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News-Magazine n° 9
La torre Radhaus
Infrastrutture
Da Rotterdam a Tokyo: i cicloparcheggi più hi-tech del mondo
Un esempio molto recente di parcheggi hi-tech per
biciclette è la torre Radhaus (gioco di parole sulla parola
tedesca Rad, che significa bicicletta, e Rathaus, che
L’importanza dei ciclo-parcheggi
significa municipio), progettata dallo studio tedesco
Osterwold+Schmidt e sviluppata e prodotta in Germania
La disponibilità di adeguate strutture di parcheggio per le
dal Gruppo Nussbaum. La torre (Fig. 1) è una struttura
biciclette nelle aree urbane condiziona in modo
modulare che può essere installata in spazi limitati, come
sostanziale la scelta di questo modo di trasporto come
le stazioni ferroviarie, nodi di scambio, ma anche luoghi
alternativa al mezzo pubblico e soprattutto all’auto e alle
di lavoro.
due ruote.
La struttura base è alta 10,5 metri, occupa una superficie
L'assenza di tali strutture e il conseguente rischio di atti
di 55 metri quadrati e può parcheggiare fino a 120
di vandalismo o furto potrebbero minare l’efficacia di un
biciclette.
potenziale investimento nell’infrastruttura ciclabile.
I parcheggi per biciclette sono, dunque, parte integrante
di qualsiasi rete ciclabile, ma possono anche precedere la
realizzazione di tali infrastrutture al fine di promuovere
l’uso della bicicletta. In particolare, i parcheggi
possono contribuire a:

promuovere lo scambio intermodale nei nodi;

migliorare la qualità delle strutture ciclabili;

migliorare la sicurezza del ciclista nei confronti
di atti di vandalismo e furto;

promuovere
l’uso
della
Fig. 1 – Torre Radhaus nella stazione di Offenburg, Germania.
bicicletta
nella
La torre Radhaus prevede l’uso di una smart card RFID
pianificazione urbana del traffico e della
per aprire e chiudere in maniera automatica i singoli box
mobilità.
di parcheggio.
Soluzioni hi-tech
Il fattore innovativo della costruzione risiede nel tempo di
installazione: solo 2-3 settimane. Inoltre, essa può essere
Al giorno d’oggi, sempre più aziende e amministrazioni
installata sia sopra terra che sotto terra (con il solo punto
comunali nel mondo promuovono l’installazione di
di accesso a livello del suolo).
parcheggi hi-tech dedicati esclusivamente alle biciclette.
Il primo impianto prototipo è stato costruito nel 2013
Tali strutture rappresentano un ricovero sicuro del
nella stazione ferroviaria di Offenburg, nei pressi di
proprio mezzo per tutti quei ciclisti che generalmente
Strasburgo, in Germania, ma l’installazione si sta
lasciano incustodite le bici alle stazioni ferroviarie o ai
diffondendo anche in Gran Bretagna, dove si mira per lo
nodi di scambio.
più alle stazioni ferroviarie, ma anche agli insediamenti
Oltre a costituire una valida soluzione contro gli atti di
residenziali e agli uffici.
vandalismo, furto o intemperie, la compattezza delle
strutture consente di limitare lo spazio necessario per il
Altri esempi in Europa e nel mondo
parcheggio.
Oltre alla torre Radhaus, altri studi di design nel mondo
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mirano alla progettazione di soluzioni innovative per i
Nella città svedese di Malmö recentemente sono state
ciclisti.
costruite tre nuove strutture sotterranee Bike&Ride, una
Lo studio di progettazione Cycle Hoop di Londra lavora
presso la stazione ferroviaria centrale e due nelle stazioni
attualmente con diverse amministrazioni locali europee
più piccole. Il parcheggio è accessibile 24 ore su 24 e
per convertire l’arredo urbano esistente in parcheggi per
fornisce servizi come pompe ad aria, armadietti, servizi
biciclette. Un esempio è il Bike Port, una struttura in
igienici e schermi che mostrano gli orari di partenza e di
acciaio e alluminio (Fig. 2) che occupa lo spazio di un
arrivo dei treni. All’interno ci sono anche dei negozi per
stallo auto e consente di parcheggiare fino a 10
biciclette e sale di attesa. Tutti i servizi sono gratuiti.
biciclette. Il messaggio che si vuole trasmettere è che la
A Tokyo gli amanti della bici possono parcheggiare il
bicicletta è più sostenibile e più efficiente dell’auto in
proprio mezzo in maniera ancora più innovativa. Il
termini di spazio occupato.
parcheggio automatizzato Eco Cycle (Fig. 4), progettato
dalla società di ingegneria giapponese Giken, consente
di lasciare la bici su un ascensore mediante l’uso di una
chip card. L'ascensore è collegato a delle rotaie che
conducono
automaticamente
la
bici
nello
stallo
assegnato. Il costo del servizio è di circa 21 dollari al
mese.
Fig. 2 – Bike Port, Helsinki.
Il Bikehangar, invece, è un altro esempio di ricovero per
biciclette (Fig. 3), adatto soprattutto nei siti in cui lo
spazio è limitato. E’ una struttura metallica che,
Fig. 4 – Park&Ride nella stazione di Malmo.
occupando solo metà dello spazio di uno stallo di
parcheggio, può ospitare fino a 6 biciclette.
Altre città europee sono in procinto di costruire
parcheggi di questo tipo. Ad Amsterdam è stata avviata
la progettazione di una serie di parcheggi per più di
20.000 biciclette nei pressi della stazione ferroviaria, tra
cui uno sotto un lago ed altri galleggianti. A Rotterdam
sta per essere inaugurato un parcheggio sotterraneo,
circondato da un parco e dotato di passerelle di accesso
al trasporto pubblico.
Fig. 3 – BikeHangar.
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sviluppo di una mobilità più sostenibile.
[email protected]
Fig. 5 – Rendering dell’Eco Cycle, Giappone.
Conclusioni
Le soluzioni illustrate si sono dimostrate adattabili a
diversi contesti urbani e, soprattutto, efficaci perché a
basso costo e rispondenti alle esigenze dei ciclisti, prima
tra tutte la sicurezza nei confronti degli atti di furto e
vandalismo.
I promotori di questo tipo di servizi sono, per la maggior
parte, le amministrazioni comunali, rispetto alle imprese
private. Una parte del motivo risiede nel rischio legato al
business model: i ciclisti, infatti, non sono sempre
disponibili a pagare per parcheggiare il loro mezzo,
dunque l’investimento di un’azienda privata potrebbe
essere rischioso. Allo stesso tempo, un fattore chiave per
l’attrazione
di
investimenti
potrebbe
risiedere
nell’andamento attuale della spesa per biciclette: il
ciclista investe sempre più spesso in mezzi costosi e di
alta qualità e dunque potrebbe essere maggiormente
disposto a pagare per parcheggiare il proprio veicolo in
un luogo sicuro e protetto.
In conclusione, sia che vengano
promossi dalle
amministrazioni o da aziende private, i parcheggi per
biciclette, ben progettati e localizzati in luoghi strategici
della città, contribuiscono all’uso della bici stessa e allo
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