studio di fattivibilita CDTG revisionato 3

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studio di fattivibilita CDTG revisionato 3
PROGETTO DI COORDINAMENTO
PER IL PROGRAMMA
DI COOPERAZIONE DECENTRATA
TRENTINO - GHANA
UN UNIONE PER LO SVILUPPO RECIPROCO
Indice generale
1. Generalità.........................................................................................................................................2
2. Ghana................................................................................................................................................3
3. Attori del programma in Trentino.....................................................................................................5
4. Attori del programma in Ghana........................................................................................................6
5. Gruppo di lavoro Tre.Ca.Sma. per il Ghana.....................................................................................6
6. Settori di indirizzo............................................................................................................................8
6.1 Settore Sanitario.........................................................................................................................8
6.1.1. Emodialisi.........................................................................................................................8
6.2 Settore Agroalimentare............................................................................................................10
6.2.1 Inseminazione e allevamento bovini................................................................................10
6.2.2 Caseificio..........................................................................................................................11
6.2.3 Succhi di frutta.................................................................................................................12
6.2.4 Legname..........................................................................................................................13
6.3 Settore edile e Protezione Civile..............................................................................................14
6.3.1 Edificio per l'alfabetizzazione adulti................................................................................14
6.3.1 Formazione antincendio...................................................................................................14
6.4 Settore Culturale......................................................................................................................16
6.4.1 Sensibilizzazione sul territorio trentino...........................................................................16
7. Fasi successive................................................................................................................................17
8. Preventivo di spesa.........................................................................................................................18
1. Generalità
Il presente progetto di coordinamento è finalizzato alla realizzazione di un programma
di cooperazione decentrata tra la Provincia Autonoma di Trento e la Repubblica del
Ghana.
Tale programma si propone di creare un rapporto di stretta collaborazione e
programmazione tra la Provincia Autonoma di Trento e la Repubblica del Ghana. Le
aree di intervento fino ad ora identificate sono: Aguna East, nel distretto di Tamale,
dove si prevede di intervenire sugli aspetti agroalimentari, la zona di Tamale Nord,
dove invece si vorrebbe effettuare un intervento in ambito sanitario oltre ad un
intervento agroalimentare relativo a prodotti caseari. Infine, nella periferia di Accra
sono invece previsti gli interventi di formazione nell'ambito della protezione civile.
L'idea alla base dell'intervento è quella di agire col fine di creare un rapporto che
coinvolga la comunità trentina e quella ghanese in un percorso di crescita comune
volto a valorizzare e a migliorare l'utilizzo delle risorse presenti sul territorio.
Durante il convegno “Salute e Formazione” organizzato dall'Assessorato alla
Solidarietà Internazionale e alla Convivenza il 17 novembre 2011 a Trento,
l'associazione TRECASMA ha potuto avvicinarsi alla realtà sanitaria del Ghana
attraverso l'intervento del Ministro alla Salute ghanese, Mr. Chireh Joseph Yieleh e a
quello dell'ambasciatrice del Ghana in Italia, Mrs Evelyn Anita Stokes-Hayford. In un
secondo momento, la Provincia e l'associazione hanno avuto la possibilità, grazie alla
collaborazione e al supporto dell'Assessorato alla solidarietà internazionale ed alla
convivenza della P.A.T., di avere un vero e proprio confronto con il Ministro Mr.
Chireh Joseph Yieleh e con l'ambasciatrice Mrs Evelyn Anita Stokes-Hayford durante
la loro permanenza a Trento. L'incontro ha portato alla luce un grande interesse da
parte del governo ghanese a sviluppare e ampliare le competenze specialistiche dei
loro tecnici operanti nei vari settori identificati come prioritari, ossia: quello agroalimentare,quello sanitario, quello scolastico e infine quello della protezione civile.
Sono nate dunque le basi per iniziare una collaborazione volta a sviluppare e
intensificare la specializzazione, la produttività e l'efficacia in questi campi. Tali settori
di sviluppo sono stati individuati in collaborazione col governo del Ghana sulla base
di un'analisi delle attività e delle strutture già presenti e operanti sul territorio.
Inoltre, la Provincia e l'associazione TRECASMA, oltre ad avere instaurato delle ottime
relazioni con le istituzioni nazionali, ha avuto anche l'occasione di incontrare Padre
Arcadio Sicher, un missionario francescano impegnato ad aiutare la popolazione che
vive nella baraccopoli ai margini di Accra,la capitale del Ghana. Il racconto così
sentito e dettagliato di Padre Sicher ha subito permesso di identificare alcuni dei
bisogni più impellenti della popolazione che vive in quell'area.
2. Ghana
La Repubblica del Ghana è uno stato dell'Africa occidentale con capitale Accra. Ha una
superficie di 238.540 km2 con una popolazione di superiore ai 24 milioni di (circa 102
per km2). Confina ad ovest con la Costa d'Avorio, a nord con il Burkina Faso, ad est
con il Togo, ed a sud con il Golfo di Guinea. Il territorio della Gold Coast ottenne
l'indipendenza dal Regno Unito nel 1957, diventando la prima nazione sub-sahariana a
farlo. Il Ghana è un membro di molte organizzazioni internazionali tra cui il
Commonwealth delle Nazioni, la Comunità Economica degli Stati dell'Africa
Occidentale, l'Unione Africana, la Francofonia (membro associato) e le Nazioni Unite.
Il paese è il secondo maggior produttore di cacao nel mondo. Sul suo territorio è stato
realizzato il Lago Volta, uno dei maggiori laghi artificiali del mondo.
Fino al 1957, anno dell'indipendenza, il paese conosciuto oggi come Ghana, era un
insieme eterogeneo di territori, abitati da popolazioni diverse e con una storia
differente, che sotto il colonialismo inglese erano stati posti sotto un unico governo
centrale, con sede ad Accra.
Relativamente allo sviluppo umano i dati sono i seguenti:
1. tasso di mortalità infantile: 57 per 1.000 nati vivi (2002)
2. morte per parto: 210 per 100.000 nascite (1985-2001)
3. speranza di vita alla nascita: 56,2 anni uomini; 59,3 anni donne (2001)
4. tasso di fertilità; 4,5 figli per donna (Censimento 2000)
5. tasso di alfabetizzazione: 74,8% (uomini 82,7%; donne 67,1%)
6. accesso all'acqua potabile: 91% (aree urbane), 64% (aree rurali) (2000)
7. indice di sviluppo umano: 0,567 (2001)
Relativamente alla forza lavoro i dati sono i seguenti:
8. 4,1 milioni di persone
9. Agricoltura e pesca 55%; industria 18,7%; vendite e clero 15,2%; servizi,
trasporti e comunicazioni 7,7%; liberi professionisti 3,7% (Censimento 2000)
10. popolazione in età lavorativa: 48%
Il Ghana è diviso in 10 regioni e 138 distretti. Le regioni sono: Ashanti, Brong Ahafo,
Centrale, Orientale, Grande Accra, Settentrionale, Nordorientale, Nordoccidentale,
Volta, Occidentale. In Ghana sono presenti dieci regioni amministrative suddivise in
138 distretti, ognuno con la sua assemblea. Al di sotto dei distretti sono presenti
diversi tipi di consigli, tra cui 58 consigli cittadini, 108 consigli di zona, 626 consigli di
area e 16.000 comitati unitari a livello più basso.
Tre anni dopo l'indipendenza il Ghana divenne una repubblica, ed il paese viene per
lungo tempo diviso da forti contrasti politici e soggetto a regimi millitari. Nel 1992 si
applica una nuova costituzione che introduce il multipartitismo. Oggi il Ghana è una
repubblica presidenziale, in cui il presidente e il parlamento vengono eletti a suffragio
universale ogni quattro anni.
Secondo il Failed States Index negli ultimi anni il Ghana è classificato tra gli Stati con
maggior successo nel mondo e tra i primissimi in Africa. Di grande importanza è il
fatto che il Ghana è classificato come uno Stato particolarmente moderato. Il Ghana è
stato anche valutato 7° su 48 nell'area sub-sahariana nel 2008 dall'Ibrahim Index of
African Governance indice basato su dati a partire dal 2006. L'indice di Ibrahim è una
misura globale dei governi africani, sulla base di una serie di variabili differenti che
riflettono il successo con cui i governi forniscono beni essenziali ai suoi cittadini.
Dopo l'indipendenza, il Ghana ha convintamente aderito agli ideali del nonallineamento e del Panafricanismo. Il paese ha sempre favorito le organizzazioni
internazionali e regionali di cooperazione politica ed economica, ed è un membro
attivo della Nazioni Unite e dell'Unione Africana. Molti diplomatici ghanesi e politici
detengono posizioni nelle organizzazioni internazionali.
Il Ghana è classificato come un'economia di livello intermedio.
Ben dotato di risorse naturali, il Ghana ha più del doppio delle esportazioni pro capite
dei paesi più poveri nell'Africa occidentale. Anche così, il Ghana resta dipendente dal
commercio e l'assistenza internazionale, nonché dalle attività d'investimento della
diaspora ghanese. Circa il 28% della popolazione vive sotto la soglia di povertà
internazionale di US $ 1,25 al giorno e, secondo la Banca Mondiale, il reddito pro
capite del Ghana è appena raddoppiato negli ultimi 45 anni. Il Ghana, già noto per il
suo oro in epoca coloniale, rimane uno dei maggiori produttori mondiali di questo
minerale. Altre esportazioni, come cacao, petrolio, legname, energia elettrica, diamanti,
bauxite e manganese sono le principali fonti di valuta estera, controllata e gestita dal
Braccio Agricolo della Presidenza dei Ministri della Repubblica del Ghana, retto e
guidato dalla signora Antoniette Efua-Addo.
La forza lavoro del Ghana nel 2008 ammontava a 11,5 milioni di persone. L'economia
continua ad affidarsi pesantemente al settore agricolo che rappresenta il 37,3% del PIL
e impiega il 56% della forza lavoro, costituita soprattutto da piccoli proprietari terrieri.
Manifatturiera è solo una piccola parte dell'economia del Ghana.
Le politiche economiche del passato non si sono rivelate efficaci. I governi militari e gli
impegni per il mantenimento della pace regionale hanno portato alla necessità di
continuare a finanziare il disavanzo da inflazione, alla svalutazione della moneta e alla
crescita del malcontento pubblico contro le misure di austerità. Anche così, il Ghana
resta uno dei paesi più economicamente solidi in tutta l'Africa.
Il turismo è in rapida crescita specialmente tra i componenti europei e americani della
diaspora ghanese all'estero. La stabilità politica ed economica, il basso tasso di
criminalità e la diffusione dell'inglese rendono attraente il paese ai turisti stranieri.
La Diga di Akosombo, costruita nel 1965 sul fiume Volta, fornisce energia idroelettrica
al Ghana e ai paesi confinanti.
3. Attori del programma in Trentino
Provincia Autonoma di Trento
è l'ente promotore dell'iniziativa.
Associazione di volontariato Tre.Ca.Sma.
L’associazione di volontariato Tre.Ca.Sma., con sede in Provincia di Trento, nel
Comune di Trento in P.zza G. Cantore, 3; operante nel territorio provinciale, nazionale
ed estero, non persegue scopi di lucro ma esclusivamente fini di solidarietà sociale
quali solidarietà internazionale, cooperazione allo sviluppo, aiuti umanitari ai paesi in
via di sviluppo, sensibilizzazione sulle tematiche della solidarietà internazionale nei
confronti della comunità trentina.
Attualmente il numero di soci è di circa una sessantina di elementi (dei quali almeno
una dozzina svolgono attività di solidarietà internazionale) ed il consiglio direttivo
dell’associazione per la legislatura corrente, è rappresentato da: Alessandro Graziadei
(addetto stampa), Luciano Maistri, Walter Manta, Andrea Maschio, Antonio Monti e
Nadia Parolari (responsabili organizzazione eventi), Demis Polini, Mohamed Fadel
Abid Hamadi (Responsabile contatti con i campi profughi Saharawi), Christian Tiso
(Addetto sito internet), Fabrizio Vagnerini. I suddetti consiglieri hanno eletto alla
carica di Presidente il signor Andrea Maschio, alla carica di Vicepresidente il signor
Walter Manta, e alla carica di segretario il signor Demis Polini, alla carica di Tesoriere
l’avv. Fabrizio Vagnerini ed il dott. Luciano Maistri alla carica di Revisore dei Conti.
Negli ultimi anni l’Associazione ha realizzato interventi quali la ristrutturazione di
una scuola nei campi profughi Saharawi, la realizzazione di un impianto di irrigazione
nel Kerala in India la progettazione di un convitto al servizio dell’Istituto Trentino
professionale a Manchay in Lima (Perù), un progetto di informazione e
sensibilizzazione in Trentino tramite incontri pubblici e pubblicazioni anche a livello
nazionale in merito alla situazione dei campi profughi saharawi.
4. Attori del programma in Ghana
In questa fase gli attori locali saranno direttamente l'Ambasciatrice del Ghana in Italia,
Mrs. Evelyn Anita Stokes-Hayford in rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione Regionale e il Ministro della Salute Chireh Joseph Yieleh ed il
Ministro dell'agricoltura Kweri Ahmoi oltre al padre francescano Arcadio Sicher.
In un secondo tempo si provvederà alla redazione di un protocollo d'intesa finalizzato
alla realizzazione di un sistema di lavoro e di programma per procedere allo sviluppo
dei progetti coinvolgendo la popolazione locale ed i loro rappresentanti nei settori
amministrativi, agricoli, sanitari, culturali e didattici.
Si sottolinea fin d'ora che sarà individuato in fase di sopralluogo un gruppo di lavoro
ghanese che possa recarsi in tempi stretti in Trentino per un secondo step di
valutazione sulla fattibilità del presente programma.
5. Gruppo di lavoro Tre.Ca.Sma. per il Ghana
Si prevede di operare secondo la seguente scaletta:
1. Redazione e presentazione Programma di Coordinamento generale;
2. Realizzazione Tavolo trentino per il Ghana;
3. Predisposizione del programma di cooperazione con il Ghana
4. Predisposizione dei progetti relativi ai vari settori.
La gestione del punto n.1 sarà in carico al Gruppo di Lavoro Tre.Ca.Sma. per il Ghana
cosi composto:
Andrea Maschio – Presidente associazione e Responsabile Coordinatore generale
Valeria Lorenzi – Responsabile Coordianamento generale e gestione rapporti
diplomatici e pubblici
Claudio Baldessari – Responsabile tecnico agronomo forestale
Ruggero Andreatta – Responsabile tecnico settore edile e ambientale
Alessandro Graziadei – Responsabile comunicazioni e sensibilizzazione sul territorio
Daniele Ioriatti – Responsabile coordinamento settore sanitario
In questa prima fase, il coordinamento è finalizzato a rinforzare la reciproca
conoscenza e collaborazione e a porre le basi per i successivi progetti di solidarietà.
Parallelamente la funzione del Gruppo è quella di coordinare sia dal punto di vista
tecnico che da quello gestionale nonché amministrativo tutti gli step propedeutici ai
progetti presentati, in corso o in programmazione. Ulteriore funzione è quella della
gestione dei rapporti con il corrispettivo gruppo in Ghana.
Le funzioni di tale coordinamento sono in sostanza:
Gestione dei rapporti istituzionali tra i vari attori coinvolti dallo studio di
fattibilità;
Predisposizione dello Studio di fattibilità per il Programma di Cooperazione
decentrata;
Organizzazione, gestione e supporto ai lavori del Gruppo di Lavoro con gli altri
attori.
Avvio del Tavolo trentino per il Ghana;
Gestione riunioni del Tavolo tramite la tenuta e l'elaborazione delle
informazioni e delle comunicazioni tra gli attori coinvolti;
Predisposizione e affidamento dei progetti ai vari soggetti singoli o associati
sulla base delle decisioni adottate dal tavolo;
Gestione economica e tecnica delle attività in Trentino e in Ghana;
Supervisione e valutazione delle attività, suggerimento di eventuali varianti e
reindirizzi;
Attività di promozione culturale e di sensibilizzazione sui temi dello sviluppo e
della cooperazione sul territorio trentino;
Promozione di iniziative che facilitino lo scambio diretto tra la Provincia
autonoma di Trento ed il Distretto di Tamale in Ghana.
6. Settori di indirizzo
L'approccio del programma prevede di individuare specifici progetti di sviluppo atti a
garantire la piena sostenibilità nel tempo e alla ricerca di soluzioni.
Ciò permetterà l'esaurimento dell'intervento solidale in poco tempo e la creazione di
un sistema di continuità locale permettendo altresì di dirigere eventuali altri sforzi
sugli altri settori o progetti.
La prossima fase prevede i sopralluoghi ed l'elaborazione dei dati e dei risultati
recuperati in ogni settore.
Gruppo di tecnici individuati per il sopralluogo:
1. Andrea Maschio – Presidente Ass. TRE.CA.SMA. Per il coordinamento e
l'aspetto edile;
2. Valeria Lorenzi – Coordinamento e relazioni
3. Claudio Baldessari – Tecnico TRE.CA.SMA agroalimentare.
4. Giovanni Frisanco in rappresentanza della Federazione Provinciale Allevatori
Trento, della Federazione Trentina delle Cooperative e della Fondazione
Edmund Mach – Istituto Agrario di San Michele all'Adige.
5. Alberto Flaim, Presidente Federazione Vigili del Fuoco volontari di Trento;
6. Mauro Donati, Dirigente Federazione Vigili del Fuoco volontari di Trento.
Per il settore sanitario il sopralluogo è già avvenuto nel mese di gennaio 2012 di cui ne
viene espresso l'esito nel paragrafo 6.1.2.
6.1 Settore Sanitario
6.1.1. Emodialisi
In data 29 gennaio 2012, i dottori Giuliano Brunori e Renato Gentilini, hanno visitato il
Teaching Hospital di Tamale per valutare la fattibilità della realizzazione di un centro
dialisi.
L’ospedale insiste nel distretto municipale di Tamale nella regione Settentrionale del
Ghana, con un bacino di circa 2.5 milioni di abitanti. L’ospedale ha 350 posti letto, ed è
sprovvisto di un centro per la dialisi.
Dal colloquio con il direttore dell’ospedale, emerge la necessità di disporre di un
servizio dialisi per pazienti con insufficienza renale acuta (IRA) e per pazienti affetti da
malattia renale cronica terminale. Fra i casi principali di IRA vi sono quelli che si
manifestano in pazienti gravide secondari ad eclampsia o, nella popolazione generale,
quelli dovuti a disidratazione (diarrea profusa, etc).
L’ospedale disponeva di un apparecchio per dialisi (ormai obsoleto e non più in
produzione) utilizzato da un paziente negli anni scorsi, ma da circa due anni non è
più in uso. La sala dedicata alla dialisi ha annesso uno spazio ove era posto l’apparato
per la preparazione dell’acqua necessaria al trattamento dialitico. Tutto il materiale
utilizzato per il trattamento dell’acqua si presenta in pessime condizioni e non sembra
essere più utilizzabile.
La stanza in cui si potrebbe attivare il servizio dialisi è in grado di ospitare 4 monitor
per dialisi, e nello spazio attiguo è possibile localizzare una nuova apparecchiatura per
il trattamento dell’acqua.
La presenza di 4 monitor, utilizzati sia al mattino che al pomeriggio per 5 ore in ogni
turno, con due trattamenti/paziente alla settimana permetterebbe di trattare fino a 24
pazienti cronici, numero che sembra in questa fase sufficiente ai fabbisogni del
territorio. In tutto il resto del paese sono presenti due soli centri dialisi (localizzati nella
capitale Accra) che trattano circa 180 pazienti. Considerando che in Ghana ci sono circa
23 milioni di abitanti, nel territorio di Tamale si può prevedere un numero di 18-20
pazienti necessitanti di trattamento dialitico cronico.
La realizzazione del centro pertanto richiede:
Formazione del personale infermieristico (presso il centro di Accra o presso il
centro dialisi dell’ospedale MaliGavardo a Bamako). Il training previsto è di
almeno 3 mesi
Formazione di uno/due medici dell’ospedale di Tamale (uno a Trento e uno a
Bamako o Accra), Il medico a Trento potrebbe anche acquisire conoscenze per
quanto riguarda la creazione dell’accesso dialitico permanente (fistola arterovenosa o protesi vascolare) e in questo caso il training previsto è di almeno 6
mesi.
Formazione di un tecnico per la gestione delle apparecchiature (monitor dialisi e
osmosi per il trattamento dell’acqua).
Le apparecchiature per dialisi (almeno 6-8 monitor per dialisi) potrebbero essere
donate all’ospedale di Tamale dall’Associazione Amici del Mali-Gavardo, che ha già in
carico il centro di Bamako. Sempre tramite l’associazione potrebbero essere reperiti i
letti bilancia e l’attrezzatura per il trattamento dell’acqua.
Il tecnico Giovanni Zucchi dell’Associazione Amici del Mali-Gavardo che già segue il
centro di Bamako è disponibile a seguire le fasi di allestimento dell’impianto per
l’acqua e la messa in funzione delle apparecchiature per dialisi. Da parte dell’ospedale
di Tamale deve essere garantita la presenza di personale in grado di eseguire lavori di
impianti idraulici e muratori per quanto riguarda la posa dell’impianto acqua e degli
scarichi idrici. Vista la saltuaria mancanza di acqua dovrà essere realizzato anche un
serbatoio di riserva di almeno 1 m3 (1000 litri).
Per quanto riguarda la corrente elettrica, deve essere predisposta la presenza di un
generatore di riserva nel caso ci fossero interruzioni improvvise in corso di seduta
dialitica.
Precisato che pur partendo già a breve il centro potrà iniziare la sua attività non prima
del gennaio 2013 il programma dell'eventuale progetto verrà stilato a seguito del
sopralluogo del gruppo di lavoro previsto per metà aprile.
6.2 Settore Agroalimentare
Nel settore agroalimentare il lavoro del gruppo si prefigge quale primario obiettivo
quello di:
- stabilire un modello di cooperazione tra i singoli individui;
- formare i membri di una cooperativa locale in specifiche aree ed ambiti del
progetto;
- selezionare un team di specialisti;
- basare il modus operandi secondo i seguenti metodi di investimento ed
impegno: coinvolgimento del mondo della cooperazione trentina,
investimento in progetti di partnership, investimento nel progetto della
cooperativa africana, business plan e gestione del portfolio;
- estendere i servizi ai diversi settori di progetto (legname, inseminazione e
allevamento, caseificio e succhi di frutta).
6.2.1 Inseminazione e allevamento bovini
In questo specifico settore ci si prefigge le seguenti finalità:
- formazione della leadership;
- definitivo impulso verso la gestione autonoma, un’azione di
accompagnamento e di tutoraggio della cooperativa in alcune scelte
strategiche in relazione ai diversi obiettivi;
- formazione specializzata in tecniche di inseminazione, di allevamento e
produzione;
- definizione di un processo di crescita dell'allevamento di bestiame
(definizione del luogo, della progettazione e dello start up, la produzione
di seme, selezione delle razze di bestiame, ricerca e elaborazione dati,
produzione foraggio e start up);
- prove di progenie e valutazione del materiale seminale più adatto per la
fecondazione in Africa.
Le procedure che si ritiene di dover e poter utilizzare sono:
produzione di latte caprino: verifica dello stato di attività per
quantità e qualità;
promozione di un piano di sviluppo, di miglioramento della
produzione, della qualità e di raccolta di esso dall’azienda ad un
centro di raccolta;
mantenere gli standard qualitativi raggiunti nella produzione del
latte e migliorarli in seguito ai training specifici;
aumentare la produzione di latte.
In una primissima fase si tratta di effettuare un’indagine conoscitiva dei luoghi, delle
tipologie, di allevamento, delle razze che fanno parte della cultura zootecnica del
Ghana, per poi formulare una “road map” degli obiettivi con precisi step di verifica e
controllo sul livello di risultato che saranno raggiunti nel tempo.
Il periodo di tempo necessario al raggiungimento degli obiettivi dipenderà dal livello
di formazione degli addetti e dallo stato di sviluppo della zootecnia locale.
6.2.2 Caseificio
In questo specifico settore ci si prefigge le seguenti finalità:
- migliorare la capacità e la qualità produttiva
nella zona di Tamale
Nord, attraverso l'attuazione, al minimo, delle seguenti procedure:
- individuare le caratteristiche degli attuali prodotti caseari e
delle tecniche di produzione;
- individuare le condizioni igienico sanitarie attuali nella
produzione casearia,
- individuare un modello produttivo ideale;
- realizzare una previsione costi/ricavi negli scenari di
produzione praticabili;
- effettuare prove di caseificazione;
- promuovere e realizzare la formazione del personale addetto
- avviare una produzione sperimentale di prodotti derivati dal
latte allo
scopo di produrre
alimenti destinati
all’autoconsumo e alimenti destinati alla vendita;
- elevare gli standard qualitativi dei prodotti (latte e derivati
che si intende sviluppare), delle strutture di produzione
(stalle, campi, mezzi ecc…), degli ambiti lavorativi (igiene,
partecipazione e inclusione sociale).
Le procedure che si ritiene di dover e poter utilizzare sono:
- ricerca di un luogo idoneo alla costruzione di un centro di raccolta del
latte;
- organizzazione delle modalità di conferimento, di ripartizione degli oneri
e utili di gestione;
- avvio di una rete di commercializzazione;
- per le strutture di produzione si intende elevare al livello minimo degli
standard richiesti tutte le strutture associate, per garantire continuità di
conferimento e omogeneità nella produzione. Il miglioramento delle
strutture più svantaggiate e del patrimonio zootecnico più debole, dovrà
verificarsi al mantenimento degli standard di produzione e di qualità degli
altri associati già a regime.
Si ritiene prematuro definire il lasso di tempo che garantirà il raggiungimento degli
obiettivi. Molto dipenderà da cosa si troverà già esistente, dal livello di formazione
degli addetti e dalle risorse umane che comunque dovranno essere formate e preparate
per raggiungere un obiettivo di questo genere.
6.2.3 Succhi di frutta
In questo specifico settore ci si prefigge le seguenti finalità:
- inserire delle tecnologie di produzione di succhi di frutta nelle diverse
aziende familiari, al fine di migliorare le condizioni di vita nella famiglia
contadina in termini igienico sanitari ed economici;
rafforzare una rete di aziende agricole che possano fornire
materiale frutticolo sufficiente ad avviare la produzione di succhi di frutta
per il miglioramento delle condizioni di vita e lavorative dell’intera
comunità rurali;
avvio di una produzione sperimentale di succhi di frutta, allo
scopo di produrre alimenti destinati all’autoconsumo e alimenti destinati
alla vendita;
- elevare gli standard qualitativi degli attuali succhi prodotti, che si intende
sviluppare, delle strutture di produzione (magazzini, centri di raccolta,
cooperative di II Grado), degli ambiti lavorativi (igiene, partecipazione e
inclusione sociale).
Le procedure che si ritiene di dover e poter utilizzare sono:
- migliorare la capacità e la qualità produttiva
attraverso l'attuazione
di procedure di trasformazione della frutta in succo e di conservazione
(pastorizzazione);
- intervenire attraverso azioni di formazione tecnica e di consulenza, oltre
che di supporto materiale, per il raggiungimento di una serie di risultati:
consulenza tecnica alle associazioni nel settore della produzione di frutta;
rafforzare le aziende per qualità e quantità nelle produzioni attraverso l’avvio di
piantagioni estensive ed intensive;
Si tratta, in altri termini, di consolidare la preparazione tecnica dei membri di ciascuna
azienda agricola e, soprattutto, di dotarli di una conoscenza e di una formazione, che
garantisca il costante monitoraggio delle produzioni sia in termini qualitativi che in
termini quantitativi.
Questo significa anche agire a livello metodologico e di mentalità, insistendo in modo
particolare sulla necessità del confronto continuo e del supporto tecnico esterno e
reciproco tra le aziende.
Per ora è prematuro definire un programma lavori dettagliato, che garantisca il
raggiungimento degli obiettivi prefissati. Molto dipenderà dal livello di formazione
degli addetti e dalle risorse umane che comunque dovranno essere formate e preparate
per affrontare con consapevolezza e cognizione un obiettivo di questo genere.
6.2.4 Legname
In questo specifico settore ci si prefigge le seguenti finalità:
- migliorare la capacità e la qualità produttiva attraverso l'attuazione di
procedure di produzione del legname d’opera, da ardere e di pregio;
- potenziare le tecniche di selvicoltura per non depauperare il patrimonio
boschivo;
- sviluppare delle tecniche di taglio con impianti leggeri e delocalizzati dalle
principali segherie stanziali;
- accrescere le conoscenze e la formazione sulla selezione dei tagli attraverso
programmi di formazione degli addetti;
- affinare i contatti commerciali, anche con segherie
e centri di
distribuzione del Trentino per la vendita di legname pregiato tropicale;
- introdurre progetti sperimentali di prima e seconda lavorazione del
legname prodotto
Le procedure che si ritiene di dover e poter utilizzare sono:
- avvio di procedure di produzione del legname d’opera, da ardere e di
pregio;
-
avviare contatti con segherie e centri di distribuzione del Trentino per la
vendita di legname pregiato tropicale;
organizzare un programma di docenze sul campo per affinare le tecniche
selvicolturali e di stoccaggio legname: corsi di disbosco, innovazione
tecnologica;
-
attuare delle aste di legname nel Paese per commercianti internazionali, al
fine di accrescere l’appetibilità di un prodotto molto importante per
l’export del Ghana
-
introdurre uno o più progetti sperimentali di prima e seconda lavorazione
del legname prodotto
Anche in questo caso è prematuro definire un programma lavori dettagliato, che si
prefigga dei liniti temporali pere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Molto
dipenderà dal livello di formazione degli addetti e dalle risorse umane che comunque
dovranno essere formate e preparate per affrontare con cognizione di causa le finalità
di progetto.
6.3 Settore edile e Protezione Civile
6.3.1 Edificio per l'alfabetizzazione adulti
Lo scopo dell'intervento è quello di realizzare un piccolo edificio scolastico per
l'implementazione del servizio dell'alfabetizzazione degli adulti che attualmente è
gestita da Padre Arcadio Sicher nei pressi della capitale Accra.
La scuola viene chiamata "Sodoma e Gomorra" perché si dice che anche Dio si sia
rassegnato al suo destino di corruzione e violenza. Nella baraccopoli in cui si trova, nel
centro della capitale ghanese Accra, a pochi passi dal mercato di Agbogbloshie vivono
più di centomila persone. E' qui che opera il padre francescano trentino (Coredo)
Arcadio Sicher.
Egli con enormi sforzi e numerosi aiuti, grazie anche alla collaborazione di volontari
locali ha costruito una piccola scuola. Ai giovani e meno giovani tutte le sere, viene
insegnata la grammatica e la lingua inglese, idioma ufficiale del Ghana.
Ma come ha scritto Francesco Tortora sul Corriere della Sera del settembre 2010
"Sodoma e Gomorra" è un inferno di fumo e di metallo. Migliaia di giovani, molti
minorenni, lavorano allo smaltimento di ex prodotti industriali proveniente da ogni
angolo della Terra: frigoriferi, computer e macchine di ogni specie sono bruciati in
questa mega-discarica a cielo aperto. Lo spettacolo della discarica è desolante. Oltre
alle migliaia di ragazzi che lavorano decine di ore al recupero e alla lavorazione dei
metalli, non mancano i bambini che brancolano tra la massa di rifiuti, che sommerge il
centro della discarica, alla ricerca di qualche pezzo grezzo da rivendere.
L’idea di creare una scuola in questa terra devastata dal fuoco e dalla miseria, dove
non vi è neppure un’organizzazione non governativa internazionale, è stata suggerita
a padre Sicher da Monica, una giovane ghanese che da sempre vive a "Sodoma e
Gomorra" e che ancora oggi sogna di iscriversi alle scuole superiori.
Alle 20 di ogni sera circa un’ottantina di ragazzi si presentano alla Pas (Peace adult
school) per seguire le lezioni di grammatica. La maggioranza ha tra i 20 e i 30 anni, ma
non mancano gli adolescenti.
Ogni ragazza che viene a scuola è una donna sottratta alla strada. Le tante giovani che
vivono nello slum sono una delle più grosse preoccupazione di padre Sicher. Molte si
sposano giovani, ma presto sono abbandonate dai loro compagni. Per sfuggire alla
miseria non resta altra strada che la prostituzione. Fino a qualche anno fa nella società
fortemente tradizionalista ghanese la famiglia aveva un grande ruolo. Purtroppo
adesso, con l’eccessiva urbanizzazione e la povertà dilagante, ogni legame si è spezzato
e i giovani sembrano incapaci di sostenere una relazione.
Quanto sopraesposto ha evidenziato, su diretta richiesta di Padre Arcadio, la necessità
di aumentare gli spazi didattici della scuola. Per tale motivo si prevede un sopralluogo
di un tecnico facente parte del gruppo di studio di cui al paragrafo 6.
6.3.1 Formazione antincendio
Nel gennaio 2012 si è svolto un incontro tra Assessore alla Solidarietà Internazionale e
alla Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, il Coordinatore del Servizio Emigrazione e
Solidarietà Internazionale Luciano Rocchetti, il Presidente Federazione Vigili del Fuoco
volontari di Trento Alberto Flaim, il Dirigente Federazione Vigili del Fuoco volontari
di Trento Mauro Donati, il missionario Padre Arcadio Sicher, la Responsabile
Associazione Gruppo Missionario (Coredo) Fernanda Leonardelli, il Comandante
Vigili del Fuoco di Tres Giuliano Negri, Danilo Curti per il quotidiano L'Adige e la
Coordinatrice Progetto Ghana dell'Associazione TRE.CA.SMA. Valeria Lorenzi.
Durante l'incontro Padre Arcadio Sicher ha illustrato la situazione della periferia di
Accra, capitale del Ghana. Ai margini della città capitale Accra in pochi chilometri
quadrati si è creato un enorme slum che ospita circa 100.000 persone. I problemi
all'interno della baraccopoli sono molti, ma Padre Arcadio sottolinea come principale
quello della sicurezza.
Padre Arcadio ha spiegato che spesso nella stagione più calda capita che scoppino
degli incendi. La mancanza di una formazione adeguata della popolazione su quali
siano i comportamenti da adottare per prevenire l'insorgere di un incendio
sicuramente ne aumenta il rischio.
Inoltre, all'interno della baraccopoli non esiste del personale qualificato in grado di
agire adeguatamente e tempestivamente in caso di bisogno. Padre Arcadio ha
individuato un gruppo di volontari, 5 persone, che si è reso disponibile ad apprendere
le tecniche per spegnere un incendio. Ha però sottolineato come sia difficile poter
contare su una presenza stabile dei volontari, vista la forte mobilità che caratterizza
quella zona. Padre Arcadio si sta impegnando per cercare di trovare un modo per
avere un gruppo di volontari della baraccopoli che garantisca un presenza costante.
Giuliano Negri è già intervenuto per dare una mano inviando alla baraccopoli delle
divise da vigili del fuoco e una pompa per l'acqua.
Il Presidente Alberto Flaim ed il Dirigente Mauro Donati si sono ulteriormente
confrontati con Padre Arcadio per capire quali sono le condizioni del territorio e quale
tipo di formazione sarebbe necessario effettuare. Si concorda che l'intervento da porre
in essere deve essere trasversale, deve quindi fornire una formazione per la
popolazione della baraccopoli, volta alla prevenzione, e una più specializzata per il
gruppo di volontari stabili.
Il Presidente Flaim ritiene molto importante coinvolgere nella formazione i vigili del
fuoco comunali locali e Padre Arcadio, in accordo, fa sapere che è già in contatto con
un vigile del fuoco comunale che ogni domenica passa dalla baraccopoli per insegnare
le tecniche di base di prevenzione.
Si ritiene pertanto fondamentale poter andare sul campo per verificare quali siano le
tecniche più adatte da applicare sul territorio, i rischi più grandi da prevenire, la
strumentazione più adatta, il tipo di formazione da proporre.
Si approfitterà inoltre del sopralluogo per verificare la possibilità di realizzare uno
stage di formazione presso la nostra provincia per una quindicina di addetti ghanesi e
l'eventuale invio in loco di materiale ritenuto necessario ed indispensabile.
Per tale motivo si prevede un sopralluogo di due rappresentanti dei vigili del fuoco di
Trento.
6.4 Settore Culturale
6.4.1 Sensibilizzazione sul territorio trentino
Il progetto si inserisce nell’ottica dell’educazione alla pace e alla solidarietà attraverso
l’informazione diretta alle istituzioni scolastiche, agli Enti Locali, alla Provincia
Autonoma di Trento.
Il principio da seguire è il tentativo di avvicinare il popolo trentino ed in particolare i
giovani a culture diverse cercando di insegnare quale importanza hanno le relazioni di
interdipendenza tra regioni che sembrerebbero non avere alcune legame tra loro.
Anche il coordinamento del progetto di sensibilizzazione verrà garantito
dall'associazione TRECASMA.
Il primo step propedeutico ad eventuali sviluppi sarà l'organizzazione di alcune serate
di informazione e sensibilizzazione prevedendo l’invito di rappresentanti della politica
e dell’economia trentina ed il coinvolgimento dei rappresentanti politici del Ghana
oltre alla realizzazione di un ciclo di incontri con gli studenti delle scuole della
Provincia di Trento per divulgare il sistema della Cooperazione comunitaria in Ghana.
In questa fase non vi sono oneri economici previsti.
7. Fasi successive
Il progetto di coordinamento, come detto, vuole individuare i settori di intervento e
favorire l'avvio del processo di cooperazione tra i due territori.
Si prevede la costituzione del Tavolo trentino per il Ghana, la predisposizione del
programma di cooperazione comunitaria con il Ghana ed a seguire la redazione dei
progetti relativi ai vari settori individuati.
Il Tavolo trentino con il Ghana vuol essere la piattaforma di coordinamento per il
confronto, l'approfondimento, l'elaborazione e la realizzazione di quelle iniziative
ritenute opportune tra la Provincia Autonome di Trento ed il Ghana.
Si prevede che al Tavolo partecipino eventuali altre associazioni di solidarietà operanti
in altre zone ed eventualmente interessate, enti locali, università, scuole e centri di
formazione professionale, associazioni non lucrative (di categoria, sindacati,
istituzioni, enti…) le forze sociali, economiche, educative e culturali del territorio
interessati a contribuire a vario titolo al miglioramento delle condizioni di vita della
popolazione del Ghana.
Sulla base delle esperienze precedenti l'associazione ritiene di poter delineare una
metodologia del lavoro di base che verrà via via perfezionata in concomitanza con
l’avvio dei singoli progetti operativi.
Sarà compito del Tavolo tenere aggiornato il programma di cooperazione, verificarne
l'andamento e l'efficacia dei progetti.
Sarà compito del Coordinamento tenere i rapporti politici, diplomatici e coordinare gli
attori del Tavolo, formalizzare e rendere operative le scelte del Tavolo, gestire gli
aspetti contabili ed amministrativi del programma e la rendicontazione complessiva
alla Provincia Autonoma di Trento o ad altri finanziatori.
8. Preventivo di spesa
Spese
Prezzo (€)
Quantità
Parziale (€)
1.
Viaggio
1.500,00
10
15.000,00
2.
Vitto e alloggio
2.000,00
10
4.000,00
3.
Informazione e sensibilizzazione
1.000,00
4.
Coordinamento
3.025,00
Totale
1.000,00
1
3.025,00
23.025,00