Da Veio verso Capena

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Da Veio verso Capena
Arrivando al km 1,3 della S.P. Formellese si lascia la
macchina e si prende il Vicolo Formellese, una strada
sterrata che ricalca in parte la strada antica lungo il
crinale del pianoro della città. Al quadrivio
(loc. Vignacce) si lascia la strada e per un sentiero (a
sin.) appena tracciato nella valletta boscosa, si raggiunge
il Torrente Valchetta (identificabile col fiume Cremera
dei testi antichi), qui agevolmente superabile. La roccia
vulcanica affiorante è stata anticamente sfruttata per una
cava a cielo aperto, di cui vediamo tracce. Ci troviamo
nell’area della necropoli dei Quattro Fontanili e,
risalendo la collina, possiamo vedere sulla collina di
Picazzano le tombe dei Pilastri e del Letto Funebre.
Proseguendo invece a fondovalle verso Est, lungo un
antico percorso segnato sulla roccia dai solchi delle
ruote dei carri, si raggiunge un ripido sentiero che nel quale scorre il fiume. Si torna indietro e, risalendo il
scende al corso d’acqua; da qui è visibile l’imboccatura fiume, si raggiunge la via Formellese al Ponte di
del Ponte Sodo, un tunnel lungo m. 75, largo 8 e alto 7, Formello, tornando al punto di partenza.
Accesso libero, percorso attraverso terreni agricoli di
proprietà privata
La via per Capena collegava Veio all’area falisca e a
Fidene. La strada che usciva dalla Porta Nord-Est dopo
poco si biforca, lasciando la scelta di andare a Monte
Aguzzo, più a Nord, o a Capena e Fidene.
Nel 1838-1842 Luigi Biondi e Luigi Canina scavarono
nella “contrada Picazzano” per conto della regina
M. Cristina di Sardegna. Le ricerche proseguirono nel
1852-1858 e nel 1888-1889 sotto la guida del conte
Francesco Vespigani su incarico dell’Imperatrice Teresa
del Brasile, nipote della regina ed erede del possedimento
di Isola Farnese. Conosciamo alcuni particolari dalle
relazioni di Rodolfo Lanciani. La Tomba III, detta dei
Pilastri, prende nome dei pilastri dorici nel vestibolo, e
secondo il Lanciani non fu mai rifinita. Si possono notare
la nicchia di fondo per l’incinerazione e due banchine
all’esterno per le cerimonie funebri. In base al corredo
andrebbe datata alla metà del IV secolo o poco dopo
(Torelli). La Tomba XVII conteneva un’olpe in bucchero
con due manici con iscrizione Mi Tites Latines (“sono di
Tite Latine”), evidentemente un personaggio di
estrazione latina e non etrusca, integrato nella comunità
veiente. Un’altra tomba nota è quella del Letto Funebre,
dalla banchina scolpita sulla pietra con quadrati in cornice
a rilievo. Frammenti di ceramica di bucchero sottile
farebbero propendere per una datazione nel VII-VI secolo
a.C.
Il Ponte Sodo, forse da datare in epoca tardo-imperiale o
imperiale (Quilici-Gigli) oppure, secondo i più, in età
etrusca arcaica, è un’opera idraulica che serviva a
deviare il fiume Valchetta, recuperando il terreno
compreso nell’ansa del precedente percorso, soggetto ad
impaludamento.
BIBLIOGRAFIA
I testi sono disponibili presso il museo
- Gilda Bartoloni, Filippo Delpino, Veio I. Introduzione allo
studio delle necropoli arcaiche di Veio. Il sepolcreto di Valle La
Fata, Roma 1979, in part. pp. 17-19.
- Rodolfo Lanciani, “Scoperte nell’area della città e nella
necropoli veientana”, in Notizie degli Scavi 1889, pp. 10-12 e
238-239.
- Jonas Palm, “Veiian Tomb Groups in the Museo Preistorico”,
in Opuscola Romana 7, 1952, pp. 50-86.
- Stefania Quilici Gigli, “Osservazioni su Ponte Sodo a Veio”,
in Archeologia Classica XXXVIII-XL, 1986-1988, pp. 118127; tavv. LXVI-LXIX.
MATERIALI ESPOSTI
I materiali di 12 tombe di Picazzano scavate nel 1889
sono esposti nel Museo Storico-etnografico “L. Pigorini”
di Roma.
Provincia di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali
Comune di Formello
Assessorato alla Cultura
L’Agro Veientano
Itinerari di Visita
Veio-Picazzano, tomba XVII, anforetta di bucchero
con iscrizione “Mi Tites Latines”
(Museo Storico-etnografico “L. Pigorini”)
Altri materiali provenienti da Picazzano, portati in dote
dalla regina Imperatrice Maria Teresa Cristina, si trovano
in Brasile.
Da Veio
verso Capena
Calice di bucchero con cariatidi
(Rio de Janeiro,
Museu Nacional da Quinta da Boa Vista)
Piazza San Lorenzo, 7
00060 Formello (RM)
Tel. 06.90194 240 / 06.90194 239 (Ufficio Cultura)
E-mail: [email protected]
Dott.ssa Iefke van Kampen
Un’antica cava di pietra,
la Tomba dei Pilastri
e Ponte Sodo
Litograf 2000
NOTIZIE STORICHE