Il campanile di Sedegliano - Progetto integrato cultura del Medio Friuli

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Il campanile di Sedegliano - Progetto integrato cultura del Medio Friuli
Il campanile di Sedegliano è stato costruito tra il
1896 ed il 1901 su progetto del gemonese Girolamo D’Aronco, maestro-architetto, esperto conoscitore dei materiali tradizionali e nuovi della
muratura, compreso l’uso del ferro, nonché padre
del celebre Raimondo, che già allora riscuoteva
consensi in tutta Europa.
Il precedente campanile, iniziato nel 1772 su
disegno di Francesco Sabbadini di Pinzano, era
crollato la sera del 25 novembre 1893 e l’attuale
fu costruito sopra le sue macerie.
Promotore fondamentale della ricostruzione del
campanile fu il parroco don Angelo Rinaldi che
morì nel 1902, pochi mesi dopo l’inaugurazione.
Durante i lavori di ricostruzione, venne creata una commissione, eletta dai capi-famiglia di
Sedegliano, il cui compito era quello di studiare
il progetto, raccogliere le offerte e vigilare sulla
na fu recuperata dal precedente campanile e le
due restanti realizzate dal fonditore Gio Batta
De Poli. Con il restauro della vecchia campana si
voleva conservare, per il suono, ma anche per il
significato, il legame con il passato, il presente e
il futuro della storia sociale e religiosa dei sedeglianesi. Le due campane nuove furono installate
nella cella campanaria il giorno dell’inaugurazione il 12 luglio 1902, quando per la prima volta,
dopo anni di lavoro, il loro suono si diffuse per la
campagna friulana.
Queste tre campane non ebbero un’esistenza
molto lunga, perché durante l’occupazione austriaca nella prima guerra mondiale (1918), furono tolte, gettandole a terra dall’alto, per fare
cannoni. Nel 1919, il parroco don Angelo Mattesco, grazie alle offerte dei parrocchiani, acquistò una campana piccola presso la ditta Broili di
Fig. 1 - Il campanile di Sedegliano.
Fig. 2 - La cella campanaria e la cuspide.
corretta esecuzione. Il campanile di Sedegliano,
realizzato in cotto, ha una pianta quadrata, con
angolature smussate, che sono state sagomate a
pietra e materiali vari. Il fusto si eleva compatto fino alla cella campanaria, che risulta essere
molto ampia, caratterizzata da elementi classici
come archi, paraste e floreali. La cella campanaria è poi sormontata in tutto il suo perimetro da una balconata a colonne e dal cosiddetto
tamburo, un altro segmento di fusto più snello,
alleggerito da bifore e sormontato dalla cuspide
a punta. Sopra quest’ultima è collocata la croce.
Il campanile di Sedegliano, con i suoi 60,5 metri, è un perfetto esempio di sinergia fra diversi
elementi come proporzione, solidità ed eleganza
e rappresenta per Girolamo D’Aronco l’opera più
significativa che abbia realizzato. Il campanile
venne dotato di tre campane, di cui la mezza-
Udine, per alleviare la mancanza delle tre precedenti. Le nuove campane vennero poi reinstallate nel 1921, accompagnate dal canto gioioso
“Campana risorgi” e furono battezzate: la grande
Antonia, in omaggio al titolare della Parrocchia
San Antonio Abate, la mezzana Paola, per indicare il nome dell’antica parrocchia della cortina
San Paolo Apostolo e la piccola Maria, in onore
della Madonna. Le campane attuali risalgono: la
grande al 1937, la mezzana al 1925 e la piccola
al 1965, anni in cui, a causa di rotture, sono state rifuse e sistemate. La prima dalla fonderia De
Poli e le altre dalla ditta Clocchiatti di Colugna.
Il loro peso totale è di 4600 chilogrammi. Le tre
campane suonano in diverse tonalità: la grande
in SI, la mezzana in RE bemolle e la piccola in MI
bemolle. Nel 1906 il campanile venne dotato di
un orologio meccanico realizzato dai fratelli So-
Scheda n° 2. 3. 5
Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli
Arte
a cura di Nada Minuzzi
Il campanile di Sedegliano
Il campanile di Sedegliano
Arte
Bibliografia
• G. Bergamin, Guida artistica del Friuli Venezia Giulia,
Udine, 1999
• G. Bergamin, S. Tavano, Storia dell’arte nel Friuli
Venezia Giulia, Reana del Rojale, 1984
• C. Rinaldi, Comunità e campanile nel Friuli fra Otto e
Novecento, Sedegliano, 2004
• C. Rinaldi, Sedegliano Profilo storico, Sedegliano, 1997
• C. Rinaldi, Storia arte ambiente nel Comune di
Sedegliano, Sedegliano, 1996
Il campanile di Sedegliano
Fig. 3 - Grafico in sezione verticale del Campanile di Sedegliano.
lari di Pesariis, per trasmettere le ore sul lato sud
e nord della torre, munito di suoneria delle ore e
mezz’ore con il battito sulla campana. L’orologio fu inaugurato il 29 giugno. Nel 1976 a causa
del terremoto, si sostituì l’orologio originario con
uno più moderno e adeguato della ditta Clocchiatti. Attualmente l’orologio da torre, dopo il
restauro del sedeglianese Pietro Rinaldi, è stato
donato dalla Parrocchia di San Antonio Abate al
Comune di Sedegliano (18 agosto 2001), dove è
possibile ammirarlo.
Per ricercare e approfondire
• Chi erano Girolamo e Raimondo D’Aronco?
• Disegnando, ricostruisci la struttura del campanile di
Sedegliano.
• Quali altri campanili ha realizzato Girolamo D’Aronco
nella nostra regione?
• Nella scheda è citata la fabbrica “Fratelli Solari” di
Pesariis: cerca notizie su Internet.
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