illusioni a spese dei malati - Istituto di Ricerche Farmacologiche
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illusioni a spese dei malati - Istituto di Ricerche Farmacologiche
STAMINA EI VIAGGI DELIA DISPERAZIONE ILLUSIONI A SPESE DEI MALATI di GIUSEPPE REMUZZI on possono «pro- Brenes ma non c'è nulla vare» stamina e nella letteratura medica a vanno a curarsi in sostegno di quello che diUcraina. Costa ce. molto e non porterà a nienIn Israele i genitori di un te, perché? Perché se qual- bambino di 9 anni con una cuno (in Ucraina o a Santo malattia rara del cervello, Domingo o in Cina) sapes- si chiama atassia telangetse davvero curare la sclero- tasica, hanno fatto di tutto si laterale amiotrofica con per avere certe cure con le cellule o in qualunque cellule staminali fetali che altro modo, lo si farebbe a sembrava facessero miraNew York, a Londra, a San coli. I suoi dottori, quelli di Francisco, a Parigi ma an- Tel Aviv, di quel trattamenche a Bergamo, a Milano, a to non volevano sentir parRoma. Insomma se ci fosse lare ma i genitori insistevauna cura sarebbe per tutti e no. Sono andati in una clisubito. «Il dottore ci ha nica di Mosca: nel 2001 le sconsigliato di provare Sta- prime iniezioni, e poi anmina. "E se si trattasse di cora nel 2002 e nel 2004. un suo parente?", gli ho Quattro anni dopo il bamchiesto. "Non so cosa farei" bino ha mal di testa, fa una mi ha risposto». Il dottore Tac a Tel Aviv e vedono che ha ragione a sconsigliare. ha un tumore al cervello e Sbaglia però quando dice: al midollo spinale. Le cel«Se si trattasse di un mio lule di quel tumore non soparente non so cosa farei». no del bambino, vengono Lo chiedono tante volte gli da quelle iniettate a Mosca. ammalati: «Cosa farebbe Questa storia i medici di dottore se fosse suo figlio o Tel Aviv l'hanno scritta su sua mamma». La risposta è Plos Medicine, e così adesuna sola: «Farei esatta- so si sa. Quanti ce ne saranmente quello che ho consi- no stati di casi così, mai gliato a lei». Illudere gli pubblicati? I medici del ammalati che guariranno «turismo delle cellule» racome fanno quelli di Sta- gionano così: «Per avere rimina e come si fa in tante sultati da studi clinici fatti altre parti del mondo, a regola d'arte (per la sclequando non è vero, è un rosi multipla tanto per fare crimine, dei peggiori. un esempio) ci vorranno Roberto Brenes lavora in 10-15 anni, ma da me venuna clinica di San Jose in gono malati che vogliono Costa Rica. Lui e i suoi col- guarire adesso e mi chieleghi hanno trattato con le dono di fare tutto quello cellule staminali più di che si può, e allora perché cento ammalati con sclero- non provare?». Mentre noi si multipla. Gli ammalati discutiamo se le cellule spendono fra 25.000 e debbano essere embriona50.000 dollari ogni volta. E li 0 adulte, in Asia le clinii risultati? Buoni a detta di che che promettono mira- N coli con le cellule — scrivono Kiatpongsan e Sipp su Science — sono sempre di più. E ci sono attività al limite fra ricerca e affari che vengono presentate in un modo alla comunità scientifica e in un modo completamente diverso agli ammalati. La sede ufficiale di Thera Vitae è in Canada ma le cellule si iniettano in Tailandia, Hong Kong e Singapore. Per Medra Inc. (www.medra.com) lavora uno psichiatra, William Rader. Lui cura i danni del midollo spinale, nel suo sito c'è scritto che le cellule vengono dall'Ucraina e da altri Paesi dell'Est. E a chi gli chiede come fa, e quando, e con che cellule, non risponde. C'è poi un sito, China StemCells News' (www.stemcellschina.com), che fa pubblicità a Beike Biotechnology e cerca pazienti disposti a pagare per guarire con le cellule. Si curano l'autismo, l'epilessia e persino l'ictus del cervello. E ci sono pazienti che dichiarano di star meglio 0 di aver avuto «qualche miglioramento», dati obiettivi però non ce ne sono. C'è niente che si può fare? Giornali e televisione possono fare moltissimo. La BBC con una serie di documentari ha rivelato come ci sia un commercio di feti umani fra Ucraina e Caraibi a vantaggio delle cliniche del «turismo delle cellule». La cosa ha suscitato scandalo e l'Istituto per la Medicina Rigenerativa delle Barbados ha perso clienti e ha dovuto chiudere. Anche gli scienziati possono fare molto, preparare documenti sui requisiti minimi per l'impiego delle cellule da far conoscere ai governi, ai giornalisti e alla gente. Forse è venuto il momento che anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità prenda una posizione chiara perché la gente sappia quali malattie si possono davvero curare oggi con le cellule e per quali invece ci sono prospettive interessanti ma niente che possa davvero curare o guarire. Giuseppe Remuzzi