ptc - Servizio Urbanistica - Provincia autonoma di Trento

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ptc - Servizio Urbanistica - Provincia autonoma di Trento
Provincia Autonoma di Trento
Assessorato all’Urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità
Procedura per l’approvazione del Piano
territoriale della Comunità (PTC)
Note procedurali
Documenti
Riferimenti
Indicazioni di
massima sugli
normativi
organi competenti
(vedi nota in calce alla
tabella)
1.
2.
Predisposizione e approvazione da parte
della Giunta della Comunità di un
documento preliminare che delinea gli
indirizzi generali di pianificazione, le
strategie e gli obiettivi che intende
perseguire mediante il PTC. Mediante il
documento preliminare la Comunità
delinea gli indirizzi di pianificazione
urbanistica e paesaggistica nonché le
strategie per uno sviluppo sostenibile del
rispettivo ambito territoriale, nell'obiettivo
di conseguire un elevato livello di
competitività del sistema territoriale, di
riequilibrio e di coesione sociale e di
valorizzazione delle identità locali, nella
cornice delle funzioni riservate alle
comunità dalla legge provinciale n. 3 del
2006, tenuto conto della funzione
attribuita al Piano territoriale della
comunità dalla nuova legge urbanistica n.
1 del 2008 ed in particolare dall’articolo
21 della legge medesima.
Il documento preliminare è redatto assicurando
l’approfondimento delle tematiche di pianificazione
territoriale e paesaggistica assieme agli aspetti di
programmazione socio-economica, in raccordo con
il Piano urbanistico provinciale, gli strumenti di
programmazione socio-economica della comunità, se
approvati, e comunque tenuto conto degli indirizzi
del programma di sviluppo provinciale. L’allegato
alla deliberazione della Giunta provinciale n. 2715
del 2009 chiarisce i contenuti principali che il
documento preliminare deve affrontare, assicurando
l’approfondimento degli indirizzi di pianificazione
urbanistica e paesaggistica relativi al territorio
della comunità al fine di definire il necessario
quadro di riferimento e di verifica delle strategie di
sviluppo.
La predisposizione del documento preliminare
corrisponde alla prima fase di autovalutazione del
Piano territoriale della comunità, da condurre
secondo le Linee guida provinciali e delle Indicazioni
metodologiche approvate con deliberazione della
Giunta provinciale n. 349 del 22 febbraio 2010. In
questa fase è richiesta la predisposizione di un primo
schema di rapporto ambientale che sintetizza il
processo di valutazione e dà conto anche della
procedura e del confronto tra Comunità e Comuni per
la definizione del documento preliminare.
Documento
preliminare (con
allegato un primo
schema di rapporto
ambientale)
Attivazione da parte della Giunta della
Comunità di un tavolo di confronto e
consultazione, al quale partecipano
soggetti pubblici e associazioni portatrici
di interessi a carattere economico, sociale,
culturale e ambientale rilevanti per
L’attivazione del tavolo di consultazione e confronto,
il provvedimento di prima adozione del documento
preliminare nonché l’elenco dei soggetti invitati a
partecipare al tavolo sono resi noti mediante avviso
pubblicato all’albo della Comunità, su almeno un
quotidiano locale e sul sito web della Comunità. Con
Delibera di nomina
dei componenti del
tavolo territoriale
-1-
Prima adozione da
parte della Giunta della
Comunità, previa
adozione da parte
dell’Assemblea della
Comunità.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
2715 del 13/11/2009.
Art. 14 comma 4
lettera a) della l.p. n. 3
del 16/06/2006
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
Allegato 1 – Schema A
Fase 0 – Il contesto
del rapporto
ambientale,
Individuazione della
struttura ambientale a
supporto
dell’autovalutazione,
Verifica della presenza
di aree a parco e di siti
della rete Natura 2000
Deliberazione della
Giunta della Comunità
Art. 22 comma 2 della
l.p. n. 1 del
04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
3.
l'ambito della Comunità, i quali sono
chiamati ad esprimersi sui contenuti del
documento preliminare e a concorrere alla
definizione degli obiettivi e delle scelte
strategiche che formeranno oggetto
dell’accordo-quadro di programma. Nella
prima seduta del tavolo sono stabiliti i
termini per la presentazione da parte dei
partecipanti di osservazioni e proposte di
modifica del documento preliminare. Ove
lo ritenga opportuno, in una o più sedute
successive, la Comunità può presentare ai
partecipanti eventuali modifiche al
documento preliminare, tenuto conto di
quanto emerso nelle sedute del tavolo di
confronto.
l’avviso è indicato il termine, non inferiore a venti
giorni dalla pubblicazione dell’avviso, entro il quale
eventuali soggetti che rappresentano interessi
collettivi rilevanti per la Comunità, non compresi
nell’elenco dei soggetti invitati a partecipare al tavolo
di confronto, possono chiedere di partecipare al
tavolo medesimo. La Giunta della comunità decide in
merito mediante apposita comunicazione agli
interessati.
Ad avvenuta conclusione dei lavori del
tavolo di confronto e consultazione, la
Comunità
approva
il
documento
preliminare definitivo, tenuto conto delle
osservazioni e delle proposte emerse dal
tavolo di confronto, nonché il documento
di sintesi dei risultati del tavolo
medesimo,
che
viene
considerato
nell’ambito della procedura di formazione
dell’accordo-quadro di programma.
Il provvedimento di approvazione del documento
preliminare definitivo, il documento di sintesi dei
risultati del tavolo di confronto e consultazione e il
primo schema di rapporto ambientale sono resi noti
mediante avviso pubblicato all’albo della comunità,
su almeno un quotidiano locale e sul sito web della
comunità. Si segnala l’opportunità di rendere
disponibili i documenti approvati attraverso il sito
internet della Comunità.
2715 del 13/11/2009.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
Allegato 1 – Schema A
Fase 0 e 1. Il contesto
del rapporto
ambientale ,
Descrizione del quadro
ambientale,
Ricognizione del
pubblico coinvolto,
Valutazione degli
scenari attesi
Documento
preliminare
definitivo (con
allegato il
documento di
sintesi dei risultati
del tavolo di
confronto e
consultazione e il
primo schema di
rapporto
ambientale)
Approvazione da parte
dell’Assemblea della
Comunità.
Parere della
Conferenza dei sindaci
Art. 22 comma 2 della
l.p. n. 1 del
04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
2715 del 13/11/2009.
Art. 14 comma 4
lettera a) e art. 17-bis
comma 2 lettera c)
della l.p. n. 3 del
16/06/2006.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
Allegato 1 – Schema A
Fase 0 e 1. Il contesto
del rapporto
ambientale,
Ricognizione dei
soggetti coinvolti,
Valutazione degli
scenari attesi.
-2-
4.
5.
La Comunità provvede a convocare la
Conferenza
per
la
stipulazione
dell’accordo-quadro di programma
mediante comunicazione ai Comuni, agli
eventuali enti parco interessati nonché alla
Provincia, tramite l’Assessorato ed il
Dipartimento competenti in materia di
urbanistica. Nella prima seduta la
conferenza stabilisce criteri e modalità di
convocazione della stessa per le
successive sedute e i termini per la
redazione
dell’accordo-quadro
di
programma. Ai lavori della conferenza
possono essere chiamati a partecipare, con
funzione di supporto e consultiva, tecnici
ed esperti nelle materie considerate. Ogni
amministrazione partecipa alla conferenza
con un unico rappresentante. La
conferenza è presieduta dal Presidente
della Comunità o da un suo delegato.
Nel caso del comune di Trento e degli
altri comuni compresi nel Territorio Val
d’Adige,
la
convenzione
prevista
dall'articolo 11, comma 2, lettera a), della
legge provinciale n. 3 del 2006 disciplina
le modalità di svolgimento della
conferenza e delle fasi di confronto e di
consultazione
prodromiche
alla
stipulazione
dell'accordo-quadro
di
programma. La convenzione individua
inoltre i temi e gli argomenti fondamentali
che sono da considerare nell'accordoquadro di programma in ragione delle
interazioni e degli aspetti di reciproco
interesse tra i medesimi comuni.
Nella comunicazione di convocazione della
Conferenza la Comunità fornisce le indicazioni
necessarie per estrarre copia del documento
preliminare definitivo, del documento di sintesi dei
risultati del tavolo di confronto e consultazione e del
primo schema di rapporto ambientale dal sito web
della Comunità, ovvero fornisce i predetti documenti
mediante supporto informatico.
Nella seduta conclusiva della conferenza è
approvato il documento concernente i
“Criteri e indirizzi generali per la
formulazione del Piano territoriale
della comunità”, quale sintesi dei
contributi, delle valutazioni e delle
osservazioni emersi nel corso delle sedute
delle conferenza sulle scelte strategiche
Per la definizione dei Criteri ed indirizzi generali per
la formulazione del PTC riguardanti le aree a parco è
richiesta l'intesa con l'ente parco e con le altre
Comunità interessate, assicurando la coerenza con le
previsioni dei piani dei parchi vigenti ed adottati. A
tal fine è predisposto un documento che costituisce
uno specifico allegato dell'accordo-quadro di
programma.
Nota della
Comunità di
convocazione della
Conferenza per la
stipula
dell’accordoquadro di
programma
Deliberazione della
Giunta della Comunità
Convocazione della
conferenza
Art. 22 comma 2 della
l.p. n. 1 del
04/03/2008.
Art. 146 comma 1
della l.p. n. 1 del
04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
2715 del 13/11/2009.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
Allegato 1 – Schema A
Fase 0 e 1. Il contesto
del rapporto
ambientale,
Ricognizione dei
soggetti coinvolti,
Valutazione degli
scenari attesi.
-3-
Criteri e indirizzi
generali per la
formulazione del
Piano territoriale
della comunità
(con allegato lo
schema di rapporto
ambientale)
Approvazione da parte
della Conferenza del
documento
concernenti i Criteri e
indirizzi generali per la
formulazione del Piano
territoriale della
comunità e, ove
Art. 22 della l.p. n. 1
del 04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
2715 del 13/11/2009.
delineate nel documento preliminare, che
costituiscono
parte
integrante
e
sostanziale dell’accordo – quadro. La
conferenza approva altresì lo Schema di
accordo – quadro di programma, di cui
i Criteri e indirizzi generali per la
formulazione del Piano territoriale della
comunità e, ove richiesto, il Documento di
intesa con gli enti parco, costituiscono
Allegati quali parti integranti.
6.
Ad avvenuta approvazione dei “Criteri e
gli indirizzi generali per la formulazione
del Piano territoriale della comunità” e per
le aree a parco dell’eventuale specifico
allegato, la comunità invia lo schema
definitivo di accordo-quadro e dei
relativi allegati (Criteri e allegato sulle
aree parco) ai comuni ed enti parco per la
stipula dell’accordo. Se entro il termine
stabilito l’accordo-quadro di programma
non è sottoscritto da tutti i comuni, la
Comunità può adottare comunque il PTC,
purché l'accordo sia stipulato da un
numero di comuni che rappresenti almeno
il 50 per cento della popolazione e almeno
il 50 per cento dei comuni. Per le aree a
parco, se l’intesa con gli enti parco e le
comunità interessate non viene raggiunta,
la decisione è assunta dalla Giunta
provinciale in sede di approvazione del
PTC.
Per
la
Comunità
della
Specifico allegato
Documento di
Intesa con gli enti
parco, se richiesto.
Il termine per la sottoscrizione dell’accordo da parte
delle amministrazioni comunali non deve essere
superiore a sessanta giorni dalla data di ricevimento.
La stipulazione dell’accordo è estesa alla Provincia
nel caso di indirizzi che richiedano modifiche al PUP
mediante il PTC.
Nel caso delle aree a parco, se l'intesa con l'ente
parco e con le altre Comunità interessate non viene
raggiunta, la decisione definitiva è assunta dalla
Giunta provinciale in sede di approvazione del Piano
territoriale della comunità.
Accordo-quadro di
programma (con
eventuale allegato
relativo alle aree a
Parco)
Nota della
comunità per la
sottoscrizione
dell’Accordo –
quadro di
programma ai
comuni e, ove
richiesto, agli enti
parco
richiesto, del
documento di Intesa
con gli enti parco
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
Allegato 1 – Schema A
Fase 0 e 1. Il contesto
del rapporto
ambientale,
Ricognizione dei
soggetti coinvolti,
Valutazione degli
scenari attesi con
specifico riferimento
alle aree a parco e ai
siti della rete Natura
2000.
Approvazione da parte
dell’Assemblea della
Comunità.
Nota della Comunità
con richiesta di
stipulazione
dell’Accordo – quadro
di programma
Approvazione da parte
dei consigli comunali
(procedura di
codecisione).
Stipulazione
dell’Accordo-quadro
di programma
Vallagarina,
-4-
Art. 14 comma 4
lettera a) della l.p. n. 3
del 16/06/2006.
Art. 22 della l.p. n. 1
del 04/03/2008.
Art. 146-bis comma 1
della l.p. n. 1 del
04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
2715 del 13/11/2009.
Art. 14 comma 4
lettera c) sub. 1 della
l.p. n. 3 del
16/06/2006.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
Allegato 1 – Schema A
Fase 1.La definizione
del mandato valutativo
e la procedura di
approvazione del piano
l’accordo-quadro deve contenere anche
specifici indirizzi e criteri per la disciplina
da parte del Piano regolatore del Comune
di Rovereto dei contenuti di cui alle
lettere i), j) e k) dell’articolo 21 della l.p.
n. 1 del 2008 e può prevedere, previo
assenso della Giunta provinciale, che
siano demandati al PRG ulteriori
contenuti del PTC.
7.
In seguito alla sottoscrizione dell’accordoquadro di programma, la Giunta di
Comunità provvede ad elaborare il
progetto di piano territoriale della
Comunità sulla base dei “Criteri e gli
indirizzi generali per la formulazione del
Piano territoriale della comunità” e
dell’eventuale
specifico
documento
relativo alle aree a parco. Contestualmente
all’elaborazione del PTC deve essere
elaborato il rapporto ambientale di
autovalutazione del piano ai sensi dell’art.
6 della l.p. 1/2008.
Si richiama che il progetto di piano
territoriale
è
uno
strumento
di
pianificazione urbanistica nonché di
programmazione socio-economica che va
firmato da un tecnico abilitato,
assicurando le necessarie competenze
rispetto alle diverse tematiche affrontate.
Per il Territorio Val d’Adige, in esito alla
stipulazione
dell'accordo-quadro
di
programma, il Comune di Trento forma e
adotta il PTC con efficacia limitata al
proprio territorio e successivamente
adegua il proprio piano regolatore
generale. Gli altri comuni compresi nel
territorio individuato ai sensi dell'articolo
11, comma 2, lettera a), della legge
provinciale n. 3 del 2006 attuano i
contenuti
dell'accordo-quadro
di
programma
direttamente
mediante
adeguamento dei rispettivi piani regolatori
generali.
Il progetto di piano territoriale è adottato dalla
Comunità ed è depositato per novanta giorni
consecutivi in tutti i suoi elementi, compreso il
rapporto di autovalutazione, a disposizione del
pubblico. Il deposito decorre dal giorno successivo a
quello di pubblicazione del provvedimento di
adozione del piano nel Bollettino ufficiale della
Regione. Le date di deposito del piano sono rese note
mediante avviso pubblicato su almeno un quotidiano
locale e sul sito web della Comunità. Nel periodo di
deposito chiunque può prendere visione del progetto
e presentare osservazioni nel pubblico interesse. Si
segnala l’opportunità di rendere disponibili i
documenti approvati attraverso il sito internet della
Comunità.
Contemporaneamente al deposito il piano è trasmesso
ai comuni e agli enti parco interessati per la
formulazione di osservazioni nonché alla Provincia
per la verifica della sua coerenza con il piano
urbanistico provinciale, con gli strumenti di
pianificazione e con la programmazione di settore.
Per la valutazione di coerenza con il piano
urbanistico provinciale è richiesto il parere della
CUP. I comuni, gli enti parco interessati e gli organi
e strutture provinciali competenti si esprimono entro
centoventi giorni dal ricevimento, decorsi inutilmente
i quali i pareri s'intendono positivi salvo che, per
ragioni adeguatamente motivate, la Giunta
provinciale non proroghi il termine per esigenze di
carattere istruttorio. Il piano, eventualmente
modificato in conseguenza dell'accoglimento di
osservazioni, è definitivamente adottato dalla
Comunità. Con l'adozione definitiva del piano è
effettuata l'autovalutazione ai sensi dell'articolo 6
-5-
Progetto di piano
territoriale della
Comunità
(con allegato il
rapporto
ambientale)
Adozione da parte
della Giunta della
Comunità.
Parere della
Conferenza dei
Sindaci.
Approvazione da parte
dell’Assemblea della
Comunità.
Art. 23 della l.p. n. 1
del 04/03/2008.
Art. 146 comma 2
della l.p. n. 1 del
04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
2715 del 13/11/2009.
Art. 17-bis comma 2
lettera c) della l.p. n. 3
del 16/06/2006.
Art. 14 comma 4
lettera a) della l.p. n. 3
del 16/06/2006.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
della l.p. 1/2008: in tale fase il rapporto ambientale
deve rendere conto delle modifiche introdotte, degli
esiti della relativa valutazione nonché del processo
che ha portato all’adozione di tali scelte. Se
l'accoglimento
di
osservazioni
comporta
l'introduzione di modifiche rispetto alle previsioni del
piano adottato, la comunità dispone una nuova
pubblicazione, reiterando la procedura, per la
presentazione di osservazioni limitatamente alle parti
oggetto di modifica; in tal caso i termini di sessanta e
centoventi giorni sono ridotti a trenta giorni, e le
variazioni apportate in accoglimento delle nuove
osservazioni non sono soggette a pubblicazione, né a
osservazioni. Si prescinde dalla richiesta di ulteriori
osservazioni se le modifiche accolgono le
osservazioni precedenti. Non si fa luogo alla
ripubblicazione nei casi di introduzione di modifiche
obbligatorie richieste per l'osservanza di disposizioni
normative o di altri strumenti di pianificazione o di
programmazione sovraordinati, oppure se le
modifiche non comportano una rielaborazione
complessivamente innovativa del piano o comunque
un mutamento delle sue caratteristiche essenziali o
della sua impostazione programmatica. Sono oggetto
di nuova pubblicazione, in ogni caso, le
modificazioni introdotte in accoglimento di
osservazioni di soggetti diversi dai titolari di diritti
reali sull'area interessata dalla modifica, salvo che
l'amministrazione interessata non acquisisca le
controdeduzioni di questi ultimi soggetti prima
dell'adozione definitiva del piano.
8.
Il piano territoriale della comunità è
approvato dalla Giunta provinciale,
sentito il parere della struttura provinciale
competente in materia di urbanistica in
merito alla coerenza delle previsioni del
piano con il piano urbanistico provinciale,
l'accordo-quadro di programma, il parere
della CUP e le osservazioni presentate,
entro sessanta giorni dal ricevimento.
Il piano territoriale della comunità entra in vigore il
giorno successivo a quello della pubblicazione nel
Bollettino ufficiale della Regione della deliberazione
che lo approva, anche per estratto. Il piano territoriale
della comunità è tenuto in libera visione del pubblico
presso la sede della comunità e dei comuni che ne
fanno parte.
Piano territoriale
della Comunità
(con allegato il
rapporto
ambientale)
Deliberazione della
Giunta provinciale
Art. 24 della l.p. n. 1
del 04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
2715 del 13/11/2009.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
-6-
9.
Il piano territoriale della comunità può
essere adottato e approvato anche per
stralci tematici, corrispondenti ad uno o
più dei contenuti previsti dall'articolo 21
della l.p. n. 1 del 2008. A tal fine
l'adozione del piano è preceduta da un
accordo con la Provincia inteso a
definire i temi prioritari da trattare e le
fasi temporali per il completamento dei
contenuti del piano, secondo quanto
previsto dall'articolo 21 della l.p. n. 1 del
2008.
Per l’adozione del piano territoriale stralcio della
comunità l’articolo 25 bis, modificato con l’articolo
70 della l.p. n. 25 del 2012, consente l’approvazione
di piani stralcio anche in seguito alla sola
approvazione del documento preliminare definitivo
in seguito all’esito del tavolo di confronto e
consultazione previsto dal comma 2 dell’articolo 22
della legge urbanistica, previo accordo con la
Provincia e con i comuni. Per le aree a parco è
comunque richiesta l’intesa con l’ente parco.
Per la formazione e approvazione del piano o dei
relativi aggiornamenti mediante stralci
tematici si osservano le disposizioni procedurali
previste per il piano territoriale della comunità,
comprese quelle concernenti l'autovalutazione; resta
ferma, pertanto, l’applicazione dell’articolo 22,
commi 3 e 4, per l’accordo con i comuni e l’intesa
con gli enti parco.
Documento
preliminare
definitivo (con
allegato il
documento di
sintesi dei risultati
del tavolo di
confronto e
consultazione e il
rapporto
ambientale)
Adozione dello
schema di accordo da
parte della Giunta della
Comunità.
Parere della
Conferenza dei
Sindaci.
Approvazione dello
schema di accordo da
parte dell’Assemblea
della Comunità.
Accordo con
Provincia e comuni
e, ove richiesto,
intesa con ente
parco.
Nota della Comunità
alla Provincia ed ai
comuni con richiesta di
sottoscrizione dello
schema di accordo
Piano territoriale
stralcio della
Comunità (con
allegato il rapporto
ambientale)
Approvazione da parte
della Giunta
provinciale e dei
consigli comunali
dello schema di
accordo e
autorizzazione,
rispettivamente, al
Presidente della
Provincia e ai sindaci
per la sottoscrizione
Art. 25 bis della l.p. n.
1 del 04/03/2008
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
Per l’adozione e
approvazione del piano
stralcio, si applica
quanto previsto dai
punti 7, 8 e 10.
10. Il piano territoriale della comunità può
essere variato se ragioni sopravvenute lo
rendono necessario. Il piano territoriale
della comunità può essere aggiornato
anche per stralci tematici. Varianti
puntuali al piano possono essere effettuate
solo per ragioni di necessità e d'urgenza
adeguatamente motivate.
Per le varianti al piano territoriale della comunità
si applicano le disposizioni per la formazione del
piano di cui ai punti 7 e 8, con le seguenti eccezioni:
a) si prescinde, di norma, dalla conferenza per la
definizione dell'accordo-quadro di programma;
b) i termini indicati ai punti 7 e 8 sono ridotti a metà;
c) il parere della CUP è sostituito da quello della
struttura provinciale competente in materia di
-7-
Variante al Piano
territoriale della
Comunità (con
allegato il rapporto
ambientale)
Adozione da parte
della Giunta della
Comunità.
Parere della
Conferenza dei
Sindaci.
Art. 25 della l.p. n. 1
del 04/03/2008.
Deliberazione della
Giunta provinciale n.
349 del 22 febbraio
2010
urbanistica,
medesimo,
complessità
valutazione
valutazione
giorni.
fatta salva la facoltà del servizio
in relazione all'importanza o alla
della variante, di devolvere alla CUP la
di propria competenza; in tal caso la
tecnica della CUP è resa entro novanta
Approvazione da parte
dell’Assemblea della
Comunità.
Deliberazione della
Giunta provinciale
Nota sugli organi competenti:
i riferimenti agli organi competenti della quarta colonna sono puramente indicativi. Sono fatte salve, pertanto, eventuali previsioni particolari degli
Statuti delle comunità nonché eventuali valutazioni diverse delle Comunità anche in merito all’opportunità di coinvolgere altri organi.
aprile 2013
-8-