Il mistero irrisolto della linea telefonica tarocca Due le donne
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Il mistero irrisolto della linea telefonica tarocca Due le donne
s y u s a v a u i i a i i p a F UUCDI a L C U I L ~ P Ue ~ peru le ialllpaue 1 ~ a11~UI ~ 1L C U I U ~Uu r l i i l ~ u TUIU, umuacu U I V ~ I I E U LPIIU Una truffa durata quasi due anni ha permesso di consumare bollette per oltre 2.500 euro Il mistero irrisolto della linea telefonica tarocca Due le donne coinvolte ma nessun colpevole : j II processo j al Tribunale di Desio si I è concluso i con I l'assoluzione dell'imputato - MOM Milanese Il'mistero della linea fantasma.C'è il reato, latruffa,ma non c'è il responsabile. Una storia di denunce, indagini, presunti colpevoli che diventano vittime. La storia inizia quando una 3lenne di Nova riceve la lettera diunawocato.Scriveper avvisarla che ha dei conti in sospeso, dellebollettenon pagate alla Telecom per la cifra trova nella posta una nuova missiva di sollecito. A quel punto la ragazza si rivolge ai carabinieri per sporgere denuncia, vuole chiarire la situazione. Dalle indagini emerge che era stata attivata una linea a suo nome. Una truffa ben congeniata. Corrispondevano il nome, il cognome, tutti i .dati sensibili, ma non l'abitazione. La linea infatti risultava attiva neiia casa di una &menovese, accusata dal pubblico ministero del reato di sostituzione di persona. In aula il colpo di scena. Il giudice del Tribunale di Desio, Francesca Chiuri, considerevole di 2500 euro, la assolve per non aver comper oltre un anno e mezzo di messo il fatto. Eppure le indatelefonate dal giugno 2005 al gini portavanoa lei, d a &nfebbraio 2007. Lei non capi- ne novese residente nell'abisce, è sorpresa,non paga. Pas-, tazione menzionata sdle bolsano alcuni mesi e la donna lette. Di più. Perché C'& un al- tro elemento a suo carico: le operazioni per attivafe la linea sarebbero state effettuate dal suo cellulare, o comunque da un telefonino intestato a lei. Sembra fatta, il giallo pare al capolinea. E invece no: l'imputata si difende, anzi presenta a sua volta una denuncia contro ignoti. Sostiene di essere stata raggirata da un vero professionista delle t d fe telefoniche: qualcuno avrebbe utilizzatoil suonome e la sua residenza per portare a termine il raggiro. In tribunale spiega addirittura che l'indirizzo indicato come abitazione, a Nova, in realtà è un sottoscala sprovvisto da sempre del telefono. Un piccolo giallo irrisolto, con l'imputata che ribadisce la sua estraneità ai fatti, denunciando una truffa ai suoi danni, dal mo-