il proprio comportamento alle loro caratteristiche,
al ruolo, agli obiettivi;
- Acquisire metodi per esprimere e descrivere idee e progetti in modo
chiaro, strutturato e mirato;
- Saper gestire situazioni in momenti di conflitto;
- Saper porsi obiettivi chiari, specifici e stimolanti e nell’impegnarsi con
energia nel loro raggiungimento mettendo attenzione ai dettagli e al
monitoraggio nello svolgimento delle attività;
-Saper trovare soluzioni quanto più possibile semplici a problemi
complessi
Risultati attesi al termine del percorso
- ampliamento dell'offerta formativa con la progettazione di percorsi
educativi e didattici che offrano ulteriori opportunità di apprendimento
agli alunni;
- maggiore attenzione alle relazioni umane per facilitare, all'interno della
scuola, il processo di insegnamento/apprendimento;
- sperimentazione di nuove modalità di apprendimento/insegnamento
per integrare scuola e territorio;
- prevenzione e recupero della dispersione scolastica e dell'insuccesso
formativo;
- feedback circa la coerenza/congruità dei saperi scientifico-tecnologici
con gli ambiti operativi di enti e istituzioni;
- implementazione della didattica per competenze.
62
7.5: Allegato 5: Fabbisogno infrastrutture e attrezzature materiali
FABBISOGNO INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
L’Istituto necessita di strumentazioni e attrezzature specifiche per alcuni indirizzi di studio e di dispositivi
che facilitino l’innovazione della didattica

LIM in tutte le classi(dove non presenti).

strumenti compensativi per DSA: smart Pen., audiolibro o libro parlato, sintesi vocali, correttore
ortografico vocale, registratori testi cartacei+scanner+OCR ,Software per costruzione di mappe e
schemi

Dizionario elettronico uno scanner professionale “a planetario” per riprodurre, valorizzare e divulgare i
contenuti della biblioteca

Ufficio stampa: per la pubblicazione di dispense interne ad integrazione o sostituzione di libri di testo
(previa creazione del formato e-book ovviamente)

software specifico per gli indirizzi di studio

arredo scolastico che favorisca una didattica diversa da quella della lezione frontale
 banco antropometrico per disabili
 banchi elevabili e inclinabili (soprattutto per studenti di corsi grafici e similari)
 banchi monoposto quadrati tubolari (facilmente aggregabili in tavoli da lavoro comuni)
Esigenze hardware e software dei seguenti Laboratori:

LABORATORIO CHIMICA: applicativo per progettazione

LABORATORIO DOMOTICA:
IMPIANTI DA REALIZZARE NEL LABORATORIO
Trasmissione dati
Controllo da remoto degli impianti con Web Server

LABORATORIO INFORMATICA
Rete Didattica
No 21 PC (sostituzione PC esistenti perché obsoleti e insufficienti come numero)

LABORATORIO LINGUISTICO
ATTREZZATURE DA REVISIONARE :
N° 3 PC.
63
ATTREZZATURE DA INSTALLARE :
N°1 LIM DA 84" (FESR ANNO 2013-14)PC

LABORATORIO MECCATRONICO
Kit Arduino completi n° 10
N° 1 Software multi-licenza per la simulazione di lavorazioni meccaniche a controllo numerico con
sistema CAD-CAM; n.1 centro di lavoro didattici a controllo numerico con sistema CAD/CAM;
software di simulazione (festo fluidsim)

LABORATORIO MINERALOGIA
Realizzazione aula multimediale presso il Laboratorio in Museo (utilizzazione LIM 84 " FESR 2013)

LABORATORIO MISURE ELETTRICHE
SISTEMA DI CONTROLLO CONSUMI DA BANCO:
Analizzatore di Rete
Oscilloscopio
CONNESSIONE A PC:
Convertitore dati RS485/LAN ETHERNET
PC/SOFTWARE
Software per la gestione dei dati

LABORATORIO P.S.E.E.
MATERIALI/ATTREZZATURE NECESSARIE :
n°1 PC (postazione docente) completo di stampante Multifunzione
Collegamento in rete Internet (Hub 10 posti)
Collegamento in rete stampante
N° 1 Sdoppiatore Video

LABORATORIO SISTEMI

LABORATORIO WEB TV
N° 20 PC (Sostituzione PC esistenti perché obsoleti );
N° 20 tastiere e mouse USB:
N° 20 monitor 22";
N° 10 licenze Windows
N° 10 Iicenze Office:
N° 1 stampante Laser .A4 multifunzione
uno spazio adeguato per custodire le attrezzature e per creare uno studio di registrazione.
Contenuti o attività correlate al PNSD nel curricolo degli studi
a. Dotarsi di un regolamento BYOD – Bring Your Own Device da approvare in consiglio d’istituto
b. Lezioni online: ogni docente può pubblicare materiali, lezioni e test online a proprio nome, a beneficio
degli studenti. Non necessariamente le lezioni devono risiedere sul sito della scuola. Il docente infatti
può deciderne la pubblicazione su piattaforme a sua scelta; ma la ripresa nel sito facilita il reperimento
e la condivisione da parte degli studenti della scuola. Le lezioni sono classificate per materia e possono
64
essere condivise secondo tre modalità, a discrezione del docente che le pubblica: a. destinate solo
a studenti delle proprie classi, tramite password dedicata e comunicata dal docente stesso agli
studenti; b. a chiunque, condivisione pubblica.
c. Social Facebook, Twitter, You Tube
d. La scuola è intestataria di pagine ufficiali in ciascuno di questi social dove viene pubblicata la
documentazione dei progetti didattici svolti
e. WhatsApp: si potrebbe avviare la sperimentazione dell’uso didattico di questo canale con gli studenti
di alcune classi per condividere materiali didattici, appunti e scambiare opinioni.
f.
ECDL o CERTIPASS – Inserito nel percorso di studi dell’Istruzione Tecnica e aperto a tutti gli studenti
della scuola
g. CISCO – Inserito nel percorso di studi dell’Istruzione Tecnica e aperto a tutti gli studenti della scuola
65
7.6 Allegato 6 - Corso di formazione sicurezza e primo soccorso (addetti anti-incendio e gestione delle
emergenze; RSPP)
SCHEDA DI PROGETTO N.7.6
PROGETTO SICUREZZA E PRIMO SOCCORSO
rivolto a Docenti, alunni, ATA
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
LA CULTURA DELLA SICUREZZA A SCUOLA
Costruire competenze nell’ambito della sicurezza al personale ATA,
docente e alunni
Creare una coscienza sulla sicurezza ed una percezione del rischio da
parte dell’utenza
Creare procedure e un protocollo sulla Sicurezza in Istituto e negli
ambienti di lavoro
Migliorare conoscenze nei confronti del problema "sicurezza" in casa, a
scuola, in strada, competenze in materia di protezione civile ed
atteggiamenti di responsabilità personale all'interno della società (rischio
ambientale, rischio tecnologico) con l'attivazione di comportamenti di
risposta in emergenza che siano di salvaguardia, di autoprotezione e
solidarietà sociale.
Gli aspetti sui quali si vuole intervenire sono quelli di realizzare corsi di
primo soccorso da estendere al maggior numero possibile di docenti e di
non docenti; inoltre si cercherà di realizzare corsi per Responsabili del
Servizio di Prevenzione e Protezione anche per alunni maggiorenni, al fine
di inculcare la coscienza della prevenzione e mettere in atto
comportamenti ed atteggiamenti ispirati alla sicurezza sui luoghi di
lavoro.
- Esecuzione di corsi di Formazione, Informazione ed Addestramento ai
sensi degli artt. 36 e 37 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. per tutto il
personale docente, non docente e per tutti gli alunni;
- Esecuzione di corsi di formazione per Addetti al Primo Soccorso ai
sensi del D.M. 388/2003
- Esecuzione di corsi di formazione per Addetti Antincendio e Gestione
dell’Emergenza ai sensi dell’ Art. 37 comma 9 del D. Lgs. 9 aprile 2008
n. 81 e L. 609 del 28/11/1996 a rischio BASSO – MEDIO – ELEVATO
- Esecuzione di prove di evacuazione di emergenza dei locali scolastici.
- Esecuzione di corsi di Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione per il Modulo B per Macro-Settori da 1 a 9 e per il Modulo
C esclusivamente per gli alunni maggiorenni che ne fanno richiesta o
per eventuale personale dipendente.
Per quanto riguarda la formazione addetti antincendio a rischio elevato
(da eseguirsi esclusivamente nei confronti di alunni maggiorenni) si fa
presente che l’attività di formazione teorico/pratica comprensiva di
materiale didattico e l’assistenza in sede d’esame sarà a carico
dell’istituto scolastico, mentre per il rilascio delle attestazione di idoneità
tecnica previo sostenimento dell’esame da svolgersi presso il locale
Comando Provinciale VV.F., i costo delle imposte sarà a carico degli alunni
66
interessati.
Risorse umane (ore) / area
Le risorse umane sono individuate all'interno del documento per la
sicurezza. Le ore per l'aggiornamento dei piani di evacuazione saranno
stabilite successivamente.
Altre risorse necessarie
Laboratori, aule multimediali per formazione, dispense, fotocopie
Indicatori utilizzati
Assicurare nell’istituto la presenza di personale aggiornato
Stati di avanzamento
Verifiche in itinere e finale secondo feed-back e retroazione monitorata
costantemente
Formare nell’arco di un anno scolastico tutto il personale docente e non
docente e tutti gli studenti frequentanti
Valori / situazione attesi
67
7.7. Allegato 7 – Richiesta nuovi indirizzi con quadri orario
68
69
70
71
72
7.8 Allegato 8 – Relazione del Dirigente Scolastico sul Piano di Interventi Di.Sco. Osservatorio Locale Area
Caltanissetta
Viale Della Regione, 71 93100 Caltanissetta - C.F.: 80004820850 Tel. 0934/591280 - Fax 0934/555624
e-mail: [email protected] [email protected] sito web: www.istitutomottura.gov.it
Prot. 8011/F/3 del 15/12/2015
OSSERVATORIO AREA LOCALE CALTANISSETTA
Presso ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“S. MOTTURA” DI CALTANISSETTA
Caltanissetta è un capoluogo del centro Sicilia dalle origini agricole e imprenditoriali del settore
estrattivo gesso-solfifero che conobbe nei primi anni del novecento una fiorente economia per poi
avviarsi verso un inesorabile declino a causa della crisi economica e finanziaria che colpi anche il
resto della regione. Tramontata l’epoca dello sfruttamento dello zolfo, è rimasto il settore primario a
trainare l’economia locale insieme ad un modesto settore artigianale.
Il terziario è l’unico settore sviluppato, pur presentando alcune criticità legate alla ricerca di
standard di qualità.
Nel suo complesso, il territorio di Caltanissetta può definirsi, scarsamente sviluppato dal punto di
vista economico- sociale, a causa di un insieme di congiunture sfavorevoli dovute a carenza di
infrastrutture, povertà di risorse, illegalità dilagante, scarso interesse della politica, poca oculatezza
negli investimenti.
La disoccupazione è una costante atavica del territorio città che ha costretto la popolazione ad
emigrare in maniera esponenziale sin dagli anni post-guerra ; questo triste fenomeno oggi è
sostanzialmente evoluto in una forma diversa, qualificandosi come fuga dei cervelli delle nuove
generazioni che studiando fuori regione o nazione non rientrano più nel territorio di origine.
Caltanissetta ha anche assistito negli ultimi anni al fenomeno della immigrazione , qualificandosi
come centro di accoglienza dopo gli sbarchi in Sicilia dal Mediterraneo e questo ha comportato uno
sforzo maggiore per avviare pratiche di inclusione ed integrazione poiché la presenza degli
immigrati che vivono in condizioni precarie nei quartieri del centro storico è particolarmente
consistente nonostante il Centro di accoglienza e le sistemazioni temporanee predisposte da S.E. il
Prefetto con l’ausilio di una collaborazione interistituzionale.
Sebbene nella nostra città non siano numerosi i casi di devianza o forte criminalità, nella provincia
alcuni casi di microcriminalità adombrano gli sforzi ed i tentativi di arginare il fenomeno della
dispersione scolastica che con diversa percentuale si presenta nello scenario didattico-pedagogico.
Tra i punti di forza del nostro territorio svettano, come sempre, le Istituzioni scolastiche che
rappresentano uno strenuo baluardo a difesa della prevenzione e cura del triste fenomeno.
Le scuole hanno prontamente reagito implementando interventi educativo-formativi ma soprattutto
monitorando i diversi casi .
73
Già i diversi e precedenti piani di intervento regionale hanno indirizzato le scuole nel costituirsi in
REP all’interno delle quali operassero i GOSP al fine di colloquiare tra loro e tra loro e la docente
comandata prof.ssa Claudia Galatioto presso l’ATP Ufficio VI , nell’ottica della continuità verticale
degli alunni con disagio e mal-essere scolastico e della necessità di dotarsi di piani dì intervento
generali curvati all’interno delle singole programmazioni di Istituto.
Pertanto , il frutto di alcuni incontri avvenuti negli anni precedenti ha realizzato la costituzione di
alcune REP tra scuole che registrassero al loro interno il fenomeno e che sono risultate le seguenti :
R.E.P. 1
I.C. “V. Veneto “ CL
Da Vinci” CL

GOSP
I.C. “P. Leone “ CL
ITET “M.Rapisardi –
I.C. “V.Veneto” Dirigente:Cassetti M. Docenti (Inf-Prim-I grado): Guzzardella
T.(Ref. Di.Sco); Scarciotta L.(Ref. Di.Sco);

GOSP I.C. “P.Leone” Dirigente:Mancuso V. Docenti (Inf-Prim-I grado): Marchese (Ref.
Di.Sco); Raimondi M.; Chiantia M.;

GOSP
ITET “Rapisardi – Da Vinci” Dirigente: Iacuzzo S. Docenti: Fonti T. (Ref.
Di.Sco); Ippolito F.;
R.E.P. 2
I.IS.S. “Mottura”
“Caponnetto “
I.C. “Don Milani “
I.C.
IPSIA “G.Galilei”

GOSP “I.S. Mottura” Dirigente: Zurli L. Docenti: Giuliana (Ref Di.Sco); Lacagnina M.;
Fonti C.

GOSP I.C. “Don Milani” Dirigente: D’Asaro F. Docenti (Inf-Prim-I grado): Ficicchia A.
(Ref. Di.Sco); La Cagnina G. (Ref. Di.Sco);

. GOSP
Mosca
I.C. “Capponnetto” Dirigente: Lomonaco M. Docenti (Inf-Prim-I grado):
Ministeri A. (Ref. Di.Sco); Campione A.; Pirrello L.

GOSP
IPSIA “ G.Galilei” Dirigente: Schillaci L.;Docenti: Piccione M.; Riggi C.;
Frattallone C.
74
R.E.P. 3
I.C. Carducci
I.C. M. L. King
I.S. Di Rocco

GOSP I.C.” Carducci” Dirigente: Di Blio A. Docenti ( I grado): Cocca L. (Ref. Di.Sco);
Staccia I.

GOSP I.C “M.L. King” Dirigente: Cartella R. Docenti (Inf-Prim-I grado): Caci C. (Ref.
Di.Sco); Giammorcaro M. (Ref. Di.Sco);
Falegname S.;

GOSP I.I.S.S. “Di Rocco” Dirigente: Lupica B. Docenti: Riggi S. (Ref. Di.Sco); La Licata
B.; Leone R.; Cataldo P.;
COMPITI
Ogni coordinatore di classe, a cadenza mensile o bimestrale, consegna al GOSP le apposite schede
proposte dall’ USR Sicilia contenenti i nominativi degli alunni a rischio dispersione o in
condizioni di rischio psico - socio-educativo.
Il GOSP supportato dal docente comandato prof.ssa Galatioto Claudia opera una ”scrematura”
delle segnalazioni e decide i casi da prendere in carico .
Per ogni caso, a seconda della problematica, viene redatto un percorso educativo didattico mirato
oppure viene richiesta la collaborazione all’ente di competenza costituente l’ Osservatorio d’Area .
Ogni rete prende in carico i casi più gravi utilizzando tutte le risorse necessarie ed elaborando
piani di intervento condivisi.
L’osservatorio d’area locale Caltanissetta si occuperà di continuare la Ricerca Azione avviata negli
anni precedenti attraverso alcune scuole in cui verranno individuate delle classi cui sottoporre il
lavoro . La ricerca si preoccupa di mettere in luce quali siano i punti critici che non consentono di
sviluppare le capacità di apprendimento all’interno del processo insegnamento-apprendimento al
fine di correggerne gli errori .
Le scuole inserite nella Ricerca – Azione per lo sviluppo degli apprendimenti di base sono:

IISS “S.Mottura” Dirigente Scolastico Prof.ssa Zurli L.

I.C. “M. L. King” Dirigente Scolastico Prof.ssa Cartella R.

I.C. “A.Caponnetto” Dirigente Scolastico Prof. Lomonaco M.

I.C. “V. Veneto” Dirigente Scolastico Prof. Cassetti M.
Le classi coinvolte sono:

IISS “S.Mottura” n.2 seconde classi;

I.C. “M. L. King” n.2 seconde e n.2 quinte classi (primarie);

I.C. “A.Caponnetto” n.2 terze classi (secondaria I grado);
75

I.C. “V. Veneto” quinquenni (infanzia)
Le seguenti Istituzioni Scolastiche sono comprese nell’area locale Osservatorio Di.Sco.
Istituzioni scolastiche Area Caltanissetta
denominazione:
Circolo "Leonardo Sciascia"
I.C. "Don Milani"
I.C. "Caponnetto"
I.C. "Lombardo Radice"
I.C. "Martin Luther King"
I.C. "Pietro Leone"
I.C. "Vittorio Veneto"
I.I.S. "A. Manzoni e F.Juvara"
I.I.S. "L. Russo"
I.I.S. "S Mottura"
I.I.S."A.Di Rocco"
I.P.I.A. "G.GALILEI"
I.T.C.G.-Turismo-Inf e Tel_IPSC "Mario Rapisardi"
Liceo Classico e Linguistico "Ruggero Settimo"
Liceo Scientifico "A. Volta"
1° Circolo
2° Circolo
I.C. "G. Carducci"
I.C. Santa Caterina e Resuttano
I.C. "F. Puglisi"
I.C. "Nino Di Maria" Sommatino e Delia
comune
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta
San Cataldo
San Cataldo
San Cataldo
Santa Caterina V.sa
Serradifalco
Sommatino
PIANO D’INTERVENTI
L’Osservatorio locale Di. Sco. ha elaborato un Piano d’Interventi largamente condiviso durante gli
incontri avvenuti anche negli anni precedenti . Esso si adatta alle molteplici varietà del sistema
scolastico territoriale e delle singole istituzioni autonome per la flessibilità di presentazione e per
l’autonomia lasciata alle scuole nell’approntare gli interventi .
PIANO D’INTERVENTI OSSERVATORIO LOCALE D’AREA CALTANISSETTA
Introduzione
Le fonti giuridiche del presente Piano d’interventi risiedono nella normativa nazionale ed europea
sulla Dispersione scolastica emanate nel corso degli anni che hanno coinvolto le scuole nel
compito di approntare interventi atti a contenere il fenomeno dell’insuccesso scolastico foriero di
abbandoni, ripetenze, evasione fino alla prefigurazione di casi di devianza minorile.
76
In ottemperanza alla NOTA 15917 USC DEL 15/10/2015 PALERMO , a firma del Direttore
regionale dell’USR egregia dott.ssa M. L. Altomonte, la sottoscritta Dirigente Scolastico prof.ssa
Laura Zurli, in qualità di Coordinatrice dell’Osservatorio d’Area di Caltanissetta, ha redatto,
insieme al Gruppo di lavoro sulla Dispersione costituito all’interno della Istituzione Scolastica, il
seguente Piano d’Intervento.
Il presente Piano sarà oggetto di condivisione, in apposite riunioni dell’Osservatorio, al fine di
realizzare, ciascuno per i doveri di competenza che risiedono nella normativa delle diverse
Amministrazioni di appartenenza, un momento di raccordo interistituzionale improntato alla
comunicazione partecipativa e proattiva, alla instaurazione di un clima organizzativo tra sistemi
professionali diversi, alla volontà collettiva di mettersi al servizio per lo svolgimento di attività utili
a contrastare il fenomeno della Di.Sco., al pensiero produttivo, alla disseminazione delle Buone
Pratiche quale momento di sintesi da cui trarre ispirazione e motivazione future.
Per quanto riguarda l’Amm.ne scolastica, la Direttiva P.I. 19/12/2007 n. 113 , ribadisce che le
istituzioni scolastiche autonome, ai sensi del DPR 275/99, attueranno modelli diversificati
d’intervento e adotteranno soluzioni didattiche ed organizzative in relazione ai particolari bisogni
formativi, avendo a riferimento la “centralità della persona” che apprende.
Il presente Piano vuole proporsi come punto di partenza di una serie di interventi preventivi e non
solo.
Titolo del Piano
E’ sembrato opportuno dotare il Piano di un titolo per connotarlo maggiormente e per rafforzare il
senso di appartenenza tra i partecipanti all’Osservatorio.
Richiamando il titolo di un bellissimo volume, ”Elogio dell’educazione” del prof. Trisciuzzi
Leonardo pubblicato da EDIZIONI ETS , abbiamo pensato di intitolare il presente Piano:
“La cultura come alimento.“
Finalità


Realizzare la normativa sul contrasto alla Dispersione scolastica

Sviluppare una cultura di contrasto alla dispersione in riferimento alle caratteristiche
del territorio, i suoi vincoli e le sue risorse anche attraverso le REP ( Rete di
Educazione Prioritaria )

Sostenere progetti didattici di intervento pluridirezionali ( famiglie, alunni, territorio)

Promuovere iniziative di raccordo, incontro, partecipazione, collaborazione e
comunicazione delle attività intraprese dai vari operatori delle diverse amm.ni sulla
tematica della Di.Sco.
Rafforzare il rapporto di fiducia tra le istituzioni e gli utenti, il modello territoriale
interistituzionale d’intervento per la prevenzione ed il recupero della Disc.
77

Individuare precocemente le situazioni di disagio e rischio al fine di intervenire su difficoltà
di apprendimento e disagio infanto/giovanile

Elaborare strategie comuni che promuovano il benessere a scuola, nella società, nella
comunità frequentate dai giovani per prevenire abbandoni, evasioni, devianze.

Indirizzare l’attività di progettazione d’Istituto verso la ricerca-azione continua onde favorire
l’applicazione di un modello sistemico di valutazione centrato sul feed-back che, nel rispetto
dei bisogni specifici del territorio, tenga conto dei livelli operativi interconnessi (singola
scuola, reti di scuole, territorio)

Progettare all’interno di ogni istituzione che opera nei confronti dei giovani in età scolare
interventi che favoriscano:

un’identificazione positiva di sé (autostima)

l’acquisizione di capacità di fronteggiamento di situazioni problematiche nella scuola e
nella società

capacità di autorientamento

acquisizione di modelli positivi, atteggiamenti e comportamenti civili

adesione a modelli educativi ad alta valenza formativa, civica e socio-culturale

la creazione di condizioni e luoghi per lo scambio costante di informazioni sui dati della
Di.Sco.

momenti di riflessione, confronto, proposta sulle competenze didattico-educative e su
quelle professionali impegnate sul fronte della dispersione nelle diverse amministrazioni
pubbliche o associazioni private.

La creazione di una banca-dati di pronta lettura onde intervenire tempestivamente in casi
particolari ed urgenti
Destinatari del Piano d’Interventi
I destinatari del Piano di interventi sono gli alunni delle singole scuole autonome dell’ Area di
Caltanissetta che fanno registrare, alla luce di indicatori, tassi di ripetenza, abbandono, elusioneevasione dell’obbligo scolastico e provvedimenti disciplinari gravi, anche aventi rilevanza penale,
situazioni di disagio scolastico, fino ad arrivare a casi di devianza minorile.
Risorse umane coinvolte nel presente Piano sul fronte di contrasto alla Di.sco.

Dirigenti Scolastici e/o loro delegati

Docente Referente Di.Sco Area di Caltanissetta

Referenti d’Istituto della Di.Sco e gruppi di lavoro
78

Sindaci dei Comuni del Distretto socio-sanitario e/o Dirigenti dei
o Servizi sociali loro delegati con competenze nell’assistenza
sociale

Rappresentante della Questura o del Comando dei Carabinieri

Rappresentante del Tribunale e della Procura dei minorenni

Rappresentante dell’ASP del Distretto socio-sanitario

Rappresentante di un’ Associazione Onlus che si occupa di minori a
o rischio

Rappresentante della comunità religiosa
Le nomine dei delegati devono essere acquisite agli atti dell’Osservatorio e hanno durata triennale,
salvo trasferimenti e decadenza per motivi noti alle singole amm.ni di appartenenza.
Luogo degli incontri dell’Osservatorio sarà la sede dell’I. I.S.S ” S. Mottura ” di Caltanissetta ove
opera il Dirigente Scolastico pro-tempore prof.ssa Laura Zurli, Coordinatrice dell’Osservatorio
d’area di Caltanissetta.
Obiettivi

Analizzare e comprendere le diverse tipologie causa di dispersione: deprivazione socioculturale, situazione occupazionale della famiglia, difficoltà di apprendimento, demotivazione o
disaffezione alla scuola etc…etc… ( si parla di Dispersioni Scolastiche )

Individuare le priorità di intervento per prevenire le situazioni Di. Sco.( famiglie, alunni,
territorio)

Individuare precocemente le situazioni problematiche legate ai diversi fenomeni sociali:
maltrattamenti in famiglia, abusi tra i pari fino al bullismo, disistima , fino alla devianza e
all’uso di sostanze stupefacenti o alcoliche

Monitorare, attraverso dati, il fenomeno Di.Sco. e la sua evoluzione in itinere

Prevedere azioni di raccordo istituzionale (incontri, momenti di riflessione, R.E.P.)

Elaborare percorsi di intervento attraverso l’attività progettuale

Analizzare i casi segnalati per valutare l’opportunità della presa in carico dei servizi sociali e/o
del consultorio attraverso altri programmi

Valutare gli interventi attraverso i risultati raggiunti in termini quali-quantitativi

Realizzare il ben-essere a scuola e nella società che accoglie i nostri giovani
Campi d’Intervento e modalità di attuazione
79
All’interno delle singole Istituzioni e per i singoli progetti da realizzare, vengono identificati i
poteri e le sfere d’azione degli interventi .
A titolo solo esemplificativo si elencano alcuni campi di azione
 Orientamento e riorientamento
 CIC
 Consigli di classe
 Dipartimenti disciplinari e Commissioni
 Progetti Educazione alla Salute, Ed. alla Legalità, Ed. Stradale, Progetto Piscina, Progetto
Riabilitazione Motoria, Progetto Giovani ….
 Stages, visite guidate, visite d’ istruzione
 Multimedialità
 Sperimentazione dell’Autonomia
 Consultorio
 Uffici e servizi degli Assistenti sociali
 Raccordo tra sistemi di istruzione e formazione professionale

Costituzione Banca Dati
 CTRH
 Progetti POR PO- Reti CTRH e ODS
 Progetti PON- Piano Nazionale Coesione
Contenuti /attività ( Progetti delle singole scuole/istituzioni )
All’interno dei campi di intervento, ogni singola Istituzione scolastica opera attraverso dei
Progetti che rappresentano la sfera dei poteri di azione del servizio pubblico scolastico che
fornisce istruzione, educazione e formazione agli utenti.
Pertanto, i progetti rappresentano i contenuti e le attività del presente Piano di Interventi
Progetti Di. Sco. su :
 Formazione docenti sul fenomeno dispersione nelle
comunicazione, relazione, valutazione
Aree d’intervento della
didattica,
 Alternanza Scuola-lavoro
80
 Certificazione delle competenze
 Servizio di counselling
 Servizio di orienting
 Servizio di tutoring, mentoring…
 CIC
 Progetti di Rete tra scuole, CPIA, Reti tra scuole e ATS, Adesioni a Programmi Nazionali
Progetti PON Reti CTRH e ODS, PON Coesione sociale
Risultati attesi:

Maggiore diffusione circolare delle informazioni nel rispetto :
-
delle competenze dei diversi partecipanti all’Osservatorio,
-
delle norme sulla privacy tranne che si tratti di soggetti destinatari di
provvedimenti giudiziari per i quali sorge l’obbligo da parte delle
amministrazioni scolastiche di collaborare di fronte a richieste di notizie o altro
da parte del Tribunale e/o Questura e Carabinieri, Guardia di Finanza

Maggiore conoscenza all’interno e all’esterno della scuola delle azioni promosse per
contrastare il fenomeno

Creazione di percorsi personalizzati

Certificazione di competenze alla fine del biennio delle scuole secondarie superiori

Analisi degli esiti di orientamento e di riorientamento

Trasparenza dei criteri di verifica/valutazione

Sviluppo di un sistema locale di monitoraggio e lettura dei bisogni

Documentazione delle attività formative delle singole scuole e degli interventi attuati
dalle altre Istituzioni

Riduzione percentuale della Disco
Metodologia

Problem posing and solving

Role -playing

Case-study

Brain- storming
81

Uso di comunicazione interattiva

Apprendimento significativo

Apprendimento per scoperta

Piani di studio personalizzati e Piani Studi Individualizzati

Programmazione modulare

Work in progress

Ricerca Azione

REP e GOSP
Raccordo con le Istituzioni e Modalità operative
Colloqui, incontri, riunioni, svolgimento di progetti, convegni e corsi di formazione/aggiornamento
Sono previsti momenti di raccordo interistituzionale per valutare i diversi progetti attuati dalle
singole istituzioni, attraverso descrittori ed indicatori della Di.sco. alla luce dei dati in nostro
possesso.
Tempi
Il presente Piano ha una validità annuale
Al fine di rendere il Piano flessibile ed adattabile a mutate condizioni rispetto a quelle che lo hanno
determinato, esso può essere sottoposto a verifica annuale per eventuali modifiche ed integrazioni
se si ravvedono esigenze particolari e motivate da parte delle singole amministrazioni alla ricerca di
soluzioni tempestive e più efficaci, o di fronte a mutate condizioni normative riguardanti ruoli,
funzioni e competenze delle singole amm.ni di competenza.
Sono previste due riunioni annuali, ad inizio e a fine anno scolastico, per la verifica e la valutazione.
All’interno dei singoli progetti d’Istituto possono essere previste più riunioni secondo la
programmazione delle attività e secondo la specificità dei problemi da risolvere.
Spazi
I luoghi ove sarà possibile intervenire da parte dei partecipanti al Piano sono:

Per i Dirigenti scolastici, i docenti e i formatori esperti chiamati dalle singole scuole, i
luoghi sono le singole Istituzioni scolastiche in cui sono iscritti gli alunni a rischio di
dispersione o a disagio socio-scolastico e per tutto ciò che riguarda i momenti didatticoeducativi in cui operano i lavoratori della conoscenza

Per gli altri partecipanti al Piano, le diverse Amm.ni ove essi operano, ognuno per le
proprie sfere di competenza
82

La comunità parrocchiale nel rispetto della libertà religiosa e di culto degli alunni e delle
loro famiglie

Le Associazioni Onlus che si occupano dei soggetti a rischio iscritti nei diversi Istituti
Beni, mezzi, strumenti

Aule e laboratori, Biblioteche, Palestre, Uffici delle diverse Amm.ni

Computer, lavagne interattive (LIM), tavoli di disegno, software specifici per
l’apprendimento, riviste, libri, mappe concettuali, dispense, tablet, mezzi e sussidi specifici
anche per soggetti con disabilità e/o difficoltà di apprendimento

PROGETTI: PON Reti CTRH – ODS, PON Azione Coesione Sociale,

Normativa su Reti, Accordi di programma, Convenzioni, Protocolli d’intesa

Compilazione modelli per monitoraggio
Monitoraggio, Verifica e valutazione
Le verifiche saranno intermedie e finali.
La verifica finale sarà annuale, a fine anno scolastico o nel mese di settembre dell’anno successivo,
quando si riaprono tutte le attività programmatorie attraverso una riunione che si terrà nei locali
della Scuola sede dell’Osservatorio, dietro convocazione.
Il monitoraggio in itinere si avvarrà di alcune schede quantitative da compilare ad uso delle scuole
inviate all’USR, per tramite dei docenti utilizzati DiSco, e restituite all’Osservatorio Locale
La valutazione sarà formativa e sommativa, diagnostica, prognostica ed eco-sistemica al fine di
accrescere l’autocoscienza impegnata delle singole istituzioni che partecipano al Piano.
Non comportano modifiche del Piano eventuali integrazioni di Progetti DiSco attuati dalle singole
scuole autonomamente ma, semmai, rappresentano arricchimento formativo.
Supporto dei docenti comandati nelle azioni di contrasto alla Disco.
Il presente Piano si avvale della figura del docente comandato nella prevenzione e contrasto della
Disco che supporterà l’Osservatorio d’Area attraverso:

Azioni di supporto psico-pedagogico in attività di rete ,

Azioni di supporto nel monitoraggio, presa in carico degli alunni in particolare condizione di
rischio sociale ed educativo, nella comunicazione interistituzionale.
Caltanissetta, 30 novembre2015
Il Coordinatore Osservatorio Di. Sco.
D.S. prof.ssa Laura Zurli
83