Relazione generale e quadro economico complessivo
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Relazione generale e quadro economico complessivo
PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE T E R Z O P R O G R A M M A D I AT T U A Z I O N E D E N O M I N A Z I O N E D E L L A P R O P O S TA : Consolidamento ed innovazione nell’analisi e negli interventi per la s i c u r e z z a s t r a d a l e e P r o g e t t o p i l o ta p e r il monitoraggio degli effetti conseguiti A L L E G AT O E 0 Relazione generale e quadro economico complessivo SOMMARIO Obiettivi del bando ....................................................................... 1 Contenuti del bando ...................................................................... 2 Il contesto: le attività per la sicurezza stradale già avviate in Provincia di Latina ....................................................................... 5 Caratteristiche principali della Proposta .......................................... 9 Quadro economico complessivo della Proposta ............................... 14 Allegati ..................................................................................... 15 Allegato E1.0: Ciclo di Seminari – Relazione illustrativa e quadro economico ................................................................................. 15 Allegato E2.0: Progetto Pilota per il monitoraggio degli effetti conseguiti – Relazione illustrativa e quadro economico ................... 15 Allegato E2.1: Progetto Pilota per il monitoraggio degli effetti conseguiti – Planimetria con individuazione preliminare dei siti oggetto di monitoraggio .......................................................................... 15 A l l e g a t o E 3 . 0 : – t a v. 1 – R e l a z i o n e i l l u s t r a t i v a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 5 Allegato E3.1: – tavola 1a ........................................................... 15 Allegato E3.2: – tavola 2 ............................................................. 15 Allegato E3.3: – tavola 3 ............................................................. 15 Allegato E3.4. – tavola 4 ............................................................. 15 Allegato E3.5: – tavola 5: quadro economico .................................. 15 pag. 2 OBIETTIVI DEL BANDO Nell’ambito del 3° Programma di Attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza nazionale Regione a St r a d a l e , favore Lazio il della insieme al Bando per interventi sicurezza stradale, Ministero delle di rilevanza promosso Infrastrutture dalla e dei Trasporti, si pone i seguenti obiettivi: 1) sviluppare e rafforzare le capacità di governo della sicurezza stradale presso incentivare la le Regioni, crescita le degli Province e investimenti i Comuni per e ad migliorare la sicurezza stradale; 2) favorire stradale la formazione presso presso i i di cittadini decisori e i una in nuova età tecnici cultura scolare, che della presso possono sicurezza gli adulti contribuire e al miglioramento della sicurezza stradale; 3) promuovere distribuiti su lo tutta sviluppo la di gamma interventi dei campi ad di alta efficacia intervento - prioritari indicati all’art. 3, commi 2), 3) e 4), del bando e favorirne la diffusione in modo da determinare, a parità di risorse disponibili, la più ampia stradali, con e celere riduzione particolare delle riferimento vittime ai degli campi di incidenti intervento prioritari indicati sempre nell’art. 3 del bando. Ta l i o b i e t t i v i d o v r a n n o e s s e r e p e r s e g u i t i i n c o e r e n z a c o n i p r i n c i p i di premialità, proporzionalità, intersettorialità e completezza specificità/aggiuntività, indicati nel "3° priorità, Programma di attuazione". Inoltre i campi di azione e le tipologie di intervento dovranno essere scelte con diretto e stretto riferimento: a) ai risultati di una analisi di sicurezza stradale e all'individuazione dei principali fattori di rischio che riguardano in generale il territorio di competenza della/e Amministrazione/i proponente e, qualora l'intervento si localizzi in un'area o in un sito specifico, con particolare riferimento a tale area o sito; b) agli obiettivi generali di miglioramento della sicurezza e pag. 1 riduzione del numero delle vittime, in coerenza con quanto previsto dal terzo "Programma di azione europeo per la sicurezza stradale. Dimezzare il numero di vittime della strada nell'Unione europea entro il 2010: una responsabilità condivisa." e dal Piano Nazionale della Sicurezza St r a d a l e , allo scopo di individuare l'azione o il sistema di azioni che, nell'ambito delle risorse date, consenta il massimo avvicinamento a tali obiettivi generali; c) al confronto all'individuazione prospettive in tra della/e termini professionali, diverse di finanziari possibilità soluzione/i rapporto e che tra di intervento presenta risultati strumentali le attesi impegnati e migliori e mezzi per il conseguimento di tali risultati. CONTENUTI DEL BANDO Nel bando sono indicati alcuni campi di intervento prioritari, fermo restando che sono finanziabili interventi dedicati in modo specifico al miglioramento della sicurezza stradale. I suddetti campi prioritari di intervento sono: 2) Settore A, rafforzamento della capacità di governo della sicurezza stradale, costituito da tre campi di azione: A 1) definizione e attuazione di piani di formazione al governo della sicurezza stradale per tecnici e decisori, sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello della programmazione, pianificazione e gestione del sistema di interventi a favore della sicurezza stradale; A2) iniziative rischio rivolte comprendenti: al contrasto indagini dei sulle comportamenti caratteristiche ad e alto sulla distribuzione sociale, spaziale e temporale dei comportamenti di guida ad elevato rischio; definizione delle misure più efficaci per contrastare tali comportamenti; applicazione di tali misure e pag. 2 verifica della loro efficacia; A3) definizione e attuazione di protocolli e moduli operativi per la regolamentazione del traffico, il miglioramento della segnaletica e l'esercizio delle repressione attività dei di prevenzione, comportamenti ad controllo, elevato dissuasione, rischio e quella di primo e pronto soccorso al fine di migliorare il rapporto tra mezzi impegnati e risultati dell'incidentalità, sia conseguiti in termini sia di in termini riduzione di degli riduzione effetti degli incidenti stradali sulle persone. 3) Settore B, formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale, costituito da due campi di azione: B1) definizione e realizzazione di progetti pilota nel campo della formazione alla mobilità sicura e sostenibile della popolazione in età scolare, secondo criteri di obiettivi specifici e valutazione della loro integrazione, orientamento su monitoraggio dei e risultati sistematicità, coerenza, misurabili, efficacia, condivisione dei risultati delle esperienze; B2) campagne locali di informazione e sensibilizzazione da integrare in una banca generale di comunicazione per la sicurezza stradale (messa in rete informazione/sensibilizzazione, esperienze più informazione e delle valorizzazione significative creazione sensibilizzazione e di rivolto esperienze di diffusione delle un sia sistema alla di popolazione adulta in generale, sia a specifici segmenti e tipologie sociali). 4) Settore C, interventi su componenti di incidentalità prioritarie ai fini del miglioramento complessivo della sicurezza stradale nel Paese, costituito da cinque campi di azione: C1) individuazione presentano le delle maggiori tratte stradali concentrazioni di extraurbane vittime per che incidenti stradali, analisi dei fattori di rischio, definizione della gamma di interventi efficaci valutazione delle per eliminare alternative o e ridurre scelta i fattori della di rischio, alternativa più soddisfacente, sua definizione progettuale e realizzazione o avvio dell'intervento (o degli interventi); pag. 3 C2) piani, stradale programmi nelle attraverso aree e interventi urbane misure di ad per migliorare elevata la sicurezza incidentalità regolamentazione stradale del traffico, riqualificazione del sistema viario, tutela e messa in sicurezza degli utenti deboli, promozione e valorizzazione della mobilità ciclopedonale, interventi per la regolamentazione e la messa in sicurezza della mobilità in aree ad elevata densità residenziale e/o terziaria (Progetto città sicure); C3) riduzione provinciale dei maggiori attraverso divari piani di di rischio azione che esistenti a rispondano livello ad uno specifico protocollo e che prevedano anche attuazioni pilota; C4) misure per la messa in sicurezza della mobilità su due ruote a motore basate sull'analisi dell'incidentalità specifica, sull'individuazione delle situazioni e dei fattori di rischio presenti in loco, sull'individuazione delle tipologie di interventi più efficaci, sulla progettazione e sulla realizzazione degli interventi (anche in questo caso è opportuno definire un protocollo di riferimento); C5) progetti pilota e interventi per la messa in sicurezza degli spostamenti pendolarismo, casa-lavoro, che individuazione dei progettazione delle con particolare rispettino fattori di misure un rischio di riferimento protocollo e delle messa in di possibili al analisi, soluzioni, sicurezza e loro attuazione. 5) Oltre alla formazione al governo della sicurezza stradale, che costituisce uno specifico campo di applicazione, come indicato nel precedente comma 2), lettera A1, anche le misure riferite a tutti gli altri campi di intervento elencati nei commi 2), 3) e 4) possono comprendere azioni formative specifiche. La presenza di azioni formative costituisce fattore premiale, come indicato nell’art. 7, comma 1), lettere D] ed E] del bando. pag. 4 I L C O N T E S T O : L E AT T I V I T À P E R L A S I C U R E Z Z A S T R A D A L E G I À AV V I AT E I N P R O V I N C I A D I L AT I N A La Provincia di Latina gestisce una rete viaria tra le meno sicure a l i v e l l o n a z i o n a l e . L’ E n t e h a p e r ta n t o r i t e n u t o d i d o v e r a ff r o n ta r e le problematiche della sicurezza stradale in maniera sistematica mettendo in campo considerevoli risorse che hanno condotto la Provincia a partecipare ai bandi indetti dalla Regione Lazio per il 1° Programma di Attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza St r a d a l e e p e r i l 2 ° P r o g r a m m a d i A t t u a z i o n e d e l P i a n o N a z i o n a l e d e l l a S i c u r e z z a St r a d a l e c l a s s i f i c a n d o s i , c o n l e p r o p r i e p r o p o s t e , rispettivamente al secondo e al primo posto della graduatoria. Nel 2008, con Disposizione del Settore Pianificazione Urbanistica prot. n. 2008/80138 del 01.12.2008, è stata effettuata la presa d’atto del Piano Provinciale della Sicurezza St r a d a l e che, concepito come Piano Processo, è andato a costituire la cornice sistematica e di indirizzo entro cui trovano collocazione e ragione di sviluppo ulteriore tutte le attività poste in essere dall’Ente sin dal 2003. Azioni strutturali avviate dall’Ente Le Azioni Struttu r ali Provinciale della avviate Sicurezza dall’Ente St r a d a l e al nell’ambito fine di del Piano conseguire il rafforzamento della capacità di governo della sicurezza stradale da parte dell’Ente sono consistite in: 1. realizzazione dell’Ufficio Monitoraggio Provinciale Sicurezza per la St r a d a l e Sicurezza e del Centro St r a d a l e di presso l’Ufficio di Piano dell’Ente; 2. predisposizione e stipula di protocolli di intesa con Enti Locali e Forze dell’Ordine per la raccolta dei dati sull’incidentalità stradale; 3. progettazione dell’architettura della banca dati provinciale pag. 5 degli incidenti stradali; 4. archiviazione dei dati sull’incidentalità stradale; 5. avvio di attività di collaborazione organica sul tema con istituti di ricerca universitari. 6. ideazione, in collaborazione con istituti di ricerca universitari di un Progetto sistema della Pilota finalizzato hardware-software polizia nello alla idoneo svolgimento a progettazione supportare delle le attività di di un pattuglie rilievo e acquisizione di dati sul sito di ogni incidente mediante l’uso di palmari; Attività avviate dall’Ente I prodotti delle azioni strutturali avviate dall’Ente, in termini di studi e analisi, di formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale e in termini di interventi sulle componenti di incidentalità prioritarie, tutto al fine complessivo della sicurezza di perseguire stradale sul un miglioramento territorio provinciale, sono consistiti a tutt’oggi in: A – Attività di analisi: 1. avvio dell’attività di analisi dei dati al fine dell’individuazione dei fattori di rischio; 2. avvio dell’attività di analisi dei dati per l’individuazione dei tronchi infrastrutturali a maggior rischio; 3. avvio dell’esecuzione dell’attività di Analisi di Sicurezza sulle strade provinciali in esercizio come riportato in tabella seguente sulla base dei risultati delle analisi di cui al punto precedente (ai sensi della Circolare n° 3699 del 08.03.2001 del Ministero dei Lavori Pubblici e delle “Linee Guida per le Analisi di Sicurezza delle Strade”): Numero strada SP 16 SP 17 SP 40 SP 42 Nome strada "Borgo Piave–Cisterna" "Ninfina I" "Borgo Piave-Foce Verde" "Alta" Stato Analisi Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Km 11.000 3.643 8.300 4.700 pag. 6 SP 46 SP 50 SP 58 SP 58a SP 62 SP 77 SP 100 SP 102 SP 168 SP 30 SP 38 SP 35 e 35a 4. avvio "Litoranea" "Fogliano-Borgo Sabotino" "Migliara 47" "Migliara 47" "Marittima II" "Migliara 53" "Fondi-Sperlonga" "Selvavetere" "Diversivo Acquachiara" "Chiesuola" "Borgo Piave-Acciarella" "Piccarello" della Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Analisi effettuata Da effettuare Da effettuare Da effettuare georeferenziazione dei 28.650 8.400 6.950 1.450 5.300 9.400 9.100 5.400 4.000 6.850 10.450 9.900 sinistri su grafo e c a r t o g r a f i a S I T; 5. avvio dell’attività di individuazione dei punti neri sulla rete stradale; 6. localizzazione e definizione delle tipologie di interventi; 7 . p r o d u z i o n e d i 6 R a p p o r t i s u l l a S i c u r e z z a St r a d a l e i n P r o v i n c i a di Latina (il sesto attualmente in corso di redazione); 8. elaborazioni prodotte su richiesta di diversi settori; B – Azioni di sensibilizzazione circa le problematiche di sicurezza stradale 1. Predisposizione pagina web sulla sicurezza stradale sul sito dell’Ente; 2. Video campagna stragi sabato notte; 3. Messa in onda spot radiofonici per la sicurezza stradale; 4. Progetto “Sicurezza stradale in Tv”; 5 . Sp o t v i d e o p e r l a s i c u r e z z a s t r a d a l e “ S c e g l i l a v i ta ” ; 6. Concorso dal titolo” Scegli la Vita!-Prima Edizione” destinato agli studenti delle classi III e IV degli istituti superiori della provincia di latina; 7 . C a m pa g n a d i S e n s i b i l i z z a z i o n e “ S u St r a d a i n S i c u r e z z a 2 0 0 8 ” ; pag. 7 C – Realizzazione di interventi sulla rete viaria Sulla base dei risultati delle analisi condotte a diverso livello è stata realizzata una prima serie di interventi e altri ne sono stati progettati alcuni dei quali sono in corso di realizzazione e altri sono oggetto della presente proposta progettuale. 1. Piano di segnalamento sp Litoranea; 2. Realizzazione rotatoria tra sp Alta e sp Ninfina II (in corso) – nodo 1; 3. Realizzazione rotatoria tra sp Marittima e viabilità ASI – nodo 3; 4. Realizzazione a cura dell’ASI della rotatoria tra trasversale A e viabilità consortile ASI – nodo 6; 5. Realizzazione rotatoria tra sp Carano-Aprilia e sc Selciatella – nodo 7; 6. Realizzazione rotatoria tra sp Frassonetto e longitudinale A1 – nodo 8; Interventi già previsti e ancora da realizzare 1. Riordino e orizzontale rafforzamento itinerario a: ss della pp segnaletica Litoranea – verticale Fogliano e b.go Sabotino – Alta – Lungomare Pontino; itinerario b: ss pp Le Pastine – Ve l l e t r i Anzio – Artena Giulianello; itinerario c: ss pp Migliora 53 – Marittima II – Circolare A; itinerario d: ss pp b.go Piave Cisterna – b.go Piave Foce Ve r d e ; itinerario e: sp ex 82; 2. Realizzazione da parte del Comune di Sabaudia della rotatoria tra ss pp Litoranea – Migliara 54 – Migliara 56 – nodo 2; 3. Realizzazione della rotatoria tra ss pp Trasversale – Circolare A – viabilità consortile ASI – nodo 4; 4. Realizzazione della rotatoria tra longitudinale A – longitudinale A1 – trasversale A della viabilità consortile ASI – nodo 5; pag. 8 C A R AT T E R I S T I C H E P R I N C I PA L I D E L L A P R O P O S TA Motivazioni della Proposta Le motivazioni sono da individuarsi nell’intento della Provincia di Latina di perseguire Sicurezza Stradale. gli In obiettivi del particolare, la Piano Nazionale Proposta della risponde agli obiettivi di: 1) sviluppare e rafforzare le capacità di governo della sicurezza stradale presso la Provincia di Latina attraverso la prosecuzione delle attività di studio, analisi e programmazione dell’Ufficio S i c u r e z z a St r a d a l e e d e l C e n t r o d i M o n i t o r a g g i o ( c o e r e n t e c o n i l capoverso 2, comma 1, art. 2 “Obiettivi” del bando regionale); 2) sviluppare in generale la cultura della sicurezza stradale e specifiche conoscenze tecnico-amministrative presso i decisori e i tecnici che si occupano delle problematiche della sicurezza stradale (coerente con il capoverso 3, comma 1, art. 2 del bando regionale); 3) realizzazione di interventi su tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di incidenti e di vittime per incidenti (coerente con il capoverso 4, comma 1, art. 2 del bando regionale). Descrizione sintetica della Proposta La Proposta innovazione stradale oggetto, nell’analisi e conseguiti” in Progetto rispetto e denominata negli pilota per interventi il all’insieme “Consolidamento di per la monitoraggio azioni ed sicurezza degli effetti dal bando indicate regionale prevede tre azioni riconducibili ai campi di azione A1 (definizione e attuazione di piani di formazione al governo della sicurezza stradale per tecnici e decisori, sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello della programmazione, pianificazione e gestione del sistema di interventi a favore della sicurezza pag. 9 stradale) e C1 (individuazione delle tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di vittime per incidenti stradali, analisi dei fattori di rischio, definizione della gamma di interventi efficaci valutazione per delle eliminare alternative o e ridurre scelta i fattori della di rischio, alternativa più soddisfacente, sua definizione progettuale e realizzazione o avvio dell'intervento o degli interventi). In sintesi pertanto, seguendo l’ordine dei campi di azione indicati nel bando, la Proposta si articola come segue: - organizzazione funzionari gestione decisori e di un tecnici delle ciclo di dell’Ente problematiche politici, aventi per seminari impegnati di destinati a a titolo Sicurezza tema le vario dirigenti, St r a d a l e “ Sta t o di nella nonché attuazione ai delle L i n e e G u i d a p e r l e A n a l i s i d i S i c u r e z z a St r a d a l e e l e i m p l i c a z i o n i della Direttiva Europea «Road Infrastructure Safety Management»” e “La relazione tra responsabilità legale e conoscenza delle problematiche della sicurezza stradale” (Settore A – Campo A1 del bando regionale); - progettazione definitiva e realizzazione di un “Progetto pilota per il monitoraggio degli effetti conseguiti” mediante interventi di video sorveglianza. Il progetto ha lo scopo di verificare l’efficacia di alcuni degli interventi realizzati sulla rete viaria riguardanti in particolare la messa in sicurezza di un certo numero di intersezioni. Esso, concepito in assenza di adeguati riferimenti in letteratura o nelle esperienze di altri enti locali, ricade nel Settore C – Campo C1 – se lo si inquadra come una fase della “definizione della gamma di interventi efficaci per eliminare o ridurre i fattori di rischio e valutazione delle alternative” (punto C1, pagina 2, del bando regionale); tuttavia potrebbe anche riguardare il Settore A – Campo A2 (iniziative rivolte al contrasto dei comportamenti ad alto rischio comprendenti: indagini sulle caratteristiche e sulla distribuzione sociale, spaziale e temporale dei comportamenti di guida ad elevato rischio; definizione delle misure più efficaci per contrastare tali comportamenti; pag. 10 applicazione di tali misure e verifica della loro efficacia) se si dovesse verificare che la realizzazione del progetto e quindi l’applicazione delle misure di videosorveglianza inducono di per sé una riduzione dei comportamenti a rischi da parte degli utenti della strada. auspicano Evidentemente che si verifichi gli ideatori anche del questo Progetto secondo Pilota caso e che pertanto uno strumento di controllo messo a punto per verificare l’efficacia di specifici interventi sulla rete viaria possa influire positivamente anche sul comportamento degli utenti; - progettazione “Adeguamento provinciali”. interventi esercizio itinerari In di attraverso definitiva questo messa l’attività avviata in di e e realizzazione messa caso si in Analisi dall’Ente interventi sicurezza prevede sicurezza di la delle sicurezza (Settore C – strade realizzazione essenzialmente di per evidenziati delle Campo di strade C1 del in bando regionale). Livello di progettazione delle Azioni previste nella Proposta (secondo la classificazione di cui alla Sezione F del Modulo di proposta) A z i o n e r e l a t i v a a s e m i n a r i s u “ Sta t o d i a t t u a z i o n e d e l l e L i n e e G u i d a p e r l e A n a l i s i d i S i c u r e z z a St r a d a l e e i m p l i c a z i o n i d e l l a Direttiva Europea «Road Infrastructure Safety Management»” e “La relazione tra responsabilità legale e conoscenza delle problematiche della sicurezza stradale”: livello generale o di massima; Azione effetti relativa a “Progetto pilota per conseguiti” mediante interventi il di monitoraggio video degli sorveglianza: livello generale o di massima; Azione relativa a “Adeguamento itinerari e messa in sicurezza delle strade provinciali”: livello preliminare. Coerenza della Proposta e risultati attesi La Proposta nell’ambito è del coerente con Primo del e le azioni Secondo già intraprese Programma di dall’Ente Attuazione p a g . 11 poiché è ideata in continuità con dette azioni. In particolare, tutte le attività oggetto della presente Proposta derivano in maniera diretta o indiretta dai risultati di una analisi di sicurezza stradale e dall'individuazione dei principali fattori di rischio che riguardano il territorio di competenza dell’Amministrazione come prescritto al comma 3 dell’art. 2 del bando regionale. I temi trattati modifiche dal che di potrebbero svolgimento della Europea materia in ciclo amministrative e Analisi essere di della legali seminari apportate sicurezza fine che riguardano del alla 2008 derivano alle luce e dalle appunto le modalità di della le Direttiva problematiche conoscenze delle criticità sulla rete viaria acquisite proprio grazie alle attività di Analisi di Sicurezza. Gli interventi sui quali si intende avviare il Progetto Secondo di Monitoraggio Programma sono interventi attuati nell’Ambito di Attuazione del PNSS e, infine, del gli interventi programmati sulla rete viaria con la presente Proposta derivano dalle Analisi di Sicurezza già svolte su un primo stralcio della rete stradale provinciale. I risultati attesi riguardano: la prosecuzione delle attività e il consolidamento del ruolo sia d e l l ’ U ff i c i o S i c u r e z z a St r a d a l e c h e d e l C e n t r o d i m o n i t o r a g g i o all’interno dell’Ente anche in termini di supporto intersettoriale per tutte le attività che hanno influenza sulla sicurezza stradale; il rafforzamento della capacità di programmazione delle attività da parte dei quadri tecnici e dei decisori politici alla luce delle più recenti dettate da innovazioni organismi in materia nazionali normativa e e metodologica internazionali come la Commissione Europea; l’acquisizione, la verifica e la sua successiva diffusione di un approccio metodologico alla verifica degli interventi sulla rete viaria attraverso la realizzazione del Progetto Pilota; il rafforzamento della capacità di analisi e controllo da parte dell’Ufficio Sicurezza St r a d a l e e del Centro di Monitoraggio pag. 12 attraverso la realizzazione del Progetto Pilota; la riduzione del numero di sinistri e del tasso di lesività sulle strade oggetto degli interventi di “Adeguamento itinerari e messa in sicurezza delle strade provinciali”; in termini di effetti indiretti, il rafforzamento da parte dell’Ente della capacità di contrastare comportamenti pericolosi da parte degli utenti della strada attraverso l’azione di monitoraggio prevista dal Progetto Pilota; in termini sicurezza di effetti da parte indiretti, dei aumento cittadini della percezione attraverso l’azione di di monitoraggio prevista dal Progetto Pilota; in futuro, aumento dell’interoperatività, grazie allo scambio di dati e informazioni, tra i diversi organi preposti al governo della sicurezza stradale. pag. 13 QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO DELLA P R O P O S TA Campo di Azione Importo (Euro) Ciclo di seminari su: “Stato di attuazione delle Linee Guida per le Analisi di Sicurezza Stradale e implicazioni della Direttiva Europea Road Infrastructure Safety Management” e su “Relazioni tra responsabilità legale e conoscenza delle problematiche della sicurezza stradale A1 3955,00 C1 128292,00 C1 756253,00 “Progetto pilota per il monitoraggio degli effetti conseguiti” mediante interventi di video sorveglianza “Adeguamento itinerari e messa in sicurezza delle strade provinciali” Totale Proposta: Consolidamento ed innovazione nell’analisi e negli interventi per la sicurezza stradale e Progetto pilota per il monitoraggio degli effetti conseguiti A1 e C1 888.500,00 pag. 14