I manifesti della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: definizione di

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I manifesti della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: definizione di
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI URBINO “CARLO BO”
Facoltà di Lettere e Filosofia
I manifesti della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli:
definizione di un modello descrittivo per la schedatura
e mapping con EAD
MASTER in
Progettazione e gestione di servizi documentari avanzati
a.a. 2004-2005
Studente:
Tutor:
Alessandra Mazzarone
Prof. Maria Guercio
1
INDICE
INTRODUZIONE ...................................................................................................................3
1
DEFINIZIONI DI MANIFESTO ........................................................................................4
2
STANDARD DI DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA............................................................4
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
3
GLI STANDARD DI DESCRIZIONE ARCHIVISTICA .......................................................7
3.1
3.2
3.3
4
ISBD(G) General International Standard Bibliographic Description ...............5
ISBD(NBM) - Non Book Materials ...........................................................................5
Regole di catalogazione angloamericane – Aacr2.........................................5
Graphic Materials ...................................................................................................5
Indicazioni ICCU - Da manuale Sapori................................................................6
ISAD(G) .....................................................................................................................7
Scheda F ..................................................................................................................9
Encoded Archival Description - Ead................................................................. 10
PUBBLICAZIONI ED ESPERIENZE ON LINE..................................................................10
4.1
Dal lavoro sui volantini antifascisti di Paola Carucci, Fabrizio Dolci e Mario
Missori ................................................................................................................................ 10
4.2
Inventario dei manifesti della Federazione milanese Partito comunista
italiano .............................................................................................................................. 11
4.3
Manifestipolitici.it.................................................................................................. 13
4.4
Biblioteca Mansutti – Galleria dei Manifesti..................................................... 14
5
DEFINIZIONE DEI CAMPI ...........................................................................................16
6
MAPPING ...................................................................................................................18
7
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLA DTD EAD PER I MANIFESTI ...........................20
8
SCHEDA DESCRIZIONE DEFINITIVA...........................................................................21
CONCLUSIONI ..................................................................................................................24
ALLEGATI...........................................................................................................................24
Allegato 1 ......................................................................................................................... 25
Allegato 2 ......................................................................................................................... 26
BIBLIOGRAFIA...................................................................................................................27
2
Introduzione
Il progetto di stage, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, si è
concentrato sulla definizione di un modello descrittivo per la schedatura di un fondo di
manifesti ottocenteschi conservati presso l’istituto. La Fondazione ha deciso di riordinare e
catalogare su supporto informatico questo fondo, con l’utilizzo dello strumento DAMS Digital Archives & Memory Storage -, fornito dalla società Regesta di Roma, basato sul
linguaggio xml e che utilizza la DTD (Document Type Definition) EAD (Encoded Archival
Description) standard de facto per la redazione di strumenti di corredo.
Il fondo manifesti (che include peraltro anche fogli volanti, volantini e altro materiale)
della fondazione Feltrinelli è composto di circa tremila pezzi di diversa provenienza e
tipologia (manifesti politici, avvisi, notificazioni, articoli, ecc.), attualmente accorpati
secondo un ordine cronologico ma privi di qualunque strumento di organizzazione e di
recupero.
La proposta presentata per il riordino, la classificazione e la descrizione di questo
materiale è quello di avviare un’analisi dettagliata di ciascun documento per giungere
ad una proposta di aggregazione logica corretta dell’intera collezione.
Il primo passo è naturalmente quello di mettere a punto uno strumento di descrizione, a
livello di schedatura del documento singolo, che fornisca informazioni approfondite e
dettagliate sui singoli documenti al fine di identificarne provenienza e natura e fornire gli
elementi per la ricostruzione eventuale delle serie e delle sottoserie e, comunque, per
definire criteri adeguati di ordinamento e presentazione del materiale.
Dopo aver preso visione di una parte del materiale oggetto dello studio, il lavoro è partito
dall’analisi della bibliografia esistente sull’argomento “manifesti”, di alcuni lavori di
riferimento e di esperienze on line. In seguito, prendendo come riferimento le indicazioni
del General International Standard Archival Description, da ora ISAD(G), si sono individuati
per ogni area informativa i campi di descrizione necessari e, nell’ultima fase, in
collaborazione con Ilaria Barbanti della Società Regesta, si è proceduto alla mappatura
tra i campi così definiti e quelli previsti dalla struttura EAD utilizzata.
3
1 Definizioni di manifesto
Primo passo del lavoro è stato, come anticipato, l’analisi della letteratura disponibile in
materia di manifesti, fogli volanti e volantini. Si è naturalmente partiti dalle definizioni
esistenti su questa tipologia di materiale.
Di seguito se ne indicano alcune:
Da AACR2 appendice D1
Manifesto: documento pubblicato a sé, consistente di un foglio di carta stampato da un
solo lato e da leggersi aperto; destinato generalmente all’affissione o alla distribuzione
pubblicitaria. Esempi di manifesto sono proclami, fogli pubblicitari, canzoni, bollettini.
In Manifesto2, Rossella Todros, definisce il manifesto come un documento, composto di
testo e/o immagini, stampato in più esemplari su una sola facciata di uno o più fogli per
essere esposto al pubblico con il preciso intento di informare su un particolare evento, di
pubblicizzare uno specifico prodotto e così via.
Dal Manuale di regole di catalogazione per SBN di Giuliana Sapori3
Foglio: Pubblicazione in un foglio, stampato su uno o entrambi i lati, che possa leggersi in
modo tradizionale o che sia stata progettata per essere letta, aperta o piegata, in modo
diverso da un volume.
Foglio volante: Pubblicazione in un solo foglio contenente un testo a carattere letterario,
politico, religioso, musicale, satirico, pamphlettistico, ecc.
Manifesto: Foglio o parte di foglio, di norma stampato su un solo lato, da leggersi senza
essere piegato, normalmente destinato ad essere affisso o distribuito al pubblico o
venduto (proclami, bandi, leggi, editti, grida, notificazioni, ecc.)
2 Standard di descrizione bibliografica
Dal momento che, come visto fin qui, i manifesti sono una tipologia di materiale
particolare e che potremmo definire un ibrido tra un documento d’archivio e materiale
non librario (ma comunque “di biblioteca”) che prevede una descrizione bibliografica, è
sembrato opportuno partire dalle indicazioni degli standard descrittivi utilizzati in
biblioteconomia anche in virtù del fatto che in questo ambiente esistono delle norme
specifiche per questa tipologia documentale.
Quindi, anche se nel caso della Fondazione Feltrinelli si è scelto di procedere alla
descrizione del fondo “Manifesti” in termini archivistici, utilizzando uno strumento
informatico che ha EAD (Encoded Archival Description) come riferimento, si ritiene qui
opportuna un’analisi – sicuramente non approfondita ed esaustiva, ma necessaria - degli
Regole di catalogazione angloamericane. AACR2. Milano: Bibliografica, 1997 (traduzione italiana a cura di
Crocetti L., Dini, R.,.
2
Todros Rossella, Manifesto. Roma : Associazione italiana biblioteche, 1992.
3
Sapori Giuliana, Manuale di regole di catalogazione per SBN dal sito del Cilea:
http://www.cilea.it/Virtual_Library/bibliot/sapori/manuale.htm
1
4
standard di descrizione bibliografica che offrono interessanti spunti e tracciano delle linee
giuda utili per la definizione della scheda di descrizione.
2.1 ISBD(G) General International Standard Bibliographic Description4
Questo standard “elenca tutti gli elementi richiesti per descrivere ed identificare tutti i tipi
di materiale che si possono trovare in una biblioteca; assegna un ordine agli elementi
della descrizione e prescrive per essa un sistema di punteggiatura” ossia definisce l’ordine
e la forma con cui devono essere forniti i dati relativi ad una pubblicazione.
2.2 ISBD(NBM) - Non Book Materials5
Gli ISBD(NBM) sono stati studiati per soddisfare le necessità delle biblioteche, delle agenzie
bibliografiche nazionali e dei centri di documentazione che si trovano a dover descrivere
sempre più spesso materiale non librario: materiale sonoro, filmato, fotografie, ecc...
Per questo motivo rappresentano un utile contributo ai fini della descrizione di bandi,
manifesti, volantini….
Le aree di descrizione previste dagli ISBD(NBM) sono 8:
1. Area del titolo e della formulazione di responsabilità
2. Area dell’edizione
3. Area specifica del materiale (del tipo di pubblicazione)
4. Area della pubblicazione, distribuzione, ecc…
5. Area delle descrizione fisica
6. Area della serie
7. Area delle note
8. Area del numero standard (o equivalente) e delle condizioni di disponibilità
2.3 Regole di catalogazione angloamericane – Aacr26
Concepite per la compilazione di cataloghi e altre registrazioni, riguardano la descrizione
di tutti i materiali oggi normalmente raccolti nelle biblioteche. Il cap. 8 è dedicato alla
descrizione dei materiali grafici di qualsiasi genere, tra cui i manifesti.
2.4 Graphic Materials7
Messe a punto da Elisabeth Betz Parker, queste regole di schedatura per i materiali grafici,
sono un contributo molto interessante e rappresentano insieme ad ISBD(NBM) un valido
punto di partenza.
Le aree di descrizione previste dai Graphic Materials sono 5:
1.titolo e attestazione di responsabilità
2.pubblicazione
3.distribuzione
4.descrizione fisica
5.serie
6.note
4
ISBD(G) / International federation of library associations and institutions. Ed. italiana a cura di Rossella Dini.
Roma : Associazione italiana biblioteche, 1987.
5 International federation of library associations and institutions - ISBD(NBM) : International standard
bibliographic description for non-book materials. Associazione italiana biblioteche, 1989
6
Regole di catalogazione angloamericane. AACR2, Bibliografica, Milano 1997., trad. it. A cura di L. Crocetti e
R. Dini.
7
Elisabeth Betz Parker, Graphic Materials: Rules for Describing Originals Items and Historical Collections.
Washington D.C.: The Library of Congress, 1987
5
2.5 Indicazioni ICCU - Da manuale Sapori8
Dal momento che non è stato possibile consultare la “Guida alla catalogazione di bandi,
manifesti e fogli volanti” dell’ICCU, uno strumento particolarmente utile per il lavoro di
analisi e messa a punto della scheda è stato il manuale a cura della Dott.ssa Sapori che,
“ispirato alla pubblicazione dell’ICCU e rivisitato in chiave SBN, offre una guida per la
catalogazione di pubblicazioni in un solo foglio o in forma di fascicolo contenenti
normative emanate da autorità politico-religiose o enti di altro genere destinati ad
affissione o pubblica diffusione oltre a pubblicazioni di qualsiasi genere stampate in un
unico foglio”.
A seguito dell’analisi degli standard sopraccitati, si è rilevato come alla base di tutti ci sia
l’identificazione di aree informative contenenti i dati necessari per la descrizione di
materiale non librario o grafico.
Di seguito si riportano le aree che nel corso di questa analisi si sono ritenute più interessanti
allo scopo e le indicazioni utili fornite da Giuliana Sapori nel suo manuale e da Rossella
Todros nel suo “Manifesto”.
Area del titolo e dell’indicazione di responsabilità
TITOLO PROPRIO
Nei manifesti può mancare un titolo proprio ma spesso questi riportano frasi o slogan che
possono essere considerati come titoli.
Titolo proprio possono quindi considerarsi:
a) Formule di indirizzo in proclami, discorsi, suppliche ecc.
b) Parole iniziali del testo con evidenza tipografica.
c) Formule che includano il nome dello stato e che figurino in testa al documento.
d) Date, motti, invocazioni, numeri di protocollo ecc. che abbiano evidenza tipografica in
testa al documento, se non costituiscono pretitolo nei confronti del titolo proprio (se
costituiscono pretitolo sono riportati in nota).
In presenza di due o più degli elementi precedenti, si sceglie quello maggiormente
significativo indicando in nota gli altri.
DATE
Manifesti e fogli volanti in genere contengono:
Data di emanazione: Data (topica e cronica) di emanazione di un provvedimento.
Data di reiterazione: Data (topica e cronica) in cui un atto giuridico, che ha perso la sua
efficacia o è scaduto, e viene rinnovato.
Data di affissione: Data (topica e cronica) in cui un documento viene reso noto attraverso
la pubblica esposizione da parte dell’autorità civile o ecclesiastica. Viene anche definita
data di pubblicazione, da non confondere con la data di pubblicazione del normale
materiale a stampa.
INDICAZIONE DI RESPONSABILITA’
Per quanto riguarda l’indicazione di responsabilità le regole di descrizione indicano di
registrare il nome delle persone o enti responsabili del contenuto del documento.
L’indicazione di responsabilità per i manifesti o altri documenti ufficiali può essere
collegata grammaticalmente al titolo o al complemento del titolo, può consistere da sola
nel titolo, essere espressa anche in una formula generica che indichi l’autorità che li ha
emanati (es. In nome della repubblica...), o essere rappresenta da uno stemma, insegna,
Sapori Giuliana, Manuale di regole di catalogazione per SBN dal sito del Cilea:
http://www.cilea.it/Virtual_Library/bibliot/sapori/manuale.htm
8
6
emblema. Firmatari come segretari, notai ecc… sono presi in considerazione solo nel caso
in cui costituiscano l’unica indicazione di responsabilità.
Area della pubblicazione
I manifesti raramente presentano dati sulla casa editrice o sull’anno della loro
pubblicazione, più spesso sono indicate le informazioni sul luogo, data e nome della
tipografia.
Area della descrizione fisica
Si può dire che questa è l’area più interessante per la tipologia di materiale che stiamo
prendendo in esame data la rilevanza assunta dall’aspetto fisico dell’oggetto che dà a
questo una forte caratterizzazione e specificità.
DIMENSIONI e PAGINAZIONE
Oltre all’indicazione delle dimensioni, importanza fondamentale ai fini della descrizione è
sicuramente la paginazione, manifesti e fogli volanti possono avere caratteristiche e
composizioni speciali come l’essere stampati su entrambi i lati, l’essere pieghevoli,
presentare un testo composto da pagine numerate o non, ecc…
3 Gli standard di descrizione archivistica
3.1 ISAD(G)9
Lo standard ISAD(G) è un modello generale di rappresentazione che, svincolato dalla
specificità del singolo strumento, si concentra sulle componenti della descrizione. Le
norme indicate non costituiscono un tracciato, né definiscono un formato di scambio,
non si parla di struttura dei dati ma di standard di descrizione. Ha lo scopo, infatti, di fornire
alla comunità internazionale un quadro generale di riferimento e criteri efficaci per
l’elaborazione di descrizioni archivistiche.
Due sono i principi fondamentali da cui parte ISAD(G):
1. qualunque ‘oggetto’ archivistico è parte di una struttura complessa articolata in
livelli gerarchici
2. esigenza di adottare una tecnica di descrizione a più livelli (multilevel description)
Gli elementi descrittivi di ISAD(G) sono 26 e sono ripartiti in 7 aree.
I 26 elementi, combinati tra loro, rendono possibile la descrizione di qualunque realtà
archivistica.
Di seguito le aree e gli elementi descrittivi:
INTERNATIONAL COUNCIL ON ARCHIVES CONSEIL INTERNATIONAL DES ARCHIVES, ISAD (G): General
International Standard Archival Description, Seconda edizione. Traduzione italiana a cura di Stefano Vitali, con
la collaborazione di Maurizio Savoja, Firenze 2000
9
7
1. Area dell’identificazione
Informazioni essenziali per identificare l’unità di descrizione:
• segnatura/e o codice/i identificativo/i
• denominazione o titolo
• data/e
• livello di descrizione
• consistenza e supporto dell’unità di descrizione
2. Area delle informazioni sul contesto
Informazioni relative alla provenienza ed alla storia della sua conservazione:
• denominazione del soggetto produttore
• storia istituzionale/amministrativa, nota biografica
• storia archivistica
• modalità di acquisizione o versamento
3. Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Informazioni relative al contenuto e all’ordinamento dell’unità di descrizione:
• ambiti e contenuto
• procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
• incrementi previsti
• criteri di ordinamento
4. Area delle informazioni sulle condizioni di accesso e utilizzazione
Informazioni relative alla disponibilità dell’unità di descrizione:
• condizioni che regolano l’accesso
• condizioni che regolano la riproduzione
• lingua/scrittura della documentazione
• caratteristiche materiali e requisiti tecnici
• strumenti di ricerca
5. Area delle informazioni sulla documentazione collegata
Informazioni relative all’esistenza di altra documentazione che ha relazioni significative
con l’unità di descrizione:
• esistenza e localizzazione degli originali
• esistenza e localizzazione di copie
• unità di descrizione collegate
• bibliografia
6. Area delle note
Informazioni particolari e informazioni che non possono essere inserite in nessuna delle
altre aree:
• note
7. Area del controllo della descrizione
Informazioni relative a come, quando e da chi è stata redatta la descrizione archivistica:
• nota dell’archivista
• norme o convenzioni
• data/e della descrizione
Degli elementi individuati da ISAD(G) ce ne sono 6 che sono essenziali per una descrizione
corretta:
• Segnatura/e o codice/i identificativo/i
• Denominazione o titolo
• Soggetto produttore
• Data/e
• Consistenza dell’unità di descrizione
• Livello di descrizione
8
3.2 Scheda F10
Come sappiamo, non esistono degli standard di descrizione specifici per la tipologia di
materiale oggetto del lavoro, ma è sembrato opportuno analizzare la scheda F uno
standard catalografico, dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, messa
a punto per la descrizione della fotografia. Ritengo che quest’ultima si possa avvicinare
per caratteristiche e specifiche, fisiche e non, al materiale oggetto del mio lavoro.
In particolare, si sono trovati spunti interessanti soprattutto nelle aree informative relative ai
dati tecnici, al soggetto e ai dati analitici. Chiaramente nella scheda definitiva non sono
state inserite tutte le informazioni così come indicato dalla scheda F dal momento che è
stato necessario in questa sede un compromesso tra la rilevanza informativa di alcuni
campi e la necessità di mettere a punto una scheda di descrizione non eccessivamente
pesante e complessa nella compilazione.
Riporto di seguito i campi, a mio parere rilevanti, delle aree citate:
DATI TECNICI
MTX Indicazione di colore
MIS MISURE
MISO Tipo misure
MISU Unità di misura
MISA Altezza
MISL Larghezza
FRM Formato
CO CONSERVAZIONE
STC STATO DI CONSERVAZIONE
STCC Stato di conservazione
STCS Indicazioni specifiche
SOGGETTO
SGT SOGGETTO
SGTI Identificazione si
SGTD Indicazioni sul soggetto
SGL TITOLO
SGLT Titolo proprio
SGLL Tipo parallelo
SGLA Titolo attribuito
SGLS Specifiche titolo
CLF CLASSIFICAZIONE
CLFS Altra classificazione
CLFT Tipo classificazione
THS THESAURUS
THSD Descrittore 250
THST Tipo thesaurus
DATI ANALITICI
STM STEMMI/MARCHI/TIMBRI
STMC Classe di appartenenza
STMQ Qualificazione
STMI Identificazione
STMU Quantità
STMP Posizione
STMD Descrizione
STMH Sigla per citazione
10
http://www.iccd.beniculturali.it/standard/index.html
9
3.3 Encoded Archival Description - Ead
EAD è una Document Type Definition (DTD) di SGML/XML specifica per il dominio
archivistico. E’ ormai uno standard di fatto per la struttura dei dati degli strumenti di
corredo in formato elettronico, una tecnologia basata su standard, pertanto
indipendente da piattaforme hardware e software proprietarie. Per queste sue
caratteristiche possiamo dire che EAD è uno strumento di fondamentale rilevanza per la
comunicazione e la conservazione delle memorie digitali.
EAD è uno strumento nato per il recupero retrospettivo di strumenti di corredo cartacei e
per la loro diffusione in rete, ma risulta adeguato anche per la loro creazione ex novo;
EAD oltre ad essere ISAD-compatibile, infatti, si può adattare a ogni tipo di fondo.
Presenta una struttura gerarchica che prevede 12 livelli, come in ISAD(G), ogni livello
eredita le informazioni del livello superiore e, al fine di evitare ridondanza, in ciascun
elemento devono essere indicate soltanto le informazioni pertinenti al proprio livello.
I blocchi principali della struttura di EAD sono due:
il frontespizio <eadheader> che fornisce informazioni sullo strumento di corredo: titolo,
autore, data di redazione… può avere l’aspetto di un blocco di informazioni unico o
essere dettagliato in sotto-elementi;
la descrizione archivistica <archdesc> che ingloba tutte le informazioni relative a un
determinato corpus archivistico, riferendosi di volta in volta ai diversi livelli gerarchici che
compongono tale corpus, è possibile individuare e descrivere i sotto elementi dal fondo
fino alla singola unità documentaria.
Nel nostro caso la scheda di descrizione si riferisce alla singola unità documentaria e
l’elemento di EAD che la identifica è <c>.
4 Pubblicazioni ed esperienze on line
Dopo una panoramica generale sugli standard di descrizione bibliografica ed
archivistica, si è dedicata una particolare attenzione a lavori, studi ed esperienze on line
sull’argomento.
Da una parte si sono analizzati lavori di tipo archivistico, volantini antifascisti e manifesti
della Federazione milanese del Partito comunista italiano, dall’altro sono state esaminate
delle esperienze on line come manifestipolitici.it e la galleria dei manifesti della Biblioteca
Mansutti.
4.1 Dal lavoro sui volantini antifascisti di Paola Carucci, Fabrizio Dolci e Mario
Missori11
Questo è il lavoro preso in esame fin dalla fase iniziale e, oltre ad essere stato un
contributo preziosissimo, è la base da cui si è partiti nella definizione e stesura dei campi di
descrizione. I criteri metodologici utilizzati e gli elementi individuati per la descrizione di
11
Archivio Centrale dello Stato, Volantini antifascisti nelle carte di pubblica sicurezza (1926-1943. Repertorio a
cura di Paola Carucci, Fabrizio Dolci, Mario Missori, Ministero per i beni e le attività culturali, Ufficio centrale per
i beni archivistici, Roma 1995.
10
questa tipologia di materiale hanno fatto da guida per proseguire, ampliare (grazie
anche all’utilizzo di uno strumento informatico ad hoc) ed adattare il lavoro alle esigenze
della Fondazione.
Di seguito si riporta la schematizzazione della scheda tipo utilizzata per la rilevazione dei
dati sui volantini:
Aree
Campi descrittivi
Contenuto
Area degli elementi
trascritti dal testo del
volantino
1. intestazione (è una
sorta di mittente gruppo,
partito, movimento…)
2. titolo, destinatario
3. incipit
4. firma
“ … sono riportati autore o
patrocinatore, i soggetti destinatari
del messaggio contenuto nel
volantino, l’incipit, l’ente o le
persone firmatarie, la data…”
Area delle note
tipografiche e della
descrizione esterna
5. luogo, tipografo e data
di stampa
6. tipo di stampa
7. dimensioni
“… sono state fornite – ove esistenti
– le indicazioni della località di
edizione, dello stampatore,
dell’anno; … il tipo di riproduzione…
la presenza di illustrazioni, le misure
(altezza per base) in centimetri, il
numero delle carte… l’indicazione
di recto e verso… la segnalazione
dell’eventuale presenza in testa o in
calce del simbolo o emblema
dell’ente autore.”
Area della descrizione
dell’oggetto
9. oggetto
“ … si dà una sintesi dell’oggetto,
una sorta di regesto, … nella forma
del discorso indiretto.”
Area delle segnature 8. segnatura archivistica
archivistiche
“ … la segnatura archivistica del
fascicolo in cui il volantino è
conservato.”
4.2 Inventario dei manifesti della Federazione milanese Partito comunista
italiano12
L’inventario curato da Stefano Twardizik, riprendendo indubbiamente la metodologia
usata nel precedente esempio, utilizza una scheda di descrizione che presenta delle
differenze che, seppur non sostanziali, possono introdurre nuovi spunti di riflessione.
La parte più interessante è quella relativa al campo “oggetto” che viene diviso in due
sotto campi: “voce tematica” e “contenuto del documento”. Il campo “oggetto” così
come inteso nel lavoro sui volantini antifascisti viene completato dall’indicazione “voce
12
I manifesti della Federazione milanese del Partito comunista italiano (1956-1984), Inventario a cura di
Stefano Twardzik, Ministero per i beni e le attività culturali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1999.
11
tematica” che potremmo riportare all’idea del “soggetto” così come inteso in
biblioteconomia. Si tratta di una voce di grande utilità al fine del progetto della
Fondazione, soprattutto in previsione dell’utilizzo di uno strumento informatico che
permetterà indicizzazioni e navigazione web.
Si riporta di seguito una schematizzazione del modello di scheda adottato:
Parti o Aree
1.Numero del documento
2. Data
3. Incipit
4. Autore
Contenuto
“… è indicata la data del documento… “
“ … risulta essere l’elemento guida per
l’individuazione del manifesto… rappresenta una
soluzione razionale al problema della frequente
mancanza nei manifesti di un titolo proprio. ”
“…è indicato l’autore del documento, ovvero il
soggetto responsabile del contenuto intellettuale del
medesimo… non è necessario operare quelle
distinzioni tra autore dell’atto e autore del
documento… l’autore del documento coincide
sempre con “il soggetto che manifesta la
volontà”che vi è espressa.”
5. Oggetto
1.1. voce tematica
1.2. contenuto del documento
“Lo scopo… è di fornire…il contenuto del manifesto.
L’area è composta di due elementi distinti, voce
tematica e contenuto del documento…”
2. Note tipografiche
“I manuali di catalogazione bibliografica
chiamerebbero quest’area, “della pubblicazione”
3. Indicazione della tiratura
4. Area della descrizione fisica
8.1. numero di esemplari
identici e designazione
specifica del documento
8.2. altre particolarità fisiche
8.3. dimensioni
5. Indicazioni del grafico
6. Area delle note
“… l’indicazione del grafico-resonsabile artistico del
manifesto.”
“… possono riferirsi a qualsiasi aspetto delle
caratteristiche dello stampato e del suo contenuto.”
12
4.3 Manifestipolitici.it13
Questo sito a livello di esperienze nazionali è uno dei più ricchi e completi, il software
utilizzato per la catalogazione è Sebina e la descrizione è fatta secondo lo standard ISBD.
Di seguito la maschera di ricerca che, come si può notare, prevede diverse possibilità:
Di seguito l’esempio di una scheda di manifesto come compare a seguito di una ricerca:
Localizzazioni: Tutte , Biblioteca Istituto Gramsci Emilia-Romagna , Fondazione Gramsci
Piemontese
Manifesto-Locandina
Immagine Sciolta
Descrizione ISBD:
*8 marzo. Siamo donne o trottole? - Le donne cambiano i tempi: una legge per
rendere più umani i tempi di lavoro, gli orari della città, il ritmo della vita - Le donne
del PCI / [grafica] Reggio Del Bravo Pubblicità ; a cura del PCI. - Roma : Fratelli
Spada, 1990. - 1 manifesto : litografia offset ; 100x70 cm.
Stampatore:
Fratelli Spada stabilimento grafico editoriale
Committente:
Partito comunista italiano
Grafico:
13
http://minerva.akros.it/sebina/opac.exe/agramsci
13
Reggio Del Bravo Pubblicità
Soggetti:
F DONNA - Iconografia
F GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA - Italia - 1990
F LAVORO DELLE DONNE - Italia - 1990
Altri titoli:
Altro Titolo
Otto marzo.
Luogo di pubblicazione:
Roma
L’immagine non compare in thumbnail ma è visibile solo cliccando sull’icona
4.4 Biblioteca Mansutti – Galleria dei Manifesti14
Sul sito della Biblioteca Mansutti viene presentata La galleria dei manifesti. In questo caso
non è permessa la ricerca libera, ma viene data la possibilità di percorrere e visualizzare i
documenti tramite delle definite chiavi di accesso.
14
http://biblioteca.mansutti.it/galleria.php
14
Selezionando una delle chiavi di accesso, vengono proposte in thumbnail le immagini dei
manifesti. In questo caso si è deciso di visualizzare le immagini per anno.
A questo punto cliccando sull’immagine del manifesto che ci interessa è possibile
visualizzare il manifesto(in dimensioni maggiori) e la relativa scheda:
15
La descrizione in questo caso è molto scarna e prevede solo 5 campi descrittivi:
Nazione
Dimensioni
Stampatore
Città
Anno
Si è ritenuto importante inserire questo esempio nel presente lavoro per sottolineare
l’importanza ricoperta dalla cura delle immagini in un progetto che prevede la
presentazione e la consultazione on line di documenti di questa tipologia. Infatti, pur non
presentando una descrizione approfondita del manifesto le immagini risultano essere
molto curate e con una buona definizione, elemento invece trascurato nel caso
analizzato in precedenza.
E’ superfluo chiarire che vi sia comunque la necessità di una dettagliata descrizione
archivistica, ma chi scrive ritiene che ai fini di un buon risultato sia necessario considerare
attentamente anche la componente tecnica relativa alla digitalizzazione dei documenti.
5 Definizione dei campi
Analizzati gli standard e le indicazioni che forniscono, dal momento che, come detto, per
il fondo manifesti della Fondazione Feltrinelli si è scelto di usare una descrizione di tipo
archivistico, si è ritenuto opportuno partire dalle indicazioni di ISAD(G) per la definizione
dei campi descrittivi.
ISAD(G)
1. Area
dell’identificazione
Informazioni essenziali
per identificare l’unità
di descrizione
Informazioni ISAD(G)
• segnatura/e o codice/i
identificativo/i
• denominazione o titolo
• data/e
• livello di descrizione
• consistenza e supporto
dell’unità di descrizione
Campi descrittivi per i manifesti
Tipologia
ID record
Segnatura archivistica
Titolo Collettivo
Titolo
Complemento del titolo
Data di emanazione (topica e
cronica)
Data di affissione
Data di reiterazione
Consistenza
Descrizione fisica (unità):
- paginazione
- dimensioni
- indicazioni di colore
- presenza stemmi/simboli/loghi
Link immagine (unità)
16
2. Area delle
informazioni sul
contesto
Informazioni relative
alla provenienza ed
alla storia della sua
conservazione
•
3. Area delle
informazioni relative al
contenuto e alla
struttura
Informazioni relative al
contenuto e
all’ordinamento
dell’unità di
descrizione
4. Area delle
informazioni sulle
condizioni di accesso
e utilizzazione
Informazioni relative
alla disponibilità
dell’unità di
descrizione
•
•
5. Area delle
informazioni sulla
documentazione
collegata
Informazioni relative
all’esistenza di altra
documentazione che
ha relazioni
significative con
l’unità di descrizione
6. Area delle note
Informazioni
particolari e
informazioni che non
possono essere inserite
in nessuna delle altre
aree
7. Area del controllo
della descrizione
Informazioni relative a
come, quando e da
chi è stata redatta la
descrizione
archivistica
•
•
•
•
•
denominazione del
soggetto produttore
storia
istituzionale/amministrativ
a, nota biografica
storia archivistica
modalità di acquisizione o
versamento
ambiti e contenuto
procedure, tempi e criteri
di valutazione e scarto
incrementi previsti
criteri di ordinamento
Indicazione di responsabilità:
Commitente
Autore/firma (chi è che scrive)
Grafico/Illustratore
Note tipografiche:
Luogo
Tipografo
Data di stampa
Incipit
Oggetto:
Voce tematica (soggetto)
Contenuto (abstract)
Nomi
Enti
Luoghi
Copyright
Lingua
Conservazione:
- stato di conservazione
- note di conservazione
•
condizioni che regolano
l’accesso
condizioni che regolano
la riproduzione
lingua/scrittura della
documentazione
caratteristiche materiali e
requisiti tecnici
strumenti di ricerca
esistenza e localizzazione
degli originali
esistenza e localizzazione
di copie
unità di descrizione
collegate
bibliografia
•
note
Note
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
nota dell’archivista
norme o convenzioni
data/e della
descrizione
Fonti archivistiche collegate
Bibliografia
Altri documenti
Responsabile
Autore descrizione
Azione
Data descrizione
Note di compilazione
17
6
Mapping
Si propone di seguito propongo il mapping tra i campi qui individuati per la descrizione
dei manifesti e i campi rivisti nell’ottica della realizzazione della scheda con il programma
DAMS che prevede, come anticipato in premessa, l’utilizzo della DTD EAD. Nel cercare la
corrispondenza tra le esigenze descrittive e la “rigidità” dello strumento utilizzato è stata
inevitabile la forzatura e la modifica di alcuni campi.
manifesti (campi)
IDENTIFICAZIONE
campi descrittivi
path EAD
Tipologia
ID record
Segnatura archivistica
Titolo Collettivo
Titolo
Complemento del titolo
Data di emanazione
(topica e cronica)
Data di affissione
Data di reiterazione
Tipologia del materiale
ID record
Segnatura archivistica
Titolo Collettivo
Titolo
Complemento del titolo
c.did.materialspec
c.@id
c.did.unitid
c.did.unittitle.bibseries
c.did.unittitle
c.did.unittitle.emph
Data (topica e cronica)
Integrazione alla data
c.did.unittitle.unitdate
c.did.unittitle.unitdate.emph
Consistenza
Descrizione fisica (unità):
- paginazione
- dimensioni
- indicazioni di colore
- presenza
stemmi/simboli/loghi
Link immagine
(unità documentaria)
Consistenza e supporto:
- tipologia del
materiale/paginazione
- quantità
- dimensioni
- indicazioni di colore
- presenza
stemmi/simboli/loghi
- localizzazione/link immagine
c.did.physdesc
c.did.physdesc.genreform
c.did.physdesc.extent
c.did.physdesc.dimensions
c.did.physdesc.physfacet.@type="cromatismo"
c.did.physdesc.physfacet
c.did.physdesc.extptr.@href
RESPONSABILITA’
Commitente
Autore/firma
Grafico/Illustratore
Note tipografiche:
- luogo
- tipografo
- data di stampa
- Committente
- Autore/firmatario
- Grafico/Illustratore
- Tipografo
c.did.origination
c.did.origination.####name.@role="committente"
c.did.origination.####name.@role="autore "
c.did.origination.####name.@role="grafico"
c.did.origination.####name.@role="tipografo"
CONTENUTO E STRUTTURA - DESCRITTORI
Incipit
Oggetto:
Voce tematica
(soggetto)
Contenuto (abstract)
Nomi
Enti
Luoghi
Contenuto e struttura
Descrizione del contenuto
(abstract)
Sottounità
Descrittori
Nomi di persona
Nomi di ente
Nomi di luogo
Voce tematica (soggetto)
c.scopecontent
c.scopecontent.p
c.scopecontent.list.item
c.controlaccess.persname
c.controlaccess.corpname
c.controlaccess.geogname
c.controlaccess.subject
18
ACCESSO
Copyright
Lingua
Conservazione:
- stato di conservazione
- note di conservazione
DOCUMENTAZIONE
Fonti/riferimenti:
Bibliografia
Altri documenti
NOTE
Note
COMPILAZIONE
Responsabile
Autore descrizione
Azione
Data descrizione
Note di compilazione
Copyright
Lingua della documentazione
Stato e note di conservazione
c.descgrp.userestrict.p
c.did.langmaterial
c.phystech.p
Fonti archivistiche collegate
Bibliografia
Altri documenti
c.descgrp.separatedmaterial.p
c.bibliography
c.descgrp.relatedmaterial.p
Note
c.note.p
Funzionario responsabile
Data azione
Azione (inserimento/modifica)
Nome del catalogatore
Note sulla redazione
dell’inventario
c.processinfo.p.persname
c.processinfo.list.item.date
c.processinfo.list.item
c.processinfo.list.item.persname
c.processinfo.p.note.p
19
7 Rappresentazione grafica della DTD EAD per i Manifesti
20
8 Scheda descrizione definitiva
Le indicazioni fornite dagli standard, lo studio di pubblicazioni e l’esame di alcune
esperienze on line unite alla necessità di conformarsi alla struttura di EAD, hanno portato
alla definizione della scheda di descrizione dei manifesti come schematizzata di seguito:
Nome campo
Tipo
Note
IDENTIFICAZIONE:
1.
Tipologia del materiale
Vocabolario chiuso
Indicazione sulla tipologia di
documento che si sta descrivendo
es. notificazione, avviso…
2.
3.
4.
ID record
Segnatura archivistica
Titolo Collettivo
Automatico
Automatico
Automatico
Assegnato automaticamente
Assegnata automaticamente
Sarà lo stesso titolo della scheda
“padre”
5.
Titolo
Testo
Come visto, la tipologia di materiale
trattato non sempre permette di
individuare il titolo o in altri casi si
può presentare una molteplicità di
titoli. Verrà inserito un titolo unico
ricavato dal documento, se
presente, o, se assente,
può essere desunto dal/i
destinatario/i del documento, o si
possono indicare le prime 5 parole
dell’incipit.
6.
7.
Complemento del titolo
Data (topica e cronica)
Testo
Data
8.
Integrazione alla data
Testo
Sarà possibile fornire altre date e/o
ulteriori specifiche sul tipo di data
Vocabolario chiuso
Es. foglio stampato su entrambi i lati,
pieghevole…
9.
10.
Consistenza e supporto:
Tipologia del
materiale/paginazione
Quantità
La data riportata sarà una sola, non
potendo prevedere sin da ora
come il catalogatore potrebbe
rilevare le informazioni relative alla
tipologia di data (emanazione, di
pubblicazione (= pubblica
esposizione) di reiterazione o di
stampa), tale soluzione lascia libertà
di azione senza impedire la
possibilità di fornire ulteriori
specifiche. Verrà indicata la data
più significativa.
Testo
21
11.
12.
13.
14.
Dimensioni
Testo
Indicazioni di colore
Vocabolario chiuso Colori o bianco e nero
Stemmi/Simboli/Loghi
Si/no
Presenza o meno
Localizzazione/link
Link
Legame all’immagine digitale (una
immagine
o più) del documento descritto.
RESPONSABILITA’:
Nel caso di quest’area l’indicazione dei ruoli è importante e necessaria, dal momento che
risulta molto difficile per questa tipologia di materiale definire quali siano le gerarchie di
responsabilità che la disciplina biblioteconomica prevedrebbe.
Inoltre questa scelta potrebbe semplificare l’accesso all’informazione.
15. Committente
Archivio nomi/enti
16. Autore/firmatario
Archivio nomi/enti
17. Grafico/Illustratore
Archivio nomi/enti
18. Tipografo
Archivio nomi/enti
Contenuto e struttura
19. Descrizione del
Testo
Come indicato da Paola Carucci
contenuto (abstract)
ed altri autori, l’abstract sarà in
forma di regesto con discorso
indiretto in cui possono figurare la
tipologia del messaggio, autore, il
destinatario, l’oggetto o l’evento
principale del documento, contesto
temporale e spaziale dell’evento
(cfr. lavoro di Paola Crucci sui
volantini antifascisti)
20. Sottounità
Sarà possibile indicare qui i titoli del
materiale, se più di uno
Descrittori
21. Nomi di persona
Archivio nomi/enti
22.
Nomi di ente
Archivio nomi/enti
Nomi di luogo
Voce tematica
(soggetto)
ACCESSO
25. Copyright
26. Lingua della
documentazione
27. Stato e note di
conservazione
DOCUMENTAZIONE
28. Fonti archivistiche
collegate
29. Bibliografia
Archivio nomi/enti
Tesauro
30. Altri documenti
NOTE
Link
23.
24.
Testo
Vocabolario chiuso
Testo
Link
Link
22
31. Note
COMPILAZIONE
32. Funzionario responsabile
33. Data azione
34. Azione
(inserimento/modifica)
35. Nome del catalogatore
Testo
36.
Testo
Note sulla redazione
dell’inventario
Automatico
Automatico
Automatico
Assegnato automaticamente
Assegnato automaticamente
Assegnato automaticamente
Automatico
Assegnato automaticamente
Si definirà all’accesso al sistema
23
Conclusioni
Allo stato attuale, è in corso la preparazione dello strumento informatico per la
schedatura dei documenti sulla base del modello descrittivo definito e, parallelamente, si
sta procedendo alla digitalizzazione delle carte.
Dal momento che la schedatura del fondo verrà affidata a collaboratori esterni, è
auspicabile programmare una prima fase di sperimentazione, in collaborazione con lo
staff della Fondazione, al fine di mettere a punto un documento con le norme per la
compilazione: si potrà così offrire una guida a chi svolgerà il lavoro oltre a garantire
completezza ed uniformità alla descrizione del fondo.
Solo la fase operativa permetterà di verificare sul campo luci ed ombre del lavoro
effettuato.
Allegati
Si riportano di seguito due esempi di documenti del fondo preso in esame.
Fatto salvo che l’analisi dell’intero contenuto del documento è fondamentale per la
descrizione, sono evidenziate le aree e gli elementi da esaminare per la compilazione
della scheda.
24
Allegato 1
25
Allegato 2
26
Bibliografia
ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO, Volantini antifascisti nelle carte di pubblica sicurezza
(1926-1943). Rrepertorio a cura di Paola Carucci, Fabrizio Dolci, Mario Missori, Ministero per
i beni e le attività culturali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1995.
I manifesti della Federazione milanese del Partito comunista italiano (1956-1984. Inventario
a cura di Stefano Twardzik, Ministero per i beni e le attività culturali, Ufficio centrale per i
beni archivistici, Roma 1999.
Todros Rossella, Manifesto. Roma : Associazione italiana biblioteche, 1992.
Ministero per i beni e le attività culturali Istituto centrale per il catalogo e la
documentazione, Strutturazione dei dati delle schede di catalogo, Beni artistici e storici,
Scheda F. Dal sito http://www.iccd.beniculturali.it/standard/index.html
INTERNATIONAL COUNCIL ON ARCHIVES CONSEIL INTERNATIONAL DES ARCHIVES, ISAD (G):
General International Standard Archival Description, Seconda edizione. Traduzione
italiana a cura di Stefano Vitali, con la collaborazione di Maurizio Savoja, Firenze 2000. Dal
sito http://www.anai.org/
Regole di catalogazione angloamericane. AACR2. Milano: Bibliografica, 1997 (traduzione
italiana a cura di Crocetti L., Dini, R.,.
ISBD(G) / International federation of library associations and institutions. Ed. italiana a cura
di Rossella Dini. Roma : Associazione italiana biblioteche, 1987.
ISBD(NBM) : International standard bibliographic description for non-book materials.
International federation of library associations and institutions. - Rev. ed., ed. italiana / a
cura di Maria Carmela Barbagallo. Roma : Associazione italiana biblioteche, 1989.
Elisabeth Betz Parker, Graphic Materials: Rules for Describing Originals Items and Historical
Collections. Washington D.C.: The Library of Congress, 1987
Sapori Giuliana, Manuale di regole di catalogazione per SBN dal sito del Cilea:
http://www.cilea.it/Virtual_Library/bibliot/sapori/manuale.htm
Siti web
www.manifestipolitici.it
http://biblioteca.mansutti.it/galleria.php
http://www.getty.edu/research/conducting_research/standards/intrometadata/3_crossw
alks/index.html
http://www.loc.gov/ead/ag/agappb.html#sec1
27