La guerra di Troia non si farà
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La guerra di Troia non si farà
La guerra di Troia non si farà Scritto da Umberto Rossi Mercoledì 01 Ottobre 2014 08:24 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Ottobre 2014 16:52 La guerra di Troia non si farà (La guerre de Troie n'aura pas lieu, 1935) è uno fra i copioni più noti dello scrittore e drammaturgo francese Jean Giraudoux (1882 - 1944). Un testo scritto e rappresentato in un momento in cui sull’Europa si addensavano le nubi della seconda guerra mondiale (1939 -1945), dramma di cui il teatrante denuncia l’insensatezza e, nello stesso tempo, l’ineluttabilità come dimostra il fatto che, contrariamente a quanto annunciato dal titolo, la guerra di Troia ci sarà e, nel corso di ben dieci anni, causerà lutti a non finire. E’ un testo che risente, come molto teatro fra le due guerre, di una certa verbosità, caratteristica che ha fatto sì che in tempi recenti sia stato poco rappresentato. Questo suo difetto di fondo, tuttavia, ne fa un esercizio perfetto quale saggio per gli allievi di una sciola di teatro. Lo ha ben intuito Anna Laura Messeri che lo ha messo in scena per gli allievi che hanno partecipato al master della scuola dello Stabile di Genova. La trama ruota attorno alla figura di Ettore che, ritornato da una guerra vittoriosa, tenta di convincere i maggiorenti della città, il re Priamo e suo fratello Paride in primo luogo, a restituire ai greci la bella Elena, rapita al marito, il re di Sparta Menelao. La restituzione dovrebbe evitare lo scoppio della guerra, ma sarà resa vana dalla confluenza degli spiriti bellicosi sia dei troiani, sia dei Greci. La regia utilizza, come di consueto, i pochi mezzi a disposizione per dare vita a una rappresentazione solida e originale che consente ai giovani diplomati di mettere in risalto una corposa maturità attoriale e un robusto controllo dell’azione scenica. 1/1