viaggio culturale a malta

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viaggio culturale a malta
ASSOCIAZIONE Gli Stelliniani
Piazza I Maggio, 26 – 33100 Udine
Liceo Ginnasio“Jacopo Stellini”
Codice fiscale 01924890302
Sede operativa: via Brazzacco, 3/A - 33.100 Udine
Orario di Segreteria: mercoledì h.18.00-19.30
Tel. 347/9241345 (mercoledì h.18.00-19.30)
Sito web: WWW.stelliniani.it
E-mail: [email protected]
VIAGGIO CULTURALE A MALTA
Periodo: 13/17 aprile 2006
Numero dei partecipanti: max 25 persone
Trattamento di mezza pensione
Quota di partecipazione:
Acconto:
soci
non soci
530,00 pro capite (supplemento per la singola:
550,00 pro capite (supplemento per la singola:
tutti
150,00 pro capite entro sabato 18 marzo 2006
15,00 per notte)
15,00 per notte)
La quota indicata comprende:
il viaggio in aereo (volo Alitalia);
il trasferimento dall’aeroporto di Gudja/Luqa all’albergo;
le quattro mezze pensioni in camera doppia.
La quota non comprende:
la cena del primo giorno e i pranzi dei giorni successivi;
gli ingressi ai monumenti e ai musei;
il nolo di un pulmino con autista per l’escursione a Gozo;
il nolo di un pulmino con autista per l’escursione nella zona archeologica (sud-est di Malta)
le mance e gli extra personali.
PROGRAMMA DEL VIAGGIO
Il programma (redatto sulla base della Guida del T.C.I. Marzo 2005) è di massima:
potrebbero pertanto essere apportate delle variazioni e/o riduzioni per motivi di opportunità emersi in loco
GIOVEDI’ 13 APRILE
Udine - Ronchi dei Legionari - Fiumicino - Gudja/Luqa - St. Julians - La Valletta
Ore 05:45
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Ronchi dei Legionari
Ronchi dei Legionari Fiumicino 07:05 - 08:15
Fiumicino Gudja/Luqa
09:15 - 10:40
Ore 10:40
Arrivo all’aeroporto di Gudja/Luqa
trasferimento all’Hotel Bay Street Complex**** a St. Julian’s
sistemazione nelle stanze
Dopo il pranzo in albergo, trasferimento a La Valletta
Visita della città di Valletta
Situata sulla penisola di Sceberras, che separa i due bacini dell’articolato sistema di cale e baie
costituenti a nord-ovest Marsamxett Harbour e a sud-est Grand Harbour, Valletta** è la sede della
vita politica e amministrativa della repubblica di Malta. Con i suoi 9.500 abitanti non è la città più
popolosa dell’isola, ma certamente la più vivace e animata. Il suo reticolo di strade ortogonali,
nove longitudinali e tredici trasversali, è movimentato dall’altimetria del terreno che crea
vertiginose discese e aspre salite, che talvolta diventano erte scalinate. L’asse principale, costituito
da Republic Street, brulica dall’alba al tramonto di umanità indaffarata o sfaccendata. Con l’oscurità
scende anche su Valletta una quiete serena: pochi i ristoranti, poca la vita notturna, un solo teatro.
Per il visitatore gli aspetti più impressionanti sono la coerente monumentalità, l’architettura
omogenea e splendente, la concentrazione di opere d’arte in un territorio così piccolo (m 1000 per
800). Le luci del pomeriggio le donano una tonalità dorata che impreziosisce ulteriormente la
combinazione rara di poderosi bastioni, fastosi palazzi ed eleganti chiese. La visita della città inizia
dalla City Gate, prossima al Bus Terminus dove, intorno alla Triton Fountain, fanno capolinea tutte
le linee di autobus che collegano le varie località dell’isola. Si prosegue per Republic Street, dalla
quale divergono alcune deviazioni per altre visite interessanti: da Fort St. Elmo l’itinerario continua
lungo il Grand Harbour, spostandosi alla fine a nord, su Marsamxett Harbour.
Raramente una città ricca di fascino e di storia ha avuto una data di nascita così precisa e un
processo costruttivo altrettanto omogeneo. Quando nel 1530 i Cavalieri approdarono nell’isola di
Malta, elessero a loro dimora la città di Birgu, nel Gran Harbour di fronte alla penisola di
Sceberras. Rinforzate le fortificazioni già esistenti intorno alla città e edificatene di nuove in altri
punti del bacino portuale vicino a Birgu, in seguito all’attacco turco del 1551, i Cavalieri si resero
conto che per la difesa dell’intero porto il punto da fortificare era proprio la punta della penisola di
Sceberras: venne pertanto costruito Fort St. Elmo. Fu comunque il Gran Maestro Jean Parisot de la
Vallette, eletto nel 1558, a progettare per primo di continuare la fortificazione di Fort ST. Elmo con
la costruzione di una nuova città, dove spostare la residenza dei Cavalieri.. Ma il Grande Assedio
del 1565 da parte dei Turchi, che si istallarono proprio nella penisola di Sceberras per bombardare
Birgu, bloccò temporaneamente il progetto. La città venne finalmente costruita tra il 1566 e il 1571
grazie all’ interessamento di papa Pio V, il quale, grato ai Cavalieri per aver allontanato la minaccia
dei Turchi, inviò a Malta Francesco Laparelli, architetto della famiglia de’ Medici, sotto la cui guida
prestarono la propria opera ottomila operai. Per la realizzazione dell’impresa, diedero il loro
contributo finanziario i maggiori sovrani d’Europa. Accanto al Laparelli lavorarono anche Gabrio
Serbelloni, architetto del re di Spagna Filippo II, e l’architetto maltese Gerolamo Cassar, che, alla
morte del Laparelli, ne prese il posto nella direzione dei lavori Nel 1571 il Gran Maestro italiano
Pietro del Monte San Savino trasferiva finalmente l’Ordine alla Valletta, che, sebbene non ancora
completata del tutto, era già abitabile.
Vengono qui elencate tutte di seguito per comodità le molte cose interessanti che
meriterebbero una visita accurata a Valletta; ovviamente non sarà possibile vedere tutto in
un solo pomeriggio: la visita continuerà pertanto durante la mattinata del giorno di Pasqua,
dopo la Santa Messa nella St. John’s Co-Cathedral
City Gate (la porta della città); St. James Bastions* (la ponderosa cinta muraria difensiva che separa
Valletta da Floriana); Auberge de Castille* (ciascuna delle otto “langues” o nazionalità, in cui era
diviso l’Ordine, viveva in un “auberge”, una sorta di moderno college inglese, con cappella, sala da
pranzo e stanze costruite intorno a un cortile; ne rimangono cinque. Il nostro è attualmente la sede
degli uffici del Primo Ministro); Upper Barracca Gardens* (usati dagli Cavalieri italiani come
campo di gioco e parco dei divertimenti, venivano chiamati il “belvedere d’Italia”); St. Paul’s
Shipwreck Church* (dedicata al naufragio di San Paolo, è opera di G. Cassar); Repubblic Street*;
Auberge of Provence (opera del Cassar: del 1571, è stato completamente restaurato nel 1990 e
ospita il National Museum of Archaeology* (ingresso a pagamento: ore 8.45/17); St. John’s CoCathedral** (ingresso libero: lu/ve ore 9.30/12.50 e13.30/16.50; decorazione interna sontuosa: tra
le altre cose il ciclo di diciotto episodi della vita di San Giovanni Battista, ivi compresa la famosa
Decollazione del Caravaggio); al primo piano del medesimo edificio si trova il Museum ST. John’s
Co-Cathedral (ingresso a pagamento: ore 8.15/17. Notevoli i 29 arazzi a soggetto religioso, eseguiti
a Bruxelles, che vengono esposti lungo la navata il 24 giugno per la festa di San Giovanni);
National Library of Malta* (8.15/17.45. Progettata nel 1796, dispone oggi di 60.000 volumi, 1.250
manoscritti miniati, 50 incunaboli, oltre ai preziosi archivi dell’Ordine che datano dal 1083); Great
Master’s Palace** (ingresso libero: giorni feriali 8.30/15.45; sabato e domenica su appuntamento.
Il palazzo del Gran Maestro è oggi sede del Parlamento e degli uffici del Presidente della
Repubblica, non aperti al pubblico. La visita è ammessa solo in cinque sale); Casa Rocca Piccola*
(ingresso a pagamento: ore 10/16, esclusi giorni festivi. Visite guidate dal proprietario, il marchese
de Piro, attraverso otto stanze, in cui sono esposte testimonianze del modo di vivere e dei costumi
dei Maltesi negli ultimi due secoli); Manoel Theatre* (ingresso a pagamento: lu/ve ore 9/13;
costruito dal Gran Maestro di Vilhena nel 173, è uno dei più antichi ancora in funzione in Europa);
Fort St. Elmo** (ingresso a pagamento: domenica ore 9/16.30; The Holy Infirmary* (ingresso
libero: ore 9.30/16; La Sacra Infermeria, uno dei primi edifici costruiti dai Cavalieri, poteva ospitare
fino a 600 ammalati. Fu distrutta nella II Guerra Mondiale. Oggi, completamente ricostruita è un
centro congressi modernamente attrezzato); Lower Barracca Gardens* (impiantati su parte del
bastione di Castiglia, i giardini ospitano un tempietto in stile dorico eretto nel 1810 e dedicato a sir
Alexander Ball, il primo governatore inglese di Malta.); Admiralty House** (costruito tra il 1761 e
il 1763 da Andrea Belli, ospitò dal 1821 al 1961 l’Ammiragliato britannico e il comandante in capo
delle forze navali nel Mediterraneo. Dal 1974 accoglie il National Museum of Fine Arts (ingresso a
pagamento: domenica 8.30/13.30. Contiene le opere dei maggiori pittori che hanno operato
nell’isola dal XV al XX secolo: tra gli altri Guido Reni, Mattia Preti, Tintoretto, Tiepolo e de
Ribera).
Cena libera (non compresa nella quota di partecipazione)
Rientro in albergo e pernottamento.
VENERDI’ 14 APRILE
Dopo la prima colazione a buffet, escursione nell’isola di GOZO (l’intera giornata) con pulmino
a nolo (non compreso nella quota di partecipazione)
Pranzo libero (non compreso nella quota di partecipazione)
Da visitare:
Mgarr (la chiesa in stile neogotico di Nostra Signora di Lourdes del 1888; il Fort Chambray del
1749; Torre di Santa Cilya a Ghajnsielem; i Tafal Cliffs; The Gozo Heritage)
Rabat /ex Victoria* (la Cittadella**; la Cattedrale di Santa Maria del 1697 con il suo famoso
trompe l’oeil di Antonio Manuele da Messina del 1739; l’Archaeological Museum a pagamento)
Xaghra (la chiesa di Nostra Signora della Vittoria; il mulino a vento Ta’ Kola del 1700; i templi
megalitici di Ggantija** del 3600/3000 a.C. e la Grotta di Calipso sulla Ramla Bay)
Gharb (la parrocchiale della Immacolata Concezione; il mercato dell’artigianato gozitano)
Dwejra Bay (l’arco roccioso Azure Window**; la laguna Inland Sea*; il monolite Fungus Rock*)
Xlendi * (caratteristico villaggio di pescatori)
Sannat (l’artigianato di merletti; Ta’ Cenc Cliffs, scogliere a picco sul mare; interessanti tracce
preistoriche: i dolmen e le cart-ruts)
Rientro in albergo per la cena e il pernottamento.
SABATO 15 APRILE
Dopo la prima colazione a buffet, visita di Medina, Rabat, Dingli Cliffs, Buskett
Mdina**
Situata a m 190 circa di altezza sulle alture centro-occidentali, l’antica capitale di Malta, densa di
storia, è la città con il tessuto urbano medievale più intatto e meglio conservato dell’isola con begli
esempi di architetture normanne. Fu fondata nel IV secolo a C. e fu insediamento punico e greco. I
Romani la chiamarono Melita, come l’intera isola. Gli Arabi la elessero loro capitale nell’anno 870
e convertirono l’antico nome nell’attuale.
Di particolare interesse:
Main Gate, la porta principale della città. Sontuosamente barocca, riporta sulla facciata esterna le
sue insegne e in quella interna le statue di St. Agatha, St. Paul e St. Publius, patroni della città e
dell’isola.
Palazzo Vilhena*, conosciuto anche come palazzo dei Gran Maestri (1730). Dal 1908 al 1956
l’edificio venne utilizzato come Connaught Tubercolosis Hospital. Nel 1973 fu convertito in
Museum of Natural History (ingresso a pagamento: ore 8.30/16.30).
Villegaignon Street*, il principale asse viario della città. Vi si affacciano i più bei palazzi di Mdina.
St. Paul Cathedral*, il più elegante ed equilibrato esempio di barocco maltese, sintesi delle
influenze romane, siciliane e rinascimentali italiane. Il sito coinciderebbe con quello della villa di
Publio, il governatore romano che accolse San Paolo dopo il naufragio e si convertì, divenendo a
sua volta martire cristiano e santo.
Il Palazzo dell’Arcivescovado*, riedificato dopo il terremoto del 1722.
Rabat
Situata a ridosso di Mdina, ne costituisce il suo naturale proseguimento extra moenia, fuori della
cinta muraria del sec. XVIII. Era ancora occupata nel sec. IV d. C. dalla città romana (cfr.
catacombe dei martiri paleocristiani). Dopo la conquista araba, il suo territorio perse importanza a
favore della città di Mdina fortificata dalle mura. Con i Cavalieri il suo territorio si sviluppò in
autonomia rispetto a Mdina e accolse numerose e importanti opere che i Gran Maestri dell’Ordine
vi fecero erigere: dall’ospedale, il primo costruito nell’isola, al collegio e alle numerose chiese.
Di particolare rilievo:
La villa romana*. Del III sec. d. C. Intorno ai resti della villa romana, rinvenuti nel 1881, tra cui il
bel mosaico nella locale pietra globigerina, è stato costruito un museo (ingresso a pagamento: ore
8.15/17.00).
La Chiesa di St Paul*; la Chiesa di St. Publius*; la grotta di St. Paul* ; le catacombe di St. Paul*
(a pagamento: ore 8.15/16.15) e di St. Agatha* (ingresso a pagamento come l’annesso museo: ore
9/12) .
Dingli Cliffs**
Scogliere a picco sul mare (falesie), a m 500 a sud di Dingli, il paese più alto dell’isola. Si
estendono per oltre Km. 5 lungo la costa a una quota media di m 250 sul mare. Costruita sul bordo
della falesia, si staglia in uno scenario naturale grandioso la Maddalena Chapel (eretta nel 1646), da
cui si godono indimenticabili tramonti.
Buskett**
E’ situato a 4 km da Rabat, in direzione sud-est,. Chiamato dai Cavalieri Boschetto è l’unica area
boscosa con piante ad alto fusto di Malta. All’interno del Buskett il Verdala Palace* (ingresso
libero). L’imponente palazzo, di tre piani a pianta quadrata con torri ai quattro vertici, fu costruito
da Gerolamo Cassar nel 1586 per il Cardinale Gran Maestro Hugues Loubenx de Verdalle.
L’edificio mescola in modo armonioso l’eleganza rinascimentale e l’asciuttezza tipica di un castello
da difesa.
DOMENICA 16 APRILE
Dopo la prima colazione, trasferimento a La Valletta e continuazione della visita della città
Durante la mattinata S.S. Messa di Pasqua
Pranzo libero (non compreso nella quota di partecipazione)
Nel pomeriggio
Visita delle tre città, Birgu (Vittoriosa), Senglea (L’Isla) e Cospicua (Bormla), affacciate sul Grand
Harbour, il porto grande di Malta che nei secoli è stato il rifugio di tutti i popoli passati per questi
luoghi nonché il fulcro della storia isolana. Il porto naturale è stato usato persino dagli antichi
Fenici e le zone adiacenti furono teatro di fiorenti commerci. Questa zona diventò la prima
residenza dei Cavalieri di San Giovanni: i palazzi, le chiese, i forti e i bastioni sono molto più
antichi di quelli di Valletta. L’intera area è conosciuta con il nome di Cottonera dal nome del Gran
Maestro Cotoner che ne costruì le fortificazioni. Le tre città possono essere visitate anche via mare
su imbarcazioni chiamate luzzu (multicolore barca da pesca).
Vittoriosa ** (Birgu), adagiata sulla lunga penisola tra Dockyard Creek e Kalkara Creek è la più
orientale delle tre città, quella in cui si istallarono i Cavalieri quando approdarono a Malta nel
1530, preferendo questa città a Mdina, la capitale di allora, troppo lontana dal mare. Molto
interessante la poderosa cinta muraria a tre ingressi; da visitare Vittoria Square, centro fisico e
sociale di Vittoriosa, la Norman House, unica testimonianza di edificio anteriore all’arrivo dei
Cavalieri, gli auberges delle langues, la chiesa di St. Lawrence (su nucleo originario del 1090 fu
totalmente ricostruita nel 1681), la chiesa di St. Joseph (ingresso a pagamento: cappella trasformata
in museo); il Freedom Monument (fine dominio britannico 1979), il Marittime Museum* (ingresso a
pagamento: ore 9-15,30), il Fort St. Angelo* (visita su richiesta); il Palazzo dell’Inquisitore*.
Senglea** (L’Isla). Sorge sulla penisola più interna del Grand Harbour. La sua caratteristica
principale sono le splendide scalinate che portano sul lungo mare. Da visitare: le chiese Nostra
Signora delle Vittorie e St. Philip Neri; la Gardjola*, una garitta esagonale a sbalzo nel vuoto
ornata con i simboli della costante vigilanza. E’situata nel giardino pensile, Safe Haven Gardens*,
ricavato nell’antico bastione all’estremità della penisola: da questo punto di osservazione splendido
il panorama su Valletta, Vittoriosa e tutto il Grand Harbour.
Cospicua (Bormla). Incastonata tra le due penisole in cui sorgono Birgu e Senglea, è circondata da
due imponenti cinte murarie, le Margarita Lines** (1638) e le Cottonera Lines** (1670). Da
visitare le chiese dell’Immacolata Concezione (1565) e di Santa Teresa d’Avila (1626). Nei dintorni
sarebbero da visitare anche Marsaskala* (Marsa Ta’ Sicali = porto dei Siciliani) e, tra la baia di
Marsaskala e quella di St. Thomas, la fortezza del Gran Maestro Alof de Wignacourt.
Cena e pernottamento in hotel.
LUNEDI’ 17 APRILE
Subito dopo la prima colazione, rilascio delle stanze e partenza per la zona archeologica ( sudest dell’isola) con pulmino a nolo (non compreso nella quota di partecipazione)
Pranzo (non compreso nella quota di partecipazione) a Marsaxlokk*, caratteristico villaggio di
pescatori, situato sulla costa sud-orientale di Malta
La zona in cui si snoda l’itinerario è quella sud orientale di Malta. Territorio non particolarmente
interessante dal punto di vista ambientale, né urbano, è invece di grande interesse archeologico: dei
23 templi che i misteriosi abitanti di Malta innalzarono tra il 4000 e il 2000 a.C., i meglio conservati
sono proprio nella zona compresa tra Paola e Zurrieq. Il percorso tocca i siti storici più importanti
di Malta., dall’ipogeo di Paola, Hal Saflieni, al complesso templare di Tarxien, di certo
appartenente, visto il grado di elaborazione e raffinatezza, all’ultima fase di costruzione dei grandi
templi (3000-2500 a. C.). Spostandosi più a sud, non si può trascurare la zona costiera di Zurrieq, il
tempio di Hagar Qim, costruito con blocchi di pietra enormi, dove sono stati rinvenuti quattro
splendidi altari, e il solitario complesso di Mnajdra.
Da visitare in particolare:
L’ipogeo di Hal Saflieni** (visita a pagamento su prenotazione). Si tratta di un monumento
sotterraneo dell’età del rame scoperto nel 1902 e databile nel III millennio.
Il complesso templare di Tarxien** (ingresso a pagamento: ore 9/16.30)
La grotta di Ghar Dalam** (ingresso a pagamento: ore 9/16.30). E’ il più antico sito archeologico
di Malta, risale infatti al Neozoico (1.5-2 milioni di anni fa). Si tratta di una grotta, in cui sono stati
trovati resti umani, ma anche di animali (cervi, ippopotami, elefanti) di proporzioni molto ridotte.
Venne scoperto nel 1865.
Borg in-Nadur*. Questo sito archeologico, che ha dato il nome alla civiltà del bronzo presente a
Malta dal 1500 al 700 a. C., fu scoperto nel 1927. Si tratta di un complesso monumentale neolitico e
di un insediamento fortificato dell’età del bronzo. Si trovano anche qui le misteriose cart-ruts.
Ghar Hassan (la caverna delle schiave).
Zurrieq. Nel giardino della parrocchiale barocca di St. Catherine si trovano i resti di una torre
punica, unico esempio presente sull’isola.
Hal Millieri*. Villaggio prima arabo e poi divenuto cristiano.
Hagar Qim (ingresso a pagamento: ore 8/16.30). Il sito archeologico comprende il tempio di Hagar
Qim** e quello di Mnajdra. Sono due complessi monumentali risalenti alle fasi Gantija e Tarxien,
databili tra il 3600 e il 2500 a. C., periodo in cui venivano venerate le divinità grasse della fertilità.
Blue Grotto* (la grotta azzurra).
Al termine del percorso si raggiungerà direttamente l’aeroporto di Gudja/Luqa in tempo utile per
adempiere le formalità di imbarco.
Gudja/Luqa Fiumicino
Fiumicino Ronchi dei Legionari
17:55 - 19:20
21:30 - 22:45
Ore 24.00 Arrivo previsto a Udine
Udine, 14 marzo 2006
La Segretaria
prof.ssa Elettra Patti

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