stazione quaresimale 1 aprile – zona nord

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stazione quaresimale 1 aprile – zona nord
STAZIONE QUARESIMALE 1 APRILE – ZONA NORD
La cattedrale è in penombra; l’icona del Papa Giovanni Paolo II è collocata sui gradini.
All’inizio, il Vescovo e i diaconi raggiungono la cattedra in silenzio. Si spengono le luci della navata
centrale e solo l’ambone, il luogo della proclamazione della Parola, viene illuminato.
LETTURA PROFETICA
(Is 21,4-12)
Un lettore, su un sottofondo musicale, dall’ambone proclama l’«Oracolo sul deserto del mare», tratto
dal cap. 21 di Isaia, un testo noto soprattutto per la citazione finale (anche se il cap. non viene mai
proclamate nelle celebrazioni eucaristiche).
4
Smarrito è il mio cuore,
la costernazione mi invade;
il tramonto tanto desiderato
diventa il mio terrore.
5
Si prepara la tavola,
si stende la tovaglia,
si mangia, si beve.
Alzatevi, o capi,
ungete gli scudi,
6
poiché così mi ha detto il Signore:
"Va', metti una sentinella
che annunci quanto vede.
7
E se vedrà cavalleria,
coppie di cavalieri,
uomini che cavalcano asini,
uomini che cavalcano cammelli,
allora osservi attentamente,
con grande attenzione".
8
La vedetta ha gridato:
"Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre lungo il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutte le notti.
9
Ecco, qui arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri.
Essi esclamano e dicono: "È caduta,
è caduta Babilonia!
Tutte le statue dei suoi dèi
sono a terra, in frantumi"".
10
O popolo mio, calpestato e trebbiato come su un'aia,
quanto ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio d'Israele,
a voi l'ho annunciato.
Oracolo su Duma.
Mi gridano da Seir:
"Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?".
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La sentinella risponde:
"Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!".
Dopo un breve momento di silenzio, vengono accese alcune luci della navata e tutti si alzano per
l’invocazione dello Spirito Santo.
CANTO INIZIALE: Vieni, Santo Spirito
Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo
manda su di noi la tua luce
vieni padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
vieni luce dei cuori su di noi.
Consolatore perfetto,
dolcissimo sollievo,
ospite soave dell’anima
nella fatica riposo, nella calura riparo
nel dolore sei conforto
O luce beatissima, scendi su di noi
invadi nel profondo i nostri cuori
senza la tua forza nulla è nell’uomo
nulla senza colpa sarà mai.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido
sana ciò che è infermo e sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido
drizza ogni cosa che è sviata.
Dona ai tuoi fedeli i tuoi santi doni
a chiunque spera solo in te
dona loro virtù, dona loro premio
dona morte santa gioia eterna. (2 v.)
Vieni Santo Spirito...
Dona morte santa gioia eterna. (2 v.)
Vieni Santo Spirito
SEGNO DELLA CROCE E SALUTO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Il Dio della speranza,
che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede
per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Breve introduzione alla Stazione quaresimale
ATTO PENITENZIALE
(le invocazioni sono quelle proposte, alla Messa del 7 aprile 2005, vigilia delle esequie di Giovanni Paolo II, nella
Basilica della Ghiara gremita di fedeli e di rappresentanti delle istituzioni)
Signore, che hai affidato alla tua Chiesa
il mandato di annunciare il Vangelo a tutte le genti
fino agli estremi confini della terra, abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison.
Cristo, che hai scelto e chiamato l’apostolo Pietro
e gli hai affidato il compito
di confermare i fratelli nella fede, abbi pietà di noi.
Christe, eleison.
Signore, che spalanchi le porte della Vita
ai tuoi servi fedeli
che hanno accolto il peso della croce, abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
COLLETTA
O Padre, che nel disegno della tua provvidenza
hai chiamato alla guida della Chiesa il tuo servo e nostro papa Giovanni Paolo,
donaci di accogliere e di custodire sempre la sua memoria e la sua eredità,
perché perseveriamo con saldezza di fede nella confessione del tuo nome
e manifestiamo nel mondo il mistero del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
MEMORIA DELLA VEGLIA DI TOR VERGATA alla GMG 2000 (19 agosto)
Ascoltiamo la seconda parte del testo del discorso di Giovanni Paolo II alla veglia.
Carissimi amici, anche oggi credere in Gesù, seguire Gesù sulle orme di Pietro, di Tommaso, dei primi
apostoli e testimoni, comporta una presa di posizione per Lui e non di rado quasi un nuovo martirio: il
martirio di chi, oggi come ieri, è chiamato ad andare contro corrente per seguire il Maestro divino, per
seguire “l'Agnello dovunque va” (Ap 14,4). Non per caso, carissimi giovani, ho voluto che durante l'Anno
Santo fossero ricordati presso il Colosseo i testimoni della fede del ventesimo secolo.
Forse a voi non verrà chiesto il sangue, ma la fedeltà a Cristo certamente sì! Una fedeltà da vivere nelle
situazioni di ogni giorno: penso ai fidanzati ed alla difficoltà di vivere, entro il mondo di oggi, la purezza
nell'attesa del matrimonio. Penso alle giovani coppie e alle prove a cui è esposto il loro impegno di
reciproca fedeltà. Penso ai rapporti tra amici e alla tentazione della slealtà che può insinuarsi tra loro.
Penso anche a chi ha intrapreso un cammino di speciale consacrazione ed alla fatica che deve a volte
affrontare per perseverare nella dedizione a Dio e ai fratelli. Penso ancora a chi vuol vivere rapporti di
solidarietà e di amore in un mondo dove sembra valere soltanto la logica del profitto e dell'interesse
personale o di gruppo.
Penso altresì a chi opera per la pace e vede nascere e svilupparsi in varie parti del mondo nuovi focolai di
guerra; penso a chi opera per la libertà dell'uomo e lo vede ancora schiavo di se stesso e degli altri; penso
a chi lotta per far amare e rispettare la vita umana e deve assistere a frequenti attentati contro di essa,
contro il rispetto ad essa dovuto.
Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! È difficile. Non è
il caso di nasconderlo. È difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: “Né
la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17).
Questa sera vi consegnerò il Vangelo. E' il dono che il Papa vi lascia in questa veglia indimenticabile. La
parola contenuta in esso è la parola di Gesù. Se l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera, facendovi
aiutare a comprenderla per la vostra vita dal consiglio saggio dei vostri sacerdoti ed educatori, allora
incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui!
In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di
quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità
che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono
falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che
suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il
rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per
migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.
Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21,11-12) in quest'alba del terzo
millennio. ... Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere
strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non
vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di
lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra
energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.
Cari giovani del secolo che inizia, dicendo «sì» a Cristo, voi dite «sì» ad ogni vostro più nobile ideale. Io
prego perché Egli regni nei vostri cuori e nell'umanità del nuovo secolo e millennio. Non abbiate paura di
affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.
Dal Salmo 27 (AUDIO con voce di Giovanni Paolo II)
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
7
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
"Cercate il mio volto!".
Il tuo volto, Signore, io cerco.
9
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
13
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
14
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Sì, spera nel Signore.
Uno squillo di tromba ci ricorda la nostra vocazione ad essere “sentinelle del mattino, sentinelle
dell’invisibile”.
Tutti si alzano e si accendono le luci della Cattedrale.
LETTURA EVANGELICA
(Lc 5,1-11)
Volgiamo il nostro corpo e il nostro sguardo al diacono che proclama il Vangelo.
† Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando
presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le
reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle
folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola
getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano.
Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte
e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me,
perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca
che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse
a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore.
Di nuovo viene suonata la tromba. Al Vescovo viene portato il libro del Vangelo per il bacio di
venerazione. Poi tutti siedono.
Omelia del Vescovo
Momento di riflessione silenziosa.
«VOI SIETE LUCE DEL MONDO»
Facciamo memoria di un gesto tipico delle Veglie della GMG: l’accensione dei lumini. Ci mettiamo in
processione per ricevere un cero, accenderlo e portarlo vicino all’immagine del Papa Giovanni Paolo II,
formando una croce sulla gradinata. Si ritorna al proprio posto e ci si mette a sedere,
Dopo che alcuni ceri sono stati accesi, inizia la preghiera litanica.
«NON ABBIATE PAURA»
Preghiera litanica tratta dai testi “Non abbiate paura” del Papa. Alcuni giovani leggono le strofe e tutta
l’assemblea risponde con il canone di Taizè Nada te turbe.
Diacono:
L’incontro con il Risorto trasforma alcuni fuggitivi
in coraggiosi annunciatori della buona notizia che Egli è vivo.
Giovanni Paolo II ha ricordato ai giovani che nella fede
è possibile vincere ogni paura e camminare nel mondo in libertà e gioia piena.
Nada te turbe, nada te espante: quien a Dios tiene nada le falta.
Nada te turbe, nada te espante: solo Dios basta!
1. Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità,
di bellezza e di durevole amore! Rit.
2. Non abbiate paura e non stancatevi mai di ricercare le risposte vere alle domande che vi stanno di
fronte. Cristo, la verità, vi farà liberi! Rit.
3. Non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di
andare controcorrente! Rit.
4. Non abbiate paura di aspirare alla santità! Del secolo che volge al suo termine e del nuovo millennio
fate un’era di uomini santi! Rit.
5. Non abbiate paura, perché Gesù è con voi! Non abbiate paura di perdervi: più donerete e più ritroverete
voi stessi! Rit.
6. Non abbiate paura di Cristo! Fidatevi di lui fino in fondo! Egli solo “ha parole di vita eterna”. Cristo
non delude mai! Rit.
7. Non abbiate paura di dire “sì” a Gesù e di seguirlo come suoi discepoli. Allora i vostri cuori si
riempiranno di gioia e voi diventerete una Beatitudine per il mondo. Ve lo auguro con tutto il mio cuore.
Rit.
8. Non abbiate paura di aprire le porte a Cristo! Sì, spalancate le porte a lui! Non abbiate paura! Rit.
Il Vescovo conclude con queste parole di Giovanni Paolo II
Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di
bellezza e di durevole amore! Si dice qualche volta che la società ha paura di questi potenti desideri dei
giovani e che voi stessi ne avete paura. Non abbiate paura! Quando io guardo a voi, giovani, sento una
grande gratitudine e speranza. Il futuro a lungo termine nel prossimo secolo sta nelle vostre mani. Il
futuro di pace sta nei vostri cuori. [...] Dovete essere persone con una profonda fiducia nell’uomo ed una
profonda fiducia nella grandezza della vocazione umana.
Tutti si alzano
RITO DELL’IMPEGNO
proposto qualche anno fa dalla Diocesi di Roma ai giovani
(cf. GIOVANNI PAOLO II, Discorso a Tor Vergata, 19 Agosto 2000)
Cari amici, il Santo Padre ha visto in voi le “sentinelle del mattino” all’alba del terzo millennio.
In questa celebrazione, accogliamo sinceramente e solennemente le consegne
che Giovanni Paolo II ha affidato ai giovani nell’indimenticabile veglia di Tor Vergata.
In esse il «sì» detto a Cristo, diviene «sì» alla pienezza della vita umana.
Rinunciate a essere strumenti di violenza e distruzione?
Rinuncio!
Rinunziate ad accettare un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano
di lavoro?
Rinuncio!
Volete difendere la pace, pagando anche di persona se necessario?
Sì, lo voglio!
Volete difendere la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno?
Sì, lo voglio!
Volete sforzarvi con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti?
Sì, lo voglio!
Il Vescovo con le mani protese verso l’assemblea:
Possa Cristo regnare nei vostri cuori
e nell’umanità del nuovo secolo e millennio.
Non abbiate paura di affidarvi a lui.
Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.
Maria Santissima, la Vergine che ha detto «sì» a Dio durante tutta la sua vita,
i Santi Apostoli Pietro e Paolo
e tutti i Santi e le Sante che hanno segnato attraverso i secoli il cammino della Chiesa,
vi conservino sempre in questo santo proposito.
Amen.
Dopo alcune comunicazioni, tutti insieme ripetiamo le parole dell’atto di affidamento a Maria del Papa,
preghiera da lui tanto amata.
ATTO DI AFFIDAMENTO A MARIA
O Madre, che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del mondo,
assisti i tuoi figli nelle quotidiane prove che la vita riserva a ciascuno
e fa’ che, grazie all’impegno di tutti, le tenebre non prevalgano sulla luce.
Al termine di questa veglia consegniamo a te
il cammino dei giovani nel terzo millennio,
perché sotto la tua guida
tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo e unico Salvatore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
BENEDIZIONE FINALE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Sia benedetto il nome del Signore.
Ora e sempre.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Egli ha fatto cielo e terra.
Vi benedica Dio onnipotente † Padre e † Figlio e † Spirito Santo.
Amen.
CONGEDO-INVIO
Siate le sentinelle del mattino. Andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio!
CANTO FINALE: Jesus Christ you are my life
Rit. Jesus Christ you are my life,
alleluia, alleluia.
Jesus Christ you are my life,
you are my life, alleluia.
Tu sei via, sei verità, tu sei la nostra vita.
Camminando insieme a te vivremo in te per sempre.
Ci raccogli nell’unità, riuniti nell’amore,
nella gioia dinanzi a te, cantando la tua gloria.
Rit.
Rit.
Nella gioia camminerem, portando il tuo vangelo,
testimoni di carità, figli di Dio nel mondo. Rit.