Internet approda in televisione

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Internet approda in televisione
Trend scout
Internet approda
in televisione
Cosa ci fa Internet in salotto? Semplice: Con i servizi
personalizzati diventa un must, adatto addirittura a tutta
la famiglia grazie ai siti come YouTube.
YouTube e video su misura – «Benissimo», dice la maggioranza, «ma come
deve essere utilizzato il web in modo
sensato in salotto, se chi si riunisce davanti alla tv si prende costantemente per
i capelli per la scelta dei contenuti?» E qui
casca l’asino. È evidente che molte offerte del web sono attraenti sul PC personale, ma difficilmente sono adatte alla famiglia riunita. È altrettanto chiaro che i
siti di film e intrattenimento, come ad
esempio YouTube, avrebbero un successo strepitoso in salotto.
In ogni caso, un collegamento a Internet
in banda larga apre la strada per la killer
app per eccellenza: servizi video che consentono di vedere il film desiderato in
qualsiasi momento. E quando la tv sarà
anche abbastanza intelligente da riconoscere chi le sta seduto davanti e a seconda delle preferenze, l’apparecchio manderà in onda automaticamente i film
desiderati o anche un determinato sito
Internet, allora si potrà davvero parlare di
una nuova era televisiva.
Personalizzazione tramite telecamera –
E proprio queste funzioni di personalizzazione mediante riconoscimento del volto
attraverso una telecamera integrata nel
televisore sono attualmente oggetto di
sviluppo e test da parte di un team della
divisione innovazione di Swisscom. Tra
queste, anche una modalità Gruppo, automaticamente impostata all’accensione dell’apparecchio se sono presenti due
o più persone. Dato che sempre più produttori integrano nei loro apparecchi la
funzionalità HD e la predisposizione per il
web con telecamere per la videocomunicazione attraverso lo schermo tv, queste
soluzioni non resteranno a lungo pura
utopia.
Le soluzioni di Internet-tv personalizzate
hanno un potenziale gigantesco, anche
nelle stanze degli hotel perché possono
essere impostate sulla lingua preferita
dall’ospite: programmi in italiano, inglese, cinese o arabo a seconda della nazione
di provenienza.
Applicazioni come negli smartphone –
Ad aprire la strada verso l’estensione di
Internet alla tv non sono solo le offerte di
video-on-demand (vod), ma anche le già
note applicazioni dei telefoni i-phone e
Android. Le offerte di applicazioni già esistenti di produttori come Panasonic, Philips, Samsung e Sony ne sono la prova. A
eccezione di Philips, queste offrono però
solo una scelta estremamente ridotta
ma proprietaria di servizi web. Poiché In-
ternet è per definizione una piattaforma
di comunicazione aperta, le offerte con
questi limiti dovrebbero con il tempo lasciare il posto a uno standard aperto
come la citata HbbTV o evoluzioni della
stessa.
Anche Apple e Google sono coinvolte –
L’esempio AOL ha mostrato agli esordi
del web in modo evidente che un controllo proprietario e limitato nel world wide
web è destinato al fallimento. Difficilmente oggi serve un provider AOL per
accedere al web.
Questo vale anche per Apple e Google,
che ora si fanno strada anche nel settore
dell’Internet-tv: mentre il primo, con Apple TV, è ancora molto focalizzato sulla
riserva VOD privata e sull’acquisto di applicazioni tramite iTunes, lo specialista
del motore di ricerca intende rendere la
sua Google TV completamente predisposta per il web e soprattutto aperta per
fornitori di terze parti e produttori, come
già la sua piattaforma Android per smartphone.
Beat Hochuli è giornalista ICT indipendente e vive a
Kota Kinabalu, Malesia.
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Nessun problema: Internet esce
dall’angolo computer e conquista il salotto, molto in fretta. Tutti i principali
fabbricanti di televisori preparano i nuovi apparecchi in modo da renderli idonei
per il web. Emittenti offrono già servizi
di prova basati su Internet sulla base di
HbbTV, sigla che sta per Hybrid broadcast broadband TV, ossia televisione digitale ibrida, che diventerà lo standard.
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