Occhio 5/2006 - Occhioparlante.it

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N. 6/2006 Anno VI - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - 70% - DCB Taranto Transiti) - 1
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...ATTUALITA’ Rossana Di Bello torna a vita privata SOCIETA’ Prelibatezze pasquali IN VIAGGIO Napoli CULTURA Benvenuta Primavera...
S O M M A R I O
S
4 - ATTUALITA’
- Rossana Di Bello torna a vita privata
- Berlusconi-Prodi: a muso duro
6 - AL MURO
10 - SOCIETA’
Prelibatezze pasquali
12 - IN VIAGGIO
Napoli
17 - CULTURA
Benvenuta Primavera
N. 6/2006 Anno VI - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - 70% - DCB Taranto Transiti) - 1
19 - CURIOSANDO
20 - FLASH Notizie in breve
23 - L’OROSCOPO DI PICIUS
- I SANTI
SO
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...ATTUALITA’ Rossana Di Bello torna a vita privata SOCIETA’ Prelibatezze pasquali IN VIAGGIO Napoli CULTURA Benvenuta Primavera...
L’OCCHIO PARLANTE
6/2006
Quindicinale di attualità e informazione
Reg. Trib. Taranto n. 568/2000
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Alessandra Carpino
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Editoriale
iamo quasi arrivati alle tanto attese elezioni politiche
2006.
Nella campagna elettorale che si sta svolgendo, a dire il
vero, non è che sia stato molto chiarito il programma da
parte di chi vorrebbe sostituire l’attuale governo, ma si
è fatta solo molta confusione.
Chi è ancora in carica, invece, pur cercando di fare il
proprio dovere e cioè presentare il rendiconto di quanto
effettuato nei cinque anni, ha esasperato un po’ troppo i
toni, scatenando quasi una paura da comunisti. Daccordo
che magari qualcosa di vero c’è, ma si potrebbe tranquillamente fare in maniera diversa.
A dire la nostra sui candidati premier, restiamo dell’idea
che, in questo momento, l’unico che può reggere le sorti
del Centrodestra è ancora Silvio Berlusconi. Per quanto
riguarda il Centrosinistra, invece, non siamo mai stati
daccordo sulla candidatura di Romano Prodi. Sarebbe
stata più indicata la candidatura dell’attuale Presidente
dei DS, o, ancor di più, quella dell’attuale Sindaco di
Roma Walter Veltroni.
Ma forse Walter Veltroni non è poi così “malleabile” come
vorrebbe la sinistra, ed allora... questa sinistra non ci
piace!
E che dire poi delle regole per i confronti televisivi. Nel
confronto Berlusconi-Prodi abbiamo dovuto ascoltare
monologhi pieni di numeri da parte dell’attuale Presidente
del Consiglio e solo parole senza senso dall’altra parte,
parole che si sono rivelate solo perdita di tempo, tempo
che poteva essere utilizzato per spiegare cosa e soprattutto
come il Centrosinistra, con il suo pseudo-leader, vorrebbe
fare qualcosa di diverso da quello che ha fatto il Centrodestra.
La chiarezza non è mai stata il pezzo forte del “professore”,
così come viene chiamato Romano Prodi.
L’ultima parola, comunque, spetterà agli elettori, che
decideranno se far continuare il lavoro iniziato dal governo
Berlusconi, oppure se far governare (ad oggi non si è
ancora capito bene come...) un eventuale governo Prodi.
Per precisare che quello che diciamo non è campagna
elettorale per il Centrodestra, ripetiamo ancora una volta
che è Prodi che non ci piace ed avremmo preferito Veltroni.
Parlando poi del nostro territorio, probabilmente non
avremo molti tarantini fra gli eletti alle politiche e, ci
rammarica dirlo (ma per coerenza lo facciamo), escludendo
il bel sorriso di Anna Rita Lemma e i begli occhi di
Donatella Duranti (se dovessero essere elette), saremo
quasi certamente rappresentati, per quanto riguarda il
Centrosinistra, da chi non ci piace.
L’avevamo già detto in un’altra occasione l’anno scorso,
ma siccome non siamo noi che decidiamo i candidati,
eccoci serviti.
Secondo noi c’era qualcuno che poteva rappresentare
meglio il nostro territorio.
Speriamo di sbagliarci!
Per il Centrodestra, no comment!
Concludiamo esprimendo la grandissima delusione per
quanto accaduto al Comune di Taranto e, se la legge lo
consente, si dovrebbero chiedere i danni ai responsabili,
da pagare in euro più che penalmente!
TARANTO
perde il suo Sindaco.
Rossana Di Bello torna a vita privata.
T
empo scaduto.
È accaduto ciò che si era certi
accadesse. Alla poltrona di Palazzo
di Città Rossana di Bello non è più tornata.
Ora su quella poltrona siede il Commissario
straordinario Tommaso Blonda che avrà
nelle sue mani le redini del Comune di
Taranto fino alla primavera del 2007 (salvo
decreti straordinari), prima occasione per
nuove elezioni amministrative. E per la
città si è già aperta una profonda ferita che
vedremo come, quando, e se verrà rimarginata.
È stato un brutto colpo per Taranto, in un
momento già di per sé difficile, colmo di
conti, debiti e calcoli numerici da far girare
la testa. In un momento in cui è impresa
ardua, se non impossibile, scorgere una
luce all’orizzonte, sforzarsi di vedere o
solo annusare la possibilità di una ripresa,
una rivincita, una risalita della città. E le
dimissioni del Sindaco Rossana di Bello
hanno dato il colpo di grazia.
La notizia della decisione di lasciare la
guida della città, e contemporaneamente
uscire dalle fila della politica, ha scosso
tutti come un violento terremoto. Rimbalzata su tutti i muri della città, su tutte le
pareti di casa, per strada, nei bar, nelle
edicole: l’eco profonda mista a rimbombo
ha invaso ogni angolo, è giunta perfino in
quegli angoli muti e sordi, dai quali non
ci si sarebbe mai aspettati neanche una
parola.
Un sabato pomeriggio, quello del 25 Febbraio, che ha dato l’inizio ad una tregua
di 20 giorni, tempo limite per ritirare le
dimissioni. Che si è capito (e tutti lo hanno
capito) non sarebbero mai state ritirate.
Così come quasi tutti non si sono lasciati
convincere dalle parole con le quali, nella
prima lettera inviata alla stampa, Rossana
Di Bello ha motivato la sua decisione. A
gravare era infatti, come si legge, il peso
della condanna per abuso e falso inflittale
a seguito dell’affidamento alla società
Termomeccanica della gestione dell’ince4 L’Occhio parlante
neritore dei rifiuti cittadino, risalente al
2000. Ma quell’ombra di sospetto sul suo
operato ipotizzabile da parte della cittadinanza che avrebbe impedito al Sindaco di
continuare a governare la città è parsa
subito una motivazione poco convincente,
inefficace. E tutti si sono messi in allarme
leggendo che la condanna non era frutto
di nessun complotto politico, né tanto meno
della sinistra. Parole esplicite, chiare, nette,
pesanti come massi, ferme. Di qui a capire
che le dimissioni non hanno le loro radici
nella condanna, ma che vi possano essere
altre possibili spiegazioni, il passo è stato
breve. Tanto breve che tutti sono riusciti
a compierlo.
La cittadinanza ha cominciato da subito
con gli atti di “solidarietà”, raccolta firme
e quant’altro, nella speranza che il Sindaco
potesse ritornare sui suoi passi. E dall’altra
parte sono cominciate a pervenire le risposte del mondo politico, dell’uno e dell’altro
schieramento. E proprio attraverso le comunicazioni da parte dei partiti del centrodestra il quadro si è venuto sempre più
delineando, apparendo a volte più chiaro,
a volte più intricato, confermando o meno
le ipotesi di ognuno.
Nella stessa sera, la vicinanza degli Assessori e dei Capigruppo di maggioranza è
stata ribadita mediante un comunicato
stampa, dove si legge della fiducia nei
confronti dell’operato del Sindaco e della
serenità con la quale reagiscono di fronte
alla condanna, nell’amara consapevolezza
dei risvolti negativi a cui andrà incontro
la città. E se ancora qui è possibile notare
una linea di continuità con le motivazioni
espresse da Rossana Di Bello, quindi esclusivamente ricondotte alla questione giudiziaria, diverso è il tono della lettera del
Capogruppo del Partito dei Moderati, Mimmo Nevoli. Lettera che perentoriamente si
apre con la certezza che il Sindaco non
tornerà sui suoi passi, che ben vengano
gli atti di solidarietà, ma non sarà possibile
far recedere il Sindaco dalla sua decisione.
Inutili pertanto e inadatte le richieste al
Sindaco di un senso di responsabilità verso
la città, come si legge sempre nella lettera.
Quel bene per la città che per anni è stato
sulla bocca di tanti ora può essere sotterrato, non è qui il punto. Si è agito per sei
anni per il bene della città, ora basta. E
allora? Significa che vi è altro che bolle
in pentola?
Una prima risposta ci viene già dalle ultime
righe della lettera di Mimmo Nevoli, laddove esplicitamente si dichiara che le motivazioni della decisione di lasciare sono
da ricercarsi nel sentimento di estraneità
da tutto il mondo che la circondava. L’attenzione viene dunque riportata alla seconda e più grave decisione di Rossana Di
Bello, quella di ritenere conclusa la sua
esperienza politica, oltre che quella da
Primo cittadino. E al di là di ogni preferenza politica, simpatia, sentimento, inte-
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resse, è innegabile agli occhi di chi ha
avuto modo di conoscere o solo intuire
l’essenza e la sostanza dell’ex Sindaco di
Taranto, quanto profondamente significativa sia la decisione di abbandonare la
politica. Fosse stata presa da un altro personaggio politico, non avrebbe avuto lo
stesso significato, né lo stesso valore, né
gli stessi effetti, né avrebbe scatenato le
medesime reazioni. Infine, ancora nella
lettera in questione, leggiamo che Rossana
ha capito che da sola non avrebbe potuto
più fare tutto ciò.
Ulteriore conferma che la sentenza ha poco
a che fare con le dimissioni del Sindaco.
Conferma rafforzata per l’ennesima volta
dalla frase con cui si chiude il documento,
in cui si parla di una “svolta” che si sarebbe
voluto imporre anche alla politica attraverso il Partito dei Moderati. Ecco che allora
il quadro si chiarifica e al tempo stesso si
complica, perché entrano in gioco altre
forze, perché prendono la parola altre realtà.
Insomma un mare che solo in superficie è
calmo, ma che ha nelle sue profondità
correnti vorticose che si agitano l’una
contro l’altra.
E la sorte del Partito dei Moderati, fondato
da Rossana Di Bello e inaugurato nel Luglio 2005, non ha tardato a rivelarsi. Il 6
Marzo si è sciolto, perché senza il suo
presidente e socio fondatore non aveva più
motivo di esistere.
Gli Assessori e i Consiglieri comunali che
vi avevano aderito hanno fatto marcia
indietro, rientrando a far parte di Forza
Italia, nell’intenzione di perpetuare la loro
attività politica, e candidando Umberto
Ingrosso alla Camera. Il quale Umberto
Ingrosso aveva precedentemente rassegnato la sua delega nelle mani del Sindaco
dimissionario, cercando di dare risposta
agli interrogativi da cui era assillato, in
particolare, come si legge nella sua lettera,
sapere chi e perché ha voluto porre fine
al cammino di Rossana Di Bello. Diviene
dunque lecito pensare che al di là della
vicenda giudiziaria, siano le acque della
politica ad essersi mosse per prime? O
quanto meno che ci sia stato un movimento
simultaneo? O la concomitanza di sentenza,
dimissioni, elezioni politiche, candidature,
movimenti politici sia stata il frutto di una
pura coincidenza dovute ad inspiegabili
L’Occhio parlante 5
congiunzioni astrali? Forse soltanto il tempo saprà darci una risposta.
Almeno si spera.
Il retroscena politico, i movimenti, le agitazioni interne ai partiti non hanno fatto
altro che alzare polvere che a volte ha
accecato, altre volte è stata soffiata via
facilmente. Impossibile negare che il sapore
che ha acquisito sin da subito la vicenda
delle dimissioni di Rossana Di Bello è
stato prettamente politico. Una corsa alla
solidarietà, agli attacchi, soprattutto da
parte di chi era stato abituato ad opere di
adulazione. Ed è estremamente facile ridursi a scagliare rimproveri, aggressioni
e polemiche, una volta che di fronte si ha
la poltrona del Sindaco di Taranto vuota.
Ad emergere è stata in particolar modo la
frattura all’interno della coalizione che ha
sempre sostenuto l’operato dell’ex Sindaco
di Taranto. E a dire il vero, al fiuto di molti
non è mai parsa rosea e serena la situazione
all’interno della maggioranza. Lo strappo
all’interno dell’Udc è stato indice di tale
disequilibrio, a partire dalla presa di posizione del Vicesegretario del partito Maddalena Bianchi, la quale chiedeva a tutti
gli Assessori di rimettere la delega asses-
sorile nelle mani del Sindaco. Così non è
stato. O meglio, lo è stato solo in parte,
visto che gli Assessori Clara Funiciello,
Emma Scarfato, Francesco Delibero e
Michele Tucci sono rimasti fermi sulla
decisione di non dimettersi.
Ancora risvolti politici li ha avuti la visita
di Gianfranco Fini, Vicepremier e Presidente nazionale di An, nell’ambito della
quale si è pensato ad una eventuale proposta di far rientrare Rossana Di Bello nel
cammino intrapreso nel centrodestra, nell’alone di un probabile incarico ad un
livello più alto di responsabilità. Tutto
smentito. Così come l’incontro con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
non è mai avvenuto. Cadute pertanto tutte
le ipotesi che erano state avanzate circa
una nomina regionale, nazionale per la
donna Di Bello.
Il quadro si è chiuso, Rossana Di Bello
non ha ritirato le sue dimissioni, è tornata
a vita privata, ringraziando un’ultima volta
tutti coloro che l’hanno sostenuta, e lasciando intendere nella lettera del giorno
successivo allo scadere dei termini entro
i quali ritirare le dimissioni che il perché
di tutto questo non risiede soltanto nella
sentenza. Viene preso in considerazione il
periodo storico, il momento politico, un
clima già duro aggravato - si legge - dalle
imminenti elezioni per di più con il sistema
proporzionale. E subito dopo si apre l’augurio di una riflessione per migliorare il
sistema delle autonomie locali troppo fragile e troppo poco protetto dalle leggi.
Quei sentori, gli indizi, i sospetti che fin
dall’inizio avevano preso il posto di una
semplice motivazione legata alla vicenda
giudiziaria hanno trovato un’aderente approvazione, sono stati convalidati dalle
stesse parole di Rossana Di Bello. Passerà
ancora del tempo prima che la situazione
possa avere un aspetto limpido, ed è anzi
probabile che alcune forme di tale intricata
vicenda possano rimanere nascoste, incomprensibili, irrisolvibili.
L’ex Sindaco di Taranto ha lasciato la guida
della città, ha abbandonato la politica e lo
ha fatto, come lei stessa dice nella lettera,
nel momento in cui ha visto perdere i sentimenti e i moti dell’animo che l’avevano
sempre accompagnata nel suo cammino:
passione, amore e un pizzico d’ingenuità.
Ingenuità che ha forse mostrato l’altra sua
faccia. (Roberta Poggi)
“Al muro” è una novità de L’Occhio parlante 2006. Un personaggio pubblico che ha fatto qualcosa di negativo o di poco
chiaro, verrà messo “al muro” con una motivazione. Il personaggio potrà poi replicare, oppure ci potrà essere qualcuno che aggiunge
altre motivazioni per confermare la sua posizione “al muro”. E’ chiaramente un gioco, ma può essere divertente... In questo numero
“al muro” va Rossana Di Bello, ex Sindaco del Comune di Taranto, “per aver dato le dimissioni da Sindaco, dopo appena nove mesi
dalla rielezione (essendo stata già Primo Cittadino nei cinque anni precedenti), non spiegando le motivazioni reali. Le dimissioni
sarebbero giustificabili solamente in caso di problemi gravi strettamente personali (fisiche o familiari), ma siccome così (fortunatamente)
non è, si rivelano una gravissima mancanza di rispetto nei confronti di chi ha creduto in lei, rieleggendola. Il resto sono chiacchiere”.
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A muso duro
Silvio Berlusconi - Romano Prodi
E
lezioni politiche 2006.
Campagna elettorale sicuramente strana, dovuta
al fatto che, con la nuova legge elettorale si voterà
solamente per il partito e non si esprimerà alcuna preferenza.
A questo punto dovrebbe essere importante la presentazione
dei programmi delle coalizioni,con poco riferimento agli
uomini, facendo quindi comprendere, o tentando di far
comprendere, agli elettori, quale Italia si avrà con al
governo la coalizione di Centrodestra o con quella di
Centrosinistra.
Sembrerebbe a questo punto la migliore soluzione per
eliminare poi, all’interno dei vari partiti, spostamenti di
qua o di là ma, purtroppo, non crediamo che questo modo
di votare sia proprio qualcosa di perfetto.
Sicuramente potrà e dovrà essere perfezionato il meccanismo.
Il Centrosinistra, dopo aver effettuato le “primarie” (scelta
del candidato Presidente del Consiglio), si presenta con
Romano Prodi come leader.
A dire il vero sembra che siano altri a dirigere la “baracca”,
ma il “professore” è convinto di riuscire a tenere le redini
di questa coalizione che non dà l’impressione di essere
daccordo sul programma presentato, soprattutto per quanto
riguarda la maniera di gestire le opere pubbliche, le tasse
e, nota dolente, la politica estera.
Il Centrodestra, invece, dà l’impressione di andare a
8 L’Occhio parlante
“primarie” direttamente il 9 e 10 Aprile, presentando
“apparentemente” tre candidati premier, cioè Silvio Berlusconi (Forza Italia), Pierferdinando Casini (UDC) e
Gianfranco Fini (AN).
In effetti sarà comunque il “Cavaliere” il vero candidato
premier, però, questa personalizzazione del voto al partito
con il nome del proprio “capo”, può servire a misurare le
forze in campo e a dimostrare in maniera più chiara il
numero dei consensi all’uno o all’altro.
A questo punto sembrerebbe quasi cadere il principio con
il quale sono state eliminate le preferenze, perchè alla fine
ci si ritrova a dover scegliere tra uno o l’altro o l’altro
ancora, rafforzando il consenso personale, più che al partito
e alla sua ideologia.
Comunque vedremo...
Un fatto davvero negativo è stato l’imporre delle regole
assurde per quanto riguarda la presenza televisiva dei
leader o comunque di rappresentanti dell’una o dell’altra
coalizione, per consentire loro di esporre i programmi per
i prossimi cinque anni. Il confronto tra Silvio Berlusconi
e Romano Prodi, ad esempio, è stato noioso, e lo stesso
dicasi degli altri confronti tra i vari rappresentanti di
coalizione.
La campagna elettorale dovrebbe essere svolta in maniera
semplice: chi ha governato dovrebbe rendicontare il proprio
operato spiegando come si intenderebbe (in caso di rielezione) proseguire il lavoro iniziato; chi vorrebbe sostituire
chi ha governato, dovrebbe esporre il proprio programma,
differente e alternativo, in maniera chiara e comprensibile
a tutti, ed evitare di dire sempre le solite cose tipo “siamo
rovinati”... “è stato un disastro”... “non si riesce ad andare
avanti”... ecc. ecc.
Per concludere, un invito ai due leader: basta con il
confronto “ a muso duro”! (AR)
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Le prelibatezze tipiche pasquali
nella tradizione di un territorio
L
a Pasqua vive, a prescindere dal suo altissimo
significato religioso, nello spirito dei popoli in
virtù della forza di una tradizione che si rinnova
annualmente.
Tradizioni e usanze che hanno subìto profonde trasformazioni ambientandosi allo spirito delle diverse genti, ma
che segnano sempre un inzio di un ciclo stagionale, il
ritorno della primavera, il rinascere e il rifiorire dei prodotti
della terra, una resurrezione in cui si cerca di far rinascere
la gioia dell’amore e dell’amicizia.
Usanze varie che meriterebbero di riacquistare un posto
di primo piano e che a volte sembrano destinate a subire
un’evoluzione ed un progresso che semplifica, concretizza
e materializza.
La parola Pasqua deriva dall’Ebraico “pesach” o “Passak”
che significa passaggio e celebra la fuga degli Ebrei verso
la Terra Promessa, guidati da Mosè.
Per i Cristiani invece ricorda la Passione e Resurrezione
di Gesù Cristo che nell’ultima cena spezzò il pane e lo
divise agli Apostoli in segno di sacrificio per l’umanità;
ecco perché questo periodo conferisce al cibo un valore
particolare rispetto ad altri.
Un ruolo importante svolgono i dolci tradizionali modellati
secondo forme e figure di una valenza simbolica molto
forte. Della Settimana Santa si incomincia a parlare subito
dopo il Natale quando nelle scuole, nelle parrocchie ci si
prepara al meglio a questo evento.
Così si espongono nelle case e nei negozi
le processioni in terracotta, si acquistano
libri e giornali che raccontano della storia
e delle tradizioni di questo periodo, si
ricercano le ricette dei piatti tipici pasquali.
Ecco che all’apprestarsi della Domenica
delle Palme le vetrine dei negozi si abbelliscono di uova di cioccolato, infiocchettate e rivestite
con carte coloratissime. L’origine di regalare le uova risale
ai Persiani, i quali all’inizio della
primavera usavano regalarne uno di
gallina agli amici in segno di augurio; nell’uovo gli antichi ritrovavano il senso della rinascita, della
vita che si rinnova. Successivamente
si è introdotta l’usanza dell’uovo
con la sorpresa, tanto per quello
preconfezionato che per quello che
i maestri pasticcieri realizzano, su
richiesta dei più esigenti, con i più svariati tipi di cioccolato,
decorati con elaborati che oseremmo definire artistici.
Lo stesso dicasi per l’agnello che tanto nella Pasqua
Cristiana quanto in quella Ebaica è un piatto immancabile.
Quanto a quello dolce è abitudine attenersi alle usanze
10 L’Occhio parlante
locali e tradizionali; la pecorella
di pasta reale la cui posa è un
classico, sdraiata su un fianco con
una banderuola rossa sul dorso,
richiama quella che nell’iconografia
sacra è in mano a San Giovanni.
Tra le delizie gastronomiche pasquali posto di rilievo
assume la colomba, il dolce tipico che caratterizza la
Pasqua. La sua origine è legata a diverse leggende, ma la
nascita è relativamente recente, l’idea di prodotto di massa
risale ai primi del ‘900. Gli ingredienti, che in origine
erano molto semplici, si sono
arricchiti nel corso degli anni.
Molto simile al panettone, la
colomba si differenzia per
l’aggiunta di una glassa mandorlata e naturalmente per la
forma. Oltre all’aggiunta di
canditi o uvetta, l’ingegno dei
produttori e dei pasticceri ha pensato di farcirla con
cioccolato, creme e marmellate. Questo dolce, che è solito
chiudere il pranzo pasquale, ha un valore simbolico di
pace ed amore; infatti la Bibbia parla di una colomba con
un ramoscello di ulivo nel becco che tornò a Noè dopo il
diluvio universale, per testimoniare la riconciliazione fra
Dio e il suo popolo.
Emblema della pasticceria tipica meridionale è la pastiera
a base di grano, latte, zucchero, ricotta, uova, farina,
essenze di fiori d’arancio. Questi sette ingredienti, racconta
una leggenda, pare fossero stati offerti da sette fanciulle
alla Sirena Partenope: la farina ed il grano come frutti
della terra, le uova a rappresentare la cellula che si rinnova,
la ricotta e il latte in omaggio ai pastori, i fiori d’arancio
e lo zucchero quale profumo e dolcezza della primavera.
Nella tradizione più specificatamente locale troviamo la
scarcella, dolce tipico pugliese, realizzata di un impasto
molto semplice, del tipo pasta frolla, al cui centro viene
posto uno o più uova di gallina, colorata da confettini
multicolore. Questo dolce, realizzato nelle forme più
disparate, nasce dall’idea che oltre ad essere mangiato
debba anche significare. È un’usanza diffusissima prepararlo soprattutto nelle nostre case, per la gioia non solo
dei più piccoli che ne riceveranno uno personalizzato,
magari col proprio nome, ma anche dei più grandi che in
esso ne rivivono i ricordi e ne assaporano il gusto. Dello
stesso impasto sono realizzati i taralli, simboleggianti la
corona di spine posta sul capo di Cristo, che accompagnano
le dolci colazioni pasquali.
Uova colorate, colombe, taralli e scarcelle contribuiscono
senza dubbio a rendere speciale il pranzo pasquale fra
parenti e amici, in un’atmosfera di calda intimità tra
tradizione e poesia. (Lucia Basile)
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Passeggiando a
NAPOLI
Da Piazza del Plebiscito
al Maschio Angioino,
passando
per il Teatro San Carlo
V
edi Napoli e poi muori dice un ormai famoso
detto, a testimoniare quella che è la bellezza e
l’unicità di questa città, l’antica Partenope fenicia
che diede i natali a Neapolis (la “Città Nuova” fondata da
un gruppo di coloni cumani). Come scoprire ed ammirare
i tesori partenopei se non attraverso una passeggiata tra i
più celebri e celebrati monumenti e luoghi cittadini? Come
conoscere meglio il capoluogo campano se non attraverso
un viaggio che altro non è che una cavalcata attraverso la
sua storia, la sua arte, la sua cultura?
Il nostro itinerario nella città di Napoli parte dal suo centro
monumentale e, più precisamente, da Piazza del Plebiscito,
salotto elegante e fulcro della rinascita di una metropoli
che vuole proporsi come nuova capitale di un Mezzogiorno
europeo moderno. Stiamo parlando di una delle più armoniose e imponenti piazze al mondo, con il suo grande
spazio, che un tempo ospitava le cerimonie ufficiali e le
parate militari, che sembra aver ritrovato la sua antica
funzione di luogo di feste e celebrazioni, da quando un
sapiente intervento di restauro le ha restituito il suo antico
aspetto. L’immersione in questo luogo non può che renderne
magica l’atmosfera: è uno spazio che abbaglia per bellezza
e che suscita silenzi contemplativi, circondato dalla simmetrica e solenne perfezione dagli edifici. Quattro autorevoli poli la osservano da tempo immemore: si fronteggiano
il Palazzo Reale e la Chiesa di S. Francesco sull’asse
principale, il Palazzo della Prefettura e il settecentesco
Palazzo Salerno, sull’asse trasversale. Al suo centro si
ergono le due statue equestri di Carlo III di Borbone, opera
di Antonio Canova, e di Fernando I, opera di Antonio Calì.
Da Piazza Plebiscito, nel cuore della città storica antica,
si sviluppa il centro della zona commerciale e amministrativa di Napoli, con intrecci e sovrapposizioni inestricabili
di differenti epoche ed esperienze architettoniche, tutte da
vedere. La Chiesa di San Francesco di Paola si trova al
centro del grande colonnato neoclassico a semiellisse
(ideato da Leopoldo Laperuta), che fronteggia ad ovest il
Largo del Palazzo, nome originario di Piazza del Plebiscito.
La grandiosa Basilica è stata fatta erigere nel 1817 da
Ferdinando I, dopo aver cacciato i francesi e riacquistato
il trono napoletano, sulla base del progetto dell’architetto
luganese Pietro Bianchi. Si tratta di un edificio a pianta
12 L’Occhio parlante
circolare con cappelle radiali, a chiara imitazione del
Pantheon di Roma, sormontato da una cupola imponente
decorata a rosoni di pietra. Inserita perfettamente nel
colonnato dorico, S. Francesco mostra decorazioni plastiche
e pittoriche quasi tutte di gusto neo-classico; solo l’altare
maggiore si differenzia, poiché è il risultato della ricomposizione di quello secentesco che si trovava nella Chiesa
dei Santi Apostoli, con preziosi materiali quali marmi
policromi e lapislazzuli. L’interno è di grandi dimensioni,
ricco di decorazioni dei marmi, di stucchi, ghirlande, che
producono un marcato effetto di rigore neo-classico e di
calcolata freddezza.
Uscendo la vista della Piazza è impareggiabile, con immediate, ai lati della Chiesa, le due statue equestri a farle da
eterni anfitrioni. A fronteggiare la Basilica c’è il meraviglioso Palazzo Reale. La sua costruzione fu iniziata nel
1600, su progetto di Domenico Fontana, per volere del
Viceré di Napoli Fernandez Ruiz de Castro, nominato da
Filippo III di Spagna. I lavori continuarono per secoli e
terminarono solo nel 1843, per opera di Gaetano Genovese.
Danneggiata dai bombardamenti del 1943, la Reggia ha
successivamente subito importanti restauri. La facciata
conserva, però, le statue dei sovrani di Napoli. Pregevoli
sono i giardini al fianco del Palazzo, fra i quali il “piccolo
giardino”, costruito nella metà del XIX sec., ricco di piante
esotiche; qui vicino si possono apprezzare le scuderie di
pietra chiara, mentre nella rimessa delle carrozze sono
spesso organizzate esposizioni temporanee. Per visitare i
preziosi interni si accede al Museo degli Appartamenti
Reali, 30 sale che hanno conservato decorazioni, arredi e
oggetti originali, di straordinaria bellezza. Attraverso il
monumentale Scalone d’Onore a doppia rampa con ricca
balaustrata e volta a padiglione (tra i più belli d’Europa)
si arriva all’antica residenza dei Borboni. La Sala del
Trono è una delle stanze più importanti: al muro sono
appesi i ritratti dei sovrani, ed il baldacchino risale al
XVIII sec. Nell’Appartamento delle Feste ha sede la
Biblioteca nazionale, creata nel 1919 su suggerimento di
Benedetto Croce: è una delle più ricche d’Italia e la più
importante del meridione.
Subito attigua a Piazza del Plebiscito è l’antica Piazza San
Ferdinando, che deve l’attuale nome (sin dal 1919) di
Palazzo Reale
Castel dell’Ovo
Galleria Umberto I
Maschio Angioino dal mare
Golfo
Piazza Trieste e Trento alla casata dei Savoia. Riconoscibile
dalla Fontana del Carciofo che ne è al centro, è il luogo
caratteristico dove secondo la tradizione si ritrovano le
spose napoletane per le fotografie ricordo di rito. Situata
anch’essa in posizione centrale, si vede la barocca Chiesa
di San Ferdinando, di fronte alla quale c’è il Palazzo
Vicereale. Sempre nella piazza, si trova lo storico Caffè
Gambrinus, luogo d’incontro degli intellettuali di inizio
‘900. Da Piazza Trieste nascono Via San Carlo, sede di
uno dei più antichi teatri d’Europa, e Via Toledo, la più
importante della città, fatta costruire dal Viceré Pedro da
Toledo nel 1536.
La Chiesa di San Ferdinando, costruita tra il 1622 e il
1655, fu dedicata nel 1769 da Ferdinando I di Borbone al
Santo protettore suo omonimo. Al suo interno è custodita
la tomba di Lucia Migliaccio, Duchessa di Floridia e
moglie morganatica del Re, alla quale donò la Villa del
Vomero, che prese il nome di Floridiana.
Proseguendo per Via San Carlo ci troviamo, sulla destra,
al cospetto di uno dei teatri lirici più antichi del mondo:
il Teatro San Carlo. Carlo I di Borbone decise di costruire
un nuovo tempio dell’opera che sostituisse il vecchio
Teatro di San Bartolomeo, divenuto troppo piccolo. In
meno di un anno, nel 1737, fu eretto questo maestoso
monumento, che rivaleggiava con le altre capitali musicali
italiane; il 4 novembre venne inaugurato per l’onomastico
del re, con un’opera del Metastasio. Nel 1816 il Teatro fu
gravemente danneggiato da un incendio, per poi essere
ricostruito ed ampliato in breve tempo. Il San Carlo, con
i suoi 3.000 spettatori, rimane il più grande teatro in Italia
per capacità di pubblico. La sala all’italiana, ripartita in
sei piani e con 184 palchi, conserva inalterato il proprio
fascino, arricchito dai lampadari, dai drappeggi e dai colori
dorati, blu e argentati. Il palco reale, punto focale della
sala, è un vero salone con una serie di poltrone sovrastate
dalla corona del Regno delle due Sicilie.
Dietro alla Chiesa di San Ferdinando e davanti al Teatro
San Carlo è possibile ammirare il capolavoro di ferro e
vetro che risponde al nome di Galleria Umberto I. Fu
costruita sull’area di un isolato raso al suolo dopo l’epidemia
di colera del 1884, nell’ambito di un programma di rinnovamento cittadino e per celebrare con un grandioso monuL’Occhio parlante 13
Piazza del Plebiscito
Fontana del Sebeto
Teatro San Carlo
14 L’Occhio parlante
mento la modernità dell’Italia unita. Eretto alla fine del
XIX secolo, questo imponente passaggio è sovrastato da
una copertura in vetro e ferro alta ben 57 metri. Nel corso
degli anni la Galleria, dagli eleganti pavimenti in marmo
policromo, è diventata uno dei luoghi più frequentati di
Napoli, crocevia d’artisti, scrittori, poeti e musicisti. Ancora
oggi i suoi caffè e i negozi sono uno dei luoghi preferiti
d’incontro dei napoletani.
La Via San Carlo sbocca su Piazza del Municipio, una
lunga piazza rettangolare che declina verso il mare, spaziosa
e ornata di verde, d’acque e del monumento a Vittorio
Emanuele II. Da qui si prospetta il Palazzo del Municipio,
che incorpora la Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli,
il Teatro Mercadante, il Castel Nuovo, noto come il
Maschio Angioino, il porto e, sullo sfondo, il Vesuvio.
Questo vasto spazio che collega mare e terra unisce dal
XV secolo la parte occidentale di Napoli con quella
orientale. Il Palazzo del Municipio, antico Palazzo San
Giacomo, chiude la parte alta della piazza omonima,
mentre in lontananza si possono scorgere le sagome di
Castel Sant’Elmo e della Certosa di San Martino. Attuale
sede dell’Amministrazione Comunale, il Palazzo fu costruito per ospitare i Ministeri dei Borboni. La nuova
costruzione incorporò allora la facciata della Chiesa di
San Giacomo degli Spagnoli. Sullo scalone principale
del Palazzo è raffigurata l’antica testa femminile detta
“Donna Marianna, ‘a capa ‘e Napule”, considerata il
simbolo della città. Nel 1540 il Viceré Don Pedro di Toledo
fece costruire l’edificio religioso per la comunità spagnola
di Napoli: era il tempio dell’aristocrazia, e ancora oggi
appartiene ad una confraternita che vanta più di quattro
secoli di vita, la Real Hermandad de Nobles Hespanoles
de Santiago. Al proprio interno, custodisce le tombe dei
nobili di Spagna.
La bella facciata tardo ottocentesca del Teatro Mercadante,
che dà sulla Piazza del Municipio, è stata completamente
ricostruita nel 1892: è a tre ordini, con otto cariatidi che
sostengono il cornicione. Il Teatro fu, invece, costruito nel
1778 con i proventi ottenuti dalla vendita dei beni confiscati
ai Gesuiti: fu chiamato, infatti, anche Teatro del Fondo.
Per evitare la concorrenza del vicino Teatro San Carlo, il
Mercadante si specializzò in commedie e farse. L’inaugu-
razione si tenne nel 1779, con L’infedeltà infedele di
Cimarosa, uno dei grandi autori dell’opera buffa napoletana.
Il Castello lì vicino venne chiamato Nuovo per distinguerlo
dai due già esistenti, dell’Ovo e Capuano, non più adeguati
ad ospitare la corte angioina. È detto anche Maschio
Angioino dal nome dei suoi primi fondatori. A partire dal
1443, anno del trionfale ingresso a Napoli di Alfonso V
d’Aragona, il Castello, iniziato nel 1279 da Carlo I, fu
completamente riedificato. La pianta attuale è trapezoidale
e, con le sue cinque imponenti torri cilindriche, si sviluppa
attorno al bello spazio del cortile centrale. Il colore severo
delle mura, in tufo grigiastro, è in parte alleggerito dal
rivestimento geometrico dei basamenti delle torri e dalla
loggia a due piani della facciata a mare. Un’ulteriore nota
di colore la porta il mercato dei fiori, che si tiene ai piedi
delle mura sin dalle prime luci del giorno. Della struttura
originaria rimane solo la Cappella Palatina, dedicata a
Santa Barbara: al suo interno, nelle strombature delle
altissime finestre gotiche, è ancora possibile individuare
piccoli frammenti degli affreschi eseguiti da Giotto e dalla
sua bottega. L’elegante portale attraverso il quale si accede
alla Cappella e che evidenzia la propria struttura rinascimentale è sormontato da un prezioso rosone tipico dell’arte
catalana. Pregevole da vedere è l’Arco di Trionfo, fatto
erigere da Alfonso V: un monumentale portale di marmo
bianco, chiuso tra due torri, che introduce al Castel Nuovo.
La struttura presenta due archi sovrapposti: il bassorilievo
che raffigura il trionfo di Alfonso sugli Angioini è posto
sopra il primo arco; il secondo supporta le statue allegoriche
di quattro virtù. Per la sua realizzazione furono mobilitati
numerosi artisti italiani e spagnoli, dal 1445 al 1468. Dal
cortile si accede all’ambiente più celebre del Maschio
Angioino: la Sala dei Baroni, oggi sede del Consiglio
Comunale. Il nome le deriva dal tragico evento del 1486,
quando il Re Ferrante d’Aragona fece assassinare tutti i
baroni che aderivano alla causa degli Angiò. La Sala, di
ispirazione catalana, elegante e a pianta quadrata, è caratterizzata dalle volte ottagonali a costoloni, formanti un’enorme stella. Castel Nuovo ospita dal 1990 il Museo Civico,
decisamente un valido pretesto per poter godere della vista
sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio offerti dai piani alti del
Castello. Vi sono custoditi dipinti, sculture e oggetti d’arte
dal XV al XIX sec., provenienti dal Castello stesso o da
altre chiese o complessi monumentali cittadini, di proprietà
del Comune.
L’elegantissima Via Toledo collega il Centro Monumentale
alla zona di Spaccanapoli, imboccando sulla destra Via
Capitelli e Via Benedetto Croce, prima di giungere a Piazza
Dante. Porta il nome del Viceré di Napoli (dal 1532 al
1553) che la fece aprire, in un ambizioso quadro di ingrandimento e ristrutturazione della città.
Concepita come una prestigiosa zona di passaggio, sin
dalla sua nascita è stata caratterizzata dalla presenza di
ricche dimore.
I palazzi, come il Palazzo Doria D’Angri e il Palazzo
Maddaloni si alternano alle chiese (tra le altre, quella di
San Nicola della Carità), ai negozi, alle banche e ai caffè.
Lo shopping, qui, offre opportunità per tutti i gusti e per
tutte le tasche. A coronare al meglio un tour cittadino alla
scoperta delle pietre più preziose di Napoli. (Annarita Zito)
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dare il benvenuto alla primavera nella città di
Taranto ci ha pensato l’Associazione Culturale
Sèmata in collaborazione con l’Associazione
Culturale l’Impronta, organizzando un evento culturale
articolato in due appuntamenti aventi l’arte come protagonista nella sua forma poetica, fotografica e pittorica. La
prima serata intitolata Compleanno d’artista fra poesia
e fotografia, in quanto è stata un omaggio a due artisti
che compiono gli anni il 21 Marzo, si è svolta nella Libreria
Mondadori della sede di Taranto e fulcro della serata sono
state le foto artistiche del tarantino di nascita Pino Settanni,
fotografo affermatosi a Roma, e della poetessa Alda Merini,
tarantina d’adozione che vive e lavora a Milano. Il critico
letterario Angelo Lippo è intervenuto nel far conoscere al
pubblico e descrivere le personalità che si celano dietro
le opere di questi due artisti. La serata successiva del 22
Marzo, L’altro sguardo tra pittura, poesia e fotografia,
si è invece svolta nelle sale della Circoscrizione Montegranaro-Salinella che da un po’ di tempo è solita accogliere
e sostenere eventi culturali di questo genere. Inaugurata
una mostra pittorica visitabile per circa dieci giorni, seguita
da una declamazione di poemetti dei poeti Floriano Cartanì,
Orazio Antonio Giannico, Tommaso Mario Giaracuni,
Anna Marinelli e dalla presentazione di una raccolta poetica
dal titolo “Grappoli di sogni” della scrittrice Rita Santoro
Mastantuono, docente in pensione che vive una situazione
di cecità e che esprime la voce della sua anima attraverso
la parola poetica. L’edizione del libro è stata affidata
all’editore Antonio Dellisanti presente insieme all’autrice
nella serata di presentazione del testo durante la quale
alcune poesie sono state declamate dalla figlia dell’autrice,
Anna Maria Mastantuono e apprezzate dal pubblico presente. Dopo i riti di apertura affidati ai ‘padroni di casa’,
il Presidente della Circoscrizione Emanuele Solito, il
Vicepresidente Claudia Battafarano e il Presidente della
Sèmata Maria Teresa Di Nardo, sono stati presentati dal
Critico d’arte Vito Mario Laruccia e dal Critico letterario
Angelo Lippo, gli artisti e le opere in esposizione, sottolineandone le caratteristiche artistiche e letterarie. Ventinove
in tutto, comprendenti quelli del nostro territorio pugliese,
dell’Associazione l’Impronta, ma anche di altre città
italiane: Vito Addabbo, Lucia Basile, Mirella Bitetti, Anna
Boschi, Marilena Buongiorno, Arturo Camerino, Laura
Carone, Giovanni Carpignano, Liliana De Bellis, Gianluca
De Luca, Rosanna De Pasquale, Maria Teresa Di Nardo,
Margherita Fallico, Gianfranco Gatto, Giuseppina Gravina, Rocco Grippa, Gianni Latronico, Letizia Lisi Battista,
Ciro Lupo, Filomena Maglio, Carmen Manco, Laura
Maniscalco Blasi, Giuseppina Mazza, Anna Miccoli,
Fausta Roussier Fusco, Maria Santoro, Giuliana Taglialatela Frisenda, Gianfranco Vasile e Antonella Zinno.
Astrattisti e informali, figurativi, surrealisti, paesaggistici,
ognuno a suo modo ha espresso la propria visione del
mondo. (Anna Rochira)
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PROVERBI
MACCHIE
Ciò che vuoi dimenticare è ciò che vorresti ricordare in
altro modo. (Inghilterra)
Muffa sui francobolli. 5 litri di acqua, un cucchiaino di
candeggina e alcune gocce di detergente liquido per piatti.
Lasciare a mollo per 30 minuti. Agitare l’acqua per
rimuovere lo sporco e risciacquare in un contenitore pieno
di acqua tiepida.
Il diritto dei poveri non è che pianto. (Italia)
La democrazia genera anche i disonesti. (America)
Se Dio non perdonasse, il paradiso sarebbe vuoto. (Arabia)
Unto alle manopole dei fornelli. Acqua e ammoniaca e
un vecchio spazzolino da denti.
Un dovere facile non è più un dovere. (Scozia)
Ruggine su lana. Tamponare con acqua e ammoniaca.
L’uomo che commette un errore e non lo corregge, ne
commette un altro ancora. (Cina)
L’età che si vorrebbe avere, rovina quella che si ha.
(Francia)
La parentela è un mantello di spine. (Africa)
Bisogna pur credere a qualche cosa nel mondo. (Molière)
Il denaro non dà la felicità; figuriamoci la miseria. (Woody
Allen)
RICETTE
Mousse al cioccolato. Ingredienti per 4 persone: 200 g di
cioccolato amaro, 50 g di zucchero, 6 tuorli d’uovo, 3
albumi, mezza arancia. Mettere in una ciotola i tuorli
d’uovo, lo zucchero e sbattere con forza. Aggiungere la
scorza grattugiata di mezza arancia e sbattere di nuovo.
Montare gli albumi a neve. Nel fratempo fare sciogliere
il cioccolato. Aggiungere poi il composto di uova e zucchero. Mescolare per qualche secondo, poi incorporare
delicatamente gli albumi montati a neve. Travasare in
coppette o in una coppa unica e mettere in frigo per due
ore.
ESSERE UMANO
La donna più alta del mondo è stata Zeng Jinlian con
un’altezza di 2,48 metri, misurata nel 1982 poco prima
della sua morte.
RICORRENZE MARZO
5 Marzo 1922. Nasce a Bologna Pier
Paolo Pasolini.
La donna più bassa del mondo della quale esistano dati
certi è stata Pauline Musters (Olanda) che, quando morì
nel 1895, era alta solo 61 cm.
L’uomo più pesante è stato Jon Brower di Minnoch (USA)
con un peso di ben 635 kg che, tra l’altro, dal Luglio 1979
dopo circa 16 mesi dimagrì addirittura di 419 kg.
La donna più pesante è stata Rosalie Bradford (USA) con
un peso di ben 544 Kg che, tra l’altro, dal 1987 al 1994
dimagrì addirittura di 416 kg.
La prima donna nello spazio è stata Valentina Tereshkova
(Valentina Vladimirovna Nikolayeva Tereshkova),
cosmonauta dell’ex-URSS; partì il 16 Giugno 1963 a soli
26 anni con la “Vostok 6” e compì 48 rivoluzioni attorno
alla Terra rimanendo nello spazio 2 giorni, 22 ore e 50
minuti.
Il primo uomo nello spazio è stato Yuri Gagarin (Yuri
Alekseyevich Gagarin), cosmonauta dell’ex URSS; è stato
anche il primo essere umano a compiere un’intera orbita
intorno alla Terra; partì a soli 27 anni il 12 Aprile 1961
con la “Vostok 1”. Morì in un incidente aereo il 27 Marzo
1968 all’età di 34 anni.
10 Marzo 1872. Muore a Pisa Giuseppe Mazzini.
15 Marzo 44 a. C. Muore a Roma
Giulio Cesare.
17 Marzo 180. Muore a Vindobona
l’inmperatore romano Marco Aurelio.
23 Marzo 1910. Nasce a Tokyo il
regista cinematografico Akira Kurosawa.
L’Occhio parlante 19
FLASH
PROVINCIA DI TARANTO
Notizie in breve
PROVINCIA DI TARANTO
È a cura dell’Associazione “Mare
di...Vino”, presieduta da Mariella Frullo, l’iniziativa che porta il nome
“Viaggio nel mondo del vino... dalla
viticoltura all’enologia”, articolata in
un corso di base di 6 lezioni e 4 moduli
di approfondimento, che hanno già
preso il via e proseguiranno fino a
Novembre. Il corso ha l’obiettivo di
divulgare la cultura del vino, non soltanto nella produzione ma anche nella
degustazione, nonché migliorare la
conoscenza del nostro territorio attraverso un’opera di promozione. L’iniziativa infatti si avvale della collaborazione di esperti del settore vinicolo
provenienti da diverse regioni d’Italia
e si propone di coinvolgere appassionati ed enologi nell’approfondimento
di una vera disciplina in evoluzione.
Alla fine del corso saranno rilasciati
attestati di partecipazione patrocinati
dalla Provincia di Taranto, nella cui
sede si terranno inoltre le lezioni. I
corsi sono a numero chiuso, prevedendo un massimo di 60 partecipanti, ed
è altresì previsto un contributo per
l’iscrizione. (RP)
LIZZANO
Il Consiglio dell’Associazione Nazionale “Città del Vino”, tenutosi a Cellino
San Marco (Br), nell’ambito del convegno nazionale sul Negramaro, ha
eletto il Sindaco di Lizzano Antonio
Cavallo Vice Presidente dell’Associazione, su proposta del Presidente Nazionale Floriano Zambon, Sindaco di
Conegliano Veneto. (-)
PROVINCIA DI TARANTO
24 Marzo 2006. Nell’ambito delle programmate visite istituzionali, il Commissario prefettizio del Comune di
Taranto, il Dottor Tommaso Blonda,
è stato ricevuto a Palazzo del Governo
dal Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido. (-)
TARANTO
“Taras-Tarentum-Taranto. L’evoluzione urbanistica dall’età Greca ai
nostri giorni-Immagini a confronto”
è il titolo del libro scritto e curato da
Mario Guadagnolo edito da Scorpione
Editrice che è stato presentato (foto a
lato) presso il Salone degli Specchi di
Palazzo di Città. Si tratta di un volume
di quasi cinquecento pagine che ripercorre le tappe dell’evoluzione urbanistica della città tarantina dagli albori
dell’età greca fino ai giorni più recenti,
attraverso un confronto immediato
grazie alle numerose immagini e fotografie presenti. Il libro, che gode del
Patrocinio del Comune di Taranto ed
è stato sponsorizzato da Wind, contiene
una prefazione dell’Architetto Vincenzo
De Palma. Alla serata di presentazione
sono inoltre intervenuti il Prof. Piero
Massafra di Scorpione Editrice, l’Ing.
Emanuele Scafato, Dirigente Responsabile Area Sud Wind, l’Onorevole
Mario Mazzarino e il Prof. Cosimo
D’Angela, Ordinario di Archeologia
presso l’Università di Bari. (RP)
20 L’Occhio parlante
TARANTO
Prosegue la programmazione culturale
della Circoscrizione MontegranaroSalinella con il tandem pittoricoletterario dell’Artista Giuseppe Fasto
e la Scrittrice Stella Magni. Moderatrice del momento inaugurale (foto a
lato), 8 Marzo 2006, la Consigliera
Libera Falcone. Presenti, oltre agli
autori, il Presidente della Circoscrizione Emanuele Solito, il Vicepresidente
Claudia Battafarano ed il Consigliere
Provinciale Giuseppe Stasolla. La presentazione della produzione pittorica
“Donne” di Fasto è stata affidata al
Critico d’Arte Vito Mario Laruccia
che ha tracciato un chiaro ed efficace
“quadro” dell’artista in un erudito
excursus sulla Storia dell’Arte, dall’Impressionismo a Schiele e Klimt e
l’Espressionismo tedesco, al Cubismo
e l’Arte Moderna. L’animo di Fasto
imprime di sè la realtà, le sue donne
non sono una mimesi del reale ma
partono da questo per trasferire sulla
tela il grumo più profondo della sua
sensibilità d’artista. Antonio De Giorgi,
della libreria Dickens ha invece presentato Stella Magni, quale donna nel
suo percorso letterario che l’ha condotta nel 2002 ad ottenere dalla Marsilio
Editori la pubblicazione del suo primo
romanzo “Danza nella notte”. La Magni ha parlato della sua esperienza, del
viaggio verso l’affermazione di sè,
della propria identità. Ha annunciato
la sua prossima fatica letteraria
“Detenute” che avrà l’Edizione Avagliano di Roma. Nel corso della serata
letture poetiche dedicate all’universo
donna del Consigliere Umberto Candelli. (LB)
Per la pubblicazione
in queste pagine
inviare un fax
al n. 0997362759
oppure una e-mail
all’indirizzo
[email protected]
TARANTO
La Parrocchia e la Confraternita Maria
SS. del Carmine di Taranto sono state
le promotrici dell’iniziativa tenutasi
nella stessa chiesa l’11 Marzo. Si è
trattato dell’inaugurazione dell’organo che è stato sottoposto ad un lungo
restauro e che si caratterizza per il
timbro brillante e la pronta pronuncia
delle canne. Protagonisti del concerto
sono stati il M° Salvatore Pronestì,
organista titolare della “Bottega
Organaria” in Sant’Onofrio (Vibo Valentia), che ha curato il restauro, e il
M° Carmelo Fede, prima tromba dell’Orchestra della Fondazione Teatro
Massimo “V. Bellini” di Catania. Il
programma messo a punto dai due
musicisti è stato di grande impatto,
comprendendo l’esecuzione di composizioni di Clarke, Haendel, Bach, Albinoni, Purcell, Charpentier, Lully e
Morricone. L’iniziativa si pone all’interno di un ciclo di manifestazioni
culturali promosse dalla medesima
parrocchia e che avranno termine alla
vigilia della festività della Madonna
del Carmine il 16 Luglio. (RP)
Alla conferenza stampa (foto a lato)
di presentazione del programma della
XXII Edizione I Giovani e la Settimana Santa, hanno partecipato il Priore
Antonio Liuzzi della Confraternita dell’Addolarata, in rappresentanza anche
di quella del Carmine, il Consigliere
provinciale Luigi Calabrese, il Presidente CQV Carmine Carlucci. L’iniziativa promossa dal Comitato per la
qualità della vita in collaborazione con
la Provincia, Confraternite del Carmine, dell’Addolorata e della Parrocchia
di San Pasquale prevede tre incontri
con gli studenti il 24, 29, 31 Marzo
presso le scuole Giusti, Dante e Salvemini a cura dei Priori Franco Zito e
Antonio Liuzzi con il coordinamento
di Carmine Carlucci, Luigi Calabrese
e Antonio Fornaro. Il 5 aprile nell’Aula
Magna della scuola XXV Luglio dibattito su: la pietà popolare e i riti della
Settimana Santa con l’intervento dei
Priori, di Franco Fella, Vincenzo Gigante, Nicola Caputo, Antonio Fornaro; accompagnamento musicale di Antonio Peluso. Il 6 Aprile alla Chiesa
di San Pasquale a cura del Parroco
Padre Pio Montagna Via Crucis in
Concerto eseguita dal coro e orchestra
Monte Carmelo del maestro Padre Serafino Marinosci diretto da Anna Maria D’Andria. L’11 Aprile consegna
della “a crone de spine 2005” all’Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, esibizione del Coro del Corso
Eda Giannone di Pulsano diretto da
Jolanda Ngjela e del Coro e Musiche
dell’IC Dante di Taranto diretto da
Rosalba Mallardi e Maria Teresa Bellucco, poesie di Antonio Fornaro e
Michele Pulpito, Marce Funebri all’organo di Antonio Peluso. (LB)
PULSANO
Il Comune di Pulsano ha istituito presso
l’ufficio Servizi Sociali un servizio di
consulenza legale a favore delle fasce
più deboli della popolazione grazie ad
una convenzione con gli avvocati Emilia Velletri e Vito Russo. Scopo dell’iniziativa: tutelare gli interessi delle famiglie, dei minori, degli anziani e dei
disabili, offrendo loro assistenza e
patrocinio gratuito, nei casi previsti
dalla legge, nonché adeguata informazione in ordine ai propri diritti affinchè
questi siano riconosciuti ed attuati.
L’accesso al servizio è previsto ogni
Giovedì, a partire dal 9 marzo, dalle
ore 16,00 alle ore 18,00. Per eventuali
informazioni contattare l’Assistente
Sociale ai seguenti numeri telefonici:
099 5312237-5312236. (-)
TARANTO
Assemblea degli albergatori aderenti
a Federalberghi per il rinnovo delle
cariche sociali, a cui ha partecipato
anche il Commissario dell’APT, Cosimo Gigante. Alla guida della categoria
è stato eletto Francesco Palmisano,
titolare dell’Hotel Da Luigi di Martina
Franca. Per monitorare al meglio le
problematiche del territorio sono stati
poi nominati tre vicepresidenti d’area:
Martino Convertino (Hotel Accor Le
Rose - Palagiano), Michelangelo Donvito (Gabbiano Hotel - Pulsano) e Carmen Ture (Hotel Nuova Tursport –
Taranto). Gli altri componenti del Consiglio Direttivo sono: Ettore Capriulo
(Appia Palace - Massafra), Paolo Centrone (Tenuta Moreno – Mesagne),
Stella Falco (Hotel Akropolis - Taranto), Giampiero Laterza (Hotel Il Grillo
- Pulsano) e Giuseppe Mandorino (Casa Isabella - Massafra). (-)
FLASH
...segue
GROTTAGLIE
Notizie in breve
Dal 26 Marzo Mostra d’arte sui dipinti
gentilmente concessi dai Padri Gesuiti
della città. L’allestimento è nella Pinacoteca di Palazzo De Felice e comprende anche l’esposizione dei libri
del Fondo dei Padri Gesuiti. La Mostra,
sarà aperta fino al 26 Aprile con ingresso gratuito. Si tratta di oli su tela
realizzati tra fine XVII e inizi XVIII
secolo da artisti di scuola napoletana
che hanno combinato gli aspetti estetici
di estrazione partenopea con quelli del
nostro ambiente. Tra gli artisti più noti
figurano Paolo De Matteis, Andrea
Vaccaro, Paolo De Falco, per giungere
ai più moderni, attivi tra fine Ottocento
e primi decenni del Novecento, come
Capuana e Mancinelli. I soggetti iconografici ritratti, prettamente religiosi,
si ricollegano alla tradizione cultuale
del centro grottagliese, costituendo un
ulteriore motivo di interesse di studio
per i fruitori del posto. (-)
LIZZANO
Grande cura da parte dell’Amministrazione Comunale Assessorato alla Cultura per le “Tavole di San Giuseppe”
(manifestazione religiosa molto sentita
dalla popolazione lizzanese, che attende l’evento con molta devozione- foto
a lato), con la collaborazione della
locale Pro Loco, con il patrocinio della
Regione Puglia, Provincia di Taranto,
GAL “Terre del Primitivo”. Ecco
l’elenco delle famiglie che hanno
aperto le porte delle proprie abitazioni
dove hanno assemblato diversi ripiani
banditi di tutti i dolci e piatti tipici
della zona che circondano il grande
quadro di San Giuseppeta: Angela Corigliano, Antonia Marangi, Antonia
Pagliara, Gaetano Tarantini, Pasana
Mele, Lucia Todaro, Giuseppe Giannotta, Vito Berdicchia, ed inoltre presso
l’ANFFAS Sezione di Lizzano. (-)
GROTTAGLIE
I bambini di Grottaglie trovano un
parco giochi più grande e più ricco.
Raccogliendo infatti il suggerimento
di tanti genitori, l’Assessore ai Lavori
Pubblici e Urbanistica Francesco Donatelli, ha proposto alla Giunta Municipale un ulteriore acquisto di undici
nuovi giochi per bambini che saranno
sistemati in tre posti particolarmente
frequentati dai piccoli grottagliesi.
Queste le aree in cui saranno sistemati
i giochi moderni realizzati con tutti gli
standard di sicurezza e muniti di pedane antitrauma: Zona 167 Sud “Piana
degli Ulivi”: Ranger, Divanetto Sonia,
Explorer, Altalena; Piazza Verdi: Cavalluccio Marino, Moto a molla,
Explorer, Radar; Campus Savarra: Altalena, Riccio a molla, Ranger. (-)
ALBISSOLA MARINA
Sfoglie d’Autore 2006, Collettiva
d’Arte ceramica organizzata dal Circolo degli Artisti di Albissola Marina,
ha compiuto 20 anni, divenendo una
tradizione nel panorama artistico albissolese. Oltre 350 sono le firme che
negli anni hanno dato la loro adesione.
Quest’anno la Collettiva coincide con
il cinquantesimo anniversario di fondazione del Circolo degli Artisti.
Unica partecipante
pugliese (l’opera in
foto a lato) invitata
l’artista tarantina
Maria Teresa Di
Nardo. (-)
PROVINCIA DI TARANTO
TARANTO
L’INAIL di Puglia sceglie la Consigliera di Parità della Provincia di Taranto
come migliore testimonial, in terra
ionica, di un’interessante iniziativa
sulle pari opportunità, varata a livello
nazionale. La Dott.ssa Perla Suma,
infatti, è stata invitata presso la sede
tarantina dell’Istituto per portare la
propria testimonianza nel corso della
presentazione del progetto-prodotto
Pari sarà lei!, promosso dal Comitato
Pari Opportunità “presieduto dall’Avv.
Antonella Ninci” dell’INAIL stesso e
realizzato con l’apporto scientifico e
tecnico della società Didael di Milano.
Il progetto, che si serve di un software
didattico di autoistruzione su supporto
CD Rom, mira a diffondere la cultura
delle pari opportunità e dell’identità
di genere all’interno del microcosmo
INAIL, ma ha tutte le caratteristiche
per avere valenza universale. All’interno del prodotto didattico-informatico,
che sarà distribuito all’intero personale
dell’Istituto, infatti, è possibile seguire
un coinvolgente percorso a test, basato
sulla valutazione individuale di situazioni tratte dalla quotidiana vita lavorativa e teatralizzate da attori in forma
di fiction, sino a ricavarne poi un profilo finale riassuntivo, capace di descrivere il proprio grado di adesione alla
sensibilità paritaria e identitaria. Completano il CD una sezione denominata
Cinema Café, che offre spunti di discussione per forum, una dedicata alla
Storia dei personaggi simbolo delle
lotte per le pari opportunità e un’altra
concernente la Normativa a tema. (-)
Confindustria Taranto ha un referente
ufficiale per quanto riguarda il settore
estrattivo e la risoluzione di tutte le
tematiche connesse al settore. Marco
Ielli, della società Sarim, è stato infatti
nominato, in rappresentanza di Confindustria Taranto, componente del
Comitato Tecnico Regionale delle
Attività Estrattive a seguito di deliberazione della Giunta Regionale del 28
Febbraio scorso. La delibera è stata
pubblicata sul Bollettino Ufficiale della
Regione Puglia dell’8 Marzo 2006.
Per l’Associazione degli Industriali di
Taranto si tratta di un risultato importante, conseguito nell’ambito di un
proficuo confronto sviluppatosi nei
mesi scorsi con il governo regionale.
Con la nomina del CTRAE, si apre
una nuova fase nella quale portare a
compimento il complessivo disegno
di riordino del settore estrattivo pugliese, bloccato ormai da anni per l’assenza
di norme e strumenti di programmazione. Per l’industria estrattiva regionale, rappresentata dai referenti confindustriali nel CTRAE, sarà dunque
possibile intensificare il rapporto di
collaborazione intrapreso con la Regione per dotare il settore di un quadro
condiviso di regole finalmente in linea
con le esigenze degli operatori. (-)
PROVINCIA DI TARANTO
Visita di un giorno degli allievi dell’AssFormez di Castellaneta alla Borsa
Internazionale del Turismo di Milano
(foto a lato). Accompagnati da due
loro docenti, l’Ing. Domenico Nicolotti
e il Dott. Alessandro Zodiaco, e dalla
loro responsabile didattica Vita Maria
Epifani, i corsisti dell’ente di formazione valentiniano hanno potuto fare
esperienza diretta di ciò che stanno
studiando, incontrando i protagonisti
che operano a diverso titolo nell’industria turistica. Il privilegio è toccato,
infatti, agli allievi dei corsi che daranno
accesso al titolo rispettivamente di
“Esperto multimediale di azienda
turistica” e “Tecnico del marketing
management del territorio”, progettati
con la collaborazione scientifica e organizzativa della Consigliera di Parità
della Provincia di Taranto Perla Suma.
Oltre all’esaltante full immersion tra
gli stand delle aziende turistiche di
tutto il mondo, alla BIT i ragazzi di
AssFormez hanno avuto modo di partecipare ad interessanti convegni a
tema e a uno stimolante incontrodibattito sul mercato turistico dell’Italia
meridionale, organizzato dall’Ente Nazionale per il Turismo. (-)
TARANTO
Periodo ricco di attività per lo Studio
d’Arte “Ai Quattro Venti” (Via Roma,
18). Dal 16 al 25 Marzo “Dipingere
la vita di illusioni”. In esposizione:
Alessandro Avarello, Armando Blasi,
Flora Carannante, Angelo Cesario,
Enzo Cipriani, Gianluca De Luca,
Carlo Esposito, Rocco Grippa, Mateusz Kocylowski, Ciro Lupo, Laura Maniscalco Blasi, Giuseppina, Mazza,
Adele Mignogna, Valeria Montaruli,
Grazia Porfiri, Daniela Quatraro, Vincenzo Ricciardulli, Anna Rossi, Gianfranco Vasile, Antonella Zinno. Dal 30
Marzo al 6 Aprile “Giovanna e le
altre”, personale di Maria Santoro, a
cura di Laura Maniscalco Blasi.(-)
PROVINCIA DI TARANTO
L’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Fabbiano è stato nominato rappresentante degli Enti Locali della
Puglia in seno al nuovo Comitato di
Gestione del Fondo Speciale per il
Volontariato della Regione Puglia.(-)
MOTTOLA
Martedì 21 Marzo presso l’Apt (Azienda di Promozione Turistica) di Taranto
si è tenuta una conferenza stampa di
presentazione del Concorso Nazionale
Marce della Passione Inedite della
città di Mottola, arrivato alla sua quarta
edizione, un connubio di fede, cultura
e musica che rappresenta un’ottima
attrattiva turistica per la cittadina. Al
concorso hanno partecipato compositori di tutta Italia e tra i sei finalisti il
vincitore sarà premiato la sera dell’8
Aprile durante il Concerto della Passione che si terrà nella Chiesa Madre.
La marcia che vincerà il concorso e le
altre arrivate in finale, saranno eseguite
durante la processione della Via Crucis
del Venerdì Santo dall’Orchestra “G.
Paisiello” e la direzione artistica dell’iniziativa è affidata al Maestro Gabriele Sponsale. Ad illustrare le altre
manifestazioni della Settimana Santa
che interesseranno la cittadina mottolese è stato il Parroco della Chiesa
Madre, Don Giuseppe Ciaurro, mentre
il Priore Francesco Santoiemma ha
espresso la volontà delle tre Confraternite (del Rosario, dell’Immacolata e
di Sant’Antonio), unitesi in un Comitato Interconfraternale, di collaborare
fattivamente alla realizzazione dei riti
della Settimana Santa. Alla conferenza
stampa erano presenti anche il Sindaco
di Mottola Giovanni Quero e l’Assessore alla Cultura Giuseppe Carucci
che con la Provincia di Taranto, sostengono il concorso bandistico. (AR)
L’Occhio parlante 21
FLASH
...segue
Notizie in breve
MOTTOLA
PROVINCIA DI TARANTO
Il Comitato di Gestione ATC Taranto
informa il mondo venatorio, ambientalista ed agricolo che nella seduta del
27 Febbraio ha approvato il Bilancio
Consuntivo dell’anno 2005 e il Bilancio preventivo 2006. La riunione si è
svolta in un clima di cordialità e di
viva partecipazione di tutte le forze
rappresentative presenti in seno al Comitato di Gestione; durante i lavori i
rappresentanti degli agricoltori e degli
ambientalisti hanno espresso apprezzamento per la gestione condotta dall’attuale direttivo e hanno approvato
il Bilancio Preventivo 2006 ritenendolo
un valido strumento programmatico
per la gestione di quest’anno. I principali interventi programmati per l’anno
2006 sono: il bando di miglioramento
ambientale per l’incremento faunistico;
il ripopolamento con la tecnica del
pre-ambientamento; i contributi agli
agricoltori che hanno subito danni alle
colture in atto dalla fauna stanziale.
Nel Bilancio Preventivo 2006 , inoltre,
è previsto un impegno di spesa per
l’acquisto e l’immissione di selvaggina
a scopo di ripopolamento. Per quest’anno il Comitato non potrà effettuare i
ripopolamenti di fagiani per effetto
dell’emergenza influenza aviaria, alla
luce dell’Ordinanza ministeriale la
quale vieta qualsiasi forma di ripopolamento d’avifauna, ma procederà ad
immettere lepri con il metodo del preambientamento. In questo progetto
d’immissione saranno coinvolti i proprietari terrieri che in cambio di un
contributo economico metteranno a
disposizione il proprio fondo e i Gruppi
di lavoro composti da cacciatori, ambientalisti e agricoltori. (-)
GROTTAGLIE
LIZZANO
Approvata dalla Giunta Municipale di
Grottaglie la convenzione di collaborazione con la sede tarantina del Politecnico di Bari, al fine di strutturare
iniziative sinergiche nel campo della
formazione superiore e della ricerca
scientifica, alla luce degli eventi che
riguardano l’area ionica (l’insediamento Alenia, il rilancio del Porto di Taranto, la valorizzazione dello scalo
aeroportuale Arlotta). Per tale motivo,
la convenzione, è stata inoltrata anche
all’Autorità Portuale di Taranto, a Seap
e Alenia. Tutto è nato dopo un preliminare incontro dello scorso Febbraio
fra una delegazione del Comune guidata dal Sindaco Raffaele Bagnardi e
una della Facoltà di Ingegneria di Taranto coordinata dal Preside Prof. Lorenzo Liberti. (-)
Bilancio 2006 approvato dalla maggioranza di centrosinistra nel Consiglio
Comunale convocato dal presidente
Ing. Orazio Tommasi il 16 Marzo in
prima convocazione. La legge Finanziaria obbliga tutti i Comuni ad approvare i propri strumenti finanziari entro
il 31 Marzo. All’appello del segretario
generale risultavano assenti i Consiglieri Masi e Lanzo. Il Bilancio 2006
è stato presentato dal Sindaco Antonio
Cavallo. Nessun servizio ridotto e nessuna tassa aumentata! Il Bilancio è
stato approvato a maggioranza grazie
ai voti dei componenti della Margherita, Rifondazione Comunista e Democratici di Sinistra (gruppi Matera e
Longo). L’altro consigliere DS, Simone, ha votato invece contro come hanno
fatto i consiglieri di Forza Italia. (-)
Il 10 Marzo, presso l’Hotel Villa Petruscio, la “Giornata della Bruna al
Sud”, promossa dall’APA (Associazione Provinciale Allevatori) Taranto (Presidente Vito Paradiso) e dall’ANARB
(Associazione Nazionale Allevatori
Razza Bruna Italiana-Presidente Pietro
Laterza), che ha coordinato i lavori.
Un incontro tra le aziende zootecniche
locali ed i rappresentanti delle associazioni degli allevatori di svariate regioni
d’Italia. Il tema: la zootecnia Pugliese,
al fine di tracciare le linee guida per
verificare e migliorare la mucca da
latte e ridare motivazioni ed incentivi,
attraverso il servizio tecnico, per il
raggiungimento di obiettivi economici,
considerata la rappresentatività in numeri di cui la Puglia dispone. Agli
indirizzi di saluto del Direttore APA
Giovanni Cappiello, sono seguiti gli
interventi del Direttore ANARB Enrico
Santus, sulle novità selettive nella razza
Bruna, con riferimento agli aggiornamenti introdotti nell’ITE; Canio Buonavoglia, Docente Facoltà Medicina
veterinaria dell’Università di Bari,
sull’impatto delle problematiche sanitarie sulla evoluzione dell’allevamento
nel centro meridione; Elisa Pieragostini, Docente Facoltà di agraria dell’Università di Bari, sulle dinamiche
evolutive dell’allevamento Pugliese e
riflessi sulle prospettive di mercato del
latte e dei prodotti tipici; Luigi Zicarelli, Docente del Dipartimento di
Scienze zootecniche ed Ispezione degli
alimenti della Facoltà di Medicina
veterinaria dell’Università Federico II
di Napoli. Al termine dell’incontro la
degustazione dei prodotti tipici locali
e la visita tecnica presso l’allevamento
Onofrio & Nicola Miccolis. (LB)
Il Rubinum “etichetta blu” Riserva, è un vino rosso corposo prodotto da uve del vitigno
Primitivo Doc di Manduria. Il suo colore è rosso rubino.
E’ un vino da pasto dal profumo intenso.
L’invecchiamento per nove mesi in ampie botti in rovere ne ha valorizzato il gusto e i
profumi.
Il sapore, infatti, è esaltato da un profumo unico, tipico del legno. E’ un vino che si
abbina bene a piatti a base di carni rosse e selvaggina. Ma anche a piatti con sughi
d’agnello, funghi alla brace e stufati.
Il Rubinum annata 1997 ha una gradazione alcolica di 14° e va servito ad una
temperatura di 18° nel calice balloon previa decantazione.
Va stappato almeno due ore prima di servire.
Insieme al compagno “etichetta rossa” fa parte della linea d’èlite “Horeca” della
produzione Soloperto, destinati a palati esigenti e raffinati. Per distinguerli sono state
realizzate due eleganti etichette attentamente studiate per esaltare ulteriormente un
prodotto già di per se di ottima qualità.
Il Rubinum è tra le etichette maggiormente apprezzate dell’abbondante produzione
Soloperto.
Si può acquistare in enoteca o nei più raffinati ristoranti italiani ed esteri.
Cantine
S
anta Lea visse nel IV secolo, era una matrona romana
sposata a un ricco patrizio, viveva in un grande palazzo
e aveva molti servi, indossava abiti sontuosi e monili
preziosi.
Quando divenne vedova, in età giovanissima, rifiutò di
sposarsi nuovamente con un ricco rappresentante della nobiltà
romana per entrare a far parte della comunità cristiana
femminile organizzata da San Gerolamo.
Si associò alle matrone Marcella, Paola, Proba, che avevano
deciso di seguire gli insegnamenti dell’asceta di Stridone, i
cui scritti furono l’unica fonte
delle notizie sulla vita della
santa.
Cominciò così a vivere in
preghiera e in penitenza, fu
considerata ‘pazza’ per aver
scelto Dio, la castità e la
povertà, rinunciando al mondo
e al lusso.
Le fu affidato il compito di
formare le ragazze alla fede e
alla pratica della carità nascosta
e silenziosa, da nobildonna
divenne serva soccorrendo i poveri
e mettendosi al completo servizio
degli altri. Agire e tacere era il motto
di questa santa che con l’esempio
più che con la parola insegnò agli
altri.
Decise di vivere in una cella e di
aprire il suo palazzo romano alle
ragazze nobili che come lei decisero
di cominciare a vivere una vita
spirituale, dando così esempio di
grande modestia e umiltà.
Fu per quelle ragazze la madre superiora ma non ostentò
mai le opere buone che faceva perché era molto riservata e
non voleva esser ricompensata nella vita terrena
Morì a Roma nel 384, e San Girolamo venuto a conoscenza
della sua morte silenziosa la elogiò scrivendo di lei che aveva
“già ricevuto la corona eterna”.
Il nome Lea viene dal latino e significa ‘leonessa’. Proprio
per il modo in cui ha deciso di vivere, di Santa Lea si sa
pochissimo. Le iconografie la raffigurano mentre prega di
fronte al crocefisso. La Chiesa ne ricorda la memoria il 22
Marzo. (AR)
L'Oroscopo
Segno favorito
del periodo
APRILE 2006
ARIETE
(21 marzo - 20 aprile)
LEONE
Favoriti e stimolati a sintonizzarsi
sulla lunghezza d’onda del successo
e della distensione. Correggere una
valutazione personale per migliorare
i rapporti di lavoro.
TORO
(21 aprile - 20 maggio)
VERGINE
Non sprecare energie per convincere
gli altri: si troveranno alleati passando
all’azione. Particolari importanti da
non trascurare. In famiglia non gettare
benzina sul fuoco.
GEMELLI
(21 maggio - 21 giugno)
La situazione è dinamica: non rimandare una decisione. Una conversazione
darà un’idea ingegnosa per i progetti
futuri. Dare spazio agli interessi culturali. Dialogo amoroso ricchissimo.
CANCRO
(22 giugno - 22 luglio)
Ride bene chi ride ultimo... Una conquista. Stress da superlavoro. Rilassarsi nei momenti di inattività. L’assiduità migliora un’amicizia. In amore
essere leali e parlare a cuore aperto.
di Picius
BILANCIA
(23 luglio - 23 agosto)
SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)
Reagire con grinta a una crisi passeggera. Essere imparziali e scientifici
negli orientamenti mentali: il lavoro
se ne avvantaggerà. Distrarsi: il riposo
mentale gioverà quanto quello fisico.
Approfondire un interesse che permetterà un cambiamento. L’appagamento
sentimentale rende ottimisti. Tenersi
occupati con ciò che può dare distensione mentale.
(24 agosto - 22 settembre)
CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)
Assecondare i propri interessi e andare
diritti per la propria strada. Non farsi
influenzare dai malumori altrui. Nel
lavoro non esagerare col perfezionismo. Nubi in amore.
Momento buono per concretizzare i
progetti: non perdersi in astrazioni.
Salute stabile con un po’ di relax.
Tendenza all’evasione in campo sentimentale. Fortissime emozioni.
(23 settembre - 22 ottobre)
ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)
Momento buono per incontrare gli altri
con spirito aperto e tollerante. Rafforzare
la volontà nel lavoro. L’organizzazione
darà senso di stabilità. Possibili imprevisti in amore.
Vivacità mentale. Dare consigli, ma
lasciare che gli altri decidano autonomamente. Incontri interessanti. Una
questione pratica si risolve. In amore
momento favorevole.
SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre)
Comunicativa e apertura mentale.
Buona sintonia con gli amici. In amore
dichiararsi anche attraverso le piccole
cose. Attenti alle sfumature. Fare autoanalisi per ritrovare un equilibrio.
PESCI
(20 febbraio - 20 marzo)
Analizzarsi e capire l’origine di alcune
difficoltà emotive. Cercare uno scambio comunicativo più diretto con chi
è intorno. Un sogno da intepretare.
Corrispondenza da evadere. Incassi.
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