DISTURBI MUSCOLO - Fisiokinesiterapia

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DISTURBI MUSCOLO - Fisiokinesiterapia
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DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI DA TRAUMI
RIPETUTI AGLI ARTI
SUPERIORI
Sinonimi:
WRMSD=work related musculo-skeletelal disorders
CTD=cumulative trauma disorders
RSI=repetitive strain injury
OOS=Occupational overuse syndrome
WRMSD: Definizione
Alterazioni delle unità muscolo-tendinee, dei nervi
periferici, del sistema vascolare, precipitate o
aggravate da movimenti e/o sforzi ripetuti dell’arto
superiore (sono spesso illness, non disease).
Fase iniziale: dolore che regredisce con il riposo.
Fase intermedia: limitazioni funzionali o
movimenti impediti, nella cui dimostrazione la
collaborazione del paziente è decisiva.
Fase finale: Lesioni oggettive evidenziate da EMG
ed ecografia.
WRMSD: Principali caratteristiche
• Più frequenti le patologie muscolo-tendinee
• Più gravi, ma più rare, le patologie da
intrappolamento dei nervi periferici
• Eziologia multifattoriale (professionale e non)
• Latenza di settimane (S), mesi (M) o anni (A)
• Guarigione in S, M, A, mai completa
Elenco (non esaustivo) dei principali fattori occupazionali e non,
chiamati in causa nella etiopatogenesi delle patologie occupazionali
muscolo-scheletriche degli arti superiori
Lavorativi
Movimenti ripetitivi
Alta frequenza e velocità
Uso di forza
Posizioni incongrue
Compressioni di strutture anatomiche
Recupero insufficiente
Vibrazioni
Disergonomie degli strumenti
Uso di guanti
Esposizione a freddo
Lavoro a cottimo
Parcellizzazione lavoro
Inesperienza lavorativa
Extralavorativi
Sesso
Età
Traumi e fratture
Patologie croniche
Stato ormonale
Attività tempo libero
Struttura antropometrica
Condizione psicologica
Indicatori di rischio professionale
• Lavoro a cicli della durata ≤ 15 secondi per
almeno 4 ore complessive
• Maneggiare oggetti pesanti più di 2.5 Kg, o
attrezzi che richiedono uso di forza almeno
ogni 5 minuti, o maneggiare con pollice e
indice oggetti che pesano più di 900 grammi
• Posizioni o movimenti estremi degli arti
superiori (braccia sollevate, polso deviato)
ripetuti nel tempo
• Uso prolungato di strumenti vibranti
Sindromi la cui origine lavorativa è di elevata probabilità.
Microtraumi e posture incongrue a carico degli arti
superiori per attività eseguite con ritmi continui e ripetitivi
per almeno metà del tempo lavorativo: sindromi da
sovraccarico biomeccanico a carico di:
Tendinite sovraspinoso
Tendinite capolungo del bicipite
spalla
Tendinite calcifica (Morbo di Duplay)
Borsite
Epicondilite
gomito
Epitrocleite
Borsite olecranica
Tendinite flessori/estensori (polso-dita)
Sindrome di de Quervain
polso-mano
Dita a scatto
Sindrome del tunnel carpale
SINDROME DEL TUNNEL CARPALE
Intrappolamento del n. mediano lato radiale del
palmo e lato palmare delle prime tre dita
Sintomi
Dolore, parestesie o intorpidimento lungo il
territorio
Parestesie notturne che devono durare più di 15
minuti dal risveglio
Esame obiettivo
Perdita della sensibilità delle tre dita mediane
sul versante radiale della mano
Esame obiettivo
Test di Phalen positivo: comparsa di parestesie o
dolore al primo dito o alle altre dita dopo 60
secondi.
Esame obiettivo
Segno di Tinel positivo all’altezza del tunnel carpale:
parestesie/iperestesie distalmente al polso alla
percussione.
Esame obiettivo
Debolezza nella stretta o nella presa
Sindrome Tunnel Carpale: Revisione bibliografica
NIOSH (1997).
Oltre 30 studi epidemiologici hanno preso in
considerazione i fattori occupazionali ed La STC.
EVIDENZA: associazione positiva tra alta ripetitività e
STC, e tra uso di forza e STC.
FORTE EVIDENZA: quando il compito lavorativo
richiede la combinazione tra più fattori di rischio (es.
alta ripetitività e uso di forza; forza e posture). Tali
combinazioni incrementano il rischio per insorgenza di
STC.
Movimenti ripetitivi delle dita nell’uso del computer.
Secondo una recente indagine nei Paesi europei, circa il
20% dei lavoratori usa il computer come strumento base
del proprio lavoro.
SINDROME
DI DE
QUERVAIN
Tenosynovitis of
the extensor
pollicis brevis and
abductor pollicis
longus tendons
.
SINDROME DI DE QUERVAIN
Dolore al processo stiloideo radiale.
SINDROME DI DE QUERVAIN
Dolore all’estensione contro resistenza del pollice
o segno di Finkelstein positivo
Sindrome di De Quervain: Revisione bibliografica
NIOSH (1997).
8 studi epidemiologici hanno preso in considerazione i
fattori occupazionali (uso di forza con dorsiflessione,
flessione, pronazione, supinazione, specialmente se
eseguiti con l’arto esteso) ed le tendiniti ai polsi ed alle
mani.
EVIDENZA: associazione tra ogni singolo fattore
(ripetitività,forza, e postura) e tendiniti del polso e
della mano.
FORTE EVIDENZA: quando il compito lavorativo
richiede la combinazione tra più fattori di rischio (es.
alta ripetitività e uso di forza). Tali combinazioni
incrementano il rischio per insorgenza di tendiniti alle
mani e/o polso.
Dito a scatto
Il dito a scatto
(sindrome di
Notta) è causato
dall’infiammazione
dei tendini che
flettono le dita,
tendini flessori,
(nel polso e nella
mano sono
presenti solo i
tendini mentre la
loro parte
muscolare si trova
nell’avambraccio).
Dito a scatto
I tendini flessori sono
ancorati al palmo della
mano e alle dita da
strutture fibrose
anulari (pulegge).
Quando il tendine è
infiammato aumenta di
volume e non riesce a
scorrere più
liberamente all’interno
delle pulegge. Per
piegare il dito, il
tendine deve forzare la
parte più ristretta della
guaina (detta
puleggia), si ha uno
scatto doloroso.
Dito a scatto
A volte capita di
svegliarsi la mattina con
il dito flesso. Il dito può
restare bloccato in
posizione flessa,
obbligando il paziente
ad utilizzare l’altra
mano per raddrizzarlo;
facendo ciò si avverte
dolore e senso di scatto.
Il dito a scatto è determinato da lavori pesanti e ripetitivi
(presa di forza, strizzare lo straccio etc…). Alcune persone
hanno una propensione a sviluppare questo tipo di
tendinite (il tendine è rigonfio, edematoso, ingrossato,
dolente). In alcune persone particolarmente predisposte
possono coesistere altre patologie a livello della mano (ad
es.:sindome del tunnel carpale).
In caso di persistenza della sintomatologia (dolore e /o
blocchi) si ricorre all’intervento chirurgico che consiste
nell’apertura (sezione) della puleggia: il tendine può così
scorrere liberamente. L’apertura della puleggia non crea
danni in quanto quelle rimanenti riescono a svolgere bene
la loro funzione.
EPICONDILITE
L'epicondilite come l'epitrocleite (o epicondilite mediale),
è un'affezione dell'inserzione tendinea sull'epicondilo.
EPICONDILITE
Eziologia traumatica (battere il gomito contro una parete,
uno spigolo), metabolica, reumatica, da raffreddamento, da
sforzo (lesione delle strutture anatomiche), o da
sovraccarico biomeccanico eseguendo movimenti (ad es.
rotazione del braccio per avvitare delle viti) che
oltrepassano la capacità dei tessuti connettivi e dei muscoli
del gomito.
EPICONDILITE
Sintomi
Dolore all’epicondilo sia durante il riposo che
durante il movimento.
EPICONDILITE
Esame obiettivo
Dolore nella regione ventrale del polso/avambraccio
intensificato dall’estensione attiva del polso contro
resistenza.
Epicondilite: Revisione bibliografica
NIOSH (1997).
Gli studi esaminati hanno preso in considerazione il
rischio di epicondiliti in lavoratori con compiti
ripetitivi che richiedono movimenti con uso di
forza.
EVIDENZA: associazione movimenti con uso di
forza ed epicondiliti
EVIDENZA INSUFFICIENTE: tra movimenti
ripetitivi e/o posture estreme ed epicondiliti