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Chemical shifts di protoni (CH3, CH2 o CH) in posizione α rispetto ad un sostituente 32 (continua) 33 Chemical shifts dei protoni di benzeni monosostituiti 34 (contunua) 35 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR La conseguenza della NON dipendenza di J da Bo è che gli spettri di uno stesso composto i cui segnali siano presenti come multipletti NON SONO SOVRAPPONIBILI se registrati con strumenti che utilizzano campi magnetici diversi (anche se il valore di δ di ciascun gruppo di protoni non cambia!). δ del quartetto J a 200 MHz J J a 100 MHz J J In ambedue i casi J è la stessa ma poichè la scala in δ è invariata appaiono in modo diverso nello spettro J δ ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata questo è il loro valore di δ! 36 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Determinazione della molteplicità in caso di accoppiamento con più protoni che abbiano chemical shifts diversi Hx HaHm Consideriamo il protone Ha che accoppia con Hx e Hm: Caso 1: Le due costanti di accoppiamento sono diverse (JHaHx≠JHaHm) Ha JHaHx JHaHm In questo caso ottengo un doppietto di doppietti: il segnale di Ha si è suddiviso in 4 linee (non sarà un quartetto!) In generale la molteplicità di un protone (o gruppo di protoni magneticamente equivalenti) che accoppino con altri nuclei con J diverse sarà: m1 x m2 x mi dove m1, m2 ecc saranno le molteplicità dovute all’accoppiamento con ciascun gruppo di nuclei Quale sarà la molteplicità di Hx? e quella di Hm? ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 37 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Caso 2: Le due costanti di accoppiamento sono uguali (JHaHx=JHaHm) Ha JHaHx JHaHm In questo caso ottengo un tripletto! In generale se un protone (o un gruppo di protoni equivalenti) accoppiano con protoni diversi ma con la stessa costante di accoppiamento la loro molteplicità sarà n1 + n2 + ni + 1 dove n1, n2 ecc. rappresentano il numero di ciascun gruppo di protoni diversi Esercizio: calcolare la molteplicità del CH2 cerchiato dell’alcol propilico nel caso in cui le costanti di accoppiamento con il CH3 e con l’altro CH2 siano uguali CH3CH2CH2OH alcol propilico ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 38 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Vogliamo calcolare la molteplicità dei protoni di questa molecola: J diverse CH2Cl H3C CH2 Nota: non si vedono costanti di accoppiamento tra H che siano separati da più di 3 legami! CH3: accoppia solo con il CH2 sarà quindi un tripletto; CH2Cl: accoppia solo con il CH2 legato al CH3: sarà quindi un tripletto; CH2: accoppia sia con il CH3 che con il CH2Cl con J diverse. Il suo segnale si suddivide in un quartetto in seguito all’accoppiamento con il CH3 ed ognuno dei segnali del quartetto si suddivide a sua volta in un tripletto per l’accoppiamento con i 2 protoni del CH2. Complessivamente il CH2 darà luogo ad un multipletto di 12 righe! La molteplicità del CH2 se le due costanti di accoppiamento fossero state uguali sarebbe stata la stessa del caso precedente ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 39 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Esercizio 8: C4H8O2; U=1 t q ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 40 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Esercizio 9: C8H8O2; U= 5 d ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata dd m 41 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Le costanti di accoppiamento. Come si è visto le costanti di accoppiamento si misurano in Hz e sono indipendenti da Bo. L’accoppiamento tra nuclei non avviene in relazione alla loro distanza assoluta nello spazio ma in relazione alla loro distanza in termini di legami che li separano: la costante di accoppiamento è mediata dagli elettroni dei legami. 3J 2J H F C R R H2 3J C H3C CH3 H H H3C H 2J 4J Costanti di accoppiamento tra protoni separati da più di tre legami in genere si osservano solo se vi sono doppi o tripli legami ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 42 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Parametri da cui dipendono le costanti di accoppiamento 2J: può essere negativa o positiva |2J| ≈ 12-15 Hz se Csp3; 2-4 Hz se Csp2 3J: è di solito positiva a) angolo diedro (v. curva di Karplus) b) lunghezza legame tra gli atomi di C cui sono legati gli H (cresce al diminuire della lunghezza del legame) c) valore dell’angolo tra il legame C—C e il legame C—H (cresce al diminuire dell’angolo) d) presenza di gruppi elettronattrattori (diminuisce al crescere di –I) a) H 60° H circa 7 Hz nei Curva di Karplus sistemi saturi in libera rotazione H H angolo diedro ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata alcheni cis: 0° alcheni trans: 180° H Negli alcheni: 3J 3 trans> Jcis 43 4J: Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR si osserva solo nei sistemi insaturi o nei sistemi saturi rigidi (non in rotazione) tra atomi separati da 4 legami disposti nello spazio a W o M; può essere negativa o positiva, il valore assoluto è 0-3 Hz 4Jcis |4Jtrans | = 1,75 Hz |4Jcis| = 1,33 Hz |4Jtrans | > |4Jcis | 4Jtrans 5J: raramente si osserva nei sistemi aromatici (H in para); 0-1 Hz ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 44 7,5 Hz è un tipico valore di una J tra protoni legati a due atomi di carbonio adiacenti in un sistema in libera rotazione Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Le linee tratteggiate rappresentano i chemical shifts dei due gruppi di protoni; la separazione tra le linee di ciascun multipletto misurata in Hz rappresenta la costante di accoppiamento; poichè il CH3 e il CH2 sono accoppiati fra di loro le costanti sono uguali come pure la distanza tra le linee in ambedue i multipletti ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 45 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR dd C4H6O2 U=2 non è indicato un singoletto a δ=12 di integrale 1H dq dq ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 46 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR C4H8Cl2 U=0 d t q sestetto ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 47 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR C5H9OCl U=1 t t t q ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 48 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Si definiscono magneticamente equivalenti protoni (non necessariamente legati allo stesso atomo!) che abbiano le seguenti caratteristiche: 1. Stesso intorno magnetico e quindi stesso chemical shift; 2. Stessa costante di accoppiamento con TUTTI GLI ALTRI NUCLEI con cui essi accoppiano. Non si osservano costanti di accoppiamento tra protoni che siano magneticamente equivalenti H 12 H H C 12 C H 13 H H H C 12 C H I quattro protoni dell’etilene con 2 12C sono magneticamente equivalenti avendo lo stesso chemical shift; accoppiando solo con se stessi daranno luogo ad un singoletto nello spettro 1H-NMR; I quattro protoni dell’etilene con 1 13C non sono magneticamente equivalenti; poiché accoppiano anche con il 13C si vedranno le loro costanti di accoppiamento. Non sono un singoletto! ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 49 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Criterio per sapere se dei protoni hanno lo stesso intorno magnetico: -ci deve essere una operazione di simmetria che li lega fra di loro Quali di questi gruppi di protoni hanno lo stesso intorno magnetico? H H OCH3 H H OCH3 H OCH3 H H H H3C H2 C H3CO CH3 H3CO H H H In tutti i casi si assume che vi sia libera rotazione attorno ai singoli legami: questo rende mediamente uguale l’intorno magnetico dei protoni di ciascuno dei CH3 di queste molecole Avere lo stesso intorno magnetico non vuol dire essere necessariamente magneticamente equivalenti ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 50 Perchè dei protoni siano magneticamente equivalenti devono valere AMBEDUE le condizioni di p. 32! Dire quali di queste coppie di protoni sono magneticamente equivalenti e quali no: H O CH3 H Cl H C C H H Br H H3C H C C H3C H Cl 51 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Come si calcola il valore di J conoscendo i valori di δ ai quali si osservano i segnali di un multipletto? Es: prendiamo il seguente tripletto i cui 3 segnali cadono a δ 3,4; 3,5 e 3,6. Si conosce la frequenza cui opera lo strumento (per il nucleo 1H): 100 MHz Ricordando la definizione di δ: ω campione − ω riferimento δ= × 106 ω nucleo J J 3,6 3,5 3,4 δ ne risulta che 1 unità di δ corrisponde in questo caso a 100 Hz in quanto ∆ω (Hz) = 1 x 100 x 106/106 di conseguenza poiché ciascuno dei tre segnali è separato da 0,1 δ il valore di J è = a 10 Hz. Quale sarebbe la J di un tripletto le cui linee cadessero allo stesso valore di δ se si usasse uno strumento nel quale 1H risuona a 60 MHz? Si può trattare della stessa molecola? ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 52 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR C3H7NO2 U=1 ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 53 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Spettri del primo e del secondo ordine La molteplicità dei segnali di gruppi di protoni dovuti all’accoppiamento con altri protoni ed illustrata nei due casi di pp. 41 e 42 è rispettata solo nel caso di sistemi del primo ordine. Un sistema di due gruppi di protoni che accoppiano fra di loro è del primo ordine se: ∆ω ≥ 10 J dove ∆ω rappresenta la differenza di frequenza di risonanza tra i due gruppi di protoni (misurata in Hz) e J è la costante di accoppiamento Nel caso in cui ∆ω/J<10 allora il sistema diventa del secondo ordine Poichè ∆ω dipende da Bo, cioè dallo strumento che si usa, ne deriva che due gruppi di protoni accoppiati fra di loro possono dare luogo ad un sistema del primo o del secondo ordine in funzione del campo magnetico con il quale si è registrato lo spettro. Esercizio: un gruppo di protoni di chemical shift 2 δ accoppia con un altro gruppo di protoni il cui δ è 3. La costante di accoppiamento J è 15 Hz. Calcolare il valore del rapporto ∆ω/J quando lo spettro viene registrato con uno strumento nel quale ω1H=60 MHz e con un altro nel quale ω1H = 300 MHz. ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 54 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR ω δX δA ω δA δB δA δB δA δA δB δB δA δB δA δB ω δA = δB Questa serie di spettri rappresenta che cosa si osserva quando l’accoppiamento tra due protoni passa da una situazione del 1° ordine (primo spettro in alto) ad una di secondo ordine. Dall’alto in basso si è variato il chemical shift dei due protoni mantenendo invariata la loro costante di accoppiamento. Nell’ultimo spettro i chemical shifts coincidono. Per convenzione i protoni del primo spettro (1° ordine) sono chiamati AX (due lettere lontane dell’alfabeto) mentre quelli degli spettri successivi (2° ordine) sono chiamati AB (due lettere vicine dell’alfabeto) I protoni dell’ultimo spettro avendo identico chemical shift sono chiamati A2 55 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR 2° ordine AB 1° ordine AX J Passando da uno spettro del 1° ordine ad uno del 2° ordine le intensità delle linee di ciascun doppietto non sono più uguali. Le linee centrali crescono mentre quelle laterali calano. Inoltre il chemical shift di ciascun protone non è più al centro della coppia di righe ma si sposta verso quella più alta. La costante di accoppiamento rimane la distanza (in Hz) tra i due segnali J J ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata J Analogamente agli spettri del 2° ordine che coinvolgono due protoni (AB) si potranno avere spettri che coinvolgono più protoni (ABC, A2B ecc..). Questi spettri sono molto più complicati da analizzare di uno spettro di tipo AB. 56 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR In generale la notazione che usa le lettere dell’alfabeto per indicare i protoni porta alla seguente classificazione dei sistemi del PRIMO ORDINE nei quali un protone (A) accoppia con uno o più protoni (o altri nuclei come negli ultimi due esempi) con una (sistemi AXn) o due (sistemi AXnMy) costanti di accoppiamento s td d t dt tt q dd Possiamo ora estendere la notazione “alfabetica” per definire una coppia di protoni che non siano magneticamente equivalenti pur avendo lo stesso chemical shift (vuol dire cioè che non hanno la stessa costante di accoppiamento con tutti i nuclei con i quali accoppiano) X X X HA HA' Questi sistemi vengono chiamati HA HA' AA’BB’ HB HB' HB HB' Y (X e Y sono due sostituenti qualsiasi) 57 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR La parte vinilica dei protoni dello stirene è un sistema AMX con tre J: JAX, JAM e JMX ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 58 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Un sistema del 2° ordine di tipo AA’BB’ è molto complicato ma è caratterizzato da un elemento di simmetria costituito dal piano ortogonale che taglia a metà il multipletto δAA’ δAA’ δBB’ δBB’ δBB’ δAA’ δAA’ δBB’ In molti casi il sistema è “apparentemente” semplice in quanto si vedono solo 4 segnali più intensi (qui marcati con un pallino) che lo rendono simile ad un sistema AB 59 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR C8H10O2 U=4 Sistema AA’BB’ ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 60 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR NMR e chiralità Per sostituzione di uno di questi due H con un gruppo diverso si ottengono due enantiomeri: i due H sono enantiotopici Per sostituzione di uno di questi due H con un gruppo diverso si ottengono due diastereoisomeri: i due H sono diastereotopici Due protoni (o gruppi di protoni) enantiotopici hanno lo stesso intorno magnetico (= stesso δ) mentre due protoni (o gruppi di protoni) diastereotopici hanno intorno magnetico diverso (e quindi δ diverso) Ovviamente in quest’ultimo caso può capitare che casualmente i due δ siano uguali 61 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR La conseguenza è che gli spettri NMR di due enantiomeri (in un solvente achirale) sono identici mentre gli spettri NMR di due diastereoisomeri sono diversi l’uno dall’altro: non si può quindi conoscere in questo modo qual’è l’eccesso enantiomerico di un composto chirale Per sapere se due protoni (o gruppi di protoni) sono enantiotopici o diastereotopici basta verificare se esiste un elemento di simmetria che li trasforma uno nell’altro. Una molecola può avere un elemento di simmetria ciononostante presentare protoni diastereotopici. In una molecola chirale (priva di elementi di simmetria) tutte le coppie di protoni (o di gruppi di protoni) legate allo stesso atomo di carbonio sono diastereotopiche. La molecola non possiede alcun elemento di simmetria (c’è un carbonio asimmetrico): H i due H sono diastereotopici CH3 H H HHHHH H H CH3 OH H3C H H OH Ar ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata CH3CH2 CH3 Ar H H CH3 La molecola possiede un piano di simmetria ma questo non converte i due H l’uno nell’altro (non esiste un piano di simmetria che biseca l’angolo formato da H—C---H) 62 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR d c protoni diastereotopici: hanno δ diverso e, ovviamente, si vede l’accoppiamento tra di loro sistema ABX3 ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 63 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Quali tra questi protoni sono enantiotopici e quali diastereotopici? ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 64 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Come si può conoscere l’eccesso enantiomerico di una miscela di enantiomeri attraverso l’NMR? a) usando un solvente chirale b) aggiungendo alla soluzione un addittivo chirale che interagisca con il soluto (coppia ionica, legami ad H, reagente di shift –vedi più avanti-) c) trasformando gli enantiomeri in diastereoisomeri attraverso la formazione di un legame covalente con un reagente chirale In un solvente achirale come un doppietto in quanto non è possibile differenziare i due enantiomeri CH3 H Cl il metile apparirà: racemo ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata In un solvente chirale come due doppietti, uno per ciascuno dei due enantiomeri (in quanto avranno chemical shift diverso) 65 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR se il composto è racemo i due doppietti avranno lo stesso integrale (ee=0) CH3 H Cl (in solvente chirale) se il composto non è racemo i due doppietti avranno integrale diverso e l’eccesso enantiomerico può essere calcolato: ee% = differenza integrali somma integrali ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata x 100 66 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Un reagente di shift è costituito da una molecola con un nucleo (in genere un metallo di transizione, un lantanide) che ha particolari proprietà dette paramagnetiche. Un nucleo paramagnetico con quantità crescenti di reagente di shift reagente di shift senza reagente di shift ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata descherma i nuclei che gli sono vicini ma allarga anche il loro segnale in quanto ne altera i tempi di rilassamento. Va quindi usato in piccole quantità. Un reagente di shift chirale permette di separare i segnali di una coppia di enantiomeri e quindi di determinare l’eccesso enantiomerico. 67 Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR Esercizio sull’uso degli integrali nella determinazione del rapporto molare in miscele di composti. Supponiamo di avere una miscela di CHCl3 e CH2Cl2: vogliamo conoscere la composizione molare mediante NMR I due integrali sono uguali ma il cloroformio ha un solo protone 10 mm mentre il diclorometano ne ha due! 10 mm Rapporto molare= 7 6 integrale di A/protoni A integrale di B/protoni B 5 Nel nostro caso i due integrali misurano 10 mm; il rapporto è: 10/1 : 10/2 cioè 2:1. Il cloroformio è il doppio del diclorometano ©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata 68