Studiare in un altro Paese Europeo
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Studiare in un altro Paese Europeo
Studiare, formarsi, fare ricerca, partecipare a un’attività per i giovani o a un’attività di volontariato, in un altro paese dell’Unione europea 1. INTRODUZIONE 2. I. IL DIRITTO DI STUDIARE, FORMARSI, FARE RICERCA, PARTECIPARE A UN’ATTIVITÀ PER I GIOVANI O A UN’ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO 1. Parità di trattamento 2. Diritto di soggiorno 1. Disposizioni per gli studenti 2. Disposizioni per i lavoratori indipendenti, per coloro che partecipano a un’attività transnazionale per i giovani o a un’attività di volontariato, per i lavoratori autonomi e per le persone in cerca di occupazione 3. Riconoscimento accademico e professionale dei diplomi e dei periodi di studio 4. Sicurezza sociale 5. Specificità applicabili ai ricercatori 3. II. SOSTEGNO AI PROGRAMMI COMUNITARI 1. Programma Leonardo da Vinci 1. Che cos’è un collocamento nel quadro del programma Leonardo da Vinci? Chi può beneficiarne? 1. PERSONE IN FORMAZIONE PROFESSIONALE INIZIALE 2. GIOVANI LAVORATORI E DIPLOMATI DI RECENTE 3. STUDENTI 2. Che cos’è uno scambio nel quadro del programma Leonardo da Vinci? Chi può beneficiarne? 1. I RESPONSABILI DELLE RISORSE UMANE NELLE IMPRESE, I RESPONSABILI DELLA PIANIFICAZIONE E DELLA GESTIONE DEI PROGRAMMI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E GLI SPECIALISTI DELL’ORIENTAMENTO PROFESSIONALE 2. I FORMATORI E TUTORI PEDAGOGICI NEL CAMPO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE 3. IMPORTANTE 2. Programma Socrates 1. Se siete studenti dell’insegnamento superiore 2. Se siete un alunno dell’insegnamento scolastico 1. I PARTENARIATI TRA ISTITUTI SCOLASTICI (COMENIUS) 2. I PROGETTI SCOLASTICI (COMENIUS) 3. I PROGETTI LINGUISTICI (COMENIUS) 3. Se siete futuri professori di lingue 1. L’ASSISTENTE DI LINGUE (COMENIUS) 4. Se siete insegnante 1. NELL’INSEGNAMENTO SUPERIORE (ERASMUS) 2. NELL’INSEGNAMENTO SCOLASTICO (COMENIUS) 3. I PROFESSORI DI LINGUE (LINGUA) 4. L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI E GLI ALTRI PERCORSI EDUCATIVI 5. Le altre attività 3. Programma Giovani 4. Formazione e mobilità dei ricercatori 1. ALTRE AZIONI AL DI FUORI DEL PROGRAMMA FMR 4. III. COME FAR RICONOSCERE I VOSTRI DIRITTI ED AVVALERSENE? INTRODUZIONE Essere cittadino dell’Unione europea comporta diritti che non sempre si conoscono. È, per esempio, possibile andare a studiare, lavorare, svolgere un’attività transnazionale per i giovani o godere la propria pensione in un altro Stato membro, beneficiando degli stessi diritti dei cittadini del paese ospitante. La gamma delle possibilità che si offrono è estremamente vasta. Per permettervi di conoscere meglio i vostri diritti, le condizioni della loro applicazione e i mezzi per avvalersene, la Commissione europea pubblica una serie di guide di informazione. La vastità e la diversità di tali diritti è tale che una presentazione succinta non può tener conto di ogni singola situazione. I. IL DIRITTO DI STUDIARE, FORMARSI, FARE RICERCA, PARTECIPARE A UN’ATTIVITÀ PER I GIOVANI O A UN’ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO Parità di trattamento La parità di trattamento significa, su un piano pratico, che qualunque istituto che vi ospiti deve accettarvi alle stesse condizioni fissate per i cittadini nazionali. A titolo d’esempio, sappiate che non possono essere imposte spese supplementari di iscrizione con il pretesto che non siete originari del paese ospitante. Allo stesso modo, se i cittadini di quest’ultimo beneficiano di una borsa di studio per coprire le spese di iscrizione (molto elevate in alcuni paesi), la stessa vi deve essere attribuita secondo le stesse modalità. La parità di trattamento di cui beneficiate si estende, in effetti, alla presa in carico dei diritti di iscrizione. Il principio non si applica quindi alle borse di studio cosiddette «di sostentamento» destinate ad aiutare le persone a vivere sul posto. Ciò non impedisce evidentemente agli Stati membri di prevedere, di propria iniziativa, che le borse di studio e gli aiuti nazionali di questo tipo saranno versati ai cittadini stranieri sul loro territorio. Inoltre, potete continuare a beneficiare di alcune borse di studio o di aiuti dello Stato di origine durante il vostro soggiorno nello Stato ospitante. Va però notato che la decisione dipende soltanto dalle autorità nazionali del paese d’origine alle quali vi dovete rivolgere per qualsiasi ulteriore informazione. In compenso, se siete lavoratore migrante o membro della famiglia di un lavoratore migrante, beneficiate di diritti comunitari ampliati, che vi permettono ad esempio di ricevere una borsa di sostentamento su un piede di parità con i cittadini nazionali. Informatevi quindi sulle borse e sugli aiuti concessi nello Stato membro dove intendete recarvi. Inoltre, poiché le condizioni di accesso agli istituti, previste per i cittadini nazionali sono fissate dagli Stati membri, esse possono essere sensibilmente diverse da un paese all’altro. La padronanza della lingua può parimenti costituire una condizione di accesso all’insegnamento. Al riguardo in alcuni Stati membri potreste essere chiamati a superare un esame destinato a dimostrare le vostre conoscenze linguistiche. Questi elementi sono essenzialmente legati alla politica nazionale dell’istruzione seguita dallo Stato in questione. Se quest’ultimo mantiene in tal modo una grande libertà non può tuttavia motivare un rifiuto di accesso all’istituto basandosi sulla nazionalità dello studente. Anche in questo caso si tratta di informarvi prima della partenza sul sistema educativo esistente nello Stato membro nel quale intendete recarvi. Ciò vi eviterà cattive sorprese. Diritto di soggiorno Disposizioni per gli studenti Se intendete effettuare, in uno Stato membro diverso da quello di origine, studi inferiori a tre mesi (ad esempio, per seguire corsi di lingue) è sufficiente essere in possesso di una carta d’identità o di un passaporto validi. In certi Stati membri occorrerà comunque segnalare la vostra presenza alle autorità locali. Coloro che invece intendono seguire studi di una durata superiore a tre mesi in uno Stato membro diverso da quello di origine devono soddisfare alcune condizioni per poter beneficiare del diritto di soggiorno: • • • essere iscritti in un istituto di insegnamento riconosciuto; essere coperti da un’adeguata assicurazione malattia; disporre di risorse sufficienti per non gravare sull’assistenza sociale del paese ospitante. Una volta rispettate queste regole, vi sarà rilasciata una carta di soggiorno in quanto cittadino di uno Stato membro dell’UE, valida per tutto il periodo della formazione. Se quest’ultima è scaglionata su vari anni, la carta dovrà essere rinnovata annualmente. A questo punto siete diventato un nuovo residente. Lo stesso dicasi per i membri della vostra famiglia (coniuge e figli a carico) che possono seguirvi indipendentemente dalla loro nazionalità. Tuttavia, qualora essi desiderino restare più di tre mesi, dovranno soddisfare le stesse vostre condizioni (assicurazione malattia e risorse sufficienti). Lo Stato membro ospitante si riserva inoltre il diritto di esigere un visto di entrata ai familiari qualora questi non siano cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea. Questo visto sarà concesso gratuitamente con tutte le facilità previste dalle autorità consolari del paese ospitante. Va notato che i membri della vostra famiglia, indipendentemente dalla loro nazionalità, possono esercitare un’attività dipendente o autonoma nello Stato membro ospitante nel quale vi siete installato. Disposizioni per i lavoratori indipendenti, per coloro che partecipano a un’attività transnazionale per i giovani o a un’attività di volontariato, per i lavoratori autonomi e per le persone in cerca di occupazione Anche in questo caso se la durata del vostro soggiorno è inferiore a tre mesi vi è sufficiente essere in possesso di una carta d’identità o di un passaporto validi. Se, al contrario, intendete restare tra tre mesi e un anno per effettuare un tirocinio professionale retribuito o occupare temporaneamente un impiego riceverete un titolo di soggiorno per il periodo in questione. In tutti gli altri casi di permanenza superiore ai tre mesi occorrerà richiedere una carta di soggiorno alla quale avete diritto in quanto cittadino di uno Stato membro. Per ulteriori dettagli sulle formalità relative ai soggiorni cfr. la guida «Risiedere in un altro Stato dell’Unione europea» e la scheda «Diritto di soggiorno». Riconoscimento accademico e professionale dei diplomi e dei periodi di studio Il riconoscimento accademico di un diploma consiste ad ammettere questo diploma, rilasciato da uno Stato membro, come equivalente a quello rilasciato in un altro Stato membro. Questo riconoscimento dovrebbe permettere di continuare la formazione di un diploma (ad esempio, una formazione postuniversitaria) al di là delle frontiere senza essere penalizzati. Al riguardo, il riconoscimento accademico costituisce un elemento importante per la mobilità degli studenti. Non esistono tuttavia disposizioni comunitarie che impongono il riconoscimento accademico dei diplomi, poiché solamente gli Stati membri sono responsabili del contenuto e della struttura del loro sistema educativo. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere ai centri nazionali di informazione sul riconoscimento accademico (NARIC). Questi centri nazionali esistono in ogni Stato membro e tra di essi formano una rete in grado di assicurare una stretta collaborazione e uno scambio di informazioni ottimale nell’interesse dello studente mobile. Questi centri hanno lo scopo di fornire informazioni e consigli su problemi di riconoscimento accademico dei diplomi e sui periodi di studio passati in altri Stati. È possibile anche consultare il sito Internet dei NARIC al seguente indirizzo: http://europa.eu.int/comm/education/programmes/socrates/agenar_it.html Per ciò che riguarda il riconoscimento di un periodo di studi all’estero, è interessante notare che, in quanto studente Socrates/ Erasmus, la vostra università di origine deve convalidare il periodo di studi che avete effettuato all’estero. Essa dovrà considerarlo come facente parte integrante del programma di studi da essa previsto, sostituendo così un periodo comparabile nell’università di origine, anche se il contenuto del programma si presenta in modo diverso. In tal modo i corsi che avrete seguito, così come gli esami che avrete superato, saranno riconosciuti. Nel quadro di Erasmus molte università utilizzano il sistema europeo di attribuzione e di trasferimento di crediti (ECTS): questo sistema mira ad assistere e a facilitare il processo di riconoscimento accademico tra gli istituti partner, grazie a una trasparenza di programmi di studi e l’utilizzazione di un sistema di «pagelle». Per ulteriori informazioni sul sistema ECTS si possono consultare le pagine Internet al seguente indirizzo: http://europa.eu.int/comm/education/programmes/socrates/ects_it.html Sicurezza sociale Andate a studiare in uno Stato membro diverso dal vostro? La regolamentazione comunitaria vi offre una tutela, in particolare in materia di assistenza sanitaria, a patto che determinate condizioni vengano soddisfatte. Gli studenti devono essere cittadini di uno Stato membro e devono essere assicurati nel loro Stato di origine. Al riguardo si possono prospettare varie situazioni: • essi sono assicurati nel quadro di un regime speciale di sicurezza sociale applicabile agli studenti; • • oppure essi sono assicurati in quanto lavoratori (dipendenti, autonomi o dipendenti statali); oppure essi sono membri della famiglia di un lavoratore. Insomma, lo studente è coperto sia a titolo personale che in quanto membro della famiglia. Prima di partire verificate quindi presso la vostra cassa malattia se le condizioni richieste sono soddisfatte. Se risiedete nello Stato membro in cui continuate i vostri studi potete beneficiare di tutta l’assistenza sanitaria prevista dalla legislazione di questo Stato. Dovrete, beninteso, espletare alcune formalità. A tal fine, avrete bisogno del formulario E 106 se siete assicurati a titolo personale o del formulario E 109 se siete assicurati in qualità di membri della famiglia. Questo formulario vi sarà trasmesso, su domanda, dall’ente di sicurezza sociale presso il quale voi o i vostri genitori siete assicurati. Questo formulario deve essere presentato all’ente assicurativo contro le malattie del paese in cui si intende continuare gli studi. Se risiedete solamente a titolo temporaneo nello Stato in cui continuate i vostri studi potete beneficiare di tutti i trattamenti immediatamente necessari di cui potreste aver bisogno, sia che le cure siano urgenti o meno. In tal caso vi sarà richiesto il formulario E 128. Nel caso in cui risiediate a titolo temporaneo, ad esempio per vacanza, in uno Stato che non è lo Stato in cui siete assicurati, né lo Stato in cui effettuate i vostri studi, dovete avere con voi il formulario E 111 che vi dà diritto all’assistenza sanitaria urgente. I formulari E 128 e E 111 sono disponibili su semplice domanda presso l’ente di sicurezza sociale al quale voi o i vostri genitori siete assicurati. È quindi indispensabile procurarvi questi formulari prima della vostra partenza al fine di poter presentare all’ente assicurativo contro le malattie dello Stato in cui continuate i vostri studi nel caso dell’E 128 o all’ente del luogo di soggiorno (ad esempio, il luogo di vacanze) nel caso dell’E 111. La validità di questi formulari potrà essere limitata ad un periodo di tempo determinato. Sappiate anche che i costi dell’assistenza sanitaria non sono coperti dal vostro ente di sicurezza sociale durante una parte del vostro soggiorno in un altro Stato membro e che quest’ultimo può chiedervi di stipulare un’assicurazione malattia privata. Se vi recate in un altro Stato membro con lo scopo esplicito di ricevere delle cure i costi di queste cure saranno unicamente presi in carico dal vostro ente di sicurezza sociale, a condizione di ottenere un’autorizzazione preventiva. Di solito questa decisione spetta all’ente di sicurezza sociale. L’autorizzazione richiesta può essere rifiutata unicamente quando le cure in questione figurano tra le prestazioni previste dalla legislazione del vostro spese, ma non sono disponibili al momento in cui sono normalmente richieste. Occorre allora che l’ente competente vi rilasci il formulario E 112. In tal caso avrete diritto alle prestazioni come previsto nel paese ospitante. In alcuni casi potrete anche chiedere il rimborso nel vostro paese d’origine. Se intendete ottenere informazioni complementari sui vostri diritti e sui vostri obblighi in materia di sicurezza sociale quando effettuate un tirocinio per la vostra impresa o svolgete un lavoro di ricerca in un altro Stato membro (ad esempio, nel quadro di un distacco temporaneo) potete consultare la guida «Lavorare in un altro paese dell’Unione europea» ed eventualmente la scheda «Sicurezza sociale». Specificità applicabili ai ricercatori L’accesso alla formazione attraverso la ricerca e la mobilità dei ricercatori fa parte dei diritti conferiti a tutti i ricercatori dell’UE, sia che beneficino di un aiuto nazionale (borse, sovvenzioni ecc.) o di un aiuto comunitario. Questi diritti sono acquisiti senza discriminazioni né rispetto al paese d’origine, né rispetto al paese ospitante. Per partecipare al programma «Formazione e mobilità dei ricercatori — FMR» occorre però che si tratti di Stati membri o di paesi terzi che abbiano firmato degli accordi con l’Unione europea. Occorre tuttavia richiamare la vostra attenzione sul fatto che, a seconda delle legislazioni nazionali e del livello dei ricercatori (dottorati, titolari di diplomi di studio postuniversitari, ricercatori di ruolo), i contratti possono essere: • • • finanziamenti per borse di ricerca: regime degli studenti; contratti di lavoro a tempo determinato: regime dei lavoratori dipendenti; contratti di prestazioni di servizi: regime dei lavoratori autonomi. In ogni caso le sovvenzioni finanziarie che vi saranno concesse in quanto ricercatore saranno considerate come redditi soggetti alla normativa in materia tributaria e sociale del paese ospitante o di origine. Sul piano fiscale le convenzioni bilaterali mirano ad evitare la doppia imposizione. Sul piano sociale è il regolamento comunitario relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale dei lavoratori dipendenti — o autonomi — nonché dei loro familiari che si spostano all’interno dell’Unione che è di applicazione per alcune categorie di ricercatori (lavoratori dipendenti o autonomi). II. SOSTEGNO AI PROGRAMMI COMUNITARI Programma Leonardo da Vinci Il programma Leonardo da Vinci, creato inizialmente per il periodo 1995-1999, è stato rinnovato per altri sette anni (2000-2006). Esso riguarda la formazione professionale iniziale, continua e per tutto l’arco della vita a livello europeo. Esso fornisce un sostegno a progetti pilota e a programmi di collocamento e di scambio organizzati nel quadro di partenariati internazionali (come minimo tre paesi partecipano al programma e almeno uno è uno Stato membro dell’Unione europea) costituiti da organismi pubblici o privati che operano nel settore della formazione. Il programma tollera tuttavia alcune eccezioni: in alcuni casi limite due partner di cui uno di uno Stato membro possono presentare un progetto. La procedura di selezione delle proposte di mobilità nel quadro della seconda fase del programma è totalmente decentralizzata; la selezione dei progetti è affidata negli Stati membri ad agenzie nazionali (indirizzi alla fine della guida). Se a titolo individuale intendete partecipare a un progetto di collocamento o di scambio, dovete rivolgervi a un organismo di formazione, ad un’università o ad un’impresa che partecipi ad un progetto sostenuto dal programma Leonardo da Vinci. Potete anche rivolgervi ai punti di contatto menzionati alla fine della guida. Che cos’è un collocamento nel quadro del programma Leonardo da Vinci? Chi può beneficiarne? Per «collocamento» si intende un periodo di formazione e/o di esperienza professionale passato presso un ente di accoglienza in un altro paese, nel quadro di una cooperazione tra organismi di formazione (comprese le università) e imprese. Esso mira a migliorare le competenze e l’occupabilità dei beneficiari, che possono essere: PERSONE IN FORMAZIONE PROFESSIONALE INIZIALE L’istituto di formazione professionale iniziale nel quale vi siete iscritti può permettervi di effettuare un tirocinio presso un’impresa o un altro istituto di formazione in un paese europeo o terzo. Il collocamento può durare da un minimo di 3 settimane a un massimo di 9 mesi. Questo periodo di apprendistato vi permetterà di acquisire in un altro paese una qualifica professionale complementare o un’esperienza qualificante e costituirà parte integrante della vostra formazione. GIOVANI LAVORATORI E DIPLOMATI DI RECENTE Se vi siete affacciati da poco sul mercato del lavoro con un percorso di formazione professionale o una formazione universitaria, potete effettuare un tirocinio in un’impresa in un altro paese europeo per una durata compresa tra i 3 e i 12 mesi. Questo collocamento vi permetterà di acquisire in un paese terzo una qualifica professionale complementare o un’esperienza qualificante e costituirà parte integrante della vostra formazione e/o del vostro perfezionamento. STUDENTI Se siete studenti (iscritti ad una università per seguirvi studi superiori), potete effettuare un tirocinio di una durata compresa tra i 3 e i 12 mesi in un’impresa in un altro paese partecipante al programma. Questo tirocinio può permettervi di acquisire una o più qualifiche professionali complementari ed eventualmente di realizzare un progetto professionale. In alcune condizioni, il periodo di formazione all’estero potrà essere certificato da un documento il cui contenuto e presentazione sono definiti a livello comunitario (1): l’Europass-Formation. Esso è rilasciato dall’organismo responsabile dell’organizzazione della formazione nel paese di partenza e riprende gli estremi della persona in tirocinio e i dati della sua formazione professionale in corso (di cui fa parte il percorso europeo) e sui periodi di formazione all’estero (partner di accoglienza ecc.). (1) Decisione 1999/51/CE del Consiglio (GU L 17 del 22.1.1999, pag. 45). Che cos’è uno scambio nel quadro del programma Leonardo da Vinci? Chi può beneficiarne? Il termine «scambio» riguarda il trasferimento di competenze e di pratiche/o di metodi di formazione professionale innovativi nel quadro di una cooperazione tra organismi di formazione (comprese le università) e le imprese. Questi scambi permettono agli operatori della formazione e dell’orientamento professionale di aggiornare e di migliorare le loro competenze confrontando il loro sapere e le loro esperienze in un altro paese e in un altro contesto istituzionale. Un progetto di scambio si distingue quindi da un progetto di collocamento in termini di contenuto, di gruppi target e di durata. Segnatamente possono beneficiare di un periodo di scambio: I RESPONSABILI DELLE RISORSE UMANE NELLE IMPRESE, I RESPONSABILI DELLA PIANIFICAZIONE E DELLA GESTIONE DEI PROGRAMMI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E GLI SPECIALISTI DELL’ORIENTAMENTO PROFESSIONALE Se esercitate una di queste attività di formazione in un’impresa o in un organismo di formazione potete recarvi per un periodo compreso tra 1 e 6 settimane in un organismo di formazione o in un’università di un altro paese europeo. I FORMATORI E TUTORI PEDAGOGICI NEL CAMPO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE Per questa categoria di beneficiari il periodo di scambi varia da 1 a 6 settimane. Gli scambi hanno luogo, da una parte, tra le imprese e, dall’altra, le istituzioni specializzate in formazioni linguistiche, comprese le università o gli organismi di formazione professionale. IMPORTANTE I progetti di collocamento e di scambio possono essere collegati ad altri progetti. Ad esempio, i collocamenti possono servire a valutare i risultati dei progetti pilota e gli scambi possono essere all’origine dello sviluppo di un progetto pilota o di un progetto transnazionale. Programma Socrates Giovani, studenti, adulti e professori: questo programma comunitario vi è destinato. Socrates mira in effetti a sviluppare la dimensione europea nell’istruzione garantita per tutto l’arco della vita. Se siete studenti e avete voglia di conoscere un altro paese dell’Unione europea continuando i vostri studi potete beneficiare degli scambi previsti nel quadro di Erasmus. Se siete in età scolastica potete approfittare dei partenariati tra istituti scolastici previsti dal programma Comenius. Studenti o alunni potete beneficiare degli scambi linguistici che propone l’azione Comenius se avete più di 14 anni. Agli insegnanti e al personale pedagogico sono offerte ugualmente varie possibilità nel quadro di Socrates. Se siete studenti dell’insegnamento superiore Per effettuare un periodo di studio all’estero (tra 3 e 12 mesi) in quanto studente Erasmus è indispensabile un accordo tra il vostro istituto di origine e quello di un altro Stato membro. Tale accordo dovrà essere stipulato nel quadro degli scambi Socrates/Erasmus. Non esitate a informarvi presso il vostro istituto (ufficio delle relazioni internazionali) per sapere se partecipa a un tale accordo e con quali scuole superiori e quali università d’Europa. Tutti gli studenti (o di livello analogo) possono partecipare ad Erasmus, a parte quelli che sono iscritti al primo anno. Oltre al diritto al riconoscimento accademico (cfr. sopra) non dovete pagare alcun diritto di iscrizione all’istituto di accoglienza. Nessuna spesa legata ai corsi, agli esami, all’utilizzazione di un laboratorio o all’accesso alla biblioteca potrà esservi chiesta. Tuttavia, l’istituto di origine può continuare a percepire i diritti di iscrizione presso i suoi studenti partiti per uno scambio. Nel quadro di Erasmus sono attribuite borse finanziate dall’Unione europea. Queste borse sono destinate a compensare parzialmente le spese legale alla mobilità (spese di viaggio, eventuale preparazione linguistica, costo della vita più elevata nel paese ospitante). Avete peraltro il diritto di conservare integralmente le borse e i prestiti nazionali che vi erano stati concessi nel vostro Stato di origine. Inoltre, in quanto studente di Erasmus in un altro paese con una lingua meno insegnata e meno diffusa potete beneficiare di una preparazione linguistica adeguata (organizzazione di corsi speciali, libri di lingue ecc.), di un orientamento e di una guida da parte dei vostri istituti di origine e di accoglienza. Ciò comprende l’organizzazione pratica del vostro soggiorno e le modalità per il vostro alloggio sul posto. Va notato anche che esistono specifiche misure di sostegno a favore degli studenti portatori di handicap. Se fate i vostri studi allo scopo di diventare un insegnante di lingue, potete diventare un assistente di lingue Comenius (cfr. paragrafo dettagliato sui futuri insegnanti di lingue). Se siete un alunno dell’insegnamento scolastico I PARTENARIATI TRA ISTITUTI SCOLASTICI (COMENIUS) Siete iscritto in una scuola, in un collegio, in un liceo e già la dimensione europea dell’istruzione vi attira: potete beneficiare dei partenariati esistenti tra gli istituti scolastici organizzati nel quadro dell’azione Comenius. I PROGETTI SCOLASTICI (COMENIUS) Le scuole o le istituzioni partner lavorano insieme su progetti definiti di comune accordo. Essi mirano in particolare a promuovere la cooperazione tra le scuole e a sviluppare i contatti tra gli alunni di vari paesi, compresa la mobilità di un certo numero di allievi che sono impegnati in modo attivo nello sviluppo del progetto educativo della loro scuola. L’argomento di questo lavoro sarà determinato in funzione dei temi educativi che vi interessano particolarmente. I PROGETTI LINGUISTICI (COMENIUS) Se avete più di 14 anni potete anche beneficiare dei progetti linguistici sviluppati fra il vostro istituto e quelli di un altro paese nel quadro di Comenius. Imparerete a padroneggiare una lingua straniera tramite un lavoro che realizzerete con gli alunni dell’istituto di accoglienza e il cui punto culminante sarà la visita all’istituto partner. Se siete futuri professori di lingue L’ASSISTENTE DI LINGUE (COMENIUS) Se siete futuri professori di lingue potete beneficiare di una borsa di assistente di lingue Comenius in un istituto di insegnamento o di formazione in un altro paese. In tal modo, nel quadro della vostra formazione iniziale di futuro insegnante di lingue, avrete l’occasione di passare dai 3 agli 8 mesi in istituti scolastici europei in quanto assistente linguistico. Se siete insegnante NELL’INSEGNAMENTO SUPERIORE (ERASMUS) Se siete insegnante nell’insegnamento superiore (settore universitario o «extra universitario»), potete effettuare una mobilità di corta durata (da 1 a 8 settimane) per partecipare alle attività didattiche in un istituto di un altro paese partecipante al programma e ricevere un’apposita borsa. Grazie ad Erasmus potete anche sviluppare nuovi programmi di studio (compresi dei master), curriculum, programmi intensivi e moduli europei in partenariato con colleghi di altri paesi. Il vostro dipartimento o facoltà può anche introdurre i sistemi ECTS per il riconoscimento degli studi o partecipare a una delle reti tematiche «Socrates» che costituiscono grandi forum di discussione, di analisi e di confronto intorno ad una determinata disciplina o a un determinato tema. Ognuna di queste attività deve essere integrata nel «contratto istituzionale Socrates» che la vostra università firma ogni anno con la Commissione. NELL’INSEGNAMENTO SCOLASTICO (COMENIUS) Se siete insegnante nell’insegnamento scolastico gli scambi vi permetteranno di partecipare alle attività previste nel quadro di un partenariato scolastico in uno degli istituti partner all’estero. Questi scambi (per un periodo massimo di 4 settimane) godono di un sostegno finanziario. Se siete professore, preside, ispettore scolastico, consigliere pedagogico o formatore di insegnanti sono ugualmente previste borse affinché possiate partecipare a corsi di formazione continua, a progetti di cooperazione multilaterale che hanno per obiettivo l’elaborazione di programmi, di corsi, di strategie o di materiale pedagogico per la formazione del personale insegnante. I PROFESSORI DI LINGUE (LINGUA) Inoltre, se siete professore di lingua straniera (o che insegna in una lingua straniera), professore qualificato che abbia interrotto la carriera e che intende riprendere un’occupazione, un insegnante che si ricicla nell’insegnamento delle lingue, ispettore, consigliere pedagogico nel campo delle lingue straniere o formatore di professori di lingue, potete eventualmente ricevere un aiuto per uno stage di immersione o per altre attività di formazione continua in un altro paese partecipante al programma. Il principale obiettivo di questa misura è di migliorare la capacità dei professori ad insegnare le lingue straniere o a insegnare mediante queste lingue. L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI E GLI ALTRI PERCORSI EDUCATIVI L’istruzione non si limita alla scuola. È un processo che dura durante tutto l’arco della vita, a qualsiasi età, in qualsiasi luogo. L’azione Grundtvig riguarda l’istruzione degli adulti e gli altri percorsi educativi. Essa completa Comenius (insegnamento scolastico) ed Erasmus (insegnamento superiore), formando il terzo anello di una stessa catena educativa. Il settore d’istruzione degli adulti differisce secondo i paesi e presenta una grande varietà di situazioni. Gli adulti scelgono di riprendere la strada dell’istruzione per vari motivi. Sia per ritornare a scuola o all’università al fine di ottenere nuove qualifiche e di ritrovare più facilmente un lavoro, oppure per riempire il tempo libero curando il proprio sviluppo personale e sociale od anche per impegnarsi in un’azione di cittadinanza attiva, di democrazia. Gli operatori dell’istruzione degli adulti sono istituzioni formali (scuole, università) o non formali (associazioni, biblioteche, musei, organizzazioni di genitori). Grundtvig si rivolge a tutti gli adulti. Esso peraltro mira a favorire coloro che provano difficoltà particolari per rinnovarsi sul piano educativo: sia perché abitano in zone svantaggiate o isolate, sia perché vivono situazioni sociali delicate o anche perché posseggono solamente deboli conoscenze di base. È opportuno, in particolare, dare una seconda chance agli adulti (più o meno giovani) esclusi dal sistema scolastico, aiutandoli ad acquisire le nozioni di base, cercando di ridare loro fiducia o riconoscendo alcune attitudini o competenze ottenute in ambiente extrascolastico. Con Grundtvig, la Commissione europea sostiene quattro tipi di attività. I progetti di cooperazione riguardano le istituzioni e le organizzazioni di istruzione degli adulti che vogliono realizzare un progetto concreto o una produzione comune tramite la cooperazione europea. • • • I partenariati educativi si rivolgono ad organizzazioni più piccole e permettono cooperazioni su scala più ridotta. Essi favoriscono generalmente un primo contatto tra partner di diversi paesi e possono sfociare in seguito su realizzazioni più ambiziose. Le attività di mobilità per la formazione beneficiano di un aiuto destinato ai formatori che decidono di seguire la formazione in un altro paese. Le reti Grundtvig conferiscono infine agli operatori implicati nell’istruzione degli adulti una base durevole di discussione e permettono di diffondere ampiamente le pratiche e le idee innovative in materia. Le altre attività I programmi intensivi sono brevi programmi di studio dell’istruzione superiore che riuniscono studenti e insegnanti di vari paesi. Il loro obiettivo è di abbordare un tema specifico sotto angoli nuovi, di confrontare e di controllare i metodi di insegnamento in una classe di dimensione internazionale. Se volete ottenere maggiori dettagli potete consultare il vademecum relativo al programma Socrates, pubblicato dalla Commissione europea. Potete anche informarvi presso gli organismi che mettono in atto le azioni sostenute da tale programma o rivolgervi ai punti di contatto citati alla fine della guida. Programma Giovani Il programma Giovani contribuisce, nel campo dell’istruzione informale, a promuovere progetti transnazionali ai quali i giovani possono apportare la loro creatività e il loro spirito di iniziativa. Questi progetti offrono un’esperienza di apprendimento internazionale ed interculturale preziosa, permettendo di accrescere la comprensione delle diversità culturali dell’Europa e di eliminare a poco a poco i pregiudizi. Il cuore del programma è costituito dagli scambi di giovani — capitolo «Giovani per l’Europa» — e dal servizio volontario europeo. La partecipazione alla parte scambi di giovani (che si rivolge ai giovani tra i 15 e i 25 anni) permette a costoro di conoscere altre realtà sociali e culturali e stringere dei contatti. L’azione servizio volontario europeo offre ai giovani (di età compresa, in linea di massima, tra i 18 e i 25 anni) la possibilità di soggiornare all’estero per un massimo di un anno e di partecipare in quanto volontari a un progetto locale. I giovani volontari ampliano il loro orizzonte, scoprono un nuovo ambiente sociale e culturale, lavorano in équipe, prendono delle responsabilità e sviluppano la fiducia in sé stessi. Al fine di incoraggiare l’iniziativa personale presso i giovani, l’azione iniziative giovani sostiene progetti creativi e innovativi aventi come scopo l’integrazione sociale dei giovani e concepiti e messi in pratica dagli stessi. Le altre azioni riguardano da parte loro la qualità delle attività e lo sviluppo della politica di cooperazione nel campo della gioventù: la creazione di partenariati, la formazione di animatori per i giovani, i progetti di formazione per i giovani, gli studi nel campo della gioventù. Formazione e mobilità dei ricercatori Il dispositivo comunitario posto in essere dal programma «Formazione e mobilità dei ricercatori» (FMR) è complementare alle azioni nazionali in quanto coniuga al tempo stesso, come il suo nome indica, la formazione e la mobilità (la mobilità essendo condizione sine qua non di ammissibilità). Esso prevede ad esempio di concedere stanziamenti o borse (borse «Marie Curie») quando un organismo di ricerca accoglie un ricercatore di un altro paese membro o di uno Stato associato che partecipa al programma FMR, per eseguire un progetto di ricerca definito in comune. La durata della borsa può essere compresa tra i sei mesi e i due anni (tre anni per i dottorati). Tra le materie ammesse ci sono tutte quelle relative alle scienze esatte, naturali, economiche e di gestione, nonché alcune proprie alle scienze umane e sociali. Il programma FMR comprende anche attività dirette a consentire l’integrazione dei giovani scienziati nelle reti di ricerca comunitaria o il loro accesso ai grandi centri di ricerca. Oltre al programma specifico FMR, la maggior parte dei programmi comunitari di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) offrono ai ricercatori possibilità di formazione mediante la ricerca attribuendo una borsa «Marie Curie». Per ulteriori informazioni, cfr. la scheda «Formazione e mobilità dei ricercatori (FMR)». ALTRE AZIONI AL DI FUORI DEL PROGRAMMA FMR Nel quadro delle reti poste in essere dai programmi comunitari di ricerca e di sviluppo tecnologico (progetti RST multipartner e multinazionali a spese ripartite) i laboratori partner danno ai ricercatori opportunità di formazione o di mobilità sia mediante associazioni temporanee legate alla durata massima di un progetto (segnatamente giovani ricercatori) sia mediante scambi. III. COME FAR RICONOSCERE I VOSTRI DIRITTI ED AVVALERSENE? Se ritenete che un programma di istruzione o un centro di formazione abbia male interpretato o applicato i vostri diritti o abbia commesso una discriminazione nei vostri confronti e se i vostri tentativi non vanno a buon fine sappiate che non siete senza difesa. In generale, se ritenete che le amministrazioni nazionali, regionali o locali abbiano male interpretato o male applicato i vostri diritti potete presentare un reclamo. La stessa cosa dicasi se ritenete di essere stati vittima (voi o un vostro familiare) di una discriminazione: non siete sprovvisti di mezzi d’azione. Anzitutto, vi consigliamo di rivolgervi all’amministrazione interessata. Qualora essa continui a non darvi ragione, avete il diritto di fare ricorso ad altre possibilità. È tuttavia nel vostro interesse privilegiare le iniziative sul piano nazionale. Il ventaglio delle vie di ricorso è più ampio e permette, se del caso, di essere indennizzati. I giudici nazionali hanno peraltro tutta la competenza necessaria per far applicare le disposizioni che derivano dal diritto comunitario scartando, se del caso, l’applicazione delle disposizioni o delle misure contrarie a quest’ultimo. Sappiate inoltre che disponete anche della possibilità di far valere i vostri diritti a livello europeo. Potete, ad esempio, trasmettere un reclamo alla Commissione europea (cfr. scheda «Indirizzi utili»). Se il fondamento del vostro reclamo è riconosciuto, la Commissione può allora prendere contatto con lo Stato membro interessato. Essa solleciterà delle spiegazioni e potrà chiedere a questo Stato che ponga termine al mancato rispetto del diritto comunitario. Qualora non ottenga soddisfazione, la Commissione potrà avviare una procedura di infrazione contro il paese in questione. Tale procedura può sfociare in un ricorso davanti alla Corte di giustizia delle Comunità europee. In quanto cittadino dell’Unione avete anche il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo (cfr. scheda «Indirizzi utili») o di rivolgervi ad un parlamentare europeo che potrà eventualmente presentare un’interrogazione alla Commissione o al Consiglio dei ministri. Le risposte alle interrogazioni vengono rese pubbliche. Potete infine rivolgervi al mediatore europeo (cfr. scheda «Indirizzi utili»), ma soltanto qualora il vostro reclamo riguardi casi di cattiva amministrazione (ad esempio, irregolarità o omissioni amministrative) proprie esclusivamente alle istituzioni comunitarie (Parlamento, Consiglio o Commissione) o degli organismi decentrati delle Comunità (come, ad esempio, la Fondazione europea per la formazione professionale). Il mediatore europeo non è tuttavia competente nel caso di reclami riguardanti le attività delle amministrazioni nazionali o locali. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 2003 © Comunità europee, 2003 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.