Usura: soddisfatte l`ABI e le banche per la sentenza della Corte
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Usura: soddisfatte l`ABI e le banche per la sentenza della Corte
Usura: soddisfatte l’ABI e le banche per la sentenza della Corte Costituzionale L’usurarietà del tasso va valutata al momento della stipula del contratto e non del pagamento degli interessi Non sono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi vengono pagati, indipendentemente dal momento della loro pattuizione. In attesa della notizia ufficiale, è questa la conferma, accolta con piena soddisfazione dall’ ABI e dalle banche, che arriva dalla Corte Costituzionale. Secondo le anticipazioni di fonti d’agenzia, la Corte avrebbe così sancito la piena legittimità dell’interpretazione dell’art. 1 comma 1 della legge sull’usura 28.2.2001 n. 24. La decisione elimina ogni dubbio residuo circa l’impossibilità di interpretare in maniera retroattiva la legge antiusura del 1996, conformemente alle valutazioni espresse al riguardo dalle banche e dall’ABI, fin dai tempi di discussione della legge antiusura. I cittadini risparmiatori ed il Paese, in termini di credibilità internazionale, non potranno che trarre vantaggio dalla decisione della Corte che riafferma definitivamente un principio base del diritto e di democrazia economica: ogni operatore può contare su regole certe e sul rispetto dei patti liberamente sottoscritti. Anche in Italia sarà dunque ancora possibile stipulare mutui a tasso fisso. Parametri, questi, che erano stati messi in discussione da talune dichiarazioni, riportate anche dai media, ai tempi di discussione della legge su cui si è espressa la Corte Costituzionale. Risulta ora ancora più evidente che tali giudizi – espressi da chi rappresenta tuttora una parte minoritaria della clientela bancaria - fossero asserzioni totalmente prive di fondamento. Per quanto riguarda le notizie sulla decorrenza del tasso di sostituzione, si tratta di un aspetto di tecnica legislativa le cui motivazioni potranno essere meglio valutare quando sarà pubblicato il testo della sentenza. Roma, Palazzo Altieri, 22 febbraio 2002 Cronologia per la stampa 1996 Viene approvata la legge antiusura (L. 108/96). La legge individua alcune categorie di operazioni creditizie – tra le quali i mutui – per cui viene rilevata ogni tre mesi una griglia di tassi medi di riferimento. Questi tassi soglia, aumentati della metà, costituiranno il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari. Novembre 2000 Una sentenza della Corte di Cassazione sui mutui considera usurario l’interesse che supera la soglia di usura vigente nel momento in cui viene pagata ogni singola rata, non dando rilievo al momento in cui è sottoscritto il contratto. La sentenza è il risultato della legge-antiusura, poco chiara al riguardo, e si innesta su una serie di polemiche connesse alle rivendicazioni, avanzate soprattutto dalle associazioni dei consumatori, di vedere automaticamente rinegoziati ai tassi di mercato in vigore al momento, i tassi di interesse sui mutui a tasso fisso stipulati in passato. Tali tassi erano stati fissati, legittimamente, in linea con i tassi correnti e con la legge allora in vigore. Dicembre 2000 Il Governo interviene con la legge 28.2.2001 n. 24, convertendo in legge il decreto-legge n. 394 del 29 dicembre 2000, entrato in vigore il 31 dicembre 2000. La legge fornisce – art. 1, comma 1 - l’interpretazione autentica della legge antiusura, precisando che l’usurarietà del tasso d’interesse va determinata con riferimento esclusivo al momento in cui gli interessi vengono pattuiti e non quando vengono pagati. Viene così ribaltata l’interpretazione della Cassazione. La legge prevede peraltro, per i mutui a tasso fisso non agevolati, la sostituzione dei tassi in vigore. Il tasso di sostituzione per le imprese e per le famiglie consumatrici viene stabilito al 9,96% oppure all’8%, qualora si tratti di un mutuo prima casa, per abitazioni di categoria catastale non di lusso, di importo originario fino a 150 milioni di lire. L’esistenza di queste condizioni deve essere notificata alla banca che ha concesso il mutuo. Gennaio 2001 La Corte Costituzionale viene investita della verifica di legittimità costituzionale della legge 24/2001 nella parte relativa al comma 1, articolo 1. Febbraio 2002 Il 22 febbraio 2002 viene anticipata da fonti di agenzia la pronuncia della Corte Costituzionale che conferma definitivamente l’interpretazione dell’ ABI e delle banche.