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Data: 18/09/2011
Testata giornalistica: Il Messaggero
L'Italia che meritiamo - Nelle telefonate del Cavaliere spunta anche l’amante giornalista.Il premier
chiama Giampi: «Lavora in Rai o in Mediaset»
ROMA - Il catalogo è questo: bionde, brune e rosse. E c’è anche l’amante giornalista «che lavora in Rai...
o in Mediaset e si occupa di sport». Berlusconi la chiama «la bambina», la invita a corte, nella serata con i
potenti, e spiega al suo fidatissimo amico Giampi che gli ha fatto un pianto al telefono, perché si è sentita
dimenticata.
Tutte sono felici di lui. Entusiaste, da Barbara Guerra a Francesca Lana. Tutte tranne Patrizia D’Addario.
Alla fine l’unica delusa era proprio lei, l’origine di tutti i guai del presidente. L’unica dimenticata nella
ricompensa: «Io non ho avuto niente - dice al telefono all’amica Barbara Montereale - che abbiamo avuto?
I gioielli i gioielli rifaldi?». E Barbara risponde: «Tiffany, lui li spacciava per Tiffany». Patrizia lo racconta
anche a verbale, quando decide di vendicarsi e depositare in procura i file audio e le foto della serata a
Palazzo Grazioli, che conserva da un anno nel telefonino. Racconta di non avere ricevuto né l’aiuto
promesso per risolvere il problema di un investimento a Bari, né il denaro. Ma lei è l’unica. Tutte le altre
esultano.
L’amante giornalista. E’ in occasione della cena con gli amici potenti quelli che Berlusconi definisce «Le
persone che possono far lavorare chi vogliono», cioè Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Uno, e Carlo
Rossella, presidente di Medusa, che il premier manda un messaggio a Tarantini raccontando che due
giovanissime vogliono partecipare al party: «Io c’ho due bambine piccole che è tanto che non le vedo, per
cui una fa la giornalista in Rai... o in Mediaset, allo sport, è una napoletana molto simpatica, molto dolce e
un’altra è una bambina di 21 anni, brasiliana che mi ha pianto al telefono dicendo che l’ho dimenticata
allora le faccio venire».
Attenta a te escort. A raccontare alla Guardia di Finanza di avere ricevuto un messaggio intimidatorio
prima di andare a testimoniare è Francesca Garasi, classe ’85. E’ una delle tante, scelte da Giampi, per
partecipare alle feste di Palazzo Grazioli. La ragazza lo aveva conosciuto in Sardegna nell’estate 2008,
«me lo aveva presentato il mio fidanzato, Marco Vignola», racconta a verbale. Lo incontra casualmente a
settembre a Milano e viene reclutata per andare a Palazzo Grazioli. «Gli chiesi se potevo portare delle mie
amiche per non andare da sola, mi feci accompagnare da Michela Nasponi, Diana Lacwik e Giulia
Mascellino». Alla fine del resoconto della serata presidenziale, la donna aggiunge: «Voglio precisare che
in data 15 settembre 2009, alle ore 13:03, ho ricevuto un sms con il seguente testo: Venerdì attenta a te
escort», la ragazza precisa anche il numero dal quale è partito il messaggio». Poi, quando gli investigatori
glielo chiedono: «Ho riferito della mia convocazione per la data odierna da parte vostra al mio fidanzato,
Marco Vignola, a Daniele Taddei, dirigente degli Studios, e a tale Gennaro di cui non ricordo il cognome,
perché stavamo parlando delle pubblicazioni giornalistiche che mi riguardano. Ne ho parlato anche con
Giulia Mascellino e con Flavio, colonnello della Guardia di Finanza che presta servizio a Firenze».
Non hanno le donne. E’ Stefano Percassi, socio di Flavio Briatore e amico di Tarantini, a lamentarsi con
Giampi. Quando gli chiede se parteciperà a una festa in casa Berlusconi, Parcassi risponde: «Adesso vedo
di recuperare qualche donna, perché sono così famosi che non hanno neppure due fiche..solo a pagamento;
devo arrivare io da Bergamo, poi le vogliono basse».
Le cinque regole dell’amore. E’ uno dei tanti resoconti delle escort a Gianpaolo Tarantini dopo le serate
con il premier, quello di Chiara Guicciardi: «Mi ha detto: ”Te è da un po’ che non fai l’amore!”. Ho detto:
“Cacchio sono due mesi”. Allora mi ha chiesto del mio fidanzato e io ho detto che la storia è finita però
non so come fare a dirglielo. Lui mi ha detto: “Beh, chiodo scaccia chiodo, meglio del Presidente chi c’è!”.
Anzi. Poi mi ha detto: “Meglio del primo ministro, no anzi il Presidente del G8 è più importante. È il
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numero uno”. Ma veramente». E Tarantini: «Ti ha raccontato delle cinque regole dell’amore?» La ragazza
risponde: «Sì, le racconta a tutte? Io pensavo che me le avesse raccontate a me».
Le bambine poi le ho accudite. Il premier non voleva infastidire le sue ospiti con i controlli di sicurezza.
Soprattutto le ragazze che frequentavano Palazzo Grazioli e dormivano a casa sua. «Le bambine poi le ho
accudite eh... il mio senso dell’ospitalità prevale su tutto», spiega Berlusconi a Tarantini il 17 ottobre 2008,
il giorno dopo avere ricevuto nella sua residenza romana Barbara Guerra e Ioanna Visan. Una però che del
premier non si è innamorata è Terry de Nicolò, proprio perché di professione fa la escort. È lei che il 19
giugno 2009 racconta alla Guardia di Finanza quanto le accadde nel settembre 2008. Lei e altre due
ragazze che avevano trascorso la notte nella residenza romana del premier rimasero «prigioniere» fino alla
tarda mattinata a Palazzo Grazioli perché all’esterno c’erano «tantissimi giornalisti» che aspettavano che il
Cavaliere uscisse. Ovviamente le tre donne non potevano essere viste. La escort spiega anche che la prima
volta a Palazzo Grazioli, «insieme ad altri», fu colpita per «la mancanza assoluta di controlli». Un
episodio, racconta a verbale, che «mi ha lasciato scioccata» perché non fu usato neppure un «metal
detector».
In tailleur. Le ragazze chiedono anche consigli a Tarantini. Una di loro al telefono gli dice: «Amore c’è un
piccolo problemino, che mi ha chiesto un tailleur e io non ce l’ho dietro e neanche Anna (Ioana Visan)
perché vuole che lo scortiamo tipo segretaria».
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