Workshop Opportunità per le imprese high

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Workshop Opportunità per le imprese high
Workshop
Opportunità per le imprese high - tech
nella nuova programmazione europea
Horizon 2020
prof. Carlo Castellano – Presidente Dixet
19 novembre 2013
Banca d’Italia - Genova
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Abbiamo deciso come Confindustria Genova e Dixet - insieme
all’Associazione Genova 2021 – di organizzare questo Workshop su Horizon
2020.
Simona Costa e Bruno Morenza ci forniranno un quadro di grande interesse
sulla nuova programmazione europea
Raffaello Bronzini sul nodo strategico del finanziamento delle politiche di
innovazione
Cristina Battaglia entrerà nel merito della programmazione della Regione
Liguria per il settennio 2014 – 2010.
A nome del sistema high - tech vorrei dare un contributo, spiegando perché è
importante partecipare alla sfida europea lanciata con il programma Horizon
2020.
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 Nel quadriennio 2010 – 2013 anche l’high – tech a Genova sta subendo –
seppur in misura più contenuta dell’insieme dei settori produttivi – gli
effetti negativi della recessione che ha pesantemente investito l’economia
italiana.
 Le difficoltà hanno interessato l’intero comparto dell’high - tech, sia con
riferimento alle grandi aziende che alle medie e piccole aziende.
In particolare nell’ultimo biennio si è riscontrata l’uscita dal mercato di
diverse piccole e piccolissime imprese.
 L’industria high - tech genovese è una realtà tuttora solida e di grande
valore ma necessita di un forte rilancio
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 Proprio a questo fine Confindustria Genova e Dixet – club delle aziende
tecnologiche genovesi - hanno deciso di lavorare insieme al Progetto
“Genova 2021”. Insieme ai due soci fondatori hanno aderito
all’Associazione Genova 2021 i seguenti soci promotori:
 Banca Intesa San Paolo
 Carige
 Finmeccanica
 Telecom
 Il Progetto 2021 nasce quindi dalla volontà delle imprese ed è questa la
peculiarità e la specificità dell’iniziativa di Genova.
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L’associazione ha deciso di avviare da subito alcuni Project Team.
fabbrica intelligente e “nuovi” modi di produrre, coordinatore l’Ing.
Giorgio Cuttica.
porto intelligente, coordinatore l’Ing. Fabio Bagnoli
smart up di impresa, coordinatore l’Ing. Aldo Loiaconi
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Un primo obiettivo che ci siamo posti è stato quello di fare il censimento di tutte
le aziende tecnologiche della provincia di Genova mettendo insieme le realtà che
hanno fatto parte nell’ultimo triennio o ne fanno ancora parte di almeno una
delle seguenti iniziative:
Distretto Tecnologico SIIT
Distretto Tecnologico DLTM
Poli Regionali
Bandi UE Ricerca
Bandi Liguria Ricerca
Start up innovative
Spin off
Soci Dixet
Associati a Confindustria Genova
Associati Smartcity
Indagine annuale Confindustria Dixet
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 Da questa prima indagine risultano 277 imprese ad alta tecnologia, superando
largamente il numero di 150 aziende che sinora avevamo classificato “high tech”.
 L’indagine è ancora in corso e si avvale della forte collaborazione della già
“Facoltà di Economia – Università di Genova”.
 Si consideri inoltre che sono state al momento escluse ulteriori aziende con
codice ATECO “high – tech” associate e non a Confindustria Genova.
Inoltre sono state identificate ulteriori aziende che non hanno un codice ATECO
“high – tech” ma che hanno avuto accesso ai bandi regionali ed europei negli
ultimi 3 anni.
In conclusione stiamo valutando un universo pari a circa 580 imprese in
attività nella provincia di Genova, di cui 300 circa potrebbero anch’esse
rientrare nella classificazione high – tech.
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 Sinora la nostra attenzione si era focalizzata sulle imprese nelle alte tecnologie
considerando soprattutto la piattaforma elettronico-informatica, che presenta
caratteristiche uniche in Italia.
Una forte densità di aziende, manifatturiere e non, con la compresenza di 4
segmenti strategici: grandi aziende del Gruppo Finmeccanica, grandi
multinazionali estere, medie aziende tecnologiche, piccole, piccolissime imprese e
start-up.
 Il lavoro in corso nell’ambito del progetto Genova 2021 ha fatto emergere un
sistema molto più articolato e complesso. Certo una parte delle 300 aziende da
esaminare probabilmente usciranno dalla nostra classificazione.
Tuttavia stanno emergendo realtà high - tech significative in settori quali, ad
esempio, il farmaceutico, la plastica e la chimica e le tecnologie subacquee.
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 Un punto importante sul quale stiamo lavorando riguarda la bassa “natalità” di
nuove imprese: non è un caso che la Regione Liguria presenti un numero modesto
– pari a soli 24 unità – di startup innovative che si siano iscritte in questi mesi nel
registro imprese della Camera di Commercio.
Dato estremamente ridotto se lo si confronta ai valori di tutte le altre Regioni del
centro nord e al totale nazionale, pari a 1344 unità, sulla base dell’aggiornamento
al 18 novembre 2013.
 In altre parole non si riesce ancora a comprendere quali sono i motivi per cui vi sia
un numero cosi modesto di iscrizioni al registro della Camera di Commercio di
start up innovative della Regione Liguria.
 Sembrerebbe che il nostro sistema presenti una forte struttura ma che abbia grande
difficoltà ad esprimere nuove imprese innovative nell’arco dell’ultimo
quadriennio.
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 Ecco perché è decisivo per le imprese high- tech di Genova e della Liguria
partecipare, nella misura più ampia possibile, ai nuovi bandi e ai nuovi programmi
europei.
 Genova deve avere l’ambizione di concorrere con successo a Horizon 2020.
 Dipende dalle imprese, certo.
 Ma per realizzare obiettivi ambiziosi vi è l’assoluta necessità di una stretta
integrazione e di un forte coinvolgimento di tutti i partner pubblici e privati.
 Nel luglio scorso, quando abbiamo presentato l’Associazione Genova 2021 – città
della tecnologia, avevamo ricordato alcuni oggettivi fattori di eccellenza che
questa città possiede e mi sembra opportuno richiamare:
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
“ un capitale umano paragonabile a quello delle principali aree metropolitane
europee in termini di scolarità e professionalità;

un porto in cui la tecnologia ha assunto e assumerà sempre di più un ruolo
strategico, non solo in termini operativi (riduzione del lavoro fisico, ecc.), ma anche
per lo sviluppo di specifiche tecnologie high – tech;

una struttura di formazione universitaria e di ricerca tecnologica di alto livello, che
ha come suoi punti qualificanti l’Università (specificatamente con la Scuola
Politecnica), l’Istituto Italiano della Tecnologia – IIT e il CNR.

un Parco Scientifico e Tecnologico - Erzelli, destinato ad ospitare attività produttive,
di ricerca, di formazione e di servizi alle imprese in un contesto unico nel panorama
nazionale e tra i più avanzati e fruibili a livello internazionale;

rilevanti iniziative di partnership pubblico-privato, che hanno già conseguito
importanti riconoscimenti nell’ambito europeo “Smart Cities”;

una società con un forte senso civico, culturalmente orientata al progresso scientifico
e tecnologico, sede del Festival della Scienza, inserita in un territorio di grandissimo
pregio ambientale.”
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 Genova non ha altra scelta:
valorizzare al massimo livello le proprie capacità di generare valore in un contesto
competitivo che è ormai diventato completamente globale ed è per questo che è
necessario alzare lo sguardo oltre ai confini cittadini per aprirli al mondo.
 Per Genova è il momento di guardare lontano, di superare la “paura” per il futuro
ed esprimere una forte visione per la crescita della città in un settore strategico
quale è l’high-tech.
 E’ l’Europa lo spazio in cui si misureranno i diversi territori per esprimere
politiche di innovazione e di sviluppo
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