RESOCONTO STENOGRAFICO PRESIDENZA DEL PRESIDENTE

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RESOCONTO STENOGRAFICO PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
19 Dicembre 2013
RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE LUCIA CROCE
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito i signori consiglieri a prendere posto e il Segretario a procedere alla chiama
dei consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Si può procedere ai lavori del Consiglio comunale.
Ordine del giorno
1) Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri.
2) Interrogazioni ed interpellanze:
a) Interpellanza presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo misto)
Delibera del Consiglio comunale del 6 settembre 2012 n. 112 con oggetto
“Modifiche allo Statuto di Armunia-Castello Pasquini”;
b) Interpellanza presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo misto)
Presenze esposizioni 2013;
c) Interpellanza presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo misto)
Determina n. 690 del 12 agosto 2010 e provvedimento dirigenziale n.38/QV del
04/10/2010;
d) Interpellanza presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo misto) Statuto
dell’Associazione Bacchelli;
e) Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.)
Inquinamento acustico notturno in Via P. Gori a Rosignano Marittimo;
e) Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.)
Sicurezza nell’Ufficio Anagrafe del Comune di Rosignano M.mo;
f) Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.) Via
del Mulino a Vento a Rosignano M.mo
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g) Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.) Piano
di evacuazione.
3) Nomina scrutatori e scrutatrici.
4) Ordine del giorno presentato dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo
Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: in merito all’imminente guerra
in Siria.
5) Mozione presentata dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo Comunista –
Federazione della Sinistra) ad oggetto: via Oriani e via Copernico.
6) Mozione presentata dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo Comunista –
Federazione della Sinistra) ad oggetto: organizzazione centesimo anniversario dalla
nascita di Bruno Pontecorvo.
7) Mozione presentata dai consiglieri Luca Giacomelli e Angela Porciani (Gruppo
RDS) ad oggetto: disponibilità all’accoglienza di materiali e mezzi della protezione
civile.
8) Mozione presentata dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo Comunista −
– Federazione della Sinistra) ad oggetto: stato degli edifici scolastici.
9) Mozione presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo Misto) ad oggetto:
dopo gli F35 all’aviazione ora le navi da guerra alla marina militare.
10) Mozione presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo Misto) ad
oggetto: in merito alla garanzia di applicazione della legge 22 maggio 1978 n. 194:
norme sulla tutela sociale della maternità e sulla interruzione volontaria della
gravidanza.
11) Ordine del giorno presentato dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo Misto)
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ad oggetto: appello al Governo e al Parlamento per l’immediata abolizione del reato
di immigrazione clandestina introdotto dalla legge 94/2009, la modifica urgente del
T.U. sull’immigrazione (d.lgs. n. 286/1998) con la revisione dei meccanismi di
ingresso e l’abolizione delle norme previste dalla legge n. 189/2002 (Bossi/Fini).
12) Mozione presentata dai Consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: settimana europea
per la riduzione dei rifiuti.
13) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio
Monticelli (Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: strage di
Viareggio.
14) Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: Parco Collecchi a
Gabbro.
15) Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: piscina comunale.
16) Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: sale di lettura biblioteca
comunale.
17) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Gruppo P.d.L.)
ad oggetto: cava di argilla al Gozzone in Castelnuovo M.dia.
18) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Gruppo P.d.L.)
ad oggetto: dirigenti del comune di Rosignano M.mo rotazione.
19) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Gruppo P.d.L.)
ad oggetto: cambio nome a Rosignano Solvay.
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20) Mozione presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo Misto) ad
oggetto: estetica paesaggistica via Solferino.
21) Ordine del giorno presentato dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo
Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: cimiteri feti a Trespiano.
22) Ordine del giorno presentato dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo Misto)
ad oggetto: amnistia non amnesia.
23) Mozione presentata dalla consigliera Franca Belloni (Gruppo PD) ad oggetto:
trasporto sociale – contribuire in base alla certificazione ISEE.
24) Ordine del giorno presentato dal gruppo PD ad oggetto: no al taglio dei treni.
25) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Gruppo P.d.L.)
ad oggetto: Consorzio di bonifica. Votazioni del 30 novembre 2013.
PRESIDENTE. Consiglieri, buongiorno. Vorrei ringraziare la signora Ferrucci,
che è stata chiamata ad altro incarico; al suo posto, la signora Catoni Ambra, che
salutiamo e alla quale auguriamo buon lavoro.
Vorrei dire che il consigliere Giacomelli mi aveva chiesto di parlare e di ricordare
Nelson Mandela; lo faremo domani, visto che il consigliere Giacomelli in questo
momento è assente.
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Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri
PRESIDENTE. Ci sono comunicazioni? Prego, Sindaco.
SINDACO. Grazie, Presidente. Solo per ricordare al Consiglio l’appuntamento di
domani mattina a Gabbro alle 11. È un’iniziativa per ricordare un evento drammatico
che è accaduto nella nostra frazione collinare il 20 dicembre del 1943, che è
consistito nel rastrellamento e nella deportazione di diciassette cittadini ebrei che
erano scappati, sfollati da Livorno, nelle campagne del Gabbro e che poi sono stati
dirottati verso i campi di sterminio di Auschwitz. Purtroppo di questi diciassette
cittadini sedici sono morti nel campo di sterminio polacco; soltanto un cittadino di
questi riuscì a salvarsi, ed è Isacco Bayona, che è morto lo scorso anno.
Per il Progetto Memoria, che ormai da molti anni stiamo portando avanti, questa è
l’occasione per mettere un ulteriore tassello anche della ricostruzione di una memoria
collettiva, che sul nostro territorio tra l’altro in quel periodo ha visto la morte di
numerosi cittadini, anche civili inermi, e vari fatti che sul territorio rappresentano
ancora oggi una ferita importante e il prezzo anche che il territorio di Rosignano ha
pagato alla causa della libertà e della democrazia.
Quindi ci sembrava giusto ricordare questo evento, che tra l’altro è venuto in luce
soltanto pochi mesi fa e rappresenta il primo vero appuntamento di una seria che ci
saranno nei prossimi mesi in ricordo del settantesimo della liberazione di Rosignano
Marittimo proprio, appunto, a settant’anni dai fatti. È una data sicuramente
importante. Domani iniziamo con questa e poi, come sapete, il Giorno della
Memoria, Oberdan Chiesa e gli altri che verranno via via ricordati.
PRESIDENTE. Ci sono ulteriori comunicazioni? No.
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Interrogazioni e interpellanze
PRESIDENTE. Passiamo alle interrogazioni e interpellanze.
Interpellanza presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo misto)
Delibera del Consiglio comunale del 6 settembre 2012 n. 112 con oggetto
“Modifiche allo Statuto di Armunia-Castello Pasquini”.
PRESIDENTE. Possiamo partire con il primo punto all’ordine del giorno:
interpellanza presentata dalla consigliera Monti. Prego.
NERINA MONTI. Grazie, Presidente. È una decisione che ho preso di
conseguenza ad alcuni fatti recenti. Ritiro tutte e quattro le interpellanze e le
interrogazioni; le trasformo in interrogazioni scritte.
Non ho potuto farlo prima, non avevo preso questa decisione neanche lunedì,
nonostante non fossi presente alla Conferenza dei Capigruppo per ragioni di lavoro,
avrei altrimenti mandato una comunicazione scritta.
Di fronte a certi fatti, e non è questa la sede in cui parlarne, ho deciso di ritirare
queste quattro interrogazioni e di trasformarle in interrogazioni scritte.
PRESIDENTE. Bene.
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Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.)
Inquinamento acustico notturno in Via P. Gori a Rosignano Marittimo
PRESIDENTE. Procediamo con il punto all’ordine del giorno: interpellanza
presentata dalla consigliera Maria Grazia Angeli. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. La prima interpellanza riguarda l’inquinamento
acustico notturno in via Pietro Goria a Rosignano Marittimo.
Risulta che in via Pietro Gori da tempo è divenuta pressoché impossibile la vita
nelle abitazioni limitrofe, nei pressi delle attività presenti, per il fatto che sino a notte
tarda, talvolta sino alle quattro del mattino, i rumori sono forti e continui, talvolta
accompagnati anche da schiamazzi notturni.
Risulta che più volte da taluni cittadini è stato sollecitato l’intervento della…
[interruzione audio] …ma dopo tre anni, lunghi da passare in tale situazione, nessuna
risposta positiva in proposito è stata fornita, né una debita risoluzione è stata trovata.
Di fatto niente è cambiato e i cittadini residenti in loco continuano a subire.
Considerato che la presenza di rumori continui risultano lesivi per la salute, tanto
più nelle ore notturne, quando sono ingigantiti dal silenzio, si chiede
all’Amministrazione comunale se è a conoscenza dello stato di disagio dei residenti
suddetti e se in base alle lamentele dei cittadini stessi uno o più sopralluoghi in
proposito sono stati effettuati dall’Amministrazione comunale, e ove fosse avvenuto
qual è stato il risultato della misurazione da rumore.
Se non si crede opportuno trovare un’idonea, urgente soluzione al problema su
esposto che continua a creare gravi problemi ai residenti, che si vedono costretti a
rivolgersi presso altre sedi, non trovando presso l’Amministrazione comunale tutela
di sorta per la propria salute.
Grazie.
PRESIDENTE. Prego, assessore Donati.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente. Intanto è piazza Pietro Gori,
perché via Pietro Gori è a Rosignano Solvay. A parte questa puntualizzazione, lì noi
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abbiamo avuto alcune segnalazioni, però molto sporadiche da parte di alcuni
cittadini, rispetto a una situazione legata alla presenza di attività commerciali, che
oltretutto sono in possesso della necessaria autorizzazione.
È intervenuta anche la Polizia municipale, come viene fatto in maniera anche
abbastanza capillare soprattutto durante la stagione estiva, perché poi queste sono
situazioni che si verificano prevalentemente durante la stagione estiva, in cui c’è un
allungamento anche delle autorizzazioni per poter utilizzare musica o quant’altro.
Però, da quanto ci risulta non sono mai state rilevate violazioni in proposto.
Tengo a precisare che, comunque, la nostra Polizia municipale non è in possesso
di fonometro, per cui non sono state effettuate misurazioni puntuali, che andrebbero
fatte esclusivamente in presenza degli organi di controllo, in particolar modo
dell’ASL. Comunque, anche da sopralluoghi effettuati non sono mai state rilevate
situazioni di particolare criticità che in qualche modo rispondessero a quelle che sono
le lamentele dei cittadini.
È chiaro che qui c’è un problema che è legato ai pubblici esercizi che, lo ripeto,
sono autorizzati e da quanto ci risulta non presentano situazioni di non adeguamento
rispetto a quelle che sono le prescrizioni o di superamento di quelli che sono i limiti
consentiti. C’è un problema, ovviamente, di traffico e di presenza di persone, che
sono poi i fruitori di queste attività, che soprattutto nel momento in cui queste attività
chiudono magari possono dare adito a taluni comportamenti.
Su questo abbiamo fatto un lavoro da parte della Polizia municipale e anche di
altre Forze dell’ordine per verificare queste situazioni, quindi in questo senso credo
che potremmo continuare a fare queste verifiche anche nella prossima stagione per
cercare di evitare queste problematiche che, lo ripeto, non dipendono da quelle che
sono le attività commerciali in senso stretto, le attività di somministrazione in senso
stretto, che sono autorizzate e rispondono, perlomeno da quello che ci risulta dai
controlli effettuati, alle prescrizioni dateli, ma più dal movimento del traffico di
questi cittadini.
È chiaro che questo potrà e sarà oggetto di più approfondite verifiche, controlli e
presenza da parte della Polizia municipale, ma anche delle altre Forze dell’ordine.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Angeli.
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MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, assessore. Prendo atto di quello che tu
hai detto e aspetto che controlli vengano fatti, che verifiche vengano fatte e che si
possa arrivare alla soluzione di questo problema.
C’è una raccolta di firme, come ti ho detto, da presentare alle Forze dell’ordine. Io
ho potuto verificarle e si tratta di residenze che sono limitrofe proprio a piazza Pietro
Gori, e questo sta a significare che il disagio sinora tollerato e oggi denunciato sia al
minimo di una cinquantina di persone, che non sono poche. Anche perché
dovrebbero essere consegnate alle Forze dell’ordine insieme alle altre richieste in
merito, che i residenti dicono di aver già rivolto in tempi indietro, in merito
all’argomento, all’Amministrazione comunale.
Quindi prendo atto di quello che tu dici, ma non mi sembra di poter dare a questi
cittadini che mi hanno chiesto di poter far qualcosa una risposta del tutto
soddisfacente.
È vero che le attività devono lavorare, ma anche i cittadini devono vivere
adeguatamente. Tu dici che non è responsabilità delle attività. Ebbene, però anche su
quei cittadini che fanno schiamazzi notturni, talvolta fino alle quattro, come dicevo,
bisogna anche intervenire o fare intervenire chi è di competenza, e niente finora però
è stato fatto. Questa è forse la prima interpellanza, non ne ho mai sentite altre in
Consiglio comunale anche da parte di altri consiglieri, ma l’Amministrazione
comunale sapeva, perché dopo tre anni che questa gente si rivolge a loro
l’Amministrazione comunale deve sapere qualcosa. Però, niente si è calmato in
quella situazione e si continua, e soprattutto in estate la situazione è ancora peggiore.
Quindi, tirando le conclusioni, è evidente che l’Amministrazione comunale per
quanto sopra è inadempiente e che ai cittadini, forse solo ad alcuni, non è fornita
nessuna garanzia da parte dell’Ente per perseguire una migliore qualità della vita.
Se posso essere in parte soddisfatta per le future verifiche, però aspetto che
veramente vengano effettuate e che ci sia una soluzione per non sentire più le
lamentele di cittadini che soffrono questo disagio.
Grazie.
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Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.)
Sicurezza nell’Ufficio Anagrafe del Comune di Rosignano M.mo
PRESIDENTE. Andiamo avanti con un’interpellanza presentata sempre dalla
consigliera Maria Grazia Angeli: sicurezza all’anagrafe. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Signor Presidente, l’interpellanza riguarda la
sicurezza nell’Ufficio anagrafe del Comune di Rosignano.
Preso atto che l’Unità operativa Servizi demografici ed elettorali del Comune, la
cui sede è ubicata in via dei Lavoratori 21, si compone del responsabile dei servizi
demografici, addetti ai servizi di anagrafe e stato civile e addetti ai servizi elettorali;
preso altresì atto dell’importanza di tali servizi essenziali per il territorio ed oltre il
territorio; preso atto infine del continuo e numeroso afflusso di cittadini che ogni
giorno a detti uffici inoltrano richieste e ricevono idonee risposte; considerato che in
tali ambienti la sicurezza è d’obbligo e che in fatto di sicurezza sia per i dipendenti in
servizio che per i cittadini che si rivolgono ai suddetti uffici non risulta al top, tant’è
che da un anno la porta retro del Comune non è stata fruibile in quanto sbarrata con
due scope del servizio pulizie, sembra a causa di calcinacci caduti il 3 dicembre 2012
dal soffitto sovrastante; considerato che sino al 3 dicembre 2013 di tempo per
mettere in sicurezza la situazione ce n’è stato e anche i fondi potevano essere reperiti
per un motivo essenziale ed urgente come la sicurezza del personale dipendente e dei
cittadini; visto che dopo il 3 dicembre scorso, all’anniversario della chiusura della
suddetta porta di uscita, le scope a chiusura della stessa sono ancora presenti; si
chiede all’Amministrazione comunale di conoscere il motivo di una così grave
inadempienza della durata di un intero anno e a chi fa carico la responsabilità della
chiusura e dell’impossibilità di poter usufruire di quell’uscita, e non solo per i
dipendenti dell’unità operativa dei Servizi demografici ed elettorali ma per tutti i
dipendenti in servizio, oltre naturalmente ai cittadini che si recano negli uffici
dell’Ente.
Qui c’è un gran brusio. Forse se ci fosse più silenzio, si potrebbe fare meno fatica
a parlare. Anche te, perché c’ho le orecchie anche di là.
Dicevo, se al momento l’uscita suddetta è stata ripristinata o intende ripristinarla
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sia dalla parte interna che esterna dell’edificio, dove sono ben visibili le transenne, e
se al momento è divenuta operativa; se non ritiene opportuno aprire un’idonea uscita
di sicurezza specifica per gli Uffici dei Servizi demografici ed elettorali e dei
cittadini che possano servirsene, quali e quante sono al momento le sedi comunali
provviste di uscita di sicurezza e semmai quali provvedimenti in tal senso intende
intraprendere, oltre alla posizione della segnalazione delle uscite di sicurezza nelle
sedi comunali.
PRESIDENTE. Prego, assessore Donati.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente. Tra l’altro dopo c’è un’altra
interrogazione che è abbastanza simile; comunque, con l’occasione darei una
risposta, poi magari la consigliera valuta se con questo rispondo anche all’altra.
Intanto per dire che, per quanto riguarda la sicurezza, tutte le sedi sono a norma;
anche la sede a cui faceva riferimento, la sede di via dei Lavoratori, in particolar
modo l’Ufficio anagrafe, che sicuramente ha un flusso di persone, di utenti, come
quello a cui fa riferimento la consigliera, però anche questo ufficio è a norma. Anche
perché la porta a cui fa riferimento la consigliera, quella che dà sul retro, non è una
porta di sicurezza ma una porta di servizio.
Attualmente le porte di sicurezza sono tutte individuate e identificate, oltretutto
sono conformi al decreto ministeriale del 1998, che è quello che disciplina la
sicurezza negli edifici pubblici, e la porta che è stata individuata per quell’ufficio è la
porta antistante l’edificio, cioè quella principale, che, come prevede la normativa,
dista a non più di trentasei metri. Quindi, la porta a cui fa riferimento la consigliera
Angeli non è una porta di sicurezza ma una porta di servizio.
Riguardo al problema a cui faceva riferimento di quella porta, ovviamente lì c’è
una questione che è legata alla sicurezza più che altro sull’esterno, nel senso che è
stata interdetta perché c’è un problema di distacco di un po’ d’intonaco sulla parte
esterna.
Ricordo che l’Amministrazione ha previsto circa 190 mila euro in bilancio, quindi
a residuo, con un progetto specifico da parte dell’Ufficio preposto che aveva e ha
come finalità quella di rimettere a posto tutta la parte esterna, di fare tutti i lavori di
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adeguamento e manutenzione straordinaria per questo edificio.
Ovviamente non sto a dire il motivo per cui è fermo, credo sia facilmente intuire;
comunque, è fermo perché chiaramente rientra fra quei progetti non urgenti rispetto
ad altri che sono fermi per il discorso del Patto di stabilità. Nel momento in cui ci
sarà la possibilità di sbloccare anche queste cifre, la progettazione è pronta, le cifre
sono appostate in bilancio, per cui potremmo essere in grado di fare quegli interventi
che sono necessari anche per poter dare una risposta definitiva.
Ci siamo attivati, nel frattempo, per dare anche una risposta non definitiva ma
perlomeno di attesa, una risposta transitoria, all’apertura di quella porta ipotizzando
la possibilità di installare all’esterno una piccola impalcatura che consenta di
utilizzare la porta in sicurezza, evitando che la possibilità di caduta di calcinacci
possa colpire qualcuno. Però, anche questo ovviamente è un lavoro che è in corso e
su cui dobbiamo vedere quali sono le sorprese che il prossimo bilancio ci potrà
riservare.
Comunque, ripeto e sottolineo che si tratta di uscite di servizio che possono
migliorare la situazione, ma non sono uscite il cui impedimento nell’utilizzazione va
a minare la sicurezza, così come prevede la normativa. Quindi, da questo punto di
vista vorrei tranquillizzare la consigliera e ovviamente il Consiglio.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, assessore. Anche se quella porta è di
servizio e non di sicurezza, è comunque una porta di uscita e a nessuno è sfuggito
che per un anno intero è stata chiusa, ed è ancora chiusa, con due scope.
Caduta di calcinacci? Accipicchia, dopo un anno la caduta di calcinacci non regge
quasi più. Quindi, a questo punto non possiamo essere soddisfatti assolutamente di
questa risposta. Dopo un anno, infatti, la situazione persiste ed è finita persino sulla
stampa. Ci sono sempre e sembra che non ci sia la speranza di toglierli. Non è una
buona immagine per l’Ente, oltre il rischio, perché una porta chiusa è sempre un
rischio in un ambiente frequentato e con dei dipendenti.
Qualcuno ci ha riferito che i mancati lavori necessari, così come avete confermato
voi oggi, sono dovuti al Patto di stabilità, e noi lo immaginavamo. Ma se tanto tanto
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volessimo essere in buona fede, c’è il fatto che per il front-office (lo chiamo così, non
so qual è la vostra dicitura esatta) dello stesso ufficio il Patto di stabilità non si è
considerato, come anche per altri investimenti fuori degli ambienti degli uffici
comunali, la biblioteca, Armunia, ne potremmo fare un elenco.
Questo patto di stabilità, a dir la verità, ci pare sia divenuto la scusante usata per
ogni inadempienza nell’Ente, magari per quelle a comodo e per altre no. Ma la cosa
più grave è aver tenuto, lo ripeto, per un anno intero quella porta chiusa e la
mancanza di poter usufruire anche di quell’uscita. E se fosse accaduto qualcosa,
quell’uscita fosse stata chiusa e fosse invece servita a tutti i costi per uscire? Che
cosa avremmo potuto fare? Quali giochi di prestigio si sarebbero potuti mettere in
atto? Perché lì ci vuole un gioco di prestigio.
Riteniamo noi molto grave questa inadempienza, che certamente nessun Patto di
stabilità in atto potrebbe giustificare. Vista poi l’erogazione dei premi di risultato alla
dirigenza, dobbiamo porvi un punto interrogativo per inadempienza nei risultati
stessi dal 3 dicembre del 2012 ad oggi. Quindi, è meglio rivedere quei premi di
risultato, che si è detto erano stati raggiunti, ma se tanto mi dà tanto e si va a
conteggiare l’inadempienza forse i risultati non erano stati raggiunti, e il premio
erogato forse non era giusto o comunque non regolare.
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Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.)
Piano di evacuazione.
PRESIDENTE. Passiamo alla prossima interpellanza. Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Considerato che gli Uffici dei Servizi
demografici ed elettorali costituiscono il punto cardine del Comune, oltre al
personale
dipendente
adibito
ai
suddetti
servizi
l’accesso
di
esterni
è
quotidianamente pressoché incessante; considerato che ai suddetti uffici ubicati al
piano terra dell’immobile del Comune situato in via dei Lavoratori 21 si entra e si
esce attraverso un corridoio, nelle cui stanze laterali chiuse si accede agli impianti
del CED, al montacarichi, ad una stanza chiusa che in precedenza sembra fosse stata
adibita a servizi telematici, mentre alle pareti del corridoio sono appesi estintori, e
che in fondo al suddetto corridoio, al di là della vecchia e consunta porta a vetri,
quasi museale, si aprono gli uffici sopramenzionati, comunicanti tra loro attraverso
una porta interna, dove ogni finestra presente è munita di sbarre; preso atto che in
passato risulta essere stato redatto dagli Uffici comunali un progetto per l’uscita
esterna su via dei Lavoratori dell’attuale Ufficio e che poi il suddetto progetto
sembra caduto nel dimenticatoio; considerato che per tutte le attività produttive
(fabbriche, uffici, impianti, pubblica amministrazione, eccetera) è prevista la
presenza di un piano di emergenza ed evacuazione, secondo il decreto legislativo n.
81 del 2008, l’articolo 43 del decreto ministeriale 10/03/1998, l’articolo 5, mentre
sono esonerate solo quelle aziende dove sono impiegati meno di dieci dipendenti;
preso atto che per garantire la sicurezza dei dipendenti e dei cittadini occorre mettere
in atto misure e adempimenti atti a scongiurare ogni pericolo che dovesse presentarsi
e che, pertanto, si rende ormai necessario aprire una porta al posto della finestra con
sbarre nell’Ufficio elettorale, l’unico senza apparecchi di riscaldamento; si chiede
all’Amministrazione comunale se non ritiene opportuno mettere in atto un piano di
evacuazione atto a garantire la sicurezza del personale dell’unità operativa dei
Servizi demografici ed elettorali attraverso l’apertura di una porta in uscita al posto
della finestra attuale dell’Ufficio elettorale che affaccia su via dei Lavoratori,
riprendendo in considerazione quel vecchio progetto che già lo prevedeva e
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attuandolo in tempi urgenti, e comunque prima della fine dell’attuale legislatura.
Grazie.
PRESIDENTE. Prego, assessore Donati.
DANIELE DONATI, Assessore. Sostanzialmente per ripetere un po’ quello che
avevo detto prima. Esiste un piano di evacuazione, il piano di evacuazione è a norma
di quello che è il decreto del 2008, per cui risponde a tutti quei criteri a cui si faceva
riferimento, e il piano di evacuazione attualmente prevede che vengano utilizzate le
attuali uscite disponibili, quindi per quanto riguarda gli uffici a cui si faceva
riferimento la porta principale dell’Amministrazione, che è dotata di tutti i presidi,
del maniglione antipanico e quant’altro.
Quindi, il piano di evacuazione è presente, esiste, anche perché lo richiede la
normativa, per cui il piano di evacuazione è a tutti gli effetti regolare, vigente,
esistente e conosciuto anche dai dipendenti, perché poi c’è anche l’aspetto della
conoscenza che fa parte dei percorsi previsti. Pertanto, da questo punto di vista la
situazione attualmente è regolare, in sicurezza e non ci sono elementi di criticità.
L’altro aspetto riguardo a lavori aggiuntivi da poter fare, come facevo riferimento
prima,
sono
interventi
che
sono
stati
previsti,
che
sono
al
bilancio
dell’Amministrazione, ma sono interventi che sono bloccati dal Patto di stabilità.
Quindi, non è una questione di sensibilità o no, ma è una questione di priorità rispetto
ad altre esigenze specifiche del territorio. Anche perché qui non si tratta di dare una
risposta a una situazione di emergenza, perché situazioni di emergenza in questo
senso non ce ne sono visto che, comunque, l’attuale sistema di sicurezza è
rispondente alla normativa. Per cui, il Patto di stabilità e i pagamenti che possono
essere fatti sulla base del Patto di stabilità sono valutati rispetto a quelle che sono le
esigenze di urgenza che esistono sul territorio. Ci sono strade con le buche che sono
molto più pericolose di una porta non fatta o di una porta chiusa non con la scopa ma
a chiave, a cui faceva riferimento la consigliera, che sono porte che possono essere
sicuramente di servizio e posso sicuramente migliorare e rendere più comodo
l’accesso o l’uscita, però non sono porte che vanno a influire su quello che è l’aspetto
della sicurezza che, lo ripeto e lo sottolineo, è comunque garantito.
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Da questo punto di vista sono interventi che non hanno un carattere di urgenza.
Capisco che sicuramente non sono belli, specialmente il discorso della porta
retrostante, ma questo per dire che l’Amministrazione non fa gli interventi perché
son belli o no, o perché magari possono dare un ritorno in termini di immagine o no,
ma perché si valuta, poi ognuno può criticare l’ordine delle priorità, sulla base delle
priorità e sulla base di quelle che sono le esigenze effettive di sicurezza o di qualità
del territorio che ci sono. Ecco, da questo punto di vista ribadisco quello che dicevo
prima.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Ribadisco, assessore, quello che dicevo prima in
un certo qual modo. Noi riteniamo, su questo fronte in particolare, ma anche su
quell’altro che abbiamo esplicato prima con l’altra interpellanza, ma sulla sicurezza
in particolare del personale dipendente degli Uffici demografici ed elettorale, che sia
necessaria da parte dell’Ente, invece, una seria ed urgente riflessione per mettere in
sicurezza il suddetto posto di lavoro, proprio perché i dipendenti lavorino più
tranquillamente. Anche perché non sono presenti nel corridoio di accesso di quegli
uffici le uscite di sicurezza immediate in eventualità di pericoli o di necessità di
urgenza, perché c’è da fare tutto il giro e andare sulla porta di accesso davanti; poi
c’è la porta di cui parlavamo prima che è sbarrata. Quindi, a questo punto mi sembra
che siano un po’ rinchiusi a dir la verità, e di questo non sono tanto felici, a dire il
vero.
Come si potrebbe fare? Realizzando in tempi stretti un’apertura direttamente su
via dei Lavoratori per poter trovare un’uscita immediata in caso di pericolo. E credo
che non ci voglia molto per fare una cosa del genere, e quel progetto che già esisteva,
guarda caso, lo prevedeva. Basta rivedere nell’Ufficio Lavori pubblici. Per cui, non è
che l’abbiamo tanto lontano poi quel progetto. Il progetto è già fatto, avrà forse
bisogno di alcune modifiche perché magari è passato il tempo e non si capisce perché
non è stato effettuato a quel tempo, e magari effettuarlo ora, con una certa urgenza,
per mettere in sicurezza quel personale, che non è poco, e tutti quei cittadini che
vanno in quegli uffici.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Direi anche che non si tratta di grandi lavori e non si tratta neanche di
un’operazione che richiede fondi ingenti. Ci risulta che nel front-office, di cui
parlavamo prima, dello stesso ufficio si siano investiti circa 120 mila euro, che non
era essenziale per l’Ente né per i cittadini, perché i cittadini da una vita...
(Interruzione fuori microfono) Molto meno della porta di sicurezza.
La sicurezza del personale merita molta attenzione. Se accadesse qualcosa, le
responsabilità ricadrebbero su chi è stato inadempiente. Quindi vi prego, come
Amministrazione comunale, di riflettere molto seriamente.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Interpellanza presentata dalla consigliera Angeli Maria Graziella (P.d.L.)
Via del Mulino a Vento a Rosignano M.mo
PRESIDENTE. Andiamo avanti con l’ultima interpellanza. La parola resta alla
consigliera Angeli: via del Mulino a Vento.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Preso atto che via del Mulino a Vento nel
capoluogo del Comune è un breve tratto di strada con abitazioni in continuità ai due
lati della strada e che le auto dei residenti trovano forti difficoltà a parcheggiare su un
lato della suddetta strada, talché se un’auto estranea parcheggia il problema si pone
immediatamente in termini di occupazione del suolo, troppo esiguo, anche per i soli
residenti; preso atto che presso una vecchia struttura al civico n. 6 vi è stato posto da
un po’ di tempo un cartello per il rifacimento del muro di cinta e che nel frattempo
una struttura, forse adibita a garage con accesso su detta strada, è stato allargato e
pertanto idoneo a maggior passaggio di mezzi; preso atto che un tratto del muro di
cinta è stato abbattuto e recintato e sembra avere tutta l’aria di un accesso per veicoli;
considerato che in un recente passato risulta che in un’abitazione limitrofa per
rimettere a posto il davanzale di una finestra cadente e pericolosa sarebbe intervenuta
la Soprintendenza delle belle arti; si chiede all’Amministrazione comunale di
conoscere se il luogo e la struttura in questione, compreso il muro di cinta, si trovino
sotto la tutela della Soprintendenza delle belle arti; se per il rifacimento del muro di
cinta si debba intendere anche l’apertura di un accesso sullo stesso muro e, quindi, la
presenza di altri veicoli; se non ritiene che l’autorizzazione rilasciata dal Comune di
Rosignano Marittimo debba contenere un’indicazione più precisa; se non ritiene che
lungo la strada del Mulini a Vento sia inopportuno consentire la suddetta apertura,
dove mancherebbe solo di apporre un cancello scorrevole.
A questo punto debbo anche dire che, per quanto riguarda il primo punto di
richiesta dell’interpellanza, l’assessore afferente mi aveva anche detto che la
situazione di quella strada non era sotto la tutela della Soprintendenza delle belle arti,
e oggi me lo ribadirà senz’altro. Penso anche che, comunque, ci voglia molta
attenzione nelle strade che non sono troppo percorribili dai mezzi, proprio perché i
residenti non saprebbero più dove mettere le proprie auto. Quindi, per quella strada
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
io vedrei bene una ZTL.
PRESIDENTE. Prego, assessore Pia.
MARGHERITA PIA, Assessore. Premetto che il signore, di cui non ricordo il
nome, ha più di una volta colloquiato sia con me, sia con l’assessore Donati, sia con
gli uffici, come la consigliera sa, proprio perché aveva bisogno di spiegazioni e di
vedere la documentazione, cosa che ha fatto, perché ha preso atto della
documentazione direttamente dall’ufficio.
Comunque, rispetto alle domande che vengono poste io posso rispondere così. In
data 20 novembre 2012 è stata presentata una Scia, la 1329 del 2012, da parte di
Rotondo Caterina avente per oggetto “Manutenzione straordinaria al muro di
recinzione” dell’immobile di cui stiamo parlando.
Successivamente la stessa proprietaria ha presentato, in data 1° marzo 2013, una
comunicazione di attività libera ai sensi dell’articolo 80 della legge regionale n. 1,
aventi ad oggetto “Realizzazione di accesso carrabile”, cosa che è prevista
ovviamente sia nella legge urbanistica che ovviamente nel nostro Regolamento,
corredata da parere favorevole dei Vigili urbani circa il rispetto del Codice della
strada.
Relativamente a quanto richiesto al punto 1 dell’allegato alla presente, e cioè se il
luogo e la struttura in questione, compreso il muro di cinta, si trovino sotto la tutela
della Soprintendenza delle belle arti, si fa presente che l’immobile non è vincolato.
Relativamente a quanto richiesto al punto 2, ovvero se per il rifacimento del muro
di cinta si debba intendere anche l’apertura di un accesso sullo stesso muro e, quindi,
la presenza di altri veicoli, si fa presente che il rifacimento di un manufatto può
comprendere anche le modifiche allo stesso. Comunque, per l’apertura del passo
carrabile, come detto, è stata presentata una specifica pratica edilizia.
Relativamente al punto 3 dell’allegato alla presente, cioè se non si ritiene che
l’autorizzazione rilasciata debba contenere un’indicazione più precisa, si fa presente
che sono tutti interventi soggetti a SCIA o a semplice comunicazione in quanto si
tratta di attività libera. L’autorizzazione edilizia non esiste più per queste cose già dal
2005. Forse l’autorizzazione citata nella domanda si riferisce a quella rilasciata ai
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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sensi del Codice della strada, su cui però i Vigili avevano dato parere favorevole.
Relativamente al punto 4 dell’allegato alla presente, cioè se non si ritiene che sulla
strada venga inserito il cancello scorrevole, qua non rispondo perché penso sia stata
la consigliere Angeli su questo.
Mi permetto, comunque, di dire che questa interpellanza ha un senso, a tal punto
che anche nell’ultima Commissione consiliare che abbiamo avuto per chiudere la
discussione sulle NTA, e la consigliera Angeli e gli altri consiglieri presenti lo sanno,
se lo ricorderanno, abbiamo discusso a lungo, questione che poi riprenderemo
domani come riferimento e come possibile osservazione o “incitamento a fare”, sulla
questione della necessità, assessore Donati, di un piano della mobilità sia per quanto
riguarda la movimentazione delle macchine, sia per quanto riguarda lo stallo delle
macchine, ovvero la fermata.
Si è detto ieri che tutte le volte che si va a toccare uno spazio pubblico che ha dei
parcheggi è chiaro che sorgono dei problemi, su cui vengono dati ovviamente i pareri
dalla Polizia municipale. Ma questo non vale solamente, come in questo caso, tra le
altre cose per un accesso di una macchina dentro una proprietà privata, ma vale per
esempio – lo ricordo solo per capire l’argomentazione – anche i dehor, cioè le
strutture temporanee fuori dai bar.
È chiaro che tutte le volte che per un motivo, che sia l’accesso ad una proprietà
privata mediante mezzi motorizzati o che sia l’installazione di una struttura precaria
destinata a corredo di un’attività commerciale o turistica, si va a toccare quello si va
a toccare dello spazio pubblico che funziona in gran parte dei casi a parcheggio.
Tu lo sai bene, e gran parte dei consiglieri qui seduti erano presenti alla
discussione, che a questo punto questo è veramente un problema che va discusso
approfonditamente in quella direzione. Pertanto, visto che l’abbiamo appresa non dal
punto di vista dell’interpellanza, e tu, consigliera, lo sai bene, ma l’abbiamo preso dal
punto di vista delle funzioni che sul territorio possono essere fatte e dei diritti che
possono essere stabiliti, credo che avremo modo anche forse di approfondire, visto
che abbiamo cominciato a discuterne approfonditamente già l’ultima volta, anche in
questi giorni di periodo che passerà tra l’adozione della variante e la sua
approvazione.
Questo non risolve il problema, ma potrebbe essere l’inizio di una discussione,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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che poi noi passeremo a chi di competenza settorialmente dovrà affrontare il
problema. Altrimenti, noi non daremo più né un dehor né un accesso.
D’altra parte, e chiudo, è veramente anche difficile dire di no a chi ha delle aree
libere intercluse, dove può togliere le macchine dalla strada e metterle dentro. È un
problema. Io apro un ingresso, però metto anche delle macchine dentro; quindi, c’è
un equilibrio che naturalmente cum grano salis va probabilmente trovato.
Grazie comunque.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Assessore, ricordo bene che ieri e ieri l’altro
abbiamo parlato di questo problema, abbiamo parlato per quanto riguarda le
variazioni a una parte delle NTA, alla variante parziale, però non abbiamo proprio
deciso niente. E questo problema che io porto alla vostra attenzione con questa
interpellanza è nato molto prima dei giorni in cui abbiamo discusso della variante
parziale alle NTA del Regolamento urbanistico.
Questa interpellanza è stata presentata nel Consiglio comunale del 27 luglio
scorso e ritirata per approfondimento e discussione in Commissione istituzionale
afferente, e dopo svariati solleciti, andati a vuoto, oggi è stata ripresentata.
Sinora la situazione denunciata nell’interpellanza precedente non è mutata e tutto
da mesi è rimasto tale e quale. Quando l’assessore dice che occorre discutere a fondo
il problema e fare una riflessione approfondita su questo argomento, ebbene io sono
d’accordo, come sono anche d’accordo a trovare delle soluzioni idonee. Ma qui è già
stata data la risposta al cittadino richiedente, perché i lavori sono iniziati, e a questo
punto noi abbiamo visto abbattere una parte di muro.
Quindi, questo discorso che ha fatto l’Assessore vale fino a un certo punto, vale
per il futuro, semmai, ma per il presente questo è già stato fatto, dal 27 luglio scorso,
in quei giorni lì. Io l’ho fatta perché sono stata sollecitata a farla, in quanto i cittadini
di quella zona si attendevano invece, prima di tutto, un monitoraggio della situazione
del traffico, in quella strada. Se non c’era un aggiornamento occorreva un
monitoraggio nuovo, che invece non è stato fatto, e l’autorizzazione è stata data.
Tutti i discorsi che facciamo oggi, quindi, potrebbero anche essere inutili, perché per
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
quella situazione il fatto è già avvenuto.
Oggi ci sono dei cartelli scoloriti, di autorizzazione edilizia e appesi al cancello di
accesso; i lavori sono fermi, e questo perdura dal luglio scorso, e vorremmo
conoscerne proprio le motivazioni. Un altro accesso nel muro verso l’interno è stato
aperto, e voi sapete com’è la gente, perché siete l’Amministrazione che gestisce il
territorio. Quando la gente non sa dove mettere la macchina, e quella è la loro strada,
la gente è disperata perché in quella strada, al di sotto della loro, non c’è la
possibilità di parcheggiare, e per tutta la zona, perché è una zona di forte passaggio,
siamo a Rosignano Marittimo, quindi non sanno dove mettere le macchine.
I lavori, dicevo, sono fermi, e i residenti continuano a soffrire. Noi, quindi,
abbiamo posto in questa interpellanza, le stesse cose, le stesse domande che avevamo
posto il 27 luglio perché la situazione non è mutata. In altri Comuni a noi vicini che
conosciamo, in simili condizioni della strada, come la nostra, di via del Mulino a
Vento, le autorizzazioni non vengono concesse. Perché, allora, a Rosignano
Marittimo si fa che sì che nostra terra sia di conquista? Questo non è giusto, non è
ben ponderato. Poi, quando viene rilasciata un’autorizzazione del genere, prima si
vagliano, come ho già detto, le condizioni della strada e dei suoi abitanti, altrimenti
Rosignano veramente, per coloro che vi sopraggiungono, diventa terra di conquista.
C’è poi anche il fatto che i nostri concittadini, da sempre residenti, sono guarda caso
i più bistrattati, eppure pagano regolarmente i tributi del Comune.
Questa risposta non è una risposta certamente esauriente. Auspico, dunque, che
l’Assessore veramente consideri il problema a fondo e trovi soluzioni idonee per
questa situazione.
PRESIDENTE. Grazie. Si conclude qui la parte dedicata a interrogazioni e
interpellanze.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Nomina scrutatori e scrutatrici
PRESIDENTE. Passiamo al punto n. 3) all’ordine del giorno, “Nomina
scrutatori”.
Propongo i consiglieri Zucchelli, Radicchi e Belloni.
Chi approva è pregato di alzare una mano. Chi si astiene? Chi vota contro?
Il Consiglio approva all’unanimità.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Ordine del giorno presentato dal Consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo
Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: In merito all’imminente
guerra In Siria
PRESIDENTE. Passiamo al punto n. 4) all’ordine del giorno. La parola al
consigliere Gherarducci Niccolò per l’ordine del giorno sulla guerra in Siria che
spero non sia più tanto imminente. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente. Questo è un ordine del giorno
che era stato presentato per il Consiglio del 30 settembre. Come ricorderete, erano i
giorni in cui pareva appunto imminente un conflitto armato in Siria.
Noi non ritiriamo l’ordine del giorno, chiediamo che ne venga assunto lo spirito e
votato lo spirito, andando a cogliere il senso dell’articolo 11 della nostra Costituzione
che recita che l’Italia ripudia appunto la guerra, l’appello che fece a suo tempo il
Papa, rispetto appunto al ripudio della guerra e dell’uso della violenza per la
risoluzione dei conflitti armati. Lo presentiamo come stimolo al nostro Governo e
agli organi superiori della nostra Repubblica, affinché appunto questi articoli e
questo senso vengano accolti e vengano utilizzati nella risoluzione delle controversie
internazionali.
Chiediamo questo perché è vero che oggi pare essere venuta meno l’attenzione in
quella zona, però evidentemente, a nostro avviso, una calma apparente è dovuta in
particolar modo al riequilibrio, alla ridefinizione degli equilibri tra le super potenze
mondiali, sia politiche che economiche. Quindi chiediamo al Consiglio di votare.
Naturalmente, vengono meno tutte le parti che si riferiscono in maniera precisa e
dettagliata al conflitto in Siria che pareva imminente lo scorso settembre.
PRESIDENTE. Grazie al consigliere Gherarducci. Chi chiede di parlare?
Io credo che quello posto dal consigliere Gherarducci – anche se con ritardo è
stato già discusso questo ordine del giorno – sia un tema di grande attualità. La pace
nel mondo, la pace nel Medio Oriente e in particolar modo la pace sul Mediterraneo
interessa molto la nostra nazione. Credo che sia molto lunga la strada che porta alla
pacificazione sul Mar Mediterraneo, che in realtà non è mai stato mare di pace.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Credo che ci si debba far carico fortemente di quelle problematiche, se vogliamo che
ci sia un miglioramento delle condizioni di vivibilità del nostro pianeta. E questo, a
partire dalle condizioni che determinano l’arrivo di decine di migliaia di migranti, in
condizioni di assoluta miseria, umana e morale, fino a mostrarci quelle immagini
drammatiche che abbiamo visto in questi giorni nel centro, che non è di accoglienza,
ma è un centro dove si smistano, milioni, ormai, di disgraziati e disgraziate, nel senso
latino dell’espressione, cioè con una vita avversa, che arrivano sulle nostre terre,
pensando di poter mangiare tutti i giorni. Si trovano invece ad essere trattati come
bestie da soma, disinfettanti con le canne da giardino.
Io credo che se i consiglieri prestassero attenzione per l’interpellanza sarebbe
importante, ma anche forse a questi temi.
Mi sarei aspettata, a dir la verità, una reazione più forte di fronte a quello che è
successo al centro di accoglienza a Lampedusa, un’indignazione morale molto forte.
Vedere uomini e donne in fila, nudi, disinfettati, dovrebbe portare alla memoria tante
cose. Invece, questa indignazione morale non c’è più perché ci sembra quasi normale
che persone possano essere messe a nudo e fatte transitare come mucche da
marchiare, di fronte a inservienti che disinfettano contro la scabbia.
Io capisco che ci sia il problema, e l’ho vissuto direttamente quel problema, per
aver fatto molte volte parte di volontariato attivo su queste questioni. Ma comprendo
anche che il riguardo per la dignità umana può essere assolutamente contaminato da
una giusta prevenzione. Non credo che gli italiani si siano indignati più di tanto di
fronte a questo. Io credo allora che ordini del giorno come quello del consigliere
Gherarducci possano essere presentati ad ogni Consiglio comunale, perché dobbiamo
tener presente questo tipo di problematica, che ha bisogno di modificazione del senso
dello Stato sociale, in Italia come nel mondo. La dignità dell’uomo non si può
relegare alle parole di Papa Francesco, del quale tutti volentieri ci ammantiamo, ma
deve essere prima nell’anima che nell’esposizione, perché per tutti, da noi che siamo
politici di frontiera ai grandi politici, il riempirsi di “come dice Tizio o Caio”, e in
questo caso, per il Tizio o Caio, in questi giorni siamo andati da Papa Francesco a
Mandela, non è di poco conto. Bisognerebbe avere la possibilità di attuarlo proprio
nelle minime parti, cominciando dal nostro fratello, accanto di banco, o dal nostro
fratello accanto di casa.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Quindi, io credo e spero che ci sia un’attenzione sempre maggiore alla
preservazione della dignità degli esseri umani. Questa è una cosa che mi angustia
parecchio. Le guerre producono questo, oppure si producono guerre per questo? È
una domanda che ci poniamo. Credo, però, che bisognerebbe indignarsi non solo per
Equitalia; c’è anche qualcosa di più che poi deve necessariamente far trovare
all’interno di ogni singolo cittadino lo scatto d’orgoglio e di dignità per dire che
veramente siamo fratelli nel percorso.
E allora, le madri, che come ho già detto, che affidano quei bambini al dio delle
onde, le donne che hanno i burqa e che sono spogliate, gli uomini che non hanno
dignità, nudi davanti a persone che potrebbero fare altre cose. Anche l’Italia potrebbe
non porsi sempre dietro l’alibi dell’Europa, potrebbe, l’Europa, non porsi tanto in
modo alibistico nei confronti dell’Italia. Ma se noi sappiamo che arrivano migliaia di
persone, è inutile tenere i centri d’accoglienza con cento posti. È ridicolo ed è
inumano.
Prego, consigliera Monti.
NERINA MONTI. Io vorrei intervenire rapidamente su quello che ha appena
affermato e che ci raccontato la Presidente.
Purtroppo non ho potuto approfondire, ma stamani alla rassegna stampa sul Raitre
hanno letto un articolo, mi sembra, se non sbaglio, su Repubblica in cui un altro tema
magari da affrontare, sarebbe quello delle cooperative che gestiscono i CIE. Noi si
parla molto, è bello parlare con tutta questa nobiltà d’animo; poi però bisogna entrare
dei dettagli. Cinquanta euro a persona, prendono al giorno le cooperative che
gestiscono i CIE, e non sono così pulite, né per le modalità con cui vengono affidati
questi servizi, né lo è l’origine di queste cooperative. Quindi, oltre a tutta questa
morale, bisognerebbe entrare nei dettagli dove le idee e i princìpi si traducono in
azioni e si gestiscono i servizi. Era aberrante. Questo articolo mi è sfuggito, lo
cercherò magari ora sulla rete e lo diffondo, ma era veramente una denuncia di una
gravità micidiale.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Tani.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
GIORDANO TANI. Grazie, Presidente. La riflessione che portano a fare questo
ordine del giorno e i fatti accaduti sicuramente non ci onora, non onora la nazione,
non onora noi italiani. Però voglio dire anche che la risposta dell’Europa è una
risposta venale, orrenda: “togliamo 40 quaranta milioni per via di questo fatto,
togliamo 40 milioni, non vi diamo 40 milioni”: questa è la risposta dell’Europa. Per
un fatto orrendo accaduto, l’Europa, non si assume responsabilità, ma non di pagare,
come ha detto bene la consigliera Monti, queste cooperative che si prendono 50 euro
a persona per accoglienza, e magari saranno pure in odore di mafia, sicuramente. Il
caso eclatante è uscito oggi; ma chissà da quanto tempo si fanno queste brutture che
ci ricordano, come ha detto bene la Presidente, quello che facevano i nazisti nei
campi di Auschwitz, Dachau e gli altri con il lavaggio dei corpi degli ebrei e dei
prigionieri.
Capisco, figurati se non lo so quello che sta facendo Papa Francesco, come
affrontare la situazione. Ma un mese fa, non è transitato il fior fiore di politici, di
presidenti di consiglio, vicepresidenti e via discorrendo, con enfasi? E loro queste
cose non le sapevano? Questo mi chiedo. È successo oggi perché un telefonino ha
fatto una fotografia? Oppure erano situazioni contingenti? L’Italia deve dire
chiaramente che se ce la fa, ce la fa, se non ce la fa, non ce la fa. Va bene che questo
non va fatto, ma accogliere questa povera gente e metterla a Lampedusa è come
metterla a Auschwitz, è uguale: ci sono letti, non ci sono camere, stanno fuori.
Lampedusa è la piaga italiana e la piaga anche europea. Perciò, io credo che molti, a
livello più alto di noi, si dovrebbero non indignare; noi ci possiamo indignare perché
siamo semplici cittadini, piccoli amministratori di cose locali. Ma i governanti,
invece di blaterare e piangere, dovrebbero piangere, ma proprio su queste situazioni.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Vorrei ringraziare la Presidente, la consigliera
Monti e il consigliere Tani per essere intervenuti su questa questione e aver
introdotto dei temi importanti, a partire da quelli dei CIE. Sentivo la consigliera
Monti che diceva che pure la Spagna, nella frontiera tra la Spagna e il Marocco
avvengono cose analoghe, e pure alla frontiera fra gli Stati Uniti d’America, quelli
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
liberi e democratici, con il Messico, avvengono cose forse ancor più brutali di quelle
che avvengono in Italia. Pure la situazione delle carceri italiane è quanto mai grave e
allarmante. In questo senso, la cosa più drammatica e pericolosa per noi e soprattutto
per la civiltà è l’assuefazione alla brutalità. Nel mondo avvengono delle brutalità
immani, anche molto vicino a noi. Probabilmente, in questa società, la storia ci porta
a non rendercene conto e a non dargli la dovuta importanza, anche perché – concludo
– il far finta di niente, perché fino a che non ti tocca in prima persona si cerca di far
finta di niente, fa parte della storia, lo dicevano i Consiglieri prima, fa parte di
un’altra epoca, un’altra epoca dove ci sono stati alla fine 30 o 40 milioni di morti, in
Europa. Quindi, bisognerebbe, tutti insieme, complessivamente, al di là dell’ideale
politico, su questioni del genere, fare una discussione, un’elaborazione condivisa su
come salvaguardare quantomeno i livelli minimi di civiltà che anche oggi in Italia
rischiano di essere messi da una parte.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Vannozzi.
PIERGIORGIO VANNOZZI. Chiedo su cosa si deve votare perché ho capito
bene il problema, forse sono duro io. Sono fatti sorpassati, io speravo che lo ritirasse
francamente. Sulla denuncia pura e semplice, tutti d’accordo, ma su cosa devo
votare? Se mandare i cacciabombardieri o no? Non ho capito, spiegamelo bene; poi ti
dico su cosa voto.
PRESIDENTE. Ha letto l’ordine del giorno? Lo vuole esplicitare, consigliere
Gherarducci? Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. L’avevo detto in premessa. Questo è un
ordine del giorno datato 16 settembre, che era all’ordine del giorno del Consiglio del
30 settembre.
Ho detto che evidentemente i fatti che sono riportati qui rispetto alla vicenda
siriana in questo momento sono superati. Ho chiesto al Consiglio di votare il senso e
lo spirito che l’ordine del giorno riportava, ovvero l’articolo 11 della Costituzione in
cui l’Italia ripudia la guerra, come monito, anche, sia al Governo che alla Presidenza
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RESOCONTO STENOGRAFICO
della Repubblica, qualora avvengano altre tensioni internazionali, a rispettare i temi e
la giurisprudenza trattata dalla nostra Costituzione e dalla nostra legislazione
nazionale, oltre che da quella internazionale; di assumere l’appello di Papa
Francesco, che diceva che mai l’uso della violenza deve essere servire per risolvere
le controversie internazionali. Chiedeva appunto di votare, fatta salva la questione
della Siria, il senso che l’ordine del giorno proponeva, perché al di là della vicenda
siriana, l’ordine del giorno proponeva un senso e uno spirito e quello rimane, anche
se la vicenda siriana, il conflitto armato pare che oggi sia passato .
PRESIDENTE. Se non ci sono ulteriori interventi mettiamo in votazione il punto
n. 4) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di alzare la mano. PD, IdV,
Rifondazione, Federazione della Sinistra, Gruppo Misto Sel, Gruppo Misto Daddi.
Chi si astiene? Chi vota contro? Il PdL non partecipa alla votazione.
Il Consiglio approva.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo Comunista
– Federazione della Sinistra) ad oggetto: via Oriani e via Copernico
PRESIDENTE. Andiamo avanti con il punto n. 5) all’ordine del giorno,
consigliere Gherarducci, “Via Oriani e via Copernico”. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente. Come premesso prima, la data
è del 16 settembre. In questi mesi, vi sono stati degli sviluppi rispetto alla questione
trattata nella presente mozione.
La presente mozione, appunto, trattava dello stato delle vie della zona compresa
tra via Oriani e via Copernico, che vedeva delle situazioni di disagio e di pericolo per
i cittadini e per chi vive in quelle zone – vado in maniera sintetica, per non perdere
troppo tempo –, che interessavano il manto stradale, il verde pubblico, il parco
comunale, la staccionata, il manto stradale e i lampioni pubblici. Questa mozione è
stata fatta a seguito di un interessamento dei cittadini, infatti, gli stessi cittadini
avevano già fatto una raccolta di firme, una petizione popolare protocollata il 23
dicembre del 2011 che trattava proprio le questioni affrontate nella mozione.
Ad oggi, mi pare che l’Amministrazione sia già intervenuta per la maggior parte
delle cose qui trattate. L’elemento che però non è stato ancora sanato è il fatto che ci
sono dei pini che intralciano con i cavi della tensione elettrica.
Ora, il nostro Gruppo chiede che questa mozione venga votata, anche per porre
rimedio al fatto che questi pini sono intersecati con i cavi elettrici. In caso di
maltempo, vento, pioggia o neve, gli stessi potrebbero provocare la rottura dei cavi
elettrici, andando a interrompere la corrente elettrica, ed essendo pericolosi per i
cittadini.
PRESIDENTE. Chi chiede di parlare? Non ci sono interventi.
Pongo in votazione il punto n. 5) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di
alzare la mano. PD, IdV, PdL, Gruppo Misto nella persona di Daddi, Gruppo misto
nella persona di Monti, Federazione della Sinistra, Gruppo Misto nella persona di
Tani.
Il Consiglio approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo Comunista
– Federazione della Sinistra) ad oggetto: organizzazione centesimo anniversario
dalla nascita di Bruno Pontecorvo
PRESIDENTE. Andiamo avanti col punto n. 6) all’ordine del giorno. La parola al
consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente. Organizzazione e centesimo
anniversario della nascita di Bruno Pontecorvo. Il 2013 è l’anno del centenario della
nascita di Bruno Pontecorvo, pisano di nascita, naturalizzato poi nell’ex Unione
Sovietica, dove visse e lavorò dal Cinquanta fino alla morte, avvenuta nel 1993.
Fu uno dei migliori allievi di Enrico Fermi, uno dei ragazzi, il più giovane, del
Gruppo di via Panisperna. Collaborò al celebre esperimento dei neutroni lenti, che
diede il via alle ricerche sulla fissione del nucleo atomico ed alle sue applicazioni.
Genio indiscusso della fisica, collaborò a Parigi con Curie e Joliot, insegnò in
Inghilterra, creò per una società petrolifera statunitense una tecnica di introspezione
dei pozzi basata sul tracciamento dei neuroni.
Un uomo fuori dal comune, protagonista di formidabili intuizioni, che fruttarono
ad altri scienziati il premio Nobel, premio, questo, che a lui fu negato solamente per
la sua scelta politica.
Sono già iniziate le celebrazioni del centenario della nascita, organizzata a Roma
dall’Università la Sapienza, con il Seminario “L’eredità di Bruno Pontecorvo,
l’uomo e lo scienziato”, alla quale ha presenziato il Presidente della Repubblica,
Napolitano. A Pisa, sia La Normale che l’Associazione La Limonaia daranno vita, da
settembre fino a dicembre, ad una serie di iniziative in onore del genio toscano.
Ritenendo importante ricordare e far conoscere l’affascinante figura della persona
e dello scienziato Pontecorvo, luminare della fisica conosciuto a livello
internazionale, si chiede al Sindaco e alla Giunta di organizzare o patrocinare, o
qualora fosse la Fondazione Almunia, una o più iniziative in ricordi ed in
approfondimento della vita e degli studi di Pontecorvo; si promuova la
partecipazione alle stesse degli studenti delle scuole medie superiori del nostro
Comune, quale contributo alla loro formazione scientifica e culturale.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Nessuno chiede di parlare.
Mettiamo in votazione il punto n. 6) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato
di alzare la mano. PD, IdV, Gruppo Misto nella persona di Tani, Federazione della
Sinistra, Gruppo Misto nella persona di Monti, Gruppo Misto nella persona di Daddi.
Chi si astiene? Chi vota contro? PdL.
Il Consiglio approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dai consiglieri Luca Giacomelli e Angela Porciani
(Gruppo RDS) ad oggetto: disponibilità all’accoglienza di materiali e mezzi
della protezione civile
PRESIDENTE. Passiamo al punto n. 7) all’ordine del giorno. La parola al
consigliere Giacomelli.
LIUCA GIACOMELLI. Grazie, Presidente, mi scuso per il ritardo.
Ne do lettura, anche perché questa mozione è stata presentata due Consigli fa:
“Essendo a conoscenza di una richiesta pervenuta dal Comitato regionale toscano,
Associazione Nazionale Pubbliche assistenze, per l’apertura di un sito per lo
stoccaggio di materiale per la colonna mobile nazionale di Protezione civile; essendo
altresì a conoscenza di una formale disponibilità data da questa Amministrazione, a
cui però nel tempo non è seguita alcuna decisione in merito; ritenendo che una valida
collaborazione tra Comune di Rosignano Marittimo e la Protezione civile
dell’Associazione Nazionale pubbliche assistenze sia un fatto estremamente positivo
ed importante per l’intera zona; tutto ciò premesso, il Consiglio comunale invita
l’Amministrazione comunale a decidere in merito alla disponibilità ad individuare e
mettere a disposizione gli spazi coperti e scoperti necessari alla creazione di un
deposito della colonna mobile nazionale di Protezione civile”.
PRESIDENTE. Prego, assessore Donati.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente. Semplicemente, intanto per
ringraziare il Consigliere per questa mozione.
Come ricordava, era già stata data una disparità di massima, anche perché era
stata fatta una valutazione da parte dell’Amministrazione circa l’importanza di
questa occasione. Si trattava di un’opportunità importante perché poteva consentire
di poter ospitare sul nostro territorio una serie di attrezzature, e soprattutto c’era la
possibilità di poter, grazie alla presenza di attrezzature, avviare anche un percorso
legato ai corsi di formazione. Questo poteva essere importante per gli operatori del
territorio di qualsiasi natura si parlasse; ma poteva essere anche l’occasione per poter
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
creare sul nostro territorio un flusso di persone che da altri territori potevano venire
ad utilizzare questa struttura.
Quindi, da questo punto di vista la valutazione era stata fatta; è stata data una
disponibilità di massima, anche perché la problematica è legata al fatto che qui si
tratta non tanto di dare una stanza, che sarebbe stato relativamente semplice, ma si
trattava e si tratta di andare ad individuare una struttura di superficie importante, e
soprattutto anche con la possibilità di movimento esterno, quindi con piazzali esterni.
È chiaro che questa è una disponibilità non semplice da poter reperire, per cui,
accanto ad una disponibilità di massima dell’Amministrazione, c’è un percorso che
stiamo ancora portando avanti, per trovare una possibile soluzione che sia in linea
con le esigenze. Ripeto: sono esigenze importanti, sono esigenze non semplici da
reperire, quindi il percorso che stiamo facendo e le difficoltà che ne conseguono sono
abbastanza importanti. Rimane ferma però la valutazione. Ovviamente fa piacere
trovare la condivisione anche da parte del consigliere proponente, per cui ci
auguriamo comunque di poter trovare una soluzione a questa opportunità che per il
territorio ci deriva.
PRESIDENTE. Prego, consigliere, per la replica.
LUCA GIACOMELLI. Ringrazio l’Assessore Donati perché in pratica ha detto
parte di quello che avrei riproposto io. Ovviamente questa mozione nasce dal fatto
che ho trovato tra gli atti questo documento a cui si fa riferimento. Questa mozione è
nata soprattutto per l’importanza del fatto che abbiamo la Solvay vicina, quindi c’è
presenza di siti industriali che possono essere a rischio. Quanto a trovare un’area
idonea, magari pregherei di accelerare per quanto possibile questo iter, perché stando
alle mie informazioni, ci sono anche altre zone in Toscana che hanno questa
possibilità, soprattutto la zona di Massa, quindi magari potremmo perdere questa
occasione.
Se mi posso permettere, non so quanto sia fattibile, non so se dico una cosa che
può non esser fatta, potremmo anche pensare all’area dell’ex Circolo Nautico per una
struttura del genere. Questa è una proposta che non so se fattibile oppure no.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Se non ci sono ulteriori interventi, metto in votazione il punto n.
7) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di alzare la mano. PD, IdV, Gruppo
Misto Tani, Federazione della Sinistra, Gruppo Misto nella persona di Monti, De
Bari, Rosignano Democratica, Gruppo Misto Daddi, PdL.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dal consigliere Niccolò Gherarducci (Gruppo Comunista
– Federazione della Sinistra) ad oggetto: stato degli edifici scolastici.
PRESIDENTE. Passiamo al punto n. 8) all’ordine del giorno. La parola al
consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente. “Stato degli edifici scolastici”.
Le scuole italiane cadono a pezzi; a darci un’ulteriore conferma è l’Undicesimo
studio di Cittadinanzattiva, presentato il 18 settembre scorso. Anche questa, per
premessa, è una mozione che andava discussa: era stata presentata il 20 settembre. Il
lavoro dei volontari e dei tecnici dell’Associazione si è concentrato su
centosessantacinque edifici in diciotto diverse Regioni, concentrandosi sulla
sicurezza, manutenzione e igiene, oltre che sui problemi legati alla vita degli studenti
con disabilità.
Il 67 per cento degli edifici campione si trova in zona sismica, il 16 per cento a
rischio idrogeologico, vulcanico e industriale. In cinque edifici è stata confermata la
presenza di radon e amianto. Manca una palestra nel 30 per cento delle scuole. Nel
40 per cento dei casi, il giudizio rispetto alla manutenzione risulta pessimo o
mediocre; nell’83 per cento delle scuole sono stati richiesti interventi manutentivi di
cui il 64 per cento eseguiti con forte ritardo. Lo studio analizza anche la generalizzata
inadeguatezza delle scuole dell’infanzia, dove spesso mancano accorgimenti basilari
per la sicurezza dei bambini, ad esempio vetri retinati, o l’assenza di spigoli vivi e
l’assoluto ritardo con il quale gli edifici scolastici si stanno adeguando alla necessità
di alunni di insegnanti con disabilità, mancanza di marciapiedi con rampe, assenza di
banchi e servizi igienici idonei a chi è costretto sulla sedia a rotelle.
Preso atto della gravità di quanto emerge dal sopracitato studio, tenendo conto del
fatto che in Italia ogni anno aumentano crolli e incidenti vari negli edifici scolastici,
secondo dati diffusi dallo stesso MIUR, ricordando che sul territorio abbiamo
riscontrato la presenza di amianto nella scuola per l’infanzia, Finestra sul mondo a
Nibbiaia e che la sede dell’IPSIA e di parte dell’Istituto Alberghiero Rosignano
Solvay versa, oramai da anni, in condizioni indecorose, e che verosimilmente non
garantiscono la sicurezza e la salute di chi vive in quegli ambienti; si impegna il
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Sindaco e la Giunta nella realizzazione di una mappatura attenta, dettagliata e precisa
delle condizioni strutturali, igienico-sanitarie e manutentive di tutte le strutture
scolastiche di ogni ordine e grado, presenti sul territorio comunale; intervenire sulle
strutture di propria competenza, riportando tutti i parametri nella norma in sicurezza,
intervenendo verso gli Enti dai quali dipendono le altre strutture presenti sul
territorio comunale di Rosignano, e che richiedono la messa a norma degli edifici.
PRESIDENTE. Prego, Sindaco.
SINDACO. Grazie, Presidente. Aspettavo che ci fossero alcuni interventi, non
essendo un’interrogazione. Vorrei far presente che ovviamente, per quanto riguarda
gli edifici scolastici, questi sono una priorità per questa Amministrazione comunale.
Mi sembra che in questi anni, un po’su tutti gli edifici e in ogni frazione abbiamo
cercato di fare una serie di interventi, sia finalizzati all’adeguamento, laddove
necessario, anche rispetto alle nuove normative, sia di miglioramento o di
riqualificazione. Su alcuni interventi, tra l’altro, c’è stata anche la capacità, da parte
nostra, di recepire alcuni finanziamenti di soggetti terzi che hanno contribuito in
maniera importante, se non totalitaria, anche a finanziarie lo stesso intervento. Faccio
riferimento, in particolar modo, per esempio, all’intervento che abbiamo fatto lo
scorso anno sulle scuole Ernesto Solvay, dove abbiamo speso circa 350.000 euro per
eliminare tutte le barriere architettoniche ancora presenti, purtroppo, in quella scuola,
riqualificando oggettivamente in maniera sostanziosa tutti quelli che sono gli
ambienti adibiti ad attività educativa e scolastica dei ragazzi. Ovviamente a questi
sono seguiti, o sono stati preceduti, anche altri interventi: penso al tetto della scuola
di Gabbro, o ad altri interventi di manutenzione più piccola o di risanamenti vari in
tutti i plessi.
Quest’estate, nonostante difficoltà abbastanza importanti che ci derivavano dal
piano pagamenti, però, abbiamo fatto un lavoro di ulteriore consolidamento per
esempio della struttura del Centro Rodari, dove c’è una scuola dell’infanzia statale,
che accoglie tutte le mattine numerosi bambini. Su questo devo dire che le strutture
che noi abbiamo presentano un grado di qualità, di qualificazione, anche a seguito di
questi interventi, abbastanza importante.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Abbiamo un problema, quello di una condizione che sta dentro le norme, ma un
po’ più critica per la scuola di Castelnuovo. Oggettivamente quella scuola è vecchia,
è una struttura vecchia e interventi importanti di risanamento, di riqualificazione, o di
investimento rischiano in qualche modo di non essere adeguati alla struttura stessa.
Non a caso, sollecitati anche da un dibattito nelle stesse frazioni collinari,
abbiamo dato il via a uno studio di fattibilità che mi auguro che già tra il mese di
gennaio e il mese di febbraio porterà a individuare, insieme, ovviamente, ai cittadini,
quindi anche in un percorso allargato, di partecipazione, la localizzazione per il
nuovo plesso unico per le frazioni collinari. Su questo ci siamo impegnati in maniera
forte, e crediamo che per mantenere un presidio culturale e scolastico in quelle
frazioni, questa sia l’unica possibilità che abbiamo, perché se continuiamo diciamo
ad avere una scuola divisa su più plessi, rischiamo di perderla definitivamente.
L’investimento che vorremmo fare allora nelle frazioni è quello di una struttura
che potrà accogliere non solo la scuola primaria che attualmente è divisa tra prime e
seconde a Gabbro, e terze, quarte e quinte a Castelnuovo, ma un unico plesso
all’interno del quale c’è anche la scuola dell’infanzia che attualmente e soltanto
momentaneamente è in alcuni spazi della scuola Lega di Gabbro, e anche un centro
giochi – perché non si può parlare di asilo-nido – per la fascia diciotto-trentasei mesi.
Su questo capite perfettamente che c’è da scegliere la frazione che dovrà
accogliere questa struttura. I nostri uffici hanno ipotizzato alcune proposte, anche
sulla base di una serie di indicazioni che erano arrivate da un percorso di
partecipazione, che avevamo fatto proprio lo scorso anno con i cittadini delle frazioni
collinari, e fra gennaio e febbraio penso che si possano portare a conclusione.
Detto tutto questo, sui tre impegni che la mozione chiede al Sindaco e alla Giunta,
vorrei fare alcune precisazioni. Va bene tutta la parte iniziale, però proporrei di fare
questo. Nel primo impegno, laddove si parla di realizzare una mappatura attenta e
dettagliata delle condizioni delle varie strutture, ti dico va bene, anche se già ce
l’abbiamo, però aggiornare la situazione che già abbiamo va bene, non ci sono
problemi. Però vorrei che si puntualizzasse il fatto che si parla di strutture scolastiche
di competenza. Siccome si parla di “tutte le strutture scolastiche, di ogni ordine e
grado presenti sul territorio comunale”, ti dico che ci sono delle competenze che
sono dell’Ente Provincia, a cui io non mi voglio assolutamente sostituire, non
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sarebbe competenza nostra. Del resto, se abbiamo delle risorse, o da fare un lavoro,
ci concentriamo sulle nostre strutture, tenendo presente che non ci sono competenze
della Provincia e basta, ma per esempio ci sono competenze anche di privati. Sul
nostro territorio, cioè, ci sono scuole private; laddove si parla “di ogni ordine e
grado” precisiamo. Sono le strutture scolastiche di competenza, poi va bene, “di ogni
ordine e grado presenti sul territorio comunale”.
Sul secondo punto, invece, quando si dice “intervenire sulle strutture di propria
competenza, riportando tutti i parametri della norma in sicurezza”, noi oggi abbiamo
tutte le strutture scolastiche di nostra competenza già nei parametri di sicurezza e
all’interno delle normative igienico-sanitarie. Ovviamente non ci sarebbe nessuno
all’interno dell’amministrazione, né all’esterno, penso all’ASL, o ad altri soggetti di
controllo, che si prenderebbe la responsabilità di tenere aperta una struttura, se non è
già dentro i valori di norma e di sicurezza. Quindi, “riportando” è un termine
assolutamente improprio, in questo caso. Quindi, intervenire sulle strutture di propria
competenza,
laddove
siano
necessari
interventi,
magari
intervenendo
prioritariamente. Il problema è quello a cui accennava prima l’assessore Donati: il
discorso del Patto di stabilità. Forse non c’è la percezione chiara, anche la parte di
alcuni consiglieri comunali – faccio riferimento all’intervento della consigliera
Angeli che non vedo –, ma il problema non è aprire una porta all’ufficio anagrafe per
soddisfare le richieste di qualcuno. Se ci fosse un problema di sicurezza, si aprirebbe
anche la porta dell’ufficio anagrafe. Qui c’è da fare una lista di interventi prioritari
rispetto alla possibilità che l’Amministrazione ha di fare pagamenti sul patto
ristabilita. Siccome io credo che le strutture scolastiche abbiano una priorità di
intervento, per esempio sull’abbellimento di una piazza, si può dire “intervenire
prioritariamente sulle strutture di propria competenza”, anche laddove ci sia bisogno
di fare interventi di adeguamento o risanamento o riqualificazione delle stesse
strutture. Se ci sono queste due precisazioni o correzioni, io non ho difficoltà,
ovviamente, ad esprimere un giudizio positivo da parte della Giunta.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. Intanto ringrazio il Sindaco per le
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precisazioni, però rispetto al primo punto non si parlava di interventi, ma di una
mappatura. Anche se non sono di competenza comunale, io credo sia lecito che sia
verificato lo stato, come peraltro è stato fatto rispetto all’Alberghiero:
l’Amministrazione è intervenuta sulle condizioni di quell’istituto, sollecitando i
Gruppi del Consiglio comunale che sono intervenuti, infatti c’è stata, mi pare, una
mozione o un ordine del giorno di Fornai (comunque sia, del Gruppo PD).
(Interruzione fuori microfono)
Avevo capito male. Avevo capito che il primo pezzo era stato interpretato come se
chiedesse un intervento. È una presa di posizione. Sul secondo, se va bene, si mette,
dopo la virgola “, qualora ve ne sia la necessità”; evidentemente era sottinteso, ma è
bene esprimerlo in maniera palese per non dare adito a qualsiasi tipo di mala
interpretazione. Se va bene quindi si mette “presenti sul territorio comunale di
competenza dell’Amministrazione”, e nel paragrafo successivo “qualora ve ne sia la
necessità”.
PRESIDENTE. Il Capogruppo del PD potrebbe dire qualcosa?
FRANCESCO FORNAI. Anche stando all’intervento del Sindaco, proporrei al
proponente di modificare così, il primo punto dopo “si impegna il Sindaco e la
Giunta”: “nella realizzazione di una mappatura attenta, dettagliata e precisa delle
condizioni strutturali igienico-sanitarie e manutentive di tutte le strutture scolastiche
di competenza comunale.”, mi fermerei qui, come giustamente ha detto il Sindaco.
Noi condividiamo l’intervento del Sindaco perché l’Amministrazione comunale non
si può, in questo momento, far carico delle strutture scolastiche di competenza
provinciale. Al secondo punto, “di continuare a intervenire sulle strutture di propria
competenza, mantenendo tutti i parametri nella norma e in sicurezza”: io penso che
possa essere la sintesi fra le cose che chiedevi tu, presentando questo ordine del
giorno e l’intervento che ha fatto prima il Sindaco, anche per fare chiarezza perché
sennò sembra che poi tutti i programmi siano riconducibili agli strumenti in
dotazione all’Amministrazione comunale quando, purtroppo, noi lo viviamo sulla
pelle. Non tutte le situazioni possono essere risolte dall’Amministrazione comunale,
ma occorrerebbe l’intervento delle Amministrazioni almeno provinciali per dare
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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risposte, ad esempio, ai programmi della scuola alberghiera, dell’IPSIA, cosa che noi
si sollecita politicamente all’interno del Consiglio comunale, l’Amministrazione lo fa
incontrando chi di dovere deve incontrare, però poi fino a che ci sono le Province la
legge attribuisce alle Province la competenza di questi istituti scolastici e sono loro
che se ne devono fare carico, anche perché comunque le Province gestiscono le
risorse dei contribuenti, della collettività, come le gestisce l’Amministrazione, ma
per diverse competenze attribuite.
Non si stravolge il significato della mozione che hai presentato, ma si dà più forza
perché si circoscrive il problema a quelle che realmente sono le questioni di
competenza della nostra Amministrazione.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. La questione dell’alberghiero l’abbiamo tolta
subito, ma non mi interessa ora stare a discutere perché mi pare ci sia un po’ di
confusione. Comunque sono d’accordo perché l’interesse nostro è che poi sia fatta
questa mappatura. Se il Sindaco è d’accordo, così come la maggioranza e gli altri
Gruppi, io metterei, per semplificare, “presenti sul territorio comunale di competenza
dell’Amministrazione”. Mi pare che si vadano a escludere tutti quegli edifici che non
sono di competenza del Comune e il “riportare”. È evidente che si riporta una cosa
quando c’è la necessità. Riportando qualora ve ne sia la necessità. Se non c’è la
necessità non c’era nessun problema di riportare. Mi pare chiaro: “Intervenire sulle
strutture di propria competenza riportando tutti i parametri nella norma in sicurezza
qualora ve ne sia la necessità”. Se questa necessità non c’è perché come ha detto il
Sindaco tutto è nella norma evidentemente non c’è da riportare niente. Mi pare
d’aver colto il senso dell’intervento.
PRESIDENTE. Consigliere Fornai, prego.
FRANCESCO FORNAI. Non voglio rubare ulteriormente tempo al Consiglio
comunale, però voglio essere più chiaro con Niccolò. Siccome si approva una
mozione, la mozione deve essere chiara perché poi è una mozione che rimane
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nell’archivio dell’Amministrazione comunale e viene letta anche dai cittadini che
non necessariamente hanno ascoltato il dibattito che abbiamo fatto all’interno di
questo Consiglio comunale e non necessariamente sanno cosa l’Amministrazione ha
fatto in questi anni, in questa legislatura per la ristrutturazione e la manutenzione
delle scuole di competenza comunale.
Propongo di essere un pochino più precisi e chiedo lo sforzo a Niccolò di scrivere
di continuare a intervenire sulle strutture di propria competenza mantenendo tutti i
parametri della norma in sicurezza e di riportarli, come dicevi tu, nella norma in
sicurezza, qualora eccetera, eccetera, eccetera. Non cambia di molto l’obiettivo che ti
eri riproposto presentando questa mozione, ma da parte nostra si fa una chiarezza che
riteniamo a questo livello di discussione utile per poter dare ai cittadini le giuste
informazioni su quelle che sono le cose che sta facendo chi ha fatto questa
Amministrazione comunale, specialmente sulle strutture scolastiche che, al di là
dell’abbellimento di piazze e strade che sono state un po’ trascurate a causa anche
del Patto di stabilità, ma sulle strutture scolastiche in questi anni abbiamo impegnato
tutto quello che potevamo impegnare perché sono state la priorità delle priorità fin da
subito, cioè fin da quando nel 2009 ci siamo insediati.
Questo lo dobbiamo rivendicare. Concedicelo. È una cosa che vogliamo
rivendicare ogniqualvolta se ne presenta l’occasione.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, va bene?
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Va bene.
PRESIDENTE. Se non ci sono al ulteriori interventi, mettiamo in votazione il
punto 8) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di alzare la mano. PD, IDV,
Gruppo Misto Tani, Federazione della Sinistra, De Bari, Giacomelli, Daddi, PDL,
Monti.
Il Consiglio approva all’unanimità.
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Mozione presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo Misto) ad
oggetto: dopo gli F35 all’aviazione ora le navi da guerra alla marina militare
PRESIDENTE. Punto n. 9) all’ordine del giorno.
La parola alla consigliera Monti.
NERINA MONTI. Questa mozione riguarda la legge finanziaria che è ora in
discussione e ovviamente riguarda quelle che sono le spese legate agli armamenti.
Dopo gli F35 all’aviazione ora le navi da guerra alla Marina Militare.
I recenti Governi sembrano essere caratterizzati da un unico comune
denominatore in materia di politica economica: tagliare sul sicuro e lasciare indenni i
poteri forti, le corporazioni, i santuari del potere finanziario. Un’ulteriore
caratteristica di questa legge è la mancanza anche nei titoli di qualsiasi riferimento
alla lotta all’evasione e alla corruzione.
Quasi in punta di piedi per non disturbare si ripropongono le solite ricette: tagli
alle retribuzioni del personale pubblico, blocchi contrattuali, sospensioni per altri tre
anni dal turnover, blocchi degli straordinari, riduzioni dei fondi integrativi, delle
indennità del personale all’estero e così via, perpetuando una linea di politica
economica devastante per 3,5 milioni di lavoratori e rispettive famiglie e per
l’efficienza e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.
Intanto, andando a spulciare nei meandri del DDL di stabilità troviamo solo, per
fare qualche esempio, sotto la voce “risorse per lo sviluppo e finanziamento di
esigenze indifferibili” ingenti finanziamenti (7 miliardi di euro) per il programma di
ammodernamento della Marina Militare per comprendere la cifra di cui si sta
discutendo 7 miliardi sono esattamente quelli che servirebbero per rinnovare il
CCNL triennale di 3,5 milioni di lavoratori pubblici, oppure potevano servire per un
piano lavoro a favore dei disoccupati. I lavoratori disoccupati, i pensionati, gli
imprenditori sani ma esausti hanno diritto ad essere informati sui motivi di queste
scelte e soprattutto sul motivo per il quale alla fin fine a pagare il conto finale sono
sempre e solo i soliti noti.
Per questo il Consiglio comunale di Rosignano Marittimo chiede al Governo di
bloccare tale spesa a favore di un piano lavoro che consenta un reddito a fasce
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RESOCONTO STENOGRAFICO
escluse della popolazione.
Anche questa mozione è slittata. Ovviamente è datata 28 ottobre, ma non ha perso
molto di attualità. Qui ho un riassuntino della legge di stabilità.
Mi cascano gli occhi sulla voce... (Interruzione fuori microfono) Già l’ho citato
quando abbiamo parlato nell’ultimo Consiglio comunale dell’assestamento di
bilancio, i 180 milioni alla difesa del suolo, 90 milioni al fondo per la tutela delle
risorse idriche. In un momento in cui si dichiara che le prossime guerre saranno le
guerre per l’acqua giustamente mettiamo 850 milioni al finanziamento delle missioni
di pace, 340 milioni alla flotta navale, 190 milioni alla rete di comunicazione tra
Forze di Polizia (meno male), 5 milioni per gli aerei antincendio (meno male) mentre
ai Canadair andranno gli introiti della vendita dei velivoli di Stato; 10 milioni
andranno all’Arma dei Carabinieri.
Mi vorrei soffermare sui 340 milioni alla flotta navale di cui gli altri poi abbiamo
detto nella mozione, per continuare, per gli aerei. Ovviamente noi non siamo
d’accordo. Tutto qui.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Monti. Chi vuole intervenire? Consigliere
Fornai, prego.
FRANCESCO FORNAI. Grazie. Vorrei chiedere quindici minuti di sospensione.
PRESIDENTE. La seduta è sospesa.
(La seduta è sospesa alle ore 17,15)
PRESIDENTE. Invito i signori consiglieri a prendere posto e il Segretario a
procedere alla chiama dei consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
La parola al consigliere Carafa.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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TOMMASO CARAFA. Grazie, Presidente. Intervengo per sollevare alcune,
secondo me, inesattezze che ci sono nella mozione presentata. Credo di essere
abbastanza informato per quanto riguarda la materia di cui si parla. Non per gli F35,
bensì per quanto riguarda le navi da guerra. Era previsto l’acquisto dalle nostre Forze
della Marina Militare di alcune corvette che avevamo richiesto alla nazione a noi
vicina, alla Francia e questa cosa è stata ritirata perché è stato preferito effettuare la
manutenzione sulle navi già presenti nella flotta esistente proprio per non aggravare
la spesa che ad ogni Finanziaria viene effettuata per quanto riguarda le Forze armate.
Una spesa che c’è e ci sarà riguarda le navi. È una missione che si sta effettuando,
partita da qualche giorno, che riguarda la nostra unità ammiraglia, la nostra portaerei,
insieme ad altre tre unità che stanno effettuando la circumnavigazione dell’Africa
fermandosi in alcuni porti dove uno staff medico, composto da ben dodici chirurghi,
fra civili e militari, effettueranno, dove ce n’è bisogno, degli interventi chirurgici a
favore dei bambini di quei luoghi affetti da sindrome di labbro leporino o addirittura
da problemi all’apparato visivo.
Altre spese sono quelle spese che normalmente vengono utilizzate in queste
missioni per quanto riguarda il pagamento dello straordinario al personale e il premio
di produttività che viene assegnato ogni anno al personale dipendente dal Ministero
della difesa. Francamente non capisco da dove arrivi questa cifra dei 7 miliardi di
euro. Molto probabilmente le notizie sono un po’ vecchie, senza scendere in altre
cose.
Non vedo dove si possano andare a ritrovare questi 7 miliardi di euro che mi
troverebbero d’accordo se ci fosse l’effettiva spesa in contrasto con la richiesta tutti i
giorni di sacrifici al popolo.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Presidente, sinceramente se il problema sono i 7
miliardi e in questo momento non abbiamo il... Devo dire la verità, avevo sentito
anch’io parlare dell’acquisto di queste navi da guerra. Non è una cosa che è venuta
fuori dalla mozione, però se il problema sono i 7 miliardi di euro e quella cifra
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specifica di cui si parla, magari, consigliera Monti, sistemiamo qui il punto se è
questo l’unico punto di contrasto, perché il senso io credo sia quello che in un Paese
dove i lavoratori pubblici non hanno il contratto nazionale, dove la maggior parte dei
lavoratori non hanno garantiti i minimi diritti di civiltà e di dignità individuale, dove
ci sono intere classi lavoratrici che non hanno più il contratto nazionale in cui quando
si rinnovano questi contratti si va sempre a ridurre il potere di acquisto per i
lavoratori in un Paese dove il reddito da lavoro è di molto inferiore a quello da
capitale; in un Paese in cui chi lavora non riesce ad arrivare alla fine del mese e quei
pochi fortunati che oggi quando si fa uno sciopero o si brontola – fatemela dire un
po’ alla livornese – ti viene detto “tu hai il lavoro e sei fortunato”; in un Paese dove
si dice che lo Stato italiano spende miliardi di euro per gli F35 e la spesa militare per
l’Italia è di miliardi di euro e in missioni definite umanitarie dove quando tutti i
giorni vengono fuori che missioni umanitarie non sono, ma che non sono nemmeno
missioni di pace, ma è guerra vera e propria...
Cerco di interpretare il senso e lo spirito che ci guida della mozione della
consigliera Monti. Se il problema sono i 7 miliardi, la cifra precisa e la questione
delle navi, chiedo la disponibilità evidentemente a cambiare questo affinché tutto il
Consiglio comunale o i Gruppi che lo riterranno opportuno possano votare il senso di
occuparsi delle priorità, come diceva il Sindaco prima. Quando la coperta è troppo
corta bisogna occuparsi delle priorità. Evidentemente per il popolo italiano oggi la
priorità sono i salari, gli stipendi, i servizi, la sanità, la scuola e non certo le guerre o
gli armamenti militari. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Fornai, vuole replicare alla consigliera Monti? Prego.
FRANCESCO FORNAI. Vorrei rispondere brevemente. Non credo che l’Italia
faccia la guerra a nessuno in questo momento. Credo che le missioni umanitarie in
questi anni ci siano state perché in Libano l’Italia ha una missione umanitaria, in
Kosovo c’è una missione umanitaria. Non credo siano guerre... (Interruzione fuori
microfono) Non è bombardato il Kosovo. I carabinieri che sono stati mandati in
Kosovo non sono stati mandati a fare la guerra al Kosovo. Era una missione
umanitaria. Tu parlavi di guerre. L’Italia finanzia la guerra.... (Interruzione fuori
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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microfono) Ho capito, anche nel 1915-1918 l’Italia ha fatto la guerra. È logico, se
bisogna andare a ritroso sicuramente ci sono stati dei periodi in cui questa nazione si
è trovata in situazioni di guerra. Si sta parlando di ora. L’Italia non è nella situazione
che tu hai fotografato. Dalle cose che ci diceva prima nell’intervento il collega
Carafa questi 7 miliardi non serviranno per comprare nuove navi da guerra. invece,
mi sembra che la mozione parta dal dire che non si devono comprare nuove navi da
guerra perché non sono una priorità. L’acquisto di nuove navi da guerra non sono
una priorità, ma nemmeno per noi sono una priorità, per noi del Partito Democratico
di Rosignano Marittimo. C’è stata la disponibilità di scrivere un ordine del giorno
circoscritto a dire che non è una priorità né l’acquisto degli F35, né l’acquisto delle
nuove navi da guerra, però mi sembra che questa disponibilità, per motivi della
proponente, mi sembra d’aver capito che non sia stata recepita, quindi andiamo
avanti. Discutiamo la mozione che ha presentato, però se si discute la mozione che
ha presentato si discute tutta.
Quando la proponente parla di un Governo che è caratterizzato da una politica
economica che taglia sul sicuro e lascia indenni i poteri forti, le corporazioni, i
santuari del potere finanziario mi sembrano affermazioni un po’ troppo generiche.
Nella situazione in cui siamo son tutti bravi a soffiare sul fuoco. Non credo che
questo sia lo spirito di chi ha presentato questa mozione, però leggendo la mozione è
un’affermazione un po’ troppo generica; così come il secondo punto quando dice
“un’ulteriore caratteristica di questa legge è la mancanza anche nei titoli di qualsiasi
riferimento alla lotta all’evasione della corruzione”. Non sarà tanto, ma dal 1°
gennaio 2014 gli affitti non si potranno più pagare in contanti. Non sarà tanto, ma
sicuramente è un passo avanti per raggiungere quell’obiettivo. È una mozione
sicuramente datata, è una mozione che risale al 28 ottobre del 2013: o si aggiorna e si
affrontano seriamente alcune questioni o sennò qui dentro c’è di tutto e di più. Qui
dentro c’è la protesta dei Forconi in piazza, c’è di tutto.
Se si decide che questo è il metro e la misura per poter affrontare i problemi,
seriamente da rappresentante in questo Consiglio del Partito Democratico, alla
proponente rispondo che non è un nostro metro di misura con cui vogliamo
affrontare i problemi e con cui in questa legislatura ci siamo presi la responsabilità di
affrontare i problemi del Comune di Rosignano Marittimo, a volte anche facendo
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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scelte difficilmente comunicabili e da comunicare.
Se c’è la disponibilità – ripeto l’invito – di rivedere la mozione e di scrivere
insieme un ordine del giorno da presentare al prossimo Consiglio comunale siamo
più che disponibili, altrimenti la nostra valutazione, per come è stata scritta questa
mozione, rimane necessariamente critica.
PRESIDENTE. Collega Monti, prego.
NERINA MONTI. Questa mozione è datata 28 ottobre 2013. È slittato un
Consiglio comunale. La possibilità di essere chiamata per poter fare una mozione
insieme era... Dal 28 ottobre è passato un mese e mezzo. Doversi interrompere ora e
sentir dire addirittura che in questa mozione ci sono i Forconi, mi dispiace, non sono
assolutamente d’accordo. Io sono sempre stata disponibile. Non posso dire che poi
alla mia disponibilità è corrisposta altrettanta disponibilità nei tempi e nella
realizzazione delle mie sospensioni a mozioni e nella trasformazione delle
sospensioni in fatti pratici. Questo bisogna che lo dica.
Avrei una gran voglia di leggervi l’appello di Padre Alex Zanotelli. Non mi
sembra neanche che Emergency abbia bisogno di navi per andare a curare i malati in
giro per il mondo, onestamente.
Le contraddizioni le trovate in me e le trovo anche in questi discorsi. Non mi pare
proprio che Gino Strada abbia bisogno di navi, né di F35. Comunque andatevi a
cercare l’appello di Padre Alex Zanotelli e di quanto si spende. È facile parlare e
lamentarsi dei 7 miliardi di euro: 20 miliardi di euro nel 2012, 25 miliardi di euro nel
2013. Sono generiche come cifre? Possa entrare nel dettaglio. Sono dati dello scorso
maggio dell’autorevole Istituto internazionale con sede a Stoccolma SIPRI. Si va
avanti con una linea. È questo il concetto, che si va avanti con una linea. Non è
cambiato un granché. Se proprio vogliamo entrare nelle contraddizioni e addirittura a
dire che in una mozione ci sono i Forconi chiediamolo ai dati citati da Zanotelli che
non mi sembra un Forcone.
PRESIDENTE. Ci sono interventi? Prego, per dichiarazione di voto.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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NICCOLÒ GHERARDUCCI. Intanto, così non sbaglio, dichiaro che voteremo a
favore della mozione. Siccome mi è stato detto del Kosovo rispetto al mio intervento
evidentemente lì non si fa la guerra, in Kosovo, però in Jugoslavia l’abbiamo fatta
perché abbiamo bombardato le città. In Afghanistan non mi pare ci sia una situazione
dove gli eserciti tengono l’ordine. Mi pare ci sia un conflitto, una guerra. Queste
sono questioni politiche. C’è chi le chiama missioni di pace e c’è chi le chiama
guerre. Anche gente del mio partito quando nel 2006 era al Governo con Prodi le
chiamava missioni di pace perché qualche deputato di Rifondazione votava a favore
del rifinanziamento. Evidentemente le persone intellettualmente di Rifondazione
Comunista insistevano nel dire che erano guerre anche se eravamo costretti a dare un
voto favorevole a quelle missioni.
Detto questo, se si parla per esempio del Governo, mi pare evidente ed è anche
venuto fuori dall’ultimo ordine del giorno votato insieme all’assestamento di bilancio
che l’attuale Governo italiano, ma anche quelli precedenti non facciano proprio gli
interessi delle masse popolari.
Quando si parla del Patto di stabilità e delle risorse tolte alle Amministrazioni
comunali mi pare che abbiamo valutato tutti insieme che è un attacco ai diritti dei
cittadini, ai servizi che lo Stato fa.
Il senso di questa mozione che io interpreto ed è per questo che votiamo in
maniera favorevole è il fatto che si chiede al Governo, allo Stato italiano di spendere
un po’ meno, di fare a meno degli F35 o delle navi da guerra o comunque delle spese
militari in maniera genericamente intesa per andare più verso gli interessi dei
cittadini; oppure si può anche dire che si può spendere meno in costi per le missioni
militari e gli armamenti da guerra e dare più risorse alle Forze dell’ordine, ai
Carabinieri, alla Polizia, alla Guardia di Finanza per tenere sotto tutela il territorio
nazionale e fare un lavoro vero sull’evasione fiscale. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Mettiamo in votazione il punto n. 9) all’ordine del giorno. Chi
approva è pregato di alzare una mano. Federazione della Sinistra, Gruppo
Comunista, Gruppo Misto-SEL. Chi si astiene? Si astiene De Bari, Rosignano
Democratica e Gruppo Misto Daddi. Chi vota contro? PD, Gruppo Misto, Tani, PDL.
Il Consiglio non approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Mozione presentata dalla consigliera Nerina Monti (Gruppo Misto) ad
oggetto: In merito alla garanzia di applicazione della legge 22 maggio 1978 n.
194: Norme sulla tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria
della gravidanza
PRESIDENTE. Punto n. 10) all’ordine del giorno.
La parola alla consigliera Monti. (Interruzione fuori microfono) Certamente.
Allora passiamo al punto n. 11) dell’ordine del giorno sempre presentato dalla
consigliera Monti. Il punto n. 10) è rinviato al prossimo Consiglio.
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Ordine del giorno presentato dalla consigliera Nerina Monti (Gruppi Misto)
ad oggetto: Appello al Governo e al Parlamento per l’immediata abolizione del
reato di immigrazione clandestina introdotto dalla legge 94/2009, la modifica
urgente del T.u. sull’immigrazione (d.lgs. 286/1998) con la revisione dei
meccanismi di ingresso e l’abolizione delle norme previste dalla legge 189/2002
(Bossi/Fini)
PRESIDENTE. Punto n. 11) all’ordine del giorno sull’abolizione del reato di
immigrazione clandestina. (Interruzione fuori microfono) Questo è un ordine del
giorno sul reato di immigrazione clandestina.
NERINA MONTI. Scusi, ma mi ero messa a cercare la 194... (Interruzione fuori
microfono) Oggetto: appello al Governo e al Parlamento per l’immediata abolizione
del reato di immigrazione clandestina introdotto dalla legge 94/2009, la modifica
urgente del Testo unico sull’immigrazione con la revisione dei meccanismi di
ingresso e l’abolizione delle norme previste dalla legge n. 189/2002.
Richiamato l’articolo 10 della Costituzione: “Lo straniero al quale sia impedito
nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla
Costituzione italiana ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le
condizioni stabilite dalla legge”.
Premesso che il 3 ottobre 2013 nelle acque italiane prospicienti le coste del
Comune di Lampedusa e Linosa, nei pressi dell’Isola dei Conigli si è consumata
l’ennesima e più consistente strage di migranti del mare italiano; morti nel tentativo
di raggiungere la costa; l’11 ottobre, a circa 70 miglia a sud-est di Lampedusa, in
acque maltesi, un barcone di immigrati si è inabissato con un drammatico bilancio di
duecentosei naufraghi e trentaquattro corpi senza vita recuperati; queste tragedie si
sommano
alle
centinaia
occorse
negli
ultimi
vent’anni
e
che
portano
l’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni a stimare la cifra di 25.000 morti in
venti anni nelle acque del Mar Mediterraneo.
Considerato che attualmente la difficoltà di ottenere visti di ingresso per i Paesi
europei e la mancanza di adeguati canali di migrazione legale alimentano i flussi
clandestini e il traffico di esseri umani, la mancanza di una politica comune europea
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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sulle migrazioni e sull’applicazione del diritto di asilo aggrava la gestione del
fenomeno. In questo quadro la gestione dei flussi migratori verso il nostro Paese
attraverso i decreti si è rivelata fallimentare e non sufficiente per far fronte alle
richieste di ingresso e al fabbisogno di manodopera.
L’introduzione di norme restrittive sul ricongiungimento familiare e sulla
possibilità di rilascio di visti per la ricerca di un lavoro ha reso ancora più difficile
l’ingresso legale in Italia.
La previsione del reato di immigrazione clandestina si è rivelata vessatoria e
totalmente inutile al contenimento delle presenze irregolari.
Ritenuto che sia indispensabile un’immediata iniziativa in campo europeo da parte
del nostro Paese con lo scopo di costruire corridoi umanitari sicuri, che
accompagnino le persone e le famiglie in fuga evitando nuove ed ulteriori tragedie;
sia urgente porre in sede europea la richiesta di un’armonizzazione delle politiche
migratorie per il rilascio dei visti, l’accoglienza e il riconoscimento del diritto di
asilo; sia necessario rivedere la legislazione italiana in materia di migrazioni e asilo
con l’apertura di canali costanti di regolarizzazione che sottraggano gli esseri umani
ai trafficanti e consentano l’ingresso regolare nel nostro Paese.
Il Consiglio comunale del Comune di Rosignano Marittimo si appella al
Parlamento italiano, al Governo e al Presidente del Consiglio dei Ministri affinché si
agisca, senza dilazioni, per abolire la legge 189/2002 (Bossi/Fini), il reato di
clandestinità e tutte le norme che limitano indebitamente i diritti fondamentali dei
migranti, così come sono sanciti nella Carta europea dei diritti fondamentali e invita
il legislatore ad introdurre misure che garantiscano il diritto alla vita e alla dignità
umana consentendo diverse modalità di ingresso legale in Italia; il Governo italiano a
farsi immediato carico di aprire la questione nelle sedi istituzionali europee
chiedendo la sospensione di tutte le norme che impediscono la corretta rotta dei
natanti operando una radicale revisione della Convenzione di Dublino per fare fino in
fondo dell’immigrazione una questione europea e permettendo a chi entra in Italia di
passare ad altri Paesi.
PRESIDENTE. Ci sono richieste di intervento? Nessuno chiede di intervenire?
Mettiamo in votazione il punto 11) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di
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alzare la mano. PD, Gruppo Misto Tani, Federazione della Sinistra, Gruppo Misto
Nerina Monti, Rosignano Democratica, Gruppo Misto Daddi. Chi si astiene? Chi
vota contro? PDL.
Il Consiglio approva.
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Mozione presentata dai Consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: settimana europea
per la riduzione dei rifiuti
PRESIDENTE. Punto n. 12) all’ordine del giorno. La parola al consigliere
Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Presidente, questa è la mozione sulla settimana
europea dei rifiuti. Questa doveva essere discussa lo scorso Consiglio comunale. La
ritiriamo dato che REA poi ha partecipato all’iniziativa organizzata... (Interruzione
fuori microfono) Appunto. Ha partecipato e si è fatta promotrice di iniziative durante
questa settimana. Grazie.
PRESIDENTE. Questa è ritirata.
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Ordine del giorno presentato dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio
Monticelli (Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: strage
di Viareggio
PRESIDENTE. Punto n. 13), sempre Gherarducci, sulla strage di Viareggio.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. La legge il consigliere Monticelli perche è
doppiamente firmata.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Monticelli.
LILIO MONTICELLI. Grazie, Presidente. “Uno schiaffo in faccia”, così è stata
definita dai familiari delle vittime della strage di Viareggio la decisione dello Stato di
non costituirsi parte civile nel processo di reato ferroviario. L’ha comunicato
all’udienza preliminare l’avvocato di Stato Cortigiani, adducendo a motivazione la
trattativa in corso con le assicurazioni di Ferrovie dello Stato e Gatx, società
proprietaria delle ferro-cisterne, su di un risarcimento danni piuttosto sostanzioso,
come lo ha definito lo stesso Cortigiani.
La ferita inferta alla città e alla comunità di Viareggio quel 29 giugno 2009
sembra destinata a non chiudersi. Il primo segnale deludente era stato dato con la
riconferma di Mauro Moretti al vertice di Ferrovie dello Stato, nonostante il rinvio a
giudizio.
L’ipotesi è che lo Stato anteponga alla ricerca della verità e della giustizia per le
trentadue vittime un sostanzioso risarcimento. Questo fatto è moralmente
inaccettabile sia per l’associazione dei familiari delle vittime “Il mondo che vorrei”
sia per i viareggini; anche per chi crede ancora nelle Istituzioni e nel loro ruolo.
In cento, tra cittadini, enti locali e CGIL si sono costituiti parte civile e sul web da
alcuni giorni è stata lanciata una petizione per chiedere allo Stato di fare altrettanto,
dato che questa via sarebbe ancora percorribile.
Il Comune di Rosignano Marittimo, che già in passato ha dimostrato interesse
verso la vicenda e partecipazione al dolore della città di Viareggio, dei familiari delle
vittime e dei lavoratori di Ferrovie dello Stato, ritiene politicamente e moralmente
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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inadeguata la posizione fino ad adesso tenuta dal Governo e dallo Stato italiano in
merito all’iter giudiziario in corso sulla strage di Viareggio.
Il Consiglio comunale ritiene altresì che lo Stato italiano debba costituirsi parte
civile.
Si trasmette il presente documento al Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Presidente del Senato Pietro
Grasso, alla Presidente della Camera Laura Boldrini e ai gruppi parlamentari. Grazie,
Presidente.
PRESIDENTE. Chi chiede di intervenire? Non ci sono interventi. Mettiamo in
votazione il punto 13) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di alzare una
mano. PDL, Gruppo Misto Daddi, Giacomelli, Gruppo Misto Unione democratica,
Gruppo Misto Monti, Federazione della Sinistra, Gruppo Misto Tani. Il PD è a
favore?
Il Consiglio approva all’unanimità.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: Parco Collecchi a
Gabbro
PRESIDENTE. Punto n. 14) all’ordine del giorno.
Prego, consigliere Monticelli.
LILIO MONTICELLI. Grazie, Presidente. Abbiamo appreso dai giornali, e
abbiamo trovato conferma da parte di molti cittadini della situazione di degrado di
cui sono oggetto due aree della frazione di Gabbro, sia il parco Collecchi che il parco
giochi per i bambini nei pressi, sono divenuti nel tempo, oltre che aree atte alla
pratica del parcheggio abusivo, veri e propri luoghi di scorribande notturne, si
verificano danneggiamenti e dilaga il malcostume dell’abbandono dei rifiuti, tenendo
conto del fatto che nella frazione ambedue i luoghi sono durante il giorno ritrovo di
cittadini in particolare bambini e anziani, premettendo che il rispetto dei beni
pubblici dovrebbe essere non un’opzione, ma un dovere per tutte e tutti i cittadini.
Aggiungo che la zona del parco Collecchi è l’unica zona pedonale che c’è a
Gabbro. Siccome è aperta alle auto è vietato il parcheggio, sia perché aperto sia
perché la vigilanza da parte della Polizia municipale... Credo che siccome quella è
un’area pedonale è da moltissimo tempo che le macchine parcheggiano. Credo che
non sia mai stata fatta una multa. È area pedonale.
PRESIDENTE. Consigliere Faso, prego.
TOMMASO FASO. Sono sostanzialmente d’accordo con questa mozione.
Nonostante, secondo me, ci siano dei termini un po’ forti. È vero che si apprende dai
giornali, anche io ho letto gli articoli sul giornale e gli articoli derivavano da alcune
lettere che erano state inviate, che poi non descrivevano in maniera perfetta quello
che c’era in realtà nell’area giochi. C’è una distinzione tra la parte di sopra e la parte
di sotto. La parte di sotto è chiaramente isolata, nascosta, come sa anche il
consigliere Monticelli, quindi, chiaramente, non ci passa nemmeno mai nessuno a
controllarla di sera. La parte di sopra è l’area nuova, l’area “feste”, dove vengono
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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fatte le varie feste paesane.
Sul fatto delle “scorribande” e dell’abbandono dei rifiuti, sono termini un po’
forti. Mi trovo d’accordo: “scorribande” è un termine abbastanza forte da usare. Mi
permettete di fare questa critica: sicuramente tutto è derivato dal vecchio
disfacimento del campo polivalente di Gabbro. L’ho sempre detto, anche in altre
situazioni: quando è stato eliminato il campino io avevo 12-13 anni. Ora per i ragazzi
una zona del genere non c’è, anche perché il campo polivalente famoso che doveva
essere realizzato non è stato ancora realizzato. Chiaramente i ragazzi si ritrovano
anche nei parchi giochi la sera, insieme a tutti gli altri.
So per certo che domenica mattina – se non sbaglio – è stata realizzata da alcuni
paesani del Gabbro, appartenenti all’assemblea di frazione, ma non solo,
un’iniziativa di cui non ricordo il nome... (Interruzione fuori microfono) “Diamoci
una mano”, in cui si sistemavano queste zone un po’ in degrado. Sono stati ridipinti
anche i giochini. Quindi, qualcosa è stato fatto.
Io sono d’accordo con questa mozione. L’articolo sul giornale e tutto quello che
ne è derivato anche sui social network... Ora si parla tanto di social network, anche
perché ci sono alcuni giornalisti, anche della nostra zona, che in base ai social
network ci fanno anche l’articolo sul giornale. Quindi, magari a volte bisogna stare
attenti a quello che si scrive sul giornale e che si legge su Facebook e sui vari social
network.
Impedire il transito, sicuramente sì. Bisogna fare una distinzione anche perché in
quella zona, poi, c’è la parte privata – correggetemi se sbaglio – del cortile, del
convento. Lì, comunque sia, deve essere garantito il passaggio, anche ai furgoncini
della REA che vanno a sistemare la piazza.
Troviamo un accorgimento e valutiamolo. Comunque, io sono d’accordo. Grazie.
PRESIDENTE. Mettiamo in votazione il punto n. 14) all’ordine del giorno. Chi
approva è pregato di alzare la mano. Federazione della Sinistra, PD, Gruppo Misto
nella persona di Tani, Gruppo Misto nella persona di Daddi, PdL, Gruppo Misto
nella persona di Monti.
Il Consiglio approva.
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Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: Piscina comunale.
PRESIDENTE. Passiamo al punto n. 15) all’ordine del giorno.
La parola al consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. Avevo perso il conto. Ne ho fatte talmente
tante oggi.
Questa mozione tratta della piscina comunale. Anche questa è abbastanza datata;
d’altra parte stiamo discutendo della roba vecchia. Dopo un importante intervento di
riqualificazione, alcuni giorni fa è stata riaperta al pubblico la piscina comunale
situata a La Mazzanta; una riapertura, questa, tardiva che ha costretto gli atleti a
frequentare i corsi di nuoto per un mese presso la piscina di Cecina.
Apprendiamo da alcuni fruitori che la struttura ha visto naturalmente ridotti gli
spazi adibiti all’attesa, creando disagio soprattutto ai genitori dei nuotatori più piccoli
che, accompagnando i bambini, sono costretti a trattenersi in loco, e che ancora non è
utilizzabile la piscina piccola.
Il dato più preoccupante rispetto alla nuova gestione ci pare senza dubbio quello
che riguarda i sette lavoratori della cooperativa Nuovo futuro, che – come dichiarato
a mezzo stampa dai sindacati CGIL, CISL e UIL – a breve perderanno il posto di
lavoro.
La società Sport Management di Verona, vincitrice della gara per la gestione
dell’impianto, utilizzerà il proprio personale ed una ditta esterna per la parte delle
pulizie.
Condividendo la preoccupazione dei sindacati per la mancanza di una clausola di
salvaguardia nel bando del Comune per il futuro dei sette lavoratori della coop
Nuovo futuro, ma anche rispetto al trattamento retributivo dei lavoratori della Sport
Management, che potrebbe non risultare adeguato a causa del forte ribasso (41 per
cento), grazie al quale l’azienda veronese si è aggiudicata la gara, fermamente
convinti che sia compito del pubblico tutelare i diritti dei lavoratori ed il rispetto
delle norme di passaggio degli stessi, il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la
Giunta a verificare che, a fronte di un ribasso così notevole siano rispettati i contratti
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nazionali di settore, relazionando al Consiglio comunale in merito; a sincerarsi e a
riferire al Consiglio comunale che il ridimensionamento del personale addetto alla
struttura comunale non crei disagi e porti ad un livello minore di qualità dei servizi
erogati alla cittadinanza. Grazie.
PRESIDENTE. Prego, sindaco.
SINDACO. Non c’è niente di particolare. Stavo semplicemente facendo presente
che, in questo modo, per me, ma parlo ovviamente a titolo personale, non è votabile,
anche perché è una mozione datata e riporta sicuramente delle cose che sono
ampiamente superate, come quelle, per esempio, che fanno riferimento a spazi adibiti
all’attesa ridotti o anche alla vasca piccolina che non è utilizzabile. Assolutamente
no. La situazione non è questa.
Se, invece, la mozione serve per avere informazioni sulla gara d’appalto, credo ci
siano le Commissioni consiliari e credo che i consiglieri comunali abbiano tutti la
possibilità di avere accesso agli atti o incontri con i dirigenti o con chi vogliono per
avere tutte le informazioni di cui c’è necessità.
Faccio presente che, ovviamente, quando viene assegnato un bando di gara, prima
in via provvisoria e poi in via definitiva, vengono fatte tutte le verifiche sulla
congruità dei ribassi. Gli appalti vengono assegnati se c’è, da parte di chi in via
provvisoria la produce, certa documentazione; altrimenti questi non vengono,
ovviamente, assegnati.
In questo caso il forte ribasso di cui si parla è stato adeguatamente motivato sulla
base di quelle che sono le normative nazionali. La piscina, poi, è stata affidata in
gestione alla società riportata anche nella mozione. Ovviamente, questo presuppone
che da parte nostra ci sia un controllo in continuo su quelli che sono sia i punti della
gara d’appalto per i quali abbiamo affidato l’impianto natatorio sia su quelle che
sono le offerte che in sede di gara sono state fatte dalla società e che sono aggiuntive
rispetto a quelle cose minime che noi avevamo chiesto nel bando di gara.
Ovviamente, il rispetto dei contratti nazionali è condizione necessaria ed
essenziale per l’affidamento della piscina. Ho chiesto agli uffici, quando anche da
parte dei sindacati si chiedeva una verifica su alcune questioni, che ci fosse una
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verifica, anche qui, molto puntuale su quelli che sono i divieti di subappalto da parte
della società ad altri soggetti, oppure la verifica dei contratti che vengono applicati a
chi oggi lavora in piscina, e che a noi risultano essere quelli del contratto nazionale.
Faccio anche presente che non è vero che nel bando di gara della piscina manca la
clausola di salvaguardia. Nel bando di gara era stata messa non come obbligo, ma
come possibilità, come facoltà, da parte di chi si sarebbe aggiudicato la piscina, la
preferenza, nel caso in cui ci fosse stata necessità di assumere nuovo personale, di
andare a pescare in quel personale che era già dipendente del precedente gestore. A
noi risulta che il personale sia stato contattato, ma che non avesse le qualifiche
necessarie richieste dalla nuova società. La nuova società chiedeva una qualifica
professionale anche di conduttore di impianti (non solo piscina, ma anche impianti
tecnologici) che, per esempio, sono qualifiche che non erano presenti nella vecchia
situazione.
Ripeto: se la richiesta è quella di fare le verifiche, di fare gli approfondimenti, di
avere tutte le informazioni e le conoscenze, ovviamente, in questa situazione come in
tutte le altre, c’è disponibilità da parte della Giunta, da parte degli uffici a
organizzare tutti gli incontri della Commissione o di altro tipo che si ritengono
necessari. Però, così com’è stata impostata e rispetto a una situazione che, magari,
non è più quella di cui si parla nella mozione, e faccio riferimento ancora
all’utilizzabilità della piscina piccola o alla riduzione degli spazi per il pubblico, su
questo non vorrei votare un documento che è già superato dagli eventi.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente. Noi su questo concordiamo con
il Sindaco. D’altra parte, non è stata responsabilità di nessuno se non siamo riusciti a
discutere la mozione nel periodo in cui è stata elaborata e in cui i fatti a cui si
riferisce la mozione andavano a colpire in maniera precisa.
Noi siamo d’accordo nel portare in Commissione la mozione e la discussione sulla
questione della piscina comunale, in maniera tale che sia anche l’occasione affinché
il Consiglio comunale, la Commissione possa incontrare i responsabili della Sport
Management, in maniera tale da avere un rapporto anche con queste persone.
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La voce del popolo è vox dei, ma magari si sbaglia. A quanto ne so io, ad oggi c’è
un bagnino solo che fa anche le pulizie, si occupa di parte delle pulizie, il che vuol
dire che mentre fa le pulizie non fa l’assistenza ai bagnanti. Questa, però, è una voce
che è girata. Sollecito il Presidente della Commissione afferente a convocarla quanto
prima, in maniera tale che si possa verificare tutta una serie di questioni – “questioni”
si dice a Livorno quando si hanno da settanta anni in su – e si possa andare a
verificare che il servizio ai cittadini sia di livello più alto di quello che abbiamo
lasciato. Grazie.
PRESIDENTE. Bene. Allora questa è rinviata in Commissione.
Andiamo avanti.
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Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci e Lilio Monticelli
(Gruppo Comunista – Federazione della Sinistra) ad oggetto: Sale di lettura
Biblioteca comunale.
PRESIDENTE. Il punto successivo è il n. 16), sempre a firma Gherarducci, sulle
sale di lettura della Biblioteca comunale.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Per gli stessi motivi, la ritiriamo. Riguardava le
sale di lettura della biblioteca comunale, ma il trasloco è stato fatto. Domani ho
sentito che c’è l’inaugurazione... (Interruzione fuori microfono) Sì, sabato.
Mi pare evidente che è tempestivamente fuori tempo. (Interruzione fuori
microfono) Esatto.
PRESIDENTE. La mozione al punto n. 15) è rinviata in Commissione e quella al
punto n. 16) è stata ritirata. Andiamo avanti.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Gruppo PdL)
ad oggetto: Cava di argilla al Gozzone in Castelnuovo M.dia.
PRESIDENTE. Passiamo alla mozione avente ad oggetto la Cava di argilla al
Gozzone.
Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Considerato che la materia delle cave
rappresenta un punto di incrocio e di interessi, talvolta contrastanti, come nel caso
dell’ipotesi di apertura della Cava di argilla situata in località Gozzone in
Castelnuovo della Misericordia, e che richiedono, pertanto, un punto di equilibrio tra
le ragioni dello sviluppo economico, l’occupazione, la pianificazione urbanistica e la
tutela del territorio;
preso atto degli incontri convocati per audizione dalle Commissioni istituzionali
congiunte II, III e VI, svoltisi rispettivamente il 22 ottobre con il Comitato cittadino
denominato “Salvaguardia, sviluppo e occupazione del territorio” ed il 5 novembre
con la società Donati Laterizi di Gabbro e le rappresentanze sindacali, con l’ordine
del giorno per ambedue gli incontri “Cava - Donati Laterizi”;
preso atto dell’illustrazione dei suddetti e degli interventi dei presenti; considerati,
altresì, gli incontri sia del Comitato suddetto che della società Donati Laterizi in
Provincia,
III
Commissione
istituzionale;
ritenuto
concluso
da
parte
dell’Amministrazione comunale l’iter di audizioni sia per il Comitato che per la
società in questione; ritenuto doveroso da parte dell’Amministrazione comunale
tirare le fila di quanto ascoltato sia dal Comitato in questione che dalla Donati
Laterizi negli incontri suddetti e ritenuto, altresì, necessario che si determini la
ricerca di una linea di convergenza tra una molteplicità di esigenze e che, pertanto, si
persegua e si reperisca tra i soggetti interessati un punto di raccordo e di mediazione
che sinora non appare scaturito;
il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad aprire un
approfondimento su questa importante e delicata situazione, attraverso le
Commissioni istituzionali congiunte sopradette con le rispettive Commissioni
provinciali coinvolte, allo scopo di arrivare in tempi brevi ad una conclusione.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Grazie.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Lami.
ALESSANDRO LAMI. Su questa mozione non ho niente da aggiungere, anche
perché la condivido.
A questo punto, penso che siamo arrivati al capolinea in tutti i sensi. Alcuni
lavoratori della fornace probabilmente passeranno un Natale poco felice. Come
sappiamo, dal 1° gennaio alcuni di loro, purtroppo, sono a casa senza lavoro.
Auspico che, a partire proprio dalle prime settimane dell’anno successivo, si avvii
veramente questo percorso all’interno della Provincia per far sì che anche questa
azienda possa vedere degli spiragli di luce nel prossimo anno.
Personalmente, condivido e il mio voto sarà favorevole.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Giacomelli.
LUCA GIACOMELLI. Molto brevemente. Semplicemente per dire che concordo
con quanto detto dal consigliere Lami. Come dichiarazione di voto, dichiaro che
voterò a favore della mozione.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Monti.
NERINA MONTI. Io, invece, ho bisogno di una spiegazione. Impegna il Sindaco
e la Giunta ad aprire un approfondimento su questa importante e delicata situazione.
Cosa vuol dire?
PRESIDENTE. Consigliera Angeli, le ha fatto una domanda la consigliera Monti.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Dopo gli incontri avvenuti sia con il Comitato
che con la società Donati Laterizi, e anche dopo l’incontro che è avvenuto in
Provincia, allorché il Sindaco era in audizione e al posto suo è venuto l’assessore
Donati, a questo punto ritengo che non si sia ricavato assolutamente niente e che la
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
situazione sembra ancora senza sbocco.
Quindi, è necessario arrivare ad una soluzione. Ritengo che sia necessario, per la
soluzione, arrivare ad una mediazione che comporti una parte positiva da una parte e
una parte positiva da quell’altra. Quindi, chiedo – quello che dice la mozione – di
impegnare il Sindaco e la Giunta ad aprire un approfondimento su questa importante
e delicata situazione, attraverso un incontro delle Commissioni istituzionali
congiunte con le rispettive Commissioni provinciali afferenti.
Questo credo sia un ulteriore passaggio da fare, perché anche dall’audizione
dell’Amministrazione comunale in Provincia non c’è stato nessuno sbocco e
ambedue gli attori sono rimasti sulle stesse posizioni, gli uni dalla propria parte e gli
altri dalla loro. Credo che occorra concludere questo percorso e poi decidere. È il
momento di decidere. A meno che non si voglia decidere nell’immediato. Se si
decide nell’immediato, a questo punto può anche essere superata, ma credo che non
si possa decidere se non mettendo insieme questa situazione, sviscerandola ancora
fino ad arrivare ad una soluzione.
Non si può mantenere una situazione che ci spacca il territorio in due parti, l’una
contrapposta all’altra. La soluzione la politica la deve trovare, perché la politica c’è
apposta per mediare, per trovare soluzioni attraverso la discussione, la dialettica, il
colloquio, il confronto.
Credo che questo sia necessario.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Monti.
NERINA MONTI. Ovviamente quello che chiede la consigliera Angeli è
plausibile. Come ho già dichiarato in Commissione, nel rispetto assoluto della
difficoltà di questa situazione, non riesco più di tanto ad appoggiarmi a queste parole
di compromesso.
Mi auguro di sbagliarmi, ma non credo che questa sia una situazione... Cioè, una
soluzione prescinde dall’altra. Suppongo che lei ci sia stata. Se ha visto la geografia,
la morfologia del posto, non mi sembra sia possibile avere del positivo per gli uni o
del positivo per gli altri. Ecco perché è molto difficile questa decisione.
Concordo, comunque, sullo scopo di arrivare in tempi brevi ad una conclusione.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Alla Commissione provinciale ero presente anch’io e abbiamo capito che questo
Piano cave deve essere adottato e poi ci sono sessanta giorni di tempo per le
osservazioni.
Io ho letto anche il piano industriale. Ho cercato di documentarmi il più possibile.
Mi asterrò per il semplice fatto che – ripeto, mi auguro di sbagliarmi – non credo sia
possibile che la politica possa, in questo caso, andare a sopperire una difficoltà
prettamente economica. La politica, sì, approva il piano. Quindi, è la politica, sono
gli organi istituzionali, sono gli Enti e le forze politiche. Però non è un “ministero
della magia” la politica; non è che si può dire: “Okay, facciamo metà Cava e metà
vino doc”. È difficile per questo.
È vero, i tempi ci sono stati. Concordo con lo spirito, però il momento della
decisione è sicuro che farà scontenta una parte, purtroppo. Non sto dicendo “Alè”.
Non vorrei che anche questo divenisse un baluardo di campagne. Ho un po’ il timore
che la politica, invece, lo trasformi in un argomento politico a prescindere dal reale
problema.
È vero: tempi brevi, perché c’è gente che ha bisogno di risposte, però anche la
Commissione in Provincia non mi è apparsa una Commissione particolarmente – a
parte due o tre domande che ho sentito – intensa sull’argomento. Sono andata via
poco contenta.
Mi sentite insicura perché, in effetti... Lo voglio comunicare il fatto che è un
grande disagio. È una situazione molto brutta. Io mi asterrò per essere coerente con
quello che ho detto. Mi impegno al massimo per avere entro breve una posizione
sicura, appena finita la lettura dettagliata di tutti i documenti che sono riuscita ad
avere, ma non credo che ne uscirà un compromesso da questa situazione.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Radicchi.
MASSIMO RADICCHI. Grazie, Presidente. Volevo fare una domanda ai colleghi
consiglieri e al Sindaco: noi siamo qua per dare il lavoro alle persone o per togliere il
lavoro alle persone?
PRESIDENTE. Ci sono interventi? Prego, consigliere Gherarducci.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. Mi pareva di averlo chiesto, si vede che
non ci siamo... (Interruzione fuori microfono) Non voglio entrare nel merito della
questione “Cava sì, Cava no”, anche perché la mozione parla di un’altra cosa. L’ho
letta e non mi pare – magari sbaglio – che entri nel merito se bisogna fare questa
Cava oppure no.
Credo, invece, sia importante quello che chiede la mozione: una Commissione,
insieme alla Commissione provinciale, di approfondimento sulla questione del Piano
cave e della zona del Gozzone, che va in coerenza con quanto ho firmato circa la
richiesta di una Commissione del nostro Consiglio comunale con le associazioni
degli agricoltori.
Credo sia talmente tanto delicata la vicenda della fornace Donati, del Gozzone e
del sistema economico che comprende queste questioni, che bisogna quanto più fare
riunioni e approfondire. A sbagliare ci vuole un attimo, e magari la decisione che
viene assunta non è detto che sia né quella più corretta né quella che mette d’accordo
più persone possibili.
Ringrazio la consigliera Angeli per aver presentato la mozione. Credo sia
importante. Ogni passaggio ulteriore che si fa in più verso l’approfondimento della
cosa è un qualcosa che ci aiuta a decidere in maniera meno sprovveduta.
Noi voteremo a favore. Grazie.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Intervengo su una parte di quello che diceva la
consigliera Monti, che è un grande disagio. Questa situazione rappresenta un grande
disagio. È vero. Non lo rappresenta solo per lei, lo rappresenta per tutti. Lo
rappresenta, penso, per tutti noi. Però la politica non può dare forfait. La politica non
può nemmeno astenersi nelle decisioni e lasciare correre il tempo.
Questa situazione è anche piuttosto urgente. È urgente per la Cava Donati e i suoi
dipendenti e per gli imprenditori nell’agricoltura che vogliono investire. Quindi, la
situazione bisogna che venga ripresa in considerazione una volta di più, perché poi,
dopo questo, è anche tempo di arrivare ad una soluzione. Quindi non si può
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
tergiversare o fermarci qui. Bisogna andare avanti, bisogna fare, secondo noi, anche
questo passaggio. Tutto ciò che può portare una nota positiva per tutte e due gli attori
per noi è una cosa importante.
La politica non può astenersi dal trovare una soluzione fra queste due parti
contrapposte. È il vero compito della politica. Sarebbe troppo semplice votare contro
o votare a favore, perché prima bisogna esperire tutte le situazioni che possono
portarci ad un risultato positivo.
PRESIDENTE. Se non ci sono ulteriori interventi, mettiamo in votazione il punto
n. 17) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di alzare la mano. PD, Gruppo
Misto nella persona di Tani, Federazione della Sinistra, Giacomelli, Rosignano
Democratica, Daddi Gruppo Misto, PdL. Chi si astiene? Monti. Chi vota contro?
Il Consiglio approva.
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Gruppo PdL)
ad oggetto: Dirigenti del Comune di Rosignano M.mo. Rotazione.
PRESIDENTE. Andiamo avanti con il punto n. 18).
Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Considerato che, per quanto previsto dallo
Statuto del Comune di Rosignano Marittimo, i dirigenti e i responsabili delle
direzioni amministrative organizzano e dirigono in piena autonomia gestionale le
strutture funzionali a cui sono preposti.
Considerato che ai dirigenti spettano tutti i compiti derivati dalla legge, compresa
l’adozione di atti che impegnano l’Amministrazione comunale verso l’esterno.
Considerato che, per quanto risulta dalle direttive dell’ANCI, della quale anche il
Comune di Rosignano fa parte, gli incarichi relativi all’area delle posizioni
organizzative sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a
cinque anni, anche se possono essere rinnovati.
Considerato che la rotazione dei dirigenti favorisce, oltre ad un accrescimento
delle esperienze professionali del singolo, anche un allargamento delle competenze,
che possono servire all’Amministrazione comunale in caso di assenze o sostituzioni e
che, per quanto risulta, i dirigenti di questa Amministrazione da tempo occupano le
medesime posizioni nelle varie singole strutture, senza rotazione, a tutto discapito
dell’accrescimento delle esperienze professionali.
Considerato che la legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica
amministrazione) prevede, all’articolo 1, la rotazione dei dirigenti posti all’apice dei
pubblici uffici.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco ad attivare, in tempi brevi e comunque
prima della fine della legislatura, in applicazione alla legge 6 novembre 2012, n. 190,
articolo
1,
percorsi
atti
a
provvedere
ad
una
rotazione
dei
dirigenti
dell’Amministrazione alla direzione delle varie unità operative ed uffici, in accordo
con le organizzazioni sindacali di categoria e nel pieno rispetto del contratto
nazionale dei lavoratori.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Metto in votazione il punto n. 18) all’ordine del giorno. Chi
approva? PdL. Chi si astiene? PD, Federazione della Sinistra, Gruppo Misto nella
persona di Monti, Gruppo Misto Daddi, Gruppo Misto Tani, Giacomelli.
Il Consiglio non approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Gruppo PdL)
ad oggetto: Cambio nome a Rosignano Solvay.
PRESIDENTE. Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Il Consiglio Comunale, preso atto che i cittadini
residenti e quelli provenienti da altri paesi stabilitisi a Rosignano Solvay, vecchi o
giovani che siano, conoscono bene la storia della cittadina e le motivazioni del suo
nome e ne vanno fieri.
Agli inizi del Novecento esisteva, infatti, Rosignano Marittimo, oggi capoluogo
del Comune, un paese sulla collina, tipico di molti paesi toscani, che si affacciava su
una landa semideserta, digradante verso il mare, senza grandi pretese di sviluppo.
Percorrendo la storia locale, emerge che il paese nato con la fabbrica abbia avuto
come fondatore Ernest Solvay, da cui prese il nome ed a cui nel 1914, con il pieno
favore degli amministratori del tempo, fu conferita la cittadinanza onoraria.
Con Solvay arrivò il cambiamento e la costruzione della fabbrica portò lavoro e
modificò l’economia del territorio, sino ad allora essenzialmente agricola. Con
l’avvio dei lavori sorse e crebbe un vero paese, Rosignano Solvay appunto, la
frazione più grande che, insieme alle altre sei, costituisce il Comune di Rosignano
Marittimo.
Considerato che nei cento anni di vita della fabbrica Solvay sul territorio
naturalmente la situazione è in parte cambiata, anche per le difficoltà sempre
maggiori per l’industria negli ultimi anni nel reperire materie prime (sale ed acqua)
per la produzione di soda, poi le ordinanze dei Sindaci dei paesi limitrofi, i ricorsi al
TAR, che poi Solvay ha vinto, per l’estrazione del sale. Tra i motivi, vi è quello non
dimeno conto relativo alla competizione mondiale sui costi della soda.
In ultimo, non possiamo sottacere le manifestazioni dei comitati cittadini e non
alla spiaggia bianca, da sempre poco frequentata dai residenti perché da sempre
conosciuta dagli stessi come “zona industriale”, con tanto di cartelli, e che ha portato
nocumento alla cittadina occupata in estate da numerosi turisti.
Considerato che da parte di taluni cittadini, albergatori e commercianti, si
vorrebbe cambiare il nome a Rosignano Solvay e, da quello che risulta, sostituirlo
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
con la denominazione di “Rosignano a mare”, convinti che il vero sviluppo del
turismo potrebbe attuarsi togliendo la denominazione “Solvay” dal paese di
Rosignano, come se quel nome venisse a costituire per il territorio una sorta di
marchio di infamia.
Considerato che piuttosto semplicistica risulta la motivazione del mancato
sviluppo, adottata dai suddetti, e che ci vuole ben altro per sviluppare il turismo;
considerato che una buona parte di cittadini interpellati, tra cui taluni albergatori del
territorio, sul mantenimento del nome Solvay a Rosignano hanno risposto
semplicemente che il motivo del mantenimento del nome in questione risiede nel
fatto che sono nati a Solvay, sono residenti con le proprie famiglie a Solvay, hanno
frequentato la scuola a Solvay, hanno frequentato i bagni Solvay, sono andati al
teatro Solvay, hanno frequentato la biblioteca a Solvay, l’Università popolare Solvay,
si sono curati all’ospedale Solvay (tutto a Solvay, perché nessuno ha fatto altro).
Hanno fatto la spesa per un lungo periodo presso l’ex dispensa Solvay, hanno
frequentato il circolo ricreativo Solvay e i campi da tennis Solvay; hanno vissuto
nelle case Solvay, che hanno poi acquistato; hanno lavorato e lavorano nello
stabilimento Solvay e sono rimasti fortemente legati alla fabbrica in ogni sua
manifestazione.
Preso atto, dunque, che la fabbrica ha registrato in cento anni dai suoi cancelli
passaggi infiniti, entrate ed uscite di un gran numero di addetti, uomini e donne,
padri, figli, nipoti (locali e non) e che la maggior parte della popolazione,
naturalmente, si identifica nella storia vissuta con la presenza della fabbrica che, in
effetti, costituisce l’identità del territorio e la storia della sua popolazione, il
Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a riferire esattamente
relativamente al cambio di nome per la cittadina e la scelta che intende effettuare per
il territorio e la popolazione.
Impegna, altresì, il Sindaco e la Giunta a riferire esattamente la reale necessità ed i
motivi di tale cambio di nome della cittadina, i cui residenti dovranno sobbarcarsi,
oltretutto, le spese per il cambio di ogni documento personale o di attività.
Impegna, infine, il Sindaco e la Giunta a riferire se il cambio di nome della
cittadina presuppone l’attivazione nel Comune di un referendum popolare e se
limitato ai residenti di Rosignano Solvay.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Potremmo anche ripeterlo. (Interruzione fuori microfono) È il
consigliere Vannozzi che fa confusione. Queste ali estreme che poi si toccano.
Gherarducci e Vannozzi, che state facendo? (Interruzione fuori microfono) Daddi, tu
sei garante che non ci siano state cose drammatiche.
Prego, consigliera Monti.
NERINA MONTI. In effetti, voglio una spiegazione. Noi si voterebbe...
(Interruzione fuori microfono) L’impegno del Sindaco e della... (Interruzione fuori
microfono) Infatti, mi sembrava più un’interrogazione.
PRESIDENTE. Da questo punto di vista, capisco che ci siano molte
interpretazioni.
NERINA MONTI. Posso fare una proposta?
PRESIDENTE. Prego. (Interruzione fuori microfono) Questo è un primo
riconoscimento. (Interruzione fuori microfono)
NERINA MONTI. Posso fare una proposta? Visto che è una proposta che emerge
dai bisogni del territorio, non si può fare un approfondimento in una Commissione e
capirci un pochino di più? Il Sindaco cosa ci deve riferire?
PRESIDENTE. Anche nella scorsa Commissione dei Capigruppo, parlando,
c’erano i Capigruppo qui presenti, abbiamo chiarito anche alcuni aspetti di questo
fatto. Non c’è un modello di interrogazione, di interpellanza, di mozione o di ordine
del giorno, perché i Capigruppo, che dovranno necessariamente ripercorrere la strada
del Regolamento del Consiglio comunale, e la I Commissione non hanno ritenuto di
accettare le proposte che sono venute anche dalla Presidente, che chiedeva di
prendere come schema le interrogazioni, le interpellanze, le mozioni e gli ordini del
giorno che vengono dal Parlamento italiano.
Quindi, o i Consiglieri accettano ognuno quello che scrive l’altro, oppure
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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facciamo un modello valido per tutti. Quindi, ci può essere il consigliere che chiede,
come Giacomelli, che il Sindaco faccia delle cose specifiche sulla Protezione civile e
il consigliere che chiede che il Sindaco venga in una Commissione a riferire.
Quindi, o si fa un modello o ciascuno è libero, e non ci deve essere nessun
atteggiamento censorio. Quello che vale, vale per tutti. Io sono per il modello che
deriva dal Parlamento italiano e che sarebbe di gran lunga una garanzia di
democrazia, di pari opportunità e di uguaglianza per tutti. Spetta a voi vedere se
accettarlo o meno, perlomeno nella seconda stesura del Regolamento, che io chiedo,
in questa sede, torni nella Conferenza dei Capigruppo.
Consigliera Monti, prego.
NERINA MONTI. Siccome è divertente... (Interruzione fuori microfono) No, è
una cosa seria, però è una questione che – lo ammetto – io non ho approfondito,
neanche quando l’ho letta sul giornale. Di conseguenza, ci ho riflettuto un po’ di
passaggio.
Mi chiedevo: io cosa voto? (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Sullo specifico ordine del giorno, nel senso di mozione?
(Interruzione fuori microfono) Cosa vuole? (Interruzione fuori microfono) No, la
vittoria l’avrai... (Interruzione fuori microfono)
Prego, Sindaco.
SINDACO. Grazie, Presidente. Ringrazio la consigliera Angeli per aver ricordato
il ruolo che il Sindaco può avere anche su una vicenda come questa.
Vorrei ricordare alla consigliera Angeli che queste domande non dovrebbero
essere rivolte al Sindaco, ma eventualmente a coloro i quali è venuta in mente l’idea
di poter proporre il cambio del nome della frazione di Rosignano Solvay in Marina di
Rosignano o Rosignano a mare. Mi puoi chiedere un giudizio mio personale, ma non
mi puoi chiedere di riferire esattamente relativamente al cambio di nome per la
cittadina e la scelta che intende effettuare per il territorio.
Mi sembra che coloro che hanno proposto questa cosa lo abbiano fatto perché
ritengono, in questo modo, che il settore turistico, anche su Rosignano Solvay, ne
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
possa beneficiare. Io ho fatto presente, tra l’altro, sia a loro direttamente sia sulla
stampa quando sono stato contattato per una valutazione, che non credo sia il cambio
di nome da solo che può dire se una località è turistica o non lo è. Ho fatto
semplicemente riferimento al fatto che in questi anni... (Interruzione fuori microfono)
Ho fatto semplicemente riferimento al fatto che in questi anni gli operatori, da una
parte,
e
l’Amministrazione,
da
quell’altra,
sul
territorio
investimenti
e
riqualificazioni ne hanno fatte. Di questo il turismo ne ha beneficiato. Se non ha
suscitato interesse, vi invito a leggere i dati dei flussi turistici del 2012 e a
confrontarli con quelli degli anni precedenti, che parlano di un settore a Rosignano
che è cresciuto del 12 per cento rispetto al 2011.
Noi siamo partiti dall’avere circa 480.000 presenze nel 2008, alle 720.000
presenze del 2012. Io credo che questo sia un risultato intanto da sottolineare in
termini positivi, perché vuol dire che il turismo è un settore che non ha subìto nel
corso degli anni, nonostante la crisi, un segno “meno” e un decremento. Credo che
questo sia anche il risultato di un territorio complessivamente, dove per “territorio”
individuo gli operatori privati, ma anche il soggetto pubblico che hanno fatto
sicuramente dei passi in avanti.
Abbiamo raggiunto il top? Sicuramente no. In questi anni, molto probabilmente,
abbiamo dimostrato che quell’equilibrio tra industria e turismo sul territorio, con
un’attenzione particolare alle problematiche dell’ambiente, riesce a tenere insieme
tutto e a far crescere un settore come quello turistico anche in una frazione come
quella di Rosignano Solvay.
Faccio riferimento anche al fatto che, fra le tante inefficienze che sicuramente in
questi anni ci sono state e fra le tante cose che non sono state realizzate, questa è
l’Amministrazione – l’unica, forse, negli ultimi quarant’anni – che ha fatto
l’investimento di riqualificazione del lungomare Monte alla Rena che necessitava
sicuramente di un’attenzione, forse anche negli anni passati. Noi lo abbiamo fatto in
un momento di forte difficoltà, sia per i bilanci sia per il Patto di stabilità. Nella
primavera prossima i lavori termineranno e quell’area, che è sicuramente preziosa
anche per il turismo di Rosignano Solvay, sicuramente ha un volto nuovo e un volto
riqualificato rispetto a quello degli anni passati.
Basta prendere lo stesso giardino di fronte allo scoglietto, per intenderci, per
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vedere come anche un intervento non particolarmente pesante possa rivitalizzare o
riqualificare una parte di territorio. Questo lo abbiamo fatto perché riteniamo che
tutta la passeggiata a mare, non solo quella di Castiglioncello, ma tutto quel ben di
dio che abbiamo da Piazza delle Repubbliche marinare fino alla Punta Righini
necessitasse e necessiti di un’attenzione particolare. Non è che in questi anni si è
fatto un intervento e lo abbiamo inaugurato nel 2010 su Castiglioncello (la
passeggiata a mare, quella dal porticciolo fino a Punta Righini), ma in quest’ultimo
anno e mezzo ci sono stati degli interventi importanti anche su questo.
Basta? No. Questo, ovviamente, deve essere accompagnato da altri interventi,
deve essere accompagnato dagli operatori che qualificano le proprie strutture, si
professionalizzano, si formano, eccetera.
Questo per arrivare a dire cosa? Che non credo che basti il cambio del nome per
dire che siamo turistici. Se io cambio il nome e, invece di Alessandro, mi chiamo
Marco sono sempre io. Detto questo, capisco anche la provocazione che sta dietro il
ragionamento di chi è arrivato a proporre una cosa del genere. Io mi ci voglio anche
confrontare con questa cosa.
Io la penso così. La penso andando dietro a un ragionamento del tipo:
continuiamo in un percorso, magari lento, perché lenta è la possibilità di fare
investimenti, ma continuiamo un percorso dove tutto il territorio, collinare o costiero,
compreso Rosignano Solvay, che storicamente ha una vocazione industriale, deve
stare dentro a un disegno di sviluppo turistico del nostro territorio.
La variante urbanistica che portiamo in adozione in Consiglio comunale ha
anch’essa una parte di attenzione al turismo, con nuove possibilità. Penso all’albergo
diffuso – siamo uno dei primi Comuni a recepire anche un’ipotesi di normativa
regionale che non c’è ancora, ma prendendo spunto da alcune cose che da altre parti
del mondo fanno già – e ad altri interventi come la fascia costiera, il demanio
marittimo, la possibilità di snellire e ridurre i tempi degli investimenti rinunciando ai
piani di recupero, ma attuando interventi diretti. Anche questi sono tutti interventi
che vanno verso la semplificazione e il favorire investimenti nel settore del turismo.
Io sono per continuare questo percorso. Se in questo percorso c’è anche il cambio
del nome, non devo essere io a deciderlo. Ho proposto che ci sia – eventualmente, se
chi lo ha proposto sui giornali intende portarlo avanti – un referendum. Non sta al
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Sindaco, alla Giunta e, credo, nemmeno a questo Consiglio comunale una decisione
autonoma sul cambiamento del nome di una delle frazioni più importanti e popolose
del nostro Comune. Dietro quel “Rosignano Solvay” c’è una storia, c’è una
tradizione a cui noi guardiamo anche ora con interesse, che è quella dell’industria.
Accanto a quel turismo, come vi dicevo prima, per me è fondamentale mantenere e
consolidare una presenza industriale sicuramente più attenta e rigorosa nei confronti
dell’ambiente, ma non mettiamo in discussione quel settore, quel pezzo che fa girare
un’economia, anche turistica.
Il turismo è il terzo settore, il settore terziario. Il secondario è l’industria. Vuol
dire che se non si produce reddito e ricchezza non si va nemmeno a spendere da
un’altra parte. Il turismo in alcuni territori è in crisi perché le famiglie non hanno
lavoro. Se si mette in discussione l’industria che dà lavoro e non crea ricchezza, non
crea occupazione, noi non riusciamo nemmeno a sviluppare il nostro settore turistico,
ossia il settore del terziario.
Noi dobbiamo rimanere dentro questi parametri, dentro queste maglie. A
rinunciare a Rosignano Solvay perché si vuole, magari, sotto sotto, rinunciare a una
storia, a una tradizione e anche a una prospettiva industriale, ovviamente, io non
sarei assolutamente d’accordo, e anche questo mi sembra d’averlo detto
tranquillamente.
Non voglio essere io – ripeto – a dire se è giusto cambiare nome o no. Io ho le mie
idee, che sinteticamente ho cercato di esprimere. Se questo è un percorso che si vuole
portare avanti, c’è bisogno di stare dentro i Regolamenti e gli Statuti che il Comune
si è dato e a una consultazione popolare, la più ampia possibile, dove i cittadini si
esprimeranno. Il Consiglio comunale, alla fine, deciderà se andare dietro a un
orientamento dei cittadini oppure decidere di agire in un altro modo. Ovviamente, il
referendum, la consultazione o comunque la si chiami, se si vuol fare, non devo
essere io a dire in che modo. È scritto all’interno dello Statuto e del Regolamento di
partecipazione, ai quali bisogna richiamarsi, sia nella costituzione di un Comitato
elettorale, referendario, sia nella raccolta di firme necessarie a un quesito
referendario, sia nella disponibilità e possibilità di consultare i cittadini nei modi e
nelle forme che lo Statuto prevede.
Questo non può esser fatto sicuramente da qui a giugno prossimo, dal momento
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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che andrebbe a interferire con la scadenza elettorale e amministrativa di maggio
prossimo, che vede in scadenza gli organi amministrativi e politici di questa
Amministrazione, ma eventualmente è un problema che riguarda la prossima
Legislatura.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Sindaco, chi sarebbe coinvolta? La frazione di
Solvay – semmai ci fosse un referendum - o il Comune di Rosignano? No, la
frazione di Solvay. Il nome è Solvay.
SINDACO. Io non so nemmeno se ci sarà la volontà e la forza per raccogliere le
firme necessarie per arrivare a un referendum. Penso – ma questo lo penso io, poi
andrà verificato con le regole che ci siamo già dati – che un referendum su un
cambio di nome così importante debba coinvolgere tutti i cittadini residenti nel
territorio, non solo quelli di una frazione.
Questo è quello che penso io, ma ciò che penso io oggi è fine a se stesso. Può
darsi che non ci sia bisogno del referendum o può darsi che, nel momento necessario,
si individuino altri percorsi. Cambiare il nome alla cittadina più importante, che ha
17.000 abitanti, 18.000, non credo si possa limitare esclusivamente...
Ripeto: dietro quel nome, Rosignano Solvay, c’è una storia, una tradizione non
solo di quella località e di quella cittadina, ma anche di un Comune industriale da
centouno anni. Penso che vadano consultati tutti i cittadini.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Intervengo per dire soltanto che per il momento
sono soddisfatta delle risposte. Aspettiamo gli eventi e poi, magari, ci rifaremo vivi
con un altro documento. (Interruzione fuori microfono) No, non la ritiro la mozione.
PRESIDENTE. Allora non la mettiamo in votazione, Maria Grazia? La metto in
votazione? (Interruzione fuori microfono) È una domanda. La mettiamo in votazione.
(Interruzione fuori microfono) Scusate, colleghi, cerchiamo di mantenere un
contegno.
Metto in votazione il punto n. 19) all’ordine del giorno. Chi approva è pregato di
alzare la mano. PdL, Federazione della Sinistra. Chi si astiene? Tutto il resto.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
– 80 –
19 Dicembre 2013
RESOCONTO STENOGRAFICO
Il Consiglio non approva.
Ci vediamo domani alle ore 14.30.
Vorrei dire – scusate, colleghi – che i punti all’ordine del giorno nn. 5 e 6, previsti
per domani, sono stati ritirati. Se ci sono degli assessori che hanno delle priorità per
motivi di mandato possono dirlo e, magari, cominciamo dai punti che hanno
maggiore impellenza, perché ci possono essere saggi o altre cose che inducono gli
assessori a doversi allontanare. Va bene? Vi ringrazio.
La seduta è tolta.