9 slides - corsi di storia del diritto
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Storia del diri+o medievale e moderno Moderno 9 Carta francese del 1814 • “Carta” (Charte) e non “cos<tuzione” perché il termine cos<tuzione troppo legato alla Rivoluzione • Carta 1814 testo breve, o+riato (octroyé), flessibile • Monarchia cos<tuzionale pura (Re esclusivo <tolare della funzione esecu<va, cui spe+ava la nomina e la revoca dei ministri) • Parlamento bicamerale: ü Camera dei deputa<, ele+a a suffragio censitario ü Camera dei Pari, di nomina regia (segue) • Monopolio regio dell’inizia<va legisla<va • Potere di scioglimento della Camera dei deputa< • Potestà norma<ve al Re: emanazione di ordinanze [decre< legge] “per la sicurezza dello Stato” (art. 14) • Timido avvio verso il parlamentarismo • Crisi con Carlo X per la sua interpretazione autoritaria della Carta – emanazione di ordinanze nel 1830 • Rivoluzione di Luglio e nuovo re Luigi Filippo d’Orléans Carta 1830 • Testo reda+o dalle Camere che assunsero una funzione cos<tuente • Intese rafforzare il cara+ere liberale a+raverso una più precisa definizione delle preroga<ve regie e la garanzia dei diriZ dei ci+adini • Il preambolo fu abolito • il sovrano denominato “re dei Francesi” • la religione ca+olica non fu più religione di Stato ma la “religione professata della maggioranza dei Francesi” (art. 6), (segue) • fu ristabilita la bandiera tricolore (art. 67) • i regolamen< (règlements) e i decre< (ordonnances) regi avrebbero potuto dare esecuzione alle leggi “senza poter mai né sospendere le leggi stesse, né dispensare dalla loro esecuzione” (art. 13). • Il Re perse il monopolio dell’inizia<va legisla<va (art. 15) e la nomina del presidente della Camera (art. 37). Modelli cos<tuzionali Restaurazione • Nel corso della Restaurazione in Italia, il problema cos<tuzionale fu posto in par<colare evidenza dai liberali che non acce+avano più gli ordinamen< d’Ancien Régime. I modelli cos<tuzionali furono essenzialmente: a) le Carte francesi del 1814 e 1830 b) la Cos<tuzione di Cadice 1812 c) la Cos<tuzione belga del 1831 Statuto Alber<no (1848) • cos6tuzione o9riata • cos6tuzione breve, flessibile • monarchia cos6tuzionale pura (si parlamentarizza con l’affermazione del governo, del pres. del cons., della fiducia parlamentare. Ruolo sempre più simbolico del Re) (Segue) • u<lizzazione del termine “cos<tuzione” appare inopportuna perché legata alla Rivoluzione francese • termine “statuto” si ricollegava alle fon< tradizionali medievali – come i Decreta seu Statuta di Amedeo VIII • Mancanza di una disciplina della procedura di revisione cos<tuzionale. • Definizione dello statuto quale “legge fondamentale perpetua ed irrevocabile” nel preambolo, avrebbe potuto far considerare il testo come “assolutamente rigido”, ossia non modificabile in alcun modo. Testo flessibile • A prevalere fu l’interpretazione che considerò non modificabile solo l’a+o unilaterale del sovrano della concessione dello Statuto • Testo flessibile Parlamento Parlamento bicamerale, composto dal Senato, di nomina regia e vitalizia, e dalla Camera dei deputa<, eleZva. Lo Statuto non disciplinava in alcun modo il sistema ele+orale. • Sistema di suffragio censitario. Il diri+o di voto fu progressivamente esteso fino alla concessione del suffragio universale maschile nel 1918 • • • • Esecu<vo • Potere esecu<vo (art. 5) <tolare esclusivamente il Re: “al Re solo appar<ene il potere esecu<vo” • Ministri per l’art. 65 (“il Re nomina e revoca i suoi Ministri”) erano liberamente nomina< e revoca< dal Re, senza alcun intervento del Parlamento • Mancava l’is<tuto della fiducia parlamentare • Art. 67 – “i Ministri sono responsabili” – non specifica l’autorità nei confron< della quale si esercita la responsabilità Responsabiltà dei ministri • combinato disposto ar+. 5, 65 e 67 i Ministri sarebbero sta< responsabili di fronte al Re • totale mancanza di una disciplina del “governo” (lo Statuto u<lizza specificamente il termine “governo” solo all’art. 59 e all’art. 67, 2 co. senza definirne composizione, cara+eris<che, né funzioni) • Parlamentarizzazione rapida dello Statuto • Emerge la figura del Presidente del consiglio Evoluzione: tappe • Nel 1882 avvento della Sinistra al potere • Crisi fine secolo : Torniamo allo Statuto di Sidney Sonnino • Epoca gioliZana • Fascismo “parlamentare” dal 1922 al 1924 • Regime fascista dal 1925 al 1943 Affermazione del regime fascista • Le elezioni del 1924, svoltesi con la nuova legge ele+orale (legge Acerbo) videro il ne+o successo del “listone” fascista • omicidio Ma+eoZ (10 giugno 1924) • “Aven<no” dei deputa< opposizione • 9 novembre 1926 dichiara< decadu< tuZ i deputa< d’opposizione. Leggi fascis<ssime • ampliare le funzioni e l’autonomia dell’esecu6vo. Legge 24 dicembre 1925, esecu<vo so+ra+o alla responsabilità parlamentare e si a+ribuiva al Primo Ministro un potere di direzione del governo. • Legge 31 gennaio 1926 a+ribuiva rilevan< potestà norma<ve al governo ampliamento del potere regolamentare e possibilità di emanare decre< legge, conver<bili in legge entro due anni • Parlamento veniva esautorato Tribunale speciale • Giurisdizione speciale per i rea6 poli6ci. Legge 25 novembre 1926 is<tuì il “Tribunale speciale per la difesa dello Stato”, competente sul giudizio dei rea< poli<ci, ripris<nò la pena di morte per alcuni rea< Apogeo del regime • “Carta del lavoro” del 21 aprile 1927 e dalla Legge 5 febbraio 1934 • trasformazione della Camera dei deputa< in “Camera dei Fasci e delle Corporazioni”, con la Legge 19 gennaio 1939. • legislazione razziale del 1938 Caduta del regime • 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo ado+ò l’ordine del giorno Grandi di sfiducia nei confron< del Capo del governo. Vi+orio Emanuele III -‐ in base alle preroga<ve statutarie che formalmente aveva sempre conservato (ex art. 65) -‐ revocò il mandato a Mussolini e incaricò Pietro Badoglio di formare il nuovo governo. Mussolini, nelle zone occupate dalle forze tedesche, fondò nel se+embre 1943 la Repubblica Sociale Italiana. RSI e transizione • • • • Repubblica Sociale Transizione 1945-‐1947 Referendum is<tuzionale Cos<tuente