Leggendaria 92 marzo 2012
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Leggendaria 92 marzo 2012
53 66 Legg 92 2012:215x300 22/03/12 18:04 Pagina 62 U LT I M I A R R I V I A CURA DI SARA BENNET LIVIA ALGA, MARIA GRAZIA CHINATO IRMGARD VICTORIA HARTUNG ELISABETH LISA JANKOWSKI, ẐIVOSLAV MILORADOVIĆ, EVELINA PERSHOROVA, MORENA PICCOLI, NAJAT REZKI, DINHA RODRIGUES, MERCEDES SPADA, DONKA VOYNOVA LE LINGUE SI PARLANO POESIA DAL MONDO PREF. DI ANNAROSA BUTTARELLI POSTF. DI LIVIA ALGA BONACCORSO ED., VERONA 2011 Leggendaria 92 marzo 2012 188 PAGINE, 13 EURO 62 A Verona, a Casa di Ramia, centro d’incontro fra donne italiane e migranti, ha preso corpo una singolare esperienza: alcune poete italiane, altre da varie parti del mondo, e un poeta serbo hanno costruito un laboratorio/nido dove raccogliere le parole della lingua materna. Ascolto e attenzione sono gli elementi fondanti di un rapporto dove fiducia e sospensione dal giudizio nutrono il dialogo tra culture molto diverse tra loro. Le poesie vengono lette al gruppo e le poete migranti lo fanno prima in lingua originale e poi in una traduzione grezza in italiano. Ritmi e suoni di lingue sconosciute portano a sconfinare oltre gli schemi abituali: a percezioni non sempre dicibili che fanno da sponda allo scambio della parola. Le riscritture in italiano di Morena Piccoli dei testi in arabo, bulgaro e portoghese sono state possibili grazie al rapporto intimo che la stessa poesia ha creato tra lei e le autrici migranti e all’essere lei stessa una poeta. Sono “traduzioni in relazione” il cui testo è stato condiviso nel senso più profondo dalle stesse autrici. Le traduzioni dal serbo sono di Ginevra Pugliese. Le poesie in lingua originale, con testo italiano a fronte, sono state raccolte nel libro Le lingue si parlano (può essere ordinato direttamente al- l’editore, www.bonaccorsoeditore.it). Il testo è stato presentato nel dicembre 2011 all’università di Verona, in una sessione della “Scuola diffusa di scrittura Graphein”. Un libro molto attento all’identità, alla fine dopo l’indice ci sono le foto di ognuna e ogni raccolta di poesie inizia con notizie della vita e riproduce una poesia autografa. Non tutto è idilliaco, i testi mostrano momenti oscuri della vita, un vagare che fatica a trovare il suo centro, conflitti, nostalgie: «… Vivo sentendo sautade/ del mio Sertão/ del mio Brasil/ Vivo dentro il Sertão/ e il Sertão dentro di me/ In tempi di siccità/ emigrai/ e non più tornai/…» cantano i versi della poeta brasiliana Dinha Rodrigues; ma altri lasciano affiorare qualcosa di luminoso, pronto a germinare come in questa poesia: «Sulla soglia/ Sul bordo/ Sul bordo della soglia/ Come prima del tuffo/ Inconsapevole/ Inarrestabile/ Come prima di dirti/ Quando ancora non so/ E mi fido/ Assolutamente/ Mi fido». Giuliana Savelli ELISABETTA LIGUORI LA FELICITÀ DEL TESTIMONE MANNI, SAN CESARIO DI LECCE 2011 271 PAGINE, 17 EURO Libro visionario, un po’ sgangherato, a tratti poetico, certo imperfetto, ma di quella imperfezione che – come sostiene Maria Vittoria Vittori – ci piace perché contiene guizzi e spaccati memorabili. Memorabile è certo la protagonista Flavia, bimba di otto anni, unica testimone di un delitto: il morto è un noto consigliere comunale di un paesino del Salento, un ambiente chiuso e omertoso in cui si avventura l’assistente sociale Concetta, donna dai capelli rossi, sovrappeso, affannata nel suo lavoro eppure tenace e, a suo modo, geniale. Il rapporto tra la donna e la bambina regge tutta la complicata storia delle indagini e del processo che non porta alla verità. Ma la felicità del testimone del titolo non dipende da questo: Flavia vuole essere felice, anche se la fragile madre l’abbandona, anche se l’improbabile padre arriva solo di tanto in tanto a reclamare i suoi diritti, anche se la nonna vuole costringerla al silenzio, anche se il compagno di Concetta è un uomo ombroso che non sa comportarsi con lei. E la sua felicità sarà quella scombinata grassa donna coi capelli rossi. ESTHER FREUD MARRAKECH TRAD. DI MONICA PESETTI VOLAND, ROMA 2011, 198 PAGINE, 14 EURO Una giovane madre e le sue due bambine, arrivano in Marocco a bordo di uno sgangherato furgoncino. Siamo negli anni Sessanta, l’Inghilterra che si sono lasciate alle spalle è ancora un paese irrigidito dalle convenzioni e la giovane madre cerca sé stessa e la libertà di essere ciò che desidera. Le due bimbe si trovano così in un paese straniero totalmente diverso e la scoperta di quel mondo nuovo ci arriva attraverso la voce della più piccola, che ha solo cinque anni. Mentre la madre scansa con garbo vari corteggiatori, le due bimbe fanno esperienze strabilianti: dallo hammam alla piazza di Marrakech dove si esibiscono maghi e danzatori, alle montagne dell’interno dove il villaggio è in festa, loro guardano curiose, annusano, cercano di capire. Il romanzo di Esther Freud si legge come un memoir della giovanissima protagonista, prima tranche di una storia di formazione che resta in bilico tra la realtà e un mondo incantato. SOPHIE DIVRY LA CUSTODE DEI LIBRI TRAD. DI GIUSI BARBIANI EINAUDI, TORINO 2012 65 PAGINE, 10 EURO Un unico lungo monologo, 65 pagine di “stream of consciou- sness”, senza un a-capo, senza una pausa. È una bibliotecaria di provincia a parlare, anzi a vomitare un fiume di parole nelle orecchie di un povero lettore rimasto a dormire nel seminterrato in cui lei governa la sua sezione di libri: quelli di geografia, secondo la classificazione del sistema Dewey che puntigliosamente richiama come principio ordinatore del suo mondo, anzi dell’ingiusta gerarchia che vige nel suo e nel grande mondo. Mancano due ore all’apertura della biblioteca, il povero lettore non può sottrarsi, e per due ore lei parla senza sosta. Intuiamo che è una donna di mezza età, che aveva delle ambizioni, che aveva un uomo e che ora è sola. Capiamo che la vita l’ha portata a formarsi la bizzarra idea che la lettura sia il più grande strumento della democrazia, ma allo stesso tempo ad invocare l’ordine come bene supremo e a manifestare uno snobismo esasperante: «Niente pietà per i libri brutti. E nel dubbio, bisogna essere cattivi. È il mio motto. Ma questo modo di vedere le cose non c’è più, è sparito, io sono della vecchia guardia». Bando quindi all’idea di fare delle biblioteca dei luoghi anche piacevoli, accoglienti, o rumorosi: «Mi sento la linea Maginot della lettura pubblica». Ironico, coltissimo, stupefacente, specie se si pensa che l’autrice ha soli trent’anni. CHIARA SANTOIANNI IL LAVORO PIÙ (IN)ADATTO A UNA DONNA CENTO AUTORI, VILLARICCA-NAPOLI 2011 95 PAGINE, 10 EURO Chi di noi non si è sentita ripetere, almeno una volta nella vita, che insegnare è, per una donna, il lavoro più adatto perché consente di prendersi cura della famiglia? Io sono tra queste e per un breve periodo della mia vita ci sono cascata come l’autrice, Chiara Santoianni, docente precaria, giornalista e scrittrice per scelta – oltre che 53 66 Legg 92 2012:215x300 22/03/12 18:04 Pagina 63 T O P F I V E A CURA DI MONICA LUONGO LA NOSTRA CLASSIFICA DEI LIBRI PREFERITI BILL BRYSON BREVE STORIA DELLA VITA PRIVATA TRAD. DI S. BORTOLUSSI GUANDA, MILANO 2011 536 PAGINE, 20 EURO Un geniale scrittore/saggista/giornalista dell’Iowa sceglie la sua casa di campagna in Gran Bretagna per decidere di esplorarla “storicamente” dalle fondamenta alla soffitta e trasformarla in un viaggio nel tempo senza uscire di casa. Ogni capitolo corrisponde a uno degli spazi della abitazione, originariamente proprietà di un pastore protestante, e così si procede a ritroso attraverso i progressi della scienza delle costruzioni, le regole ferree della servitù, il sorgere di spazi per l’intimità e quelli per la dimensione pubblica. Un avvincente percorso che mette insieme la storia delle donne e degli uomini occidentali, la loro capacità di adattamento nel tempo, le loro bizzarrie. MILENA AGUS SOTTOSOPRA NOTTETEMPO, ROMA 2012 174 PAGINE, 12,50 EURO E-BOOK 7 EURO Una brava autrice che torna agli inizi dell’anno con le peripezie di un condominio di poveri e benestanti, rigorosamente collocati negli appartamenti da 1) 2) 3) 4) 5) dal piano terra all’attico secondo il loro censo: il violinista, la donna delle pulizie, l’aspirante sex worker, il bambino che vuole crescere da solo. Ognuno di loro ha un sogno nel cassetto e alcuni di questi si realizzeranno rovesciando l’ordine simbolico e costituito del condominio che porta il nome del romanzo. Una conferma della scrittura lineare di Agus, senza orpelli, che induce a riflettere sui sentimenti e gli stati d’animo dei suoi protagonisti. KATHRYN STOCKETT THE HELP TRAD. DI A. COLOMBO E P. FREZZA PAVESE MONDADORI, MILANO 2012 528 PAGINE E-BOOK 6,99 EURO Mississippi anni sessanta, ovvero l’essenza del razzismo americano. Tre donne delle pulizie, due sono afro americane, si misurano con la società bianca e le signore della buona borghesia per le quali lavorano. Hanno tre caratteri non facili – una è giovane e laureata e sogna di fare la scrittrice, la seconda perde sempre il lavoro perché non sa tenere la bocca chiusa, la terza vedova e sempre a corto di denaro – e non sono proprio felici del trattamento discriminatorio che viene riservato loro. Così metteranno a punto un piano segreto che porterà grande scompiglio tra i razzisti del sud cotoniero. Da leggere prima di andare a vedere l’omonimo film di Tate Taylor, per gustare appieno una bella storia. AMITAV GHOSH IL FIUME DELL’OPPIO TRAD. DI A. NADOTTI E N. GOBETTI NERI POZZA, VICENZA 2011 586 PAGINE, 18.50 EURO Come si faceva a vivere in una società multiculturale prima dell’avvento della tv e di internet? Gustatevi un grande affresco di uno dei padri della letteratura anglo-indiana, secondo capitolo della “Trilogia della Ibis” dopo Il paese delle maree (2005). Ibis è il nome della goletta che fa scalo a Mauritius dopo una burrasca. Su una delle scialuppe si allontano dei fuggitivi, lascari, il figlio di un mercante e addirittura un raja. Il giorno seguente altre navi fanno scalo nello stesso porto e da lì si dipana una saga avvincente di cui all’inizio si fa fatica a seguire i fili, ma che poi non si riesce ad abbandonare, grazie anche alla bella traduzione di Anna Nadotti e Norman Gobetti. Da non perdere, se vi affascinano le grandi trame. ANNE HOLT NELLA TANA DEI LUPI TRAD. DI M. PODESTÀ HEIR EINAUDI, TORINO 2012 444 PAGINE, 19,50 EURO E-BOOK 9,99 EURO Non potevamo lasciare a bocca asciutta le gialliste leggendarie, che con questo romanzo avranno il loro bel daffare per capire chi ha ucciso nientemeno che la primo ministro norvegese: gli integralisti islamici o i serial killer, o addirittura qualcuno venuto dal passato? La scrittrice giornalista-avvocato non tradisce l’appuntamento con i suoi fedelissimi con un romanzo corposo a cui dedicare un fine settimana di primavera, quando fuori piove. Top five dei libri più venduti del 18 .03.2012 Massimo Gramellini, Fai bei sogni, Longanesi 2012, 14,90 euro Carlo Verdone, La casa sopra i portici, Bompiani 2012, 18 euro Carlos Ruiz Zafon, Il prigioniero del cielo, Mondadori, 21 euro Francesco Guccini, Dizionario delle cose perdute, Mondadori, 10 euro Clara Sanchez, La voce invisibile del vento, Garzanti 2012, 17,60 euro Leggendaria 92 marzo 2012 curatrice del sito per donne Chiara’s Angels (www.chiarasangels.net) – che racconta la propria esperienza con ironia e leggerezza riuscendo tuttavia a stimolare una serie di riflessioni sia sulla tanto bistrattata scuola italiana sia sulle peculiarità del lavoro femminile. Per quanto riguarda la scuola emerge una quadro spesso sconfortante, anche se portatore di potenti energie da parte del corpo insegnante e degli alunni, energie che però, non adeguatamente incanalate e utilizzate, svaporano nell’ovvietà di una quotidianità tendenzialmente aggressiva da entrambe le parti. Anche il gap generazionale nell’uso delle nuove tecnologie emerge come potenzialità trascurata, ben lontana dall’essere pienamente sfruttata come strumento di conoscenza e di maggiore efficienza per rimanere invece circoscritta alle chat e ai videogiochi tra i banchi. Infine, la ghettizzazione degli alunni provenienti da ceti bassi o immigrati finisce per impedire una vera integrazione e accettazione reciproca, con un evidente danno sociale. Le generazioni future faranno i conti con tutto ciò se non si arriva a ripensare completamente il sistema scolastico, ma questo significherebbe investire una notevole quantità di denaro e di energie, cosa che nessun governo degli ultimi decenni sembra interessato a fare. Oltre a sollecitare riflessioni sul sistema scolastico italiano, Santoianni mette l’accento, sia pure ironicamente, sull’insegnamento come lavoro prettamente femminile. Oltre all’esperienza di tante, ce lo dicono i numeri, soprattutto quelli nella scuola dell’obbligo. Come rileva il sociologo Pierre Bordieu nel suo Il dominio maschile mettendo in evidenza come la nostra società riserva alle donne soprattutto le professioni inerenti alla sfera assistenziale e domestica per le quali si ritiene che esse siano “naturalmente portate”. Anna Mainardi 63