MALATTIE INFETTIVE IN PROVINCIA DI MANTOVA Segnalazioni e

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MALATTIE INFETTIVE IN PROVINCIA DI MANTOVA Segnalazioni e
Asl Provincia di Mantova – DPM – Area Prevenzione Ambienti di vita – Servizio Igiene e Sanità Pubblica
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MALATTIE INFETTIVE IN PROVINCIA DI MANTOVA
Segnalazioni e distribuzione della casistica nel 2008 (dati definitivi)
e Casistica (provvisoria) a tutto settembre 2009
Premessa
La sorveglianza sanitaria nei confronti delle malattie infettive e diffusive assume una notevole importanza strategica
nell’ambito del sistema sanitario: una buona sorveglianza consente infatti sia di conoscere e, pur con certi limiti, di
prevedere l’andamento epidemiologico delle malattie, sia di programmare e valutare l’efficacia dei servizi addetti
alla prevenzione e al controllo del contagio.
L’attuale normativa in tema di malattie infettive suddivide le patologie soggette a segnalazione in 2 gruppi, quelle a
segnalazione immediata e quelle a segnalazione differita. Al primo gruppo appartengono patologie per le quali è
necessario attivare una tempestiva inchiesta epidemiologica al fine di mettere in atto le dovute misure di controllo
per il contenimento della malattia infettiva. Al secondo gruppo appartengono patologie per le quali possono
comunque essere messe in atto azioni informative e preventive ma che non richiedono la stessa tempestività
L’intero sistema, attivato a livello Regionale dalla DGR del 2004 sulle malattie infettive, si è
concentrato sui seguenti aspetti:
inizialmente
1. semplificazione della trasmissione
2. efficienza della ricezione
3. comunicazione esterna con i vari attori del sistema (ospedali, MMG, PLS) in merito alle modalità innovative
della segnalazione
4. diffusione sulle misure di controllo innovative introdotte
5. sensibilizzazione dei potenziali segnalatori sull’importanza della segnalazione (anche sulla base del solo
sospetto) e della sua tempestività
A tale scopo sono state messe in atto, da parte del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di
Prevenzione Medica, le seguenti azioni:
- individuazione del flusso di segnalazione e sua trasmissione agli MMG e PLS della provincia di Mantova, alle
strutture sanitarie pubbliche e private, alle RSA e agli specialisti raggiungibili (tramite ospedale o sopralluoghi ad
hoc, ecc) unitamente alla normativa di riferimento;
- attivazione di un sistema di reperibilità 24/24 h e di un numero verde dedicato;
- organizzazione di incontri informativi, in collaborazione con la direzione sanitaria, con tutte le caposala e i
primari dei reparti dell’azienda Ospedaliera “C.Poma” e successivo corso di formazione rivolto a tutto il personale
sanitario;
- stesura, in concorso con il CIO dell’AO “C:Poma” del “Manuale di applicazione delle indicazioni per la notifica,
la sorveglianza, la profilassi delle malattie infettive e le misure di isolamento in ospedale”
- predisposizione di protocolli, rivolti a genitori ed insegnanti di asili nido, scuole materne ed elementari, sul tema
della prevenzione delle malattie infettive in collettività, sulle misure contumaciali e sulla possibilità di segnalazione
anche da parte di personale non sanitario;
- organizzazione di incontri con rappresentanti delle scuole in tutta la provincia per illustrare detti percorsi e
protocolli con diffusione di brochure tematiche a schede;
- riunioni con i pediatri di libera scelta, presenti gli operatori territoriali locali, presso le rispettive sedi distrettuali.
Con tali premesse il nuovo sistema di segnalazione/notifica delle malattie infettive, è entrato a pieno regime, già dal
2005 secondo il flusso riportato nello schema e prevede l’utilizzo di un nuovo modello il di segnalazione che
riporta le patologie ivi previste e una tempistica di inoltro differenziata (v. elenco patologie secondo la relativa
tipologia di segnalazione, alla fine del presente capitolo).
Alla ricezione della segnalazione segue l’inchiesta, laddove necessario e previsto, e la successiva registrazione.
Quest’ultima prevede, dal 2007, l’utilizzo del software Regionale MAINF. Esso consente l’inserimento di tutte le
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patologie soggette a notifica e di altre per le quali vi è interesse epidemiologico, quali, ad esempio, le meningiti
batteriche e le malattie invasive da pneumococco.
Il nuovo applicativo, infatti, è stato concepito come supporto alle attività di sorveglianza e controllo delle malattie
infettive: ciò sta a significare che l’inserimento dei dati avviene in continuo, così come il loro aggiornamento,
garantendo un arricchimento delle informazioni epidemiologiche e la loro standardizzazione.
Aspetti di qualità di tale sistema sono:
1) la tempestività dell’ inserimento
2) la correttezza del dato
3) la coerenza della patologia con le altre informazioni raccolte ed immesse
4) La definizione di criteri di validazione con applicazione in automatico a ciascuna pratica.
Il nuovo applicativo consente dunque di dare piena attuazione a quanto previsto dalla DGR 18853/04, ove si prevede
di predisporre report periodici, sia a carattere divulgativo, destinati a fornire notizie su andamenti e tendenze, che a
carattere analitico, con revisione ed analisi epidemiologiche approfondite.
Tramite consultazione del data base è possibile tracciare il profilo della situazione per le malattie di maggior
interesse.
Il presente report, descrive, in modo sintetico l’andamento, delle patologie segnalate: da quelle che forniscono
semplice indicazione del numero di casi presenti sul territorio in quel dato momento (es: varicella), a quelle che
presentano maggior criticità, sotto il profilo della sanità pubblica, perché gravi oppure oggetto di particolare
sorveglianza.
Nel dettaglio vengono analizzate le segnalazioni pervenute relativamente alle malattie infettive che si sono
manifestate nel corso del 2008 e, nella parte finale del documento viene presa in considerazione la distribuzione
della casistica (provvisoria) dei primi 9 mesi del 2009 con alcune osservazioni legate alle suggestioni operative che
esso fornisce.
Schema flusso segnalazione Malattie Infettive
MMG PLS
Libero professionista
Malattie Infettive ad invio
immediato
Dalle 8.00 alle 17.00: Tel 0376 / 334927
e 334939
Fax 0376 / 334928
Malattie Infettive ad invio
differito
Telefoni, fax e indirizzi sedi
distrettuali SISP
Servizio di Igiene e Sanità Pubblica
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MALATTIE TRASMISSIBILI A SEGNALAZIONE IMMMEDIATA
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
Antrace
Botulismo
Brucellosi
Colera
Dermatofitosi (Tigna)
Diarree Infettive
Difterite
Encefalopatia Spongiforme
Trasmissibile – M C J
Epatiti Virali
Febbre Gialla
Febbri Emorragiche Virali
Febbre Tifoide e Paratifo
¾ Infezioni, Tossinfezioni ed
Infestazioni di Origine
Alimentare
¾ Lebbra
¾ Legionellosi
¾ Listeriosi
¾ Malaria
¾ Malattia di Lyme
¾ Malattia Invasiva da
pneumococco
¾ Malattia invasiva da
meningococco
¾ Malattia invasiva da HIB
¾ Meningite ed encefalite
batteriche
e virali
¾ Morbillo
¾ Peste
¾ Poliomielite
¾ Rabbia
¾ Rickettsiosi
¾ Salmonellosi non tifoidee
¾ Scabbia
¾ Tetano
¾ Trichinosi
¾ Tubercolosi e micobatteriosi
non TB
¾ Vaiolo
Le malattie infettive a segnalazione immediata vanno comunicate dalle ore 8 alle ore 17 dei giorni
feriali ai seguenti numeri telefonici 0376 – 334927 / 334 939 o trasmesse al numero di fax 0376- 334928
Nelle ore serali e notturne (dalle 17.00 alle 8.00) dei giorni feriali e nei giorni festivi (dalle 8.00 del sabato
alle ore 8.00 del lunedì) contattare il Centralino del P.O. di Bozzolo (tel. 0376-9091) che provvederà ad
attivare il Servizio di Guardia Igienica Permanente.
MALATTIE TRASMISSIBILI A SEGNALAZIONE DIFFERITA
¾ AIDS
¾ Blenorragia ed altre
infezioni ST
¾ Encefalite trasmessa da
zecche
¾ Febbre ricorrente epidemica
¾ Leishmaniosi cutanea e
viscerale
¾ Leptospirosi
¾ Pediculosi (in forma
epidemica)
¾ Parassitosi intestinali e non
(Giardiasi, Amebiasi,….)
¾ Parotite
¾ Pertosse
¾
¾
¾
¾
¾
¾
Rosolia congenita e non
Scarlattina
Shigellosi
Sifilide
Toxoplasmosi
Tularemia
¾ Varicella
Le malattie infettive a segnalazione differita, possono essere trasmesse via breve (tel o fax)
oppure per posta ordinaria agli indirizzi dei diversi ambiti territoriali competenti sotto riportati:
Sedi:
46100
46041
46040
46035
46029
46019
Mantova,
Asola
Guidizzolo
Ostiglia
Suzzara
Viadana
via dei Toscani, 1
via Mazzini 48
via F. Filzi, 9
via Belfanti, 1
via Marangoni, 4/A
L.go Dè Gasperi, 7
Tel
Tel
Tel
Tel
Tel
Tel
0376 / 334927
0376 / 334015
0376 / 846738
0386 / 302019
0376 / 506276
0375 / 789801
Fax
Fax
Fax
Fax
Fax
Fax
334928
720668
846765
302056
532028
789847
E-Mail: [email protected]
E-Mail: [email protected]
E-Mail: [email protected]
E-Mail: [email protected]
E-Mail: [email protected]
E-Mail: [email protected]
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Patologie Infettive registrate nella Provincia di Mantova nel 2008
Le segnalazioni di malattie infettive pervenute al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica con riferimento alle patologie
manifestatesi (con inizio sintomi) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2008, sono state 2427, distribuite numericamente
come riportato, in ordine alfabetico, nella tabella 1, in cui sono indicati anche i casi che, all’inchiesta
epidemiologica non sono stati confermati, ovvero quelli non notificabili; pertanto, le malattie infettive confermate,
ad indagine avvenuta, sono state 2367.
Tab. 1
Malattie Infettive segnalate nel 2008
Patologia
Segnalazioni
pervenute
Malattie non
notificabili
Malattie confermate
Aids
7
--
7
Amebiasi
2
--
2
Blenorragia
7
--
7
Brucellosi
2
--
2
Dermatofitosi
15
--
Diarrea infettiva
60
1
15
59
Encefalopatia Spongiforme trasmissibile (MCJ)
1
1
0
Epatite A
9
--
9
Epatite B
9
1
8
Epatite C
4
--
4
Infez. Tossinfezioni alimentari
16
2
14
Infezione Erpetica
7
7
0
Leptospirosi
2
--
2
Legionellosi
13
--
13
Malaria
5
--
5
Malattia di Lime
Meningiti batteriche e malattie invasive Mn, Pn, Hib, listeria,
leptospira, ecc, di cui
1
--
1
7
1
- malattia invasiva pneumococcica
-3
--
-3
- meningiti batteriche
-4
-1
-3
Meningoencefaliti virali
5
2
3
Micobatteriosi non Tubercolare
3
--
3
Mononucleosi Infettiva
17
4
13
Morbillo
7
3
4
Parassitosi intestinale e non
10
1
9
Parotite epidemica
23
--
23
Pediculosi
53
14
39
Pertosse
8
--
8
Rosolia
101
--
101
Salmonellosi non tifoidee
210
11
199
Scabbia
174
2
172
Scarlattina
183
--
183
Shighellosi
5
--
5
6
Sifilide
18
--
18
Tubercolosi
62
9
1381
2427
1
60
53
1380
Varicella
Totale
2367
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Tale dato numerico, raffrontato a quello relativo al 2007, evidenzia una tendenza all’aumento della patologia
infettivologica, 439 casi in più, anche in rapporto alla popolazione residente: l’incidenza generale registrata nel
2008 è infatti superiore del 17% circa a quella registrata nel 2007.
Tab 2
Malattie infettive segnalate nel 2007 e 2008
confronto dei numeri grezzi e dati di incidenza (casi x 10.000 abitanti)
Patologia
Abit
2007
Abit
2008
403665
409775
Tendenza
2008
vs 2007
0,17
0,02
0,25
0,02
0,57
0,87
0,02
0,17
0,30
0,02
0,05
0,07
0,17
0,05
0,17
0,05
0,37
1,44
0,00
0,22
0,29
0,00
0,00
0,34
↔
↔
↓
↔
↑
↑
↔
↑
↔
↔
↔
↑
Aids
Amebiasi
Blenorragia
Brucellosi
Dermatofitosi
Diarrea infettiva
Encefalopatia spongiforme trasmissibile
Epatite A
Epatite B e C
Febbre Tifoide
Giardiasi
Infez. Tossinfezioni alimentari
anno anno
2007 2008
7
7
1
2
10
7
1
2
23
15
35
59
1
0
7
9
12
12
1
0
2
0
3
14
Infezione Erpetica
Leptospirosi
Legionellosi
Malaria
Malattia da CMV
Malattia Lyme
Meningiti batteriche e m invasive Mn, Pn, Hib, listeria, leptospira, ecc
Meningoencefaliti virali
Micobatteriosi non Tubercolare
Mononucleosi Infettiva
Morbillo
Parassitosi intestinale e non
Parotite epidemica
Pediculosi
Pertosse
Rosolia
Salmonellosi non tifoidee
Scabbia
Scarlattina
Shighellosi
Sifilide
Toxoplasmosi
Tubercolosi
Varicella
5
0
1
2
16
13
6
5
1
0
0
1
15
6
7
3
3
3
19
13
1
4
2
9
9
23
69
39
7
8
2
101
117 199
134 172
192 183
1
5
14
18
1
0
35
53
1193 1380
0,12
0,02
0,40
0,15
0,02
0,00
0,37
0,17
0,07
0,47
0,02
0,05
0,22
1,71
0,17
0,05
2,90
3,32
4,76
0,02
0,35
0,02
0,87
29,55
0,00
0,05
0,32
0,12
0,00
0,02
0,15
0,07
0,07
0,32
0,10
0,22
0,56
0,95
0,20
2,46
4,86
4,20
4,47
0,12
0,44
0,00
1,29
33,68
↓
↔
↓
↔
↔
↔
↓
↓
↔
↓
↑
↑
↑
Totale
1953 2367
48,38
57,76
↑
↔
↑↑
↑↑
↑
↓
↑
↑
↔
↑
↑
All’interno di tale dato generale, nel confronto fra i due anni si osserva che, oltre al picco epidemico della rosolia,
alcune patologie sono quasi raddoppiate, (salmonellosi non tifoidee), altre sono aumentate di 4-5 volte
(tossinfezioni alimentari e shighellosi), altre (dermatofitosi e pediculosi) sono tendenzialmente in calo. Per altre
ancora, come la tubercolosi, si registra, infine, una tendenza significativa all’aumento dei casi. Per quanto riguarda
l’andamento delle segnalazioni nel corso dell’anno, il maggior carico numerico è stato registrato nel primo semestre
(primo e secondo trimestre) dovuto prevalentemente all’epidemia di rosolia e di varicella, ma alcune patologie
(salmonellosi non tifoidee) hanno invece manifestato una maggior consistenza nel secondo semestre dell’anno
(terzo e quarto trimestre).
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Tab. 3
Malattie Infettive 2008 - Andamento segnalazioni per trimestre
1°
trim
2°
trim
3°
trim
Aids
3
2
1
1
7
Amebiasi
1
0
0
1
2
Blenorragia
2
1
4
0
7
Brucellosi
1
1
0
0
2
Dermatofitosi
4
2
3
6
15
Diarrea infettiva
20
15
14
11
60
Epatite A
1
2
2
4
9
Epatite B e C
4
1
3
5
13
Infez. Tossinfezioni alimentari
5
9
0
2
16
Infezione Erpetica
3
3
1
0
7
Legionellosi
2
3
4
4
13
Leptospirosi
0
0
1
1
2
Malaria
0
2
2
1
5
Malattia CJ
1
0
0
0
1
Malattia Lyme
0
1
0
0
1
Meningiti batteriche e malattie invasive da Mn, Pn, Hib, listeria, leptospira
2
0
2
3
7
Meningoencefaliti virali
2
0
2
1
5
Micobatteriosi non Tubercolare
1
1
1
0
3
Mononucleosi Infettiva
6
7
3
1
17
Morbillo
1
6
0
0
7
Parassitosi intestinale e non
0
3
3
4
10
Parotite epidemica
5
7
4
7
23
Pediculosi
28
6
1
18
53
Pertosse
0
4
2
2
8
Rosolia
14
84
3
0
101
Salmonellosi non tifoidee
17
40
77
76
210
Scabbia
44
44
44
42
174
Scarlattina
72
54
7
50
183
Shighellosi
1
0
3
1
5
Sifilide
6
3
1
8
18
Tubercolosi
16
23
12
11
62
Varicella
Totale per trimestre
696
958
491
815
31
231
163
423
1381
2427
Patologia
4° Totale per
trim malattia
L’analisi delle segnalazioni pervenute per area geografica evidenzia una distribuzione per distretto leggermente
diversa dal peso della popolazione dei comuni affluenti rispetto al totale dell’Asl. Come si può vedere nei relativi
grafici a torte, il distretto di Asola, cui afferisce l’11% circa degli abitanti, ha registrato il 6,5% delle segnalazioni;
analogamente, i distretti di Mantova, Ostiglia e Viadana mostrano una percentuale di segnalazioni più bassa
rispetto alla percentuale dei loro assistiti (37,6% vs 35%, 10,9% vs 9,9% e 11,7% vs 9,8% rispettivamente), mentre
il distretto di Guidizzolo presenta due percentuali pressoché identiche (15,3% vs 15,7%). Particolare è, invece, la
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situazione di Suzzara che, a fronte di un 14% circa di assistiti, ha registrato il 23% circa del totale delle
segnalazioni.
Malattie Infettive 2008 Segnalazioni per distretto
Distretto
Asola
Guidizzolo
Mantova
Ostiglia
Suzzara
Viadana
Altro
1° Trim 2° Trim 3° Trim 4° Trim tot 2008
15
63
25
52
155
107
138
52
76
373
435
229
58
107
829
95
95
12
34
236
232
151
53
104
540
54
120
25
33
232
15
20
10
17
62
Totale Asl
953
816
235
423
2427
% POP
% MI
10%
7%
12%
16%
11%
Asola
Guidizzolo
Mantova
Ostiglia
Suzzara
15%
38%
34%
10%
11%
13%
23%
Asola
Viadana
Guidizzolo
Mantova
Ostiglia
Suzzara
Viadana
Se, dalle segnalazioni si passa al dato di incidenza si osserva la conferma del grosso impegno del distretto di
Suzzara rispetto alla patologia infettiva: si rilevano infatti 97,5 casi incidenti per 10.000 abitanti, a fronte dei 57,7
dell’Asl complessivamente. Per quanto riguarda gli altri distretti, Mantova, Guidizzolo e Ostiglia si attestano, a
grandi linee, intorno ai valori di Asl, mentre Viadana ed Asola risultano molto inferiori al dato generale: occorrerà
entrare nel dettaglio delle notifiche per verificare se i valori emersi corrispondono ad un reale dato epidemiologico o
se non rappresentano, piuttosto, una diversa puntualità e completezza nella segnalazione da parte dei sanitari delle
singole aree distrettuali.
Malattie infettive per distretto: numeri grezzi e incidenza per 10.000 abitanti
900
97,51
800
700
600
56,26
500
52,59
400
300
51,72
47,16
32,98
200
100
0
Asola
Guidizzolo
Mantova
n. malattie infettive
Ostiglia
Suzzara
Viadana
incidenza x 10.000 ab
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Per quanto attiene le patologie osservate, prima di proporre alcuni approfondimenti specifici e tralasciando le
malattie con numeri troppo piccoli per una qualche valutazione, in generale si osserva che:
- l’anno è stato caratterizzato da due epidemie di malattie esantematiche, una di varicella e l’altra di rosolia che si
sono esplicate nel corso del primo semestre, con un picco epidemico della rosolia nel secondo trimestre e una
ripresa della varicella alla fine dell’anno;
- la scarlattina è comparsa con numeri elevati, confermando una tendenziale espressione endemica;
- la pediculosi in comunità sembra rispecchiare, di fatto, il calendario dell’anno scolastico;
- i casi di diarrea infettiva sono stati sostanzialmente simili nei quattro trimestri, le tossinfezioni alimentari sono più
a carico del primo semestre mentre le salmonellosi non tifoidee si sono pressoché raddoppiate nel secondo semestre.
Analisi di alcune patologie o gruppi di esse
MORBILLO
Il morbillo rappresenta un rilevante problema di sanità pubblica; tra le patologie soggette a sorveglianza speciale, è
quella la cui vaccinazione è inserita nel calendario vaccinale dell’infanzia come raccomandata. A tale proposito, la
Regione Lombardia ha aderito, con DGR 18224 del 19.07.2004, al Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e
della rosolia congenita, che prevede, fra i principali obiettivi:
1) il conseguimento di un livello di copertura media pari al 95% per una dose di MPR, entro i primi due anni di
vita;
2) il recupero vaccinale delle coorti di nascita 1990 – 2001 con conseguimento di analoga copertura;
3) il raggiungimento di una copertura pari al 90% per la seconda dose di MPR nei bimbi di 5-6 anni, a partire dal
2007.
Alla fine del secondo semestre 2008, la campagna svolta ha evidenziato in sintesi:
- il raggiungimento del 95% per una dose di MPR per la coorte di nascita del 2006;
- il raggiungimento del 95% per una dose nelle coorti di nascita 1994-2004;
- il raggiungimento del 90% per la seconda dose di MPR nella coorte di nascita 2002.
Il grado di copertura raggiunto nelle singole coorti di età oggetto del Piano, per la prima e la seconda dose, è stato
di buon livello, ovvero, mai inferiore al 90%..
Per quanto riguarda la patologia, si osserva che, a fronte del manifestarsi di focolai di varie dimensioni nel resto
della Regione, nel primo semestre del 2008 nella ASL di Mantova sono stati segnalati 7 casi “clinicamente sospetti”
per morbillo: 3 sono stati esclusi per mancata conferma laboratoristica e solo 4 sono stati ritenuti probabili. Essi
sono così distribuiti: 3 maschi di 18 mesi, 24 e 45 anni; una femmina di 11 anni.
Per ognuna di dette segnalazioni è stata attivata l’inchiesta epidemiologica come specificamente previsto nelle note
regionali in merito, ovvero
‰ ricerca dei contatti e offerta della vaccinazione
‰ esecuzione di esami di laboratorio con ricerca degli anticorpi specifici, isolamento virale, invio dei campioni
all’Istituto Superiore di Sanità e ai laboratori locali ospedalieri e di Sanità Pubblica.
Per quanto attiene, infine, agli esiti, non è stata registrata nessuna complicanza.
ROSOLIA
Il primo semestre del 2008 è stato caratterizzato da una epidemia di rosolia, costituita da 101 casi, di cui 1 in
gennaio, 13 nel mese di marzo e la successiva esplosione, nel secondo trimestre, con 87 casi distribuiti per sesso ed
età secondo la tabella sottoriportata.
Pur non essendosi evidenziato, per la maggior parte di essi, un collegamento epidemiologico diretto, molti avevano
in comune la frequenza in università dell’Emilia Romagna o l’appartenenza a gruppi sportivi locali.
Per quanto riguarda le caratteristiche dell’epidemia, valutata sull’intero primo semestre, si osserva che:
- l’81,6% dei casi è a carico del sesso maschile;
- il range di età è compreso fra 1 e 54 anni, ma l’età modale è compresa fra 15 e 29 anni, con un picco fra i 20 e i
24 anni;
- l’epidemia, iniziata nel mese di marzo, ha mostrato una crescita continua con acme in maggio per decrescere
progressivamente nel mese di giugno;
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-
le segnalazioni sono pervenute da cinque distretti su sei, con esclusione di Asola, ma concentrate soprattutto nei
distretti di Ostiglia, Suzzara e Viadana. Considerato che i casi notificati nell’area di Guidizzolo sono limitati a
4, si osserva che l’epidemia ha coinvolto sostanzialmente la fascia del “basso mantovano” e, nello specifico, i
comuni al confine con l’Emilia Romagna;
- dei 101 casi osservati, 2 soli risultano essere stati precedentemente vaccinati, un maschio di 17 anni, che aveva
eseguito 2 dosi di MPR, e una femmina di 14 anni, che aveva eseguito una sola dose di MPR nel 1996;
- la diagnosi clinica è stata confermata con test di laboratorio in più della metà dei casi. A tale proposito si
osserva che alcuni di essi erano stati segnalati come sospetti morbillo e che, proprio la ricerca anticorpale
specifica, ha consentito l’esatta diagnosi.
Le osservazioni riportate sono meglio esemplificate in grafici riassuntivi di seguito riportati.
Casi di rosolia anno 2008
Distribuzione per sesso e fasce di età
ETA'
Maschi
00-04
3
0
3
05-09
1
0
1
10-14
0
4
4
15-19
21
6
27
20-24
42
3
45
25-29
12
1
13
30-34
3
1
4
35-39
1
1
2
40-44
0
0
0
45-49
0
1
1
50 -54
0
1
1
> 55
Totale
Femmine
Epidemia di Rosolia_ Andamento notifiche per sesso ed età
Totale
0
0
0
83
18
101
n u m e ro c a s i
Tabella 5
48
46
44
42
40
38
36
34
32
30
28
26
24
22
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Maschi
Femmine
Totale
00-04
05-09
10-14
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50 -54
> 55
classi di età
N um ero Casi
Epidemia di rosolia_Andamento dei casi in ASL rapportata ai singoli distretti
46
44
42
40
38
36
34
32
30
28
26
24
22
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Asola
Guidizzolo
Mantova
Ostiglia
Suzzara
Viadana
Totale
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
Mesi
Epidemia di rosolia_andamento segnalazioni per mese e per distretto
16
14
Asola
12
Guidizzolo
Mantova
mesi
10
Ostiglia
Suzzara
8
Viadana
6
4
2
0
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
numero casi
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Epidemia di rosolia_Andamento casi con dettaglio quindicinale
25
numero casi
20
15
10
5
0
1-15
gennaio
16-31
gennaio
1-15
febbraio
16-29
febbraio
1-15
marzo
16-31
marzo
1-15
aprile
16-30
aprile
1-15
maggio
16-31
maggio
1-15
giugno
16-30
giugno
periodo in esame
VARICELLA E SCARLATTINA
Accanto alla rosolia, l’altra epidemia presente nel 2008, e già evidenziata nelle osservazioni generali, riguarda la
varicella.
In assoluto, essa ha fatto registrare i numeri più consistenti di segnalazione di malattie infettive: un totale di 1380
casi, di cui il 50% nel primo trimestre, con un picco epidemico a cavallo fra i mesi di marzo e aprile, il 35% nel
secondo trimestre, ed il rimanente nel secondo semestre con una forte flessione nel terzo trimestre e una ripresa nel
quarto.
Sempre in tema di malattie esantematiche, si rileva che i 183 casi di scarlattina segnalati nell’anno si sono distribuiti
quasi uniformemente nei 4 trimestri, sempre con una notevole flessione nel mese di giugno, come evidenziato nel
grafico seguente.
Andamento delle segnalazioni di varicella e scarlattina
nei 4 trimestri del 2008
800
700
696
600
500
Varicella
Scarlattina
491
400
300
200
131
100
71
54
31
7
0
1° Trim
2° Trim
3° Trim
43
4°Trim
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TUBERCOLOSI
L’analisi della casistica completa di patologia tubercolare nel 2008, ha evidenziato che le notifiche sono riferibili
per il 34,6% a italiani e per il 65, 4% a persone straniere, ovvero, su tre casi di Tb, 2 si osservano in soggetti
stranieri. Per quanto riguarda il sesso, il 31% sono femmine e il 69% maschi. All’interno dei due gruppi, italiano e
straniero, le percentuali per sesso sono distribuite diversamente: negli italiani, il rapporto F:M è di quasi 2:3
(38,9% femmine e 61,1% maschi), negli stranieri tale rapporto è di 1:4 (le femmine sono il 26,5% e il 73,5% sono
maschi).
Casi di TB in Provincia di Mantova 2008 suddivisi per
italiani e stranieri, sesso e classi di età
Casi di TB in Provincia di Mantova
nel 2008 per sesso e classi di età
ETA'
Femmine
Maschi
00-04
1
0
05-09
0
0
10-14
0
0
15-19
1
0
20-24
0
5
25-29
2
4
30-34
5
4
35-39
2
5
40-44
1
3
45-49
0
2
50-54
1
2
55-59
0
2
60-64
0
1
65-69
1
0
70-74
0
3
75-79
1
1
80-84
0
3
85-89
1
1
90+
0
0
Totale
16
36
ETA'
00-04
05-09
10-14
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70-74
75-79
80-84
85-89
90+
Totale
Femmine
Italiane
Straniere
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
2
1
4
0
2
1
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
7
9
Maschi
Italiani
Stranieri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
0
4
0
4
0
5
0
3
1
1
1
1
0
2
1
0
0
0
3
0
1
0
3
0
1
0
0
0
11
25
Per quanto riguarda le età, le curve evidenziano due fasce di età maggiormente coinvolte: una centrale (20-40 anni
nei maschi e 25-39 nelle femmine) e una dopo i 70 anni a carico prevalentemente dei maschi; l’aspetto interessante
è che i casi in età giovane-adulta sono rappresentati quasi esclusivamente da stranieri e, all’interno di tale gruppo,
dagli uomini, mentre i casi ultrasettantenni sono registrati a carico di maschi italiani. A tale proposito, per quanto
riguarda i denominatori che sottendono tali popolazioni, è da sottolineare, che gli stranieri presenti in Provincia di
Mantova sono ancora prevalentemente maschi e appartengono, per lo più, alle fasce di età lavorative, e, solo in
quest’ultimo anno sono iniziati i ricongiungimenti con genitori o parenti con età più elevate.
Casi di Tubercolosi
in Provincia di Mantova
Andamento per sesso e classi di età
10
9
8
7
6
Femmine
5
Maschi
4
3
2
1
0
00-04
05-19
20-29
30-39
40-49
50-59
60-69
> 70
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MALATTIE MTS
Le Malattie Sessualmente Trasmesse osservate sono complessivamente
aumentate, sia se si considerano in modo allargato, ovvero comprendendo il
gruppo delle epatiti B, C, NANB, sia se si osservano solo tre classiche, AIDS,
blenorragia e sifilide, soprattutto per effetto della sifilide. Nella composizione
percentuale fra queste patologie, infatti, la sifilide pesa per il 56% del totale casi
2008.
Le malattie MTS sono peraltro spesso sottonotificate proprio per la loro
peculiarità e hanno, in qualche modo, risentito di un calo dell’attenzione dopo
gli anni di campagna intensiva di informazione per la prevenzione dell’AIDS,
che aveva trascinato anche una loro riduzione.
Composizione percentuale della casistica principali
MTS nel 2008 vs 2007
AIDS
BLENORRAGIA
EPATITE B C NANB
SIFILIDE
Totale
2007
1,239
1,734
2,229
3,22
2008
0,991
1,486
2,973
4,459
8,422 9,909
12
10
Sifilide
Blenorragia
Aids
MTS nel biennio 2007 – 2008
tasso per 100.000 abitanti
8
100%
90%
2007
6
80%
70%
2008
4
60%
10%
0%
2007
2008
T otale
AID S
20%
SIF ILID E
0
30%
EPAT IT E B, C ,
N AN B
40%
BLEN O R R AG IA
2
50%
Andamento di Malattie Sessualmente Trasmesse ed
epatite B,C, NANB negli anni 2007 e 2008
MALATTIE A CONTAGIO ORO-FECALE
Rispetto alla casistica generale osservata, un’attenzione particolare merita il gruppo delle malattie a
contagio oro-fecale che hanno rappresentato il 25% di tutte le notifiche e il 63% delle patologie a
segnalazione immediata. Rispetto al 2007 le segnalazioni pervenute sono aumentate del 40% con diarree
infettive quasi raddoppiate. Per quanto riguarda l’aumentata segnalazione di salmonellosi, si ritiene
importante osservare che, a partire dal terzo trimestre 2008 è stata avviata la sorveglianza attiva delle
tipizzazioni con tutti i laboratori pubblici e privati presenti sul territorio della Provincia di Mantova.
Questo aspetto potrebbe aver determinato una distorsione dell’epidemiologia di base, senza rappresentare
un effettivo aumento della patologia, ma la composizione della casistica sembra suggerire la presenza di
entrambe le componenti. L’analisi dei dati nel tempo potrà dare indicazioni in questo senso, mentre è il
caso di evidenziare, a proposito di tali patologie, un piccolo cluster di casi di Epatite A registrato nel
quarto trimestre del 2008.
Malattie a contagio oro-fecale
2007
2008
SHIGELLOSI
2
5
EPATITE A
7
8
3
9
29
57
107
189
TOSSINFEZIONI E INTOSS. ALIM.
Malattie orofecali
2008 vs 2007
DIARREA INFETTIVA
SALMONELLOSI NON TIFOIDEE
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2,50
50,00
SHIGELLOSI
45,00
2,00
40,00
35,00
1,50
GIARDIASI
Andamento malattie
trasmissibili a contagio
oro-fecale triennio
2006-2008
EPATITE A
30,00
25,00
1,00
FEBBRE
TIFOIDE
20,00
15,00
0,50
10,00
TOSSINF E
INTOSS.
ALIM .
DIARREA
INFETTIVA
5,00
0,00
0,00
2006
2007
2008
SALM ONELL
OSI NON
TIFOIDEE
Cluster di casi di Epatite A
Si è trattato di 3 casi, il primo dei quali, segnalato, agli inizi del mese di novembre, con notevole ritardo
rispetto al sospetto diagnostico, dal reparto di pediatria, a carico di un ragazzo frequentante una scuola
media dell’alto mantovano. Dall’indagine effettuata presso la famiglia non sono emersi elementi che
riportassero alla scuola quale fonte di contagio, né che la organizzazione scolastica comportasse un
aumento del rischio all’interno della comunità.
La segnalazione di un secondo caso (da parte del reparto di malattie infettive degli Spedali Civili di
Brescia), frequentante la stessa classe e a breve distanza temporale, ha suggerito un ampliamento
dell’inchiesta, su edificio scolastico e abitudini dei casi, che ha, di fatto, escluso la presenza di una fonte
alimentare comune; tuttavia è stato informato il Servizio di Igiene degli Alimenti per eventuali controlli
preventivi sulla mensa.
Contestualmente a ciò e alla effettuazione dei controlli previsti sui famigliari (ricerca Ac
specifici), previa comunicazione a genitori, autorità sanitarie locali e scolastiche, sono stati sottoposti a
vaccinazione tutti gli alunni e gli insegnanti della scuola media, nonché i famigliari che erano risultati
negativi agli esami di laboratorio specifici.
A distanza di circa 20 gg dalla prima segnalazione è pervenuta una terza notifica di epatite A a
carico della sorella del primo caso, che era risultata negativa al controllo di laboratorio per anticorpi anti
HAV ed era stata vaccinata. La registrazione di un caso con tali caratteristiche ha rinforzato la
convinzione della necessità di una segnalazione tempestiva seguita da un intervento altrettanto rapido.
Rispetto al terzo caso, la scelta è stata di procedere immediatamente a vaccinazione dei contatti
scolastici (scuola secondaria di Mantova); a distanza di mesi dalla data dell’ultima notifica, non è
pervenuta nessun’altra segnalazione.
Segnalazioni pervenute da gennaio a settembre 2009_ Prime osservazioni sui dati provvisori
Il numero assoluto delle segnalazione di malattie infettive pervenute nei primi 9 mesi del 2009 (v. tabella sotto
riportata), osservato accanto a quelli del 2007 e 2008, evidenzia, pur nella ancora parzialità dei dati, una tendenza
alla riduzione del numero totale delle segnalazioni di malattie infettive, accanto ad alcuni aspetti interessanti che
hanno caratterizzato l’anno in corso: l’aumento dei casi di diarrea infettiva e la crescita esponenziale delle
tossinfezioni alimentari, la comparsa di meningoenecefaliti virali da virus West Nile, una flessione della
tubercolosi.
Nella composizione generale della casistica, si osserva inoltre che il 62% (922 su 1489) è a carico di patologie, quali
la scarlattina (216) e la varicella (706) non soggette a vaccinazione, mentre quasi il 20% è dovuto a malattie di
origine alimentare; il 9% circa è rappresentato da parassitosi (e forme fungine) di cute ed annessi (scabbia,
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pediculosi e dermatofitosi), il 2,5% da malattie sessualmente trasmesse. Queste ultime, dopo un periodo di relativo
rallentamento, hanno presentato negli ultimi anni un trend in crescita, soprattutto per quanto riguarda Aids e sifilide.
Accanto alle patologie elencate, è d’obbligo evidenziare che uno degli aspetti più interessanti del 2009 in tema di
malattie infettive, è stata, ed è, la comparsa sulla scena mondiale, e quindi locale, della pandemia influenzale
da virus A/H1N1. L’influenza è sottoposta, peraltro, ad un sorveglianza molto diversa dalle altre sindromi
contagiose e rientra in una rete osservazionale specifica, Nazionale e Regionale, che supera il piano locale
anche se si avvale delle segnalazioni che da esso provengono. Detto flusso è tuttora in corso e
l’andamento è monitorato ogni settimana; la sintesi di esso sarà parte di un documento dedicato da
produrre dopo il primo trimestre del nuovo anno, o comunque a completamento del ciclo epidemico
influenzale primaverile.
Malattie Infettive 2007 - 2008 - settembre 2009
Aids
Amebiasi
Blenorragia
Brucellosi
Dermatofitosi
Diarrea infettiva
Encefalopatia spongiforme trasmissibile
Epatite A
Epatite B e C
Febbre Tifoide
Giardiasi
Infez. Tossinfezioni alimentari
Infezione Erpetica
Leptospirosi
Legionellosi
Malaria
Malattia da CMV
Malattia Lyme
Meningiti batteriche e m invasive Mn, Pn, Hib, listeria, leptospira, ecc
Meningoencefaliti virali
Micobatteriosi non Tubercolare
Mononucleosi Infettiva
Morbillo
Parassitosi intestinale e non
Parotite epidemica
Pediculosi
Pertosse
Rosolia
Salmonellosi non tifoidee
Scabbia
Scarlattina
Shighellosi
Sifilide
Toxoplasmosi
Tubercolosi
Varicella
2007
7
1
10
1
23
35
1
7
12
1
2
3
5
1
16
6
1
0
15
7
3
19
1
2
9
69
7
2
117
134
192
1
14
1
35
1193
2008
7
2
7
2
15
59
0
9
12
0
0
14
0
2
13
5
0
1
6
3
3
13
4
9
23
39
8
101
199
172
183
5
18
0
53
1380
sett 2009
10
0
3
0
5
71
0
9
6
3
4
48
0
2
10
7
0
0
3
5
2
18
2
4
18
24
13
3
153
104
216
3
18
1
18
706
Totale
1953
2367
1489
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Osservazioni conclusive
Valutato il quadro delle malattie infettive nel 2008, anche in riferimento al 2007, vista la loro numerosità e
tipologia nei primi 9 mesi del 2009, pur con la considerazione che alcuni aspetti vanno approfonditi da una analisi
trasversale della casistica di più anni, comparata ai dati regionali e di popolazione, ai fini della impostazione
dell’attività di prevenzione, si possono individuare alcune linee tematiche ed orientamenti.
In particolare, considerate anche le segnalazioni pervenute dal servizio veterinari, occorre:
A. continuare nell’attività vaccinale al fine di ridurre ulteriormente i casi di malattia nelle patologie per le quali
esiste la possibilità di vaccinazione, introducendo una proposta attiva di vaccini, quali antivaricella,
antipneumococcica e antimeningococcica per le categorie a rischio;
B. individuare un’offerta differenziata e mirata contro l’epatite A, da inserire nel calendario delle vaccinazioni per
l’infanzia nei bambini provenienti da zone ad alta endemia per epatite A;
C. predisporre protocolli locali di sorveglianza intorno ai casi di West Nile e Chjkungunia nonché una definizione
delle misure di controllo e identificazione delle zanzare-vettore in collegamento con il Piano di vigilanza del
Dipartimento di Prevenzione Medica, l’Istituto Zooprofilattico Provinciale e il Dipartimento Veterinario;
D. rivedere la casistica delle malattie a contagio oro-fecale, o comunque connessa con il consumo di alimenti,
definendo un percorso univoco anche al fine della costruzione di una sorta di osservatorio di tali patologie in
collaborazione con il Servizio di Igiene degli alimenti;
E. approfondire la sorveglianza in materia di Malattie Sessualmente Trasmesse anche per definire eventuali, nuove
e diverse strategie di informazione e comunicazione e creare alleanze con il privato sociale.
Tutto questo accanto alla costruzione di tavoli comuni fra Asl, Medici e Pediatri di famiglia, mondo scolastico ed
autorità locali per pianificare risposte condivise a fronte di patologie infettive nelle comunità. Inoltre, sul piano
della promozione della segnalazione delle malattie infettive, problema evidenziato dalla diversa ” tendenza alla
notifica” nelle diverse aree distrettuali dell’Asl, si prevede la possibilità di arricchire il sistema di segnalazione
attuale (Tel, fax, posta) con l’invio in formato elettronico in area web dedicata.
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Malattie Infettive _contesto 2009
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