inno americano - Istituto Comprensivo Pietrasanta 2

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inno americano - Istituto Comprensivo Pietrasanta 2
INNO AMERICANO (USA)
Di', puoi vedere alle prime luci dell'alba
ciò che abbiamo salutato fieri all'ultimo raggio del crepuscolo?
Le cui larghe strisce e brillanti stelle, nella battaglia pericolosa,
sui bastioni che sorvegliavamo, sventolavano valorosamente?
E il bagliore rosso dei razzi e le bombe che esplodevano in aria
hanno dato prova, nella notte, che il nostro stendardo era ancora là.
Di' dunque, sventola ancora la nostra bandiera adorna di stelle
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi?
Sulla costa, appena visibile nelle nebbie del mare
dove lo sprezzante nemico è immobile in timoroso silenzio
cos’è quella cosa che la brezza, sul crinale torreggiante,
soffiando con veemenza per metà mostra e per metà nasconde?
E quel che ora coglie il riflesso del primo raggio del mattino
e che riflessa nella piena gloria ora risplende sulla battigia:
È la bandiera adorna di stelle! Che possa sventolare a lungo
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi.
Dov'è quella compagnia che vanagloriosamente ha giurato
che la devastazione della guerra e la confusione della battaglia
ci avrebbero privato sia della casa che della nazione?
Il loro sangue ha cancellato la contaminazione delle loro sporche impronte.
Nessun rifugio ha potuto salvare il mercenario e schiavo
dal terrore della fuga, o dalle tenebre della morte.
E la bandiera adorna di stelle sventola in trionfo
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi.
Così sia quando gli uomini liberi terranno la posizione
tra le loro amate case e la desolazione della guerra!
Possa la nazione liberata dal Cielo essere benedetta con la vittoria e la pace,
sia lodato l'Onnipotente che ci ha creato e protetto come una nazione.
Dobbiamo perciò prevalere quando la nostra causa è giusta
e questo è il nostro motto: "Abbiamo fede in Dio".
E la bandiera adorna di stelle per sempre garrirà
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi!
La storia dell’inno
L’inno nazionale americano si intitola “ The Star Spangled Banner“, riferendosi alla celebre
bandiera a stelle e strisce.
Il testo risale al secolo scorso ed è attribuito ad un avvocato, un certo Francis Scott Kay,
che il 13 settembre 1814 visitò Baltimora durante una ribellione di coloni. Per sicurezza,
passò la notte in una barca ancorata nel porto della città, mentre il Forte McHenry veniva
bombardato dagli inglesi che volevano sedare la ribellione dei coloni.
La mattina seguente, Mr. Kay vide con grande gioia che, nonostante le 25 ore di
cannoneggiamento, la bandiera americana era sempre issata sul pennone, al suo posto,
segno della vittoria. Preso da una comprensibile commozione e da un forte patriottismo,
compose il poema descrivendo le scene cui aveva assisstito nella notte e nei giorni
precedenti.
Per questo l’inno è spesso sottotitolato “Defence of Fort McHenry”.
Il testo divenne subito popolarissimo. Per quanto riguarda, invece, la musica, le sue origini
sono più incerte. Si sa che la melodia è preesistente al testo e la canzone “To Anacreon in
Heaven” (sulle cui note verrà poi adattato il poema di Kay) è attribuita a John Stafford
Smith, un compositore inglese del 1700. Il primo adattamento del poema di Kay e della
musica di Smith sono attribuiti ad un certo Benjamin Carr di Baltimora.
Dopo essere stato l’inno ufficiale dell’esercito e della marina americani, nel 1931 il
Congresso degli Stati Uniti adotta “The Star Spangled Banner” quale Inno Nazionale.
La devozione per questo Inno, come anche per la bandiera, è, per gli Americani,
altissima. Quando si sentono risuonare le sue note, quasi tutti gli Americani assumono una
posizione sull’attenti, con la mano sul petto e si uniscono nel canto. Gli Americani che non
conoscono a memoria le parole del loro inno si possono contare sulle dita delle mani.
La guerra anglo-americana fu un conflitto combattuto tra Regno Unito e gli Stati Uniti d'America
tra il giugno del 1812 e il febbraio del 1815; il conflitto viene talvolta indicato anche come guerra
del 1812, sebbene questa locuzione sia condivisa anche con la contemporanea campagna di Russia
di Napoleone I Bonaparte. Le cause del conflitto sono varie e complesse, legate soprattutto alle
restrizioni del commercio navale imposte dal Regno Unito a causa della sua guerra contro la
Francia, la pratica della Royal Navy di arruolare con la forza marinai statunitensi nei propri ranghi,
il sostegno britannico dato ai nativi americani contrari all'espansionismo statunitense vero ovest, e
le mire territoriali del governo di Washington sulla colonia britannica del Canada.
Se siete fan ma anche solo appassionati di Jimi Hendrix, non potete aver scordato
quell’inno americano stravolto e ricomposto da una chitarra ultra distorta che solo
Jimi sapeva rendere magica ed armoniosa eseguito a Woodstock durante uno dei più
grandi concerti della storia , segno tangibile della contestazione giovanile di quegli anni,
legata alle discriminazioni razziali e alla guerra in Vietnam. L’altro giorno in Tv vedevo il
servizio su alcune manifestazioni negli Stati Uniti contro l’intervento militare in Iraq e si
sentiva come sottofondo proprio l’esecuzione dell’”inno di Hendrix” segno che le cose
difficilmente cambiano in questo mondo e che certe performance, anche grazie alla
registrazione e alla visione di massa, rimangono scolpite nella coscienza collettiva di un
popolo o di una nazione per sempre…. Sono passati 34 anni e sembra ieri. God Bless Jimi
Hendrix.