Storie e visioni dal futuro. Torna la sezione Screenings di roBOt
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Storie e visioni dal futuro. Torna la sezione Screenings di roBOt
Storie e visioni dal futuro. Torna la sezione Screenings di roBOt Festival Bologna, dal 3 al 5 ottobre Palazzo Re Enzo ONEDOTZERO_RESONATE di Onedotzero (Uk, 2013, 65‘) Anteprima italiana Un viaggio visivo attraverso scenari soprannaturali e mondi alieni, paesaggi onirici e retrò, universi frattali e futuristici. E’ Resonate, l’ultimo e innovativo “screening programme”a cura di onedotzero che utilizza nuove forme di ibridazione dell’immagine in movimento. Onedotzero riunisce artisti di elevata professionalità portando il futuro negli schermi dei più importanti festival di cultura digitale. Questo eccitante sampler mette in campo le più avanzate e pionieristiche tecnologie dell’immagine in movimento attraverso motion graphics, cortometraggi, animazioni e video musicali. Tra gli artisti che hanno partecipato a questo ambizioso progetto figurano: Heliofant, Joost Korngold, Cyriak Harris, Field, Martin Böttger, WeWereMonkeys, Eamonn O'Neill, about:blank™, Dai-Dai Tran, Dan Sumich, Jordi Pages, David Broner, Kaleb Lechowski, Dan Charbit, 4 Ton Dream, Visitor, Blacknorth, Platige Image e Jodeb. onedotzero_resonate ha debuttato al Resonate 2013 di Belgrado e sarà proiettato durante Emerge East End Festival, come evento immersivo dal vivo. INDIE GAME: THE MOVIE di LISANNE PAJOT e JAMES SWIRKSY (Canada, 2012, 96’) Anteprima italiana L’industria video ludica non è tutta un gioco. C’è un gruppo di “disadattati” nel mondo del video gaming che sacrifica soldi, salute e sanità mentale per realizzare il sogno di una vita, condividere la propria visione creativa con il mondo. Sono gli sviluppatori di videogiochi indipendenti. Seguendo il making of dei giochi “Supermeat Boy, Fez e Braid“ Indie Game: the movie cattura la tensione drammatica presente nel processo di gestazione e nascita di un videogame indipendente, rivelando la pressione psicologica e la vulnerabilità a cui sono esposti questi autentici geni, in costante lotta per esprimere se stessi attraverso l’arte del XXI secolo. Indie Game: The Movie ha vinto il premio “ Best Editing in World Documentary” al Sundance film festival 2012 ed è stato nominato dalla rivista Wired “Miglior film del 2012 che non avete ancora visto”. FUTURE PAST PERFECT, Parti 1-4 di Carsten Nicolai (Alva Noto) (Germania, 2013, tot 22’) PARTE 1 sononda, 2010, 07:28 min. sononda è la prima parte della serie di cortometraggi intitolati Future Past Perfect, e fu inizialmente registrato nel 2006. La serie, di cui i singoli frammenti sono pensati come parte di un più ampio progetto cinematografico dello stesso Nicolai, è costruita come una sequenza di film concettualmente indipendenti che documentano il principale focus d'interesse dell'artista nel corrispettivo anno di realizzazione e in cui ogni film incrementa il risultato del corto precedente. Nonostante le immagini proposte in sononda sembrino essere il frutto di ricostruzioni artificiali, tutte le riprese sono state realizzate in ambienti naturali. L'obiettivo principale del lavoro è la qualità scultorea della luce. Le corrispondenze della musica - le sue modulazioni a bassa frequenza e i diversi paesaggi sonori che si mescolano tra loro - con i giochi di luce sulle superfici ricurve dei complessi rocciosi creano un'atmosfera sempre mutevole di forme concrete e astratte. PARTE 2: cité radieuse, 2012, 07:43 min. Come in un breve saggio cinematografico, la seconda parte di questa serie di cortometraggi intitolata Future Past Perfect tratta la questione dell'individuo portato a conformarsi all'interno di una struttura sociale organizzata verticalmente. Girato a le Corbusier's unité d'habitation a Nantes (anche detta la Città Radiosa), il film si concentra sul sistema modulare utilizzato per le costruzioni residenziali e che trova la sua espressione nei più piccoli dettagli di design: le porte, le finestre, i rubinetti, le maniglie, gli interruttori della luce, etc. cioè costituiscono lo spazio di chi vi vive dei residenti attraverso le loro forme standardizzate. Il risultato cinematografico è una combinazione di sequenze consecutive d'immagini e carrellate di vari dettagli all'interno degli appartamenti e nei corridoi dei blocchi di case. In questo modo, i diversi campioni di produzione standardizzata sono messi in relazione tra loro e, contemporaneamente, viene esaminato il grado di reciprocità dell'ambiente urbanizzato con l'appropriazione individuale attuata dai singoli abitanti. PARTE 3: u_08-1, 2009 03.43 min Concepito come il terzo dei corti cinematografici riuniti sotto il nome di Future Past Perfect, questo breve film presenta una narrazione ispirata alla fascinazione per i processi di automazione, così come il lavoro portato avanti sui codici e le griglie, poi materializzatesi nel suo album del 2008 alva noto . unitxt. Una tranquilla serata d'autunno a Tokyo un uomo ferma la sua macchina di fronte a un negozio con diversi distributori automatici per prendersi l'ultima lattina di the prima di tornare a casa. Inserisce la moneta ma invece della solita procedura, la macchina inizia una sua particolarissima performance... PARTE 4: stratus, 2013, 04:24 min Il quarto cortometraggio della serie è il frutto di un lungo lavoro di fascinazione attraverso le nuvole, il loro movimento, la loro struttura e consistenza, la loro -potenzialmente infinita - varietà di forme. Riprese attraverso diversi viaggi aerei, le sequenze di nuvole sono poi state editate e rimontate in diversi modi per mescolarne tra loro le diverse tipologie e i differenti comportamenti. Il corto è incentrato soprattutto su il cosiddetto strato di nuvole, una categoria nuvolosa che appare di solito piuttosto piatta, caliginosa e priva di tratti distintivi. La sua qualità visiva osservata dall'alto potrebbe suggerire allo stesso tempo micro e macro strutture, e quindi ingannare potenzialmente la percezione dello spettatore. La serie di Future Past Perfect è stata proiettata anche ad Art Basel 2013. Le musiche sono curate da Alva Noto. WE ARE MODESELEKTOR di Romi Agel e Holger Wick (Germania, 2013, 72’) Anteprima Italiana “Un duo singolare che suscita isteria di massa durante i suoi live, autore di un suono che negli anni si è fatto marchio e che trova solo conferme. Modeselektor sembra essere un fenomeno già di per sé”. Questa è una delle tante definizioni utilizzate nel film We are Modeselektor per descrivere la straordinaria carriera del duo berlinese. Il film ricerca le origini di questo fenomeno frugando nella biografia di due bambini nati e cresciuti nella Germania Est, la cui creatività, entusiasmo e affiatamento li ha condotti prima dalla periferia al cuore pulsante della capitale dell’elettronica e infine sugli stage di tutto il mondo. Per ripercorrere coerentemente questo percorso il documentario offre un’accurata e ricchissima quantità di materiali d'archivio, esaltanti backstage e interessanti flashback nei luoghi più importanti del passato e del presente del duo. Ne risulta un quadro intimo sulla vita di Sebastian Szary e Gernot Bronsert, artisti e fenomenali innovatori che sono rimasti - nonostante il loro ampio successo – persone autentiche e fedeli alle loro origini. We are Modeselektor è prodotto dalla Monkey Town Records in collaborazione con Eletronic Beats e Telekom. Il film è stato presentato al Sonar 2013. DANCING CITIES di Roger Gual (Spagna, 2012, 60’) Anteprima italiana La città e la danza, due elementi che si mescolano nel film di Roger Gual, documentarista catalano già autore di successi come “Smoking room” e “Remake”. Quattro metropoli: Barcellona, Malmo, Swansea e Genova diventano palco per una riflessione topografica e artistica sulle affinità e le differenze degli spazi sociali e pubblici dell’Europa. Lo strumento di ricerca utilizzato è la danza contemporanea, il fil rouge che collega le città protagoniste di questo straordinario documento poetico. Dancing Cities è un network internazionale di festival che propone performance di danza contemporanea in paesaggi urbani. Il film è stato proiettato al Sonar 2013 e selezionato al Thessaloniki Documentary Festival. ENERGY FLOW prodotto da FIELD, sound designing a cura di David Kamp (UK, 2013, 9’-22’) Anteprima italiana Energy flow è un’esperienza cinematografica non lineare che esplora le tensioni fisiche, sociali e spirituali nel nostro mondo, traducendo eventi e processi della vita reale in sequenze di immagini digitali in movimento. Linee molteplici diventano un'esperienza audiovisiva coinvolgente, irripetibile e mai uguale a se stessa poiché muta ogni volta che viene messa in moto. Un esperimento al limite fra realtà aumentata e digital entertainment creato dallo studio grafico Field con il supporto di “The Creators Project”, una delle realtà più importanti nel mondo della grafica digitale. 10 Stories - 1000 Prospettive Il sistema algoritmico su misura di Energy Flow concatena dieci storie in innumerevoli esperienze cinematografiche. Da un breve sogno a un profondo momento meditativo, ogni iterazione del flusso di energia presenta una diversa narrazione, astratta, satura di interconnessioni e significati aggiunti, con cui mostra e dimostra che non c'è mai una sola prospettiva per guardare la complessità del nostro mondo. Energy Flow nasce come progetto interattivo, disponibile anche per le piattaforme iOS e Android, roBOt Festival avrà l’onore di presentare la versione “Director’s cut”. ENACTION di Carlotta Piccinini (regia) e LUIGI MASTANDREA (suono) (Italia, 2012, 8’) Anteprima italiana Enaction è un concetto coniato in psicologia (J. Bruner) e utilizzato da un particolare approccio della biologia (F. Varela), secondo il quale la cognizione è la caratteristica fondamentale che gli organismi viventi sviluppano all'interno di un rapporto dinamico e adattato all’ambiente in cui si sviluppa. Questo rapporto viene sviluppato in “Enaction” attraverso la visualizzazione di un’amniosi ancestrale, quasi sublimata: la tensione che un abisso materico, componendosi e decomponendosi, attiva cercando la sua origine e la sua fine primordiale. Nel tentativo di sintesi le forme create da Carlotta Piccinini sorreggono i suoni curati dal compositore Luigi Mastandrea e, fondendosi nei colori, narrano le fasi di vita della materia stessa. Enaction nasce all'interno del progetto e festival europeo “Listening Cities”. All'interno di roBOt Festival 2013 sarà presentata, per la prima volta in Italia, la nuova e definitiva versione.