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Assessorato Agricoltura
Direzione Generale per le Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali
SPUMANTI CAMPANI
Una rassegna di etichette di bollicine
prima edizione
2016
A cura di:
Regione Campania
Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali.
Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Unità Operativa Dirigenziale 18 Servizio Territoriale Provinciale Napoli
Unità Operativa Dirigenziale 17 Servizio Territoriale Provinciale Caserta.
Coordinamento Generale
Filippo Diasco
Coordinamento operativo
Giampaolo Parente
Organizzazione
Alfredo Lassandro, Arcangelo Scherillo
Redazione
Antonio Capuano, Pasquale Iannotta, Giuseppe Mocerino
Contributo esperti territoriali
Roberto Di Meo - Presidente dell’Associazione Enologi Enotecnici
Campania
Andrea D’Ambra - Enologo
Si ringrazia per la collaborazione
Francesco Basile, Umberto De Nicola, Umberto Della Peruta, Clementina Diglio, Cesare Moretta, Michele Nuzzo, Giacomo Toscano
Impaginazione e stampa
Zaccaria srl - Napoli
Sommario
Premessa
pag.
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Introduzione
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Un po’ di storia…
R. Di Meo
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L’esperienza del “Calimera” metodo classico
dell’isola d’Ischia
A. D’Ambra
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Metodi di produzione
Tipologie
Bollicine: istruzioni per l’uso
Memorandum
Il quadro nazionale
L’ambito regionale
Principali vitigni
Indice delle DOP
Le imprese enologiche
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Schede tecniche
Metodo Classico
Metodo Martinotti/Charmat
Metodo Ancestrale
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Premessa
Ecco pubblicata la prima edizione della “Rassegna” dedicata agli spumanti campani, progetto editoriale che si
inserisce in una complessiva strategia di valorizzazione e
promozione dell’offerta enologica di qualità della Campania posta in essere dall’Assessorato Regionale per l’Agricoltura, un’offerta che deve dimensionarsi in una arena
competitiva sempre più agguerrita e attenta alle esigenze
e innovazioni dei mercati e in cui le regioni italiane si rapportano con crescenti investimenti in immagine e comunicazione.
Riteniamo, dunque, che questo lavoro possa costituire
una opportunità per le piccole e medie imprese campane
che non dispongono di sufficienti capitali da investire in
promozione, per far conoscere e apprezzare, sia agli operatori sia a un pubblico di appassionati, la loro produzione
spumantistica.
Come più volte asserito, quella enologica campana è
una filiera produttiva di notevole importanza per l’economia agricola regionale, in grado com’è di qualificare l’offerta agricola nel suo complesso e, quando orientata alle produzioni di maggiore pregio, di innescare attività economiche collaterali di grande valenza.
Ciò motiva una attenzione particolare verso questo comparto tra i più reattivi, cresciuto moltissimo in questi ultimi
decenni sia in numero di imprese sia in termini quantitativi
di produzioni a marchio collettivo.
Sicché, oggi, il vino è sicuramente tra i più importanti asset delle esportazioni agroalimentari regionali.
Accanto alla produzione di vini fermi di qualità sta prendendo piede una significativa produzione di vini spumanti
prodotti con i vitigni autoctoni della Campania che, incontrando crescenti favori degli addetti ai lavori e dei consu5
matori, sta incrementando quote di mercato soprattutto in
ambito regionale.
L’auspicio è che le imprese campane possano trovare
nuovi spazi commerciali, ampliare le vendite e la dimensione, puntando sulla qualità delle produzione e sulla valorizzazione dei vitigni indigeni di antica storia e lignaggio di
questa regione.
Dr Filippo Diasco
Direttore Generale per le Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali
della Regione Campania
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Introduzione
È così! Che sia autunno o primavera, estate o inverno, l’effervescenza nei bicchieri accompagna le diverse atmosfere, le
diverse giornate, i diversi umori, i diversi piatti sulla tavola.
Le bollicine sono per tutte le stagioni e per tutte le cucine!
Abbandoniamo l’idea del suo consumo solo in particolari occasioni, Capodanno che sia o ricorrenze varie e abituiamoci al suo consumo quotidiano, a tutto pasto: dai piatti
freddi alla cucina di mare, dalle verdure ai sapori più “robusti”, ai formaggi e così via.
Lo spumante, infatti, è ideale per infondere buonumore
facilitando sorrisi, rendere più gradevole le conversazioni,
favorire uno stato d’animo più lieto, sereno e, finanche, più
ottimista.
È leggerezza, freschezza, aromaticità, eleganza; è brioso, è giovane e femminile se è vero come è vero che il suo
consumo aumenta tra le donne.
La scelta delle tipologie è ampia e per tutti i gusti, e dipende dal suo residuo zuccherino: pas dosè (dosaggio zero),
extra brut (molto secco), brut (secco), extra dry (secco morbido), dry (poco dolce), demi sec (amabile) e doux (dolce).
Il demi sec e doux si prestano particolarmente all’accompagnamento di dessert e sono prerogativa di vitigni aromatici.
Il pas dosè è per palati esperti mentre l’extra dry è ottimo anche come aperitivo. Ma non bisogna essere temerari
nel cercare di abbinare alle varie ricette la giusta tipologia.
I metodi di spumantizzazione sono diversi, i più utilizzati
sono il metodo classico (o metodo champenoise o metodo
tradizionale o metodo della rifermentazione in bottiglia) e
il metodo Martinotti / Charmat (o metodo delle rifermentazione in autoclave o metodo italiano).
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Cosa cambia? Il metodo classico prevede la spumantizzazione in bottiglia, sì che il vino resti a contatto con i lieviti
per un lungo periodo. In cantina, le bottiglie vengono poste in posizione inclinata verso il basso e ruotate periodicamente. I tempi sono lunghi e le operazioni impegnative.
Il metodo Martinotti/Charmat prevede la fermentazione
in autoclave. È la tecnica meno costosa, più veloce e atta all’ottenimento di spumanti freschi.
Questo metodo non è una alternativa o secondario a
quello classico, sia ben chiaro, ma costituisce un procedimento per chi vuole esaltare gli aromi primari e avere vini
più versatili e giovani.
In questa” Rassegna”, in prima edizione, si contano molte e importanti etichette di bollicine della Campania: spumanti di Falanghina, Asprinio, Coda di Volpe, Aglianico, e
di altri vitigni autoctoni della regione.
La Campania non vanta una cultura storica spumantistica
pari a quella di talune regioni italiane ben più strutturate e
tradizionali, ma è pur vero che – dalla fine degli anni ottanta – si registrano apprezzabili sviluppi da parte di aziende
del territorio.
Certo, vi è bisogno di tempo perché questo segmento
possa diventare – in primis – una filiera chiusa e acquisire il
“background” necessario per addivenire a dei livelli qualitativi (e quantitativi) sempre più elevati.
Non si tratta, tuttavia, di questioni di latitudini, di aree
geografiche predefinite: la Campania può produrre ottimi
spumanti che, grazie ai suoi vitigni autoctoni che ben si prestano – per così dire – alla spumantizzazione, si possono ottimamente identificare con il territorio in una intima simbiosi, in un mutualismo – si lasci il termine – dagli sviluppi molto interessanti e di lungo periodo.
Il consumo di vino, inoltre, e in generale come evidenziato da accreditate ricerche, diminuisce nella fasce demografiche più alte e aumenta la penetrazione tra i giovani e
le donne che preferiscono vini freschi e con minore titolo al8
colometrico (complice le norme sulla guida in stato di ebbrezza).
Non a caso, le migliori performance commerciali di questi ultimi anni sono appannaggio delle “bollicine”.
Allora perché non cogliere il momento favorevole e operare scelte significative e strategiche di crescita?
Assecondare il mercato significa aumentare i volumi di
affari, pianificare nuovi investimenti e favorire lo sviluppo
della competitività.
Senza, tuttavia, assopire quella grande passione per i vini fermi di qualità di questa terra estremamente vocata alla
coltivazione della vite.
Dr Giampaolo Parente
Dirigente UOD 18 e 17 della Regione Campania
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Un po’ di storia…
a cura di Roberto Di Meo,
Presidente Associazione
Enologi Enotecnici Campania
La storia dello spumante campano è legata soprattutto
alle attività viti-vinicole della Scuola Enologica di Avellino,
improntate anche alla espressione dei vitigni autoctoni irpini nella versione spumante.
Infatti, già un secolo fa, il dr. Elio Gramignani, direttore
della Cattedra Ambulante dell’Agricoltura di Avellino, descrisse così il Greco di Tufo: “È stato creato per essere posto in commercio racchiuso ed intolettato in una bottiglia di
spumante classico”.
Inoltre, nel 1932 il Principe Umberto di Savoia, accompagnato dalla consorte, all’inaugurazione della mostra dei
vini irpini, visitando lo stand dell’azienda agraria Di Marzo
di Tufo (AV) e assaggiando lo spumante ottenuto dal vitigno Greco di Tufo, disse: “Conosco ed apprezzo questo
spumante più di molti altri; anche la Principessa lo preferisce”.
Negli anni seguenti le sperimentazioni della Scuola Enologica portarono a produrre anche uno spumante dal vitigno Fiano di Avellino.
In seguito l’attività spumantistica in Campania, grazie
all’impegno e al lavoro di alcuni enologi che individuarono
le varietà per la realizzazione di una buona base spumante,
ha avuto ulteriori sviluppi.
Primo fra tutti l’Asprinio d’Aversa, che già nel 1985 divenne oggetto di studio e sperimentazione, attraverso le
prime rifermentazioni in bottiglia eseguite dall’enologo
Gennaro Martusciello.
Il fascino delle Alberate, e il carattere duro e spigoloso
di queste uve si sposava perfettamente con le bollicine, e
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subito si capì che lo spumante e l’Asprinio erano fatti l’uno
per l’altro.
Numerosi sono i vitigni e le zone del territorio regionale
che hanno dimostrato vocazione a produrre vini spumanti
di particolare pregio qualitativo.
In particolare il territorio ha valorizzato appieno negli ultimi venti anni la ricchezza rappresentata dai vitigni autoctoni espressi in questa versione effervescente.
Si tratta di vitigni da cui si ottengono vini particolarmente freschi ed eleganti, minerali e sapidi, il cui stile si è fatto
apprezzare, soprattutto negli ultimi anni, sui mercati nazionale ed internazionale attenti alla biodiversità viticola.
È sulla base di queste considerazioni che si inserisce la
produzione di spumanti, oggi caratterizzata sia da rifermentazioni in bottiglia sia da rifermentazioni in autoclave, con
tipologie zuccherine cha vanno dall’extra brut al dolce.
Attualmente in Campania si produce circa un milione di
bottiglie di spumante, ottenute da varietà diverse come l’Asprinio, la Falanghina, il Greco, il Fiano, il Coda di volpe e
l’Aglianico.
Il successo che stanno registrando queste produzioni lascia intravedere ulteriori futuri sviluppi nella produzione di
spumanti dai vitigni autoctoni campani.
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L’esperienza del “Calimera”
metodo classico dell’isola d’Ischia
a cura di Andrea D’Ambra, Enologo
Nel 1983 il giovane enologo Andrea d’Ambra fonda la “
Andrea d’Ambra snc” per la produzione di un vino spumante metodo tradizionale dell’isola d’Ischia.
Tra i primi spumanti a metodo classico (rifermentazione
in bottiglia) del centro sud Italia la produzione inizia in un
antico cellaio scavato nel tufo verde in località Calimera nel
comune di Serrara Fontana.
Non a caso è scelta la zona dove i cellai hanno sempre avuto temperature molto basse per la conservazione del vino.
Andrea d’Ambra inizia a selezionare le uve Biancolella
del comune più alto dell’isola (Fontana) per ottenere i vini
base con maggior corredo acidico (specie acido malico) e
minor tenore zuccherino, caratteristiche essenziali per la rifermentazione dei vini in bottiglia.
La produzione si attesta sulle 15.000 bottiglie annue che
rispettano le classiche ed affascinanti fasi del processo di
trasformazione: tirage, remuage, sboccatura, affinamento
per minimo 18 mesi.
In quegli anni, nonostante il prezzo della bottiglia di Calimera sia elevato, la produzione ha immediato successo di
vendita specie su enoteche, ristoranti e privati non solo di
Ischia ma anche di Napoli e provincia.
Nel 1986 Andrea d’Ambra cambia le uve per la produzione di vino base passando dalla varietà Biancolella al Piedirosso, vinificato in bianco: questo per dare maggior caratterizzazione al prodotto.
Riviste specializzate del settore e non, rivolgono a questa particolare “ chicca” dell’isola d’Ischia particolare attenzione.
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La produzione cessa nel 1995 quando Andrea d’Ambra
(già enologo di Casa d’Ambra dal 1985) si dedica completamente alla produzione dei vini di Casa d’Ambra di cui oggi è l’unico titolare ed enologo.
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Metodi di produzione
Metodo classico
O metodo Champenoise, consiste nella spumantizzazione in bottiglia dove il vino rimane a contatto dei lieviti per
molti mesi.
È il metodo più laborioso, impegnativo e più lungo, dà
origine a spumanti con accentuata percezione dei lieviti.
Si parte, in genere, da uve vendemmiate con un certo
anticipo rispetto alla maturazione, sì da avere valori più accentuati di acidità e ridotti contenuti di zucchero.
La prima fermentazione avviene in tini di acciaio a temperatura controllata.
Al vino base si aggiunge del “liqueur de tirage”, una miscela di vino, zucchero e lieviti selezionati (seconda fermentazione).
Dopo l’imbottigliamento il vino viene lasciato rifermentare in cantina per lunghi periodi: le bottiglie vengono poste in posizione inclinata verso il basso e ruotate ogni giorno di un quarto di giro con l’aumento progressivo dell’incli-
nazione stessa fino ad arrivare “in punta”, ossia in posizione
verticale rovesciata.
Ciò consente il deposito dei lieviti sul tappo e facilita la
sua eliminazione.
Con la sboccatura, infatti, si provvede all’apertura della
bottiglia per l’eliminazione dei lieviti ed il rabbocco con il liqueur d’expedition (liquore di spedizione), costituito da vino bianco molto fine, acquavite e saccarosio (ma ogni
azienda possiede la sua ricetta segreta).
Quando non viene utilizzato il saccarosio si hanno spumanti Brut Nature, Dosage Zèro o Pas Dosé
La crescente quantità di liqueur d’expedition porta a
realizzare spumanti extra brut, brut, extra dry, dry o sec,
demisec o abboccato e dolce.
Metodo Martinotti o Charmat
Metodo più recente e più veloce rispetto al metodo
classico, è stato ideato dall’italiano Martinotti ma successivamente diffuso dal francese Charmat.
È particolarmente indicato per la produzione di spumanti che devono mantenere ed esaltare il carattere aromatico
delle loro uve di partenza.
Prevede la rifermentazione e quindi la presa di spuma in
autoclave.
Dai costi di produzione chiaramente più ridotti, non è da
considerarsi – tuttavia – una semplice alternativa al metodo
classico.
Il metodo Martinotti/Charmat, infatti, esalta gli aromi
primari dei vitigni di origine, per cui è ideale per quei vitigni
aromatici e semiaromatici: questi spumanti trovano proprio
nei profumi dell’uva la loro peculiarità.
Il vino viene refrigerato, chiarificato, filtrato e passato –
a pressione costante - in un’altra autoclave dove riceve le
ultime aggiunte.
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Da qui, poi, sempre in condizioni di pressione costante,
è imbottigliato.
Lo stesso metodo di produzione con una permanenza
prolungata sulle fecce (9‐12 mesi) è noto come Charmat
lungo.
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Tipologie
Le tipologie degli spumanti devono essere riportate obbligatoriamente nell’etichetta.
Esistono varie tipologie di spumante, ognuna relativa alla quantità di zucchero residuo.
Quando non viene utilizzato il saccarosio nel liqueur
d’expedition si hanno spumanti Brut Nature, Dosage Zèro
o Pas Dosé.
Di seguito le altre tipologie:
◆ Extra Brut: tenore zuccherino tra 0 e 6 g/l.
◆ Brut: inferiore a 12 g/l.
◆ Extra Dry: compreso tra 12 e 17 g/l
◆ Dry (secco, asciutto): compreso tra 17 e 32 g/l.
◆ Demi‐Sec (abboccato, medium dry): compreso tra 32 e
50 g/l
◆ Dolce: superiore a 50 g/l.
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Bollicine: istruzioni per l’uso
Di seguito, alcune sintetiche elementari informazioni utili
per una migliore conoscenza degli spumanti.
Il tappo
Il tappo del vino spumante si distingue per la tipica forma a fungo.
Va detto che questa forma viene assunta dal sughero a seguito
di un forzato inserimento nella
bottiglia e dalla pressione interna che si aggira intorno alle
6 atmosfere.
Esso si compone di due parti: la parte alta ed esterna alla bottiglia detta “testa”, la cui conformazione è causata
dalla pressione effettuata con una macchina che applica anche la gabbietta, con la funzione di garantire la tenuta del
tappo, e il “corpo” che è la parte interna costituita da due
rondelle di sughero incollate.
La bottiglia
La classica bottiglia dello spumante si
chiama sciampagnotta ed ha una capacità
di 75 cl.; si presenta più spessa e resistente
rispetto alle normali bottiglie da vino in
quanto deve resistere alla pressione interna
del vino.
Vi sono vari formati di bottiglie per lo
spumante che assumono nomi diversi a seconda della loro capacità.
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Il bicchiere per lo spumante
Attualmente si è diffuso un formato di bicchiere che ha caratteristiche intermedie tra il
classico “tulipano ed il “flute”, denominato
Half Flute o Half Glass.
La forma di questo tipo di bicchiere consente di apprezzare sia il perlage sia gli aromi.
Va detto però che per gli spumanti dolci si
preferisce ancora utilizzare la famosa coppa
per apprezzare i profumi, ma al di là del positivo effetto
scenografico questo bicchiere non trattiene a lungo le peculiarità del vino.
La tecnica di servizio
La temperatura di servizio rappresenta un fattore importante per poter degustare al meglio un vino spumante.
Porre in cella frigo lo spumante per abbreviare il tempo
di raffreddamento non è un’operazione raccomandata;
sicché è preferibile porre in frigo
3-4 ore prima la bottiglia per ottenere una temperature che varia
dagli 8 ai 12° a seconda del grado
di acidità e della struttura dello
spumante.
Gli spumanti bianchi dolci e
aromatici possono essere degustati a temperature basse (8-10°), grazie alla loro buona aromaticità; gli
spumanti dolci rossi andrebbero meglio a temperature
comprese tra i 10 e i 12° e sino ai 14°, poiché la tannicità
sommata alla bassa temperatura potrebbe farsi sentire.
Per gli spumanti prodotti con metodo Charmat, le temperature ideali sono fra gli 8 e i 10°.
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Queste temperature, tuttavia, possono essere incrementate di un paio di gradi se si vuole degustare un millesimato
o uno spumante metodo Classico, in modo da apprezzare
la finezza degli aromi complessi.
Perché i vini spumanti vanno serviti freddi?
Le temperature inferiori esaltano l’acidità indotta anche
dalla CO2 (anidride carbonica), rendendo più gradevole la
degustazione.
Valutazione dello spumante
Il vino va versato nel bicchiere con particolare calma, così da evitare una eccessiva perdita di CO2.
Si procede, dunque, ad effettuare un attento esame visivo del vino.
Si potrà notare la formazione di una abbondante spuma in superficie; dopo di ciò si avrà
la formazione di una spuma meno abbondante
e vistosa (una spuma con grana non troppo
spessa e né troppo sottile è segno di qualità).
Quest’ultima formerà il perlage che sarà valutato per la sua persistenza.
A differenza dei vini fermi, per gli spumanti
si effettuano solo piccole rotazioni del vino nel
bicchiere unicamente per favorire la risalita
delle bollicine e la formazione di nuova spuma e, quindi, di
nuova corona.
La finezza delle bollicine e la lentezza nella risalita è indice di qualità.
In quelli classici le bollicine saranno più fini di quelli
Charmat.
La CO2 ha, inoltre, la caratteristica di rendere più brillante i vini e, al contempo, accentua i profumi; una lenta
risalita del gas, infatti, favorisce un più lungo rilascio dei
profumi.
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L’esame olfattivo sarà effettuato dopo che è terminato il
fenomeno della spuma, per evitare l’azione pungente della
CO2.
Negli spumanti Charmat si apprezzeranno aromi fruttati,
floreali e freschi.
In quelli classici si aggiungeranno anche quelli più complessi che ricordano lieviti, frutta secca tostata, caramello,
miele e pane tostato.
In sintesi:
spumanti prodotti da uve bianche: sentori di frutta quali
la pera, la mela o gli agrumi, e fiori quali biancospino e
l’acacia.
spumanti rosati: frutta a polpa rossa, pompelmo rosso,
lampone, fragola e ciliegia;
spumanti rossi: la percezione si sposta maggiormente
su fragranze a base di frutta rossa e del mosto;
spumanti metodo Classico millesimato:di solito provengono da vini che hanno subito per prima un affinamento
in botte; presentano aromi molto più complessi ed intensi; sono delicatamente speziati con note che ricordano la noce moscata, l’anice, la vaniglia e la cannella. Essi
dipendono da innumerevoli fattori: il vitigno, maturazione delle uve, tipo di lieviti, tecnica di lavorazione ecc.;
spumanti dolci: sono anche detti aromatici perché provenienti appunto da uve aromatiche e sono prodotti
prevalentemente con il metodo Charmat; presentano
sentori di frutta come la pera matura, il fico, l’albicocca
e frutta esotica.
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Al gusto, la CO2 svolge un’ulteriore sensazione, quella
tattile, con il suo pizzicore.
La CO2, oltre a conferire una tendenza acida al vino, attenua la tendenza dolce che a volte potrebbe essere stucchevole e rafforza nello stesso tempo la sensazione tattile
dei tannini.
L’abbinamento degli spumanti
Nella scelta dello spumante è bene tenere in considerazione le caratteristiche dell’acidità e dell’effervescenza utili
per contrastare le sensazioni di grasso e dolce di cui sono
dotati alcuni cibi.
Anche la percentuale di alcool che, unita al grado zuccherino, determina il corpo del vino è un elemento importante nell’abbinamento con pietanze saporite.
L’alcool, infatti, svolge una determinata azione di contrasto sulla succulenza dei cibi ricchi di proteine o untuosi.
Uno spumante prodotto solo da uve bianche avrà una
struttura inferiore a quello prodotto da uve bianche e rosse,
o di un rosato o di uno proveniente da uve a bacca rossa.
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Questi alcuni esempi di abbinamento:
Spumante Asprinio d’Aversa o spumante a base di Greco (di solito con un notevole grado di acidità e notevole
corpo per la loro acidità): si abbinano bene con antipasti
di mare, crostacei e risotti di mare, frittura di pesce, mozzarella di bufala campana DOP, formaggi stagionati.
Spumante di Falanghina: si distingue per le sue doti di
eleganza dovute ad una leggera aromaticità del vitigno
ed una equilibrata freschezza. Può essere servito come
aperitivo, antipasto o in abbinamento di primi a base di
pesce non troppo elaborati o di carni bianche.
Spumante di Aglianico rosato: è dotato di notevole
struttura per il suo grado alcolico e la ricchezza dei profumi. Accompagna zuppe di pesce, piatti a base di funghi, grigliate di pesce o di carni bianche, carni rosse alla
tartara, sostiene bene formaggi stagionati o con pizza
margherita.
Spumanti dolci: se bianchi bene si abbinano con pasticceria tipica regionale e dolci natalizi, se rosati dolci
a torte a base di crema e frutta di stagione. Bene anche con le crostate di frutta.
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Memorandum
Permane, tuttavia, una diffusa confusione sull’utilizzo e
interpretazione di alcuni termini come champagne, spumante, vino frizzante ecc.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
a Lo spumante è definito per legge: è il prodotto che si ottiene dalla prima o seconda fermentazione alcolica di
uve fresche, di mosto di uve o di vino, caratterizzato alla
stappatura della bottiglia da uno sviluppo di anidride
carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione.
Il vino deve presentare, a una temperatura di 20° C in recipienti chiusi, una sovrappressione dovuta all’anidride
carbonica in soluzione non inferiore a 3 bar.
Non è previsto alcun periodo di fermentazione minimo
per la spumantizzazione.
La legge definisce, inoltre, vino spumante di qualità, vino spumante di qualità del tipo aromatico, vino spumante (di qualità e non) a denominazione di origine, vino
spumante gassificato.
b Il vino frizzante non è spumante: è una specifica tipologia di vino, diverso dallo spumante per legge, processo
produttivo e peculiarità sensoriali.
c Lo champagne è uno spumante metodo classico, non indica la categoria degli spumanti in generale ed e prodotto esclusivamente nella regione francese di Champagne-Ardenne;
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d Gli spumanti si differenziano tra loro per uvaggio, tenore
zuccherino, metodo di spumantizzazione e per tanti altri
fattori.
e Lo spumante ha tantissimi abbinamenti gastronomici:
dai piatti di mare ai formaggi, alle verdure, alla pizza napoletana, alla mozzarella di bufala campana DOP, alle
fritture, zuppe, salumi, piatti grassi, insomma a tutto pasto…
f La spuma dello spumante non è prodotta da anidride
carbonica aggiunta ma è il risultato della fermentazione.
g Con il termine “millesimato” si indica unicamente l’annata – ovvero l’anno – della vendemmia, quindi indica uno
spumante prodotto con uve derivate da un’unica vendemmia (o almeno per 85%, come prevede la legge).
h I millesimati, inoltre, sono spumanti prodotti in un’annata particolarmente buona in cui le condizioni climatiche
hanno reso ottimale la maturazione dei grappoli.
i
L’annata non sempre è presente in etichetta perché non
è sempre possibile stabilirla in quanto il vino base utilizzato per la produzione degli spumanti non millesimati, è
generalmente ottenuto dalla miscelazione di più vini
prodotti anche in annate diverse; non avrebbe, pertanto,
molto senso indicare uno specifico anno in etichetta.
l
Per i vini spumanti metodo classico è possibile trovare
indicata sul retro della bottiglia la data di sboccatura
(per i non millesimati).
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Il quadro nazionale
Gli spumanti italiani, in questi ultimi anni, hanno fatto registrare un incremento sostenuto e significativo sia in termini quantitativi sia di consumo.
Ciò può essere sintetizzato da un lato in una crescita della domanda soprattutto da parte dei giovani e delle donne
a discapito dei vini fermi con un alto grado alcolometrico
(complice le normative sulla guida in stato di ebbrezza)
dall’altro alla preferenza di vini più adatti all’aperitivo serale
e comunque freschi e di più facile beva, e la nuova consapevolezza che lo spumante può essere considerato un vino
a tutto pasto.
Non è possibile sottacere, peraltro, la perdurante crisi
economica di questi anni che ha favorito giocoforza l’acquisto di vino spumante – dai costi evidentemente più accessibili – rispetto allo champagne francese.
Non a caso la Francia ha diminuito dello 0,8% la quantità
e del 9,3% il valore del suo export di bollicine (dai 25.290 ettolitri, per un valore di 55 milioni di dollari del 2013, a 25.080
ettolitri, per un valore di 50 milioni di dollari nel 2014).
La crisi dello Champagne ha evidentemente giovato allo
spumante metodo classico italiano.
Cerchiamo di inquadrare meglio il trend.
L’Osservatorio economico dei vini effervescenti (OVSE)
attesta la produzione nazionale 2013 in 434 milioni di bottiglie, con un valore all’origine di 735 milioni di euro.
La crescita dei volumi è stata del 9,1% sul 2012.
La quota di mercato è pari al 52,4% in quantità e 31,8%
in valore,
I consumi totali sono stimati intorno ai 420 milioni di bottiglie, 397 milioni delle quali realizzate con il metodo italiano (Martinotti) e il restante con il metodo classico (Champenois).
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Oltre il 60% della spesa si è realizzata presso la GDO;
due bottiglie su cinque sono brut, una è dolce, due extradry e dry.
Anche sul versante export i numeri sono incoraggianti:
2,1 milioni di ettolitri di vino esportato per un valore di 736
milioni di euro, rispettivamente in crescita del 13% e del
18% sul 2012 (dati Istat elaborati da «I numeri del vino»).
Le bottiglie stappate in 78 Paesi sono state 277,6 milioni: una crescita continua dal 2009, quindi strutturale, con
Regno Unito, USA, Germania e Russia tra i primi clienti.
In Italia, sono state consumate 142,4 milioni di bottiglie,
per un giro d’affari al consumo totale stimato di 3,071 €/miliardi.
L’Italia, dunque, può essere considerata come principale
esportatore netto, inteso come differenza tra produzione e
consumo, con oltre 2 milioni di ettolitri di saldo positivo.
Ma il successo dello spumante
è ormai un fenomeno che coinvolge un po’ tutta la nazione:
molte, infatti, le cantine che
hanno iniziato a spumantizzare piccole quantità di Brut
da vitigni autoctoni, Campania inclusa, con produzioni originali e
molto interessanti sotto l’aspetto qualitativo.
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L’ambito regionale
Meno agevole risulta la definizione di un quadro statistico puntuale a livello regionale: pur tuttavia, è lecito ipotizzare una produzione di vino spumante in Campania, ad oggi, intorno ai 7-7.500 ettolitri per un valore di 5-6 milioni di
euro di fatturato.
Al di là del dato previsionale il cui valore è esclusivamente indicativo, ciò che resta inconfutabile è il fatto che la
Campania sia passata – in questi ultimi anni – da una produzione d’affezione (si lasci il termine) a quella più strutturata e, quindi, con un significato commerciale.
Sono, inoltre, aumentate in modo esponenziale le cantine che producono spumanti, è aumentata l’attenzione e la
propensione di molti produttori verso questo prodotto e,
anche a livello normativo, sono molte le DOP regionali che
prevedono la spumantizzazione.
Le potenzialità, dunque, di uno sviluppo quali-quantitativo del vino spumante campano ci sono tutte.
È chiaro che politiche di investimenti aziendali oggi appaiono difficili o quanto meno impegnative.
La gran parte delle aziende regionali, infatti, è di piccole
dimensione per cui non dispone di grande capacità finanziaria. Questo limitato potere finanziario determina, altresì,
una maggiore difficoltà di accesso al credito con il risultato
di minori investimenti strutturali e tecnologici.
Cresce, tuttavia, la domanda di bollicine da vitigni indigeni, a latere di modelli cosiddetti internazionali, più legate
alle tradizioni del territorio, all’impiego di particolari varietà, all’estro del produttore, vere “chicche” enologiche
non sempre note e comunque prodotte in limitate quantità.
Bisogna, allora, cogliere queste opportunità, puntare su
nicchie di mercato meno commerciali, differenziate, che possano garantire fatturati ragguardevoli tali da favorire processi
29
di crescita delle dimensioni
aziendali: una strada lenta, certo, ma obbligata, per evitare
di competere con realtà produttive che hanno storia e
quote importanti di mercato.
Ciò senza voler ricondurre il tutto
ad una visione semplicistica a fronte di
una evidente complessità, ma fornire un approccio da cui poter trarre gli input necessari per
la individuazione di quegli elementi utili che possano garantire uno sviluppo omogeneo e ragionevole.
30
Principali vitigni*
A bacca bianca
Asprinio: vitigno a bacca bianca introdotto nel napoletano forse durante la dominazione francese. Fatto sta che
quest’uva veniva, in passato, acquistata da commercianti
francesi ed ungheresi che la usavano nella preparazione dei
loro vini spumanti. È diffuso nella
sola area di produzione ricadente
nella provincia di Caserta. Vinificato
in purezza, si ottiene la tipologia
Aversa Asprinio spumante. Vitigno
dal portamento vigoroso e cespuglioso; la fertilità è buona nelle condizioni ambientali più favorevoli. La produzione unitaria è
contenuta per il basso peso del grappolo. Caratteristico è il
sistema di allevamento ad alberata. Buone produzioni e
soddisfacenti livelli zuccherini si ottengono in zone piuttosto
calde e su terreni non troppo fertili. L’elevato livello di acidità titolabile alla raccolta sembra essere legato a caratteri
genetici del vitigno e poco influenzato dall’ambiente.
Falanghina: diffusa sul territorio regionale, in particolar
modo nella provincia napoletana dove rappresenta il principale vitigno a bacca bianca e in quella beneventana. Vitigno piuttosto vigoroso, è allevato tradizionalmente in forme molto espanse su piede franco. Mostra un buon adatta-
* La descrizione dei vitigni è tratta da: “La risorsa genetica della vite
in Campania” - 2001 (ristampa 2005) a cura di Regione Campania Assessorato Agricoltura in collaborazione con il Dipartimento di Arboricoltura,
Botanica e Patologia Vegetale della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli, Federico II.
31
mento anche a forme di allevamento
contenute e a diversi portainnesti.
L’epoca di maturazione cade tra la
terza decade di settembre e la prima
decade di ottobre. Il livello di zuccheri alla raccolta è buono, mentre
l’acidità totale si attesta su valori
medio-bassi.
Greco: trova la sua massima espressione nell’Irpinia. Le
origini di questo vitigno risalgono ad epoca remota. Secondo il Carlucci, era originariamente coltivato sui fianchi del
Vesuvio e deriverebbe dall’Aminea
Gemella descritta dai georgici latini. Vitigno piuttosto vigoroso, necessita di potature ricche. Presenta
una buona fertilità delle gemme ed
una produzione discreta, nonostante il basso peso del grappolo, a volte particolarmente spargolo. L’epoca di raccolta cade tra la seconda e la terza decade di settembre, nella zona tradizionale di coltivazione. Alla maturazione mostra un livello zuccherino contenuto ed una acidità
totale sufficientemente elevata.
Coda di volpe: è diffusa esclusivamente sul territorio regionale, in particolare in provincia di Napoli, Avellino e Benevento. Non eccessivamente vigoroso, si adatta a potature corte e forme a spalliera. Presenta bassa fertilità delle
gemme e produzione incostante. Si
adatta a diverse combinazioni di innesto. L’epoca di maturazione è mediotardiva (prima metà di ottobre). Il livello di zuccheri alla raccolta è mediamente elevato, mentre l’acidità totale
è piuttosto bassa.
32
Fiano: trova la massima espressione
e valorizzazione in Irpinia ma è presente
in forte espansione anche nel Sannio e
nel Cilento. Vitigno di grande vigore, si
adatta a forme contenute di allevamento se innestato su portainnesto di scarso
sviluppo. L’epoca di raccolta è piuttosto tardiva (prima quindicina di ottobre nella zona tradizionale di coltivazione, terza
decade di settembre negli ambienti più caldi), per la buccia
spessa dell’acino. Alla maturazione mostra un buon contenuto
zuccherino ed un’acidità totale sufficientemente elevata.
Biancolella: l’area di diffusione non è molto estesa in ambito regionale, tuttavia trova la sua massima intensità nella
plaga vulcanica napoletana. Ma è l’isola d’Ischia l’areale di
maggiore diffusione dove, vinificata in
purezza, dà origine alla DOP Ischia spumante. Vitigno non eccessivamente vigoroso, si adatta bene alle forme più razionali di allevamento e a diversi portainnesti. La fertilità delle gemme è buona e la produzione unitaria abbondante.
La maturazione si verifica tra l’ultima decade di settembre e la prima decade di ottobre. Non raggiunge livelli zuccherini elevati e l’acidità titolabile spesso è
molto contenuta.
Moscato del Baselice: coltivato in provincia di Benevento, è poco vigoroso, fertilità contenuta. La produzione non
è troppo abbondante per il basso peso del grappolo. È, inoltre, fortemente influenzato dall’andamento climatico sfavorevole. Ha un buon adattamento all’allevamento a spalliera. La
raccolta cade tra la prima e la seconda decade di settembre.
33
A bacca nera
Aglianico: vitigno più diffuso in ambito regionale, in particolar modo nelle province di Avellino e Benevento. Poco
vigoroso, di discreta fertilità delle
gemme e produzione costante. La
maturazione dell’uva non è omogenea, per le caratteristiche fisiologiche
della varietà. Il livello di zuccheri alla
raccolta, se il decorso stagionale è favorevole, può essere molto elevato,
associato ad una sostenuta acidità totale. Nelle aree più interne della regione, la raccolta cade tra l’ultima decade di
ottobre e la prima decade di novembre.
Piedirosso: (o Per’e Palummo)
benché diffuso su gran parte della
Campania, raggiunge la massima
espressione enologica nella provincia
di Napoli. Vitigno molto vigoroso, di
non elevata fertilità delle gemme e
produzione non eccessiva. La maturazione cade nella prima o seconda decade di ottobre, in rapporto all’area di coltivazione. Il livello zuccherino del mosto
è abbastanza elevato mentre l’acidità si attesta sui valori
medi.
Barbera del Sannio: coltivato in
provincia di Benevento, è un vitigno
molto vigoroso ma dalla fertilità non
troppo abbondante. Ha un buon
adattamento all’allevamento a spalliera nonostante lo sviluppo rigoglioso. La maturazione cade tra la prima e la seconda decade
di ottobre. Soddisfacente il livello zuccherino mentre l’acidità titolabile non è elevata.
34
Sciascinoso: coltivato solo in Campania, è un vitigno molto vigoroso,
fertilità molto contenuta, produzione
discreta. Ha un buon adattamento
all’allevamento a spalliera. Il livello
zuccherino non è molto elevato mentre l’acidità titolabile si attesta su livelli sostenuti. La raccolta cade tra la seconda e terza decade di ottobre.
35
Indice delle DOP
Greco di Tufo b. spumante
Irpinia Falanghina b. spumante
Fiano b. spumante
Greco b. spumante
Vesuvio - Lacryma Christi del Vesuvio b. spumante
Campi Flegrei Falanghina b. spumante
Ischia b. spumante
Aversa Asprinio b. spumante
Sannio Aglianico r. spumante
Aglianico rosé spumante
Barbera r. spumante
Coda di Volpe b. spumante
Fiano b. spumante
Moscato b. spumante
Piedirosso r. spumante
Sciascinoso r. spumante
Falanghina del Sannio b. spumante
Costa di Amalfi b. spumante
Castel San Lorenzo Moscato b. spumante
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Le imprese enologiche
Cantina di Solopaca Solopaca (BN)
Cantina San Paolo Torrioni (AV)
Cantine degli Astroni Napoli
Cantine del Mare Monte di Procida (NA)
Cantine Di Criscio Quarto (NA)
Cantine Foschini Guardia Sanframondi (BN)
Casa di Baal Montecorvino Rovella (SA)
Casa Vinicola Setaro Trecase (NA)
Casebianche Torchiara (SA)
Ciro Picariello Summonte (AV)
Ciurica Fattoria La Rivolta Torrecuso (BN)
Consorzio Historia Antiqua Manocalzati (AV)
Feudi di San Gregorio Sorbo Serpico (AV)
Fontanavecchia Torrecuso (BN)
Gruppo Palumbo Cantine Federiciane Marano di Napoli (NA)
La Casa dell’Orco Pratola Serra (AV)
La Guardiense Guardia Sanframondi (BN)
La Vinicola del Titerno Faicchio (BN)
Lavoro e Salute Vini Telaro Galluccio (CE)
Luna Rossa Vini e Passione Giffoni Valle Piana (SA)
Magliulo Frignano (CE)
Manimurci Paternopoli (AV)
Masseria Campito Gricignano di Aversa (CE)
Masseria Parisi Baselice (BN)
Michele Romano Ottaviano (NA)
Piscina Mirabile Bacoli (NA)
San Salvatore Giungano (SA)
Sorrentino Boscotrecase (NA)
Tenuta Cavalier Pepe Luogosano (AV)
Tenuta San Francesco Tramonti (SA)
Villa Matilde Cellole (CE)
Villa Raiano S. Michele di Serino (AV)
37
Schede tecniche
Metodo Classico
Schede tecniche
Oro di Baal
Pas dosè
Base ampelografica
Fiano
Zona di produzione
Montecorvino Rovella
Altitudine
130 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
7000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
dodici mesi
Prezzo in enoteca (euro)
13,00
40
Metodo classico
Di colore paglierino con riflessi verdognoli.
Spuma fine e di buona persistenza.
Vino fresco, salino, complesso.
Secco ed asciutto, lascia la bocca piacevolmente pulita.
Perfetto come aperitivo e a tutto pasto.
Perfetto con piatti a base di pesce crudo e frutti di mare.
Casa di Baal
Montecorvino Rovella
casadibaal.it
[email protected]
41
Schede tecniche
Caprettone
Brut Millesimato
Zona di produzione
Trecase
Altitudine
300 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
4000
Titolo alcolometrico
12% vol.
Prezzo in enoteca (euro)
15,00
42
Metodo classico
Giallo paglierino brillante, perlage fine e persistente.
Al naso regala sentori floreali di ginestra del Vesuvio, di
frutta a polpa bianca e note fragranti di pane, che ben si
sposano con la mineralità.
Al gusto è elegante e pieno.
Un’ottima struttura e un lungo finale.
Vino da tutto pasto, perfetto con crudi di pesce e crostacei.
Casa Vinicola Setaro di Setaro Massimo
Trecase
casasetaro.it
[email protected]
43
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Brut Contadino
Brut Millesimato
Base ampelografica
Fiano
Zona di produzione
Summonte
Altitudine
650 metri s.l.m.
Esposizione
Nord - Est
Sistema di allevamento
Controspalliera e guyot
Resa (Kg/Ha)
6000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
ventiquattro mesi
Prezzo in enoteca (euro)
18,00
44
Metodo classico
Color giallo paglierino, perlage fine e persistente.
Profumo complesso ed intenso, di crosta di pane, frutta a
pasta bianca,note minerali.
Il sapore è elegante, fresco e molto persistente.
Giusto equilibrio tra freschezza, struttura ed una buona carbonica.
Ciro Picariello
Summonte
ciropicariello.it
[email protected]
45
Schede tecniche
Haq
Brut
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Pietradefusi
Altitudine
450 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
6000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Affinamento
sei mesi
Prezzo in enoteca (euro)
12,00
46
Metodo classico
Spumante mediamente strutturato, richiama le caratteristiche del vitigno.
Alla vista si presenta dal colore giallo paglierino scarico,
brillante, con perlage fine e persistente.
Leggermente fruttato e speziato al naso; in bocca si presenta equilibrato, aromatico con leggera amabilità.
È indicato come aperitivo, con antipasti e primi piatti leggeri.
Consorzio Historia Antiqua Soc. Agr. a r.l.
Manocalzati
historiaantiqua.it
[email protected]
47
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Dubl +
Brut Millesimato
Base ampelografica
Greco
Zona di produzione
Irpinia
Altitudine
500 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Ovest
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
5000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
22,50
48
Metodo classico
Il colore è oro bianco brillante, esaltato dal perlage fine e
persistente.
All’olfatto i profumi floreali e fruttati di fiori di zucca, agrumi
e mango, si confondono con sentori contrapposti di gesso
tipici dell’uva Greco, che si sovrappongono progressivamente traducendosi in austerità ed eleganza.
Al palato colpisce la verticalità tattile delle bollicine e la
persistenza gusto-olfattiva.
Accompagna ottimamente i frutti di mare crudi, il risotto
con tartufi di mare e il baccalà fritto su letto di ceci.
Il piatto consigliato è il ripieno fritto farcito.
Feudi di San Gregorio S.p.A.
Sorbo Serpico
dubl.it
[email protected]
49
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Dubl Rosato
Brut
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Taurasi
Altitudine
da 300 a 500 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Ovest
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato
Resa (Kg/Ha)
6000
Titolo alcolometrico
13,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
22,50
50
Metodo classico
Vellutato e suadente, intriga per il suo colore rosa tenue e
brillante.
Le note delicate di lampone, ciliegia e marasca virano verso
sentori di panna e pasticceria.
Il corpo dello spumante avvolge il palato, senza perdere
grazia, con un gusto deciso.
Versatile negli abbinamenti a piatti con persistenza aromatica intensa accentuata, come scampi in guazzetto o preparazioni a base di crostacei.
Piatto consigliato è la pizza Margherita.
Feudi di San Gregorio S.p.A.
Sorbo Serpico
dubl.it
[email protected]
51
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Dubl Brut
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Sannio
Altitudine
300 metri s.l.m.
Esposizione
Sud / Sud - Est
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
9000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
15,50
52
Metodo classico
Piacevole, fresco, versatile.
I profumi immediati e croccanti di pesca, mela golden matura e camomilla, si alternano a note più mature di albicocca, esaltati dalla vivacità delle bollicine.
Al gusto intriga per la sua fragranza e dinamicità: l’ingresso
al palato è agile e tonico, lasciando spazi agli aromi varietali, tipici della Falanghina.
Particolarmente indicato per l’aperitivo.
Piatto consigliato sushi e sashimi.
Feudi di San Gregorio S.p.A.
Sorbo Serpico
dubl.it
[email protected]
53
Schede tecniche
Principe Lotario
Brut Millesimato 2008
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Torrecuso
Altitudine
300 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Affinamento
trentasei mesi sui lieviti
Prezzo in enoteca (euro)
18,00
54
Metodo classico
Il colore è rosato tenue con riflessi ramati (buccia di cipolla).
Perlage fine e abbastanza persistente.
Al naso fragoline di bosco e ciliegia matura si accompagnano alla crosta di pane.
In bocca è morbido, fresco, leggermente minerale e persistente.
Da abbinare a formaggi semiduri, crostacei e antipasti di
mare.
Azienda Agricola Fontanavecchia di Libero Rillo
Torrecuso
fontanavecchia.info
[email protected]
55
Schede tecniche
Sannio DOP
Cinquantenario
Brut Millesimato
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Sannio
Altitudine
200-250 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Est / Sud - Ovest
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
1000
Titolo alcolometrico
12% vol.
Prezzo in enoteca (euro)
9,00
56
Metodo classico
Colore giallo paglierino brillante, caratteristico profumo
fruttato di buona intensità con sentori di cedro, agrumi,
frutta bianca e lieviti.
Piacevole, di buona struttura e ottima persistenza.
Bilanciato.
Eccellente aperitivo, si può accompagnare con antipasti a
base di pesce, verdure e formaggi, così come, anche, con
paste e risotti a base di pesce e verdure.
Ottimo in abbinamento con cibi fritti, sia fritture di pesce
che di verdure.
Cantina Sociale La Guardiense
Guardia Sanframondi
laguardiense.it
[email protected]
57
Schede tecniche
Aversa DOP
Priezza
Brut
Base ampelografica
Asprinio
Zona di produzione
Gricignano di Aversa
Altitudine del vigneto
70-80 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot e guyot doppio
capovolto
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
11% vol
Affinamento
dodici mesi sui lieviti
Prezzo in enoteca (euro)
13,00
58
Metodo classico
Color giallo paglierino con riflessi dorati, spuma fine e persistente e perlage a grana fine.
Al naso sono evidenti piacevoli note agrumate riconducibili
alla buccia di limone e note dolci che ricordano la crosta di
pane e la nocciola.
All’esame gustativo ha buona persistenza e buon equilibrio
acido; per questo risulta assai fresco e al tempo stesso morbido, legato alla buona struttura del vino stesso.
Avendo residuo zuccherino basso si accompagna a tutto
pasto ed in particolare a piatti tipici della tradizione territoriale quali crudità di mare, crostacei e mozzarella di bufala
campana DOP.
Masseria Campito
Gricignano di Aversa
masseriacampito.it
[email protected]
59
Schede tecniche
Campi Flegrei DOP
Mirabilis
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Bacoli
Altitudine
20 metri s.l.m.
Esposizione
Est - Ovest
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
10000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
15,00
60
Metodo classico
Colore giallo paglierino brillante, caratteristico profumo
fruttato di buona intensità con sentori di cedro, agrumi,
frutta bianca e lieviti.
Piacevole, di buona struttura e ottima persistenza.
Bilanciato.
Eccellente aperitivo, accompagna bene antipasti a base di
pesce, verdura e formaggi, così come anche la pasta e risotti a base di pesce e verdure.
Ottimo con cibi fritti, sia fritture di pesce sia di verdure.
Azienda Agricola Piscina Mirabile
Bacoli
piscinamirabilevini.com
[email protected]
61
Schede tecniche
Joi
Brut Millesimato
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Capaccio - Paestum
Altitudine
200 metri s.l.m.
Esposizione del vigneto
Sud / Sud - Est
Sistema di allevamento
Controspalliera
Resa (Kg/Ha)
12000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Affinamento
ventiquattro mesi e successivi
tre mesi dopo la sboccatura
Prezzo in enoteca (euro)
25,00
62
Metodo classico
Di colore rosa buccia di cipolla, perlage elegante e sottile.
All’olfatto spiccano note di piccola frutta rossa, amarena e
ciliegia, poi note di crosta di pane e mandorla.
In bocca morbido, elegante ma con grande mineralità.
Perfetto con la mozzarella di bufala campana DOP, crudi di
pesce, carpacci di pesce, secondi di pesce non eccessivamente strutturati.
Azienda Agricola San Salvatore
Giungano
sansalvatore1988.it
[email protected]
63
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Alta Costa
Brut
Zona di produzione
Tramonti
Altitudine
300 - 600 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Est
Sistema di allevamento
Pergola tradizionale
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
30 mesi su lieviti in bottiglia
Prezzo in enoteca (euro)
20,00
64
Metodo classico
Di color giallo leggermente velato, al naso si presenta già
affinato con sentori floreali, di frutta e di crosta di pane.
In bocca la parte sapida e minerale viene fuori con prepotenza mostrando una freschezza e integrità non comuni.
Abbinamento con antipasti di mare, relax tra amici a tutto
pasto.
Società Agricola Tenuta San Francesco S.r.l.
Tramonti
vinitenutasanfrancesco.it
[email protected]
65
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Mata
Brut
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Tenuta San Castrese,
Sessa Aurunca
Altitudine
150 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot semplice con circa sei
gemme per pianta
Resa (Kg/Ha)
7000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Affinamento
Tirage e seconda fermentazione in bottiglia a contatto
con lieviti per minimo ventiquattro mesi
Prezzo in enoteca (euro)
15,00
66
Metodo classico
Di un bel rosa chiaro e fine perlage.
Si apre in degustazione con sentori a bacca rossa insieme a
piacevoli note floreali.
Al palato è fresco, di buon spessore con finale avvolgente
e setoso.
Perfetto come aperitivo e per accompagnare piatti tipici
della tradizione campana.
Villa Matilde S.S. di Salvatore e Maria Avallone
Cellole
villamatilde.it
[email protected]
67
Schede tecniche
Ripa Bassa
Brut Millesimato
Base ampelografica
Fiano
Zona di produzione
San Michele di Serino
Altitudine
250 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato
Resa (Kg/Ha)
5000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
dodici mesi
Prezzo in enoteca (euro)
14,00
68
Metodo classico
Giallo tenue con accenni di riflessi verdognoli, perlage fine
e raffinato.
Al naso profumi di crosta di pane fresco di forno, melone
bianco maturo e pesca bianca; seguono sensazioni minerali
e mentolate, nota di cioccolato bianco e una chiusura affumicata.
Il palato è fine, freschissimo con le bollicine perfettamente
integrate.
Una bella acidità ne esalta la freschezza.
Finale imprevedibile per il ritorno di dense note floreali.
Piatti consigliati: ideale con primi ai frutti di mare, con crostacei, con minestre leggere a base di legumi e con zuppe
di pesce.
Accompagna ottimamente la pasta con pomodorini del
piennolo del Vesuvio DOP.
Villa Raiano Srl
San Michele di Serino
villaraiano.com
[email protected]
69
Schede tecniche
Metodo Martinotti / Charmat
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Astro
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Campi Flegrei
Altitudine
200 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Nord
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Affinamento
sur lies in acciaio per quattro
mesi
Prezzo in enoteca (euro)
9,00
72
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.
Perlage abbastanza numeroso e persistente e di grana fine.
Al naso complesso, elegante e intenso, manifesta sentori di
fiori bianchi, frutta fresca e gradevoli note minerali.
Al gusto è secco e abbastanza caldo.
Buona la persistenza, la struttura e l’acidità.
Fine, morbido ed equilibrato.
Si abbina bene a crostacei e ai frutti di mare nonché a piatti
a base di pesce.
Cantina degli Astroni srl
Napoli
cantineastroni.com
[email protected]
73
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Astro
Extra Dry
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Campi Flegrei
Altitudine
200 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Nord
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Affinamento
sur lies in acciaio per quattro
mesi
Prezzo in enoteca (euro)
9,00
74
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.
Perlage abbastanza numeroso e persistente e di grana fine.
Al naso complesso, elegante e intenso, manifesta sentori di
fiori bianchi, frutta fresca e gradevoli note minerali.
Al gusto è abboccato e abbastanza caldo.
Buona la persistenza, la struttura e l’acidità.
Fine, morbido ed equilibrato.
È ottimo come aperitivo.
Cantina degli Astroni srl
Napoli
cantineastroni.com
[email protected]
75
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Jacarando
Extra Dry
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Sannio
Altitudine
200-350 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Cordone speronato
Resa (Kg/Ha)
10000
Titolo alcolometrico
10,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
11,00
76
Metodo Martinotti/Charmat
Colore rosa corallo, perlage fine continuo e persistente.
Presenta intensi sentori di pesca bianca, fragola, ciliegia, e
mela golden.
Gusto fresco e persistente.
Ben si abbina con stuzzichini, salumi, frittate di verdure.
Cantina Sanpaolo
Torrioni
cantinasanpaolo.it
[email protected]
77
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Quartum Asprino
Brut
Base ampelografica
Asprinio
Zona di produzione
Lusciano
Altitudine
50 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Alberata aversana
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
sei mesi
Prezzo in enoteca (euro)
12,00
78
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo dorato, bollicine abbastanza fini, numerose,
persistenti.
Ha profumo intenso di agrumi e fiori bianchi.
Secco, abbastanza morbido e persistente.
Ben si abbina con crostacei, frutti di mare, tartine, mozzarella, formaggi con confetture.
Cantine Di Criscio Francesco srl
Quarto
cantinedicriscio.it
[email protected]
79
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Oro Spumante
Brut Millesimato
Base ampelografica
Fiano, Coda di volpe,
Falanghina
Zona di produzione
Luogosano - S. Angelo all’Esca
Altitudine
300 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
5000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Affinamento
sei mesi
Prezzo in enoteca (euro)
15,00
80
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino, profumo floreale.
Gusto secco ma ingentilito da una nota dolce sul finale.
Perlage fine e persistente.
Ben si abbina ad antipasti freddi e crudi di mare.
Tenuta Cavalier Pepe srl
Luogosano
tenutacavalierpepe.it
[email protected]
81
Schede tecniche
Nudo Eroico
Extra Dry
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Torrecuso
Altitudine
300 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
9000
Titolo alcolometrico
11% vol
Affinamento
tre mesi sui lieviti
Prezzo in enoteca (euro)
9,00
82
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.
Ha spuma persistente dalle bollicine numerose e con grana
abbastanza fine.
Al naso il biancospino e la ginestra si accompagnano a note
citrine e mela acerba.
In bocca colpisce la sua freschezza e sapidità, ma al contempo risulta equilibrato.
Da bere come aperitivo, su antipasti di salumi e piatti di pesce leggeri.
Azienda Agricola Fontanavecchia di Libero Rillo
Torrecuso
fontanavecchia.info
[email protected]
83
Schede tecniche
Campi Flegrei DOP
Flaegreo
Brut Millesimato
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Collina dei Camaldoli
Altitudine
450 metri s.l.m.
Esposizione
Est - Ovest
Sistema di allevamento
Guyot - doppio archetto
capovolto
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Affinamento
cinque mesi in autoclave
e sei mesi in bottiglia
Prezzo in enoteca (euro)
7,00
84
Metodo Martinotti/Charmat
Giallo paglierino luminoso, finezza dell’effervescenza e persistenza del perlage.
Aromi varietali molto intensi esprimono al massimo la tipicità del vitigno.
Buon equilibrio tra acidità e morbidezza.
L’assenza totale di amaro rende al vino una nutrita polposità estrattiva.
Gruppo Palumbo srl
Cantine Federiciane Monteleone
Marano di Napoli
federiciane.it
[email protected]
85
Schede tecniche
Quid
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Sannio beneventano
Altitudine
150-200 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Tendone
Resa (Kg/Ha)
15000
Titolo alcolometrico
12% vol
Prezzo in enoteca (euro)
4,50
86
Metodo Martinotti/Charmat
Color giallo paglierino brillante, caratteristico profumo,
fruttato di buona intensità con sentori di cedro, frutta bianca e lieviti.
Cremoso e piacevole, dà sensazioni di gradevolezza.
Bilanciato.
Aperitivo per eccellenza.
Ottimo da utilizzare a tutto pasto, accompagna molto bene
antipasti e piatti a base di pesce e verdure.
Da provare in abbinamento con la pizza napoletana.
Infatti, la base della pizza, ricca di amidi, quindi tendenzialmente dolce, risulterà bene abbinata alla effervescenza e
alla freschezza di questo spumante.
La Guardiense
Guardia Sanframondi
laguardiense.it
[email protected]
87
Schede tecniche
Corte D’Angiò
Brut
Base ampelografica
Asprinio
Zona di produzione
Agro aversano
Altitudine
Pianura
Esposizione
Nord - Sud
Sistema di allevamento
Misto alberata - allevamento
tradizionale
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
su lieviti
Prezzo in enoteca (euro)
7,00
88
Metodo Martinotti/Charmat
Giallo paglierino, perlage fine e persistente.
Al naso delicato, spicca un sentore di crosta di pane, abbastanza intenso e persistente.
Al gusto è pieno, asprigno, fresco, aromatico, giustamente
acidulo.
Ottimo come aperitivo, ben accompagna antipasti e piatti
a base di pesce, formaggi e mozzarella.
Soc. Agr. Magliulo srl
Frignano
vinimagliulo.com
[email protected]
89
Schede tecniche
Aversa DOP
Brut
Base ampelografica
Asprinio
Zona di produzione
Gricignano di Aversa
Altitudine
70-80 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot e guyot doppio
capovolto
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Affinamento
tre mesi su lieviti
Prezzo in enoteca (euro)
9,00
90
Metodo Martinotti/Charmat
Color giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli; spuma fine e persistente.
Al naso sono evidenti piacevoli note fruttate che ricordano
il lime e frutta tropicale.
All’esame gustativo risulta fresco, con un buon equilibrio
acido ed una buona struttura.
Ottimo come aperitivo; grazie al suo residuo zuccherino
basso si accompagna a tutto pasto ed in particolare a piatti
tipici della tradizione locale quali crudità di mare e crostacei.
Ben accompagna anche fritture e piatti grassi.
Perfetto con la mozzarella di bufala campana DOP.
Masseria Campito
Gricignano di Aversa
masseriacampito.it
[email protected]
91
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Flavesco
Extra Dry
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Area vesuviana
Esposizione
Sud - Ovest
Sistema di allevamento
Spalliera
Resa (Kg/Ha)
10000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Affinamento
2 mesi in bottiglia
92
Metodo Martinotti/Charmat
Color giallo paglierino con perlage persistente.
Profumi con sentori di banana e frutta fresca vesuviana.
A tutto pasto, ideale come aperitivo.
Romano Michele Vini
Ottaviano
micheleromanovini.com
[email protected]
93
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Flavesco Rosè
Extra Dry
Base ampelografica
Piedirosso
Zona di produzione
Area vesuviana
Esposizione
Sud - Ovest
Sistema di allevamento
Spalliera
Resa (Kg/Ha)
9000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
due mesi in bottiglia
94
Metodo Martinotti/Charmat
Color rosa tenue con perlage persistente.
Gusto brioso.
Profumo tipico della frutta rossa.
Ottimo a tutto pasto, ideale come aperitivo.
Romano Michele Vini
Ottaviano
micheleromanovini.com
[email protected]
95
Schede tecniche
Vesuvio - Lacryma Christi del Vesuvio DOP
DO’RE’
Brut Millesimato
Base ampelografica
Caprettone e Falanghina
Zona di produzione
Agro vesuviano,
Boscotrecase
Altitudine
400-500 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Ovest
Sistema di allevamento
Tendone e guyot
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Affinamento
sei mesi in acciaio e min tre
mesi in bottiglia
Prezzo in enoteca (euro)
10,00
96
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.
Spuma persistente, perlage caratterizzato da bollicine fini e
continue.
Profumo intenso, fine, di buona complessità, con sentori
freschi, floreali, fruttati e delicate note di lievito.
Gusto secco e persistente, buona acidità, gradevole.
Fine e aromatico, media corposità e giusta sapidità.
Consigliato come aperitivo, con antipasti, primi piatti a base di pesce e frutti di mare, salumi e formaggi freschi.
Azienda Agricola Sorrentino
Boscotrecase
sorrentinovini.com
[email protected]
97
Schede tecniche
Falanghina del Sannio DOP
Linea V
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Agro beneventano
Altitudine
300-400 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Cordone speronato e spalliera
Resa (Kg/Ha)
10000
Titolo alcolometrico
12% vol
Prezzo in enoteca (euro)
10,00
98
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino con perlage sottile.
Profumo ricco e persistente con note fruttate e floreali, tenui aromi di lieviti e crosta di pane.
Gusto secco, con piacevole e decisa nota fruttata.
Fresco di acidità ed equilibrato.
Ottimo come aperitivo, adatto a tutto pasto e in particolare
per accompagnare un pranzo a base di pesce, riso, pasta,
carni bianche e formaggi semi-stagionati
La Vinicola del Titerno
Faicchio
lavinicoladeltiterno.it
[email protected]
99
Schede tecniche
Falanghina del Sannio DOP
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Solopaca
Altitudine
100-300 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Spalliera tipo guyot
Resa (Kg/Ha)
10000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
nove mesi
Prezzo in enoteca (euro)
11,00
100
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino con spuma persistente e bollicine
fini e numerose.
Al naso evidenzia note flagranti di acacia e fruttato di albicocca e ananas con ricordi tostati.
In bocca è fresco, con spuma setosa non aggressiva, di discreta lunghezza e buona freschezza.
Chiude con ricordi fruttati e tostati.
Abbinamento con pietanze di mare, crostacei, fritture all’italiana, mozzarella di bufala, pizza.
Cantina di Solopaca Soc. Coop. Agr.
Solopaca
cantinasolopaca.it
[email protected]
101
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Brezza Flegrea
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Campi Flegrei
Altitudine
40 metri s.l.m.
Esposizione
Sud - Ovest
Sistema di allevamento
Spalliera puteolana potata a
guyot
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
10,00
102
Metodo Martinotti/Charmat
All’aspetto si presenta con un bel colore giallo dorato.
La spuma è di media consistenza e il perlage di grana fine,
molto persistente.
All’olfatto si notano sentori di seme di mela, mandorla, pesca e nocciola.
Con leggera sensazione di fieno, tabacco e profumo di
mare.
Al gusto c’è un importante ritorno di mandorla ed elevata
sapidità.
Ottimo come aperitivo e a tutto pasto con portate a base
di pesce.
Azienda Agricola Cantina del mare
Monte di Procida
cantinadelmare.it
[email protected]
103
Schede tecniche
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Agro beneventano
Altitudine
200-400 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Filare tradizionale
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
10,00
104
Metodo Martinotti/Charmat
Dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.
Elegante ed intenso, abbastanza persistente, con una nota
di frutta tipica della Falanghina.
Secco, elegante ed armonico.
Buona personalità, adatto come aperitivo e a tutto pasto.
Cantine Foschini srl
Guardia Sanframondi
cantinefoschini.com
[email protected]
105
Schede tecniche
Ellenikos
Brut
Base ampelografica
Greco e Aglianico
Zona di produzione
Sannio Taburno
Altitudine
450 metri s.l.m.
Esposizione
Sud / Sud - Est
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
6000
Titolo alcolometrico
13% vol
Prezzo in enoteca (euro)
10,50
106
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino pieno, spuma persistente, perlage
fine.
Franco, intenso ed elegante con sentori di frutta matura, armonico.
Di corpo pieno, buona struttura.
Ottimo in abbinamento con pesce e crostacei.
Ciurica snc - Fattoria La Rivolta
Torrecuso
fattorialarivolta.com
[email protected]
107
Schede tecniche
Emozioni
Extra Dry
Base ampelografica
Fiano
Zona di produzione
Lapio
Altitudine
450 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
7000
Titolo alcolometrico
12% vol
Affinamento
cinque mesi su fecce fini
108
Metodo Martinotti/Charmat
Dal colore giallo paglierino acceso con tenui riflessi dorati.
Perlage fine e persistente.
Al naso fiori bianchi con una delicata flagranza di lievito.
Perfetto equilibrio gustativo, con sensazioni varietali di lunga persistenza e grande intensità.
Di buona struttura.
Ricco di corpo grazie al suo giusto equilibrio tra zuccheri,
tannini, acidi, alcoli e sali.
Ottimo come aperitivo, si abbina con antipasti di molluschi,
primi piatti delicati come risotti e piatti a base di verdure e
carni bianche.
Azienda Agricola La Casa dell’Orco
Pratola Serra
lacasadellorco.it
[email protected]
109
Schede tecniche
Bolle
Extra Dry Millesimato
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Benevento
Altitudine
350 metri s.l.m.
Esposizione
Est - Ovest
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
8000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Affinamento
cinque mesi
110
Metodo Martinotti/Charmat
All’occhio si presenta chiaro con riflessi verdini.
Perlage intenso e persistente con bollicine mediamente fini
e numerose.
Al naso si sprigionano profumi di fiori bianchi ed in particolare camomilla e mimosa.
Sentori di pesca gialla e la nespola chiudono il corredo aromatico.
Al palato è elegante ma con un buon corpo che denota sapidità ed una mineralità tipiche dei vitigni campani.
La chiusura è lunga ed acida.
Abbinamento con tutti i piatti della tradizione mediterranea: dai crudi di pesce ai crostacei, risotti di pesce, fritture
di paranza e pesci alla griglia.
Lunarossa vini e passione srl
Giffoni Valle Piana
viniepassione.it
[email protected]
111
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Secondo
Extra Dry Millesimato
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Irpinia
Altitudine
400 metri s.l.m.
Esposizione
Sud / Sud - Est
Sistema di allevamento
Spalliera a raggiera avellinese
Resa (Kg/Ha)
5000
Titolo alcolometrico
12,5% vol
Affinamento
sette mesi
Prezzo in enoteca (euro)
6,50
112
Metodo Martinotti/Charmat
Di un affascinante color rosa, con profumi intensi di frutti
rossi.
Alla bocca si mostra fresco e vellutato.
In abbinamento con antipasti all’italiana, perfetto aperitivo.
Manimurci srl
Paternopoli
manimurci.com
[email protected]
113
Schede tecniche
Vino Spumante di Qualità
Resolje
Doux
Base ampelografica
Moscato
Zona di produzione
Baselice
Altitudine
450 - 550 metri s.l.m.
Esposizione
Sud / Sud - Est
Sistema di allevamento
Controspalliera
Resa (Kg/Ha)
7000
Titolo alcolometrico
6,5% vol
Affinamento
sette mesi
Prezzo in enoteca (euro)
13,00
114
Metodo Martinotti/Charmat
Giallo paglierino tenue, perlage fine e persistente, bouchet
elegante, intenso e caratteristico del vitigno con netti sentori di frutta a polpa bianca e fiori di arancio.
Al palato si presenta dolce, pieno e vellutato, supportato
da una buona freschezza, giusto equilibrio e ottima bevibilità.
Ideale su dessert e frutta fresca.
Società agricola Masseria Parisi
Baselice
masseriaparisi.com
[email protected]
115
Schede tecniche
Mirabilis
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Bacoli, Pozzuoli
Altitudine
20 metri s.l.m.
Esposizione
Est - Ovest
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
10000
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
8,00
116
Metodo Martinotti/Charmat
Giallo paglierino brillante, caratteristico profumo fruttato di
buona intensità con sentori di cedro, frutta bianca e lieviti.
Cremoso e piacevole, dà sensazioni di gradevolezza. Bilanciato.
Aperitivo per eccellenza.
Ottimo da utilizzare a tutto pasto, accompagna molto bene antipasti con frutti di mare e piatti a base di pesce e verdure.
Da provare in abbinamento con la pizza napoletana.
Azienda agricola Piscina Mirabile
Bacoli
piscinamirabilevini.com
[email protected]
117
Schede tecniche
Malafemmena
Brut
Base ampelografica
Aglianico
Zona di produzione
Galluccio
Altitudine
280 metri s.l.m.
Esposizione
Sud / Sud - Est
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
9000
Titolo alcolometrico
13% vol
Affinamento
tre mesi
Prezzo in enoteca (euro)
8,50
118
Metodo Martinotti/Charmat
Colore rosa luminoso con riflessi color ciliegia, spuma abbastanza persistente, perlage fine e persistente.
Profumo elegante, fruttato con delicati sentori floreali.
Palato fresco, sapido ed equilibrato con un buon richiamo
delle sensazioni olfattive.
In abbinamento con frutti di mare, pesce alla griglia, carni
bianche, primi piatti delicati con salse leggere, formaggi
freschi.
Lavoro e Salute – Vini Telaro scarl
Galluccio
vinitelaro.it
[email protected]
119
Schede tecniche
Tefrite
Brut
Base ampelografica
Falanghina
Zona di produzione
Galluccio
Altitudine
280 metri s.l.m.
Esposizione
Sud / Sud - Est
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
9000
Titolo alcolometrico
13% vol
Affinamento
tre mesi
Prezzo in enoteca (euro)
8,50
120
Metodo Martinotti/Charmat
Colore giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli, spuma abbastanza persistente, perlage fine e persistente.
Palato fresco, sapido ed equilibrato con un buon richiamo
delle sensazioni olfattive.
In abbinamento con frutti di mare, pesce alla griglia, carni
bianche, primi piatti delicati con salse leggere, formaggi
freschi.
Lavoro e Salute - Vini Telaro scarl
Galluccio
vinitelaro.it
[email protected]
121
Scheda tecnica
Metodo Ancestrale
Schede tecniche
La Matta
Dosaggio Zero
Base ampelografica
Fiano
Zona di produzione
Cilento
Altitudine
50 metri s.l.m.
Esposizione
Sud
Sistema di allevamento
Guyot
Resa (Kg/Ha)
7500
Titolo alcolometrico
11,5% vol
Prezzo in enoteca (euro)
13,00
124
Metodo Ancestrale
Rifermentazione spontanea in bottiglia senza aggiunta di
zuccheri, esogeni, lieviti, solfiti o altri additivi.
Non sottoposto alla tipica fase di sboccatura ma proposto
integro, sui propri lieviti naturali.
Il colore è giallo intenso.
Al naso non si avverte alcuna nota di lieviti, nessuna sensazione di lavorazione.
Profuma invece di mela gialla acerba, di castagna bollita, di
gelsomino.
Alla beva mostra un passo crudo, sbrigativo.
L’acidità è qualcosa di inusuale: è aggressiva, salmastra e
piana al palato.
Un finale gustativo di non Indifferente lunghezza tutto giocato su note di frutta chiara croccante.
Accompagna antipasti, pesce crudo, fritti di mare e frittura
all’italiana.
Ottimo come aperitivo.
Azienda agricola Casebianche
Torchiara
casebianche.eu
[email protected]
125
Regione Campania
Assessorato Agricoltura
Via G. Porzio
Centro Direzionale di Napoli
www.agricoltura.regione.campania.it