CONCORSI Torna “Marinando”

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CONCORSI Torna “Marinando”
Città di Noto
Newsletter d’informazione su opportunità, bandi, attualità, cultura e avvenimenti, al servizio del territorio
Editoriale
La fine dell’anno è un
momento di riflessione
unito alla voglia di
tracciare bilanci per
comprendere ciò che è
accaduto e immaginare
nuove prospettive,
ipotizzare lo sviluppo del
proprio percorso: lavoro,
famiglia, studio,
aspirazioni e un pizzico
di sogni… c’è tutto… c’è
spazio per tutto e per
tutti i propositi.
C’è anche una gran
voglia di sapere e di
guardarsi intorno…
Con quest’idea, Vi
lasciamo anche l’ultima
Newsletter dell’anno
2006… un anno che per
molti si chiude con un
bagaglio non ancora
serrato… Vi diamo
dunque un abbraccio
affettuoso nel porgerVi
le notizie che troverete:
i concorsi e le nuove
sfide per il mondo della
scuola, delle professioni,
le news dall’Unione
Europea, i bandi, le
opportunità di studio e
di lavoro, l’attenzione ai
minori e ai giovani, i
consigli utili sui regali e i
doni per i più piccoli…
Tutto alla luce degli
alberi e dei presepi che
si allestiscono e che
speriamo accendano nei
cuori di tutta l’umanità
un seme di gioia viva, di
Amore e di Pace per
tutti, davvero…
Buona lettura, dunque…
E Buon Natale…
Buon Anno nuovo…
(…e come sempre…
aspetto di leggervi su:
giovanna.beccalli@e
mail.it ;-)
CONCORSI
SCUOLA
Dicembe 2006
Torna “Marinando”
Alunni in teatro e video
Aperto a scuole medie inferiori statali e non, solo
con lavori originali entro gennaio e maggio 2007
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali propone, anche
per il 2007, il tradizionale concorso Marinando dedicato alle scuole
medie inferiori statali e non statali ed aperto ai
Paesi del Mediterraneo. Quattro le rappresentanze
scolastiche, provenienti da quest'area, che
metteranno in scena i propri lavori. La campagna
propone i concorsi, Il Pescatore in teatro, per
raccontare il mare attraverso le emozioni del
palcoscenico teatrale, e Video marinando per
creare con regia, sceneggiatura e immagini "il
mare". In particolare, il concorso teatrale prevede
la realizzazione di un’opera teatrale originale che
prenda spunto dalla vita dei pescatori, dalle storie
e dalle tradizioni marinare, dal ruolo che i prodotti della pesca hanno
sempre avuto nella nostra alimentazione, anche in considerazione delle
problematiche sociali, culturali e ambientali proprie del rapporto
uomo/mare. I lavori presentati dovranno avere la caratteristica della
originalità, anche nel caso prendano spunto da opere letterarie o teatrali
preesistenti. Dovranno, altresì, evidenziare il coinvolgimento consapevole
e corale di tutto il gruppo di lavoro nelle fasi di ricerca e di elaborazione
del soggetto.
Il termine per presentare i progetti è il 31 gennaio 2007. Per la
ricezione dei video il termine è invece il 31 maggio 2007. Il progetto
di spettacolo teatrale dovrà essere frutto del lavoro di: • una classe
nella sua totalità; • un gruppo di studenti appartenenti ad una sola
classe; • un laboratorio teatrale o un gruppo di studenti appartenenti a
classi diverse della stessa scuola (composti da un massimo di 25
studenti). Ogni gruppo potrà avvalersi del coordinamento e della
collaborazione di più insegnanti ed operatori che non potranno, in alcun
caso, prendere parte alla messa in scena del lavoro in qualità di attori.
Tra i lavori realizzati, una Giuria composta da rappresentanti istituzionali e
da professionisti della comunicazione e del teatro decreterà i 10 migliori
spettacoli teatrali che comporranno il cartellone del Festival di Marinando
2007 in programma ad Ostuni dal prossimo 10 settembre. Il Concorso
Video marinando, prevede, invece, la realizzazione di uno spot dalla
durata minima di 30 secondi e massima di 45. La produzione audiovisiva
dovrà essere corredata da uno story board con immagini, testi, messaggi
promozionali e musiche di sottofondo. Tra i lavori selezionati, la Giuria
decreterà i primi 5 video vincitori che saranno proiettati nel corso del
Festival “VideoMarinando”.
Fonte: Ministero Politiche Agricole (www.politicheagricole.it)
1
Disegno di legge che delega
il Governo a riformare Ordini, Albi e Collegi
PROFESSIONI
Libero accesso, eliminazione dei vincoli territoriali, libera
concorrenza e raccordo con Università e Scuole Superiori
Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 1° dicembre scorso, ha approvato, su proposta del
Ministro della Giustizia, un disegno di legge che delega il Governo a procedere al riordino
dell'accesso alle professioni intellettuali, alla riorganizzazione degli ordini, albi e collegi
professionali, al riconoscimento delle associazioni professionali, alla disciplina delle società
professionali e al raccordo di tali disposizioni con la normativa dell'istruzione secondaria superiore
e universitaria.
Si tratta di un intervento normativo a cui il Governo annette una particolare importanza,
caratterizzato da un'impronta di liberalizzazione che si esplica su alcuni significativi capisaldi:
⇒
libero accesso alle professioni, senza vincoli di numero (fuorché per le professioni
caratterizzate dall'esercizio di funzioni pubbliche o dall'esistenza di uno specifico interesse
generale, come quella notarile);
⇒
eliminazione dei vincoli territoriali nell'esercizio dell'attività;
⇒
libera concorrenza e possibilità di effettuare pubblicità dell'attività professionale quanto a
costi, specializzazioni e servizi offerti, al fine di consentire all'utente una scelta informata;
⇒
abolizione dell'obbligo di tariffe minime (al cui ammontare verrà comunque posto un limite
massimo), con garanzia che il cliente ne debba essere preventivamente informato;
⇒
tendenziale riduzione del numero degli ordini, albi e collegi professionali con la
significativa novità costituita dalla previsione che gli stessi possano trasformarsi in associazioni
professionali riconosciute di natura privatistica ma assoggettate al controllo pubblico (a tutela
dell'importanza dei compiti demandati).
Tra le altre novità che la disciplina delegata dovrà necessariamente disciplinare, vi sono l'obbligo
per il professionista di sottoscrivere un'assicurazione per i danni che potrebbe causare
all'utente, la previsione di un limite massimo di dodici mesi per i tirocini professionali, la riforma
dell'esame di Stato per l'accesso alle professioni regolamentate, il coordinamento delle nuove
disposizioni con la normativa dell'istruzione superiore e universitaria e con quella comunitaria.
Di particolare interesse il raccordo tra la normativa dell’istruzione universitaria e la disciplina
delle professioni intellettuali, per il cui esercizio sia richiesto il possesso di un titolo di studio a
livello universitario, secondo i seguenti principi e criteri direttivi: a) operare il raccordo tra i titoli di
studio universitari e l’ammissione all’esame di Stato garantendo la possibilità di accesso alle
sezioni degli ordini, albi e collegi corrispondenti ai diversi livelli di titoli di studio medesimi; b)
prevedere, per il tirocinio professionale, specifiche attività formative organizzate dalle università,
con la possibilità di effettuare parzialmente il tirocinio contemporaneamente all’ultima fase degli
studi necessaria per il conseguimento di ciascun titolo di laurea, garantendo in ogni caso la
conoscenza dei fondamenti tecnici, pratici e deontologici della professione.
Interessante anche il raccordo tra la normativa degli studi secondari e la disciplina delle
professioni intellettuali, per il cui esercizio sia richiesto il possesso di un titolo di studio a
livello di scuola secondaria superiore, ispirato ai seguenti seguenti principi e criteri direttivi: a)
operare il raccordo tra i titoli di studio di scuola secondaria superiore e l’ammissione all’esame di
Stato garantendo la possibilità di accesso alle sezioni degli ordini, albi e collegi corrispondenti ai
diversi livelli di titoli di studio medesimi; b) prevedere, per il tirocinio professionale, specifiche
attività formative organizzate dalle istituzioni scolastiche e dalle università, con la possibilità di
effettuare parzialmente il tirocinio contemporaneamente all’ultima fase degli studi necessaria per
il conseguimento di ciascun titolo di studio, garantendo la conoscenza dei fondamenti tecnici
pratici e deontologici della professione.
2
MINORI
Tutela dell’infanzia nella videofonia
Il provvedimento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
detta regole per proteggere i bambini favorendo il ‘parental control’
Si è aperto il Tavolo sul
“Programma di
navigazione satellitare
Galileo”, con l'obiettivo di
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7
dicembre 2006 il provvedimento dell’Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni concernente “Le misure di
sicurezza in materia di tutela dei minori da implementare
studiare le ricadute del
sui terminali mobili di videofonia”. Nel provvedimento,
Programma sull'industria e sui
approvato il 15 novembre 2006, si prescrive che:
servizi, e di stimolare progetti
- gli operatori di comunicazioni che offrono servizi
imprenditoriali diffusi. Il
audiovisivi e multimediali, diffusi in tecnica digitale su
programma consentirà lo
frequenze terrestri o su reti di comunicazioni mobili e
sviluppo di nuove generazioni di
personali, destinati alla fruizione del pubblico tramite
servizi in settori quali i trasporti,
terminali mobili, il cui contenuto sia riservato ad un
le telecomunicazioni, l'agricoltura
pubblico adulto o tale, comunque, che possa nuocere allo
e la pesca. Ottimizzato per le
applicazioni civili, sarà gestito e
sviluppo psichico e morale dei minori, devono adottare
controllato dalle istituzioni
nelle offerte dei predetti servizi un sistema di protezione
europee proprietarie. Con
dei minori dall'accesso a tali
l'avvento del sistema europeo di
contenuti avente un grado di
navigazione via satellite Galileo
sicurezza pari agli analoghi sistemi
sarà dato un nuovo impulso al
applicati
alla
diffusione
di
mercato mondiale dei servizi
programmi
radiotelevisivi
ad
satellitari di navigazione,
accesso condizionato;
posizionamento e misurazione
- gli operatori devono offrire agli
del tempo, che apriranno nuove
utenti dei servizi audiovisivi e multimediali riservati ad un
prospettive in vari settori
commerciali e miglioreranno la
pubblico adulto una modalità/funzione di “parental control”
vita quotidiana dei cittadini di
che consenta di inibire stabilmente l'accesso del minore,
tutto il mondo. Al fine di
che usa occasionalmente o permanentemente il terminale
sfruttare al massimo tale
mobile, ai contenuti di cui al comma precedente. La
opportunità, la Commissione
predetta
funzione
dovrà
risultare
facilmente
europea ha adottato un “Libro
attivabile/disattivabile dall'utente tramite la digitazione sul
verde” sulle applicazioni della
proprio terminale di uno specifico codice segreto (pin),
navigazione satellitare. Il
distinto da tutti gli altri codici utilizzati sul terminale stesso
documento offrirà la possibilità di
per altre funzioni. Il codice dovrà essere comunicato con
esprimersi sullo sviluppo delle
modalità riservate, corredato dalle avvertenze in merito alla
applicazioni della navigazione
satellitare, in particolare sul
responsabilità nell'utilizzo e nella custodia del medesimo, al
ruolo che il settore pubblico può
contraente maggiorenne che stipula il contratto relativo alla
svolgere nell'elaborazione di un
fornitura del servizio;
idoneo quadro normativo e nella
- gli operatori devono dare adeguata informazione circa
definizione di obiettivi concreti
l’introduzione della funzione di “parental control” nella
per tali applicazioni. Nel
pubblicità dei propri servizi, nelle descrizioni allegate ai
settembre 2007 la Commissione
moduli contrattuali o presenti sui propri siti web. La
europea sintetizzerà i risultati del
dichiarazione di aver ricevuto preventiva informazione circa
dibattito pubblico e definirà un
la disponibilità della funzione di protezione deve essere
piano d'azione con le misure
oggetto di specifica clausola contrattuale separatamente
pratiche che verranno proposte a
partire dal 2008. La
firmata dall'utente/acquirente in sede di stipula del
consultazione pubblica durerà
contratto di acquisto del servizio. gli operatori devono
quattro mesi e si svolgerà
conformare alle disposizioni del presente provvedimento i
tramite i normali strumenti web
servizi ed i relativi contratti in essere alla data di entrata in
vigore della presente delibera, prevedendo una adeguata
informazione ai propri clienti e specifiche modalità di aggiornamento che consentano
l'accertamento della consegna del codice (pin), al contraente maggiorenne del contratto.
3
MINORI Rapporto UNICEF sui bimbi nel mondo
Donne e bambini per un’uguaglianza di genere con il vantaggio
di produrre benefici per le madri, i figli, le famiglie e la società
Presentato l’11 dicembre 2006 a Roma dal Presidente dell’UNICEF
Italia, Antonio Sclavi, il Rapporto annuale dell’UNICEF “La condizione
dell’infanzia nel mondo 2007”, alla presenza del Ministro delle
politiche per la famiglia Rosy Bindi e del Presidente della Commissione
parlamentare per l’infanzia Anna Maria Serafini.
“La condizione dell’infanzia nel mondo” dimostra che l’uguaglianza di
genere ha il doppio vantaggio di produrre benefici sia per le donne che
per i bambini, ed ha una funzione cardine per la salute e lo sviluppo di
famiglie, comunità e nazioni. Secondo il rapporto, l’influenza delle
donne nelle decisioni più importanti migliora non solo la loro vita ma
anche quella dei figli, con effetti positivi sul benessere dei bambini e sul
loro sviluppo. Tuttavia, nonostante sia molto progredita la condizione
femminile nel corso degli ultimi decenni, sulla vita di milioni di donne e bambine continuano a
gravare discriminazioni di vario tipo, mancanza di potere e povertà.
In particolare,“La condizione dell’infanzia nel mondo” indica sette tipologie di interventi, ritenuti
fondamentali per giungere ad una effettiva parità di genere:
Istruzione - abolire le tasse scolastiche e incoraggiare genitori e comunità locali a investire
nell’istruzione delle bambine.
Finanziamenti - gli investimenti per l’eliminazione della discriminazione di genere devono
essere integrati nei bilanci e nei piani governativi.
Legislazioni - le legislazioni nazionali in materia di diritto di proprietà e di successione
dovrebbero garantire eque opportunità per le donne, oltre a stabilire misure atte a contrastare le
violenze domestiche e di genere perpetrate durante i conflitti armati.
Quote di rappresentanza - dei 20 paesi con il maggior numero di donne in parlamento 17
adottano qualche sistema di quote. un sistema efficace per assicurare la partecipazione delle
donne alla politica.
Donne che sostengono altre donne - i movimenti femminili di base dovrebbero essere
coinvolti fin dalle fasi preliminari dell’elaborazione politica, in modo che i programmi siano
strutturati tenendo conto delle esigenze di donne e bambini.
Coinvolgimento di uomini e ragazzi far conoscere oltre che a donne e bambine anche ad
uomini e bambini quali siano i benefici dell’uguaglianza di genere e della condivisione delle
decisioni può contribuire ad alimentare rapporti improntati a una maggiore cooperazione.
Ricerche e dati di maggiore qualità - sono fondamentali dati più precisi ed analisi più
accurate specialmente in settori come la mortalità materna, la violenza contro le donne,
l’istruzione, il lavoro, il salario, la partecipazione in politica.
Il rapporto rileva altresì che le donne non sempre hanno pari possibilità di partecipare alle
decisioni familiari fondamentali, il che può avere conseguenze negative per i bambini; e che nelle
famiglie dove sono soprattutto le donne ad assumere le decisioni fondamentali, la quota di risorse
destinate ai bambini è di gran lunga maggiore rispetto a quelle in cui le donne hanno un ruolo
meno incisivo.
Inoltre, le disparità di genere nel reddito possono diminuire o limitare le risorse a disposizione per
i diritti fondamentali dei bambini, come, per esempio, un’adeguata forma di istruzione, di
assistenza sanitaria, di alimentazione.
In conclusione, “La Condizione dell’infanzia nel mondo” dimostra come, promuovendo
l’uguaglianza di genere ed il ruolo delle donne, si imprima un effetto propulsivo ad ogni altro
possibile obiettivo: dalla riduzione della povertà e della fame alla salvaguardia della vita dei
bambini; dal progresso della salute materna alla garanzia dell’istruzione universale; dalla lotta
all’HIV/AIDS a quella contro la malaria ed altre malattie, fino a garantire, in pari tempo, la
sostenibilità ambientale.
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BAMBINI
& REGALI
Due Decaloghi per doni ‘sicuri’
dai pediatri del ‘Bambin Gesù’
I consigli dei medici ai genitori e a tutti coloro che, nell’approssimarsi
del Natale, si accingono ad acquistare i giochi per i più piccoli
I medici dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, per orientare i genitori all'acquisto dei
giocattoli sicuri ed evitare danni fisici ai bambini, hanno realizzato e pubblicato on line due
decaloghi: "Dieci regole per tutelare l'incolumità fisica del bambino" e "Dieci regole
per scegliere il giocattolo a misura di bambino" .
Anche quest'anno, infatti, con la festa dell'Immacolata, prende il via
ufficialmente la corsa all'acquisto dei regali per le festività natalizie
e, come sempre, sono i giocattoli i doni più desiderati dai bambini.
Talvolta, però, anche il più piacevole dei giochi, se scelto con scarsa
consapevolezza, può diventare una minaccia per la salute e
l'incolumità dei piccoli. A questo proposito, i dati più recenti parlano
chiaro. Nello scorso periodo natalizio, infatti, dalla metà di
novembre 2005 al 7 gennaio 2006, al Pronto Soccorso dell'Ospedale
Pediatrico Bambino Gesù di Roma sono giunti 8.357 bambini, di cui
308 (3,68%) per incidenti tra le mura domestiche, in larga parte causati durante il gioco. Di
questi, quasi il 9% è stato ricoverato perché presentava un quadro clinico di maggiore gravità:
inalazione di corpo estraneo, ustioni, ferite lacero-contuse agli arti ed alle articolazioni.
Ma quante e quali sono le insidie che si celano nei giocattoli?
Tra le cause più frequenti - sottolineano i medici del Bambino Gesù - l'inalazione di piccoli
componenti che rischiano di mettere a repentaglio la vita, specie dei più piccoli. Non vanno poi
trascurate, inoltre, le ferite prodotte da giocattoli ridotti in pezzi o le reazioni allergiche ai suoi
componenti.
Tra le indicazioni fornite dagli psicologi dell'Ospedale Bambino Gesù:
• considerare l'età di chi lo riceve;
• non lasciarsi condizionare da rigidi schemi maschietto-femminuccia o dal valore
economico dell'oggetto, cui spesso non corrisponde il gradimento da parte del bambino;
• non farsi sopraffare dai suggerimenti della pubblicità;
• ma, soprattutto, condividere l'esperienza del gioco con i destinatari del giocattolo una
volta scartati i pacchi dei doni.
Quanto alle ‘regole’ per tutelare l’incolumità, ecco alcuni consigli: sono assolutamente proibiti i
giocattoli alimentati direttamente con presa elettrica. Per la maggiore sicurezza del bambino è
necessario, pertanto, scegliere quelli a batteria. Nel caso di giocattoli elettrici (trenini, ferri da
stiro, forni,…) devono poter funzionare solo tramite trasformatore esterno con dispositivo
salvavita a bassa tensione (massimo 24 Volt). Oltre al marchio CE, deve essere apposto quello
IMQ dell’Istituto del Marchio di Qualità. In ogni caso, è prudente sorvegliare il bambino quando
gioca con questi meccanismi elettrici. Inoltre, ogni giocattolo deve essere contrassegnato dal
marchio CE che ne garantisce la conformità alle norme europee e per i giocattoli meccanici,
verificare che gli ingranaggi siano ben protetti e non accessibili al bambino: le lesioni cutanee ed
articolari da “imprigionamento” negli ingranaggi sono molto dolorose e talvolta con esiti funzionali
importanti. Nella scelta del giocattolo, dunque, occorre orientarsi verso quelli che permettano un
intervento attivo del bambino, che si possano cioè prestare a diversi utilizzi e trasformazioni in
base alla fantasia del bambino che li riceve ma senza esagerare con i giocattoli “intelligenti”,
quelli cioè che hanno necessariamente una finalità didattica ed educativa: il bambino impara e
cresce soprattutto fingendo, inventando, costruendo, recitando una parte.
Ciò che è importante, invece è favorire, man mano che il bambino cresce, giochi da condividere
con altri: crescendo, infatti si sviluppa la sua capacità di giocare con altri bambini (sappiamo che il
gioco è primariamente solitario fino a divenire nel tempo socializzato).
Fonte: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/giocattolo_sicuro/
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PRIVACY
& LAVORO
Documento unico del Garante
per disciplinare l’uso dei dati
Entro il 4 dicembre prossimo le domande al Ministero del Lavoro
Favoriti gli interventi promossi dagli enti locali e cofinanziati
No ad archivi centralizzati per i dati biometrici, dati sanitari conservati in fascicoli separati,
cartellini identificativi a prova di privacy, lavoratori informati sui loro diritti.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha definito, per la prima volta in un quadro
unitario, misure ed accorgimenti per disciplinare la raccolta e l'uso dei dati personali nella
gestione del rapporto di lavoro.
Al provvedimento, adottato anche in seguito a numerose istanze di lavoratori, organizzazioni
sindacali e imprese, ne seguiranno altri che affronteranno specifiche tematiche, come l'uso delle
e-mail e la navigazione in Internet.
Queste in sintesi i punti principali delle linee guida.
Principi generali
Il datore di lavoro può trattare informazioni di carattere personale strettamente indispensabili
per dare esecuzione al rapporto di lavoro. Deve individuare il personale che può trattare tali dati
e assicurare idonee misure di sicurezza per proteggerli da indebite intrusioni o illecite
divulgazioni.
Il lavoratore deve essere informato in modo puntuale sull'uso che verrà fatto dei suoi dati e
gli deve essere consentito di esercitare agevolmente i diritti che la normativa sulla privacy gli
riconosce (accesso ai dati, aggiornamento, rettifica, cancellazione etc.). Entro 15 giorni dalla
richiesta il datore di lavoro è tenuto a comunicare in modo chiaro tutte le informazioni in suo
possesso.
Cartellini identificativi, Intranet, bacheche aziendali
Nelle aziende private può essere eccessivo indicare sul cartellino identificativo del dipendente dati
anagrafici o generalità: a seconda dei casi può bastare un codice identificativo o il solo nome o
solo il ruolo professionale.
Senza consenso non si possono comunicare informazioni ad associazioni di datori di lavoro, di ex
dipendenti o a conoscenti, familiari, parenti.
Il consenso è necessario anche per pubblicare informazioni personali (foto, curricula) nella
Intranet aziendale e a maggior ragione in Internet. Nella bacheca aziendale possono essere affissi
solo ordini di servizio, turni lavorativi o feriali. Non si possono invece diffondere emolumenti
percepiti, sanzioni disciplinari, assenze per malattia, adesione ad associazioni.
Dati sanitari
I dati sanitari vanno conservati in fascicoli separati. Il
lavoratore assente per malattia è tenuto a consegnare al
proprio ufficio un certificato senza la diagnosi ma con la sola
indicazione dell'inizio e della durata presunta dell'infermità. Il
datore di lavoro non può accedere alle cartelle sanitarie dei
dipendenti sottoposti ad accertamenti dal medico del lavoro.
Nel caso di denuncia di infortuni o malattie professionali
all'Inail, il datore di lavoro deve limitarsi a comunicare solo le
informazioni connesse alla patologia denunciata.
Dati biometrici
Non è lecito l'uso generalizzato e incontrollato di dati
biometrici, specie se ricavati dalle impronte digitali. L'uso può essere giustificato solo in casi
particolari, per presidiare, ad esempio, accessi ad "aree sensibili" (processi produttivi pericolosi,
locali destinati a custodia di beni, documenti riservati). Anche quando l'uso è consentito non è
ammessa la costituzione di banche dati centralizzate: è infatti sufficiente la memorizzazione su
una smart card in uso esclusivo del dipendente.
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SPECIALE
UE
Cultura & Cooperazione
Invito a presentare proposte
Sovvenzioni comunitarie per progetti da presentare entro il 28
febbraio 2007, che favoriscano la creatività e gli scambi in Europa
Il presente invito a presentare proposte ha come finalità la concessione di sovvenzioni
comunitarie, previa selezione, a due tipi di azioni in tutti i settori artistici e culturali:
— Parte 1.1 Progetti pluriennali di cooperazione
— Parte 1.2.1 Azioni di cooperazione
L’obiettivo è di rafforzare la cooperazione culturale europea sostenendo circa 136 candidature
(circa 16 progetti pluriennali di cooperazione e circa 120 azioni di cooperazione).
In generale si presterà particolare attenzione alle azioni che favoriscono il dialogo
interculturale mediante l’attuazione di almeno una parte delle loro attività nel 2008,
Anno europeo del dialogo interculturale.
(Parte 1.1) Progetti pluriennali di cooperazione
Si appoggeranno progetti di cooperazione culturale finalizzati ad una cooperazione duratura e
strutturata tra gli operatori culturali dei paesi partecipanti al Programma. Detto appoggio
intende sostenere i progetti nella fase di avvio e di strutturazione, oppure nella loro fase di
ampliamento geografico, affinché si sviluppino nel tempo e raggiungano l’autonomia finanziaria.
I progetti dovranno coinvolgere almeno sei operatori culturali di almeno sei paesi partecipanti al
Programma. La loro durata sarà compresa tra tre e cinque anni.
(Parte 1.2.1) Azioni di cooperazione
Si appoggeranno azioni di cooperazione culturale di natura settoriale o multisettoriale. Saranno
privilegiate le azioni che promuovono la creatività e l’innovazione e che esplorano le possibilità
di una cooperazione a lungo termine.
Le azioni dovranno coinvolgere almeno tre operatori culturali di almeno tre paesi partecipanti al
Programma. La loro durata massima sarà di 24 mesi.
Le azioni da finanziare nell’ambito delle due parti devono obbligatoriamente iniziare prima del
15 novembre 2007.
4. Bilancio disponibile
La dotazione complessiva di bilancio stanziata ai fini del presente invito a presentare proposte
ammonta a circa 15,5 milioni di EUR per la parte 1.1 (Progetti pluriennali di cooperazione) e a
12 milioni di euro per la parte 1.2.1 (Azioni di cooperazione). Per i progetti pluriennali di
cooperazione (parte 1.1), il sostegno comunitario non può superare il 50 % del bilancio
dell’azione finanziata ed è degressivo. Il suo importo non può essere superiore a 500 000 EUR
all’anno. Per le azioni di cooperazione (parte 1.2.1), il sostegno comunitario non può superare il
50 % del bilancio dell’azione finanziata e deve essere compreso tra 50 000 e 200 000 EUR.
5. Criteri di ammissibilità
Stabilimento/organismo/tipo di richiedente ammissibile
Saranno prese in esame le domande di sovvenzione presentate da richiedenti aventi le seguenti
caratteristiche:
- essere un organismo pubblico o privato, dotato di personalità giuridica, la cui attività
principale
riguardi il settore culturale e la cui sede si trovi in uno dei paesi partecipanti al Programma;
- disporre della capacità finanziaria ed operativa per portare a termine l’azione proposta.
6. Termine per la presentazione delle domande
Il dossier di candidatura deve essere inviato entro e non oltre il 28 febbraio 2007.
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7. Informazioni complementari
Le Specifiche che completano il presente invito a presentare proposte, il dossier di candidatura
e tutti i relativi moduli sono disponibili ai seguenti indirizzi:
http://eacea.ec.europa.eu/
http://ec.europa.eu/culture/eac/index_en.html
UE
Ecco il nuovo ‘Gioventù in azione’
Cinque misure da realizzare tra 2007 e 2013, per ragazzi dai 15 ai 28 anni
Il primo bando in attuazione del Programma scade il 22 dicembre 2006
Adottato il nuovo programma UE “Gioventù in Azione”. Il Commissario Europeo Ján Figel’ ha
affermato che “questo nuovo programma intende incoraggiare i giovani a lavorare insieme per
acquisire nuove competenze attraverso attività di istruzione non-formale, per un progetto
comune, per la tutela delle culture, per un futuro di prosperità, comprensione e pace. Promuove
l’idea di appartenenza all’Unione Europea, la coesione sociale e il dialogo interculturale, sia
dentro che fuori l’Europa.”
Nel periodo 2007 – 2013, verrà offerto sostegno finanziario in cinque misure:
1. Gioventù per l’Europa
2. Servizio Volontario Europeo
3. Gioventù nel Mondo
4. Animatori giovanili e sistemi di sostegno
5. Sostegno alla cooperazione politica nel settore giovanile
La partecipazione è aperta a giovani dai 15 ai 28 anni (in alcuni casi dai 13 ai 30) provenienti
dall’Unione Europea e oltre.
In ciascun paese il programma verrà implementato tramite l’Agenzia Nazionale. Per capire
meglio le modalità di partecipazione, è necessario contattare l’Agenzia Nazionale del
proprio paese.
Per l’Italia è presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per il
volontariato, associazionismo sociale e le politiche giovanili
Agenzia Nazionale Italiana Gioventù
Via Fornovo 8 – Pal. A
I – 00192 Roma
Tel: (39) 06 36754433
Fax: (39) 06 36754527
E-mail: [email protected], [email protected]
Website: http://www.gioventu.it
Nell’ambito del Programma “Gioventù in azione” per il periodo 2007-2013, in particolare, la
Commissione europea ha già indetto un bando, nel quale invita a presentare proposte per il
sostegno degli organismi attivi a livello europeo nel settore della gioventù
Questo programma ha l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, incoraggiare
la solidarietà e la tolleranza, favorire la comprensione reciproca dei giovani di diversi paesi e
promuovere la cooperazione europea in materia di politiche giovanili.
Il bilancio totale destinato al cofinanziamento dell’operato degli organismi attivi a livello europeo
nel settore della gioventù è stimato in circa 2.400.000 euro per il 2007. Il sussidio finanziario
della Commissione europea non potrà eccedere l’80% delle spese totali di funzionamento
approvate dalla stesa Commissione. La sovvenzione massima per ogni organismo
ammonterà a 35.000 euro. Il termine ultimo per presentare le domande dovrà essere inviato
alla Commissione entro il 22 dicembre 2006.
I documenti per la partecipazione al bando possono essere scaricati dal seguente sito:
http://ec.europa.eu/youth/program/ingyo_en.html
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SPECIALE Varato il 7° Programma Quadro
UE
54 miliardi alla Ricerca in 7 anni
Quattro programmi specifici dedicati ai principali temi dello sviluppo
e della cooperazione scientifica in campo internazionale
Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Programma quadro di ricerca che, per i prossimi
sette anni a partire dal 2007, disporrà di 54 miliardi di euro per promuovere l’innovazione e
consentire all’Unione europea una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di
lavoro e una maggiore coesione sociale. Sui principi etici - in particolare clonazione e cellule
staminali - è stato confermato il compromesso raggiunto dal Parlamento in prima lettura e ripreso
poi dal Consiglio dei Ministri.
Quanto alla Struttura del 7° Programma Quadro, esso si compone di quattro programmi
specifici
Il programma Cooperazione promuoverà la collaborazione tra l’industria e la ricerca
accademica in tutta Europa per conseguire la leadership nei settori chiave della tecnologia. E’
suddiviso in dieci temi prioritari: Salute; Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, biotecnologie;
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione; Nanoscienze e nanotecnologie; Energia;
Ambiente; Trasporti; Scienze socioeconomiche; Sicurezza; Spazio. Per ciascun tema sono state
individuate una serie di attività che corrispondono alle grandi linee del sostegno comunitario.
Il programma Idee, da realizzare sotto la guida del Consiglio europeo per la ricerca (CER), è
inteso «a incentivare il dinamismo, la creatività e l’eccellenza della ricerca europea alle frontiere
della conoscenza». I progetti saranno finanziati sulla base di proposte presentate dai ricercatori,
sia del settore privato che di quello pubblico, su temi di loro scelta e valutati in base all’unico
criterio della qualità scientifica di eccellenza accertata da valutazioni inter pares. Un
emendamento precisa che le spese amministrative e per il personale del CER (consiglio scientifico
e struttura esecutiva) non potranno essere superiori al 5% dello stanziamento totale per il CER.
Il programma Persone offrirà un sostegno significativo alla mobilità e allo sviluppo di carriera
dei ricercatori, sia in Europa sia su scala mondiale. Più in generale si tratta di rafforzare,
quantitativamente e qualitativamente, il potenziale umano della ricerca e della tecnologia in
Europa, promuovendo l’ingresso nella professione di ricercatore, incoraggiando i ricercatori
europei a rimanere in Europa e attirandovi ricercatori provenienti dal mondo intero, «rendendo
l’Europa più attraente per i migliori ricercatori».
Il programma Capacità si pone l’obiettivo di ottimizzare l’uso e lo sviluppo delle migliori
infrastrutture di ricerca esistenti in Europa e anche di contribuire alla creazione di nuove
infrastrutture di ricerca di interesse paneuropeo, necessarie alla comunità scientifica europea per
rimanere all’avanguardia nella ricerca e tali da aiutare le imprese a rafforzare la loro base di
conoscenze e il loro know-how tecnologico. E’ così suddiviso: Infrastrutture di ricerca; Ricerca a
favore delle PMI, Regioni della conoscenza; Potenziale di ricerca, Scienza nella società; Sostenere
lo sviluppo coerente delle politiche in materia di Ricerca; Attività di cooperazione internazionale.
Il Settimo Programma Quadro sosterrà anche le azioni dirette scientifiche e tecnologiche non
nucleari svolte dal Centro comune di ricerca ("CCR").
Per il programma Cooperazione si prevede il 64% degli stanziamenti (32,413 miliardi di euro), a
Idee è assegnato circa il 15% (7,510 miliardi), a Persone il 9,4% (4,750 miliardi) ed a Capacità
poco più dell’8% (4,097 miliardi). Alle azioni non nucleari del Centro comune di ricerca, invece, è
destinato circa il 3,5% delle risorse (1,751 miliardi)
Per quanto riguarda le questioni etiche e, in particolare, la spinosa questione delle cellule
staminali, il testo finale del Programma segue la linea di condotta proposta dal Parlamento
europeo nel suo parere in prima lettura. L’articolo 6, dedicato ai "Principi etici", infatti, stabilisce
che «tutte le attività di ricerca svolte nell’ambito del settimo programma quadro sono realizzate
nel rispetto dei principi etici fondamentali».
9
UE
Apprendimento permanente: i bandi
Invito a presentare proposte che si basa sulla decisione che istituisce il Programma di
apprendimento permanente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione il 15 novembre 2006. Il programma copre il periodo 2007-2013. La
dotazione totale riservata a questo invito è stimata a 784 milioni di EUR.
Il livello delle sovvenzioni e la durata dei progetti possono variare in modo notevole,
sulla base di fattori come il tipo di progetto e il numero di paesi interessati.
Scadenze principali:
Carta universitaria di Erasmus 28 febbraio 2007
Programma Jean Monnet 15 marzo 2007
Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig 30 marzo 2007
Programma trasversale e misure di accompagnamento 30 aprile 2007
UE
Via libera alla Direttiva ‘Servizi’
Il Presidente del Parlamento europeo Josep Borrell e il ministro finlandese per il
commercio e l’industria Mauri Pekkarinen, hanno ufficialmente firmato il testo della
direttiva servizi nel mercato interno lo scorso 12 dicembre a Strasburgo. Il
testo rappresenta uno dei più importanti adottati di recente dall’Unione europea.La
proposta di direttiva era stata presentata al Parlamento europeo e al Consiglio nel
2004 con l’ obiettivo di dare un’effettiva valenza a una delle libertà fondamentali
dell’Unione europea iscritte nei Trattati - la libera circolazione dei servizi. Per
rendere possibile ciò, dovevano essere rimossi i vari vincoli amministrativi, legali e
protezionisti, aprendo sì il mercato dei servizi ma facendo attenzione a mantenere gli
standard sociali di base degli Stati membri. In particolare, non riducendo, in caso di
contenzioso, la sicurezza legale dei consumatori e delle imprese.Il testo finale,
riscritto dal Parlamento europeo, e accolto quasi per intero dal Consiglio, tiene conto
in maniera bilanciata degli interessi dei consumatori, dei lavoratori e dei fornitori di
servizi. La direttiva verrà applicata in tutta l’Unione europea al più tardi entro il 2010.
Grazie alla sua introduzione, sarà più facile insediarsi e fornire servizi in un altro
Stato membro, con un beneficio anche per i sevizi temporanei. La direttiva servizi è
regolata dalla procedure di codecisione. Prima della sua entrata in vigore, deve
essere firmata dal Presidente del Parlamento europeo e da un rappresentante della
presidenza dell’Unione europea. La cerimonia pubblica della firma, che ha avuto
luogo lo scorso 12 dicembre nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo, viene
organizzata solo per la firma dei testi più sensibili prodotti dall’Ue.
UE
Cosa ha fatto per voi l’Unione Europea?
La Commissione europea lancia un nuovo prodotto multimediale, l’annuario
dell’Unione europea che presenta dieci grandi azioni strategiche condotte
dall’Unione europea nel corso dell’anno e disponibile in 28 lingue. “L’Europa e
voi” intende essere uno strumento per i cittadini per meglio comprendere l’azione
dell’Unione e l’incidenza di tali azioni sulla loro vita quotidiana. La guida consiste in
una selezione di dieci esempi concreti in ambiti nei quali è attiva l’Unione europea,
che vanno dalla nuova legislazione sulle sostanze chimiche, alla lotta contro
l’immigrazione illegale ed al progetto Galileo. Questo nuovo metodo di comunicazione
elaborato nel Libro bianco sulla comunicazione coinvolge un pubblico più ampio
attraverso i nuovi canali meglio adattati alla vita dei cittadini. L’annuario è disponibile
sul sito web www.ec.europa.eu/snapshot2006. Ogni esempio sarà presentato da un
breve testo ed un video clip. Una brochure sarà ugualmente stampata per il grande
pubblico e sarà inoltre prodotto un DVD per i professionisti dei media.
10
SPECIALE
UE
Politica Agricola Comune
Obbiettivo ‘semplificazione’
La Commissione EU ha proposto di sostituire le 21 organizzazioni
attuali con un’unica per snellire la normativa e aiutare le imprese
La Commissione europea ha proposto di sostituire le attuali 21 organizzazioni
comuni di mercato (OCM) con un’organizzazione unica per tutti i prodotti agricoli.
Questa iniziativa rappresenta una tappa importante del processo di semplificazione
e razionalizzazione della PAC (Politica Agricola Comune) a beneficio di
agricoltori, amministrazioni e imprese del settore agricolo. La creazione di un’unica
organizzazione comune di mercato consentirà di snellire l’attuale normativa, di
migliorarne la trasparenza e di rendere la Pac più accessibile. La proposta
rappresenta un esempio concreto di miglioramento delle regole e, di conseguenza,
è parte integrante della strategia di Lisbona. La
semplificazione tecnica è la più significativa mai portata
a termine, ma essa non dovrebbe essere interpretata
come un mezzo per riformare la Politica agricola per vie
traverse. Un’eventuale ulteriore revisione di natura
politica sarà esaminata nell’ambito della valutazione
globale della riforma Pac - il cosiddetto “stato di salute”
- prevista per il 2008. La proposta odierna prosegue
sulla stessa via, rendendo la Pac più trasparente, più comprensibile e meno difficile
da applicare. La riduzione degli ostacoli burocratici renderà più facile la vita degli
agricoltori e degli amministratori, e dovrebbe ridurre i costi che gravano
sull’industria alimentare”.
La Pac coinvolge complessi temi di natura politica ed economica e deve garantire
che il denaro dei contribuenti venga speso oculatamente. Un certo grado di
complessità è inevitabile, ma ci sono ancora molti spazi di semplificazione. Il
progetto di unificare le organizzazioni comuni di mercato fa seguito a una
Comunicazione sulla semplificazione della Pac diffusa nel 2005 dalla Commissione,
che sottolineava la necessità di ridurre gli ostacoli burocratici nel settore attraverso
regole più trasparenti. La semplificazione della Politica agricola comune rappresenta
un elemento chiave del programma di semplificazione e miglioramento legislativo
della Commissione europea. L’obbiettivo è ridurre la
burocrazia nel settore agricolo. La semplificazione della
Pac, inoltre, combacia con l’importanza globale
accordata dalla Commissione europea al rafforzamento
della competitività dell’economia europea nel quadro del
rilancio della strategia sulla crescita e l’occupazione”.
La nascita di una unica organizzazione comune di
mercato consentirà di abrogare più di 40 atti emanati
dal Consiglio e di sostituire i circa 600 articoli dell’attuale normativa con soli 198
articoli. La proposta sarà sottoposta all’esame di Consiglio e Parlamento e la
Commissione auspica che potrà entrare in vigore nel 2008. In caso di approvazione,
saranno sufficienti quattro atti del Consiglio per coprire l’insieme della Pac (gli atti
riguardanti l’organizzazione comune di mercato, il regime di aiuti diretti, lo sviluppo
rurale e il finanziamento). La nuova organizzazione comune di mercato riunirà in
una sola normativa gli atti del Consiglio riguardanti le tradizionali aree di politica del
mercato e si concentrerà sulle regole d’intervento, l’immagazzinamento privato, gli
standard di marketing e qualitativi, le regole di import-export, le misure di
salvaguardia e su altri temi quali concorrenza, aiuti di stato e comunicazione.
11
.
A
ppuntamento a
…
Palermo il 12 dicembre, per il convegno “La sfida del digital divide: Poteri locali e
democrazia digitale”, organizzato dalla Federazione dell’AICCRE Sicilia. I lavori saranno aperti
da Nello Musumeci, Presidente dell’AICCRE Sicilia, e da Alessandra Siragusa, Vicepresidente della
Federazione siciliana. Coordineranno i lavori Pietro Puccio e Rosalia Schirò, rispettivamente
Segretario e Vicepresidente della Federazione siciliana dell’AICCRE. La giornata sarà divisa in due
sessioni, nella prima si parlerà dell’Agenda locale digitale 2010, ed interverranno Roberto Di
Giovan Paolo, Segretario Generale dell’AICCRE, e Luigi Vimercati, Sottosegretario del Ministero
della Comunicazione. Nella seconda sessione si parlerà della sfida digitale dei Poteri locali, con gli
interventi di vari esponenti di società del settore, del Presidente della Provincia di Brescia, Alberto
Cavalli, e dei giornalisti RAI, Carlo Alberto Morsetti e Sergio Bellucci. I lavori avranno luogo presso
l’Hotel Astoria Palace, di Palermo, inizieranno alle ore 9.30 e si protrarranno sino alle 17.00.
Per ulteriori informazioni contattare l’AICCRE: e-mail. [email protected], tel. 06.6994.0461,
fax 06.6793.275
.
Palazzo Marini di Roma, Lunedì 18 dicembre si riunirà al l’Ufficio Esecutivo
del CCRE, durante il quale si svolgerà il dibattito “50 anni dalla firma del Trattato di
Roma, quale strada per l’Europa, quali obiettivi e quali prospettive per gli enti locali e
regionali nel futuro dell’Europa?” Interverranno Walter Veltroni, Sindaco di Roma,
Mercedes Bresso, Presidente dell’AICCRE nonché Presidente della Regione Piemonte,
Michael Haupl, Presidente del CCRE e Sindaco di Vienna, e Giuseppe Fioroni, Ministro
della Pubblica Istruzione e Delegato dal Presidente del Consiglio Romano Prodi.
.
Palazzo Marini di Roma, Martedì 19 dicembre si svolgerà al il seminario
organizzato dal CCRE “Gemellaggi: le sfide e il valore aggiunto per una cittadinanza
europea attiva, 50 anni dopo il Trattato di Roma”. I lavori saranno aperti da Mercedes
Bresso, Presidente dell’AICCRE nonché Presidente della Regione Piemonte, Mariapia
Garavaglia, Vice Sindaco di Roma con delega al turismo e alle relazioni internazionali,
e Anders Knape, Presidente del gruppo di lavoro del CCRE sui gemellaggi. Numerosi
gli interventi, tra cui Nicole Fontane, parlamentare europea; Pier Virgilio Dastoli,
Direttore della Rappresentanza in Italia della CE; Pierre Mairesse, Direttore della CE
per le politiche giovanili; Gianfranco Martini, Presidente dell’ADL. Dopo pranzo i lavori
riprenderanno con una tavola rotonda sul contributo della regione dell’EuroMediterraneo ai gemellaggi e alla politica della vicinanza, alla quale parteciperanno
Leoluca Orlando, Presidente del Comitato Italiano Bicamerale per gli affari locali, e i
Sindaci di Marrakech, Beirut e Pathos
12
INFORMAGIOVANI
DI NOTO
Concorsi e offerte di lavoro
Le informazioni agli Sportelli
Concorso La Costituzione vista dai Giovani
Nell'ambito delle iniziative che saranno realizzate il 2 giugno 2007 in Italia per
celebrare il 61° anniversario del Referendum istituzionale del 1946, il
Ministero dell’Istruzione, con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica,
bandisce un concorso con lo scopo di invitare i giovani alla lettura e alla
conoscenza della Costituzione italiana.
Gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado potranno testimoniare,
individualmente o per gruppi, attraverso una efficace realizzazione grafica, gli esiti
di tali letture, delle ricerche e degli approfondimenti compiuti sulla nostra Carta
costituzionale. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2007, su
base cartacea e in formato foto digitale (JPEG, 300 dpi minimo), agli Uffici
Scolastici Regionali. Entro il 10 maggio 2007, un'apposita Commissione,
costituita presso il M.P.I. individuerà le migliori composizioni grafiche e
provvederà alla loro pubblicazione sui siti web del Ministero della Pubblica
Istruzione (www.pubblica.istruzione.it) e della Presidenza della Repubblica
(www.quirinale.it). Gli autori delle migliori composizioni selezionate, saranno
premiati in occasione delle manifestazioni per la Festa della Repubblica.
Fonte: Eurodesk Italy/Informagiovani Noto
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Venerdì 15/12/2006 ore 10,00 Colloqui
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Regione Sicilia ed in particolare per la Provincia di
Siracusa RICERCA personale da inserire nel proprio
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Tutti gli interessati sono invitati a presentare il proprio
CV al seguente indirizzo:
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Rif. Walter Milana - colloquio di lavoro per la Provincia di
Siracusa oppure
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Rif. candidatura colloquio
Si ricorda che data l'urgenza dell'immisione al lavoro già a partire dal mese
di Gennaio 2007 i colloqui di lavoro per l'area di Noto si terranno giorno 15
Dicembre 2006 alle ore 10,00 presso lo sportello Informagiovani di Noto
Info: 393.2198531 - 329.9316005
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ANTIUSURA
Campagna del Governo
contro il silenzio e la paura
“Non lasciare che l’estorsione e l’usura prendano anche la tua voce”
“Non lasciare che l’estorsione e l’usura prendano anche la tua voce”
Questa è l’esortazione slogan della nuova campagna di informazione
presentata al Viminale il 29 novembre 2006 alla presenza del Sottosegretario
all’Interno, Ettore Rosato, del Capo del Dipartimento per l´Informazione e
l´Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consigliere Paolo Peluffo,
e del Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle
iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Raffaele Lauro, che ha l'obiettivo di
promuovere la più ampia conoscenza delle misure antiracket e antiusura.
La campagna, realizzata dalla
Presidenza del Consiglio dei
Ministri in collaborazione con
il Ministero dell’Interno, ha
preso il via il 1° dicembre
2006 e prevede la diffusione
di
spot
informativi,
su
emittenti radio e televisive,
locali e nazionali, e sui
principali quotidiani nazionali.
A tutti Voi che ci leggete e ci seguite
e ai Vostri cari i più sinceri Auguri di
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Arrivederci a Gennaio 2007!!!… ;-)
Cari Lettori…
Per mettervi in contatto con noi …
…o segnalarci le Vostre informazioni
& proposte…
Venite a trovarci presso i nostri
punti di relazione:
Uffici: Via L.Einaudi,1/3 - 96017 Noto (SR)
Recapito tel. 0931.896289
Sito web: www.centrogiovanile.org
(per partecipare alla redazione della newsletter, scrivi al
direttore: [email protected] ;-))
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