Andrea Rossi

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Andrea Rossi
Sono partito alla mattina presto con la mia famiglia per dirigermi all’aeroporto di Malpensa e con
grande ansia e tristezza mi sono imbarcato sul volo per Vancouver con scalo a Londra. Durante il
viaggio ho conosciuto ragazzi italiani che avrebbero trascorso con me questi 5 mesi e con i quali sono
in contatto tuttora. Appena atterrato ho cercato di contattare la mia famiglia utilizzando skype, ma
senza successo poiché la connessione internet non funzionava. Dopo pochi minuti siamo stati
accompagnati in auto dalle nostre rispettive famiglie e da qui in poi la mia paura è sparita. La mia
famiglia si è rivelata accogliente nei miei confronti e ho subito legato con i miei fratelli, anche loro
internazionali. La famiglia era composta da mia mamma Colette, che si occupava esclusivamente della
casa e di noi, mio papà Michael, che lavorava in un cantiere, e i miei fratelli Justus e James i quali
frequentavano la mia stessa scuola.
Ho scelto il Canada dopo molti giorni passati a pensare ad una meta che mi avrebbe potuto interessare
e con l’aiuto della mia famiglia e di amici che avevano già provato questa esperienza, decisi di partire
proprio per il Canada, più precisamente per Vancouver, su consiglio di un’amica di famiglia canadese.
Ciò che più mi spinse a fare questa scelta fu la grande sicurezza che il paese mi dava, sicurezza in senso
di criminalità molto bassa, pulizia e pericolo di infezioni (sistema sanitario) e soprattutto il clima che
per molti può sembrare freddo, ma nel quale io mi sono trovato benissimo.
Ovviamente la mia esperienza non poteva solo basarsi su quello che mi sarei aspettato dal Canada ma,
la parte più importante per la riuscita di una BELLA ESPERIENZA è farsi degli amici. Il mio gruppo di
amici non era composto soltanto da italiani ma, per la maggior parte, da internazionali: tedeschi,
brasiliani, portoghesi, messicani, spagnoli, cinesi e anche qualche canadese però purtroppo questi
ultimi non si interessavano a fare amicizia con noi (poiché eravamo "solo di passaggio"). Insieme ai
miei amici sono riuscito a visitare molti luoghi incantevoli e storici del Canada come parchi naturali e
parchi di divertimenti, come anche la semplice Vancouver.
Il giorno del ritorno mi sono recato all’aeroporto accompagnato dalla mia famiglia ospitante e dopo un
momento di saluti e abbracci, mi sono diretto verso il check-in dove avrei aspettato i miei amici che
tornavamo con me a casa. Dopo ore di attesa, ci informarono di un guasto al motore dell’aereo e che
quindi ci avrebbero dato una stanza nell’hotel dell’aeroporto dove passare la notte. Il giorno seguente
alle 6.00 avevamo il volo diretto a Linate con scalo a Seattle e poi a Parigi.
Quello che tengo a sottolineare sempre ogni volta che mi chiedono del Canada è il fatto che io sono
voluto andare in quel paese, la scelta è stata mia e basta senza essere indirizzato eccessivamente dai
miei genitori o da altri, sono partito con la WEP proprio per poter scegliere la mia destinazione e se
dovessi consigliare un'agenzia, a qualcuno, con qui partire sarebbe proprio la WEP. Ho vissuto un
esperienza fantastica, fatto cose che non avevo mai fatto qui in Italia, visto cose che non avrei mai
visto qui ma tutto ciò grazie ai miei amici, niente sarebbe stato possibile senza di loro. Ho gioito e
sofferto allo stesso tempo della mancanza di casa mia, dei miei amici e familiari; tutti ne hanno
sofferto ed è normale ma posso confermare che, ovunque si vada, comunque si vada e con chiunque si
vada, ognuno dovrebbe avere la possibilità di fare un'esperienza all'estero, un'esperienza che ti cambia
e ti fa ragionare come ragionano le altre culture con le quali si viene a contatto.