I Rapporto sul turismo attivo in Sardegna

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I Rapporto sul turismo attivo in Sardegna
Agenzia Governativa Regionale Sardegna Promozione
I rapporto sul turismo attivo in
Sardegna
Le potenzialità dell’altra stagione
Agenzia Governativa Regionale Sardegna Promozione
1 Il turismo attivo in Sardegna.........................................2
2 L’offerta di turismo attivo in Sardegna..........................4
2.1 Gli operatori turistici......................................................................................................................5
2.1.1 La consistenza degli operatori turistici ...................................................................................5
2.1.2 Il periodo di apertura delle attività ........................................................................................10
2.1.3 Gli operatori turistici e l’ICT..................................................................................................14
2.1.4 L’uso delle lingue straniere...................................................................................................18
2.1.5 Gli operatori turistici e la loro attività nel mercato del turismo attivo.....................................22
2.2 Le strutture ricettive.....................................................................................................................26
2.2.1 La consistenza delle strutture ricettive..................................................................................26
2.2.2 Il periodo di apertura delle attività.........................................................................................32
2.2.3 Le strutture ricettive e l’ICT...................................................................................................34
2.2.4 L’uso delle lingue straniere...................................................................................................36
2.2.5 Le strutture ricettive e il turismo attivo..................................................................................40
2.3 Enti e associazioni......................................................................................................................44
2.3.1 La consistenza di enti e associazioni....................................................................................44
2.3.2 L’ICT negli enti e nelle associazioni......................................................................................46
3 Il mercato del turismo attivo: il mercato inquadrato
dagli esperti...................................................................54
3.1 Gli esperti ...................................................................................................................................55
3.2 I segmenti del turismo attivo che impiegano la bicicletta.............................................................57
3.2.1 Segmento cicloturismo.........................................................................................................57
3.2.2 Segmento bici da strada.......................................................................................................60
3.2.3 Segmento mountain bike ....................................................................................................63
3.3 I segmenti del turismo attivo in ambiente montano e collinare....................................................66
3.3.1 Segmento trekking ...............................................................................................................66
3.3.2 Segmento arrampicata.........................................................................................................69
3.3.3 Segmento speleologia..........................................................................................................72
3.4 I segmenti del turismo attivo in ambiente marino e lacustre........................................................75
3.4.1 Segmento kayak-canoa........................................................................................................75
3.4.2 Segmento diving...................................................................................................................78
3.4.3 Segmento vela......................................................................................................................80
2
Agenzia Governativa Regionale Sardegna Promozione
3.4.4 Sport da onda.......................................................................................................................83
3.4.5 Segmento canyoning............................................................................................................86
3.5 Altri segmenti..............................................................................................................................89
3.5.1 Segmento ippoturismo..........................................................................................................89
3.5.2 Segmento golf......................................................................................................................92
3.5.3 Segmento incentive..............................................................................................................95
3.5.4 Segmento team building.......................................................................................................98
4 Conclusioni...............................................................102
3
1 Il turismo attivo in Sardegna
Lo studio sulle potenzialità del turismo attivo, inquadrato come uno dei macrosegmenti che
compongono il mercato turistico, è soggetto ad una valutazione basata su due differenti fronti.
Il primo fronte è costituito dalle informazioni fornite dagli iscritti al pre-workshop sul turismo attivo che
si è tenuto ad Olbia il 3 e 4 dicembre 2009, che rappresentano l’offerta di turismo attivo espressa dal
contesto regionale sardo.
Il pre-workshop organizzato dall’Agenzia Governativa Regionale Sardegna Promozione in
collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, aveva l’obiettivo di conoscere le
caratteristiche e far emergere le esigenze degli operatori economici che in Sardegna operano nel
mercato del turismo attivo, con grandi potenzialità in termini di ricadute economiche e sociali.
Il secondo fronte si basa sulle informazioni fornite da un gruppo costituito da 23 esperti, ciascuno dei
quali ha messo a disposizione il proprio know how rispondendo ad un questionario composto da 10
quesiti relativi alla definizione del profilo dell’utente/turista del proprio segmento di riferimento.
Il rapporto si compone di tre parti:
La prima parte definisce il profilo delle classi di operatori economici che compongono l’offerta sarda
espressa nel mercato del turismo attivo
La seconda parte definisce il profilo della domanda espressa nel mercato del turismo attivo in
relazione agli specifici segmenti per i quali esiste un’offerta nel contesto regionale sardo.
La terza parte formalizza le conclusioni sulle potenzialità espresse dal mercato del turismo attivo sulla
base di quanto emerso dall’analisi delle sue componenti.
2
3
2 L’offerta di turismo attivo in Sardegna
Lo studio della prima componente di mercato del turismo attivo è basata sulle informazioni fornite
dagli operatori economici iscritti e chiamati a partecipare al pre-workshop che si è tenuto ad Olbia il 3
e 4 dicembre 2009.
I soggetti che hanno mostrato un forte interesse verso quest’iniziativa, sono stati distinti in tre
categorie di operatori:
- operatori turistici che erogano i servizi definiti “core” poiché supportano il turista nella visita “attiva”
del territorio
- strutture ricettive che accolgono i turisti che desiderano soggiornare in Sardegna
- enti e associazioni la cui funzione è quella di captare gli interessi latenti ed espressi dai diversi
ambiti territoriali, al fine di ottimizzare lo sviluppo di questo importantissimo macrosegmento del
mercato turistico.
Le tre tipologie di soggetti, che esprimono l’offerta del mercato del turismo attivo, definiscono anche la
struttura di questa prima parte del rapporto che sarà articolata in tre sottosezioni ciascuna delle quali
esprime le caratteristiche delle tre tipologie di soggetti.
Ogni sottosezione analizza le principali caratteristiche delle tre tipologie di soggetti in termini funzionali
all’oggetto di studio: il turismo attivo.
Lo schema di analisi che definisce la struttura di ogni sottosezione è comune per le categorie degli
operatori turistici e delle strutture ricettive, e in parte, questo viene ripercorso anche per la categoria
degli enti e delle associazioni. Infatti in quest’ultimo caso si parla di soggetti le cui finalità non sono
solo di carattere prettamente economico ma anche sociale.
Pertanto, rispetto alle prime due tipologie di soggetti (operatori turistici e strutture ricettive) verranno
analizzati i dati relativi:
-
alla consistenza delle iscrizioni per tipologia di soggetto o attività
-
il carattere stagionale o annuale dell’attività condotta
-
l’utilizzo o meno di mezzi di comunicazione telematica
-
l’uso delle lingue straniere
-
la vocazione della strutture rispetto ai differenti segmenti di domanda del turismo attivo
-
l’offerta di pacchetti e dei servizi messi a disposizione da parte degli operatori turistici.
Mentre con riferimento alla categoria enti e associazioni verranno analizzati gli aspetti relativi alla
consistenza e alla disponibilità di mezzi di comunicazione telematica.
4
2.1 Gli operatori turistici
Con il termine operatore turistico vengono identificati quei soggetti titolari di quelle attività economiche
che operano direttamente e/o indirettamente rispetto alla domanda espressa dal mercato del turismo
attivo.
Da questa tipologia di soggetti vengono escluse le strutture ricettive per le quali esiste una specifica
sottosezione d’analisi.
Nello specifico la categoria operatori turistici è composta da due sottocategorie di attività:
-
attività economiche che offrono servizi di accompagnamento, definizione di programmi,
pacchetti e quant’altro occorra al turista/viaggiatore per portare avanti la propria visita del
territorio sardo o di una sua parte in funzione del segmento turistico “attivo” di riferimento
-
attività di supporto alla precedente forma di attività. L’operatività delle attività economiche che
offrono servizi diretti al turista/viaggiatore è strettamente dipendente dai servizi e dai beni
offerti da imprese terze, che costituiscono i semilavorati della loro attività e che devono essere
richiesti ad altre attività economiche e non. Questa sottocategoria di operatori costituisce il
cosiddetto indotto.
2.1.1 La consistenza degli operatori turistici
Al pre-workshop di Olbia si sono iscritti 220 operatori turistici. A livello territoriale il maggior numero di
operatori turistici proviene dalla provincia di Olbia-Tempio (69 unità), mentre rispetto alla specifica
classe di attività il maggior numero delle imprese iscritte è quello relativo alle imprese di servizi turistici
(96 unità).
5
Tavola 1.1 Operatori turistici iscritti al pre-workshop per tipologia di attività e provincia – numero unità
Provincia
Tipologia di attività
CA CI NU OG OR OT SS
Agenzia di servizi
11
3
2
1
3
9
8
Agenzia di viaggio
3
1
1
4
2
Impresa di trasporto
1
1
Impresa di produzione agroalimentare
7
2
4
4
Impresa produzione artigianato
1
1
1
Impresa servizi turistici
21
2
12
8
4
35
12
Noleggio
3
1
6
2
Ristorazione
1
3
Tour operator
1
2
1
Altro
4
1
5
4
Non risposto
1
2
1
4
1
Totale
53
7
23
13
13
69
29
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia; ** N.R.: non risposto
VS
2
A.P.
N.R:
2
2
2
4
2
1
2
1
1
7
Totale
39
15
4
18
3
96
13
4
4
15
9
220
Quindi il 43% degli operatori turistici è costituito dalle imprese di servizi turistici, le cosiddette imprese
che si occupano di offrire servizi diretti rispetto ai differenti segmenti di domanda del turismo attivo.
Seguono in termini di unità iscritte per specifica classe di attività, le agenzie di servizi (18%), le
imprese di produzione agroalimentare (8%) e le agenzie di viaggio (7%).
Distribuzione degli operatori turistici iscritti per tipologia di attività - valori %
Tour operator
2%
Ristorazione
2%
Altro
7%
Non rispos to
4%
Noleggio
6%
Age nzia di se rvizi
18%
Age nzia di viaggio
7%
Im pre sa di trasporto
2%
Im pres a se rvizi turis tici
43%
Im pres a di produzione
agroalim e ntare
8%
Im pre sa produzione artigianato
1%
L’approfondimento sulla distribuzione territoriale degli operatori turistici mette in evidenza come il 56%
degli stessi sia concentrato in due distinte province. Nell’ordine la provincia di Olbia-Tempio dalla
quale proviene il 32% degli operatori turistici, segue quella di Cagliari con il 24%. La restante quota
proviene dal resto delle province della Sardegna.
6
Distribuzione degli operatori turistici iscritti per provincia di provenienza - valori %
M e dio Cam pidano
3%
Altro Non ris pos to
1%
2%
Cagliari
24%
Sass ari
13%
Carbonia-Igle s ias
3%
Nuoro
10%
Olbia-Te m pio
32%
Oristano
6%
Oglias tra
6%
Lo studio sulla distribuzione per classe di attività e per territorio di provenienza viene approfondito con
l’analisi della specifica classe di operatori turistici che hanno un rapporto diretto con i distinti segmenti
che costituiscono il mercato del turismo attivo.
Delle 96 imprese di servizi turistici, la quota più elevata (31% circa) è costituita dalle 30 imprese che
operano nel segmento di mercato del trekking. Con il 12,5% segue la quota delle cosiddette imprese
definite generaliste poiché operano nei mercati facenti capo ai vari segmenti.
La lettura del dato sulla distribuzione per segmento di riferimento in base alla dislocazione territoriale
provinciale, conferma come anche in questo caso il maggior numero di imprese di servizi turistici (35
unità) provenga dalla provincia di Olbia-Tempio, seguono le province di Cagliari (21 unità), Sassari e
Nuoro (12 unità).
7
Tavola 2.1 Imprese di servizi turistici iscritte al pre-workshop per segmento di turismo
attivo e provincia - numero unità
Provincia
Segmento turismo attivo
CA
CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Totale
Balneare
1
1
Cicloturismo
1
1
2
4
Diving
2
4
2
8
Escursionismo
2
3
5
Generale
3
1
3
1
1
3
12
Golf
1
1
2
Incentive
1
1
Ippoturismo
1
1
1
1
4
Kayak-Canoa
1
3
1
1
6
Kite surf
2
2
Mountain bike
1
1
Trekking
8
3
3
1
10
3
2
30
Vela
2
1
1
3
7
Altro
1
4
5
Non risposto
4
4
8
Totale
21
2
12
8
4
35
12
2
96
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Distribuzione delle imprese di servizi turistici iscritte per provincia di provenienza - valori %
M edio Cam pidano
2%
Cagliari
22%
Sas sari
13%
Carbonia-Igles ias
2%
Nuoro
13%
Olbia-Te m pio
36%
Oristano
4%
Oglias tra
8%
8
Distribuzione delle imprese di servizi turistici per segmento del turismo attivo in cui operano valori %
Ve la
7%
Altro
5%
Non risposto
8%
Balne are Cicloturis m o
1%
4%
Diving
8%
Escursionism o
5%
Generale
14%
Golf
2%
Ince ntive
1%
Tre kk ing
32%
M ountain bike
1%
Ippoturis m o
4%
Kite surf
2%
Kayak-Canoa
6%
La consistenza delle iscrizioni deve essere valutata tenendo conto anche delle iscrizioni effettuate
durante il pre-workshop. Infatti sulla base del forte interesse che gli operatori turistici hanno
manifestato si è deciso di raccogliere ulteriori iscrizioni anche nei due giorni dell’evento.
Alle iscrizioni effettuate entro i termini fissati per il 25 novembre, devono essere sommate quelle dei
74 operatori turistici iscritti durante la tenuta dell’evento. Tra questi nuovi iscritti prevalgono le agenzie
di servizi (24 unità) e le imprese di servizi turistici (19 unità), queste due tipologie di operatori turistici
costituiscono il 58% circa degli iscritti nella due giorni dell’evento.
A livello provinciale, spicca il dato delle province di Olbia-Tempio, Cagliari e Sassari, dalle quali
provengono il 69% circa degli iscritti dopo la scadenza dei termini.
9
Tavola 3.1 Operatori turistici iscritti il giorno del pre-worshop per tipologia di attività e provincia –
numero unità
Provincia
Tipologia di attività
CA
CI
NU
OG OR OT
SS
A.P. N.R.
Totale
Agenzia di servizi
4
1
1
11
5
1
1
24
Agenzia di viaggio
1
1
1
1
4
Impresa di trasporto
2
3
2
7
Impresa produzione agroalimentare
1
1
2
Impresa produzione artigianato
1
1
2
Impresa servizi turistici
2
1
2
1
1
6
4
2
19
Noleggio
1
1
Ristorazione
1
2
3
2
8
Tour operator
1
1
1
3
Altro
1
1
2
Non risposto
2
2
Totale
14
1
7
1
3
26
11
3
8
74
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
A.P.: altra provincia
N.R.: non risposto
2.1.2 Il periodo di apertura delle attività
Analizzati gli aspetti relativi alla consistenza degli operatori turistici e delle imprese di servizi turistici
iscritte al pre-workshop, si passa all’analisi degli aspetti relativi al periodo d’apertura delle attività.
Capire come le imprese si distribuiscano rispetto al periodo di apertura, consente di valutare in modo
più attento come e in quali termini il sistema dell’offerta di servizi offerti possa accrescere la propria
efficacia. Infatti è necessario capire se i tempi di apertura delle attività sono in linea con quelli che
sono i periodi di soggiorno della domanda, espressa e latente, del turista “attivo”.
Rispetto alla totalità degli operatori turistici , la maggior parte per una quota pari al 68,2%, tiene aperta
la propria attività per tutto il corso dell’anno. Tendenza confermata nella disaggregazione territoriale
provinciale che risulta essere marcata nelle province di Olbia-Tempio e Cagliari, nelle quali 44 e 41,
rispettivamente, operatori turistici tengono aperte le loro attività per l’intero anno.
Il 13,6% degli operatori turistici conduce un’attività a carattere stagionale. Una quota limitata, sulla
quale incidono le province di Olbia-Tempio e Cagliari con 9 e 6 attività stagionali. Anche se limitata,
sarebbe bene ridurre ulteriormente questa componente stagionale che non agevola il processo di
destagionalizzazione che può essere attivato con il turismo attivo.
10
Tavola 4.1 Numero degli operatori turistici iscritti al pre-workshop per periodo di attività e provincia – numero
unità
Provincia
Periodo attività
CA
CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Annuale
44
6
14
10
7
41
21
4
Stagionale
6
4
4
9
4
2
Non risposto
3
1
5
3
2
21
4
1
Totale
53
7
23
13
13
71
29
7
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia
A.P.* Totale
3
150
1
30
40
4
220
Distribuzione provinciale degli operatori turistici iscritti per periodo di attività
- valori %, provincia = 100
90,0
80,0
70,0
valori %
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
Cagliari
CarboniaIgle s ias
Nuoro
Ogliastra
Oristano
Annuale
Olbia-Te m pio
Stagionale
Sas sari
M edio
Cam pidano
Altra provincia
Totale
Non risposto
Nello specifico, l’attività che risulta essere caratterizzata dal più basso livello di stagionalità è quella
delle agenzie di viaggio. Oltre alle agenzie di viaggio sono presenti altre attività che presentano una
quota percentuale di apertura annuale superiore al 70%, sono questi i casi delle attività di ristorazione,
dei tour operator, delle imprese di trasporto, delle agenzie di servizi e delle imprese di produzione
agroalimentare.
Nella lettura del dato è necessario tener presente che le percentuali di non risposta in alcuni casi
risultano essere elevate.
Sempre rispetto alle diverse tipologie di attività risulta che le imprese di servizi turistici, quelle che si
occupano direttamente del turismo attivo, presentano una componente stagionale pari al 26%, che
potrebbe essere ridotta con l’ulteriore sviluppo di questo mercato nel contesto territoriale sardo.
11
Tavola 5.1 Numero degli operatori turistici iscritti al pre-workshop per tipologia e periodo di
attività – -numero unità
Periodo di attività
Tipologia di attività
Annuale
Stagionale
Non risposto Totale
Agenzia di servizi
28
4
7
39
Agenzia di viaggio
12
3
15
Impresa di trasporto
3
1
4
Impresa di produzione agroalimentare
13
5
18
Impresa produzione artigianato
2
1
3
Impresa servizi turistici
61
25
10
96
Noleggio
9
4
13
Ristorazione
3
1
4
Tour operator
3
1
4
Altro
13
1
1
15
Non risposto
3
2
4
9
Totale
150
40
30
220
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Distribuzione degli operatori turistici iscritti per periodo e tipologia di attività
- valori %, tipologia attività = 100
100,0
90,0
80,0
70,0
valori %
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
Annuale
Stagionale
Totale
Non risposto
Altro
Tour operator
Ristorazione
Noleggio
Impresa servizi
turistici
Impresa produzione
artigianato
Impresa di
produzione
agroalimentare
Impresa di trasporto
Agenzia di viaggio
Agenzia di servizi
0,0
Non ris pos to
L’approfondimento rispetto alle imprese di servizi turistici ripropone in parte quanto riscontrato per la
totalità degli operatori turistici.
In tal senso occorre sottolineare come per le imprese che si occupano direttamente di turismo attivo la
componente stagionale tenda a crescere. A livello territoriale questa crescita è verificata per tutte le
province della Sardegna, anche se risulta essere minima nel caso delle province di Sassari e Cagliari,
e più marcata nel caso della provincia del Medio Campidano. In termini relativi la miglior provincia è
quella di Carbonia Iglesias, dove la componente stagionale è addirittura assente.
12
Tavola 5.1 Numero di imprese di servizi turistici iscritte al pre-workshop per periodo di
attività e provincia - -numero unità
Provincia
Periodo attività
CA CI
NU OG
OR
OT
SS VS
Totale
Annuale
15
2
8
5
2
19
9
1
61
Stagionale
3
3
3
1
12
2
1
25
Non risposto
3
1
1
4
1
10
Totale
21
2
12
8
4
35
12
2
96
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Distribuzione provinciale delle imprese di servizi turistici per periodo di attività
- valori %, provincia = 100
120,0
100,0
valori %
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
Cagliari
CarboniaIgles ias
Nuoro
Oglias tra
Annuale
Oris tano
Stagionale
Olbia-Te m pio
Sas s ari
M edio
Cam pidano
Altra provincia
Non risposto
La componente stagionale interessa soprattutto le imprese di servizi turistici che operano nel
segmento balneare, dell’escursionismo e dell’ippoturismo, invece non risentono della stagionalità le
imprese che operano nei segmenti del golf, dell’incentive e della mountain bike. Sono, comunque solo
in parte, interessati da una limitata componente stagionale, che comunque non va oltre il 25%, i
segmenti del trekking, del cicloturismo e del diving.
Nel complesso la bassa stagionalità che interessa le imprese di servizi turistici mette in evidenza
un’offerta caratterizzata da un alto potenziale in termini di destagionalizzazione del mercato turistico
sardo.
13
Tavola 6.1 Numero delle imprese di servizi turistici iscritte al pre-workshop per
segmento -di turismo attivo in cui operano e per periodo di attività - numero unità
Periodo di attività
Segmento turismo attivo Annuale
Stagionale
Non risposto
Totale
Balneare
1
1
Cicloturismo
3
1
4
Diving
6
2
8
Escursionismo
1
4
5
Generale
9
3
12
Golf
2
2
Incentive
1
1
Ippoturismo
1
2
1
4
Kayak-Canoa
3
3
6
Kite surf
1
1
2
Mountain bike
1
1
Trekking
24
3
3
30
Vela
4
2
1
7
Altro
2
2
1
5
Non risposto
3
2
3
8
Totale
61
25
10
96
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Distribuzione delle imprese di servizi turistici per segmento di turismo attivo in cui operano e
periodo di attività - valori %, segmento turimo attivo = 100
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
10,0
90%
25,0
25,0
25,0
25,0
14,3
10,4
20,0
10,0
37,5
80%
50,0
26,0
50,0
28,6
70%
80,0
100,0
40%
100,0
75,0
75,0
100,0
50,0
0,0
100,0
25,0
80,0
75,0
30%
50,0
20%
40,0
37,5
25,0
20,0
10%
Annuale
Stagionale
Vela
Trekking
Mountain bike
Kite surf
Kayak-Canoa
Ippoturismo
Incentive
Golf
Generale
Escursionismo
Diving
Cicloturismo
0,0
Balneare
0%
63,5
57,1
50,0
Non risposto
50%
40,0
Altro
valori %
60%
Totale
100%
Non ris pos to
2.1.3 Gli operatori turistici e l’ICT
Gli operatori turistici mostrano una buona attitudine verso l’uso delle nuove forme di comunicazione
ICT.
Su 220 operatori turistici 152 dispongono di un sito internet, per una quota pari al 69,1% degli
operatori turistici iscritti.
14
Tavola 7.1 Numero degli operatori turistici iscritti al pre-workshop per disponibilità di un sito internet
e provincia – numero unità
Provincia
Disponibilità sito internet
CA
CI NU
OG
OR
OT
SS
VS
A.P.*
Non hanno un sito internet
11
6
6
9
26
6
3
Hanno un sito internet
42
7
17
7
4
44
23
4
4
Non risposto
1
Totale
53
7
23
13
13
71
29
7
4
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia
Totale
67
152
1
220
Distribuzione degli operatori turistici per disponibilità di un sito internet - valori %
Non ris posto
0,5%
Non hanno un sito internet
30,5%
Hanno un s ito inte rne t
69,1%
Delle 152 realtà che dispongono di un sito internet, 66 unità, per una quota pari al 43,4% dei soggetti
che dispongo di un sito internet, sono imprese di servizi turistici che si occupano direttamente di
turismo attivo.
Di queste 66 realtà, 19 sono localizzate nella provincia di Olbia-Tempio.
15
Tavola 8.1 Numero degli operatori turistici iscritti al pre-workshop che hanno un sito internet per tipologia di attività e
provincia – numero unità
Provincia
Tipologia di attività
CA
CI
NU
OG
OR
OT
Agenzia di servizi
10
3
1
1
1
7
Agenzia di viaggio
3
1
1
5
Altro
4
2
Impresa di trasporto
1
1
Impresa produzione agroalimentare
4
1
Impresa produzione artigianato
1
Impresa servizi turistici
14
2
11
6
2
19
Noleggio
3
1
5
Non risposto
1
2
1
Ristorazione
1
2
Tour operator
1
2
1
Totale
42
7
17
7
4
44
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia
SS
6
2
4
VS
1
A.P.*
2
2
10
2
1
1
23
4
4
Totale
30
14
10
4
5
1
66
10
5
3
4
152
Distribuzione degli operatori turistici che hanno un sito internet per tipologia attività
- valori %
Ris torazione
Non ris posto
2,0%
3,3%
Noleggio
6,6%
Tour operator
2,6%
Agenzia di s ervizi
19,7%
Agenziia di viaggio
9,2%
Altro
6,6%
Im pres a servizi turis tici
43,4%
Im pre sa di trasporto
2,6%
Im pres a produzione
agroalim e ntare
3,3%
Im pres a produzione artigianato
0,7%
La diffusione delle caselle di posta elettronica è più marcata della diffusione dei siti internet. Infatti su
220 operatori turistici, 202, per una quota pari al 92%, dispongono di una casella di posta elettronica.
16
Tavola 9.1 Numero degli operatori turistici iscritti al pre-workshop per disponibilità di una casella di posta
elettronica e provincia – numero unità
Provincia
Disponibilità E-Mail
CA CI NU OG OR OT SS
Non hanno un casella di posta elettronica
5
1
3
2
4
1
Hanno un casella di posta elettronica
48
7
22
10
11
66 28
Non risposto
1
Totale
53
7
23
13
13
71 29
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia
VS
1
6
A.P.*
7
4
4
Totale
17
202
1
220
Distribuzione degli operatori turistici per disponibilità di una casella di posta elettronica - valori %
Non risposto
0,5%
Non hanno un cas ella di posta
e le ttronica
7,7%
Hanno un casella di posta
e le ttronica
91,8%
Dall’analisi della distribuzione per tipologia di attività viene confermato quanto riscontrato nell’analisi
dei dati sulla disponibilità di un sito internet. Infatti la forma di attività dove prevale la disponibilità di
una casella di posta elettronica è quella delle imprese di servizi turistici.
17
Distribuzione degli operatori turistici che hanno una casella di posta elettronica per tipologia di
attività - valori %
Non ris posto
3,5%
Ristorazione
2,0%
Noleggio
6,4%
Tour ope rator
2,0%
Agenzia di s ervizi
17,3%
Age nzia di viaggio
7,4%
Altro
7,4%
Im pre sa di trasporto
2,0%
Im presa produzione
agroalim entare
4,5%
Im pre sa se rvizi turistici
46,5%
Im pre sa produzione artigianato
1,0%
2.1.4 L’uso delle lingue straniere
L’apertura degli operatori turistici alle nuove opportunità offerte dal mercato del turismo attivo, richiede
l’uso di una o più lingue straniere. Infatti è nei paesi stranieri che risiede una grossa quota della
domanda dei differenti segmenti del turismo attivo. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, è
necessario ricordare che nella seconda parte di questo rapporto verranno riportati, per i vari segmenti
che compongono il turismo attivo, due ordini di informazioni: 1) la composizione della domanda sulla
base della provenienza, nazionale ed estera, 2) la composizione della domanda turistica “attiva”
nazionale per regione di provenienza e della domanda turistica “attiva” estera per nazione di
provenienza.
Dall’analisi sulla provenienza dei turisti “attivi” è emersa la necessità di acquisire informazioni relative
all’uso delle lingue straniere da parte degli operatori che compongono l’offerta. Occorre ricordare che
le elaborazioni sull’uso delle lingue straniere si basano su quanto è stato dichiarato dagli operatori al
momento dell’iscrizione al pre-workshop.
Le lingue che gli operatori turistici hanno dichiarato di utilizzare sono: l’inglese, il francese, il tedesco,
lo spagnolo e il russo.
La lingua inglese è parlata da 174 su 220 operatori turistici iscritti. Quindi il 79,1% degli operatori
turistici iscritti parla la lingua inglese.
Particolarmente interessanti sono i dati relativi ai tour operator e alla ristorazione, per le quali la totalità
degli operatori turistici (100%) parla la lingua inglese. Interessante è anche il dato relativo alle imprese
di servizi turistici che nel 90% dei casi usa la lingua inglese.
Le attività che invece non utilizzano la lingua inglese sono quelle relative alla produzione artigiana e a
18
quella agroalimentare. Rispetto al totale degli iscritti della prima forma di attività parla la lingua inglese
il 33% degli operatori turistici, mentre nel secondo caso solo l’11%.
Tavola 10.1 Numero di operatori turistici iscritti al pre-workshop che usano la lingua
inglese per tipologia di attività – numero unità
Tipologia attività
Agenzia di servizi
Agenzia di viaggio
Impresa di trasporto
Impresa di produzione agroalimentare
Impresa produzione artigianato
Impresa servizi turistici
Noleggio
Ristorazione
Tour operator
Altro
Non risposto
Totale
Non parla
7
2
2
16
2
10
1
1
4
45
Lingua inglese
Parla
N.R.
32
13
2
2
1
86
12
4
4
14
4
1
174
1
Totale
39
15
4
18
3
96
13
4
4
15
9
220
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
*N.R.: non risposto
Uso della lingua inglese per specifica tipologia di attività - valori %
120,0
100
100,0
82
90
89
87
100
93
92
79
80,0
valori %
67
60,0
50 50
44 44
40,0
20,0
33
18
20
13
11
10
8
7
0
0
Parla
Totale
Non risposto
Altro
Tour operator
Ristorazione
Noleggio
Impresa servizi
turistici
Impresa produzione
artigianato
Impresa di
produzione
agroalimentare
Impresa di tasporto
Agenzia di viaggio
Agenzia di servizi
0,0
Non parla
Dopo l’inglese la lingua straniera più utilizzata dagli operatori turistici è il francese. Questa lingua è
parlata soprattutto dai tour operator (75%), seguiti dalle agenzie di viaggio (67%) e dalle agenzie di
servizi (59%). Relativamente alle imprese di servizi turistici, che assumono un ruolo particolarmente
importante nello sviluppo del mercato del turismo attivo, vi è un’equa ripartizione tra coloro che usano
e non usano la lingua francese.
Anche in questo caso si conferma la bassa tendenza degli iscritti appartenenti ai settori produttivi
dell’artigianato e dell’agroalimentare a utilizzare poco anche la lingua francese.
19
E’ importante porre in risalto anche il dato della ristorazione dove nessun operatore utilizza il francese.
Uso della lingua francese per specifica tipologia di attività - valori %
120,0
100
100,0
94
75
80,0
75
valori %
67
60,0
67
67
59
56
54
49 49
52
46
46
41
40,0
33
33
33
25
33
25
20,0
6
0
Parla
Totale
Non risposto
Altro
Tour operator
Ristorazione
Noleggio
Impresa servizi
turistici
Impresa produzione
artigianato
Impresa di
produzione
agroalimentare
Impresa di tasporto
Agenzia di viaggio
Agenzia di servizi
0,0
Non parla
Il tedesco risulta essere utilizzato dal 53% delle agenzie di viaggio e dal 50% dei tour operator iscritti.
Negli altri casi emerge uno scarso uso di questa lingua.
Uso della lingua tedesca per specifica tipologia di attività - valori %
120,0
100
100
100,0
100
94
80
77
75
80,0
78
75
valori %
67
60,0
53
50 50
47
40,0
31
24
23
24
20
20,0
11
6
0
0
0
Parla
Totale
Non risposto
Altro
Tour operator
Ristorazione
Noleggio
Impresa servizi
turistici
Impresa produzione
artigianato
Impresa di
produzione
agroalimentare
Impresa di tasporto
Agenzia di viaggio
Agenzia di servizi
0,0
Non parla
Come il tedesco, l’uso della lingua spagnola è poco diffuso. Le attività che utilizzano questa lingua
20
sono quelle dei tour operator (50%), delle agenzie di viaggio (40%), delle agenzie di servizi (38%) e
delle imprese di servizi turistici (35%).
Uso della lingua spagnola per specifica tipologia di attività - valori %
120,0
100
100
100,0
100
94
78
77
80,0
68
valori %
67
62
61
60
60,0
50 50
40,0
38
40
35
33
30
23
20,0
11
6
0
0
0
Parla
Totale
Non risposto
Altro
Tour operator
Ristorazione
Noleggio
Impresa servizi
turistici
Impresa produzione
artigianato
Impresa di
produzione
agroalimentare
Impresa di tasporto
Agenzia di viaggio
Agenzia di servizi
0,0
Non parla
Oltre alle lingue viste finora, alcuni operatori turistici hanno dichiarato di utilizzare la lingua russa.
Questi risultati sono stati inseriti poiché fanno riferimento ad un mercato come quello russo che può
essere definito emergente sul quale è necessario investire.
Il russo è poco utilizzato, e le sole attività in cui solo una piccola parte usa questa lingua sono: la
ristorazione, dove il 25% dei ristoratori iscritti ha dichiarato di utilizzare questa lingua, le agenzie di
viaggio nel 20% dei casi, le agenzie di servizi (8%), le imprese di produzione agroalimentare (6%) e le
imprese di servizi turistici (3%).
21
Uso della lingua russa per specifica tipologia di attività - valori %
120,0
100
100
100,0
100
94
100
100
93
90
92
89
80
75
valori %
80,0
60,0
40,0
25
20
20,0
8
6
0
0
5
3
0
0
0
0
Parla
Totale
Non risposto
Altro
Tour operator
Ristorazione
Noleggio
Impresa servizi
turistici
Impresa produzione
artigianato
Impresa di
produzione
agroalimentare
Impresa di tasporto
Agenzia di viaggio
Agenzia di servizi
0,0
Non parla
2.1.5 Gli operatori turistici e la loro attività nel mercato del turismo
attivo
Dopo aver analizzato gli aspetti generali e gli elementi di supporto all’attività degli operatori turistici, è
stato necessario approfondire alcuni aspetti inerenti la loro operatività rispetto agli specifici segmenti
che costituiscono il mercato del turismo attivo.
Due sono gli aspetti presi in considerazione: 1) propensione degli operatori turistici ad offrire servizi di
accompagnamento ai turisti; 2) servizio di offerta di pacchetti ai diversi segmenti del turismo attivo.
Nella lettura dei dati dichiarati dagli operatori turistici si è tenuto conto di due aspetti:
-
ogni operatore può offrire il servizio di accompagnamento per uno o più segmenti, quindi
l’unità può essere ripetuta
-
nell’erogazione delle due tipologie di servizio si è tenuto conto di tutto l’universo costituito da
220 operatori turistici, infatti è possibile verificare che, anche nel caso delle attività il cui core
business non è rappresentato dal turismo attivo (aspetto che invece risulta essere sempre
valido per le 96 imprese di servizi turistici), vi siano operatori turistici che offrono alcuni servizi
funzionali alle attività tipiche del “turista attivo”.
Secondo le dichiarazioni fornite dagli operatori turistici risulta che il servizio di accompagnamento più
diffuso è quello relativo al trekking. Sono 20 gli operatori turistici che hanno dichiarato di offrire questo
servizio a chi desidera fare trekking. Degno di nota è anche il servizio di accompagnamento relativo
alla mountain bike prestato da 10 operatori turistici.
Lo studio dell’erogazione del servizio di accompagnamento, tenuto conto del contesto territoriale, fa
22
emergere come la provincia di Nuoro assuma un ruolo determinate 1 nel segmento dell’equitazione, del
kayak, della canoa, della speleologia e dell’arrampicata; come la provincia di Olbia-Tempio lo sia nei
segmenti del trekking, della mountain bike, della vela e del diving; mentre la provincia di Cagliari nei
segmenti del cicloturismo e del trekking. Ovviamente l’attività di accompagnamento nei diversi
segmenti del turismo attivo interessa anche le altre province, ma in questi casi abbiamo un numero di
operatori turistici iscritti che risulta essere inferiore alle 3 unità.
Tavola 11.1 Operatori turistici iscritti al pre-workshop per provincia e segmenti del
turismo attivo nei quali accompagnano i turisti – numero unità
Provincia
Segmento turismo attivo CA CI
NU OG OR
OT
SS
VS
Totale
Arrampicata
0
0
3
0
1
2
0
0
6
Cicloturismo
3
0
2
0
1
2
1
0
9
Diving
0
0
0
0
1
4
1
0
6
Equitazione
1
0
2
0
1
1
1
0
6
Golf
2
0
0
0
2
1
0
0
5
Kayak-Canoa
1
0
4
0
0
2
1
1
9
Kitesurf
0
0
0
0
1
0
1
0
2
Motonautica
0
0
1
0
1
0
0
0
2
Mountain Bike
2
0
2
0
1
3
1
1
10
Parapendio
0
0
1
0
1
0
0
0
2
Pesca sportiva
0
0
0
0
1
1
0
0
2
Sci
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Sci nautico
0
0
0
0
1
0
0
0
1
Skateboarding
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Speleologia
1
0
4
1
1
0
0
0
7
Surf
0
0
1
0
1
0
0
0
2
Trekking
3
0
4
2
1
7
1
2
20
Vela
2
1
1
0
1
3
1
0
9
Windsurf
0
0
0
0
1
0
1
0
2
Altro
6
0
4
1
1
8
2
0
22
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
1
Le province assunte come riferimento hanno per i segmenti messi in risalto un numero di operatori uguale o superiore alle 3
unità
23
Quota degli operatori turistici che offrono servizi di accompagnamento rispetto al numero totale di operatori turistici
iscritti - valori %
10,0
Altro
0,9
Windsurf
4,1
Ve la
9,1
Trek k ing
0,9
Surf
3,2
Spe le ologia
Sk ateboarding
0,0
0,5
Sci nautico
Sci
0,0
Pe s cas portiva
0,9
Parape ndio
0,9
4,5
M ountain Bike
M otonautica
0,9
Kite surf
0,9
4,1
Kayak -Canoa
2,3
Golf
Equitazione
2,7
Diving
2,7
4,1
Cicloturis m o
2,7
Arram picata
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
valori %
Oltre al servizio di accompagnamento si è provveduto a raccogliere informazioni anche sul servizio di
offerta di pacchetti turistici per specifico segmento del turismo attivo.
L’offerta di pacchetti turistici assume un particolare rilievo soprattutto nel trekking: 22 operatori offrono
pacchetti turistici nei quali il trekking costituisce il mezzo di visita del territorio.
Dopo il trekking, assume una particolare importanza l’offerta di pacchetti turistici relativi alla vela, con
13 operatori turistici, al cicloturismo, al diving, al kayak, alla canoa e alla mountain bike ciascuno
offerto da 11 operatori turistici. Anche nel campo dell’equitazione sono 10 gli operatori che offrono dei
pacchetti turistici.
Dalla distribuzione del numero degli iscritti, rispetto all’offerta di pacchetti turistici tematici, emerge che
il maggior numero degli operatori che si occupa di predisporre e offrire pacchetti turistici tematici
conduce la propria attività nella provincia di Olbia-Tempio.
Altro aspetto interessante è fornito dalla valutazione del grado di copertura del servizio su base
provinciale rispetto agli specifici segmenti del turismo attivo. In tal senso è possibile affermare che
nella provincia di Olbia-Tempio, cosi come in quella di Cagliari e Oristano, vengono offerti pacchetti
turistici tematici che coprono gran parte dei segmenti considerati. Anche le province di Sassari e
Nuoro presentano un buon grado di copertura che comunque risulta essere più limitato rispetto alle
province sopraccitate.
24
Tavola 12.1. Operatori turistici iscritti al pre-workshop per provincia e segmenti del
turismo attivo per i quali si offrono dei pacchetti turistici tematici – numero unità
Provincia
Segmento turismo attivo
CA
CI
NU OG
OR
OT
SS
VS Totale
Arrampicata
2
0
1
0
1
3
0
1
8
Cicloturismo
2
0
2
0
1
4
2
0
11
Diving
1
0
0
0
1
6
2
1
11
Equitazione
2
0
2
0
1
2
2
1
10
Golf
2
0
0
0
1
3
1
0
7
Kayak-Canoa
2
0
3
0
0
3
2
1
11
Kitesurf
1
0
0
0
1
1
1
0
4
Motonautica
0
0
0
0
1
1
0
1
3
Mountain Bike
1
0
3
0
1
4
2
0
11
Parapendio
1
0
0
0
1
1
0
0
3
Pesca sportiva
0
0
0
0
0
1
0
0
1
Sci
1
0
0
0
0
0
0
0
1
Sci nautico
0
0
0
0
1
1
0
0
2
Skateboarding
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Speleologia
2
0
3
0
1
2
0
0
8
Surf
1
0
0
0
1
1
0
0
3
Trekking
4
0
4
1
1
7
3
2
22
Vela
4
1
1
0
1
4
2
0
13
Windsurf
1
0
0
0
1
1
1
0
4
Altro
3
0
3
1
2
6
2
0
17
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Quota degli operatori turistici che offrono pacchetti turistici tematici rispetto al numero totale di operatori turistici iscritti valori %
7,7
Altro
1,8
Windsurf
5,9
Ve la
10,0
Trek k ing
1,4
Surf
3,6
Spe le ologia
Sk ateboarding
0,0
0,9
Sci nautico
Sci
0,5
Pe s cas portiva
0,5
1,4
Parape ndio
5,0
M ountain Bike
1,4
M otonautica
1,8
Kite surf
5,0
Kayak -Canoa
3,2
Golf
4,5
Equitazione
5,0
Diving
5,0
Cicloturis m o
3,6
Arram picata
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
valori %
25
2.2 Le strutture ricettive
Con il termine strutture ricettive vengono inquadrate quelle attività economiche presso le quali
possono soggiornare i turisti.
Le strutture prese in considerazione sono quelle indicate nella Legge Regionale n.22 /1984, e Legge
Regionale n.27 /1993. Nel dettaglio:
-
Agriturismo
-
Albergo
-
Albergo diffuso
-
Albergo residenziale
-
Albergo rurale
-
Campeggio
-
Bed and breakfast
-
Casa o appartamento per vacanze
-
Casa per ferie
-
Esercizio di affitta camere
-
Ostello per la gioventù
-
Residence
-
Villaggio albergo
-
Villaggio turistico
2.2.1 La consistenza delle strutture ricettive
Sono 172 le strutture ricettive che si sono iscritte al pre-workshop.
Gli alberghi, con 80 strutture, costituiscono il 46,5% delle strutture ricettive totali iscritte, con il 41,3%
di queste strutture localizzate nella provincia di Olbia Tempio.
I bed and breakfast e gli agriturismi, rispettivamente con 36 e 24 unità iscritte, costituiscono il 20,9% e
il 14% delle strutture ricettive iscritte.
Occorre evidenziare come le altre tipologie di struttura non vadano mai oltre la quota del 3% del totale
delle strutture iscritte. Ciò dimostra l’alta funzionalità di queste tre tipologie di struttura rispetto al
26
mercato turistico in oggetto.
Tavola 1.2 Numero di operatori iscritti al pre-workshop per tipologia di struttura ricettiva e
provincia - numero unità
Provincia
Tipologia struttura
CA CI NU OG OR OT SS VS Totale
Agriturismo
2
4
13
4
1
24
Albergo
15
5
9
3
6
39
2
1
80
Albergo diffuso
2
2
4
Albergo residenziale
2
1
1
4
Albergo rurale
1
2
3
Bed and breakfast
6
5
5
1
9
10
36
Campeggio
1
3
1
5
Casa o appartamento per vacanze
2
2
4
Casa per ferie
3
3
Esercizio di affitta camere
1
1
2
Ostello per la gioventù
1
1
Residence
1
1
Villaggio albergo
1
1
Villaggio turistico
1
1
2
4
Totale
31
10
19
4
10
71
25
2
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Distribuzione delle strutture iscritte per tipologia di struttura ricettiva - valori %
Oste llo pe r la giove ntù
1%
Es e rcizio di affitta cam ere
1%
Cas a pe r fe rie
2%
Cas a o appartam e nto per vacanze
2%
Cam pe ggio
3%
Re side nce
1%
Villaggio albergo
1%
Villaggio turistico
2%
Agriturism o
14%
Bed and bre ak fas t
21%
Albe rgo rurale
2%
Albergo
46%
Albergo re s ide nziale
2%
Albergo diffuso
2%
27
Distribuzione provinciale delle strutture ricettive iscritte - valori %
Sassari
15%
Medio Campidano
1%
Cagliari
18%
Carbonia-Iglesias
6%
Nuoro
11%
Olbia-Tempio
41%
Oristano
6%
Ogliastra
2%
Relativamente alla localizzazione geografica, è emerso che su 120 strutture iscritte, il 69,8% è
localizzato in prossimità delle zone costiere e solo il 26,2% presso le zone interne o montane.
Tavola 2.2 Numero delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per
localizzazione geografica - e provincia – numero unità
Provincia
Localizzazione CA
CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Totale
Mare
24
9
5
2
7
52
19
2
120
Montagna
4
13
2
3
18
5
45
Non risposto
3
1
1
1
1
7
Totale
31
10
19
4
10
71
25
2
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre
09
28
Distribuzione delle strutture ricettive iscritte per localizzazione geografica
- valori %
Non risposto
4%
Montagna
26%
M are
70%
Nel complesso si verifica uno sbilanciamento dell’ubicazione delle strutture ricettive a favore delle
zone costiere, anche se a livello provinciale questa particolare condizione non è sempre verificata.
Infatti mentre nella provincia dell’Ogliastra c’è un’equa distribuzione delle strutture ricettive fra zone
interne e zone costiere, nella provincia di Nuoro si verifica l’opposto: il 68,4% delle strutture ricettive
iscritte si trova in zone montane, mentre solo il 26,3% si trova nella zona costiera della provincia.
Tavola 3.2 Quota delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per localizzazione
geografica, rispetto al totale delle strutture ricettive iscritte per provincia - valori %,
totale strutture ricettive iscritte per provincia = 100
Provincia
Localizzazione CA
CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Totale
Mare
77,4 90,0 26,3
50,0
70,0
73,2 76,0 100,0
69,8
Montagna
12,9 0,0
68,4
50,0
30,0
25,4 20,0
0,0
26,2
Non risposto
9,7 10,0
5,3
0,0
0,0
1,4
4,0
0,0
4,1
Totale
100 100
100
100
100
100
100
100
100
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
29
Distribuzione provinciale delle strutture ricettive iscritte per localizzazione geografica
- valori %, provincia = 100
120,0
100,0
valori %
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
Cagliari
CarboniaIgle s ias
Nuoro
Oglias tra
Mare
Oris tano
Montagna
Olbia-Te m pio
Sass ari
M edio
Cam pidano
Totale
Non risposto
L’approfondimento dell’analisi della localizzazione sulla base della specifica tipologia di struttura
evidenzia come, anche rispetto alle varie forme di struttura, vi sia sempre uno sbilanciamento delle
strutture ricettive iscritte a favore delle zone costiere.
In certi casi si registra proprio un’assenza totale di strutture nelle zone montane. Solo nel caso della
tipologia “Albergo diffuso” si registra una equa ripartizione delle strutture tra zone costiere e zone
montane.
Tavola 4.2 Numero delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per tipologia e
localizzazione geografica - - numero unità
Localizzazione
Tipologia struttura
Mare
Montagna Non risposto Totale
Agriturismo
9
12
3
24
Albergo
61
18
1
80
Albergo diffuso
2
2
4
Albergo residenziale
4
4
Albergo rurale
2
1
3
Bed and breakfast
22
11
3
36
Campeggio
5
5
Casa o appartamento per vacanze
4
4
Casa per ferie
2
1
3
Esercizio di affitta camere
2
2
Ostello per la gioventù
1
1
Residence
1
1
Villaggio albergo
1
1
Villaggio turistico
4
4
Totale
120
45
7
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al Workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
30
Tavola 5.2 Quota delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per
localizzazione geografica, rispetto al totale delle specifiche tipologie di struttura –
valori %, totale strutture per tipologia = 100
Localizzazione
Tipologia struttura
Mare
Montagna Non risposto Totale
Agriturismo
37,5
50,0
12,5
100
Albergo
76,3
22,5
1,3
100
Albergo diffuso
50,0
50,0
0,0
100
Albergo residenziale
100,0
0,0
0,0
100
Albergo rurale
66,7
33,3
0,0
100
Bed and breakfast
61,1
30,6
8,3
100
Campeggio
100,0
0,0
0,0
100
Casa o appartamento per vacanze
100,0
0,0
0,0
100
Casa per ferie
66,7
33,3
0,0
100
Esercizio di affitta camere
100,0
0,0
0,0
100
Ostello per la gioventù
100,0
0,0
0,0
100
Residence
100,0
0,0
0,0
100
Villaggio albergo
100,0
0,0
0,0
100
Villaggio turistico
100,0
0,0
0,0
100
Totale
69,8
26,2
4,1
100
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre
09
Distribuzione delle strutture ricettive iscritte per tipologia e localizzazione geografica - valori %
100%
1,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
8,3
12,5
4,1
22,5
33,3
80%
50,0
26,2
50,0
valori %
60%
33,3
30,6
100
40%
100
100
100
100
100
100
100
76
67
70
67
61
50
20%
38
Mare
Montagna
Totale
Villaggio turistico
Villaggio albergo
Residence
Ostello per la
gioventù
Esercizio di affitta
camere
Casa per ferie
Casa o appartamento
per vacanze
Campeggio
Bed and breakfast
Albergo rurale
Albergo residenziale
Albergo diffuso
Albergo
Agriturismo
0%
Non risposto
Anche nel caso delle strutture ricettive sono state raccolte le iscrizioni di altre 26 unità dopo la
scadenza dei termini, durante la due giorni dell’evento. Il 61% circa di queste iscrizioni (16 unità) sono
costituite da strutture alberghiere, mentre secondo la localizzazione geografica risulta che il 58% circa
di queste iscrizioni fa riferimento a strutture localizzate nella provincia di Olbia-Tempio.
31
Tavola 6.2. Numero delle strutture ricettive iscritte il giorno del pre-workshop
per tipologia di struttura e provincia - numero unità
Provincia
Tipologia
CI
NU
OG
OT
SS
N.R.
Totale
Agriturismo
1
1
2
Albergo
1
3
1
11
16
Bed d breakfast
2
1
1
1
5
Campeggio
1
1
Villaggio albergo
1
1
Villaggio turistico
1
1
Totale
1
6
1
15
2
1
26
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4
Dicembre 09
N.R.: non risposto
2.2.2 Il periodo di apertura delle attività
Altro elemento importante nell’analisi delle caratteristiche delle strutture ricettive iscritte al preworkshop è il periodo di apertura.
Dai dati rilevati risulta che 91 strutture ricettive su 172, tengono aperte le loro strutture durante tutto
l’arco dell’anno. Quindi oltre il 50% della capacità ricettiva consente di supportare un flusso turistico
capace di incidere sulla destagionalizzazione della stagione turistica.
Tavola 7.2 Numero strutture ricettive iscritte al pre-workshop per periodo di apertura e
provincia - numero unità
Provincia
Periodo apertura
CA
CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Totale
Annuale
13
7
10
2
7
32
18
2
91
Stagionale
17
3
7
2
3
39
7
78
Non risposto
1
2
3
Totale
31
10
19
4
10
71
25
2
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
A livello provinciale la stagionalità nell’apertura delle strutture ricettive riguarda soprattutto le province
di Cagliari ed Olbia-Tempio: la componente stagionale è superiore alla componente annuale. Buona la
situazione nelle province di Carbonia Iglesias, dell’Ogliastra e di Sassari dove la componente annuale
registra percentuali non inferiori al 70%.
32
Tavola 8.2 Quota delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per periodo di
apertura, rispetto al totale delle strutture ricettive iscritte per provincia - valori %, totale
strutture ricettive per provincia = 100
Provincia
Periodo apertura
CA
CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Totale
Annuale
41,9 70,0 52,6
50,0
70,0 45,1 72,0
100,0
52,9
Stagionale
54,8 30,0 36,8
50,0
30,0 54,9 28,0
0,0
45,3
Non risposto
3,2
0,0
10,5
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
1,7
Totale
100
100
100
100
100
100
100
100
100
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Quota provinciale delle strutture ricettive per periodo di apertura - valori %, provincia =100
100%
3,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
1,7
10,5
30,0
28,0
30,0
80%
50,0
45,3
54,9
36,8
54,8
valori %
60%
100,0
40%
70,0
52,6
20%
72,0
70,0
52,9
50,0
45,1
41,9
Annuale
Stagionale
Totale
Medio Campidano
Sassari
Olbia-Tempio
Oristano
Ogliastra
Nuoro
Carbonia-Iglesias
Cagliari
0%
Non risposto
L’approfondimento rispetto alle specifiche tipologie di struttura, evidenzia come la componente
stagionale interessi soprattutto le strutture alberghiere, mentre le strutture agrituristiche e i bed and
breakfast risultano risentire meno della stagionalità.
33
Tavola 9.2 Numero delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per tipologia di
struttura e periodo di apertura - numero unità
Periodo apertura
Tipologia struttura
Annuale
Stagionale Non risposto
Totale
Agriturismo
18
6
24
Albergo
34
45
1
80
Albergo diffuso
3
1
4
Albergo residenziale
4
4
Albergo rurale
2
1
3
Bed and breakfast
26
9
1
36
Campeggio
5
5
Casa o appartamento per vacanze
3
1
4
Casa per ferie
3
3
Esercizio di affitta camere
1
1
2
Ostello per la gioventù
1
1
Residence
1
1
Villaggio albergo
1
1
Villaggio turistico
3
1
4
Totale
91
78
3
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Quota delle strutture ricettive per periodo di apertura
- valori %, tipologia struttura ricettiva = 100
100%
0,0
1,3
25,0
0,0
0,0
2,8
25,0
33,3
80%
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
25,0
25,0
0,0
1,7
25,0
45,3
50,0
56,3
100,0
75,0
66,7
100,0
75,0
Annuale
Stagionale
52,9
0,0
0,0
Residence
Villaggio albergo
Villaggio turistico
0,0
Ostello per la
gioventù
Casa per ferie
Albergo rurale
0,0
Casa o appartamento
per vacanze
0,0
Campeggio
0,0
Albergo residenziale
Albergo diffuso
Albergo
100,0
50,0
0%
Agriturismo
100,0
75,0
72,2
42,5
20%
100,0
Esercizio di affitta
camere
75,0
Bed and breakfast
40%
100,0
Totale
valori %
60%
Non risposto
2.2.3 Le strutture ricettive e l’ICT
Alla localizzazione e al periodo di apertura deve necessariamente essere accostata l’analisi della
propensione delle strutture ricettive all’impiego delle nuove forme di comunicazione ICT.
Per questo si è chiesto alle strutture ricettive iscritte al pre-workshop se dispongono di un sito internet
e di una casella di posta elettronica.
Delle 172 strutture iscritte, 150 unità pari all’87,2% del totale delle strutture ricettive iscritte, hanno
34
dichiarato di disporre di un sito internet. A livello provinciale si registra una situazione ottimale nei casi
delle province del Medio Campidano, di Oristano e dell’Ogliastra dove la totalità delle strutture ricettive
iscritte ha dichiarato di disporre di un sito internet. Occorre comunque mettere in risalto che nelle
restanti province si registrano delle quote in linea con quella che è la tendenza complessiva, con
l’eccezione delle province di Nuoro e di Carbonia Iglesias nelle quali il 78,9% e il 70% delle strutture
ha dichiarato di disporre di un sito internet.
Tavola 9.2 Numero delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per disponibilità di
un sito internet e provincia -- numero unità
Provincia
Disponibilità sito internet
CA CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Totale
Non hanno un sito internet
3
3
4
9
3
22
Hanno un sito internet
28
7
15
4
10
62
22
2
150
Totale
31
10
19
4
10
71
25
2
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
Quota delle strutture ricettive per disponibilità di un sito internet - valori %, provincia = 100t
120,0
100,0
valori %
80,0
60,0
40,0
20,0
Hanno un sito internet
Medio Campidano
Sassari
Olbia-Tempio
Oristano
Ogliastra
Nuoro
Carbonia-Iglesias
Cagliari
0,0
Non hanno un sito internet
Per quanto riguarda la disponibilità di una casella di posta elettronica la situazione può essere definita
ottimale. Su 172 strutture iscritte, 171 hanno dichiarato di disporre di una casella di posta elettronica.
35
Tavola 10.2 Numero delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop per
disponibilità di una casella di posta elettronica e provincia - numero unità
Provincia
Disponibilità casella E-Mail
CA CI NU OG OR OT SS VS Totale
Non hanno un casella E-Mail
1
1
Hanno una casella E-Mail
30 10 19
4
10
71 25
2
171
Totale
31 10 19
4
10
71 25
2
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre
09
2.2.4 L’uso delle lingue straniere
Lo sviluppo del turismo attivo nell’isola non può prescindere dall’impiego delle lingue straniere in
quelle che per definizione sono le strutture atte ad ospitare i turisti, italiani e stranieri, durante il loro
soggiorno nell’isola. Infatti il mercato turistico è composto da una clientela che sotto il profilo della
provenienza geografica è abbastanza eterogeneo. Questa eterogeneità trova conferma, oltre che nei
dati sulla composizione della domanda turistica, anche nelle informazioni fornite dagli esperti dei
differenti segmenti secondo i quali ad una componente nazionale va accostata la componente
costituita dagli arrivi e dalle presenze internazionali che assume un grosso rilievo nell’ambito del
mercato del turismo attivo.
Da ciò nasce la necessità di analizzare la propensione delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop
all’utilizzo delle lingue straniere. Le lingue prese in considerazione sono: l’inglese, il francese, il
tedesco, lo spagnolo e il russo.
Dall’analisi delle informazioni fornite dagli operatori emerge che la lingua inglese è parlata in 153
strutture ricettive: l’89% delle strutture ricettive totali iscritte al pre-workshop.
Tavola 11.2 Numero delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop
che usano la lingua inglese per tipologia di struttura – numero unità
Tipologia
Agriturismo
Albergo
Albergo diffuso
Albergo residenziale
Albergo rurale
Bed and breakfast
Campeggio
Casa o appartamento per vacanze
Casa per ferie
Esercizio di affitta camere
Ostello per la gioventù
Residence
Villaggio albergo
Villaggio turistico
Totale
Lingua inglese
Non parla
Parla
Totale
7
17
24
2
78
80
1
3
4
4
4
3
3
9
27
36
5
5
4
4
3
3
2
2
1
1
1
1
1
1
4
4
19
153
172
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop
Olbia 3/4 Dicembre 09
36
L’approfondimento rispetto alle specifiche tipologie di struttura fa emergere la diffusione dell’uso della
lingua inglese anche rispetto alle specifiche forme di soggiorno. Solo in alcuni casi emergono delle
quote inferiori al 100%, è questo il caso dell’albergo diffuso, dell’agriturismo e del bed and breakfast,
anche se le loro quote non assumono mai valori del inferiori al 70%.
Uso della lingua inglese per specifica tipologia di struttura ricettiva - valori %
120
100
98
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
89
75
80
valori %
71
75
60
40
29
25
25
20
0
0
0
0
0
0
Ostello per la
gioventù
0
Esercizio di affitta
camere
11
3
0
0
0
Parla
Totale
Villaggio turistico
Villaggio albergo
Residence
Casa per ferie
Casa o appartamento
per vacanze
Campeggio
Bed and breakfast
Albergo rurale
Albergo residenziale
Albergo diffuso
Albergo
Agriturismo
0
Non parla
L’uso della lingua inglese deve necessariamente essere accompagnato dall’uso di altre lingue
straniere, per questo - come detto in precedenza - si è provveduto a valutare il grado di diffusione del
francese, del tedesco, dello spagnolo e del russo.
Il francese viene parlato nel 79% delle strutture. Rispetto alle specifiche tipologie di struttura non si
verifica una condizione uniforme come quella che caratterizza la lingua inglese. In tal senso è buono il
dato relativo alle strutture alberghiere e ai villaggi turistici. Visto il loro ruolo, rispetto allo sviluppo di un
mercato come quello del turismo attivo, è particolarmente interessante anche il dato relativo ai
campeggi, alle strutture agrituristiche e ai bed and breakfast dove il francese viene parlato nell’80%,
75% e nel 58,3% del totale delle rispettive strutture ricettive.
37
Uso della lingua francese per specifica tipologia di struttura ricettiva - valori %
120
100
100
100
100
100
100
91
80
80
75
75
79
75
valori %
67
67
58
60
50 50
42
40
33
25
33
25
25
21
20
20
9
0
0
0
0
0
Parla
Totale
Villaggio turistico
Villaggio albergo
Residence
Ostello per la
gioventù
Esercizio di affitta
camere
Casa per ferie
Casa o appartamento
per vacanze
Campeggio
Bed and breakfast
Albergo rurale
Albergo residenziale
Albergo diffuso
Albergo
Agriturismo
0
Non parla
Per quanto riguarda la lingua tedesca risulta essere diffusa soprattutto nelle strutture alberghiere, nei
villaggi turistici e nei residence. In strutture come agriturismi e bed and breakfast, questa lingua è
quasi assente, mentre nelle case per ferie, negli esercizi di affittacamere e negli ostelli della gioventù
è addirittura del tutto assente.
Uso della lingua tedesca per specifica tipologia di struttura ricettiva - valori %
120
100
96
100
100
100
100
100
86
75
80
75
valori %
70
67
60
55
60
50 50
50 50
45
40
40
33
30
25
25
20
0
0
0
Ostello per la
gioventù
4
Esercizio di affitta
camere
14
0
0
Parla
Totale
Villaggio turistico
Villaggio albergo
Residence
Casa per ferie
Casa o appartamento
per vacanze
Campeggio
Bed and breakfast
Albergo rurale
Albergo residenziale
Albergo diffuso
Albergo
Agriturismo
0
Non parla
Lo spagnolo presenta una condizione simile a quella della lingua tedesca. Questa lingua è utilizzata
nelle strutture alberghiere, nei villaggi vacanza e nei residence. Come nel caso del tedesco è quasi
assente negli agriturismo e nei bed and breakfast, assente del tutto negli ostelli della gioventù, ma, a
differenza del tedesco, viene utilizzata nelle case per ferie e negli esercizi di affittacamere.
38
Uso della lingua spagnola per specifica tipologia di struttura ricettiva - valori %
120
100
100
100
100
100
100
80
79
80
75
75
75
75
valori %
67
62
60
49
51
50 50
38
40
33
25
21
25
25
25
20
20
0
0
0
0
0
Parla
Totale
Villaggio turistico
Villaggio albergo
Residence
Ostello per la
gioventù
Esercizio di affitta
camere
Casa per ferie
Casa o appartamento
per vacanze
Campeggio
Bed and breakfast
Albergo rurale
Albergo residenziale
Albergo diffuso
Albergo
Agriturismo
0
Non parla
L’analisi delle informazioni fornite sull’impiego della lingua russa, mostra una condizione che per certi
versi è nota. Si è comunque provveduto ad analizzare i dati per mettere in risalto il suo flebile uso.
Questa lingua viene utilizzata nell’8% delle strutture alberghiere e nel 25% dei villaggi turistici, mentre
è completamente assente nelle altre tipologie di struttura ricettiva.
È comunque possibile prevedere che il suo uso crescerà con il crescere dei flussi turistici provenienti
dal mercato russo.
39
Uso della lingua russa per specifica tipologia di struttura ricettiva - valori %
120
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
96
93
75
valori %
80
60
40
25
20
0
0
0
0
0
0
0
0
Ostello per la
gioventù
0
Esercizio di affitta
camere
8
0
0
4
0
Parla
Totale
Villaggio turistico
Villaggio albergo
Residence
Casa per ferie
Casa o appartamento
per vacanze
Campeggio
Bed and breakfast
Albergo rurale
Albergo residenziale
Albergo diffuso
Albergo
Agriturismo
0
Non parla
2.2.5 Le strutture ricettive e il turismo attivo
Dopo aver analizzato i principali aspetti relativi alle strutture ricettive, è necessario inquadrare la loro
distribuzione rispetto ai principali segmenti che caratterizzano il mercato del turismo attivo.
Si è provveduto ad estrapolare, dalle informazioni fornite dagli iscritti al pre-workshop, la vocazione
indicata dalle differenti tipologie di struttura rispetto ai differenti segmenti del turismo attivo.
Rispetto alla totalità delle strutture ricettive iscritte al pre-workshop prevalgono quelle specializzate
nell’accogliere turisti dei segmenti del cicloturismo, dell’equitazione e del trekking. Il 20% delle
strutture ricettive investe o promuove attività inerenti il cicloturismo, questa quota si riduce al 19% nel
caso dell’equitazione e al 15% nel caso del trekking.
40
Quota delle strutture ricettive per specifica vocazione, rispetto al totale degli strutture ricettive iscritte
- valori %
1
SKATEBOARDING
2
SCI NAUTICO
3
M OTONAUTICA
KAYAK CANOA
5
GOLF
5
6
PARAPENDIO
8
KITESURF
8
valori %
DIVING
9
VELA
10
SPELEOLOGIA
10
M TB
11
WINDSURF
12
ARRAM PICATA
15
TREKKING
19
EQUITAZIONE
20
CICLOTURISM O
0
5
10
15
20
25
L’analisi rispetto alle specifiche tipologie di struttura fa emergere una differente specializzazione
rispetto ai diversi segmenti di domanda del mercato del turismo attivo.
È comunque necessario sottolineare che nel presente rapporto viene evidenziata la vocazione, o
meglio la specializzazione, di quelle classi tipologiche le cui iscrizioni presentano una certa
numerosità. Sulla base di questo criterio sono state prese in considerazione le strutture agrituristiche,
quelle alberghiere e i bed and breakfast.
Le strutture agrituristiche hanno dichiarato avere una vocazione per il cicloturismo, l’equitazione e il
trekking: il 33% del totale delle strutture agrituristiche ha dichiarato di promuovere o investire su questi
segmenti.
Le attività agrituristiche mostrano comunque una forte polivalenza rispetto ai diversi segmenti del
turismo attivo. Infatti, sempre in termini di vocazione, presentano delle discrete quote anche nei
confronti dell’’arrampicata (12%), del windsurf (11%), della mountain bike (10%), della speleologia
(10%) e della vela (9%).
41
Quota delle strutture "Agriturismo" per specifica vocazione, rispetto al totale degli agriturismo iscritti
- valori %
0
valori %
SKATEBOARDING
SCI NAUTICO
4
M OTONAUTICA
4
KAYAK CANOA
4
GOLF
4
PARAPENDIO
8
KITESURF
8
DIVING
8
VELA
13
SPELEOLOGIA
13
M TB
13
17
WINDSURF
21
ARRAM PICATA
TREKKING
33
EQUITAZIONE
33
33
CICLOTURISM O
0
5
10
15
20
25
30
35
Il 13% delle strutture alberghiere ha una vocazione per il trekking e il cicloturismo e si occupa della
promozione di tutta una serie di attività collaterali. Queste strutture oltre che per l’equitazione e per la
mountain bike, mostrano una vocazione anche per i segmenti del turismo attivo da praticare in un
ambiente marino come la canoa, la vela e il windsurf.
Quota delle strutture "Alberghiere" per specifica vocazione, rispetto al totale delle strutture ricettive
alberghiere iscritte - valori %
SKATEBOARDING
0
M OTONAUTICA
0
1
valori %
SCI NAUTICO
SPELEOLOGIA
3
PARAPENDIO
3
GOLF
3
KITESURF
6
ARRAM PICATA
6
WINDSURF
8
VELA
8
M TB
9
KAYAK CANOA
9
EQUITAZIONE
9
DIVING
9
11
TREKKING
13
CICLOTURISM O
0
2
4
6
8
10
12
14
Come le strutture alberghiere, anche i bed and breakfast presentano una vocazione per il trekking e il
cicloturismo. Però a differenza delle strutture alberghiere, le quote relative alle strutture bed and
42
breakfast, vocate a queste due forme di attività, risultano essere molto più alte: il 28%. È come se per
questa tipologia di struttura si potesse parlare di una vera e propria specializzazione rispetto a questi
due segmenti del turismo attivo.
Dallo studio dei bed and breakfast emerge anche un discreto interesse per l’arrampicata (17%) e
l’equitazione (14%), il diving, la mountain bike, il parapendio e la vela (11%).
valori %
Quota delle strutture "Bed and breakfast" per specifica vocazione, rispetto al totale delle strutture
bed and breakfast iscritte - valori %
M OTONAUTICA
3
KAYAKCANOA
3
WINDSURF
6
SPELEOLOGIA
6
SKATEBOARDING
6
SCI NAUTICO
8
KITESURF
8
GOLF
8
VELA
11
PARAPENDIO
11
M TB
11
DIVING
11
14
EQUITAZIONE
17
ARRAM PICATA
28
TREKKING
28
CICLOTURISM O
0
5
10
15
20
25
30
43
2.3 Enti e associazioni
Con il termine enti e associazioni vengono inquadrati quei soggetti la cui attività consente di creare o
migliorare, direttamente o indirettamente, quelle condizioni di contesto che favoriscono lo sviluppo del
mercato del turismo attivo.
Questa classe di soggetti può essere scomposta in:
-
enti o associazioni di natura pubblica
-
enti o associazioni di natura privata
L’azione di questa tipologia di soggetti produce delle esternalità positive rispetto allo sviluppo di un
mercato estremamente attento ed esigente in termini di:
-
dotazione infrastrutturale del territorio
-
tutela ambientale
-
conservazione e tutela del patrimonio culturale materiale e immateriale
-
valorizzazione e tutela delle produzioni tipiche.
2.3.1 La consistenza di enti e associazioni
Al pre-workshop si sono iscritti 193 soggetti distinti tra enti e associazioni varie. Il 67,9% è costituito da
enti o associazioni private mentre la restante quota (32,1%) da soggetti di natura pubblica (regione,
provincia, comuni, ecc.).
Le amministrazioni comunali con 30 unità, costituiscono il 15,5% del totale degli enti o associazioni
iscritti al pre-workshop.
Particolarmente interessante è il dato relativo alle differenti forme di associazione che, con 70 unità
iscritte, rappresentano circa il 36,3% del totale degli enti e delle associazioni iscritte2.
2
Associazioni culturali (8,8%), Associazioni di categoria (8,8%), Associazioni di promozione turistica (7,8%), Associazioni
sportive (10,9%),
44
Enti e associazioni per tipologia e status di appartenenza - numero unità
40
35
30
Numero unità
25
20
15
10
5
Privato
Non risposto
Altro
Onlus
Università
STL
Gal
Unione di comuni
Comune
Provincia
Regione
Ente parco regionale
Ente parco nazionale
Centro di ricerca
Associazione tutela
ambientale
Associazione
sportiva
Associazione
promozione turistica
Associazione di
categoria
Associazione
culturale
0
Pubblico
Quota degli enti e delle associazioni iscritte al pre-workshop per classe tipologica, rispetto al totale
degli enti e delle associazioni iscritte - valori %
Ass ociazione culturale
9%
Non ris pos to
13%
As s ociazione di cate goria
9%
Altro
22%
As sociazione prom ozione
turistica
8%
As sociazione s portiva
11%
Onlus
1%
Ass ociazione tutela am bientale
1%
Com une
16%
Unive rs ità
2%
STL
1%
Gal
1%
Centro di rice rca
2%
Ente parco nazionale
1%
Unione di com uni
1%
Provincia
2%
Re gione
3%
Ente parco re gionale
1%
Il dato sulla distribuzione provinciale degli enti e delle associazioni iscritte al pre-workshop mostra
come, con 105 unità, oltre la metà degli enti e delle associazioni, provengano dalle province di Cagliari
(28%) e di Olbia Tempio (26,4%). La restante quota è distribuita tra le altre province, tra le quali
assumono un certo rilievo le iscrizioni delle province di Sassari (12,4%), Oristano (10,9%) e Nuoro
8,8%.
45
Distribuzione degli enti e delle associazioni iscritte al pre-workshop per provincia di provenienza valori %
Altra provincia
1%
M e dio Cam pidano
2%
Non ris pos to
1%
Sas s ari
12%
Cagliari
29%
Olbia-Te m pio
26%
Carbonia-Igle s ias
5%
Oglias tra
4%
Oris tano
11%
Nuoro
9%
Durante la due giorni dell’evento si sono iscritte 52 unità distinte tra enti e associazioni.
Il 43% circa degli enti e delle associazioni iscritte è rappresentato da amministrazioni comunali e da
rappresentati dell’amministrazione regionale (assessorati). Inoltre il 65% circa di questi soggetti
provengono dall’ambito della pubblica amministrazione.
Tavola 4.3. Numero degli enti e delle associazioni iscritte il giorno del pre-workshop per
tipologia di ente o associazione e status di appartenenza – numero unità
Tipologia ente o associazione
Associazione culturale
Associazione di categoria
Associazione promozione turistica
Associazione sportiva
Camera di commercio
Comune
Consorzio
Ente parco regionale
Onlus
Regione
Unione di comuni
Università
Totale
Privato
4
7
2
3
Status
Pubblico
1
2
4
12
1
1
1
18
10
1
3
34
Totale
4
8
4
3
4
12
1
1
1
10
1
3
52
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
2.3.2 L’ICT negli enti e nelle associazioni
L’analisi sugli enti e sulle associazioni iscritte al pre-workshop viene completata con i dati relativi alla
disponibilità di strumenti di comunicazione come un sito internet, attraverso il quale diffondere
informazioni e di una casella di posta elettronica.
46
Su 193 enti e associazioni iscritte, 133 dispongono di un sito internet. La distribuzione sulla
disponibilità di un sito internet, deve necessariamente tener conto del numero di iscrizioni totale degli
stessi soggetti. Infatti ha importanza considerare la consistenza sulla numerosità dei soggetti che
dispongono di un sito, ma allo stesso tempo è necessario considerare anche la distribuzione in termini
relativi. In termini assoluti emergono le province di Cagliari e Olbia Tempio mentre, in termini relativi,
la provincia del Medio Campidano. Occorre comunque tener presente il basso numero di iscrizioni che
caratterizza quest’ultima provincia.
Tavola 4.3 Numero degli enti e delle associazioni iscritte al pre-workshop per disponibilità di un
sito internet e per provincia – numero unità
Provincia
Disponibilità sito
CA
CI
NU OG OR
OT
SS
VS
A.P.* N.R.** Totale
internet
Non hanno un sito
16
5
4
1
7
15
9
1
58
internet
Hanno un sito
38
5
13
7
13
36
14
4
2
1
133
internet
Non
risposto
1
1
2
Totale
54
10
17
8
21
51
24
4
2
2
193
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia; ** N.R.: non risposto
Quota degli enti e delle associazioni iscritte al pre-workshop per disponibilità di un sito internet
rispetto al totale degli enti e delle associazioni iscritte - valori %
Non ris pos to
1%
Non hanno un s ito inte rnet
30%
Hanno un sito inte rnet
69%
47
Distribuzione provinciale degli enti e delle associazioni per disponibilità di un sito internet
- numero unità
40
35
30
numero unità
25
20
15
10
5
0
Cagliari
CarboniaIgle s ias
Nuoro
Oglias tra
Oris tano
Non hanno un s ito inte rne t
Olbia-Tem pio
Hanno un s ito interne t
Sass ari
M e dio
Cam pidano
Altra provincia
Non ris pos to
Non risposto
È comunque necessario approfondire il dato sulla disponibilità in termini relativi attraverso
l’elaborazione di un tasso di disponibilità ottenuto mettendo a rapporto le numerosità delle specifiche
classi di soggetti che hanno dichiarato di possedere un sito internet e il numero totale dei soggetti
iscritti per la stessa classe. Dall’elaborazione di questo indicatore emergono due risultati interessanti:
in primo luogo il 50% degli enti e delle associazioni iscritte dispone di un sito internet, in secondo
luogo le piccole realtà provinciali sono quelle in cui si registrano i più elevati tassi di disponibilità.
Rispetto alla distribuzione per specifiche tipologie di enti o associazioni si registra un tasso di
disponibilità che non va mai al di sotto del 60% con l’eccezione dei Gal per i quali il tasso di
disponibilità è pari al 50%.
48
Tasso di disponibilità provinciale di un sito internet - valori %
120,0
100
100
100,0
87,5
80,0
76,5
70,6
valori %
70,4
68,9
61,9
58,3
60,0
50
50
40,0
20,0
0,0
Cagliari
CarboniaIglesias
Nuoro
Ogliastra
Oristano
Olbia-Tempio
Sassari
Medio
Campidano
Altra provincia
Non risposto
Su 193 associazioni ed enti iscritti risulta che 180 dispongono di una casella di posta elettronica, per
una quota pari al 93,3% del totale. Anche in questo caso, sono le province di Cagliari e Olbia Tempio
quelle in cui si registra il maggior numero di soggetti che posseggono una casella di posta elettronica.
Il tasso di disponibilità di una casella di posta elettronica dimostra come la diffusione di questo
strumento sia capillare con percentuali comprese tra l’81% della provincia di Oristano e il 100% delle
province di Carbonia – Iglesias, Nuoro, Ogliastra e del Medio Campidano.
Tavola 7.3 Numero degli enti e delle associazioni iscritte al pre-workshop per disponibilità di una casella di posta
elettronica e provincia – numero unità
Disponibilità casella E-Mail
CA
Non hanno una E-Mail
2
Hanno una E-Mail
52
Non risposto
Totale
54
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli
* A.P.: altra provincia; ** N.R.: non risposto
Provincia
OT
SS
3
4
2
10
17
8
17
47
21
1
1
10
17
8
21
51
24
iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
CI
NU
OG
OR
VS
4
A.P.*
2
4
N.R.**
2
2
2
Totale
11
180
2
193
49
Quota degli enti e delle associazioni per disponibilità di una casella di posta elettronica rispetto al
totale degli enti e delle associazioni iscritte
Non ris pos to
1%
Non hanno una E-M ail
6%
Hanno una E-M ail
93%
Distribuzione pronciale degli enti e delle associazioni per disponibilità di una casella di posta
elettronica
60
50
numero unità
40
30
20
10
0
Cagliari
CarboniaIgles ias
Nuoro
Ogliastra
Oris tano
Non hanno una E-M ail
Olbia-Te m pio
Hanno una E-M ail
Sas s ari
M e dio
Cam pidano
Altra provincia
Non ris pos to
Non r is pos to
50
La distribuzione per provincia e tipologia di ente o associazione, dimostra come in termini assoluti i
valori più alti interessino le province di Cagliari e Olbia Tempio, con 52 e 47 specifiche unità che
hanno dichiarato di possedere una casella di posta elettronica su un totale di 180 unità. Ma, come nel
caso precedente, è fondamentale analizzare i tassi di disponibilità che consentono di avere indicazioni
più precise sul grado di diffusione delle caselle di posta elettronica tra gli enti e le associazioni iscritte.
Tavola 8.3 Enti o associazioni iscritti al pre-workshop che hanno una casella di posta elettronica per tipologia di
ente o associazione e provincia – numero unità
Provincia
Tipologia ente o associazione
CA
CI
NU
OG
OR
OT
SS
VS
Associazione culturale
2
1
1
2
3
3
1
Associazione di categoria
2
1
2
1
7
2
Associazione promozione turistica
2
2
3
2
1
1
1
Associazione sportiva
6
2
1
2
7
1
1
Centro di ricerca
2
2
Ente parco nazionale
1
1
Ente parco regionale
1
1
Regione
4
1
Provincia
1
1
1
Comune
7
3
2
3
4
5
4
Unione di comuni
1
Gal
1
1
STL
1
1
Università
1
2
Onlus
1
Altro
11
1
2
2
4
12
5
1
Non risposto
14
1
1
7
2
Totale
52
10
16
8
17
47
21
4
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia; ** N.R.: non risposto
A.P.*
N.R.**
1
2
0
1
2
2
Totale
13
16
14
20
4
2
2
5
3
28
1
2
2
3
1
39
25
180
Dai tassi di disponibilità elaborati emerge un’elevata diffusione dello strumento ICT giustificata da tassi
che, a livello provinciale, non sono mai inferiori all’80%.
Anche rispetto alle specifiche tipologie di ente o associazione si registrano degli ottimi tassi di
diffusione, grazie a valori che risultano essere sempre superiori al 90%, ad eccezione della classe
“Associazione culturale” per la quale risulta che solo il 76,5% delle unità iscritte possiede una casella
di posta elettronica.
51
Tavola 9.3 Tasso di disponibilità di una casella di posta elettronica - valori %
Provincia
Tipologia ente o associazione
CA
CI
NU OG
OR
OT
SS
VS
Associazione culturale
66,7 100
100
50
75
100 100
Associazione di categoria
100
66,7
100
87,5
100
Associazione promozione turistica
100 100
100 100
100
50
100
Associazione sportiva
100 100
100
66,7
100
100 100
Centro di ricerca
100
100
Ente parco nazionale
100
100
Ente parco regionale
100
100
Regione
100
100
Provincia
100
100
100
Comune
100 100
100 100
100
83,3
80
Unione di comuni
100
Gal
100
100
STL
100
100
Università
100
100
Onlus
100
Altro
91,7 100
100 100
80
100
83,3 100
Non risposto
100 100
100
100
100
Totale
96,3 100
94,2 100
80,9
92,2 87,5 100
Fonte: Nostra elaborazione su base dati degli iscritti al pre-workshop Olbia 3/4 Dicembre 09
* A.P.: altra provincia; ** N.R.: non risposto
A.P.* N.R.** Totale
76,5
100
94,1
100
93,3
95,2
100
100
100
100
100
93,3
100
100
100
100
100
100
92,9
100
100
100
93,3
Tasso di disponibilità provinciale di una casella di posta elettronica - valori %
120
100,0
100
96,3
100,0
94,1
100,0
100,0
100,0
Medio
Cam pidano
Altra provincia
Non risposto
92,2
87,5
81,0
valori %
80
60
40
20
0
Cagliari
CarboniaIglesias
Nuoro
Ogliastra
Oristano
Olbia-Te m pio
Sassari
52
53
3 Il mercato del turismo attivo: il mercato inquadrato
dagli esperti
L’analisi del mercato del turismo attivo viene approfondita attraverso le informazioni, sulla componente
della domanda, fornite dagli esperti di settore sulla base della tecnica Delphi.
La rilevazione di queste informazioni si basa sulla Tecnica Delphi3 fondata su un processo strutturato
che raccoglie e distilla informazioni dal patrimonio conoscitivo di un gruppo di esperti, attraverso la
somministrazione di questionari intervallati da feedback di verifica sulle opinioni espresse.
Attraverso l’impiego di questa tecnica si è provveduto a definire la profilatura della domanda,
individuando dapprima gli esperti regionali per specifico segmento di domanda tematico inquadrato
nel più ampio mercato del turismo attivo.
A ciascuno di questi esperti è stato somministrato un questionario composto da dieci domande.
Le informazioni richieste agli esperti relativamente ai frequentatori degli specifici segmenti del turismo
attivo hanno riguardato:
-
il sesso
-
la nazionalità
-
il livello di reddito
-
il livello di istruzione
-
la regione di provenienza e il livello di spesa degli italiani
-
la nazione di provenienza e il livello di spesa degli stranieri
-
l’età
-
la durata temporale di utilizzo del servizio offerto dall’operatore
-
i mesi di affluenza dei turisti attivi
-
la tipologia di struttura in cui alloggiano prevalentemente i turisti attivi.
Attraverso l’elaborazione di queste informazioni è stato possibile:
1) definire il profilo tipo dell’utente, per specifico segmento del turismo attivo
3
M. Adler e E. Ziglio (a cura di) Gazing into the Oracle: The Applications of the Delphi Method to Public Policy, London, Jessica
Kingsley Ltd. 1996.
54
2) valutare il potenziale di destagionalizzazione della stagione turistica, offerto dal turismo attivo
3) identificare l’affinità del potenziale ricettivo del sistema turistico sardo rispetto alle esigenze
del “turista attivo”.
L’analisi delle informazioni estrapolate dai questionari verrà esposta in paragrafi, ognuno dei quali è
riferito ad uno specifico segmento del turismo attivo.
Occorre sottolineare che l’applicazione della tecnica Delphi consentirà di avere delle indicazioni di
massima sul profilo della domanda e che sarà comunque necessario, per le future edizioni del
rapporto, accostare a questa tecnica un sistema di rilevazione campionaria sulla base del quale
condurre le opportune analisi che consentano di rafforzare le valutazioni fatte attraverso l’impiego
della tecnica in questione.
3.1 Gli esperti
Lo studio del mercato del turismo attivo viene fondato, oltre che sull’analisi delle caratteristiche e
dell’attività degli operatori, anche su quella che è l’esperienza diretta degli esperti sardi dei vari
segmenti.
Il questionario sul mercato del turismo attivo è stato sottoposto all’attenzione di 23 esperti cosi
suddivisi:
-
n. 3 esperti per il segmento cicloturismo
-
n. 2 esperti per il segmento bici da corsa
-
n. 2 esperti per il segmento mountain bike
-
n. 2 esperti per il segmento golf
-
n. 2 esperti per il segmento trekking
-
n. 2 esperti per il segmento kayak-canoa
-
n. 2 esperto per il segmento ippoturismo
-
n. 1 esperto per il segmento diving
-
n. 1 esperto per il segmento vela
-
n. 1 esperto per il segmento arrampicata
-
n. 1 esperto per il segmento speleologia
-
n. 1 esperto per il segmento canyoning
-
n. 1 esperto per il segmento sport da onda
55
-
n. 1 esperto per il segmento incentive
-
n. 1 esperto per il segmento team building
56
3.2 I segmenti del turismo attivo che impiegano la bicicletta
3.2.1 Segmento cicloturismo.
Il cicloturista è praticato per il 50% da maschi e per il 50% da femmine.
Sotto il profilo dell’età vi è una differenza tra cicloturisti italiani e stranieri. Infatti la grossa quota dei
cicloturisti italiani, per una percentuale pari al 45%, ha un’età compresa tra i 30 e i 59 anni, anche per i
cicloturisti stranieri questa è la classe d’età dove si concentra il maggior numero di cicloturisti, solo
che nel loro caso la quota è pari al 67% del totale dei cicloturisti stranieri.
Il livello di istruzione delle persone che praticano il cicloturismo è medio alto, cosi come è medio alto il
loro livello di reddito.
In media l’83% circa dei cicloturisti proviene dall’estero. I principali paesi di provenienza sono: Stati
Uniti, Canada, Svizzera, Inghilterra, Francia, Germania, Norvegia e Paesi Bassi.
La restante quota è costituita da turisti italiani provenienti da tutte le regioni del nord (Piemonte,
Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), del centro (Toscana,
Umbria, Lazio, Marche), oltre che da una piccola parte dalle regioni del sud (Molise, Campania).
Dalle dichiarazioni degli esperti risulta assente un flusso di turismo interno proveniente dalla stessa
regione Sardegna.
Distribuzione dei turisti del segmento "cicloturismo" per provenienza
- valori %
90,0
83,3
80,0
70,0
valore %
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
16,7
10,0
0,0
Italiani
Stranie ri
I livelli di spesa risultano essere differenziati secondo una duplice base.
In primo luogo c’è una differenza di spesa tra italiani e stranieri. Ad un livello medio di spesa
57
giornaliera nell’attività da parte degli italiani pari a 100€ , si contrappone un livello di spesa variabile
degli stranieri compreso tra i 100€ e i 300€.
In secondo luogo una differenza di spesa tra i turisti provenienti dalle differenti nazioni straniere,
differenza che non sussiste invece tra i turisti provenienti dalle differenti regioni italiane. Per i turisti
stranieri è possibile definire cinque distinti livelli di spesa, che possono essere cosi schematizzati:
-
spesa media giornaliera di 90€ per i turisti provenienti dalla Francia
-
spesa media giornaliera di 100€ per turisti provenienti da Germania, Norvegia e Paesi Bassi
-
spesa media giornaliera compresa tra i 100€ e i 130€ per i turisti provenienti da Svizzera e
Inghilterra
-
spesa media di 250€ e 300€ per i turisti provenienti rispettivamente da Canada e Stati Uniti.
Il cicloturista è un turista che preferisce soggiornare in strutture alberghiere (50% circa) ma non
disdegna l’agriturismo (35% circa) e i bed and breakfast (10% circa).
Distribuzione dei turisti del segmento "cicloturismo" per tipologia di alloggio scelto
- valori %
Agrituris m o
35%
Albergo
51%
Be d and break fast
12%
Cam pe ggio
2%
Il cicloturista richiede pacchetti, o si rivolge a chi offre servizi di turismo attivo inerenti il cicloturismo,
che per il 46% circa dei turisti si devono svolgere in un arco di tempo che va da 5 a 7 giornate. Una
quota di rilievo (36%) domanda anche pacchetti che vanno oltre le 7 giornate. La restante quota è
ripartita tra coloro che richiedono pacchetti che vanno dalla mezza giornata alle 3 o 4 giornate.
Nessuno è interessato a uscite di 1 o 2 ore.
L’ultimo aspetto da analizzare è il grado di destagionalizzazione del segmento. Dalla distribuzione
mensile dei cicloturisti emerge come la domanda di servizi da parte del cicloturista si concentri in due
58
intervalli temporali, tra Aprile e Giugno4, e tra Settembre e Ottobre5. I mesi precedenti a questi due
periodi6 sono frequentati dai cicloturisti con percentuali che risultano essere piuttosto ridotte.
In sintesi, il segmento consente di supportare politiche di destagionalizzazione in concomitanza alle
attività di altri segmenti del turismo attivo. Il punto di forza di questo segmento è dato da un’attività che
assume un forte rilievo nei periodi di spalla rispetto alla classica stagione balneare.
Distribuzione dei turisti del segmento "cicloturismo" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
30,0
25,0
valori %
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
ge nnaio
fe bbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agos to
4
Aprile (14% circa), Maggio (23% circa), Giugno (10% circa)
5
Settembre (25% circa), Ottobre (21% circa)
6
Marzo (1,5% circa), Luglio (1,5% circa), Agosto (1% circa), Novembre (3% circa)
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
59
3.2.2 Segmento bici da strada
Sul totale dei turisti del segmento “bici da strada” il 70% è costituito da maschi, mentre la restante
quota è costituita da femmine.
Il 65% circa dei turisti attivi del segmento in questione provengono dall’estero, esattamente da paesi
europei come Austria, Francia, Germania, Olanda, Svizzera e Inghilterra, e da paesi extraeuropei
come Stati Uniti, Canada, Australia e Sud Africa.
La restante quota, pari al 35%, proviene dalle regioni del nord Italia, da regioni del centro come
Toscana, Lazio, e da alcune regioni del sud Italia come Abruzzo, Campania e Calabria. Come per il
cicloturismo, non è presente nessun flusso turistico proveniente dalla stessa Sardegna.
Distribuzione dei turisti del segmento "bici da strada" per provenienza
- valori %
70
65
60
50
valore %
40
35
30
20
10
0
Italiani
Stranie ri
Sotto il profilo dell’età vi è una differenza tra turisti italiani e stranieri che utilizzano la bici da strada.
Infatti la grossa quota degli “stradisti” italiani, per una quota pari al 75%, ha un’età compresa tra i 46 e
i 70 anni, mentre nel caso degli stranieri il 70% dei turisti si concentra nella classe d’età compresa tra i
30 e i 59 anni.
Il livello di istruzione dei turisti del segmento è medio alto, cosi come è medio alto il loro livello di
reddito.
A differenza deI cicloturismo chi và in bici da strada è soggetto ad un spesa media giornaliera che non
varia tanto sulla base della provenienza geografica (italiani e stranieri).
Infatti mentre la spesa media dei turisti italiani è pari a 100€, senza nessuno scostamento di rilievo tra
i livelli di spesa per specifica regione italiana di provenienza, quella degli stranieri è compresa tra i
60
100€ di Austria, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Canada, e i 150€ dell’ Australia.
Il turista attivo che utilizza la bici da strada soggiorna prevalentemente in strutture alberghiere (80%
circa), e raramente negli agriturismo (15% circa).
Distribuzione dei turisti del segmento "bici da strada" per tipologia di alloggio scelto
- valori %
Casa di proprie tà
5%
Agrituris m o
15%
Albergo
80%
Questa tipologia di turista richiede due tipologie di pacchetti. Nel 50% dei casi un pacchetto di attività
da condurre in un intervallo di tempo compreso tra i 5 e i 7 giorni. Nell’altro 50% dei casi richiede
pacchetti la cui durata temporale va da 8 a più giorni.
Il turismo attivo del segmento “bici da strada” può dare un suo contributo alla destagionalizzazione ma
sempre in combinata alle attività di altri segmenti del turismo attivo. I mesi preferiti dagli stradisti sono
quelli primaverili con in testa aprile, e quelli autunnali di settembre e ottobre.
61
Distribuzione dei turisti del segmento "bici da strada" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
60
50
valori %
40
30
20
10
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
62
3.2.3 Segmento mountain bike
Tra i segmenti del turismo attivo inerenti l’ambito ciclistico, la mountain bike è forse quello che più lega
la pratica sportiva con la curiosità del turista di scoprire in libertà le bellezze del territorio.
Il soggetto che utilizza la mountain bike nella sua visita del territorio è nel 55% dei casi maschio,
mentre nel 45% dei casi è femmina.
Il 75% dei turisti del segmento sono stranieri, che generalmente provengono da paesi europei come
Austria, Germania, Spagna, Svizzera e Inghilterra.
La restante quota è caratterizzata da turisti italiani provenienti dal nord Italia (Piemonte, Lombardia,
Friuli Venezia Giulia, Veneto) e dal centro Italia ( Lazio). Non ci sono arrivi di turisti italiani dal sud
Italia che interessano questo segmento del turismo attivo.
Distribuzione dei turisti del segmento "mountain bike" per provenienza
- valori %
80,0
75,0
70,0
60,0
valore %
50,0
40,0
30,0
25,0
20,0
10,0
0,0
Italiani
Stranie ri
Sotto il profilo dell’età non vi è una marcata differenza tra turisti italiani e stranieri poiché in entrambi i
casi il 70% delle persone che utilizzano questo mezzo per visitare il territorio, indipendentemente dalla
provenienza, ha un’età compresa tra 30 e 59 anni. L’unica differenza che sussiste tra italiani e
stranieri si evidenzia nelle classi d’età tra i 16 e i 29 anni, e tra i 60 e i 70 anni. Mentre per il turista
italiano la restante quota del 30% si equidistribuisce tra queste due classi, questo non accade per il
turista straniero che vede questa quota distribuirsi a favore della classe 60-70anni, che comprende il
20% dei turisti stranieri.
Cosi come nel caso del cicloturismo e della bici da strada, anche nel caso della mountain bike il turista
è caratterizzato da un livello di istruzione e di reddito medio alto.
63
Il segmento della mountain bike come quello del cicloturismo non è soggetto ad un spesa media
giornaliera che varia in funzione della provenienza dei turisti.
La spesa media di una giornata in mountain bike, indipendentemente da regione italiana o stato
estero di provenienza, è di 100€. E’ bene precisare che solo per alcuni paesi come Germania e
Austria, si sostiene una spesa media di 110€, mentre nel caso dell’Inghilterra si parla di una spesa
media giornaliera variabile compresa tra i 100€ e i 150€.
A differenza degli altri due segmenti del turismo attivo che riguardano la bicicletta, il turista che
predilige visitare il territorio con questo mezzo soggiorna nel 47,5% dei casi in agriturismo, nel 40% in
strutture alberghiere e nel 12,5% nei bed and breakfast. Nel complesso è importante notare come nel
60% dei casi si privilegi una tipologia d’alloggio alternativo al classico soggiorno in albergo.
Distribuzione dei turisti del segmento "mountain bike" per tipologia di alloggio scelto
- valori %
Albe rgo
40%
Agrituris m o
47%
Bed and bre ak fas t
13%
Nel caso della mountain bike si opta per una vacanza più lunga, infatti nel 55% dei casi si chiede una
visita del territorio con questo mezzo che non sia inferiore agli 8 giorni, e nel 30% dei casi, una
vacanza più corta che comunque deve impegnare il turista per un periodo di tempo che va dai 5 ai 7
giorni.
Solo nel 10% dei casi si chiede un pacchetto che preveda la visita del territorio in un giorno.
La forza destagionalizzante del turismo attivo inerente la mountain bike è piuttosto marcata se si
pensa che quest’attività viene praticata per nove mesi su dodici. Non viene attuata nei mesi più freddi
dell’anno, quelli invernali, ma soprattutto nei mesi primaverili e in quelli autunnali. Per questo
segmento i mesi di alta stagione sono rappresentati da maggio, settembre e ottobre.
64
Distribuzione dei turisti del segmento "mountain bike" per mesi di frequenza della regione Sardegna
- valori %
30,0
25,0
valori %
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
ge nnaio
fe bbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agos to
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
65
3.3 I segmenti del turismo attivo in ambiente montano e collinare
3.3.1 Segmento trekking
Chi pratica il trekking è nel 45% dei casi maschio e nel 55% dei casi femmina.
Il 17,5% di coloro che praticano il trekking sono italiani, mentre l’82,5% sono stranieri.
Il turista italiano proviene da tutte le regioni del nord Italia, da regioni del centro come Lazio e
Toscana, mentre non vi sono arrivi da nessuna delle regioni del sud ad eccezione della Sardegna che
nel caso del trekking è interessata da flussi di turismo interno.
Dalla distribuzione delle quote emerge che la stragrande maggioranza dei turisti di questo segmento
proviene dall’estero ed in particolare da paesi come Norvegia, Finlandia, Svezia, Germania,
Inghilterra, Svizzera, Francia, Spagna, Stati Uniti e Russia.
Distribuzione dei turisti del segmento "trekking" per provenienza
- valori %
100,0
90,0
82,5
80,0
70,0
valore %
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
17,5
10,0
0,0
Italiani
Stranie ri
Il trekking interessa tutte le fasce d’età e la sua pratica varia in funzione della provenienza dei turisti.
Mentre per gli italiani la fascia d’età con la più ampia quota è quella compresa tra i 46 e i 59 anni
(32,5% circa), per gli stranieri è quella compresa tra i 30 e i 45 anni (35% circa).
In entrambi i casi le altre quote di rilievo sono, per gli italiani quella relativa alla classe d’età compresa
tra i 30 e i 45 anni (27,5% circa), mentre per gli stranieri quella compresa tra i 46 e i 59 anni (32,5%
circa).
Comunque, sia per gli italiani che per gli stranieri viene dimostrato che l’interesse per questa attività
viene mantenuta anche nella classe d’età compresa tra i 60 e i 70 anni, con quote del 15% per gli
66
stranieri e del 17,5% per gli italiani.
Assumono un certo rilievo anche le quote dei giovani che praticano il trekking, infatti sia per gli
stranieri che per gli italiani, spiccano le quote di coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Nel caso del trekking la pratica è svincolata dal livello di reddito e dal livello d’istruzione, infatti viene
messo in pratica da tutti, indipendentemente da questi due fattori.
Per quanto riguarda il livello di spesa media giornaliera per la pratica di questa attività, si parla di due
livelli di spesa, quello del turista nazionale con un livello di spesa medio giornaliero che s’attesta sui
60€ per le regioni del nord Italia e 40 € per i turisti provenienti da Lazio e Sardegna, e quello del turista
straniero con un livello di spesa medio giornaliero compreso tra i 40/50€ di Belgio, Francia, Germania
e Spagna e i 70€ di Svizzera e Danimarca.
Chi pratica il trekking, per il 52,5% dei casi circa alloggia in strutture alberghiere, per il 35% dei casi
circa negli agriturismo , per il 7,5% dei casi opta per il campeggio, mentre il 5% preferisce i bed and
breakfast.
Distribuzione dei turisti del segmento "trekking" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Agrituris m o
35%
Albergo
52%
Bed and bre ak fast
5%
Cam peggio
8%
Coloro che praticano questa attività richiedono prevalentemente pacchetti di un giorno (50% circa dei
casi). Solo una piccola quota pari al 25%, richiede pacchetti che vanno dai 5 ai 7 giorni, mentre il 20%
circa richiede pacchetti di 8 e più giorni.
Il trekking ha una capacità di destagionalizzare la stagione turistica simile a quella espressa dalle
attività che impiegano come mezzo di “visita” la bicicletta. È come se questa forma d’attività potesse
essere praticata in concomitanza con le attività che utilizzano la bicicletta.
Il trekking consente di potenziare i flussi turistici che interessano i mesi precedenti (primaverili) e
67
successivi (autunnali) alla stagione estiva. Parte della sua attività è condotta in minima parte anche
nei mesi estivi.
Distribuzione dei turisti del segmento "trekking" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
35,0
30,0
25,0
valori %
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
ge nnaio
fe bbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agos to
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
68
3.3.2 Segmento arrampicata
L’80% di coloro che praticano l’arrampicata sono maschi e l’80% dei turisti di questo segmento
proviene dall’estero.
Questo turista ha un livello d’istruzione medio-alto ed un livello di reddito medio.
Il 20% dei turisti è costituito da turisti italiani che provengono da regioni come Piemonte, Lombardia,
Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Veneto e Lazio. L’arrampicata muove anche un flusso di turisti
interno alla Sardegna.
La restante quota proviene dall’estero, nello specifico da paesi come Francia, Germania e Spagna.
Distribuzione dei turisti del segmento "arrampicata" per provenienza
- valori %
90
80
80
70
valore %
60
50
40
30
20
20
10
0
Italiani
Stranie ri
Coloro che praticano l’arrampicata hanno un’età compresa tra i 30 e i 45 anni. In questa classe
ritroviamo il 70% dei turisti italiani e il 65% di quelli provenienti dall’estero. È necessario specificare
che una buona quota, pari al 25% circa, si distribuisce nella classe precedente (18-29 anni) e in quella
successiva (46-59 anni).
Chi pratica l’arrampicata è soggetto ad una spesa media giornaliera pari a 50€ indipendentemente
dalla provenienza. Chi spende meno sono i turisti che provengono dalla Sardegna (30€), mentre chi
spende di più sono i turisti tedeschi ai quali fa capo una spesa media giornaliera di circa 60€.
Il turista arrampicatore alloggia in tutte le tipologie di struttura anche se preferisce le seconde case
(30%) e il campeggio (30%).
69
Distribuzione dei turisti del segmento "arrampicata" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Albe rgo
10%
Se conde case
30%
Cam pe ggio
30%
Agrituris m o
10%
Be d and break fas t
20%
Chi pratica l’arrampicata nel 50% dei casi chiede pacchetti di un giorno, e nel 35% dei casi pacchetti
di mezza giornata. Sono pochi i turisti del segmento che richiedono pacchetti che impegnino per più di
una giornata. Solo il 10% richiede pacchetti da 2 giorni e il 5% pacchetti da 3 a 4 giorni.
È possibile affermare che l’arrampicata è caratterizzata da due stagioni, una che va da marzo a
giugno che come quota mensile di partecipanti non cala mai al di sotto del 10%, con marcati picchi di
praticanti nei mesi di aprile e maggio, e una seconda stagione che va da luglio a novembre che
s’attesta su una media mensile di partecipanti pari al 5%. La continuità con la quale questa attività
viene condotta porta ad evidenziarne il suo alto potenziale in termini di destagionalizzazione del
turismo nell’isola.
70
Distribuzione dei turisti del segmento "arrampicata" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
35
30
25
valori %
20
15
10
5
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
71
3.3.3 Segmento speleologia
Chi pratica la speleologia nel 60% dei casi è maschio e nel 40% dei casi femmina.
Il turista appartenente a questo segmento ha un livello di reddito ed un livello di istruzione medio-alto,
nel 70% dei casi viene dall’estero e nel 30% proviene dalle regioni italiane.
I turisti italiani che praticano questa disciplina provengono da regioni come Piemonte, Lombardia,
Liguria, Veneto, Umbria e Lazio. Anche nel caso della speleologia esiste un flusso di turismo interno
proveniente dalla stessa Sardegna.
I turisti stranieri provengono dalla Germania.
Distribuzione dei turisti del segmento "speleologia" per provenienza
- valori %
80
70
70
60
valore %
50
40
30
30
20
10
0
Italiani
Stranie ri
I soggetti che praticano la speleologia hanno nel 60% dei casi un’età compresa tra i 30 e i 45 anni.
Il livello di spesa giornaliero s’attesta su un valore medio che per gli italiani è pari a 40€, mentre per gli
stranieri è di circa 50€.
Questo turista preferisce alloggiare nei bed and breakfast (35%) e nelle strutture alberghiere (30%).
La restante quota si distribuisce tra agriturismo, seconde case e campeggio.
72
Distribuzione dei turisti del segmento "speleologia" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Se conde case
10%
Albergo
30%
Agrituris m o
15%
Be d and bre akfas t
35%
Cam pe ggio
10%
Chi pratica la speleologia acquista pacchetti di brevissima o breve durata. Infatti il 50% di questa
tipologia di turista chiede pacchetti di 1 o 2 ore, mentre il 40% pacchetti di mezza giornata. La restante
quota del 10% acquista pacchetti di un giorno.
Questa attività viene svolta con continuità dal mese di marzo al mese di ottobre, e, ad eccezione del
mese di ottobre, la quota dei suoi praticanti non scende mai al di sotto del 10% per mese. Il mese con
la più alta quota di praticanti è quello di aprile, seguono i mesi di marzo e i classici mesi di luglio e
agosto.
73
Distribuzione dei turisti del segmento "speleologia" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
25
20
valori %
15
10
5
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
74
3.4 I segmenti del turismo attivo in ambiente marino e lacustre
3.4.1 Segmento kayak-canoa
Il kayak e la canoa sono praticati dal 43% circa di maschi e dal 57% circa di femmine.
Circa la provenienza, come nel caso del trekking, vi è una forte prevalenza di turisti provenienti
dall’estero, che sono l’81% del totale dei turisti che praticano questa attività in Sardegna.
Il turista italiano proviene da tutte le regioni italiane con l’eccezione della sola Calabria, mentre il
turista straniero proviene da paesi come Austria, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Inghilterra,
Danimarca e Repubblica Ceca.
Distribuzione dei turisti del segmento "kayak-canoa" per provenienza
- valori %
100,0
90,0
81,0
80,0
70,0
valore %
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
19,0
10,0
0,0
Italiani
Stranie ri
Il kayak e la canoa vengono praticati a tutte le età anche se, indipendentemente dalla nazionalità o
dalla regione italiana di provenienza, il 53% circa degli praticanti di questa disciplina si concentra nella
fascia d’età compresa tra i 30 e i 45 anni. Un altro 35% circa si distribuisce tra la classe d’età
precedente (18-29 anni) e la classe d’età successiva (46-59 anni).
Il turista di questo segmento ha un livello di reddito medio-alto e un livello d’istruzione che può essere
basso, medio o alto.
Il livello di spesa medio giornaliero si aggira su un unico livello di spesa pari a 100€.
Il turista di questo segmento opta per tutte le varie tipologie di sistemazione, anche se preferisce
quella alberghiera. Infatti i 53,5% circa, alloggia in strutture alberghiere, la restante quota si
distribuisce tra campeggio (12%), bed and breakfast (12%), seconde case (11,5%), agriturismo (7%) e
75
casa di proprietà (4%).
Distribuzione dei turisti del segmento "kayak-canoa" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Se conde case
12%
Casa di proprietà
4%
Agriturism o
7%
Albe rgo
53%
Bed and breakfast
12%
Cam peggio
12%
Nell’78% circa dei casi si acquistano pacchetti che non vanno oltre una giornata. Infatti il 37,5%
richiede pacchetti di un giorno, mentre il 40,5% circa richiede pacchetti da mezza giornata. È
interessante notare come sussista anche una domanda per pacchetti con durate temporali più ampie.
Infatti l’8% circa di questa tipologia di turisti acquista pacchetti da 2 giorni e l’11% pacchetti che
impegnano il turista dai 3 ai 4 giorni.
Il kayak e la canoa risultano essere praticati durante tutto il corso dell’anno, con l’eccezione del mese
di febbraio. Occorre specificare che nonostante ciò la sua pratica risulta essere concentrata tra i mesi
di aprile e ottobre, con la punta di alta stagione che per questa disciplina è settembre.
76
Distribuzione dei turisti del segmento "kayak-canoa" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
30,0
25,0
valori %
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
ge nnaio
fe bbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agos to
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
77
3.4.2 Segmento diving
Il 90% dei turisti che praticano il diving è costituito da maschi e nel 90% dei casi proviene da una delle
regioni italiane.
Chi pratica il diving ha un livello d’istruzione e di reddito medio-alto.
Per quanto riguarda la provenienza, vi è un forte predominio dei turisti provenienti dalle regioni italiane
visto che la quota degli stranieri è pari al 10% circa.
Il turista italiano proviene dalle regioni del nord Italia come Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto,
Emilia Romagna, e da alcune regioni del centro Italia come Toscana e Lazio. Non vi sono arrivi di
rilevo dalle altre regioni italiane.
Gli stranieri arrivano fondamentalmente da Francia e Germania.
Distribuzione dei turisti del segmento "diving" per provenienza
- valori %
100
90
90
80
70
valore %
60
50
40
30
20
10
10
0
Italiani
Stranieri
Indipendentemente dalla provenienza, nazionale o estera, una quota, compresa tra il 65% e il 70%, di
coloro che praticano il diving ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni.
Per quanto riguarda il livello di spesa giornaliero si parla di un unico ammontare pari a 80€.
Il turista di questo segmento nel 60% dei casi preferisce alloggiare in seconde case, nel 20% in
strutture alberghiere, nel 10% in campeggio e in case di proprietà.
78
Distribuzione dei turisti del segmento "diving" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Casa di proprietà
10%
Albe rgo
20%
Cam peggio
10%
Se conde cas e
60%
Il 60% di coloro che praticano il diving acquista pacchetti da mezza giornata. A questa quota delle
domanda del segmento che acquista pacchetti di brevissimo periodo, se ne aggiunge un’altra del 30%
circa, protesa ad acquistare pacchetti da 2 giorni.
Il diving è fortemente influenzato dalla stagione balneare. Infatti dalla distribuzione delle presenze
fornite dagli esperti si riproduce una distribuzione dei turisti che segue la classica distribuzione del
turismo balneare.
Distribuzione dei turisti del segmento "diving" per mesi di frequenza della regione Sardegna
- valori %
70
60
50
valori %
40
30
20
10
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
79
3.4.3 Segmento vela
La vela è praticata nel 70% dei casi da maschi. I suoi praticanti provengono soprattutto dall’estero
(70%).
Colui che pratica la vela ha un reddito ed un livello d’istruzione medio-alto.
I velisti italiani provengono fondamentalmente da tre regioni, Lombardia, Toscana e Campania,
mentre gli stranieri da tre distinte nazioni, Francia, Germania e Inghilterra.
Distribuzione dei turisti del segmento "vela" per provenienza
- valori %
80
70
70
60
valore %
50
40
30
30
20
10
0
Italiani
Stranie ri
In modo similare a quanto verificato per il diving, anche nel caso della vela, indipendentemente dalla
provenienza, nazionale o estera, una quota, compresa tra il 65% e il 70%, di coloro che praticano
questa attività ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni. La restante quota fa riferimento ad una sola
classe d’età quella compresa tra i 18 e i 29 anni.
Per quanto riguarda il livello di spesa medio giornaliero si parla di un livello di spesa differente sulla
base della provenienza geografica.
In genere il turista italiano va incontro ad una spesa media giornaliera compresa tra i 50€ e i 70€,
mentre i turisti stranieri sono soggetti ad una spesa media che va dai 100€ dei francesi ai 120€ di
tedeschi e inglesi.
Per quanto riguarda la sistemazione, il velista ha scelto nell’80% dei casi di alloggiare preso seconde
case, nel restante 20% in case di proprietà.
80
Distribuzione dei turisti del segmento "vela" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Cas a di proprietà
20%
Se conde case
80%
Il 60% di coloro che praticano la vela, acquista pacchetti dai 5 ai 7 giorni. La restante quota opta per
pacchetti che impegnano i velisti dai 3 ai 4 giorni.
La vela ha un buon potenziale in termini di destagionalizzazione. Infatti la sua pratica si estende a
quasi tutti i mesi dell’anno, con l’eccezione dei mesi invernali.
Come tutte le attività da svolgere prevalentemente in ambito marino, si registra una rilevante quota di
velisti durante i classici mesi estivi. Occorre però tener presente dell’alto potenziale destagionalizzante
della vela, quest’aspetto trova una sua giustificazione nell’attività velistica portata avanti nei mesi
primaverili e autunnali.
81
Distribuzione dei turisti del segmento "vela" per mesi di frequenza della regione Sardegna - valori %
30
25
valori %
20
15
10
5
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
82
3.4.4 Sport da onda
Lo sport da onda è praticato soprattutto da maschi (80%).
Il 60% degli appassionati di questo segmento del turismo attivo proviene da regioni italiane come
Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. La restante quota proviene
dall’estero e più esattamente da paesi come Austria, Francia, Germania, Inghilterra e Norvegia.
Distribuzione dei turisti del segmento "sport da onda" per provenienza
- valori %
70
60
60
50
40
valore %
40
30
20
10
0
Italiani
Stranie ri
Chi pratica gli sport da onda ha un’età che va dai 18 ai 59 anni, questo indipendentemente dalla
provenienza.
Dalla distribuzione dei turisti del segmento per fasce d’età emergono due aspetti.
In primo luogo, la quota di coloro che praticano gli sport da onda che hanno un’età compresa tra i 30 e
i 45 anni: per gli italiani questa quota è pari al 50%, mentre per gli stranieri è pari al 45%.
In secondo luogo, la quota di coloro che praticano gli sport da onda che hanno un’età compresa tra i
46 e i 59 anni: si parla del 30% per gli italiani e della stessa quota per gli stranieri.
Per quanto riguarda il soggiorno si parla di un turista che opta per tutte le tipologie di sistemazione,
ma predilige quella alberghiera.
.
83
Distribuzione dei turisti del segmento "sport da onda" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Agrituris m o
10%
Seconde cas e
5%
Be d and breakfas t
5%
Cam pe ggio
20%
Albergo
60%
Al 40% dei turisti di questo segmento che richiede pacchetti di un giorno, si contrappone un altro 40%
che invece richiede pacchetti un po’ più lunghi che impegnano i turisti dai 3 ai 4 giorni.
Solo il 20 % richiede pacchetti che coinvolgono nell’attività per 1 o 2 ore.
Il segmento degli sport da onda presenta un alto potenziale di destagionalizzazione. Infatti è praticato
durante tutti i mesi dell’anno e in particolare tra i mesi di aprile e settembre. E’ degna di nota anche
l’attività nei mesi esterni a quest’intervallo temporale dove si concentra il 16% del totale di coloro che
praticano questa attività durante il corso dell’anno.
84
Distribuzione dei turisti del segmento "sport da onda" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
18
16
14
12
valori %
10
8
6
4
2
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
85
3.4.5 Segmento canyoning
Il canyoning è praticato per il 60% da maschi e per il 40% da femmine. Questo turista è caratterizzato
da un livello di reddito che può essere basso, medio o alto, e da un livello d’istruzione medio-alto.
L’80% di questi turisti proviene da regioni italiane come Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Liguria,
Trentino Alto Adige, Lazio. Anche nel caso del canyoning esiste una componente di turismo interno
caratterizzato da turisti sardi.
La restante quota (20%) è composta da turisti stranieri che provengono da Francia e Germania.
Distribuzione dei turisti del segmento "canyoning" per provenienza
- valori %
90
80
80
70
valore %
60
50
40
30
20
20
10
0
Italiani
Stranie ri
Chi pratica il canyoning ha, per gli italiani nell’80% dei casi e per gli stranieri nel 75% dei casi, un’età
compresa tra i 30 e i 59 anni. Ora nel caso degli italiani la quota di rilievo riguarda la classe 30 – 45
anni che conta il 50% dei praticanti. Anche nel caso degli stranieri la maggior quota dei praticanti
riguarda questa fascia d’età, anche se in questo caso si parla di una quota pari al 40% dei praticanti
canyoning stranieri.
La spesa media giornaliera per la pratica del canyoning è pari a 50€, da questo valore medio si
discosta la spesa media sostenuta dai turisti sardi pari a 40€, e quella sostenuta dai turisti tedeschi
pari a 60€.
Questo turista preferisce alloggiare nei bed and breakfast (35%) e negli agriturismo (35%).
86
Distribuzione dei turisti del segmento "canyoning" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Se conde case
15%
Albe rgo
10%
Agrituris m o
35%
Cam pe ggio
5%
Be d and break fas t
35%
Il turista di questo segmento domanda soprattutto pacchetti vacanza di breve durata. Infatti nel 70%
dei casi vengono richiesti pacchetti di mezza giornata o di un giorno.
Il canyoning risulta essere un segmento del turismo attivo caratterizzato da una forte stagionalità.
Viene praticato soprattutto nella stagione primaverile e solo in piccola parte nella stagione autunnale.
Il punto di forza di questa stagionalità sta nel fatto che questa riguarda la stagione primaverile. Quindi
in un contesto di destagionalizzazione generale può assumere un ruolo fondamentale nella
composizione di pacchetti vacanza costituiti da diverse pratiche che compongono l’intero mercato del
turismo attivo.
87
Distribuzione dei turisti del segmento "canyoning" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
40
35
30
valori %
25
20
15
10
5
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
88
3.5 Altri segmenti
3.5.1 Segmento ippoturismo
L’ippoturismo rappresenta uno dei più importanti segmenti del turismo attivo, anche per la tradizione
che l’isola vanta nel campo della selezione e dell’allevamento di cavalli di razza.
Questo segmento è costituito da una distribuzione dei turisti per genere composta per il 40% da
maschi e per il 60% da femmine.
Si parla di un turista caratterizzato da un livello di reddito e di istruzione medio-alto.
Il 40% dei turisti di questo segmento proviene dalle regioni italiane, la restante quota è costituita da
turisti stranieri.
I turisti italiani provengono da tutte le regioni d’Italia, mentre i turisti stranieri da paesi come Austria,
Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia e Norvegia.
Distribuzione dei turisti del segmento "ippoturismo" per provenienza
- valori %
70
60
60
50
40
valore %
40
30
20
10
0
Italiani
Stranie ri
Indipendentemente dalla provenienza nazionale o estera, il 40% dei turisti del segmento ha un’età
compresa tra i 30 e i 45 anni. L’altra fascia d’età sulla quale ricade una quota importante di turisti è
quella compresa tra i 46 e i 59 anni, dove ricade il 30% dei turisti amanti del cavallo.
La spesa giornaliera media sostenuta dai turisti del segmento è pari a 40€ per i turisti provenienti dalle
regioni italiane, e di 45€ per i turisti provenienti dai paesi esteri.
Questo turista nel 90% dei casi preferisce alloggiare in strutture alberghiere, la restante quota si
89
equidistribuisce tra le altre tipologie di sistemazione.
Distribuzione dei turisti del segmento "ippoturismo" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Agriturism o
2%
Bed and bre ak fast
2%
Cam pe ggio
2%
Seconde cas e
2%
Cas a di proprietà
2%
Albe rgo
90%
Chi pratica l’equitazione richiede pacchetti di medio termine (3-4 giorni) nel 30% dei casi, e di lungo
termine (5-7 giorni) per un altro 30% di turisti.
Un altro 15% di turisti richiede pacchetti di breve durata, la cui attività può protrarsi per un massimo di
2 giorni.
L’ippoturismo risulta essere un segmento del mercato del turismo attivo caratterizzato da una
stagionalità che segue l’andamento tipico del turismo balenare. Questo segmento però ha un forte
potenziale latente, poiché questa attività seppur in minima parte viene praticata persiste anche nei
mesi di bassa stagione. Ciò porta a mettere in luce che con gli opportuni investimenti è possibile
incrementare l’attività anche nel periodo di bassa stagione.
90
Distribuzione dei turisti del segmento "ippoturismo" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
35
30
25
valori %
20
15
10
5
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
91
3.5.2 Segmento golf
Chi pratica il golf è per il 65% di sesso maschile.
Nel 52,5% dei casi proviene da una delle regioni italiane, mentre la componente estera s’attesta su
una quota pari al 47,5%.
Un approfondimento sulla provenienza consente di dire che i turisti italiani provengono
fondamentalmente da tutte le regioni del nord Italia (Piemonte, Lombardia, Valle D’Aosta, Liguria,
Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), dalle regioni del centro Italia
(Toscana, marche, Lazio) e da nessuna delle regioni del sud Italia ad eccezione della Sardegna.
I turisti stranieri invece provengono da paesi come Norvegia, Finlandia, Svezia, Germania, Inghilterra,
Svizzera, Francia, Spagna, Stati Uniti e Russia.
Distribuzione dei turisti del segmento "golf" per provenienza
- valori %
70,0
60,0
52,5
47,5
50,0
valore %
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
Italiani
Stranie ri
Anche nel caso del Golf si può parlare di un turista caratterizzato da un livello di istruzione e da un
livello di reddito medio-alto.
L’attività golfistica interessa tutte le fasce d’età indipendentemente dalla provenienza dei turisti, anche
se le fasce d’età in cui si concentrano gli amanti di questa disciplina sono quelle tra i 46 e i 59 anni e
tra i 60 e i 70 anni. La prima fascia d’età comprende il 32,5% dei turisti che praticano il golf, mentre la
seconda il 30% circa.
E’ importante notare come questa disciplina venga praticata anche dalle classi d’età più giovani, infatti
il 22,5% circa dei golfisti ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni, mentre il 9% circa ha un’età
compresa tra i 18 e i 29 anni.
92
Per quanto riguarda la spesa media giornaliera esiste una pluralità di prezzi che genera differenti livelli
di spesa media da parte dei turisti anche in base alla provenienza.
Per i turisti amanti del golf che provengono dalle regioni italiane, si parla di una spesa media
giornaliera di 60€ circa, solo nel caso della Valle D’Aosta, delle Marche e della Sardegna si
inquadrano spese medie giornaliere di 35€, 30€ e 40€ livelli di spesa differenti dal livello di spesa
medio delle regioni italiane.
Lo stesso discorso può essere fatto per la spesa dei turisti provenienti dai diversi stati europei ed
extraeuropei, infatti si va da una spesa media giornaliera di 40€ dei turisti provenienti da Francia e
Spagna, ai 45/50€ per quelli provenienti da Stati Uniti e Russia, agli 80€ circa per quelli provenienti
dalla Germania e dai paesi della penisola Scandinava, al livello di spesa massimo di 100€ per i golfisti
provenienti da Svizzera e Inghilterra.
Questa tipologia di turista alloggia nel 30% dei casi in albergo, nel 25% in seconde case e nel 35% dei
casi in case di proprietà. Una piccolissima quota, pari al 7,5% dei golfisti, alloggia in bed and
breakfast.
Distribuzione dei turisti del segmento "golf" per tipologia di alloggio scelto - valori %
Albergo
30%
Cas a di proprie tà
34%
Be d and bre akfas t
8%
Seconde cas e
25%
Agriturism o
3%
Chi pratica il golf richiede prevalentemente pacchetti di un giorno (37,5% dei casi) o di mezza giornata
(25% circa dei casi). A questa grossa quota di golfisti che concentra la propria attività nel corso di una
sola giornata, se ne contrappone un’altra che vede il 15% dei golfisti chiedere pacchetti di 3/4 giorni, e
un buon 14% pacchetti che vanno dai 5 ai 7 giorni.
L’attività golfistica viene praticata durante tutto il corso dell’anno. I mesi in cui la pratica di quest’attività
cresce sono quelli estivi, in particolare Agosto. Ciò però non ostacola la sua pratica anche nei mesi di
spalla oltre che nei mesi di bassa stagione. Tra i mesi di Gennaio e Maggio si concentra il 30% circa
93
dei praticanti di questa attività, e, da Ottobre a Dicembre, il 12% circa. Complessivamente nei mesi di
spalla e nel fuori stagione si concentra il 42% dei flussi turistici interessati da questo tipo di attività.
Distribuzione dei turisti del segmento "golf" per mesi di frequenza della regione Sardegna - valori %
30,0
25,0
valori %
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
ge nnaio
fe bbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agos to
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
94
3.5.3 Segmento incentive
I turisti di questo particolare segmento sono per il 50% maschi e 50% donne, ed hanno un livello di
reddito e un livello di istruzione medio alto.
È un turista che nel 70% dei casi viene dall’estero, più specificatamente da paesi come Belgio,
Danimarca, Germania e Svizzera, quindi per la restante quota (30%) dall’Italia, più esattamente dal
alcune regioni del nord come Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige.
Distribuzione dei turisti del segmento "incentive" per provenienza
- valori %
80
70
70
60
valore %
50
40
30
30
20
10
0
Italiani
Stranie ri
Chi pratica l’incentive ha nel 60% dei casi, indipendentemente dalla provenienza, un’età compresa tra
i 30 e 45anni. La restante quota si equidistribuisce tra classe d’età precedente (18-29 anni) e quella
successiva (46-59 anni).
La spesa media giornaliera per la pratica dell’Incentive è pari a 80€, da questo valore medio si
discosta la spesa media giornaliera sostenuta dai turisti danesi e svizzeri pari a 150€
Questo turista alloggia esclusivamente nelle strutture alberghiere.
95
Distribuzione dei turisti del segmento "incentive" per tipologia di alloggio scelto
- valori %
Albergo
100%
Il 70% dei turisti che praticano l’incentive domandano pacchetti di brevissima (mezza giornata) e di
breve durata (una giornata). Solo il 30% di questi turisti opta per pacchetti la cui durata temporale è
più estesa (5-7 giorni).
L’incentive è caratterizzato da una forte stagionalità che comunque prescinde dalla classica stagione
estiva. Infatti esso viene praticato soprattutto in primavera, dove prevale il mese di maggio e tra fine
estate e inizio autunno. Anche l’incentive può fornire, se inserito in un pacchetto composto da diverse
tipologie di attività ricadenti negli altri segmenti del turismo attivo, un grosso apporto alle politiche di
destagionalizzazione della stagione turistica in Sardegna.
96
Distribuzione dei turisti del segmento "incentive" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
45
40
35
30
valori %
25
20
15
10
5
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
97
3.5.4 Segmento team building
Il team Building è un segmento del turismo attivo che per certi versi è simile al segmento
dell’Incentive.
Il segmento in questione è composto dal 50% di turisti maschi e nel 70% dei casi questi turisti sono
stranieri. Si parla di un turista che ha un livello di reddito e di istruzione medio alto.
Le regioni italiane di provenienza sono Piemonte, Lombardia e Veneto, mentre i paesi esteri di
provenienza sono Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Svizzera.
Distribuzione dei turisti del segmento "team building" per provenienza
- valori %
80
70
70
60
valore %
50
40
30
30
20
10
0
Italiani
Stranie ri
Come nel caso dell’Incentive, il Team Building presenta una distribuzione per classi di età e livelli di
spesa media giornaliera dei soggetti che praticano questa attività in linea con la condizione rilevata
per l’incentive. Infatti chi pratica il Team Building ha nel 60% dei casi, indipendentemente dalla
provenienza, un’età compresa tra i 30 e 45anni. La restante quota si equidistribuisce tra la classe
d’età precedente (18-29 anni) e quella successiva (46-59 anni).
La spesa media giornaliera per la pratica del Team Building è pari a 80€, da questo valore medio,
come nel caso dell’Incentive si discosta la spesa media sostenuta dai turisti danesi e svizzeri pari a
150€.
Anche in questo caso di parla di un segmento i cui turisti preferiscono alloggiare esclusivamente in
strutture alberghiere.
98
Distribuzione dei turisti del segmento "team building" per tipologia di alloggio scelto
- valori %
Albergo
100%
Questo turista, anche nell’acquisto di pacchetti vacanza, presenta una condizione simile al turista del
segmento incentive. In questo caso la quota dei soggetti che richiedono pacchetti di breve e
brevissimo periodo sono il 75%, mentre la quota di coloro che richiedo pacchetti di più lungo periodo,
anche in questo caso dai 5 ai 7 giorni, si porta al 25%.
Anche l’analisi della stagionalità è simile a quella che caratterizza l’incentive. Quindi anche in questo
caso si auspica il suo potenziale in termini di apporto alle politiche di destagionalizzazione attraverso
un suo inserimento in pacchetti composti da diverse attività facenti capo ai diversi segmenti del
turismo attivo.
99
Distribuzione dei turisti del segmento "team building" per mesi di frequenza della regione Sardegna valori %
45
40
35
30
valori %
25
20
15
10
5
0
ge nnaio
febbraio
m arzo
aprile
m aggio
giugno
luglio
agosto
s ettem bre
ottobre
nove m bre
dice m bre
10
100
10
101
4 Conclusioni
Il mercato del turismo attribuisce al mercato turistico sardo un nuovo vantaggio competitivo fondato
sulla qualità e sui tratti caratteristici del prodotto vacanza Sardegna: in tre parole “nasce l’altra
stagione”.
Infatti il turismo attivo consente di sfruttare al massimo le potenzialità dell’isola in tutte le possibili
tipologie di vacanza che è verosimile promuovere nel contesto regionale sardo.
Il processo di valorizzazione attivato da questo nuovo mercato turistico, determina l’avvicinamento tra
zone interne e costiere dell’isola. In questo modo cresce il vantaggio competitivo dell’offerta turistica
sarda che, data l’unicità del nuovo “prodotto turistico”, può assumere un nuovo e più solido
posizionamento nel più ampio mercato turistico del bacino del Mediterraneo.
Con il turismo attivo è possibile attivare una politica di sviluppo turistico capace di incidere sulla
delocalizzazione e destagionalizzazione dei flussi turistici, nazionali ed esteri, che interessano la
Sardegna.
Per lo sviluppo di questo tipo di mercato turistico, la destagionalizzazione e la delocalizzazione sono
quasi una necessità.
Relativamente al primo aspetto emerge che l’allungamento della stagione turistica è determinato da
segmenti le cui attività devono essere necessariamente praticate al di là della classica stagione estiva.
In questo modo l’arco temporale della stagione turistica può essere inquadrato tra febbraio e ottobre.
È importante notare come ciascuno dei mesi di alta stagione dei singoli segmenti può contribuire a
stabilizzare i flussi turistici in ognuno dei mesi inquadrati in questa stagione turistica allungata.
Dal rapporto emerge che la politica di destagionalizzazione dovrebbe fondarsi sullo sviluppo congiunto
di attività inerenti più segmenti del turismo attivo. In questo modo si sfrutterebbero congiuntamente i
potenziali propri di ogni segmento.
10
102
Tavola 4.1. La stagionalità dei segmenti del mercato del turismo attivo
Segmento turismo attivo
Alta stagione
Bassa stagione
Cicloturismo
Settembre; Maggio
Agosto
Bici da Strada
Aprile
Novembre
Mountain Bike
Maggio; Settembre
Luglio
Trekking
Maggio
Agosto
Arrampicata
Maggio
da Luglio a Novembre
Speleologia
Aprile
Ottobre
Kayak
Settembre
Dicembre
Diving
Agosto
Maggio
Vela
Settembre
Novembre
Spord da Onda
Maggio
Gennaio
Canyoning
Aprile
Ottobre
Ippoturismo
Agosto
Dicembre
Golf
Agosto
Febbraio
Incentive
Maggio
Ottobre
Team Building
Maggio
Ottobre
Fonte: Nostra elaborazione su indagine esperti segmenti
Mesi operatività
9 mesi
6 mesi
9 mesi
8 mesi
9 mesi
8 mesi
10 mesi
5 mesi
9 mesi
12 mesi
6 mesi
12 mesi
12 mesi
5 mesi
5 mesi
Con riferimento al secondo aspetto emerge che, oltre ad alcune zone che presentano una forte
vocazione naturale, la Sardegna si presta allo svolgimento delle specifiche attività di ogni segmento in
tutti i suoi territori. In tal senso, uno dei punti di forza è rappresentato dal fatto che determinate attività
richiedano il coinvolgimento attivo di diversi macroterritori favorendo così lo sviluppo e il
consolidamento di sinergie di carattere economico e quindi sociale.
Lo sviluppo e il rafforzamento della destagionalizzazione e della delocalizzazione è sostenuto da
nuovi flussi turistici nella cui composizione vedono prevalere la componente estera. Dall’indagine
condotta presso gli esperti dei singoli segmenti emerge che su 11 segmenti, su un totale di 15,
prevalgono i flussi turistici provenienti dall’estero.
10
103
Tavola 4.2. Segmento preferito dai turisti sulla base della
loro provenienza
Segmento turismo attivo
Cicloturismo
Bici da Strada
Mountain Bike
Trekking
Arrampicata
Speleologia
Kayak
Diving
Vela
Spord da Onda
Canyoning
Ippoturismo
Golf
Incentive
Team Building
Italiani
Stranieri
Fonte: Nostra elaborazione su indagine esperti segmenti
I principali mercati di riferimento per lo sviluppo del turismo attivo in Sardegna sono quello europeo e
in parte quello americano.
Il principale mercato in ambito europeo è quello tedesco, seguono quello inglese, francese e svizzero.
Occorre sottolineare che sta assumendo un certo rilievo anche il mercato spagnolo e austriaco.
Vi sono poi arrivi da tutta una serie di paesi europei sui quali però è necessario investire al fine di
consolidare questi flussi in arrivo anche rispetto ad altri segmenti del turismo attivo. In questo caso si
parla dei paesi del nord Europa.
L’analisi dei mercati in funzione dei livelli di spesa giornaliera mette in evidenza, con i più alti livelli di
spesa media, il ruolo svolto dal mercato americano.
10
104
Tavola 4.3. Principali mercati di riferimento e livelli di spesa
giornaliera - valori in euro
Continente
Europa
Paese
Austria
Belgio
Danimarca
Filandia
Francia
Germania
Inghilterra
Norvegia
Paesi Bassi
Russia
Spagna
Svezia
Svizzera
Americhe
Stati Uniti
Canada
Oceania
Australia
Min (€) Max (€)
€ 100
€ 130
€ 50
€ 80
€ 70
€ 150
€ 80
€ 80
€ 40
€ 100
€ 40
€ 120
€ 40
€ 150
€ 80
€ 100
€ 100
€ 100
€ 50
€ 50
€ 40
€ 100
€ 45
€ 80
€ 70
€ 150
€ 45
€ 100
€ 150
Spesa media
€ 110
€ 70
€ 123
€ 80
€ 72
€ 84
€ 109
€ 93
€ 100
€ 50
€ 56
€ 63
€ 111
€ 300
€ 250
€ 150
Africa
Sud Africa
€ 100
€ 150
Fonte: Nostra elaborazione su indagine esperti segmenti
€ 149
€ 175
€ 150
€ 125
In conclusione questo rapporto mette in risalto le potenzialità di un mercato che in termini embrionali
esiste già, ma che con le opportune politiche di sviluppo può stabilizzare, consolidare e sviluppare
l’intero mercato turistico sardo, con importanti ricadute sul tessuto socio-economico regionale.
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