GAZZETTAFC_MILANO_WEB(2014_03_04)
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Codice cliente: 5783187 4 42 LA DELLO SPORT SPORT LA GAZZETTA GAZZETTA DELLO MARTEDÌ MARTEDÌ 4 4 MARZO MARZO 2014 2014 TUTTI GLI APPUNTAMENTI su milombardia.gazzetta.it a TIFO A DUE FACCE BASKET LA P0LEMICA DOPO IL K.O. DI CANTÙ Caos Cremona Ndojaultrà allo scontro Insultato, il capitano sale sul pullman dei tifosi per «chiedere spiegazioni». E scoppia il caso Klaudio Ndoja, 28 anni, capitano della Vanoli CIAMILLO Il fortino dell’Olimpia presidiato dai bambini Milano è prima nella media spettatori della Serie A e ora, con lo sciopero del tifo organizzato, i cori arrivano dalla curva baby FLAVIO SUARDI Che l’Olimpia abbia ritro vato l’amore della sua gente è testimoniato in maniera incon trovertibile dai dati. Milano è prima come media spettatori in campionato, dove supera le 6500 presenze a partita, che salgono addirittura a oltre 8000 nei match di cartello di Eurolega. Merito della grande aspettativa attorno a questa squadra, ma anche di un lavoro certosino che la società sta fa cendo da anni sulle fasce più giovani. Oltre 1000 bambini «Il risulta to chiaramente ci soddisfa — afferma il General Manager Flavio Portaluppi — soprattut to perché uno degli obiettivi di questa società è sempre stato quello di costruire i tifosi del futuro, e in questo senso i nu meri sono importanti». Sono già 78 le squadre consorziate nel progetto Armani Junior Program, ma l’Olimpia lavora anche sulle scuole di Milano per avere sempre una vera e propria «muraglia» di bambini durante le partite interne: «I bambini presenti sono sempre attorno alle mille unità, che chiaramente scendono nei tur ni infrasettimanali perché i ra gazzi vanno a scuola. Non si tratta di gratuità, ma di promo zioni appositamente studiate per ragazzi e accompagnatori». Ma non finisce qui, perché non basta portare fisicamente i ra gazzini al palazzo: «Il progetto “Io tifo positivo”, cui aderiamo già da diversi anni, prevede la presenza di animatori che edu cano i ragazzi ad un tifo di sup porto alla squadra e mai con trario. Vogliamo che l’atmosfe ra alle nostre partite sia sempre sana e coinvolgente». Empatia Nel periodo di scio pero del tifo organizzato, è il cosiddetto pubblico «da tribu na» che è tornato a recitare un ruolo da protagonista nel so stengo alla squadra: il filo con duttore dei cori che si levano sono le emozioni del momen to. E’ il campo a parlare: «Cre do che questo sia merito del grande lavoro che la squadra sta facendo. Il pubblico capisce che ci sono giocatori che si sa crificano e non si risparmiano. La punta dell’iceberg, e spero che lui lo prenda come un com plimento, è Bruno Cerella: un giocatore che piace perché è un combattente e il pubblico l’ha capito». IN CAMPIONATO AVVERSARIO ANDATA VARESE PISTOIA REGGIO EMILIA MONTEGRANARO CREMONA AVELLINO SIENA RITORNO BRINDISI CASERTA BOLOGNA VENEZIA MEDIA ABBONATI PUBBLICO 7.010 4.850 5.800 5.500 6.181 8.002 10.300 Numeri problematici? Dati al la mano, viene quasi da pensa re che il nuovo Palalido sia sot tostimato di fronte a tanto en tusiasmo: «Il progetto — affer ma il Presidente Livio Proli — va avanti perché lo abbiamo pensato come la nostra “casa del basket”. Sarà una struttura dove tutte le nostre squadre, giovanili comprese, svolgeran no le loro attività e dove la pri ma squadra si allenerà. Per quanto riguarda le partite, ab biamo già un contratto con il Forum per le prossime stagio ni, ma anche il Palalido ospite rà alcune gare di campionato. Abbiamo un sistema molto di namico che ci consente di pre vedere con buona approssima zione l’affluenza di pubblico alle diverse gare, quindi nelle partite in cui sono previste me no presenze, accoglieremo in una struttura all’avanguardia le 5200 persone che il nuovo impianto potrà ospitare». 7.700 7.470 7.500 6.550 6.987 2.004 IN EUROLEGA AVVERSARIO REGULAR SEASON ZALGIRIS STRASBURGO ANADOLU EFES REAL MADRID BAMBERG TOP 16 OLYMPIACOS VITORIA FENERBAHCE MALAGA MEDIA ABBONATI FINAL EIGHT SASSARI PUBBLICO 4.630 5.900 6.800 12.331 6.600 6.600 7.250 10.290 6.670 7.452 2.551 8.256 © RIPRODUZIONE RISERVATA ALESSANDRO ROSSI CREMONA La sconfitta, netta, di Cremona al Pianella di Cantù ha lasciato una coda di polemiche, che si sono trascinate fuori dal palasport brianzolo. Il capitano della Vanoli Klaudio Ndoja, dopo essere stato apo strofato da un proprio supporter, è salito sul pull man del gruppo organizzato per chiedere spiegazio ni. Da quel momento è montata la polemica, che si è trasferita in poco tempo anche sui social network. I tifosi A ricostruire l’accaduto è Enrico Parenti, una delle figure di riferimento dei White Blue Brothers, il gruppo del tifo organizzato: «Quando Ndoja è passato vicino al nostro pullman, una perso na, che non fa parte del gruppo, gli ha dato del buf fone, dicendogli di andare a lavorare e ritornare a Brindisi (la sua ex squadra, ndr). Lui è tornato indie tro, salendo sul pullman per chiedere spiegazioni. Come noi non possiamo salire su quello della squa dra, lui non doveva salire sul nostro. Siamo rimasti allibiti e sono stato proprio io a dirgli di scendere, perché non era il caso di avere questo tipo di reazio ni. Se sei un professionista devi accettare tutto e far telo scivolare addosso. Come gruppo siamo sempre stati vicini alla squadra e lo saremo ancora. Di certo ci saremmo aspettati che Ndoja chiarisse quanto ac caduto faccia a faccia con quella persona e non sul nostro pullman». La società Versione confermata dal team mana ger della Vanoli Andrea Conti: «La società e la squa dra sono con il giocatore. Credo che non si debba mai mancare di rispetto a nessuno. Dopo una parti ta persa così c’è della frustrazione e dell’adrenalina in corpo e può capitare che un giocatore torni indie tro a chiedere spiegazioni. A Cremona non è mai accaduto un episodio del genere ed è assurdo con statarlo dopo una serie di 5 vittorie nelle ultime 8 partite. Se qualcuno ritiene sia il modo migliore di stare vicino alla squadra, allora sbaglia di grosso. Oltretutto stiamo parlando di un professionista esemplare, che fino a questo momento ha saltato un solo allenamento in tutta la stagione per un’influen za. Si vince e si perde tutti assieme. Chi ci sta vicino, in quel momento, avrebbe dovuto prendere la posi zione del giocatore, riprendendo chi si è permesso di mancargli di rispetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA