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NOI OGGI
Essere mamma oggi
di Marta Rodriguez
Marta Rodriguez,
Direttrice Istituto di Studi Superiori
sulla Donna
are la mamma sembra diventi ogni
giorno sempre più difficile.
Pensiamo alle difficoltà con il lavoro che
costringono le donne a fare salti mortali
per riuscire ad armonizzare tutto.
A volte ci chiediamo se la famosa conciliazione non sia una
utopia… A questo si aggiunge lo stress di vivere in città
poco accoglienti con le necessità delle donne madri.
Questo è micidiale. A volte già solo il traffico mette a dura
prova i nervi di qualsiasi genitore che si ritrova a girare
interi pomeriggi accompagnando e prendendo i figli in giro
per la città … facendogli venire alla fine il complesso di
autista frustrato. Pare che la società in genere tenga poco
in considerazione il ruolo delle mamme: lo si equipara ad
altri ruoli. Alla donna che lascia la carriera per dedicarsi ai
figli, la si guarda con una certa commiserazione... “Che fai?
La mamma soltanto?...” E il silenzio che segue dice tutto.
F
Forse è vero: fare la mamma è oggi più difficile. Però è
necessario come ieri, come sempre … o forse ancora di
più. Lo penso per i figli, e per le mamme stesse.
Negli ultimi 10 anni, ho dedicato molto del mio tempo all’ascolto e alla consulenza personale. Ascoltando ragazzi
e ragazze dai dieci anni fino alla età adulta, mi sono
convinta che nelle loro storie c’era sempre un fortissimo
sigillo che segnava i loro rapporti: la figura della loro mamma.
Gli psicologi parlano di attaccamento sicuro, insicuro o
ambivalente, a secondo di quale sia la loro relazione.
In parole più semplici: penso che il rapporto con la nostra
mamma ci dia una specie di “mattone”, con cui costruiamo
tutti i nostri rapporti. La forma della costruzione dipende in
buona parte dalla forma del primo mattone, che in qualche
modo si replica negli altri. Se il rapporto è sicuro e stabile,
la persona si relaziona con fiducia e apertura con le altre
persone e situazioni. Se il rapporto è viziato per instabilità,
dipendenza o desiderio di possessione da parte della
mamma, il figlio sviluppa meccanismi di chiusura, difesa,
immaturità, bassa autostima. Questo non vuol dire che la
figura materna condizioni in modo assoluto la nostra vita affettiva … ma sicuramente è la figura per eccellenza che la
conforma e struttura.
La mamma ha un ruolo chiave nel campo affettivo del
figlio, ma non solo. C’è anche l’aspetto morale. La mamma
è l’agente principale nel trasmettere i codici di condotta.
Dal suo sguardo il bambino imparerà a distinguere tra il
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bene e il male nel primo stadio dello sviluppo morale, e il
suo modo di educare e soprattutto il suo esempio saranno
gli elementi chiavi per la formazione morale successiva. Da
lei il bambino coglierà come rapportarsi con il dovere, il
bene, la responsabilità, il bene comune.
Se dalla propria mamma impariamo allora come
relazionarci con gli altri, come amare, e cosa significa per
noi essere brave persone… non possiamo pensare a
un’altra persona che abbia una incidenza così trascendentale
nella formazione delle persone.
Ma fare la mamma è importante non soltanto per i figli, ma
anche per le donne. È dimostrato che la donna trovi la più
grande realizzazione nelle attività in cui lei lascia qualcosa
di sé per far crescere qualcosa o soprattutto qualcuno.
La donna ha una tendenza naturale ad accogliere e
custodire l’altro.
Tutta la sua corporeità e la sua psicologia, con la sua
naturale capacità di tenerezza ed empatia, tende alla
maternità. Accogliere, svegliare e far crescere la vita è fonte
di felicità e realizzazione. Anche nel lavoro la donna porta
questa attenzione alla persona, che sorge dalla sua
capacità di essere madre. Lei non si muove in genere per
motivi astratti o freddi; i suoi obbiettivi hanno sempre una
valenza personale e relazionale. Essere madre è la cosa
più bella della vita di una donna.
A maggio si celebra la Festa della mamma. È vero, come
dicevamo all’inizio, fare la mamma oggi è un compito
difficile, a volte anche eroico. Questa festa è una bella
occasione per dire due cose alle mamme di oggi: come è
bello fare la mamma, quanto sono belle le mamme… con
i loro difetti, difficoltà e lotte, ma con la loro instancabile
capacità di amare e di anteporre i figli a sé stesse.
GRAZIE a tutte le mamme. Grazie alle nostre mamme, che
ci hanno fatto essere ciò che siamo, e lo continuano a fare
per mezzo di quel cordone ombelicale invisibile che ci lega
al loro cuore per sempre.