John Long Silver è il vilain de «L`Isola del Tesoro» di Stevenson che
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John Long Silver è il vilain de «L`Isola del Tesoro» di Stevenson che
Interviste La pirateria secondo Bjorn Larsson Biografia di un uomo libero C hi almeno una volta non ha sognato di imbarcarsi su un galeone pirata e lanciarsi all’arrembaggio con i capitani Kidd, Barbanera, Morgan e Drake? Per leggere «La vera storia del pirata Long John Silver» di Bjorn Larsson (Iperborea 1998, più di 150 mila copie vendute solo in Italia) non è necessario mettere una benda nera su un occhio e un uncino finto ad una mano e nemmeno indossare un cinturone con fibbia dorata sulla camicia bianca. E’ sufficiente amare il mare, l’avventura, i bei romanzi e soprattutto avere nel cuore una grande voglia di libertà. Un libro in cui non si trovano i disneyani «Pirati dei Caraibi» che qualche anno fa grazie alla martellante propaganda mediatica hanno invaso i cinema di tutto il mondo. Solo la verità storica, la pirotecnica creatività dell’autore e la sua capacità di scandagliare l’animo umano fin nei suoi abissi più neri. Leggere l’intrigante romanzo di Bijorn Larsson è il modo migliore per salpare col vento in poppa verso i mari con il pirata per eccellenza, John Silver, l’inafferrabile «cattivo» de «l’Isola del tesoro» di Stevenson. Il romanzo è un dipinto dell’Inghilterra della prima metà del Settecento, delle coste irlandesi e del nord della Francia, dei Mari del Sud e di tutti i luoghi teatro STORIA IN RETE | 76 della attività piratesca. Tra le sue pagine i profumi salmastri delle onde che lambiscono i velieri, assieme all’atmosfera fumosa del pub irlandese in cui il protagonista conversa con Daniel Defoe davanti al patibolo sul quale trovavano la morte i pirati catturati, gli amori intensi ed esotici, le imponenti mura di Saint Malo, la quiete assolata dell’isola di Sainte Marie nel Madagascar, quartier generale dei pirati di tutto il mondo. Nel post scriptum l’autore elenca i fatti storici documentati ai quali ha attinto per scrivere il suo libro. Come Larsson stesso dichiara, questi eventi dimostrano che la realtà supera sempre la fantasia. E’ la Storia a ispirare alcuni dei brani più toccanti del libro. Per citarne solo alcuni: l’incontro con l’equipaggio cieco del Rodeur, la melanconia patologica John Long Silver è il vilain de «L’Isola del Tesoro» di Stevenson che lo scrittore svedese Bjorn Larsson ha deciso di far rivivere come protagonista di un suo romanzo storico. Attraverso le memorie di Silver l’epopea della pirateria nell’Atlantico viene descritta con rigore e precisione, fra azione e riflessione. Perché – come ricorda Larsson – la storia è più avventurosa della fantasia… di Elena e Michela Martignoni dei negri, il trattamento inflitto agli schiavi sulle navi negriere e quello riservato dai capitani ai marinai delle navi della marina inglese di quei tempi, e l’uso, come fonti, delle confessioni rese ai piedi della forca dei pirati Thomas Roberts, John Cane e William Davison. La pirateria è sempre esistita da quando l’uomo ha iniziato a navigare, e le cronache ci informano che esiste ancora. La dovettero combattere gli antichi Romani e ancora oggi può essere uno spiacevole fuori programma per i turisti in Malesia o per le petroliere a largo della Somalia. Ha però avuto il suo periodo d’oro tra la fine del XVII e il primo quarto del XVIII secolo, quando gli inglesi decisero di attaccare le colonie spagnole in America arricchendo la flotta militare con imbarcazioni mercantili riadattate: munite di una «lettera di corsa», queste erano autorizzate dal governo ad attaccare le navi nemiche. La confusione fra pirati – che erano… liberi professionisti della preda – e corsari – che agivano per conto terzi sotto bandiera di qualche potenza navale – divenne presto totale e problematica. La capitolazione della Spagna però rese preferibili per l’Inghilterra le relazioni commerciali con la potenza sconfitta e inevitabile la condanna di atti che turbassero il nuovo ordine. Ne è un esempio l’impiccagione a Londra nel 1701 del corsaro Kidd, che aveva accumulato il più grande Aprile 2012 La copertina de «L’Isola del Tesoro» pubblicata da Scribner nel 1911. Come tutto il volume, fu illustrata da Newell Convers Wyeth con una celebre serie di dipinti. Nell’altra pagina, Bjorn Larsson, autore di «La vera storia del pirata Long John Silver» Aprile 2012 | 77 STORIA IN RETE