Enterprise 2.0 - CSP innovazione nelle ICT
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Enterprise 2.0 - CSP innovazione nelle ICT
Enterprise 2.0: tecnologie e modelli organizzativi L’impresa diventa aperta e ridefinisce i tradizionali modelli di collaborazione e condivisione della conoscenza. L’esperienza di CSP. Laura Gonella*, Lara Marcellin**, Gian Luca Matteucci*** Il termine Enterprise 2.0 è stato introdotto da Andrei McAfee, professore della Harvard Business School nel 2006 e riguarda l’impiego dei social software nelle organizzazioni o tra le organizzazioni e i loro clienti, collaboratori e fornitori1. L’Enterprise 2.0 è un’azienda dove vengono usati strumenti come blog, wiki, sistemi per il social bookmarking e il social networking. Si tratta di applicazioni definite ‘social’ in quanto finalizzate a supportare i processi di comunicazione e condivisione della conoscenza tipici delle community. In azienda sono accessibili a tutto il personale, secondo una struttura libera e altamente egualitaria. All’impiego di queste tecnologie si accompagna un cambiamento organizzativo in quanto nell’Enterprise 2.0 si diffonde uno stile di comunicazione informale che pone l’utente al centro del processo aziendale al di là degli schemi e delle gerarchie. Accanto a un nuovo modo di lavorare, si sperimentano nuovi modelli organizzativi basati sulla partecipazione, la collaborazione, la condivisione di contenuti e di esperienze. L’uso dei social software risulta particolarmente appropriato in quei contesti dove si vuole puntare sul valore del capitale intellettuale, sull’autonomia, la partecipazione e l’apertura all’esterno. Dalle indagini condotte dall’Osservatorio Enterprise 2.0 del Politecnico di Milano2 su un campione di 70 imprese e PA, è *Laura Gonella, Programma Strategico Comunità della Conoscenza CSP Innovazione nelle ICT **Lara Marcellin, Programma Strategico Comunità della Conoscenza CSP Innovazione nelle ICT ***Gian Luca Matteucci, Responsabile Area Piattaforme Applicative CSP Innovazione nelle ICT 86 office automation gennaio 2009 emerso che in Italia una percentuale rilevante e crescente di imprese si sta interessando agli strumenti di Enterprise 2.0 e si sta muovendo per implementarli3. Social, Open, Adaptive La novità rappresentata dall’Enterprise 2.0 è legata in primo luogo all’apertura dell’organizzazione verso attori esterni e, parallelamente, alla ridefinizione dei tradizionali modelli di collaborazione e condivisione della conoscenza e delle esperienze. La sinergia tra le persone è un elemento vitale e irrinunciabile e l’organizzazione deve essere flessibile e favorire lo sviluppo di dinamiche di collaborazione tra tutti i membri dell’azienda. Gli elementi caratterizzanti sono la componente sociale, l’apertura e l’adattività, tanto che si parla di Social enterprise, Open enterprise e Adaptive enterprise4. • Social enterprise Nell’Enterprise 2.0, gli ambienti classici per la gestione documentale e il lavoro collaborativo si arricchiscono con strumenti di social software: blog, wiki e strumenti di social tagging: 1-Si veda il post di McAfee, The impact of Information Technology on Businesses and their Leaders, Marzo 2006, http://blog.hbs.edu/faculty/amcafee/index.php/faculty_amcafee_v3/the_three_trends_underlying_enterprise_20/ 2-L’Osservatorio Enterprise 2.0 è un’iniziativa della School of Management del Politecnico di Milano, si veda http://www.enterprise20.it/osservatorio 3-Enterprise 2.0: la rivoluzione che viene dal Web, Rapporto 2008. Osservatorio Enterprise 2.0 - www.osservatori.net 4-Tale classificazione è tratta da Enterprise 2.0: la rivoluzione che viene dal Web, Rapporto 2008 Osservatorio Enterprise 2.0 - www.osservatori.net - il blog rende la comunicazione più immediata tra i vari livelli aziendali e nel contempo fornisce visibilità ai membri dell’azienda a prescindere dal ruolo; - il wiki consente di costruire e condividere la conoscenza e il patrimonio informativo in modo ‘veloce’; - i sistemi di social tagging rendono possibile organizzare la conoscenza secondo un modello molto vicino a quello mentale degli utenti che di volta in volta costruiscono, mantengono, ricercano e classificano. La folksonomia, frutto della libera attribuzione di parole chiave date dagli utenti a specifici elementi, è infatti un metodo funzionale soprattutto quando le tassonomie sviluppate all’interno di una struttura aziendale risultano, con il passare del tempo, obsolete e carenti, rendendo così molto complesso il reperimento delle informazioni. • Open enterprise Gli ambienti informativi di tipo tradizionale sono pensati per soddisfare i bisogni di organizzazioni strutturate in maniera chiusa, con confini ben marcati tra interno ed esterno. Le informazioni sono archiviate all’interno dell’organizzazione e l’accesso è vincolato alle politiche di sicurezza. Al contrario, nelle Enterprise 2.0, il sistema informativo è pensato per essere aperto al contributo dei diversi soggetti e per supportare innovazioni di processo, prodotto e servizio. L’abbattimento di barriere organizzative, associato all’apertura verso attori e organizzazioni esterne, contribuisce alla creazione di un ambiente creativo e aperto. • Adaptive enterprise L’Enterprise 2.0 è un tipo di azienda ‘adattiva’, ossia in grado di riconfigurare gli strumenti e i processi in funzione delle esigenze aziendali. Per ‘adattività’ si intende quindi la capacità aziendale di rispondere agilmente ai flussi informativi a supporto di processi aziendali nuovi e imprevisti, cercando così di farli evolvere e – a seconda dei casi – integrarli all’interno dei classici strumenti di gestione aziendale. Comunicare, collaborare, condividere, classificare CSP – Innovazione nelle ICT – ha realizzato al suo interno una piattaforma di Enterprise 2.0 denominata eCollab. L’ambiente fornisce le funzionalità utili a soddisfare le esigenza di: comunicazione e connessione, collaborazione, condivisione e classificazione. eCollab è un ambiente basato su Web ed eretto su un’infrastruttura sistemistica-applicativa comune. È composto principalmente da tre strumenti opensource opportunamente personalizzati e integrati: un blog, un wiki che integra i tag, un ambiente di social bookmarking per la condivisione di risorse web e link. Gli applicativi sono stati selezionati per essere implementati sullo stack LAMP, ossia basato su una distribuzione di Linux come sistema operativo, Apache come Web server, MySQL come database management system e PHP come linguaggio di scripting. Attraverso tali requisiti, è stato possibile garantire, da un lato, la stabilità allo strato applicativo di tutte le implementazioni presenti in CSP basate sulla stessa architettura e, dall’altro, una capacità d’intervento in tempi rapidi in caso di problemi. L’unica eccezione a questa infrastruttura è dovuta alla presenza dello strumento wiki che necessita di Mono, l’implementazione opensource della piattaforma Microsoft .NET. Una delle problematiche cui è stato necessario dare una risposta unica, in un’ottica di sistema, è stata l’autenticazione: è infatti importante semplificare all’utente le modalità di accesso. A tal scopo è stato impiegato LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) per la gestione centralizzata dell’anagrafica degli utenti. Grazie a questa soluzione, ciascuna applicazione delega a una directory esterna la gestione dell’autenticazione, che può quindi essere gestita a livello globale ed eventualmente sostituita. Le singole web application che compongono la piattaforma gestiscono le ACL (Access Control List) sul database di riferimento, consentendo la configurazione dei permessi in maniera flessibile, secondo un modello che pone al centro l’utente: è il creatore di una pagina wiki a decidere chi potrà avere accesso e in che modo, secondo una politica che responsabilizza il singolo indipendentemente dalla gerarchia. Per integrare i tre differenti applicativi sul front-end e garantire una soddisfacente user experience, è stata sviluppata un’interfaccia unificata, basata su punti di riferimento costanti e ricorrenti all’interno dei tre software. Un template mantiene fisso il posizionamento dei blocchi fondamentali dell’interfaccia: toolbar, form di login, menu contestuale, menu generale per la gestione dell’utente, struttura dei contenuti gennaio 2009 office automation 87 Enterprise 2.0: tecnologie e modelli organizzativi Il modello eCollab e le sue funzionalità • Wiki: l’applicativo è un sistema aperto e orientato al mash-up. Tra le principali funzionalità: - editor WYSIWYG (What You See Is What You Get) intuitivo per la formattazione del testo; - editor HTML (HyperText Markup Language); - funzionalità di annulla e ripeti; - box di dialogo per l’inserimento di link tra le pagine; - sistema di template per impostare modelli di formattazione delle pagine; - conversione in formato PDF integrato lato server; - generazione automatica della mappa del sito; - creazione automatica dell’indice della pagina; - revisioning delle pagine per la gestione dello storico delle variazioni; - comparazione on line delle varie versioni della pagina; - ripristino delle versioni precedenti della pagina; - possibilità di allegare documenti e immagini alle pagine; - versioning degli allegati; • Blog L’applicazione di social networking integrata favorisce lo scambio di informazioni, accentra la segnalazione di eventi e sostituisce parte del traffico e-mail, evitando la dispersione della conoscenza. Le funzionalità di questo componente sono: - gestione per profilo personale; - blog personale; - gestione delle comunità; - social network tra utenti e comunità; - archivio di file; - importazione di contenuti esterni. • Social bookmarking Attraverso il sistema di social bookmarking inserito nell’ambiente, l’utente ha la possibilità di segnalare siti e risorse on line alla comunità aziendale evitando il ricorso alla posta elettronica. Le funzionalità principali sono: - rating, la possibilità da parte degli utenti di votare il link a seconda dell’interesse suscitato in ciascuno; - segnalazione di un link inserito nel sistema attraverso l’interfaccia web direttamente dall’applicazione; - visualizzazione di ciò che accade all’interno del sistema in real-time; - bookmarklet, ossia la possibilità di segnalare un contenuto Web ritenuto interessante durante la navigazione con un click su un bottone specifico. Wiki syndication scrittura collaborativa, gestione documentale Feed RSS g gin ag Immagini t Access control list Tags Username Password Link social bookmarking, profilazione utente, comunità Interfacce Web 88 office automation comment ing Funzionalità comuni Blog social networking, profilazione utente, comunità Servizi di base Autenticazione centralizzata Database gennaio 2009 e motore di ricerca. Le differenze di interfaccia si limitano alle variazioni cromatiche e alle voci di menu specifiche di ciascun applicativo. La barra degli strumenti, posizionata su tutte le pagine, permette in qualsiasi momento il passaggio da un’applicazione all’altra. Il wiki si configura come il punto di snodo delle informazioni, dei progetti e delle attività, ottenuto incorporando i dati provenienti dalle diverse applicazioni e da eventuali altre fonti esterne. Le funzionalità trasversali della piattaforma, presenti in tutti gli strumenti che la compongono, oltre all’autenticazione centralizzata e alla gestione dei permessi, sono: • search engine per la ricerca dei contenuti presenti all’interno della piattaforma; • feed RSS che consentono agli utenti di monitorare le attività all’interno dell’ambiente e ai diversi sistemi di interfacciarsi tra loro; • commenti: ciascuna informazione può essere commentata dagli utenti; • tagging: tutti gli oggetti (documenti, profili utente, file, pagine wiki, articoli e link) possono essere marcati dagli utenti con parole chiave. Work in progress Nel 2006, CSP ha dato vita a un progetto sperimentale in cui, a partire da un’accurata raccolta dei bisogni e delle aspettative che caratterizzano i processi e gli scambi informativi all’interno dell’azienda, ha elaborato un modello concettuale e poi un ambiente sperimentale che è stato testato dai dipendenti l’anno successivo. I risultati della fase sperimentale hanno permesso di individuare i punti di forza e gli elementi da migliorare. Questi ultimi che sono stati alla base del lavoro di ingegnerizzazione dell’ambiente che, da dicembre 2008, è impiegato quotidianamente dai dipendenti e dai collaboratori di CSP. In un mese di servizio, eCollab è stato utilizzato in modo attivo da 60 utenti su 90; sono state create 320 pagine wiki e oltre 200 link. Da alcuni mesi eCollab è, inoltre, impiegato in via sperimentale da Regione Piemonte, Iride Energia e CSI Piemonte e viene offerto alle imprese in modalità ‘open’ attraverso il progetto Innovation4Business (per maggiori informazioni si veda http://www.csp.it/it/news/I4B_materiali), l’iniziativa di trasferimento tecnologico di CSP e Torino Wireless svolta in collaborazione con Unione Industriale di Torino e Finpiemonte e con il contributo di Regione Piemonte.