sette sere - Comune di Bagnacavallo

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sette sere - Comune di Bagnacavallo
press LinE
02/06/2012
sette sere
La storia di Antonio Dalla Valle e della famiglia Tambini
Antonio Dalla Valle e i membri della famiglia Tambini
sono i Giusti bagnacavallesi che a rischio della propria
vita contribuirono alla salvezza di famiglie ebree dalle
persecuzioni nazifasciste durante la seconda guerra
mondiale. I bagnacavallesi sono stati riconosciuti Giusti tra le Nazioni dal Museo dell'Olocausto Yad Vashem
il 18 aprile 1974. Accanto a loro, molte altre famiglie
bagnacavallesi, una quarantina circa, diedero asilo a
ebrei e partigiani, rischiando la vita o la deportazione.
La famiglia Tambini, residente a Bagnacavallo, salvò
la vita alla famiglia ebrea Weiss Galandauer, fuggita
da Fiume il 13 settembre 1943 all'arrivo dei tedeschi.
I Weiss Galandauer erano nove: Laura Weiss, la figlia
Sara Jakobovitz coi suoi due figli (Oscar di 13 anni ed
Edda di 11 ► , la seconda figlia Elena con il marito Giacomo Galandauer e i loro tre figli (Eugenio, Cecilia e
Antonia ► . La famiglia ebrea si fermò a Bagnacavallo
durante la sua fuga verso l'Italiacentrale e prese in
affitto dai Tambini due stanze e una piccola cucina al
secondo piano della loro casa. La famiglia Tambini era
composta da Aurelio, Aurelia e i loro figli, Vincenzo di
25 anni e Rosita di 20.
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per la Festa della Politica
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sette sere
BAGNACAVALLO I Baudo sulle orme di Longanesi
Andrà in onda in settembre su Rai3 la puntata de Il viaggio,
la trasmissione dedicata alle regioni italiane condotta dal
sempreverde Pippio Baudo che nella mattinata di venerdì 24,
per approndire la figura di Leo Longanesi, ha intervistato il
giornalista Gian Antonio Stella al Giardino degli Aforismi
di Bagnacavallo, su una delle panchine che riportano le più
celebri battute del noto bagnacavallese.
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Tanti big all'ex convento
per la Festa della Politica
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BAGNACAVALLO ti progetto pensato dalla Consulta dei ragazzi per via Caduti di Brescia
Un parco pubblico per ricordare i «Giusti»
E' stata inaugurata mercoledì 30
maggio la nuova area verde realizzata dal Comune di Bagnacavallo tra via Caduti di Brescia
e via Redino, progettata dalla
Consulta dei Ragazzi in collaborazione con i tecnici del Comune. Al termine di un percorso di
studio e ricerca svolto con la collaborazione degli insegnanti referenti della Consulta, i ragazzi
hanno scelto di intitolare il parco ai «Giusti Bagnacavallesi».
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per la Festa della Politica
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a Resto del Carlino
press LIETE
RAVENNA
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POLEMICHE ANCHE A LIVELLO LOCALE
«A Bagnacavallo le spese
crescono invece di diminuire»
Lista civica accusa il sindaco di non fhre chiarezza
L'immagine di una recente seduta del consiglio comunale di Bagnacavallo
«I DATI riportati dal Centro Studi della Uil, riguardo ai costi per
il funzionamento delle Giunte e
dei consigli comunali della nostra
provincia, confermano quanto
stiamo dicendo da tempo e cioè
che a Bagnacavallo, a differenza
di quanto accaduto in Comuni limitrofi, come Lugo e Faenza, negli ultimi anni c'è stato un aumento dei costi degli apparati del Comune». Ad affermarlo sono Pier
Giorgio Costa e Davide Giovannini, consiglieri comunali della lista civica 'Bagnacavallo
I due esponenti dell'opposizione
citano i dati forniti dal Centro studi della Uil per evidenziare come
«in base ai dati inviati dallo stesso
Comune al Ministero dell'Economia, i costi per gli apparati comunali sono stati pari a 373.237 curo
nel 2008, pari a una spesa di 34 culo per contribuente; 421.228 curo
DATI DIFFUSI DALLA UIL
I costi procapite vanno dai
72 euro di Massa Lombarda
ai soli 24 di Atfonsine
nel 2009, pari a 39 euro procapi te;
416.878 curo nel 2010, pari a 38
euro per contribuente. Questo significa che l'aumento dei costi è
stato del 12,9% dal 2008 al 2009 e
dell'i 1,7% dal 2008 al 2010. E' la
conferma di quanto diciamo da
tempo e che abbiamo evidenziato
nel corso del dibattito sul bilancio comunale e cioè clic la gestione del sindaco Laura Rossi sta caricando i cittadini di troppi costi
COSTA e Giovannini aggiungo-
no poi che quando evidenziarono
queste cifre in consiglio comuna-
le «fummo tacciati dal sindaco di
fornire dati falsi e di travisare la
realtà. Ma il primo cittadino non
ha mai contestato i dati forniti dal
Centro Studi della Uil, quindi
non possiamo essere accusati di
'fomentare inutili polemiche' e di
'travisare la realtà'. Chiediamo
una risposta chiara, anche per i
cittadini di Bagnacavallo che hanno il diritto di conoscere la verità
sui costi della politica anche a livello locale»,
E SEMPRE dai dati del Centro
Studi della Uil, emerge che, rimanendo nella Bassa Romagna, il costo più alto per contribuente è stato, nel 2010, nel Comune di Massa Lombarda con 72 euro, quindi
Cotignola con 54, Lugo con 48,
Conselice con 46, Bagnara con 37,
Fusignano e S,Agata con 32, per
finire con Alfonsine i cui costi istituzionali del Comune sono pari a
24 curo per ogni contribuente.
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RAVENNA
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Raccolta di firme
per spostare
un 'ripetitore'
della telefonia
I RESIDENTI della zona del
piazzale l3aden-Powell a Bagn acavano, luogo eletto per l'installazione di un 'a nte n na-ripetitore della
Ericsson, stanno manifestando il
loro disappunto con una raccolta
di firme, perché quell'antenna
non la vogliono. Nel documento,
i sottoscrittori "esprimono vivo
rammarico nei confronti dell'amministrazione comunale, del dirigente del settore programmazione territoriale, dell'ufficio tecnico
comunale, dell'Ausl del servizio
Nip ambito di Lugo e dell'Arpa
di Ravenna-distretto di Lugo, per
aver concesso il 21 novembre
2011 l'autorizzazione a costruire,
nel piazzale Baden Powell, la torre della stazione Units denominata RA 2668 A Cad orna, il tutto
senza un adeguato ed effettivo
coinvolgimento dei cittadini".
Nonostante la trafila burocratica
sia stata rispettata, come ha chiarito il vicesindaco Matteo Giacomoni — attraverso il coinvolgimento del consiglio di zona chiamato
lo scorso anno a esprimere il proprio parere sull'offerta Ericsson
in rappresentanza dei residenti e,
successivamente attraverso la
pubblicazione della delibera per i
30 giorni necessari ad accogliere
eventuali esposti — i cittadini sono convinti che non sia stato fatto
abbastanza. E' mancata, secondo
i sottoscrittori, «un'informazione
specifica e certa, in particolare sul
piano sanitario, a tutti í cittadini
della zona. R Comune e i rappresentanti del consiglio di zona non
hanno controllato che tutti i cittadini della frazione Chiusa di Bagnacavallo fossero stati adeguatamente avvertiti mettendo a loro
disposizione il progetto dell'opera unitamente alla certificazione
di non pericolosità della stessa".
La richiesta rivolta al Comune è
allora di "procedere a un'indagine accurata sulla possibilità di
spostare al più la stazione di telefonia mobile in un altro sito comunale più idoneo, lontano da
centro abitato, da parchi pubblici
e da capannoni industriali".
Monia Savioli
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RAVENNA
TER REMOT O
«Stop ai lavori
per la realizzazione
del deposito di gas
a San Potito»
I TIMORI dovuti al terremoto
che ha colpito la pianura della
Bassa emiliana — dove è stato
bloccalo il progetto di un grande
deposito sotterraneo di gas
metano che doveva sorgere nella
zona di Rivara nel Modenese —
si stanno ripercuotendo anche
nella nostra provincia dove è
prevista la realizzazione di un
grande deposito sotterraneo di
gas nell'area di San Potito e
Cotignola. Un 'serbatoio' di oltre
900 milioni di metri cubi in cui
immagazzinare d'estate metano
da utilizzare poi d'inverno
quando c'è maggiore richiesta di
gas per il riscaldamento.
«E se a Rivara affermano in
un nota le associazioni Ravenna
Virtuosa e Clan Destino — si è
riusciti a bloccare il progetto, da
noi i lavori di realizzazione
proseguono normalmente,
nonostante il fatto che l'area
interessata dal deposito di gas
risulti, in base alle carte di
rischio sismico, a rischio più
elevato rispetto alle aree colpite
dal terremoto in questi giorni.
Nessuno sta evidenziando questo
problema. E dire che, tra
deposito, 'aree pozzo', stazione di
pompaggio e di misura, e
condutture, è interessata una
vasta area della nostra provincia,
situata nei territori comunali di
Lugo, Bagnacavallo, Cotignola,
Castel Bolognese, Solarolo e
Faenza». A questo punto allora le
associazioni «visto l'alto rischio
sismico della nostra zona»,
chiedono a tutti i sindaci
interessati, che nel 2009
firmarono con `Edison' la
convenzione per lo stoccaggio
del gas metano, «di chiedere uno
stop immediato dei lavori in
corso, al fine di effettuare nuove
valutazioni sismiche e tecniche
di questo grande impianto di
stoccaggio sotterraneo».
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RAVENNA
Unione dei Comuni, la Protezione civile
e pronta per allestire un campo per i vigili
A POCHE ore dalla decisione dei sindaci dell'Unione dei COMUni della Bassa Romagna di inviare un campo base attendato nelle
zone dell'Emilia colpite dal terremoto, come richiesto dalle autorità regionali, la Protezione Civile lughese si è messa in moto. Così, ieri tutte le attrezzature sono state caricate nei veicoli allestiti
per l'emergenza e pronti alla partenza appena arriveranno gli ordini di movimento. Come precisa il comandante della Protezione
Civile dell'Unione dei Comuni, Roberto Faccani da richiesta riguarda l'esigenza di allestire un campo base per le polizie locali
dell'Emilia Romagna che confluiranno nelle zone terremotate.
Non sappiano ancora dove verrà collocato, ma è molto probabile
che sia nel territorio ferrarese in modo da essere punto di appoggio logistico/operativo per i vigili urbani che arriveranno dalle
aree del sud. La struttura prevede due tende pneumatiche da adibire ad alloggio/ufficio e una tensostruttura per il ricovero di veicoli e il deposito delle attrezzature e dei materiali. Il campo sarà
completamente autosuflicente per una decina di vigili e sarà dotato di servizi igienici, punto di consumo pasti, posto di medicazione e postazione antincendio»,
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lAVOCLon Ravenna
03/06/2012
TERREMOTO
La nuova casa della sicurezza alla Fonte di Tiberio
BAGNACAVALLO Salvo imprevisti, dal 1° luglio la Bassa Romagna avrà una
nuova casa per la sicurezza del territorio. E' il centro per l'emergenza e la protezione civile che troverà spazio nell'area dell'ex fornace di Bagnacavallo, alla
nuova lottizzazione della Fonte di Tiberio. E' lì, in una palazzina che si affaccia
sulla San Vitale, che si stanno allestendo i nuovi locali, grazie ad una convenzione tra il Comune e l'impresa Mulazzani che si è occupata della nuova urbanizzazione. A servizio delle esigenze della municipale, dei vigili del fuoco volontari e della protezione civile, c'è un fabbricato di oltre 300 metri quadrati.
In via Togliatti, invece, è sistemata l'area più propriamente operativa e, in via
Crocetta, la base logistica. Il progetto è stato finanziato dalla Regione.
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LUGO
Badanti,
regolamento
con polemica
press unE
lAVOCLom Ravenna
03/06/2012
"Siamo seduti su
un bombolone di gas"
Ambientalisti
in allarme: il progetto di
stoccaggio sotto
Bagnacavallo e la Bassa
Romagna è da rivedere alla
luce del sisma che ha
colpito l'Emilia: "I sindaci
chiedano stop ai lavori"
TERREMOTO
BAGNACAVALLO "Ci aspettavamo una
presa di posizione da parte delle amministrazioni locali dopo il terremoto
in Emilia, ma nulla: la Romagna sorge
sopra un mega deposito di stoccaggio
di gas naturale da un miliardo di metri
cubi all'anno, che si sta realizzando sotto le case dei cittadini in una zona a rischio più elevato rispetto alle aree distrutte dal terremoto nelle scorse settimane, e i nostri amministratori taccio- Il Clandestino chiede nuove valutazioni
no". Lo ricordano gli attivisti del movimento Clandestino, che sottolineano i
dettagli del progetto, con un deposito principale, il piano "San Potito-Cotignola",
"che sarà realizzato ex novo ai margini della strada provinciale San Vitale, nel
comune di Bagnacavallo". Altre "aree pozzo" sono previste a Cotignola e Granarolo; a Castel Bolognese sorgerà la stazione di misura; Solarolo sarà interessata
da condutture e Lugo da pozzi di ispezione. "L'impianto di stoccaggio andrà ad
immagazzinare gas nel periodo estivo per poi erogarlo durante l'inverno, una
sorta di grande 'bombolone' di gas, il primo esempio in Italia - aggiungono dal
Clandestino - Un altro stoccaggio simile era previsto a Rivara, nei pressi di San
Felice Sul Panaro, secondo la carta sismica a rischio inferiore rispetto alla provincia di Ravenna. Qui le popolazioni, meglio informate e più attive, hanno condotto una strenua battaglia contro questo impianto che ha incassato il diniego
del ministero". Il piano di stoccaggio ha portato nelle casse dei comuni interessati
3.700.000 euro complessivi, distribuiti tra Bagnacavallo, Lugo, Cotignola, Faenza,
Castel Bolognese e Solarolo. Ma alla luce del rischio terremoto, si chiedono dal
Clandestino, non sarà il caso di riguardare il progetto? "Lanciamo un appello a
tutti i sindaci affinché chiedano uno stop ai lavori in corso, al fine di effettuare
nuove valutazioni sismiche e tecniche di questo impianto di stoccaggio".
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LUGO
Badanti,
regolamento
con polemica
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03/06/2012
LAVOCE.,.'
Ravenna
TERREMOTO Campo base e pattuglia della municipale contro gli sciacallaggi
Protezione civile e vigili urbani in aiuto
alle popolazioni del ferrarese
n campo base per le esigenze della polizia municipale
e una pattuglia in servizio
contro gli sciacallaggi. E' il
contributo che la protezione civile e i vigili urbani della Bassa Romagna si stanno preparando a fornire alle popolazioni terremotate. Nelle scorse ore volontari e agenti hanno definito il piano, in
attesa di conoscere la destinazione degli
aiuti, la cui competenza è del centro di
coordinamento regionale e nazionale.
Salvo cambiamenti nella notte, già stamane sarà montato nell'area di Bondeno e di Sant'Agostino, nel ferrarese, un
campo con tre tende gonfiabili - una per
gli uffici, una per i servizi igienici e uno
stand per i mezzi - che funzionerà da
base di appoggio per il lavoro della polizia municipale locale. Un servizio a cui
gli stessi agenti bassoromagnoli colla-
U
boreranno attivamente con una pattuglia che si occuperà di viabilità e dell'importante prevenzione degli sciacallaggi nelle case forzatamente abbandonate dalle popolazioni terremotate. Ogni pattuglia "bassoromagnola" sarà
composta da due agenti, su turni di 12
ore, in particolare nei giorni festivi.
non toglierà nulla ai turni di controllo nei comuni della Bassa
Romagna, dal momento che le ore di
servizio nelle zone terremotate sono
prestate dagli agenti a titolo volontario.
Sulle casse dei nostri comuni graverà il
solo onere finanziario dei costi legati al
carburante dei mezzi utilizzati.
Un'attività che
Soccorso Moltissimi
agenti della polizia
municipale della Bassa
Romagna hanno dato
la loro disponibilità a
collaborare negli aiuti
ai terremotati
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Badanti,
regolamento
con polemica